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Concorso pubblico, per esami, per l'ammissione di venti allievi al
76° corso di diploma di durata quinquennale, equiparato alla laurea
magistrale a ciclo unico, in Conservazione e restauro dei beni
culturali (LMR/02), abilitante alla professione di «Restauratore di
beni culturali» della Scuola di alta formazione e studio
dell'Istituto centrale per il restauro, per le sedi di Roma (dieci
posti) e di Matera (dieci posti) - anno accademico 2025/2026.
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Fonte: | Gazzetta ufficiale "Concorsi ed Esami" n.48 del 20/6/2025 |
Ente: | MINISTERO DELLA CULTURA |
Località: | Nazionale |
Codice atto: | 25E03591 |
Sezione: | Amministrazioni centrali |
Tipologia: | Concorso |
Numero di posti: | 20 |
Scadenza: | 20/7/2025 |
Testo piccolo - Testo medio - Testo grande
IL DIRETTORE
dell'Istituto centrale per il restauro
Vista la legge 22 luglio 1939, n. 1240, concernente l'istituzione
dell'Istituto centrale per il restauro;
Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368 e successive
modifiche e integrazioni, concernente l'istituzione del Ministero per
i beni e le attivita' culturali e, in particolare l'art. 9,
concernente la regolamentazione della Scuola di alta formazione e
studio presso l'Istituto centrale per il restauro;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre
2000, n. 445: «Disposizioni legislative in materia di documentazione
amministrativa»;
Visto il codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al
decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni
ed integrazioni, ed in particolare gli articoli 29, commi 7, 8 e 9, e
182, come novellati dal decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 156 e
dal decreto legislativo 26 marzo 2008, n. 62 e dalla legge 14 gennaio
2013, n. 7, (di seguito: «codice»);
Visti i regolamenti attuativi dell'art. 29, commi 7, 8 e 9, del
codice, emanati con decreti ministeriali 26 maggio 2009, n. 86 -
concernente la definizione degli ambiti di competenza dei
restauratori di beni culturali - e n. 87 - concernente la definizione
dei criteri di insegnamento del restauro di beni culturali;
Visto il decreto interministeriale del 2 marzo 2011 «Definizione
della classe di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e
restauro dei beni culturali - LMR/02»;
Visto il parere di conformita' del 21 luglio 2011, prot. n.
4899/04.04.13 espresso dalla Commissione interministeriale MIBAC-MIUR
per l'accreditamento e la vigilanza dei corsi di restauro;
Visto il decreto del Ministro dei beni e delle attivita'
culturali e del turismo, di concerto con il Ministro dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca del 25 agosto 2014 con il quale e'
stato istituito e attivato presso l'ICR il corso di diploma di durata
quinquennale in restauro, equiparato alla laurea magistrale a ciclo
unico in Conservazione e restauro dei beni culturali - LMR/02 ed
abilitante alla professione di «restauratore di beni culturali»;
Visto l'atto di convenzione tra il Ministero per i beni e le
attivita' culturali, l'Istituto centrale per il restauro, la Regione
Basilicata, il Comune e la Provincia di Matera e la Fondazione Zetema
di Matera sottoscritta il 19 novembre 2010 e registrata al n. 12049
di repertorio della Regione Basilicata;
Visto il decreto della DG Educazione, ricerca e istituti
culturali del 6 ottobre 2021, n. 281, concernente il regolamento
comune delle scuole di alta formazione e studio del Ministero della
cultura (di seguito «regolamento»);
Vista la legge 12 aprile 2022, n. 33, che regolamenta le
disposizioni in materia di iscrizione contemporanea a due corsi di
istruzione superiore (Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana,
n. 98 del 28 aprile 2022);
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15
marzo 2024, n. 57, Regolamento di organizzazione del Ministero della
cultura, degli uffici di diretta collaborazione de Ministro e
dell'organismo indipendente di valutazione della performance;
Visto il decreto ministeriale 5 settembre 2024, n. 270,
Articolazione degli uffici dirigenziali e degli istituti dotati di
autonomia speciale di livello non generale del Ministero della
cultura;
Decreta:
Art. 1
Posti a concorso - contenuti formativi -
titolo di studio - oneri di frequenza.
1. E' indetto concorso pubblico, per esami, per l'ammissione di
venti allievi al 76° corso della Scuola di alta formazione e studio
(di seguito denominata SAF) dell'Istituto centrale per il restauro
(di seguito denominato ICR) - con inizio nell'anno accademico
2025/2026 - per i seguenti «percorsi formativi professionalizzanti»
(vedi decreto interministeriale 26 maggio 2009, n. 87 e regolamento
delle scuole di alta formazione e di studio del Ministero della
cultura, decreto-DG-ERIC del 6 ottobre 2021 n. 281):
«PFP 1 - Materiali lapidei e derivati; superfici decorate
dell'architettura»: dieci posti presso la sede di Roma;
«PFP 2 - Manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile;
manufatti scolpiti in legno; arredi e strutture lignee; manufatti e
materiali sintetici lavorati, assemblati e/o dipinti»: dieci posti
presso la sede di Matera.
2. Il corso, quinquennale a ciclo unico, articolato in 300
crediti formativi, corrispondenti ai crediti formativi previsti dal
vigente regolamento universitario, conferisce, in esito al
superamento dell'esame finale, un diploma equiparato alla laurea
magistrale in conservazione e restauro dei beni culturali - LMR/02 ed
abilitante alla professione di «Restauratore di beni culturali», in
attuazione dell'art. 1, comma 3, del decreto ministeriale n. 87/2009,
coerentemente con quanto disposto dall'art. 29, comma 9 del codice
dei beni culturali e del paesaggio.
Art. 2
Requisiti per l'ammissione al concorso
1. Per l'ammissione al concorso sono richiesti i seguenti
requisiti soggettivi:
a) diploma quinquennale (o quadriennale piu' anno integrativo)
di istruzione secondaria superiore;
b) cittadinanza italiana o di altro Stato membro dell'Unione
europea. Sono ammessi, alle stesse condizioni, anche cittadini di
Stati extracomunitari, purche' dimostrino il possesso di un titolo di
studio equipollente a quello richiesto sub a) e la conoscenza della
lingua italiana;
c) idoneita' fisica alle attivita' che il percorso formativo
professionalizzante comporta, trattandosi di formazione per la
maggior parte di tipo laboratoriale, svolta sia presso i laboratori
interni all'Istituto o di altre istituzioni, sia in tirocini esterni
e in cantieri di lavoro;
d) non aver riportato condanne penali o applicazioni di pena ai
sensi dell'art. 444 del codice di procedura penale e di non avere in
corso procedimenti penali ne' procedimenti amministrativi per
l'applicazione di misure di sicurezza o di prevenzione, ne' che
risultino a proprio carico precedenti penali iscrivibili nel
casellario giudiziale ai sensi dell'art. 3 del decreto del Presidente
della Repubblica 14 novembre 2002, n. 313. In caso contrario, dovra'
indicare le condanne e i procedimenti a carico ed ogni eventuale
precedente penale, precisando la data del provvedimento e l'autorita'
giudiziaria che lo ha emanato ovvero quella presso la quale penda un
eventuale procedimento penale.
2. I requisiti devono essere posseduti dal candidato alla data di
scadenza dei termini di presentazione della domanda. E' consentita
l'iscrizione con riserva per i candidati che conseguano il diploma di
cui al comma 1.a) prima della data di inizio della prova grafica
(art. 4).
3. Ai cittadini con disabilita' e' garantita la partecipazione
alla selezione preliminare. Nella domanda di concorso il candidato
dovra' specificare l'ausilio necessario in relazione al proprio
handicap, nonche' l'eventuale necessita' di tempi aggiuntivi.
4. Per difetto dei requisiti prescritti, l'ICR puo' disporre in
ogni momento l'esclusione dal concorso dandone comunicazione agli
interessati.
Art. 3
Contenuto, termini e modalita' di presentazione delle domande
1. La presentazione della domanda dovra' avvenire entro il
termine perentorio di trenta giorni dalla data di pubblicazione del
presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana -
4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». Dell'avvenuta pubblicazione
verra' data notizia sul sito istituzionale dell'Istituto centrale per
il restauro http://www.icr.beniculturali.it e del Ministero della
cultura https://cultura.gov.it
2. Le domande di ammissione dovranno essere inviate
esclusivamente per via telematica utilizzando la specifica
applicazione informatica disponibile al seguente link
https://servizi.cultura.gov.it
3. I candidati saranno tenuti a versare all'Istituto centrale per
il restauro una quota pro capite di euro 35,00 di tassa di iscrizione
a titolo di rimborso spese per lo svolgimento della prima prova. Il
pagamento della suddetta quota avverra' in sede di compilazione della
domanda, mediante contestuale collegamento al portale PagoPA.
Ulteriori euro 35,00 saranno dovuti dai candidati ammessi alla
seconda prova, il pagamento dovra' essere effettuato tramite bonifico
o versamento sul conto corrente bancario, codice IBAN del Banco BPM
numero IT66O0503403265000000005963 intestato a: Istituto centrale per
il restauro con la seguente causale: «tassa di partecipazione alla
seconda prova del concorso per l'ammissione al 76° corso di diploma
in Conservazione e restauro dei beni culturali (LMR/02), abilitante
alla professione di "Restauratore di beni culturali", della Scuola di
alta formazione e studio dell'Istituto centrale per il restauro». I
candidati ammessi alla seconda prova dovranno esibire la ricevuta di
questo ulteriore pagamento al momento dell'identificazione il giorno
stesso della seconda prova.
4. Ai fini della partecipazione al concorso, ai sensi del decreto
del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445,
«Disposizioni legislative in materia di documentazione
amministrativa», e modificazioni successive, il candidato dichiara
sotto la propria responsabilita', consapevole delle conseguenze
penali in caso di dichiarazioni mendaci:
a) cognome e nome;
b) luogo e data di nascita;
c) codice fiscale;
d) luogo di residenza e di domicilio, completi di indirizzo e
codice di avviamento postale;
e) recapito telefonico, numero del telefono cellulare e
indirizzo e-mail valido e funzionante;
f) cittadinanza posseduta;
g) di godere dei diritti civili e politici;
h) di non aver riportato condanne penali con sentenza passata
in giudicato. Coloro che hanno in corso procedimenti penali,
procedimenti amministrativi per l'applicazione di misure di sicurezza
o di prevenzione o precedenti penali a proprio carico iscrivibili nel
casellario giudiziale, ai sensi dell'art. 3 del decreto del
Presidente della Repubblica 14 novembre 2002, n. 313, ne danno
notizia al momento della candidatura, precisando la data del
provvedimento e l'autorita' giudiziaria che lo ha emanato ovvero
quella presso la quale penda un eventuale procedimento penale;
i) il possesso del diploma di istruzione secondaria superiore
quinquennale o quadriennale piu' anno integrativo o titolo
equipollente per i cittadini comunitari e non, specificando il voto,
il nome della scuola che lo ha rilasciato e la data del rilascio. Per
i candidati non ancora in possesso del relativo titolo di studio e'
fatto obbligo di dichiarare, nella domanda di partecipazione, la
frequenza dell'ultimo anno di corso della scuola di istruzione
secondaria superiore;
j) il possesso dell'idoneita' fisica alle attivita' che il PFP
comporta;
k) l'indicazione, ai sensi dell'art. 20 della legge n. 104/1992
e dell'art. 16 della legge n. 68/1999, in relazione al proprio
handicap, dell'ausilio occorrente, nonche' l'eventuale necessita' di
tempi aggiuntivi per l'espletamento delle prove concorsuali;
l) l'autorizzazione al trattamento dei dati forniti, ai sensi
del decreto legislativo del 30 giugno 2003, n. 196 e del GDPR
(regolamento UE 2016/679) e del decreto legislativo n. 101 del 10
agosto 2018.
5. Indicazione dell'ordine di preferenza tra i due percorsi
formativi professionalizzanti messi a bando, (1° e 2°) come previsto
nella specifica applicazione informatica per la domanda di
ammissione:
«PFP 1 - Materiali lapidei e derivati; superfici decorate
dell'architettura»: dieci posti presso la sede di Roma.
«PFP 2 - Manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile;
manufatti scolpiti in legno; arredi e strutture lignee; manufatti e
materiali sintetici lavorati, assemblati e/o dipinti»: dieci posti
presso la sede di Matera.
E' fatto obbligo di indicare l'ordine di preferenza trai due PFP,
senza esclusione.
6. E' fatto obbligo ai soli candidati cittadini di Paesi non
appartenenti all'Unione europea e non residenti in Italia di allegare
alla domanda i dati richiesti nel precedente art. 1 comma 1, lettera
b) e art. 3, comma 4, lettera i), mediante certificati o attestazioni
rilasciati dalla competente autorita' dello Stato estero, corredati
di traduzione in lingua italiana autenticata dall'autorita' consolare
italiana che ne attesta la conformita' all'originale, dopo aver
ammonito l'interessato sulle conseguenze penali della produzione di
atti o documenti non veritieri. In particolare, la rappresentanza
diplomatica italiana all'estero provvedera' a tradurre il titolo di
studio in lingua italiana, dichiarandone il valore in loco e
indicandone gli anni complessivi di scolarita' necessari al suo
conseguimento.
7. L'accesso alla piattaforma e' consentito unicamente mediante
le procedure di autenticazione personale certificata (SPID e CIE).
8. Alcune informazioni richieste sono obbligatorie: il sistema
informatico non permette, pertanto, l'invio di domande prive di tali
informazioni. Alla scadenza del termine per l'invio delle domande il
sistema informatico non consente piu' la registrazione/attivazione
dei candidati, ne' modifiche, ne' invio delle domande. Le modifiche
sono consentite entro il termine previsto dal presente avviso. E'
valutata esclusivamente la domanda piu' recente inviata dal
candidato.
9. La data di presentazione on-line della domanda di
partecipazione al concorso e' certificata e comprovata da apposita
ricevuta scaricabile al termine della procedura di invio. Alla
domanda redatta attraverso il format on-line dovra' essere allegato:
a) ricevuta del versamento della tassa di iscrizione al
concorso SAF - ICR A.A. 2025/26;
b) per i soli candidati cittadini di Paesi non appartenenti
all'Unione europea, il titolo di studio equipollente di cui al
precedente comma 6, mediante certificati o attestazioni rilasciati
dalla competente autorita' dello Stato estero, corredati di
traduzione in lingua italiana autenticata dall'autorita' consolare
italiana che ne attesta la conformita' all'originale;
c) l'elenco dei titoli di preferenza rilevanti ai fini
dell'art. 5 del presente bando.
8. Ai sensi del decreto legislativo n. 101 del 10 agosto 2018
«Codice in materia di protezione dei dati personali», il trattamento
dei dati personali forniti in sede di partecipazione al concorso o
comunque acquisiti nell'ambito della procedura dello stesso, avverra'
esclusivamente ai fini concorsuali.
9. L'ICR non si assume alcuna responsabilita' per la dispersione
di comunicazioni dipendente da inesatta o incompleta indicazione dei
recapiti forniti dal candidato, ovvero da mancata o tardiva
informazione dei cambiamenti dei recapiti stessi, rispetto a quanto
menzionato nella domanda di ammissione e per eventuali disguidi non
imputabili all'ICR.
10. Con la presentazione della domanda il candidato accetta tutte
le condizioni del presente bando.
Art. 4
Prove di accesso
1. Entro il trentesimo giorno successivo alla data di scadenza
del bando verra' pubblicato l'elenco dei candidati ammessi a
sostenere la prima prova.
Le prove di accesso del concorso si svolgeranno nelle date e nei
luoghi che l'ICR comunichera' ai candidati tramite avvisi pubblicati
sul sito web dell'ICR (http://www.icr.beniculturali.it) a partire da
tale data.
Per le prove successive, i candidati ammessi saranno convocati
sempre tramite avvisi pubblicati sul sito web dell'ICR.
I candidati ammessi sono tenuti, senza alcun preavviso o
comunicazione individuali, a presentarsi per sostenere le prove
suddette nei luoghi, nei giorni e nelle ore indicati, muniti di
documento di riconoscimento in corso di validita'.
2. L'esame di ammissione consiste in tre prove, che si
svolgeranno nell'ordine seguente:
a) prova grafica;
b) test attitudinale pratico - percettivo;
c) prova orale (associata a questa sara' condotta la prova di
conversazione in lingua italiana, riservata esclusivamente ai
candidati cittadini stranieri);
3. Descrizione delle prove:
a) prova grafica: consiste nella trasposizione grafica, in
scala, di un manufatto di interesse culturale, o parte di esso,
raffigurato in una fotografia in bianco e nero, messa a disposizione
di ogni candidato.
Il disegno dovra' essere eseguito, con particolare attenzione
al rispetto delle proporzioni, per mezzo di matita in grafite nera a
tratto lineare. Per trasposizione grafica a tratto lineare si intende
la riproduzione dell'immagine per mezzo di un tratto essenziale,
nitido e opportunamente modulato, teso a restituirne una sintesi
critica di forme, volumi, ombre e luci, senza l'uso del chiaroscuro.
La prova ha durata di sei ore consecutive. Per l'esecuzione
della riproduzione in scala sono ammesse griglie quadrettate e fogli
millimetrati gia' in possesso del candidato.
Prove campione sono visibili nel sito web dell'ICR
(http://www.icr.beniculturali.it).
Sono ammessi a sostenere la prova successiva (test attitudinale
pratico - percettivo) soltanto coloro che hanno riportato un
punteggio non inferiore a 6/10;
b) test attitudinale pratico - percettivo: per tutti i percorsi
formativi professionalizzanti, la prova consiste nella riproduzione
di campiture cromatiche su cartoncino, mediante l'utilizzo di colori
ad acquerello.
La prova ha durata di cinque ore consecutive.
Prove campione sono visibili nel sito web dell'ICR
(http://www.icr.beniculturali.it);
Sono ammessi a sostenere la prova successiva (prova orale)
coloro che hanno riportato nella prova orale un punteggio non
inferiore a 6/10.
c) prova orale: sara' sostenuta in lingua italiana anche dai
cittadini stranieri. I candidati dovranno altresi' dimostrare una
conoscenza di base della lingua inglese.
I candidati devono dimostrare:
una conoscenza di base degli aspetti fondamentali della
storia dell'arte e dell'architettura antica, medievale, moderna e
contemporanea;
una conoscenza di base dei materiali e delle tecniche della
produzione artistica relative ai percorsi formativi
professionalizzanti messi a bando;
una conoscenza di base, delle scienze della natura (chimica,
biologia, scienza della terra, fisica) e degli strumenti informatici
piu' diffusi;
una conoscenza di base della lingua inglese attraverso la
lettura e la traduzione di un brano di carattere storico-artistico
e/o tecnico-scientifico. I candidati in possesso di certificazione
CEFR (Common European Framework of Reference for Languages) con
livello B1 o superiore, sono esonerati dal sostenere la prova
d'inglese.
La bibliografia di riferimento per gli orali sara' pubblicata nel
sito web dell'ICR (http://www.icr.beniculturali.it) non oltre il
trentesimo giorno successivo alla data di scadenza del bando.
Sono considerati idonei, e inseriti nella graduatoria di cui al
successivo art. 7, coloro che hanno riportato nella prova orale un
punteggio non inferiore a 6/10.
Art. 5
Titoli di preferenza
1. I titoli di preferenza verranno valutati esclusivamente allo
scopo di determinare la posizione in graduatoria tra due o piu'
candidati che abbiano conseguito, in esito alle prove di concorso, il
medesimo punteggio complessivo (ex-aequo).
2. Costituiscono titoli di preferenza le idoneita' conseguite in
concorsi banditi dagli istituti formativi per l'insegnamento del
restauro accreditati dalla «Commissione tecnica (D.I. del 7 febbraio
2011) per le attivita' istruttorie finalizzate all'accreditamento
delle istituzioni formative e per la vigilanza dell'insegnamento del
restauro».
3. Il possesso dei titoli suindicati dovra' essere dichiarato con
autocertificazione nella domanda di partecipazione al concorso e
dovra' riferirsi a titoli aventi data precedente a quella di scadenza
del termine utile per la presentazione delle domande.
4. Non sono valutabili titoli diversi da quelli suindicati.
Art. 6
Commissione giudicatrice
1. La commissione giudicatrice del presente concorso e' composta
come indicato all'art. 8 del regolamento comune delle scuole di alta
formazione e studio del Ministero della cultura.
Art. 7
Graduatoria
1. Espletata la prova orale del concorso, la commissione stila la
graduatoria provvisoria dei vincitori (primi venti classificati) e
degli idonei secondo l'ordine decrescente della valutazione
complessiva risultante dalla somma aritmetica del punteggio riportato
nelle singole prove d'esame. In caso di parita' di punteggio precede
il candidato in possesso di titoli di preferenza e, qualora persista
la parita', precede il candidato avente eta' inferiore.
2. L'associazione di ogni candidato vincitore a un PFP avverra'
tenendo in considerazione la prima preferenza espressa all'atto
dell'iscrizione, sino a esaurimento dei posti disponibili in tale
percorso; quindi, la seconda preferenza, sino all'esaurimento dei
posti disponibili in tale percorso.
3. La graduatoria finale unica, recante l'associazione dei
vincitori al percorso formativo professionalizzante, e' affissa
all'albo dell'istituto per un periodo non inferiore a quindici giorni
e pubblicata sul sito ufficiale ICR
(http://www.icr.beniculturali.it/).
Art. 8
Documenti di rito e iscrizione
1. I candidati dichiarati vincitori del concorso saranno
contattati dalla Segreteria didattica della SAF, che predisporra' in
sede la verifica dei documenti di cui al successivo comma 2 e le
operazioni procedurali per la loro ammissione al corso quinquennale
dell'anno accademico 2025/2026.
2. I candidati dichiarati vincitori del concorso dovranno
consegnare i seguenti documenti:
a) fotocopia fronte-retro di un documento d'identita', in corso
di validita', indicante il cognome e il nome, il luogo e data di
nascita, la cittadinanza;
b) fotocopia fronte-retro della tessera sanitaria o documento
equipollente per i cittadini stranieri;
c) copia conforme all'originale del titolo di studio o
autocertificazione della copia dell'originale in proprio possesso ai
sensi di legge. Per i soli cittadini stranieri: copia conforme
all'originale del titolo di studio con la relativa traduzione in
italiano;
d) foto formato tessera.
Il possesso del permesso di soggiorno, rilasciato dagli organi
competenti, e' condizione indispensabile affinche' i candidati con
cittadinanza diversa da quella degli Stati dell'Unione europea
possano essere ammessi a frequentare il corso.
5. Per ogni anno di corso gli studenti iscritti saranno tenuti al
pagamento:
di una quota contributiva pro-capite;
di una quota aggiuntiva specifica variabile in base all'anno di
corso;
della tassa regionale per il diritto allo studio.
Gli importi e le modalita' di pagamento sono indicati nel sito
web dell'ICR (http://www.icr.beniculturali.it/).
6. All'inizio del primo anno accademico i nuovi iscritti
seguiranno, presso la propria sede di frequenza, un corso
propedeutico intensivo, della durata di quattro settimane, volto ad
apprendere le tecniche di reintegrazione specifiche dei manufatti
oggetto di ogni percorso formativo professionalizzante (tratteggio,
puntinato, modellato...).
Art. 9
Disposizioni finali
1. Il mancato adempimento a quanto richiesto nell'art. 8 del
presente bando, l'irregolarita' della documentazione presentata,
ovvero la non idoneita' fisica accertata nella fase iniziale del
corso a cura dell'ICR, comportano la decadenza dal diritto di
frequenza al corso quinquennale di cui al presente bando.
2. L'ICR declina ogni responsabilita' nel caso in cui, per
motivazioni indipendenti dalla propria volonta', l'avvio dei corsi
debba essere procrastinato. I corsi in cui risultassero vincitori un
numero inferiore a tre candidati, potranno non essere attivati.
3. L'ICR declina altresi' ogni responsabilita' nel caso in cui,
per motivazioni indipendenti dalla propria volonta', e in particolare
per l'adempimento di eventuali disposizioni normative di carattere
straordinario, il concorso non potesse essere svolto.
4. Il presente bando viene sottoscritto in forma digitale ai
sensi della legge n. 241/1990, art. 15, comma 2-bis ed e' pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie
speciale «Concorsi ed esami».
Roma, 5 giugno 2025
Il direttore: Oliva
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