Mininterno.net - Bando di concorso MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE Concorso pubblico, per...
 
 
 

>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 

Bandi di concorso --> Lista bandi --> Dettaglio atto

MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE

Concorso pubblico, per esami, per l'attribuzione di ventidue posti di
dirigente di seconda fascia

Registrati per aggiungere questa o altre pagine ai tuoi Preferiti su Mininterno.

Fonte:Gazzetta ufficiale n.89 del 21/11/2006
Ente:MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Località:Nazionale
Codice atto:06E08020
Sezione:Amministrazioni centrali
Tipologia:Concorso
Numero di posti:22
Scadenza:21/12/2006

Testo piccolo - Testo medio - Testo grande

                        IL DIRETTORE GENERALE
delle risorse umane e affari generali
 
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957,
n. 3, con il quale e' stato approvato il testo unico delle
disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello
Stato, e successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive
modificazioni, contenente norme generali sull'ordinamento del lavoro
alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni,
recante disposizioni in materia di procedimento amministrativo e
diritto di accesso ai documenti amministrativi;
Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125, concernente azioni
positive per la realizzazione della parita' uomo donna nel lavoro;
Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104 e successive
modificazioni, recante la legge quadro per l'assistenza,
l'integrazione sociale ed i diritti delle persone handicappate e la
circolare della Presidenza del Consiglio dei ministri 24 luglio 1999,
n. 6, sull'applicazione dell'art. 20 ai portatori di handicap
candidati ai concorsi pubblici;
Visto il regolamento approvato con decreto del Presidente della
Repubblica 9 maggio 1994, n. 487 e successive modificazioni, recante
norme sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le
modalita' di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle
altre forme di assunzioni nei pubblici impieghi;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
7 febbraio 1994, n. 174 e successive modificazioni, concernente il
regolamento recante norme sull'accesso dei cittadini degli stati
membri dell'Unione europea ai posti di lavoro presso le
amministrazioni pubbliche;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modificazioni,
recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della
Corte dei Conti;
Visti il decreto legislativo 5 dicembre 1997, n. 430 ed il
regolamento approvato con decreto del Presidente della Repubblica
20 febbraio 1998, n. 38, nonche' la circolare n. 69 del 6 agosto
1998, diramata dal Ministero del tesoro, del bilancio e della
programmazione economica - Dipartimento della ragioneria dello Stato,
concernente l'individuazione degli atti soggetti alla verifica di
legalita' degli Uffici centrali del bilancio e delle ragionerie
provinciali dello Stato;
Vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449, recante misure per la
stabilizzazione della finanza pubblica ed in particolare l'art. 39
come successivamente modificato;
Vista la legge 18 febbraio 1999, n. 28 ed in particolare
l'art. 19 sull'esenzione dall'imposta di bollo per le domande di
concorso e di assunzione presso le amministrazioni pubbliche;
Vista la legge 12 marzo 1999, n. 68 recante norme per il diritto
al lavoro dei disabili;
Visto il decreto del Ministro dell'Universita' e della ricerca
scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509 e successive
modificazioni, recante norme concernenti l'autonomia didattica degli
atenei;
Visto il decreto del Ministro dell'Universita' e della ricerca
scientifica e tecnologica 4 agosto 2000, recante determinazioni delle
classi delle lauree universitarie;
Visto il decreto del Ministro dell'Universita' e della ricerca
scientifica e tecnologica 28 novembre 2000 recante determinazione
delle classi delle lauree universitarie specialistiche;
Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e
della ricerca e del Ministro della funzione pubblica 5 maggio 2004
recante equiparazione dei diplomi di laurea secondo il vecchio
ordinamento alle nuove classi delle lauree specialistiche, ai fini
della partecipazione ai concorsi pubblici;
Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e
della ricerca e del Ministro della funzione pubblica 23 novembre 2005
recante integrazione del decreto 5 maggio 2004;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre
2000, n. 445 concernente il testo unico delle disposizioni
legislative regolamentari in materia di documentazione
amministrativa;
Vista la legge 15 luglio 2002, n. 145, recante disposizioni per
il riordino della dirigenza statale e per favorire lo scambio di
esperienze e l'interazione tra pubblico e privato, ed in particolare
l'art. 3, comma 5;
Visto il vigente contratto collettivo nazionale di lavoro del
personale con qualifica dirigenziale dell'Area I;
Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, concernente
la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento
dei dati personali;
Visto il decreto del Ministro del lavoro e della previdenza
sociale 6 novembre 1996, n. 687, di unificazione degli uffici
periferici del Ministero del lavoro e della previdenza sociale e di
istituzione delle direzioni regionali e provinciali del lavoro;
Visto l'art. 47 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300,
come modificato dal decreto legislativo 11 agosto 2003, n. 241,
recante «Modifiche al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300,
concernenti la struttura organizzativa del Ministero del lavoro e
delle politiche sociali, a norma dell'articolo 1 della legge 6 luglio
2002, n. 137», in base al quale, dal 14 settembre 2003, le direzioni
generali del Ministero costituiscono strutture di primo livello con
la conseguente soppressione dei dipartimenti;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 luglio 2004,
n. 244 recante regolamento di riorganizzazione del Ministero del
lavoro e delle politiche sociali;
Visto il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche
sociali in data 1° dicembre 2004, concernente «L'individuazione degli
uffici di livello dirigenziale non generale del Segretariato Generale
e delle Direzioni generali e la definizione dei relativi compiti»;
Visto il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181 - convertito, con
modificazioni, nella legge 17 luglio 2006, n. 233 recante
«Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della
Presidenza del Consiglio dei Ministri e delega al Governo per il
coordinamento delle disposizioni in materia di funzioni e
organizzazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei
Ministeri - che ha, tra l'altro, istituito il Ministero della
solidarieta' sociale, trasferendo risorse finanziarie, strumentali e
di personale precedentemente attribuite al Ministero del lavoro e
delle politiche sociali, ed ha modificato la denominazione del
Ministero del lavoro e delle politiche sociali in Ministero del
lavoro e della previdenza sociale;
Vista la direttiva del 31 maggio 2006, registrata alla Corte dei
Conti il 6 giugno 2006, registro n. 3, foglio n. 348, con la quale il
Ministro del lavoro e della previdenza sociale ed il Ministro della
solidarieta' sociale stabiliscono, tra l'altro che, nelle more
dell'adozione dei provvedimenti conseguenti al riassetto
organizzativo delineato dal predetto decreto legge, i dirigenti
preposti alle strutture di livello dirigenziale generale continuano
ad operare sulla base delle risorse attribuite con il decreto del
Ministro del lavoro e delle politiche sociali in data 13 gennaio 2006
e a realizzare gli obiettivi assegnati con la direttiva generale
annuale del 3 febbraio 2006 per l'attivita' amministrativa e la
gestione;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2004,
n. 108 recante norme regolamentari che disciplinano l'istituzione,
l'organizzazione ed il funzionamento del ruolo dei dirigenti presso
le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 settembre
2004, n. 272, che in applicazione dell'art. 28, comma 5, del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni,
disciplina le modalita' di accesso alla qualifica di dirigente;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
5 ottobre 2005 con il quale sono state rideterminate le dotazioni
organiche del personale appartenente alle qualifiche dirigenziali,
alle aree funzionali ed alle posizioni economiche del Ministero del
lavoro e delle politiche sociali;
Visto il decreto del Direttore della scuola superiore della
pubblica amministrazione del 12 dicembre 2005, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie speciale -
concorsi ed esami - n. 100 del 20 dicembre 2005, con il quale e'
stato indetto un concorso pubblico, per esami, per l'ammissione di
centocinquanta allievi al corso-concorso di formazione per il
reclutamento di centoventi dirigenti di seconda fascia delle
amministrazioni pubbliche, di cui cinque resi disponibili dal
Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
Visto il decreto del direttore della Direzione generale delle
risorse umane e affari generali del 18 luglio 2006, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie speciale -
concorsi ed esami - n. 56 del 25 luglio 2006, con il quale e' stato
indetto un concorso, per titoli di servizio e professionali, a 10
posti di dirigente di seconda fascia del Ministero del lavoro e della
previdenza sociale, riservato al personale appartenente alle
qualifiche ad esaurimento di cui all'art. 69, comma 3 del decreto
legislativo n. 165/2001;
Considerato che, sulla base del combinato disposto dell'art. 3,
comma 2, e dell'art. 22, comma 2, del predetto regolamento
n. 272/2004, nel primo concorso pubblico per esami, bandito dalle
amministrazioni, il trenta per cento dei posti messi a concorso e'
riservato al personale appartenente da almeno quindici anni alla
qualifica apicale, comunque denominata, della carriera direttiva
nell'amministrazione che indice il concorso;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
4 agosto 2005, «autorizzazione a bandire procedure di reclutamento in
favore di Ministeri, enti pubblici non economici, agenzie ed enti di
ricerca, ai sensi dell'art. 1, comma 104 della legge 30 dicembre
2004, n. 311» con il quale il preesistente Ministero del lavoro e
delle politiche sociali e' stato autorizzato ad avviare la procedura
concorsuale per la copertura di 26 posti di dirigente di seconda
fascia;
Rilevata la necessita', a seguito del riordino amministrativo
intervenuto con il precitato decreto legge n. 181/2006, di ripartire
i predetti 26 posti di dirigente di seconda fascia tra il Ministero
del lavoro e della previdenza sociale e il Ministero della
solidarieta' sociale;
Visto l'atto, in data 27 settembre 2006, con il quale il Ministro
del lavoro e della previdenza sociale e il Ministro della
solidarieta' sociale, valutate le esigenze organizzative e funzionali
delle rispettive Amministrazioni, hanno convenuto di ripartire i 26
posti autorizzati, assegnandone n. 22 al Ministero del lavoro e della
previdenza sociale e n. 4 al Ministero della solidarieta' sociale;
Accertato che i ventidue posti dirigenziali di seconda fascia
sono tuttora disponibili;
Considerata l'urgenza di attivare la procedura concorsuale per
consentire all'Amministrazione di assicurare, mediante la copertura
dei succitati posti di dirigente di II fascia, l'adeguato
espletamento dei compiti istituzionali, con particolare riferimento
all'attivita' di vigilanza sul rispetto della normativa che
disciplina il rapporto di lavoro nonche' all'attivita' di contrasto
al lavoro sommerso;
Assolti gli obblighi di comunicazione di cui all'art. 34-bis del
decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni;
Ritenuto di procedere alla indizione di un bando di concorso
per la copertura di complessivi 22 posti nella predetta qualifica di
dirigente di seconda fascia mediante concorso pubblico, per esami;
Vista la legge 30 dicembre 2004, n. 311, recante disposizioni per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge
finanziaria 2005);
Vista la legge 23 dicembre 2005, n. 266, recante disposizioni per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge
finanziaria 2006);
Considerato che le assunzioni in servizio dei vincitori del
concorso saranno subordinate a successive autorizzazioni sottoposte
all'esame del Consiglio dei Ministri ai fini dell'adozione della
delibera autorizzatoria, previa istruttoria da parte della Presidenza
del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica e
del Ministero dell'economia e delle finanze, e che tali
autorizzazioni potrebbero essere condizionate da criteri di
scaglionamento degli ingressi;
 
Decreta:
 
Art. 1.
 
Posti a concorso
 
E' indetto un concorso pubblico, per esami, per il conferimento
di ventidue posti nella qualifica di dirigente di seconda fascia per
il Ministero del lavoro e della previdenza sociale da preporre alla
direzione degli uffici dell'amministrazione centrale e territoriale
del medesimo Ministero.
I suddetti posti sono ripartiti, salvo sopravvenute esigenze
dell'Amministrazione, negli uffici dell'amministrazione centrale e
negli uffici territoriali del Ministero del lavoro e della previdenza
sociale ubicati nelle regioni: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna,
Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sardegna
e Veneto.
Il trenta per cento dei posti messi a concorso e' riservato, ai
sensi dell'art. 22, comma 2, del decreto del Presidente della
Repubblica 24 settembre 2004, n. 272, al personale del Ministero del
lavoro e della previdenza sociale appartenente da almeno quindici
anni alla qualifica apicale, comunque denominata, della carriera
direttiva, purche' in possesso dei requisiti previsti al successivo
art. 2. Tale riserva si applica anche al predetto personale che
transitera' - ai sensi del decreto-legge 18 maggio, n. 181 convertito
con modificazioni nella legge 17 luglio 2006, n. 233 - al Ministero
della solidarieta' sociale.
Coloro che intendono avvalersi della suddetta riserva devono
farne espressa richiesta nella domanda di partecipazione al concorso.
I posti riservati, se non utilizzati a favore della sopraindicata
categoria di riservatari, sono conferiti agli idonei secondo l'ordine
di graduatoria.

                               Art. 2.
 
Requisiti per l'ammissione
 
Al concorso sono ammessi a partecipare, a domanda, i candidati
che si trovano in una delle seguenti posizioni:
a) essere dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni,
muniti di laurea, che abbiano compiuto almeno cinque anni di
servizio, svolti in posizioni funzionali per l'accesso alle quali e'
richiesto il possesso del diploma di laurea;
b) essere dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni,
muniti di laurea ed in possesso del diploma di specializzazione
conseguito presso le scuole di specializzazione individuate con
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il
Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, ed aver
compiuto almeno tre anni di servizio, svolti in posizioni funzionali
per l'accesso alle quali e' richiesto il possesso del diploma di
laurea;
c) essere dipendenti delle amministrazioni statali reclutati a
seguito di corso-concorso, muniti di laurea ed aver compiuto almeno
quattro anni di servizio svolti in posizioni funzionali per l'accesso
alle quali e' richiesto il possesso del diploma di laurea;
d) essere in possesso della qualifica di dirigente in enti e
strutture pubbliche non ricomprese nel campo di applicazione
dell'art. 1, comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165,
muniti di diploma di laurea, ed aver svolto per almeno due anni le
funzioni dirigenziali;
e) aver ricoperto incarichi dirigenziali o equiparati in
amministrazioni pubbliche per un periodo non inferiore a cinque anni,
purche' muniti di diploma di laurea;
f) essere cittadini italiani, forniti di idoneo titolo di
studio universitario ed aver maturato, con servizio continuativo per
almeno quattro anni presso enti od organismi internazionali,
esperienze lavorative in posizioni funzionali apicali per l'accesso
alle quali e' richiesto il possesso del diploma di laurea.
Per l'ammissione al concorso e' richiesto il possesso dei
seguenti requisiti:
1) cittadinanza italiana;
2) godimento dei diritti politici. Non possono accedere al
concorso coloro che siano esclusi dall'elettorato politico attivo
nonche' coloro che siano stati destituiti o dispensati dall'impiego
presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente
rendimento, ovvero siano stati dichiarati decaduti da un impiego
statale, ovvero siano stati licenziati ai sensi delle disposizioni
dei contratti collettivi nazionali di lavoro relativi al personale di
vari comparti;
3) laurea specialistica (LS) ovvero diploma di laurea (DL)
secondo il vecchio ordinamento ovvero del titolo di studio di primo
livello denominato laurea (L) conseguito presso Universita' o
istituti di istruzione universitaria equiparati.
I diplomi di laurea conseguiti all'estero saranno considerati
utili purche' riconosciuti equipollenti ad uno dei diploma di laurea
italiani: a tal fine nella domanda di concorso devono essere
indicati, a pena di esclusione, gli estremi del provvedimento di
riconoscimento dell'equipollenza al corrispondente titolo di studio
italiano in base alla normativa vigente; le equipollenze devono
sussistere alla data di scadenza del termine utile per la
presentazione delle domande;
4) idoneita' fisica all'impiego al quale il concorso si
riferisce. L'amministrazione, comunque, ha facolta' di sottoporre a
visita medica di controllo, presso strutture pubbliche del servizio
sanitario nazionale, i candidati vincitori del concorso;
5) posizione regolare nei confronti dell'obbligo di leva per i
cittadini soggetti a tale obbligo;
6) possesso delle qualita' morali e di condotta di cui
all'art. 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
I requisiti di ammissione devono essere posseduti alla data di
scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di
partecipazione al concorso.
I candidati sono ammessi con riserva. L'Amministrazione, potra'
disporre, in qualsiasi momento, con provvedimento motivato,
l'esclusione dal concorso per difetto dei requisiti prescritti
nonche' per la mancata sottoscrizione autografa della domanda e la
mancata osservanza dei termini perentori stabiliti nel presente
provvedimento.

                               Art. 3.
 
Presentazione delle domande
 
La domanda di ammissione al concorso, redatta in carta semplice,
dovra' essere presentata direttamente o spedita a mezzo raccomandata
con avviso di ricevimento con esclusione di qualsiasi altro mezzo, al
Ministero del lavoro e della previdenza sociale - Direzione generale
delle risorse umane e affari generali - Divisione IV, via Flavia n. 6
- 00187 Roma, entro il termine perentorio di giorni trenta a
decorrere dal giorno successivo a quello di pubblicazione del
presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana -
4ª serie speciale - Concorsi ed esami.
Tale termine, qualora venga a scadere in un giorno festivo, si
intendera' prorogato al primo giorno non festivo immediatamente
seguente.
La data di acquisizione delle istanze e' stabilita e comprovata,
nel caso di spedizione, dal timbro a data apposto dall'ufficio
postale accettante, e nel caso di presentazione diretta dalla
ricevuta rilasciata dall'Amministrazione.
Non si terra' conto delle domande di partecipazione spedite o
presentate oltre il suddetto termine ovvero con modalita' diverse da
quelle indicate nel primo comma del presente articolo.
Per la presentazione diretta delle domande di partecipazione, gli
uffici del Ministero del lavoro e della previdenza sociale -
Direzione generale delle risorse umane e affari generali - Divisione
IV, via Flavia n. 6 - 00187 Roma, saranno aperti ai candidati, dalle
ore 9 alle ore 13 dei giorni feriali, escluso il sabato.
Nella domanda di partecipazione al concorso, redatta in carta
semplice, conformemente allo schema di cui all'allegato «A»,
reperibile sul sito Internet del Ministero del lavoro e della
previdenza sociale www.lavoro.gov.it il candidato, sotto la propria
responsabilita', deve dichiarare:
1) il cognome e il nome (le donne coniugate devono indicare il
cognome da nubile);
2) il luogo e la data di nascita;
3) il codice fiscale;
4) la residenza, il domicilio o il recapito presso il quale
desidera siano trasmesse le eventuali comunicazioni relative al
concorso, con l'esatta indicazione del codice di avviamento postale,
nonche' il recapito telefonico.
Il candidato e' tenuto a comunicare tempestivamente a mezzo di
raccomandata con avviso di ricevimento, alla Divisione IV della
Direzione generale delle risorse umane ed affari generali del
Ministero del lavoro e della previdenza sociale, ogni variazione
dell'indirizzo presso il quale desidera ricevere le eventuali
comunicazioni e del recapito telefonico;
5) il possesso della cittadinanza italiana;
6) il godimento dei diritti politici ed il comune nelle cui
liste elettorali risulta iscritto (in caso di non iscrizione,
indicare i motivi della eventuale cancellazione o della mancata
iscrizione);
7) il titolo di studio posseduto con l'esatta indicazione
dell'Universita' che lo ha rilasciato, dell'anno accademico in cui e'
stato conseguito e la durata legale del corso di laurea;
8) di trovarsi in una delle posizioni di cui all'art. 2, comma
1 del bando specificando il periodo di servizio prestato nella
posizione funzionale, o nella qualifica, o incarico dirigenziale, o
nella posizione funzionale apicale;
9) periodi di aspettativa per motivi di famiglia, personali o
di studio goduti, la durata dei periodi stessi, nonche' ogni altro
provvedimento interruttivo del computo dell'effettivo servizio. Tale
dichiarazione deve essere resa anche se negativa;
10) di essere idoneo al servizio continuativo ed incondizionato
nell'impiego al quale il concorso si riferisce;
11) l'assenza di condanne penali e di procedimenti penali in
corso. In caso contrario indicare le condanne riportate, le date di
sentenza dell'autorita' giudiziaria (da indicare anche se sia stata
concessa amnistia, condono, indulto, perdono giudiziale o non
menzione, etc) nonche' i procedimenti penali eventualmente pendenti;
12) i servizi eventualmente prestati presso le pubbliche
amministrazioni;
13) le eventuali cause di risoluzione di precedenti rapporti di
pubblico impiego, anche a seguito di sanzioni disciplinari con
esplicita dichiarazione di non essere stato destituito, dispensato o
licenziato dall'impiego presso una pubblica amministrazione per
persistente insufficiente rendimento e di non essere stato dichiarato
decaduto o licenziato da un impiego statale ai sensi dell'articolo
127, primo comma, lettera d) del decreto del Presidente della
Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3;
14) di essere in regola con le norme relative agli obblighi
militari;
15) se si trova nelle condizioni previste dall'art. 1, comma 3
del presente bando ai fini delle riserve dei posti;
16) l'eventuale possesso di titoli di preferenza a parita' di
merito previsti dall'art. 5 del decreto del Presidente della
Repubblica n. 487/1994 e successive modifiche (allegato «B»),
specificando eventualmente l'ufficio e l'amministrazione presso cui
e' depositata la relativa documentazione. Tali titoli, qualora non
espressamente dichiarati nella domanda di ammissione, non saranno
presi in considerazione in sede di formazione della graduatoria
finale;
17) la lingua straniera prescelta fra inglese, francese,
tedesco e spagnolo, la conoscenza della quale sara' accertata, nel
corso della prova orale, prevista dal presente bando;
18) il candidato portatore di handicap, fermo restando,
comunque, il requisito dell'idoneita' fisica tale da permettere lo
svolgimento delle funzioni proprie del dirigente di seconda fascia,
deve indicare nella domanda la propria condizione e specificare
l'ausilio ed i tempi aggiuntivi eventualmente necessari per lo
svolgimento delle prove. Il candidato dovra', altresi', allegare una
certificazione rilasciata da apposita struttura sanitaria che in
relazione allo specifico handicap ed al tipo di prova da sostenere,
indichi gli elementi essenziali occorrenti per la fruizione dei
benefici richiesti al fine di consentire all'amministrazione di
predisporre per tempo i mezzi e gli strumenti atti a garantire agli
interessati una regolare partecipazione al concorso. Il candidato che
si trovi nella sopra citata condizione puo' contattare,
successivamente alla pubblicazione del diario delle prove d'esame, i
seguenti numeri telefonici: 0646832984 oppure 0646832911;
19) la propria disponibilita' a raggiungere, in caso di nomina,
la sede di servizio che gli verra' assegnata.
La domanda di partecipazione al concorso dovra' recare in calce
la firma del candidato, la quale ai sensi della vigente normativa,
non necessita di autentica. La mancata sottoscrizione della domanda
comporta l'esclusione dal concorso.
L'amministrazione non assume alcuna responsabilita' per il caso
di dispersione di comunicazioni dipendenti da inesatta o incompleta
indicazione del recapito da parte del candidato o da mancata oppure
tardiva comunicazione del cambiamento di indirizzo indicato nella
domanda ne' da disguidi postali o telegrafici comunque imputabili a
fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore, ne' per la mancata
restituzione dell'avviso di ricevimento nel caso di spedizione a
mezzo raccomandata.
I candidati sono ammessi con riserva al concorso.
L'amministrazione potra' disporre, con provvedimento motivato, anche
a procedimento concorsuale ultimato, l'esclusione dei concorrenti in
difetto dei prescritti requisiti.

                               Art. 4.
 
Commissione esaminatrice
 
La commissione esaminatrice del concorso sara' nominata con
successivo provvedimento e sara' costituita in conformita' alle
disposizioni contenute nell'art. 4 del decreto del Presidente della
Repubblica 24 settembre 2004, n. 272, citato nelle premesse.

                               Art. 5.
 
Prove preselettive e calendario delle prove
 
Qualora il numero delle domande lo renda necessario e' facolta'
dell'Amministrazione effettuare una prova preselettiva al fine
dell'ammissione alle prove scritte.
La prova preselettiva, il cui espletamento potra' essere affidato
a qualificati enti pubblici o privati, potra' essere realizzata con
l'ausilio di sistemi informatici e consistera' nella risoluzione di
quesiti a risposta multipla, sulle materie oggetto delle prove
d'esame di cui al successivo art. 6.
Verra' dato avviso della sede e della data di svolgimento della
eventuale prova preselettiva ovvero delle prove scritte o di
eventuali rinvii nella Gazzetta Ufficiale - 4ª serie speciale -
Concorsi ed esami - del 23 marzo 2007.
La medesima informazione potra' essere reperita sul sito internet
del Ministero del lavoro e della previdenza sociale www.lavoro.gov.it> I candidati si presenteranno a sostenere la predetta prova senza
altro preavviso o invito, secondo le indicazioni contenute nella
predetta Gazzetta Ufficiale.
L'assenza del candidato alla prova preselettiva, quale ne sia la
causa, comportera' l'esclusione dal concorso.
Il punteggio della prova preselettiva non concorre alla
determinazione del punteggio complessivo.
Alle successive prove scritte saranno ammessi un numero di
concorrenti non superiore a 10 volte i posti messi a concorso.
Saranno ammessi altresi' i concorrenti che hanno riportato un
punteggio identico a quello dell'ultimo candidato ammesso.
I candidati si presenteranno a sostenere le prove scritte, sotto
riserva di accertamento del possesso dei requisiti prescritti per
l'ammissione al concorso, senza altro preavviso o invito, secondo le
indicazione contenute nella Gazzetta Ufficiale.
Ai candidati ammessi alla prova orale sara' data comunicazione,
con almeno venti giorni di anticipo, della data fissata per
l'effettuazione della prova stessa. In detta comunicazione saranno
riportati i voti conseguiti nelle prove scritte.
La prova orale si svolgera' in un'aula aperta al pubblico. Al
termine di ogni seduta della prova orale la commissione esaminatrice
formera' l'elenco dei candidati esaminati, con l'indicazione del voto
da ciascuno riportato. Tale elenco, sottoscritto dal presidente e dal
segretario, sara' affisso nella sede in cui la prova stessa avra'
luogo.
Per sostenere le prove d'esame, i candidati dovranno presentarsi
muniti di un documento di riconoscimento, in corso di validita'.
Qualora l'interessato sia in possesso di un documento di identita' o
di riconoscimento non in corso di validita', gli stati, le qualita'
personali e i fatti in esso contenuti possono essere comprovati
mediante esibizione dello stesso, purche' l'interessato dichiari, in
calce alla fotocopia del documento, che i dati contenuti nel
documento non hanno subito variazioni dalla data del rilascio.
I candidati sono ammessi al concorso con ampia riserva di
accertamento del possesso dei requisiti prescritti per l'ammissione.
Resta ferma la facolta' dell'Amministrazione di disporre con
provvedimento motivato, in qualsiasi momento l'esclusione dei
candidati dal concorso medesimo per difetto del possesso dei
requisiti prescritti dal presente bando.

                               Art. 6.
 
Prove d'esame
 
Gli esami consisteranno in due prove scritte ed in una prova
orale.
La prima prova scritta, a contenuto teorico, vertera' su un
elaborato in tema di diritto del lavoro e legislazione sociale,
diritto amministrativo, diritto civile, limitatamente alle
disposizioni del codice civile contenute nei libri III (Della
proprieta), IV (Delle obbligazioni) e V (Del lavoro).
La seconda prova scritta, a contenuto pratico, sara' diretta ad
accertare l'attitudine dei concorrenti alla soluzione corretta, sotto
il profilo della legittimita', della convenienza e della efficacia ed
economicita' organizzativa, di questioni connesse con l'attivita'
istituzionale del Ministero del lavoro e della previdenza sociale.
Per lo svolgimento di ciascuna delle prove scritte, i candidati
dispongono di otto ore.
Nel corso delle prove scritte, i candidati potranno consultare
esclusivamente codici e testi di legge non commentati. Non sono
ammessi nelle aule d'esame cellulari o palmari o altri mezzi di
comunicazione.
La prova orale consistera' in un colloquio che vertera', oltre
che sulle materie oggetto delle prove scritte, sulle seguenti:
diritto costituzionale, diritto comunitario, diritto
processuale civile, con particolare riferimento al processo di
esecuzione, diritto penale limitatamente ai delitti contro la
pubblica amministrazione, diritto processuale penale, contabilita' di
stato. Il colloquio e' mirato ad accertare la preparazione e la
professionalita' del candidato, nonche' l'attitudine del medesimo
all'espletamento delle funzioni dirigenziali.
Nel corso della prova orale sara' accertata la conoscenza ad un
livello avanzato, da parte del candidato, della lingua straniera
prescelta tra inglese, francese, tedesco e spagnolo, tramite la
lettura, la traduzione di testi e la conversazione in tale lingua.
Sara' accertata, altresi', la conoscenza, a livello avanzato,
dell'utilizzo del personal computer e dei software applicativi piu'
diffusi da realizzarsi anche mediante una verifica pratica, nonche'
la conoscenza, da parte del candidato, delle problematiche e delle
potenzialita' connesse all'uso degli strumenti informatici in
relazione ai processi comunicativi in rete, all'organizzazione e
gestione delle risorse ed al miglioramento dell'efficacia degli
uffici e dei servizi.
La commissione esaminatrice stabilisce preventivamente i criteri
e le modalita' di valutazione delle prove concorsuali da formalizzare
nei relativi verbali, al fine di assegnare i punteggi da attribuire
alle singole prove, che saranno espressi in centesimi.
La commissione, prima dell'inizio di ciascuna sessione della
prova orale determina i quesiti da porre ai singoli candidati per
ciascuna delle materie di esame. Tali quesiti sono proposti a ciascun
candidato con estrazione a sorte.
Per superare le prove scritte ed essere ammessi al colloquio, i
candidati dovranno riportare in ciascuna di esse un voto non
inferiore a settanta centesimi.
Il colloquio si intendera' superato se il candidato avra'
riportato un punteggio non inferiore a settanta centesimi.
Il punteggio complessivo sara' determinato sommando i voti
riportati in ciascuna prova scritta ed il voto riportato nella prova
orale.

                               Art. 7.
 
Presentazione dei titoli di riserva o di preferenza
 
I candidati che abbiano superato la prova orale e che intendono
far valere il titolo di riserva di cui all'art. 1 del presente bando
o titoli di preferenza, previsti dall'art. 5 del decreto del
Presidente della Repubblica n. 487/1994 e successive modificazioni,
dovranno presentare o far pervenire al Ministero del lavoro e della
previdenza sociale - Direzione generale delle risorse umane ed affari
generali - Divisione IV, via Flavia, 6 - 00187 Roma, entro il termine
perentorio di giorni quindici, decorrenti dal giorno successivo a
quello in cui gli stessi abbiano sostenuto il colloquio con esito
positivo, la documentazione, in carta semplice, ovvero le
autocertificazioni, attestanti il possesso di detti titoli, purche'
gia' dichiarati nella domanda di partecipazione, dai quali risulti,
altresi', il possesso del titolo alla data di scadenza del termine
utile per la presentazione delle domande.
Il possesso dei predetti titoli potra' essere dimostrato anche
mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione e/o
dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorieta' di cui agli
articoli 46 e 47 del testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di documentazione amministrativa, approvato
con decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445.
La dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorieta' e' resa con le
modalita' di cui all'articolo 38 dello stesso testo unico.
A norma dell'art. 71 del citato testo unico, l'Amministrazione
effettuera' idonei controlli, anche a campione, sulla veridicita'
delle predette dichiarazioni sostitutive, con le conseguenze di cui
ai successivi articoli 75 e 76, in caso di dichiarazione
rispettivamente non veritiere o mendaci.
Non saranno presi in considerazione titoli di riserva o
preferenza non dichiarati nella domanda di ammissione al concorso.

                               Art. 8.
 
Formazione, approvazione e pubblicazione della graduatoria finale
 
Espletate le prove del concorso, la commissione esaminatrice
formula la graduatoria di merito sulla base del punteggio complessivo
ottenuto da ciascun candidato sommando i voti riportati in ciascuna
prova scritta e il voto riportato nella prova orale.
In caso di parita' di punteggio si applicano le disposizioni
previste dall'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica
9 maggio 1994, n. 487 e successive modificazioni ed integrazioni.
Riconosciuta la regolarita' del procedimento concorsuale e tenuti
presenti gli eventuali titoli di riserva e di preferenza, con decreto
del direttore della Direzione generale delle risorse umane e affari
generali, sara' approvata la graduatoria finale e saranno dichiarati
i vincitori del concorso.
La graduatoria finale del concorso sara' pubblicata nel
Bollettino ufficiale del Ministero del lavoro e della previdenza
sociale, nonche' nel sito internet del Ministero del lavoro e della
previdenza sociale www.lavoro.gov.it> Di tale pubblicazione sara' data notizia mediante avviso inserito
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie
speciale «Concorsi ed esami». Dalla data di pubblicazione di detto
avviso decorrono i termini per eventuali impugnative.
I posti messi a concorso che si renderanno disponibili, a
qualsiasi titolo, potranno essere conferiti ai candidati utilmente
collocati in graduatoria entro i termini di validita' della stessa.

                               Art. 9.
 
Accertamento del possesso dei requisiti per la costituzione del
rapporto d'impiego
 
I candidati dichiarati vincitori saranno invitati a presentare o
far pervenire a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, entro
il termine che verra' loro comunicato e comunque prima della stipula
del contratto individuale di lavoro, certificato medico rilasciato da
un medico dell'Azienda unita' sanitaria locale competente per
territorio o da un medico militare in servizio permanente effettivo,
dal quale risulti che il candidato e' fisicamente idoneo al servizio
continuativo ed incondizionato all'impiego al quale il concorso si
riferisce.
Per i vincitori che siano invalidi di guerra, invalidi civili per
fatto di guerra ed assimilati, invalidi per servizio, invalidi
civili, mutilati ed invalidi del lavoro e per quelli riconosciuti
portatori di handicap ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104,
il certificato medico deve essere rilasciato dalla A.U.S.L. di
appartenenza dei medesimi.
Esso deve contenere, oltre ad una esatta descrizione della natura
e del grado di invalidita', nonche' delle condizioni attuali
risultanti dall'esame obiettivo, la dichiarazione che gli stessi non
possano arrecare pregiudizio alla salute ed all'incolumita' dei
compagni di lavoro ed alla sicurezza degli impianti e che le loro
condizioni fisiche li rendano idonei al disimpegno delle funzioni
relative all'impiego per il quale hanno concorso.
La capacita' lavorativa del candidato disabile e' accertata dalla
commissione di cui all'art. 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
Il certificato medico ha validita' di sei mesi dalla data del
rilascio.
L'amministrazione, comunque, ha facolta' di sottoporre a visita
medica di controllo, presso strutture pubbliche del servizio
sanitario nazionale, i candidati vincitori del concorso.
Nello stesso termine fissato dall'Amministrazione, i vincitori
devono altresi' comprovare, mediante dichiarazione sostitutiva di
certificazione, il possesso dei seguenti requisiti: cittadinanza
italiana, iscrizione nelle liste elettorali, titolo di studio
posseduto (tra quelli richiesti dal precedente art. 2), con
l'indicazione della data di conseguimento e dell'Universita' presso
la quale e' stato conseguito, assenza o presenza di condanne penali.
E' facolta' dell'interessato comprovare il possesso dei requisiti
di ammissione mediante la presentazione dei relativi certificati, di
cui sia eventualmente in possesso. Ove i termini di validita' di tali
certificati fossero scaduti, l'interessato deve dichiarare in calce
al documento che le informazioni contenute nel certificato stesso non
hanno subito variazioni dalla data del rilascio. Tale ultima
possibilita' non e' estendibile ai certificati medici.
Scaduto inutilmente il termine fissato dall'amministrazione, non
si dara' luogo alla stipula del contratto.

                              Art. 10.
 
Assunzione dei vincitori
 
La costituzione del rapporto di lavoro e' subordinata
all'autorizzazione all'assunzione prevista dalla legislazione
vigente.
L'Amministrazione provvedera', secondo le prioritarie esigenze
organizzative e gestionali, ad assegnare la sede di servizio a
ciascun vincitore, tenuto conto dell'ordine di graduatoria e delle
eventuali indicazioni preferenziali espresse a seguito di richiesta
dell'Amministrazione, nei limiti dei posti disponibili messi a
concorso e, nel rispetto delle tutele previste dalla normativa
vigente, nell'assegnazione di sede.
I candidati dichiarati vincitori del concorso, saranno invitati a
stipulare un contratto individuale di lavoro, a tempo indeterminato,
secondo le previsioni del contratto collettivo nazionale di lavoro
del personale con qualifica dirigenziale vigente all'atto
dell'assunzione.
I vincitori del concorso immessi in servizio sono soggetti ad un
periodo di prova della durata di sei mesi cosi' come previsto dalle
disposizioni vigenti.
Possono essere esonerati dal periodo di prova i dirigenti che lo
abbiano gia' superato nella stessa qualifica, presso altra pubblica
amministrazione.
Il vincitore del concorso che non si presenti, senza giustificato
motivo, per la sottoscrizione del contratto individuale di lavoro e
per la conseguente assunzione in servizio, sara' considerato
rinunciatario.
I vincitori del concorso dovranno dichiarare, inoltre, sotto la
propria responsabilita', di non avere altri rapporti di impiego
pubblico o privato, a tempo determinato o indeterminato, salvo quanto
previsto dall'art. 18, comma 9 del Contratto collettivo nazionale di
lavoro personale Dirigente dell'Area I - quadriennio normativo
2002/2005 - e di non trovarsi in nessuna delle situazioni di
incompatibilita' richiamate dall'art. 53 del decreto legislativo
30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni. In caso contrario,
deve essere espressamente presentata dichiarazione di opzione per
l'impiego presso il Ministero del lavoro e della previdenza sociale.
I vincitori del concorso, anteriormente al conferimento del primo
incarico dirigenziale, ai sensi dell'art. 28, comma 6 del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165, dovranno frequentare un ciclo di
attivita' formative organizzato dalla Scuola superiore della pubblica
amministrazione e disciplinato ai sensi del decreto legislativo
30 luglio 1999, n. 287; ai medesimi, durante tale periodo, compete il
trattamento economico previsto dal contratto collettivo nazionale di
lavoro vigente al momento dell'assunzione.

                              Art. 11.
 
Accesso agli atti del concorso
 
L'accesso alla documentazione attinente ai lavori concorsuali e'
escluso fino alla conclusione della relativa procedura, fatta salva
la garanzia della visione degli atti, la cui conoscenza sia
necessaria per curare o per difendere interessi giuridici.

                              Art. 12.
 
Trattamento dei dati personali
 
Ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003,
n. 196, e successive modificazioni, i dati personali forniti dai
candidati ai fini del concorso saranno raccolti e trattati presso il
Ministero del lavoro e della previdenza sociale - Direzione generale
delle risorse umane e affari generali - divisione IV - per le
finalita' di gestione del procedimento concorsuale e per la
formazione di eventuali ulteriori atti allo stesso connessi, anche
con l'uso di procedure informatizzate, nei modi e limiti necessari
per perseguire tali finalita'.
Il conferimento di tali dati e' obbligatorio ai fini
dell'accertamento del possesso dei requisiti di partecipazione, pena
l'esclusione dal concorso.

                              Art. 13.
 
Norme di salvaguardia
 
Per quanto non espressamente previsto dal presente bando valgono,
in quanto applicabili, le norme vigenti sullo svolgimento dei
pubblici concorsi.
Il presente decreto sara' trasmesso al competente ufficio del
Ministero della giustizia per la pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie speciale «Concorsi ed
esami».
Avverso il presente bando di concorso e' proponibile, in via
amministrativa, entro centoventi giorni dalla data di pubblicazione,
ricorso straordinario al Capo dello Stato ovvero, in sede
giurisdizionale, impugnazione al tribunale amministrativo del Lazio
entro sessanta giorni dalla stessa data.
Roma, 14 novembre 2006
Il direttore generale: Pianese

Clicca qui per leggere gli ALLEGATI


 

Ti stai preparando per un concorso?

Scarica l'app ufficiale di Mininterno per Android e potrai:

 Esercitarti con oltre 1.000.000 di quiz per tutti i concorsi
 Avere tutte le banche dati ufficiali tempestivamente aggiornate
 Centinaia di materie e di batterie di quiz con cui studiare
 Conoscere tutti i nuovi bandi di concorso a cui puoi partecipare

Scaricala subito GRATIS!

 

Non hai uno smartphone Android? Esercitati online!