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PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Concorso pubblico, per esami, a trentotto posti di funzionario
amministrativo - area funzionale C - posizione economica C2 - esperto
in materia di politiche sociali.

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Fonte:Gazzetta ufficiale n.7 del 23/1/2001
Ente:PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Località:Roma  (RM)
Codice atto:001E0674
Sezione:Amministrazioni centrali
Tipologia:Concorso
Numero di posti:38
Scadenza:22/2/2001
Tags:Amministrativi

Testo piccolo - Testo medio - Testo grande

           IL CAPO DEL DIPARTIMENTO per gli affari sociali
 
Visto il testo unico delle disposizioni sullo statuto degli
impiegati civili dello Stato, approvato con decreto dei Presidente
della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957,
n. 686, contenente norme di esecuzione del predetto testo unico;
Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive
modificazioni ed integrazioni, recante norme in materia di
razionalizzazione di organizzazione delle amministrazione pubbliche;
Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59, recante delega al governo
per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti
locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la
semplificazione amministrativa;
Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127, concernente misure urgenti
per lo snellimento dell'attivita' amministrativa e dei procedimenti
di decisione e di controllo;
Vista la legge 16 giugno 1998, n. 191, contenente modifiche ed
integrazioni alle leggi n. 59/1997 e n. 127/1997 sopra citate;
Visto il contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto
del personale dipendente dai ministeri, pubblicato nel supplemento
ordinario n. 46 alla Gazzetta Ufficiale n. 41 del 25 febbraio 1999;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241; concernente nuove norme in
materia di procedimento amministrativo e diritto di accesso ai
documenti amministrativi;
Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125, concernente azioni
positive per la realizzazione della parita' uomo-donna nel lavoro;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994 n.
487, in materia di accesso agli impieghi nelle pubbliche
amministrazioni e il decreto del Presidente della Repubblica 30
ottobre 1996, n. 693, contenente modifiche ed integrazioni;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999 n. 300 in materia di
riforma dell'organizzazione del Governo;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999 n. 303 in materia di
ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
Visto l'art. 29 della legge 8 novembre 2000 n. 328 con la quale
si autorizza la Presidenza del Consiglio dei Ministri a bandire
concorsi pubblici per il reclutamento di cento unita' di personale
dotate di professionalita' ed esperienza in materia di politiche
sociali;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24
ottobre 2000, sull'organizzazione del dipartimento per gli affari
sociali (in Gazzetta Ufficiale 2 novembre 2000 n. 256);
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17
novembre 2000 con il quale si delega il ministro per la solidarieta'
sociale ad esercitare le funzioni relative all'applicazione della
legge 8 novembre 2000 n. 328 legge quadro per la realizzazione di
interventi e servizi sociali;
Considerata l'urgenza di provvedere al reperimento delle
professionalita' necessarie al dipartimento per gli affari sociali e
rilevata la particolare esigenza di assumere trentotto funzionari
amministrativi esperti in materia di politiche sociali per
l'immediata attuazione della legge 8 novembre 2000 n. 328, al fine di
garantire un'adeguata funzionalita' del trasferimento delle risorse
ai sensi dell'art. 10, comma 4, decreto legislativo 30 luglio 1999,
n. 303;
 
Decreta:
 
Art. 1.
 
Posti messi a concorso
 
E' indetto un concorso pubblico, per esami per il conferimento di
trentotto posti di funzionario amministrativo - area funzionale C -
posizione economica C2 -- esperto in materia di: politiche per la
famiglia con particolare riguardo al sostegno alla maternita' ed alla
paternita', politiche per i minori con particolare riguardo alla
tutela dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, alle iniziative
di contrasto delle forme di violenza e di abuso dei minori, tutela
dei minori stranieri non accompagnati, politiche per gli anziani,
politiche giovanili con particolare riguardo al coordinamento degli
scambi internazionali, all'attuazione dei programmi per la gioventu'
promossi dall'Unione europea ed al monitoraggio sull'attuazione delle
leggi nazionali in materia di politiche giovanili, politiche a favore
dei disabili, politiche per contrastare le tossicodipendenze e le
alcooldipendenze, politiche migratorie con particolare riguardo
all'integrazione sociale degli immigrati, al contrasto del fenomeno
del razzismo e della xenofobia, adozioni internazionali, politiche
per l'inclusione e la coesione sociale, con particolare riguardo alla
programmazione ed alla gestione dei fondi comunitari nelle predette
materie.
Il codice del concorso e' FAC.

                               Art. 2.
 
Riserve di posti
 
Ai sensi dell'art. 14, della legge 11 luglio 1980 n. 312,
dell'art. 5, comma 11, del decreto del Presidente della Repubblica 17
gennaio 1990 n. 44 e dell'art. 5 del decreto del Presidente della
Repubblica 9 maggio 1994 n. 487, e successive modificazioni, undici
posti, pari al 30% dei posti messi a concorso, sono riservati al
personale in servizio presso il dipartimento per gli affari sociali,
da almeno cinque anni maturati nella ex settima qualifica funzionale,
ora posizione economica C1, ed in possesso dei requisiti di cui
all'art. 3 del presente bando - ad eccezione di quello di cui al n. 1
dello stesso articolo - relativo al titolo di studio.
Coloro che intendano avvalersi della riserva prevista nel
presente articolo ne devono fare espressa dichiarazione nella domanda
di partecipazione al concorso, pena l'esclusione dal relativo
beneficio.
I posti riservati non coperti per mancanza di aventi titolo
saranno conferiti ai concorrenti che abbiano superato le prove
secondo l'ordine di graduatoria.

                               Art. 3.
 
Requisiti di ammissione
 
Per l'ammissione al concorso i candidati devono essere in
possesso - alla data della scadenza del termine utile per la
presentazione delle domande - dei seguenti requisiti:
1) diploma di laurea in giurisprudenza, economia e commercio,
sociologia, scienze politiche, lettere, pedagogia, filosofia,
conseguito presso universita' italiane ovvero di un titolo di studio
conseguito all'estero e riconosciuto equipollente in base ad accordi
internazionali.
Per coloro che sono in possesso dei requisiti per avvalersi della
riserva prevista all'art. 2 del presente bando, e' sufficiente il
possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado;
2) esperienza lavorativa comprovata, anche sotto forma di
collaborazioni, purche' formalizzate con pubbliche amministrazioni
e/o istituzioni europee e/o privati, operanti nei settori preposti
alla realizzazione delle politiche sociali di cui all'art. 1 del
presente bando, per un periodo continuativo non inferiore a dodici
mesi;
3) la conoscenza, sia parlata che scritta, di una tra le
seguenti lingue straniere, scelta dal candidato: inglese, francese,
tedesco e spagnolo;
4) la conoscenza dell'uso delle apparecchiature e delle
applicazioni informatiche piu' diffuse;
5) cittadinanza italiana;
6) godimento dei diritti politici;
7) idoneita' fisica all'impiego;
8) posizione regolare nei confronti degli obblighi militari;
9) possesso delle qualita' morali e di condotta di cui all'art.
26 della legge 1o febbraio 1989, n. 53.
I candidati sono ammessi al concorso con riserva. Il Capo del
dipartimento per gli affari sociali potra' disporre, in ogni momento,
con provvedimento motivato l'esclusione dal concorso per difetto dei
requisiti prescritti.

                               Art. 4.
 
Presentazione delle domande
 
La domanda di ammissione al concorso, redatta in carta semplice,
conformemente allo schema di cui all'allegato A), dovra' essere
inviata, entro trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente
decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4a serie
speciale - esclusivamente per posta, a mezzo di raccomandata con
avviso di ricevimento indirizzata a: Presidenza del Consiglio dei
Ministri - Dipartimento per gli affari generali e del personale,
servizio reclutamento e mobilita' del personale, via della Stamperia
n. 8 - 00187 Roma.
La data di spedizione della domanda e' comprovata dal timbro a
data apposto dall'ufficio postale accettante.
L'amministrazione non assume alcuna responsabilita' per la
mancata ricezione delle domande ne' per la mancata restituzione
dell'avviso di ricevimento della domanda dovuto a disguidi postali
non imputabili a colpa dell'amministrazione stessa.
Nella domanda di partecipazione gli aspiranti dovranno apporre il
codice del concorso FAC e dichiarare, sotto la propria
responsabilita':
1) il cognome e il nome;
2) il luogo e la data di nascita;
3) il diploma di laurea conseguito, con l'indicazione della
data del conseguimento e del soggetto che lo ha rilasciato ovvero,
per i soggetti di cui all'art. 2, il diploma di scuola secondaria di
secondo grado; in caso di titolo di studio conseguito all'estero,
indicare gli estremi del provvedimento che ne dispone l'equipollenza;
4) l'attivita' di lavoro e/o collaborazione, purche'
formalizzate, con pubbliche amministrazioni e/o istituzioni europee
e/o privati, operanti nei settori preposti alla realizzazione delle
politiche sociali di cui all'art. 1 del presente bando, per un
periodo continuativo non inferiore a dodici mesi;
5) la conoscenza, sia parlata che scritta, di una tra le
seguenti lingue straniere, scelta dal candidato: inglese, francese,
tedesco e spagnolo;
6) la conoscenza dell'uso delle apparecchiature e delle
applicazioni informatiche piu' diffuse;
7) il possesso della cittadinanza italiana;
8) il comune nelle cui liste elettorali il candidato e'
iscritto, ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione
dalle liste medesime;
9) la propria posizione nei confronti degli obblighi militari;
10) le eventuali condanne penali (anche se sia stata concessa
amnistia, condono, indulto o perdono giudiziale) nonche' i
procedimenti penali eventualmente pendenti a suo carico, precisando,
in caso affermativo, gli estremi del provvedimento di condanna o di
applicazione dell'amnistia o del perdono e il titolo del reato,
oppure l'inesistenza di qualsiasi precedente o pendenza penale. La
dichiarazione deve essere resa anche se negativa;
11) l'idoneita' fisica all'impiego; il candidato con handicap
dovra' specificare l'ausilio necessario per lo svolgimento delle
prove di esame in relazione al proprio handicap e segnalare
l'eventuale necessita' di tempi aggiuntivi; a tal fine, dovra'
produrre, al momento della prova stessa, idonea documentazione
sanitaria rilasciata dalla azienda sanitaria locale che consenta di
quantificare, in termini percentuali, il tempo aggiuntivo ritenuto
necessario;
12) servizi eventualmente prestati alle dipendenze di pubbliche
amministrazioni e le cause di risoluzione di precedenti rapporti di
pubblico impiego;
13) l'eventuale possesso di titoli che diano diritto a
precedenza o preferenza, a parita' di punteggio, previsto dall'art. 5
del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994 n. 487;
14) l'eventuale possesso dei requisiti che diano diritto alla
riserva prevista all'art. 2 del bando;
15) l'indirizzo, con il numero di codice di avviamento postale,
al quale si chiede che vengano inviate le eventuali comunicazioni
relative al concorso.
A tal fine il candidato e' tenuto a comunicare tempestivamente
ogni variazione del domicilio e del recapito;
16) di aver preso visione di tutte le modalita' e condizioni di
ammissione al concorso contenute nel bando.
Non si terra' conto della domanda non firmata dal candidato.
L'amministrazione non assume alcuna responsabilita' per la
dispersione di comunicazioni dipendenti da inesatta indicazione del
recapito da parte dell'aspirante o da mancata oppure tardiva
comunicazione del cambiamento di indirizzo o di domicilio indicati
nella domanda, ne' per eventuali disguidi postali e telegrafici o
comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o forza
maggiore, ne' per la mancata restituzione dell'avviso di ricevimento
della raccomandata.

                               Art. 5.
 
Commissione esaminatrice
 
La commissione esaminatrice sara' nominata con successivo decreto
del Capo del Dipartimento e composta ai sensi dell'art. 9 del decreto
del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487.

                               Art. 6.
 
Prove di esame
 
Il concorso si svolgera' mediante una prova scritta, basata su
una serie di quesiti a risposta multipla mirati all'accertamento del
grado di cultura scientifica e professionale per svolgere le funzioni
di funzionario esperto nelle materie di cui all'art. 1 del presente
bando, sulla base del programma di cui all'art. 10 del presente bando
di concorso.
Nella Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale "Concorsi ed esami"
- del 13 marzo 2001 sara' data comunicazione della sede e del diario
della prova scritta del concorso.
Sono ammessi a partecipare alla prova scritta, con riserva di
accertamento del possesso dei requisiti e dei titoli prescritti,
tutti i candidati che non abbiano avuto notizia della esclusione dal
concorso.
L'assenza dalla prova scritta comporta l'esclusione dal concorso,
qualunque ne sia la causa.
Saranno ammessi al colloquio interdisciplinare, previa verifica
del possesso dei requisiti e dei titoli prescritti, i candidati
classificati in posti dal primo al cinquantesimo compreso, della
graduatoria di merito, che comunque avranno conseguito nella prova
scritta il punteggio minimo di 24/30.
L'amministrazione provvedera' a convocare direttamente i
candidati ammessi a sostenere il colloquio interdisciplinare.
Il colloquio, che tende a verificare il possesso delle conoscenze
scientifiche e tecniche relative alla qualifica di funzionario,
vertera' sulle materie oggetto della prova scritta nonche' sulle
altre indicate nel programma di cui all'art. 10 del presente bando e
si intendera' superato con un punteggio minimo di almeno 24/30.
Il punteggio finale e' dato dalla somma dei voti conseguiti nella
prova scritta e nel colloquio interdisciplinare.
Per essere ammessi a sostenere ciascuna prova d'esame i candidati
dovranno essere muniti di uno dei seguenti documenti di
riconoscimento:
a) fotografia applicata su carta bollata con firma del
candidato autenticata dal sindaco o da un notaio, in data non
anteriore ad un anno;
b) tessera di riconoscimento, completa dei dati anagrafici,
rilasciata da una amministrazione dello Stato;
c) tessera postale;
d) porto d'armi;
e) passaporto;
f) carta d'identita';
g) patente di guida.
Saranno esclusi dalle prove i candidati non in grado di esibire
alcuno dei suddetti documenti o che presentino documenti scaduti.

                               Art. 7.
 
Formazione della graduatoria di merito
 
La commissione esaminatrice formulera' la graduatoria di merito
per l'attribuzione dei posti, secondo l'ordine dei punti della
votazione complessiva, risultante dalla somma del punteggio
conseguito nella prova scritta e del punteggio conseguito nel
colloquio interdisciplinare da ciascun candidato.
I concorrenti che abbiano superato il colloquio dovranno far
pervenire alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento
per gli affari generali e del personale, servizio reclutamento e
mobilita' del personale, via della Stamperia n. 8 - 00187 Roma, entro
il termine perentorio di quindici giorni dalla data del colloquio, i
documenti attestanti il possesso dei titoli, gia' indicati nella
domanda, di preferenza e precedenza nella nomina, a pena di decadenza
dal beneficio.
Dovra' risultare il possesso dei predetti titoli alla data di
scadenza del termine di presentazione della domanda di ammissione al
concorso.
Verranno applicate, a parita' di punteggio, le norme vigenti in
materia di preferenza e precedenza previste dall'art. 5 del decreto
dei Presidente della Repubblica n. 487/1994, citato nelle premesse;
se a conclusione delle operazioni di valutazione dei titoli
preferenziali due o piu' candidati conseguono pari punteggio e'
preferito il candidato piu' giovane di eta' ai sensi dell'art. 2,
comma 9, della legge n. 191/1998, modificativo dell'art. 3, comma 7,
della legge n. 127/1997.

                               Art. 8.
 
Documenti di rito e nomina del vincitore
 
L'amministrazione provvedera' ad acquisire, direttamente o
tramite gli interessati, ai sensi della normativa vigente, la
documentazione attestante il possesso dei requisiti richiesti per la
partecipazione al concorso.
Procedera', quindi, ai sensi della legge 8 novembre 2000 n. 328,
citata in premessa, anche al di fuori della dotazione organica, a
stipulare con i vincitori del concorso un contratto individuale di
lavoro a tempo indeterminato regolato dal contratto collettivo
nazionale di lavoro del comparto del personale dipendente dai
ministeri. I medesimi saranno nominati in prova e dovranno assumere
servizio entro il termine stabilito. Agli stessi verra' corrisposto
il trattamento economico iniziale spettante in base alle nome
vigenti.
I candidati che hanno conseguito la nomina in prova, se non
assumono servizio senza giustificato motivo, entro il termine
stabilito, presso l'ufficio al quale sono stati assegnati, decadono
dalla nomina.

                               Art. 9.
 
Periodo di prova
 
Il periodo di prova avra' la durata di mesi sei, prorogabile di
un ulteriore periodo di sei mesi, nel caso di giudizio favorevole.
Nei riguardi dei vincitori immessi in impiego che non ottengano
un giudizio favorevole al termine dell'ulteriore periodo di prova
verra' disposta la risoluzione del rapporto di impiego, con la
liquidazione di una indennita' pari a due mensilita' del trattamento
relativo al periodo di prova.
I vincitori immessi in impiego che avranno compiuto con esito
favorevole il periodo di prova conseguiranno la nomina in ruolo. Il
servizio di prova e' computato come servizio di ruolo a tuiti gli
effetti.

                              Art. 10.
 
Programma di esame
 
La prova scritta consiste in una serie di quesiti a risposta
multipla mirati all'accertamento del grado di cultura generale e
specifica, in particolare, sulle seguenti materie:
diritto amministrativo;
diritto della famiglia e dei minori;
sociologia generale.
Il colloquio interdisciplinare verte inoltre sulle materie
oggetto della prova scritta ed e' volto anche all'accertamento della
buona conoscenza, scritta e parlata, della lingua straniera, scelta
dal candidato tra quelle indicate all'articolo 4, numero 5 del
presente bando, e del grado di conoscenza dell'uso delle
apparecchiature e delle applicazioni informatiche piu' diffuse.

                               Art 11.
 

Esclusione
 
L'esclusione dal concorso di coloro che non sono in possesso dei
requisiti prescritti puo' essere disposta, in qualsiasi momento, con
provvedimento motivato del Capo del Dipartimento per gli affari
sociali.

                              Art. 12.
 
Norme di salvaguardia
 
Per quanto non previsto dal presente bando valgono, sempreche'
applicabili, le disposizioni sullo svolgimento dei concorsi contenute
nel testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica
10 gennaio 1957, n. 3, nel decreto del Presidente della Repubblica 3
maggio 1957, n. 686, e nel decreto del Presidente della Repubblica 9
maggio 1994, n. 487, e successive norme di integrazione e
modificazione.
Il presente decreto sara' trasmesso agli organi di controllo per
la registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 16 gennaio 2000
Il capo del dipartimento: Bolaffi
Avverso il presente bando di concorso e' proponibile il ricorso
straordinario al Capo dello Stato in via amministrativa entro
centoventi giorni o giurisdizionale al competente tribunale
amministrativo regionale, entro sessanta giorni dalla data di
pubblicazione.

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