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CONCORSO DS - NOTIZIE SULLE PROVE SCRITTE IN CAMPANIA
4841 messaggi, letto 93041 volte

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Da: tarallo sugna pepe e mandorle28/07/2012 20:16:30
Non tutti
Rispondi

Da: Valeriana@ 28/07/2012 23:32:21
Tutti al mare...?
Rispondi

Da: Viva Napoli29/07/2012 08:41:56
qualcuno in montagna
Rispondi

Da: Campania01/08/2012 12:36:24
Qualcuno ha notizie sui ricorsi da 75 a 79?
Risultati a novembre
Fonte certa!
  Buone vacanze
Rispondi

Da: io02/08/2012 00:06:49
Risultati degli scritti a novembre? Ma qual ê la fonte?
Rispondi

Da: La fonte?02/08/2012 00:40:46
... Sangemini!
Rispondi

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Da: Valeriana@ 02/08/2012 10:33:02
Riepilogo della situazione alla data odierna dei concorsi d.s. nelle varie regioni.
ABRUZZO: Gli orali inizieranno il prossimo 3 settembre.
BASILICATA: L'iter concorsuale è stato completato.
CALABRIA: L'iter concorsuale è stato completato.
CAMPANIA: In data  8 giugno la commissione ha comunicato di aver valutato 1600 elaborati  (800 candidati) su un totale di 3640. Per completare dovevano essere valutati altri 2040 elaborati. A tutt'oggi in assenza di aggiornamenti non è possibile prevedere quanto tempo ancora occorrerà. 
EMILIA ROMAGNA: L'iter concorsuale è stato completato.
FRIULI VENEZIA G.: L'iter concorsuale è stato completato.
LAZIO: L'iter concorsuale è stato completato.
LIGURIA: L'iter concorsuale è stato completato.
LOMBARDIA: L'iter concorsuale è stato completato ma è stato sospeso dal TAR Lombardia
MARCHE: L'iter concorsuale è stato completato.
MOLISE: L'iter concorsuale è stato completato.
PIEMONTE: L'iter concorsuale è stato completato.
PUGLIA: L'iter concorsuale è stato completato.
SARDEGNA: L'iter concorsuale è stato completato.
SICILIA: In data  8 giugno la commissione ha comunicato di aver valutato 1118 elaborati corrispondenti a  559 candidati a fronte di 971 persone in totale. Per completare dovevano essere valutati altri 824 elaborati. Com'è possibile che in due mesi non ci sono ancora riusciti?
TOSCANA: Il 28 luglio sono stati esaminati gli ultimi candidati integrati dal TAR Toscana. Si presume che nei prossimi giorni sarà pubblicata la graduatoria di merito.
UMBRIA : L'iter concorsuale è stato completato.
VENETO: L'iter concorsuale è stato completato.
Rispondi

Da: Siamo fregati!02/08/2012 11:02:07
Secondo un articolo di dirigerelascuola.it, in Campania non ci sono posti di da assegnare, ma la situazione e' talmente tragica che per riassorbire l'esubero occorreranno 5 anni. Il primo in graduatoria sarà assunto nel 2017!
Rispondi

Da: Valeriana@ 02/08/2012 11:10:56
Un articolo un po' lungo ma molto interessante sia per i vincitori di concorso sia per i ricorsisti e i non idonei.

Dopo il concorso/corrida, ci sarà un futuro per dirigenti scolastici?

di Ivana Summa Educazione & Scuola 31.7.2012

Non vi pare che sia giunto il momento di fare qualche seria di riflessione sul Concorso per dirigenti scolastici che si sta concludendo, in quasi tutte le regioni, proprio in questi giorni di canicola leonina? Taciamo volutamente sui numerosi ricorsi amministrativi non ancora conclusi, sul dimezzamento dei posti messi a concorso con il D.D.G. 13 luglio 2011, sulla preselezione realizzata con più di 5.000 astruse domande, sulla nomina dei membri delle commissioni e della correlata incompetenza esperta e via di questo passo. Se scorriamo velocemente tutto l'iter concorsuale, ci si accorge che esso è basato - con una ferrea coerenza che attraversa tutte le fasi compreso il colloquio orale - sull'idea che per diventare dirigente scolastico occorra una "testa piena", piuttosto che una "testa ben fatta". Una testa piena di minutaglie psico-pedagogiche e di tecnicismi pseudomanageriali, per tacere della mera conoscenza mnemonica di leggi e leggine che nulla hanno a che vedere con la padronanza dei concetti fondamentali del diritto costituzionale, pubblico, amministrativo, ecc..
Ed ecco che decine di migliaia di insegnanti, privi di qualsiasi forma di carriera, hanno deciso di partecipare ad un concorso che, rispetto al precedente del 2004, si presenta irto di ostacoli. Alcuni insegnanti, carichi di titoli (doppie e triple lauree, master, attività di aggiornamento, incarichi istituzionali) lo hanno affrontato pieni di speranze meritocratiche, tanto evocate in questi ultimi anni; altri, dopo una frettolosa preparazione mirata esclusivamente al superamento delle prove, hanno affrontato il concorso confidando nella fortuna, peraltro da tutti ritenuta componente essenziale per concludere l'iter con successo.
E' inutile sottolineare che gli uni e gli altri possono essere iscritti nella categoria "dilettanti allo sbaraglio", considerato che il concorso assomiglia molto allo storico gioco radiofonico e televisivo che chiamava alla sfida chi aveva il coraggio di esibirsi, a prescindere dal possesso di competenze di base e trasversali per entrare in scena.
Rinunciando ad analogie divertenti ma amare, entriamo decisamente nel discorso che più ci preme e che riguarda il reclutamento dei dirigenti scolastici dopo l'attribuzione dell'autonomia alle scuole e della dirigenza ai capi d'istituto. La legge, come è noto, prevede un profilo - specificato chiaramente nell'art. 25 del D.Lgvo n. 165/2001 - che in quest'ultimo decennio si è profondamente evoluto a seguito del disegno riformistico contenuto nella cosiddetta riforma Brunetta del 2009. D'altra parte, la concreta interpretazione, in più di un decennio, di una funzione così articolata e complessa ha visto all'azione dirigenti scolastici che, nella stragrande maggioranza dei casi, dopo aver messo velocemente da parte la connotazione educativa della dirigenza scolastica, si sono trasformati in burocrati attenti a non commettere errori, intenti ad applicare le leggi - comprese quelle riguardanti gli assetti ordinamentali, curriculari e valutativi- rinunciando ad implementare processi di innovazione e miglioramento della qualità della didattica, di cui il nostro sistema scolastico ha un irrinunciabile bisogno e che possono essere realizzati soltanto facendo costante ricerca educativa, didattica, valutativa.
Da queste considerazioni emerge con chiarezza come non ci sia ancora una un modello professionale di dirigenza scolastica in grado di connotare in modo specifico le competenze educative, giuridiche ed organizzative più adeguate, in base alle quali preparare e poi selezionare i docenti che aspirano a guidare una scuola non per una scelta di comodo o ispirata ad un generico cambiamento o, peggio, ad un desiderio di fuga dall'insegnamento, ma perché motivati a dare un personale contributo "di servizio" per migliorare la qualità del nostro sistema scolastico.
Questa idea/proposta può sembrare presuntuosa e velleitaria, ma così non è se si pensa che tutte le ricerche che correlano la qualità della leadership scolastica con la qualità delle scuole ci dicono che l' apporto del capo d'istituto - comunque venga denominato - sia particolarmente significativo, anzi rappresenti il valore aggiunto di una scuola. Il sociologo francese Alaine Touraine, nella sua relazione tenuta al Convegno Nazionale del C.I.D.I. del marzo 2007 a Roma, riferendo gli esiti di una sua ricerca comparativa tra due collége della banlieu parigina, ha messo in evidenza come le capacità di guida del dirigente di una delle due scuole abbiano saputo creare forte motivazione fra gli insegnanti sostenendoli nella difficile sfida educativa cui erano chiamati, operando in un contesto sociale molto difficile. Come dire, non di soli ordinamenti e curricoli vive e cresce la qualità educativa delle scuole, perché sono altrettanto importanti le persone che vi lavorano e soprattutto la capacità di un capo di istituto di mettere in moto le risorse professionali esistenti.
In Italia non sono mai state realizzate ricerche focalizzate in questo ambito, eppure tutti noi possiamo agevolmente constatare come l'interpretazione di ruolo da parte del singolo dirigente scolastico - a prescindere dalle provenienze concorsuali - sia determinante per le nostre scuole, considerata la cornice normativa ed istituzionale entro cui si muovono, che provoca spinte sia verso la burocratizzazione, che verso l'"anarchia organizzativa".
Oggi, osservando il nostro sistema scolastico, abbiamo la percezione nitida che non esista una visione condivisa della funzione del dirigente scolastico, radicata dentro una più vasta funzione istituzionale riconosciuta irrinunciabile per la qualità delle scuole. Soltanto in questa prospettiva assume rilevanza la scelta - contenuta nell'art. 25 del D. Lgvo n. 165/2001 - di selezionare questa particolare tipologia di dirigenti esclusivamente tra il personale docente al quale, peraltro, non possono essere richieste, naturaliter, competenze amministrative ed organizzative.
Come mai allora, in più di un decennio, si è rinunciato a creare specifici percorsi di sviluppo professionale di un certo numero di docenti ai quali far acquisire quel quid specifico della dirigenza scolastica, che altrimenti viene lasciato al caso o alle aspirazioni personali?
Una prima causa è da individuare nella progressiva involuzione e/o implosione subita dall'autonomia scolastica durante il suo primo decennio, sballottata da innumerevoli e imprevedibili ondate di cambiamento, da un anno scolastico all'altro, in direzioni spesso contrastanti. I cambiamenti voluti dalle riforme di questi ultimi dieci anni, infatti, hanno chiamato i dirigenti scolastici a far "applicare" ai docenti le nuove indicazioni didattiche ed ordinamentali quasi fossero dei "semplici" caporali di giornata, dimenticando che le leve di gestione privilegiate (e privilegiabili) dentro una scuola davvero autonoma sono altre: la collegialità tecnico-professionale, la partecipazione, la ricerca e la sperimentazione, perché le scuole sono innanzitutto "comunità di pratiche" con le loro routines e conoscenze, con i loro valori e le loro "storie di vita".
Una seconda causa va ricercata nella sottovalutazione della funzione dirigenziale nelle pubbliche amministrazioni, ancorata, nonostante vent'anni di riforme, a vecchie interpretazioni di ruolo, più attenti agli aspetti formali e procedurali che agli aspetti connessi con l'attivazione di processi e con il raggiungimento di risultati. Abbiamo motivo di ritenere che il vecchio modello dirigenziale si possa addirittura rafforzare con le ultime riforme del 2009 che, pur introducendo sistemi di premialità e di performances affidati alla dirigenza, di fatti comporteranno cambiamenti di facciata, sovrapproduzione di documentazione, salvo lasciare intatti ed irrisolti tutti i problemi connessi con la gestione delle risorse umane nel pubblico impiego.

Ma quale dirigenza scolastica vogliamo?
Nella prospettiva appena tratteggiata, anche il dirigente scolastico meglio attrezzato sul piano delle conoscenze corre il rischio di utilizzarle a prescindere dal fatto che dirige innanzitutto una scuola e non ufficio amministrativo qualsiasi.
Come afferma L. Benadusi, la scuola è un'organizzazione sui generis, perché le dimensioni strutturali e formali sono meno importanti di ciò che vive al loro interno: i valori, le tradizioni, le culture, i linguaggi, i significati e le modalità delle interazioni soggettive. Questi aspetti, che il noto sociologo dell'educazione definisce "fluidi ed immateriali", debbono essere pienamente compresi prima di essere fatti oggetto di politiche gestionali.
Ne deriva che l'interpretazione di un ruolo istituzionale come quello del dirigente scolastico non può essere soltanto il risultato della cornice normativa specifica e generale entro cui è tenuto ad esprimersi, perché è agito in un'arena sociale che, non essendo determinabile, impone capacità ermeneutiche (comprendere il senso di ciò che avviene) ed euristiche (agire come un ricercatore competente).
Assume poi un particolare rilievo il contesto sociale, interno ed esterno alla scuola, e tutte le aspettative espresse nei confronti di una funzione che viene troppo spesso vista e vissuta in termini di semplice gestione del funzionamento quotidiano ma anche come simbolo di un potere estraneo ed intrusivo.
Se si scorre la letteratura organizzativa sulla dirigenza scolastica - cresciuta in Italia dall'inizio degli anni '80 parallelamente alla richiesta di autonomia per i singoli istituti scolastici - si può rilevare come si sia molto riflettuto sulle competenze da richiedere a tale figura fino all'avvento dell'autonomia e della dirigenza. Sia pure con accenti diversi, si è andato delineando, in quegli anni di fermento politico, culturale e professionale, la figura di un dirigente scolastico che agisce, nel rispetto della professionalità docente, in un'organizzazione scolastica dotata di autonomia funzionale, ispirandosi ad un profilo che riesce a coniugare aspetti attribuibili al management con aspetti riferibili alla leadership. L'una e l'altra connotazione non sono da ritenere antitetiche ma complementari, in quanto entrambe fanno riferimento a competenze di coordinamento, di controllo, di programmazione, di guida, chiamando in causa modalità di gestione ispirate alle teorie organizzative piuttosto che a modelli burocratici che non possono garantire, per la loro stessa natura, né efficienza né efficacia. Ma quali sono le differenze sostanziali, considerato che sia il manager che il leader lavorano con le persone convogliando gli sforzi dei singoli e dei gruppi verso gli obiettivi organizzativi? La differenza può essere colta in un tratto distintivo: il management si confronta con la complessità e la sua efficacia si misura con il grado di ordine e coerenza che riesce a realizzare a livello organizzativo; al contrario, la leadership si misura con il cambiamento e, dunque, agisce indicandone la direzione e la visione. E, tuttavia, non esiste un buon manager che non sia anche un buon leader.
Dunque, questo è il modello professionale che riteniamo debba essere ripreso anche sul piano culturale per essere poi assunto - sul piano normativo e concorsuale- come riferimento per il dirigente scolastico "di nuova generazione", collocato dentro una concezione di scuola come comunità di persone che agiscono come attori politici (perché fanno delle scelte responsabili) e professionali, in quanto possiedono competenze di alto livello e di alta responsabilità .
Facciamo in modo - fin da subito - che la prossima volta si scelgano modalità di formazione e di selezione dei docenti che rispondano a questa idea di dirigenza scolastica.
Rispondi

Da: Valeriana@ 02/08/2012 11:26:39
x Siamo fregati!

Fanno la situazione più tragica di quanto sia. Abbi fiducia....
Rispondi

Da: Viva Napoli02/08/2012 12:16:12
alcuni Ds hanno vinto il ricorso e permangono in servizio!
MIUR Campania che palle!
Rispondi

Da: Campania02/08/2012 12:43:21
Ti va di fare umorismo?
Liberissima di farlo, peccato che io parlavo seriamente!
Comunque se su questo forum si ricevono risposte come la tua allora e' soltanto un modo per perdere tempo.
Lo leggo sperando di conversare seriamente e scambiarsi informazioni veritiere.
Rispondi

Da: Viva Napoli02/08/2012 13:36:21
ce l'hai con me?
Rispondi

Da: luca2404/08/2012 17:09:23
Campania: 129 ds in esubero per il 2012/2013 su circa 1000 in servizio. Oltre il 10%. SIcuramente a settembre 2013 posti zero. I primi in graduatoria dovranno sperare nel 2014. http://www.anpcampania.it/media/comunicato3agosto.pdf
Rispondi

Da: sallly06/08/2012 22:35:42
diamoci all'ippica.
Rispondi

Da: Valeriana@ 07/08/2012 18:22:23
Anche la Toscana ha pubblicato la sua graduatoria di merito. Prossimamente toccherà all'Abruzzo (fine settembre) mentre in Lombardia la situazione si è ormai finalmente sbloccata e in altre regioni stanno iniziando a fare le nomine. Soltanto in Sicilia e in Campania, invece, le procedure concorsuali stanno sempre più stagionando come avviene per il formaggio parmigiano, solo che con la stagionatura il formaggio diventa più buono e aumenta di valore, mentre col passare del tempo i concorsi in campania e in sicilia  iniziano a essere più indigesti fino a diventare forieri di nuvole, piogge, grandine, bufere e di un clima autunnale molto ma molto tempestoso. Avevo sbagliato: la situzione è davvero molto più tragica di quanto possa sembrare. Le cose devono presto cambiare in queste due regioni, altrimenti i buoni e pazienti "candidati indiani" saranno costretti a dissotterrare le asce di guerra!
Rispondi

Da: Campania07/08/2012 18:55:12
Belle parole le tue, ma qualcuno ha mai fatto qualcosa di serio in questa regione dominata dal malcostume. Che aspetti!
Rispondi

Da: giacoma07/08/2012 19:38:25
Cara Valeriana@, leggendo anche i post precedenti mi sembra proprio che tu sia soltanto una gran chiacchierona. Non parlare, agisci. Dissotterra le tue asce di guerra (sai che paura......!!!). Dopo queste parole minacciose i commissari della Campania e della Sicilia, SICURAMENTE, pubblicheranno le graduatorie degli ammessi. Invito i Campani e i Siculi ad aprire la pagina dei rispettivi USR e ad aggiornarla di tanto in tanto: presto i risultati saranno pubblicati.......................
Rispondi

Da: fiore nel deserto07/08/2012 21:52:16
@ Valeriana

A fine settembre in Abruzzo finiranno gli orali meno della metà dei candidati, gli altri saranno esaminati a ottobre.
Impossibile, quindi, una graduatoria di merito per la data da te comunicata.
Rispondi

Da: Valeriana@ 08/08/2012 09:34:50
@ giacoma
"Invito i Campani e i Siculi ad aprire la pagina dei rispettivi USR e ad aggiornarla di tanto in tanto: presto i risultati saranno pubblicati......................."

Vediamo se sei abile solo a criticare...! Invece di ostentare la tua sicurezza, tutta da verificare, metti le date al posto dei puntini se sei così informata come vuoi far credere, perché a mettere puntini i bambini sono anche più bravi di te.
Rispondi

Da: giacoma08/08/2012 10:13:54
X Valeriana@
Noto che non hai per niente compreso la mia ironia:
"Invito i Campani e i Siculi ad aprire la pagina dei rispettivi USR e ad aggiornarla di tanto in tanto: presto i risultati saranno pubblicati......................."
Era rivolto proprio a te perchè io non ho alcuna certezza,non ostento, assolutamente, sicurezza e non sono informata sulle date.
Rispondi

Da: Valeriana@ 08/08/2012 11:33:10
@ giacoma

Mia cara, avrò sicuramente tanti difetti, certo che li ho e chi vuoi non li abbia; nessuno può considerarsi esente per dono divino ricevuto. Avrò quindi mille difetti, ma non sono certamente quella chiacchierona che tu hai detto. Non amo parlare a vuoto e solo quando la situazione contestuale mi suggerisce che è giusto e opportuno farlo, o perché è in gioco la mia reputazione o perché si stanno violando diritti e regole stabiliti in atti di legge, come nella fattispecie sembra che stia accadendo, agisco senza alcun indugio, assumendomi la responsabilità delle mie azioni. Non appartengo alla categoria di persone che si tirano indietro nascondendosi opportunisticamente tra la folla. Allora, tu parli d'ironia, ma di quale ironia vai parlando? In questo forum, se non l'hai ancora compreso, siamo impegnati in argomenti seri che riguardano il nostro futuro professionale e quindi non c'è spazio per siparietti da avanspettacolo.
Rispondi

Da: giacoma08/08/2012 11:58:45
Sei ridicola, parli di siparietti? Rileggi
"Soltanto in Sicilia e in Campania, invece, le procedure concorsuali stanno sempre più stagionando come avviene per il formaggio parmigiano, solo che con la stagionatura il formaggio diventa più buono e aumenta di valore, mentre col passare del tempo i concorsi in campania e in sicilia  iniziano a essere più indigesti fino a diventare forieri di nuvole, piogge, grandine, bufere e di un clima autunnale molto ma molto tempestoso. Avevo sbagliato: la situzione è davvero molto più tragica di quanto possa sembrare. Le cose devono presto cambiare in queste due regioni, altrimenti i buoni e pazienti "candidati indiani" saranno costretti a dissotterrare le asce di guerra!" Argomenti seri su questo forum? Mi viene da ridere, ho, sicuramente, qualche problema di comprensione.
Rispondi

Da: LUPUS08/08/2012 12:44:43
PER gIACOMA: hai saputo che il mef non ha autorizzato alcuna assunzione in Calabria Sicilia Campania?
Cosa aspettiamo a coordinarci per difendere i nostri diritti di ITALIANI de SUD  prima ancora che di neoDS o futuri neoDS? Non capite che il grave ritardo del risultato della prova scritta in Campania non e' Casuale ma PERFETTAMENTE PROGRAMMATO? E che tutto si inquadra in un progetto che vuole la CANCELLAZIONE della scuola Pubblica del SUD? Con la complicita' di partitocrazia  e sindacati di Stato?
S V E G L I A M O C I   E  utilizziamo questo concorso per coordinarci in modo UNITARIO Sicilia Calabria Campania ecc ecc ecc
Rispondi

Da: giacoma08/08/2012 13:11:12
LUPUS
Sono d'accordo con te, in parte. Il gioco della Campania (sono Campana purtroppo!) si era capito sin dall'inizio. Non potevano pubblicare  perchè i vincitori avrebbero fatto ricorso. Adesso, però,  che nn c'è più il tempo per gli orali, prima di settembre, e che tutto è slittato, potrebbero consegnarci alle nostre sorti senza continuare a tenerci in bilico. Sui SANDACATI è meglio stendere un velo pietoso, fanno vegogna, TUTTI.
Rispondi

Da: Valeriana@ 08/08/2012 16:47:18
@lupus
No lupus, il mef non solo in Calabria, Sicilia e Campania non ha autorizzato, ma anche in Molise. La beffa, però, sai qual è? E' che almeno in Calabria e in Molise il concorso è già terminato e i vincitori  potranno per lo meno sperare di essere nominati a settembre 2013. In Campania e in Sicilia, invece, la situazione sta diventando davvero drammatica perché a distanza di quasi un anno dalle prove scritte, i candidati non sanno ancora se dovranno o meno fare gli orali; ma a giacoma questa situazione sembra che la diverta ed è presa dall'idea che gli altri non comprendano la sua indesiderata ironia.
Rispondi

Da: giacoma08/08/2012 17:53:06
Noto che sei più dura, per non dire altro, di quanto immaginavo: prima di tutto io ho risposto a LUPUS e poi, hai capito o no che sono Campana? Che interesse avrei? Andare contro me stessa? Stai un pò zitta che è meglio; parli solo perchè hai un'apertura al di sotto del naso.
Rispondi

Da: LUPUS08/08/2012 18:08:08
Valeriana e Giacoma : E' inutile evidenziare  le diversita' tra le diverse regioni in tema di concorso DS, il fatto reale e' che il MEF non ha autorizzato alcuna assunzione in queste regioni,PUNTO. Dobbiamo Coordinarci perche' altrimenti saremo Fo@@uti tutti  anche se con differenti modalita'. Non bisogna cadere nel tranello di farci dividere, il diniego del MEF ha certificato cio' che abbiamo sempre sospettato circa l'affossamento ad opera della Partitocrazia e dei sindacati della Scuola pubblica a COMINCIARE dal SUD. Dobbiamo coordinarci senza pensare che qualcuno potrebbe essere assunto in Calabria il 2013 a settembre perche' non e' questo il problema ma i POSTI che con il Dimensionamento costruito ad immagine del Nord(1000) e senza tenere conto delle diversita' ed esigenze dei territori meridionali SONO STATI CANCELLATI.
COORDINIAMOCI!!!! INCONTRIAMOCI ED INCONTRIAMO MOVIMENTI E MEDIA!!
Rispondi

Da: bombolina7408/08/2012 23:28:32
Che ansia questi risultati della Capania! Non so dove trovo la forza di studiare! Saranno quelle imperterrite due mie compagne di avventura che tengono in vita le mie speranze 0 nonostante tutto!
Rispondi

Da: CALABRESE DOC09/08/2012 08:51:58
Tutta la solidarieta' ai Campani! E' veramente vergognoso quel che vi sta accadento! Al danno dei ritardi assurdi la beffa del mancata autorizzazione del MEF che ha autorizzato solo le assunzioni al NORD escludendo TUTTE le Regioni del SUD, sbrigatevi a finire sto concorso che dobbiamo subito costituire un Comitato...i Calabresi traditi dal concorso bluff lo stiamo gia' facendo....un comitato dicevo per tutelare i diritti dei vincitori di concorso contro l'assurdita' di un dimensionamento COSTRUITO DALLE DESTRE DEI TROTA ad immagine e somiglianza delle scuole del Nord che rientravano gia', in gran parte, nei parametri di 1000 alunni....e senza riguardo per le peculiarita' dei territori Meridionali e della grave situazione economica e sociale del SUD
IL DIMENSIONAMENTO, tra l'altro in violazione della costituzione, e' stato imposto per AFFOSSARE la scuola Pubblica al Sud e permettere cosi' la nascita e il rafforzamento di scuole private che continuano ad assorbire risorse STATALI  !!
Un comitato del SUD E PER IL  SUD che ponga al centro della opinione pubblica il grave abbandono dei cittadini meridionali  e il progetto  bipartisan della PARTITOCRAZIA Imperante che vuole colpire alle fondamente il fiore all'occhiello del Mezzogiorno:LA SCUOLA PUBBLICA!!
Rispondi

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