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Preparazione al concorso referendario TAR
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Da: Scusami doc  19/02/2014 20:59:10
Nel dare i numeri pensandomi, capita che ometti qualche lettera... Fai attenzione, non distrarti :-)

Da: ...19/02/2014 21:57:11
E' che mi oblii i sensi, la mente, tutto... Ometto perché non riesco a descriverti, a narrarti, a riprodurre la tua immagine con la parola, solo il ricordo in me è vivo, ma non riesco e non voglio svelarlo, rivelarlo.

Da: Scusami doc  19/02/2014 22:17:56
Non preoccuparti, ti capisco ;-) ;-)

Da: Attenzione!20/02/2014 09:09:43
possibile abolizione dei TAR e passaggio ad un unico sistema, la giustizia ordinaria con sezioni specializzate...
Leggete riforma Renzi

Da: ...20/02/2014 09:11:50
sarebbe necessaria una riforma costituzionale

Da: per leo e x tutti20/02/2014 09:39:57
la rtiforma renzi non prevede la soppressione dei ttaarr ma la sottrazione ad essi della giurisdizione in materia di pubblico impiego. ora, forse tale riforma ignora che i ttaarr non hanno più giurisdizione da anni in materia di pubblico impiego contrattualizzato, a meno che non si intenda sottrarre al G.A.  anche la giusdizione per il pubblico impiego in regime di diritto pubblico. che ne pensa leo?

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Da: Varrebbe solo20/02/2014 10:02:58
se ci fosse una piena equiparazione con i privati. Ma non è possibile, a meno di avere giudici assunti a contratto dal Governo... fantascienza...
Comunque è certo che i dipendenti pubblici di tutte le categorie saranno equiparati ai dipendenti privati: concorsi banditi e scelte sul merito, orari minimi di lavoro per tutti e innalzati (si parla di almeno 48 ore settimanali per tutti i lavoratori, impiegati, funzionari e dirigenti).

Da: ...20/02/2014 12:13:02
"concorsi banditi"?! In che senso? Non saranno più uno strumento selettivo?
Art. 97, comma 4, Cost.: agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i caso stabiliti dalla legge.
Più fiumi di giurisprudenza della Corte Costiztuzionale in argomento...

Da: x gli ignornati che abbondano20/02/2014 18:27:30
guardate che la riforma prevede riduzione di funzioni e non cancellazione
x quello che ha scritto delle 48 ore settimanali: leggi bene, dovrebbero essere 84 ahahaha
x scusami e compani: fatevi vedere da uno specialista bravo
p.s.:uno di quelli che scrive con quei nick è bassante

Da: : >20/02/2014 18:41:25
vedere dove? cosa? e si paga? lo cambiano l'olio? il filtro?

per vero renzie i tar li vorrebbe abolire, gli avranno demolito qualche delibera, ma dice un sacco di cose, è facondo :>

Da: pippuzzo.20/02/2014 19:51:03
abolizione Tar. Il Corriere di ier l'altro diceva che siccome, grazie alla proprosta Renzi, ai TAR verrebbe sottratto il pubblico impiego per passarlo all'ordinaria (sic!), i TAR verrebbero eliminati.
in Italia ormai i giornalisti  dicono la loro anche sugli argomenti più complessi (mi aspetto qualcosa sulla stenosi mitralica o sul dosaggio di streptocemicettina etc.).
Anche una matricola sa che l'ordinaria si occupa già del pubblico impiego da anni e ai TAR restano le briciole (concorsi, atti macrorganizzativi, p.i. di diritto pubblico).
Anche una legge costituzionale di abolizione sarebbe, a sua volta, incostituzionale per viol. artt. 24, 113 Cost.

Da: ...20/02/2014 20:35:27
Il punto non e' il contenuto fuorviante dei quotidiani -sebbene di levatura nazionale- ma l'appiattiamento acritico sul quale si conformano alcuni utenti di questa discussione, calibrata su aspiranti magistrati amministrativi, rectius giuristi.
Secondo un precedente intervento, ad esempio, la rifroma comprenderebbe l'abolizione della selezione concorsuale per l'accesso al pubblico impiego, con l'introduzione di, non meglio precisate, scelte sul merito (si spediscono curricula vitae e si istituisce l'ufficio selezione del personale?!).
Ciò, non solo in palese contrasto con l'art. 97 Cost., ma anche con la ratio sottesa alle procedure concorsuali che, ove non compromesse da patologiche deviazioni, sono preoridnate a garantire, già a monte, l'imparzialita' dell'assetto organizzativo della p.a.

Da: : >20/02/2014 22:06:28
Renzie per quanto laureato in giurisprudenza non troppo bene, non è uno scienziato del diritto, anzi è uno scienziato del niente che comunque è un' arte; più un'arte che altro, ma bisogna esserci portati.
Che il "corrierone" ed altri giornali si rimblziono una simile minchiata è una delle misure della complessità del vivere: potrebbero prendere almeno un leguleio per redazione e licenziare dieci bla-bla-ra- qua versati in utrimque che scrivono sull'orbe terracqueo; tanto per dare una controllata prima di pubblicare. Passano il reiduo p. i. al G. O., e agli atti altri, tutto il resto, in cavalleria :>, buono come viene. Per quanto, diciamosssccelo, non è che che l'istituzione di che trattasi sia immune come la mogliera di Cesare da critiche. E poi, il CdS, dove lo mettono?, porelli, tutti ai giardinetti?, o tutto consultivo?, un consultometro de paura a 7 sezioni. 24, 113 e 97 si giocano al lotto, che porta bene; oppure si apparecchia un riformone de paura anche per essi articoli. Ma si! Ma quali cazzi di sussieghi di interessi affievoliti che diventano più fievoli che non si può, con cugggini pretensivi / oppositivi, e controlli, e vanaglorie di legittimità: tutti liberi, ognuno faccia il caxxo che gli pari e si viva in letizia, che tanto così non funziona e questo almeno è sicuro. E Alvaro Vitali alla Giustizia.

Da: in ogni caso21/02/2014 00:08:27
la dirigenza a termine e non più il solo incarico con invece il rapporto a tempo indterminato passerà e i poveri funzionari lavoreranno 40 ore e non più 36!!

Da: dirigenza a termine21/02/2014 09:51:49
con licenziamento immediato in caso di mancata conferma o retrocessione a funzionario.

Da: ma che..21/02/2014 16:15:14
fine ha fatto letandra? è scusami doc con altro nickname?

Da: Scusami doc  21/02/2014 16:41:52
Che t'importa?!

Da: Sails 21/02/2014 18:17:27
E le sentenze della Corte Costituzionale sullo spoil system?

Da: x leo21/02/2014 23:01:52
leo, hai avuto qualche notizia circa la pubblicazione del bando? grazie.

Da: EG21/02/2014 23:17:48
Trovo riprodotto in un blog  un commento di Luigi Oliviero sul punto dello Jobs Act relativo alla dirigenza "a tempo":

"L'espediente retorico/scenico proposto, aggancia un noto fatto di cronaca al punto 6 della sintesi della proposta di Jobs Act divulgata dal sindaco di Firenze lo scorso 8 gennaio, il quale testualmente prevede: «6. Eliminazione della figura del dirigente a tempo indeterminato nel settore pubblico. Un dipendente pubblico è a tempo indeterminato se vince concorso. Un dirigente no. Stop allo strapotere delle burocrazie ministeriali». Molti aspettano il dettaglio della proposta renziana, per formulare giudizi più completi. È giusto. Si potrebbe, infatti, dubitare della portata e dell'estensione dell'assunto, che è fin troppo sintetico.
Il 16 gennaio, quando sarà approvato il documento completo ma, soprattutto, più avanti ancora, quando saranno presentati i disegni di legge di riforma degli istituti presi in considerazione dalle proposte di riforma, se ne saprà di più. Tuttavia, mentre molte delle idee del Jobs Act risultano tutte da sviluppare, il punto 6 visto sopra, pur privo dei tecnicismi normativi, appare chiarissimo e compiuto in se stesso. L'unico dubbio è se riguardi l'intera dirigenza pubblica, oppure solo i massimi dirigenti apicali delle amministrazioni statali.  Nella realtà, tale incertezza appare fugata dal testo del punto 6 e dalla realtà concreta. Come è noto, la Corte costituzionale, a partire dalla sentenza 103/2007, ha sviluppato e approfondito la teoria, condivisibilissima, dell'incostituzionalità dello "spoil system", riferendolo per altro non al rapporto di lavoro a tempo determinato dei dirigenti, sibbene al solo incarico dirigenziale a tempo determinato, ma ammettendo che gli incarichi (cioè la concreta preposizione agli uffici) nei massimi vertici, quelli più vicini agli organi di governo, possano decadere in uno con la scadenza del mandato politico.
Se, allora, l'indicazione di Renzi si limitasse ai vertici superiori dei ministri, il punto in analisi del Jobs Act non avrebbe alcuna utilità o portata innovativa, perchè lascerebbe le cose esattamente come stanno. L'indicazione renziana, invece, appare molto chiara: si vuole eliminare la "figura" del dirigente a tempo indeterminato in quanto tale, senza troppo sottilizzare se si tratti di dirigenza "apicale" o meno.
L'assunto è chiaro e, per altro, appare in frontale ed irrimediabile contrasto proprio con la giurisprudenza costituzionale, la quale sostiene che il rapporto "servente" della dirigenza rispetto alla politica non deve ledere l'autonomia operativa della dirigenza, che è tenuta ad agire nell'esclusivo interesse della Nazione (articolo 98 della Costituzione) ed in modo imparziale (articolo 97 della Costituzione) così da attuare sul piano tecnico gli indirizzi generali espressi dagli organi di governo.
Pertanto, non è ammissibile configurare come "fiduciario" il rapporto tra politica e dirigenza, né corretto collegare gli incarichi dirigenziali alla durata del mandato politico, perché si violerebbero i principi enunciati dagli articoli 97 e 98 della Costituzione, nonché l'ulteriore principio desumibile da quello del "buon andamento", ovvero quello della continuità dell'azione amministrativa.
Che la proposta di Renzi sia l'antitesi totale di tali indicazioni e si agganci, radicalizzandola, alla deleteria riforma della pubblica amministrazione varata tra il 1997 e il 2001 da Franco Bassanini, vi sono pochi dubbi. E se qualcuno ne avesse ancora, per risolverli basta cercare su Twitter l'esultanza di un paladino dell'anti casta come Alessandro Milan di Radio 24, oppure leggere il seguente passaggio del commento (Renzi, dirigenti solo a termine) al Jobs Act di Goffredo Pistelli, su Italia Oggi dello scorso 10 gennaio: "Il Rottamatore dimostra di conoscere bene la storia della seconda repubblica, in cui s'è andata affermando una legislazione che ha riconosciuto ai dirigenti pubblici un alveo di autonomia, quasi una terzietà, formalmente legato alla competenze. La politica ha il potere di indirizzo, si è andato ripetendo come un mantra, mentre alla dirigenza va la potestà dell'applicazione, nel rispetto di leggi e regolamenti.
Ineccepibile. Se nonché in regioni, province, comuni e, ovviamente, nei ministeri e negli enti centrali dello Stato, si è cominciato ad affermare il costume della dirigenza che non firmava i provvedimenti. Questa singolare obiezione di coscienza professionale, bypassabile in punta di diritto, finiva spesso per mettere con le spalle al muro la politica, spesso timorosa di avere a che fare con le procure contabili e coi le richieste di danno erariale, prima che con quelle penali".
Senza giri di parole, le affermazioni del Pistelli sono semplicemente sconcertanti.
Letta al contrario, pare legittimare la conclusione secondo la quale compito della dirigenza è "firmare" tutto ad ogni costo, anche se la decisione da firmare risulti fonte di danno erariale e, addirittura, illecito penale, magari allo scopo di "coprire" il politico di riferimento del dirigente.
Una concezione della dirigenza di natura feudale, che mette da parte totalmente qualsiasi principio discendente non solo dalla Costituzione (chi scrive è un "burocrate" e cita molto la Costituzione, la giurisprudenza e le leggi, lo si perdoni), ma anche la scienza dell'amministrazione.
L'agire amministrativo, infatti, non è e non deve essere finalizzato a creare un "corpo" unico di politica e dirigenza ad essa contigua, che decidano con sprezzo della corretta amministrazione e del codice penale, bensì al perseguimento dell'interesse generale.
Insomma, non funziona con lo schema "io decido, tu te ne assumi le responsabilità erariali e penali", ma "io programmo, tu ti assumi la responsabilità di attuare le indicazioni, con la gestione più corretta ed efficace, senza creare danno alla finanza pubblica e senza commettere reati".
Figli del primo schema sono la corruzione, che tanto si combatte a parole e con l'assurda burocrazia generata dalla scellerata legge 190/2012, e le "cricche", che la pochissima memoria sia degli italiani, sia, purtroppo, dei media hanno fin troppo presto lasciato scivolare nell'oblio. Tra l'altro, le dolorose vicende del comune dell'Aquila di questi giorni, dimostrano che corruzione e cricche sono fin troppo radicate e presenti. Eppure, la stessa stampa generalista, che in questo momento appende i gran pavesi di bandiere e brinda all'idea della dirigenza solo a tempo determinato, fornisce fulgidi esempi di quanto una dirigenza debole, ricattabile con lo sventolio del termine apposto al contratto di lavoro, asservita alla politica, possa risultare dannosa per la collettività."

Da: MIRTILLAMALCONTENTA21/02/2014 23:44:53
Raga mi avete stufata...vado a farmi una ceretta notturna...

Da: pete p21/02/2014 23:57:39
Non ci sarebbe troppo da preoccuparsi delle sventagliate dell'individuo, più che altro portato per la propaganda e la rimasticatura di slogan altrui: si direbbe plagio e si obietterebbe, per contro, che nessuno ha il monopolio delle idee, ma nella sostanza plagio rimane e vacuo. La dirigenza apicale è certo un problema, per la collettività, perché ancora nella sostanza va per i cazzi suoi e segue sue logiche, di conservazione e promozione nella relazione con il cosiddetto indirizzo (politico). Quella sottostante è spesso un corpo chiuso e autoreferenziale, ostile rispetto a tutto ciò che è estraneo alla sua propria conservazione. Non sarà comunque il Presidente pro tempore a portare innovazioni, miglioramenti sul punto o sconquassi. Non dura e verrà stritolato; ha già di suo una buona predisposizione al doroteismo e (insieme) al decisionismo caricaturale. Finirà, nel tempo che lo separa dal declino, per abbaiare contro il corpaccione dei travet, che di responsabilità diretee, per definizione, ne hanno meno e niente. Più semplice mettere un po' di tornelli agli ingressi ed infierire con la bassa forza aizzandogli contro le plebi, nella scia dell'ineffabile "brunetta", che andare in rotta di collisione anche con il mandarinato dei consiglieri (dello stato: ah beh, ad avercene ancora di più...).

Da: Islaja 22/02/2014 00:18:41
Ora si che è tutto chiaro ...

Da: impegnati22/02/2014 00:56:11
tanticchcia se non ti è chiaro.

Da: EG  x pete p22/02/2014 02:18:35
..E' che la mentalità dei "tornelli" è un problema serio. Tra le proposte del Jobs Act  c'è l'a timbratura obbligatoria dei magistrati, ed esponenti delle associazioni di categoria hanno già fatto presente che la professione comporta obblighi di risultato (processi e sentenze) e non di presenza.
Io sono avvocato in un Comune, e per giurisprudenza granitica non dovrei assoggettarmi all'obbligo di timbratura: non mi importa sollevare la questione perché, dal computo annuo delle presenze, risulta un anno lavorativo a mio carico di 13 e non di soli 12 mesi. E siccome è evidente e noto che nell'occorrenza lavoro anche nel tempo cd. libero, quando mi vengono affidati problemi urgenti e/o complessi è il  mio Sindaco a  suggerirmi di restare a casa per lavorare più tranquilla.
...Il che non toglie che non vada bene che siano agitate proposte atte  a compiacere l' indignazione collettiva verso i  privilegi di certe sacche di inefficienza e di rendita "di casta" a detrimento  di professionalità che non sono misurabili in termini di "cartellino".
Mi sembra che si voglia così distrarre l'attenzione della gente dalle disfunzioni della politica, deviandola sull'apparato: che è da emendare con una rivoluzione culturale e formativa di eccezionale portata ma non meno di quanto debba essere emendata la classe politica.
...Se volete, vi racconto delle difficoltà che incontra una figura quale la mia - avvocato dipendente (non dirigente) in un Comune di medie dimensioni - a conciliare lo stato di dipendente con i doveri di indipendenza professionalmente prescritti.
Vi potrei narrare quanto a volte sia difficile  il compito di presidiare la legittimità dell'azione amministrativa (che è implicito nel mio ruol, e sancito dal Regolamento interno) quando i media hanno indotto tutti  a ritenere che "semplificazione" significhi "deregulation". E pensate che ho avuto la fortuna di lavorare sempre per amministrazioni corrette, tanto che abbiamo un contenzioso irrisorio perché sono chiamata in via preventiva a partecipare alla formazione degli atti, soprattutto nei procedimenti di negoziazione urbanistica. Si crede anche che io sia confacente al un processo di rinnovamento della PA, visto che mi è stata affidata la formazione del personale e degli stessi  amministratori...
Ciò nonostante, quando capita di dover dire  non tanto che "questo non si può fare", quanto che  "per farlo legittimamente occorre" (procedimento, motivazione etc.), scattano la diffidenza e l'ostracismo di un sentire  ormai generalizzato, per cui  ogni diga frapposta  a disinvolte esecuzioni del pur legittimo  volere politico sarebbe da interpretarsi come conservatorismo di un apparato retrivo.
E' frustrante - e sta tra le ragioni "di fuga" per cui ho deciso di sottopormi a questo concorso - subire  tali luoghi comuni quando tenti di presidiare - con i non pochi, ma sparpagliati, riferimenti normativi e giurisprudenziali, e con un occhio a ciò cui ci ammonisce il diritto comunitario - un concetto evolutivo della PA su cui tutti concordano, sino a che non intacca casi concreti di attenzione privilegiata.
C'è nell'apparato  una corporazione da infrangere, ma c' è  anche chi mantiene le linee  in trincee di difficile presidio, tanto più se  il maglio pseudo rinnovatore si abbatte indiscriminatamente.
Dalla crisi di immagine delle istituzioni, secondo me,  si esce assieme emendando entrambe le componenti: non profittando delle tribune accordate alla politica per dirottare lo sfavore pubblico contro il solo apparato, accomunando i servitori ai grand comis.
Quanto agli incarichi dirigenziali "a tempo" e "su incarico", è già un bel po' che il TUEL li ha consentiti: penso di non essere la sola a poterne testimoniare le criticità (rammentate la stagione degli "incarichi di staff"?)

Da: Islaja 22/02/2014 07:51:03
Impegnarsi "na' picca" forse non basta a capire ...

Da: per EG22/02/2014 08:33:55
Mamma mia, mi hai dato i brividi, sembra che descrivi il mio lavoro...come ti capisco, anche io avvocato in ente pubblico... e magari fosse un comune perbene...

Da: finalmente......22/02/2014 09:40:46
svelato il mistero: leandra è scusami doc!

Da: ...22/02/2014 10:55:38
Arrivi tardi...
L'intuizione, in tempi non sospetti, e' stata mia, come provato dalle pagine precedenti, ma questo non è stato di ostacolo alla nascita di una storia (ancora) virtuale ta me e leandra/Scusami doc...!

p.s. Bellissima, stasera ho prenotato due posti in un ristorante a picco sul mare, noto per sopraffine pietanze a base di pesce..!

Da: Scusami doc  22/02/2014 11:06:06
Che uomo di classe il mio fidanzato (ancora) virtuale ;-)

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