Mininterno.net - Bando di concorso UNIVERSITA' DI TRENTO Selezione pubblica per l'ammissione alla scuola ...
 
 
 

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UNIVERSITA' DI TRENTO

Selezione pubblica per l'ammissione alla scuola di dottorato di
ricerca in studi giuridici comparati ed europei - 20° ciclo

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Fonte:Gazzetta ufficiale n.60 del 30/7/2004
Ente:UNIVERSITA' DI TRENTO
Località:Trento  (TN)
Codice atto:04E04353
Sezione:Università
Tipologia:Concorso
Numero di posti:-
Scadenza:24/9/2004

Testo piccolo - Testo medio - Testo grande

                             IL RETTORE
 
Vista la legge 3 luglio 1998, n. 210 e in particolare l'art. 4,
che demanda alle Universita' il compito di disciplinare con proprio
regolamento l'istituzione dei corsi di dottorato di ricerca, le
modalita' di accesso e di conseguimento del titolo, nel rispetto dei
criteri generali fissati con regolamento ministeriale;
Visto il decreto ministeriale 30 aprile 1999, n. 224, recante i
criteri generali cui debbono attenersi le singole sedi universitarie
nel disciplinare i corsi di dottorato di ricerca;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del
9 aprile 2001 e successive modificazioni e integrazioni, con il quale
sono stati determinati i criteri per l'uniformita' di trattamento nel
diritto agli studi universitari;
Visto lo Statuto dell'Universita' degli studi di Trento e in
particolare l'art. 8, comma 3;
Visto il Regolamento in materia di scuole di dottorato di ricerca
dell'Universita' degli studi di Trento, emanato con decreto rettorale
del 16 dicembre 2003, n. 997
Vista la proposta del dipartimento di scienze giuridiche;
Visto il parere espresso dal comitato scientifico nella seduta
del 10 giugno 2004 in ordine alla rilevanza scientifica delle
proposte di attivazione di scuole di dottorato di ricerca;
Vista la relazione del nucleo di valutazione interna del
19 maggio 2004 in ordine ai requisiti di idoneita' delle scuole di
dottorato di ricerca proposte;
Vista la delibera assunta congiuntamente dal senato accademico e
dalla commissione della ricerca scientifica in data 11 giugno 2004;
 
Decreta:
 
Art. 1.
 
Attivazione
 
E' attivato presso l'Universita' degli Studi di Trento il 20°
ciclo della scuola di dottorato di ricerca in studi giuridici
comparati ed europei, in collaborazione la Juristisches Seminar
Universität Greifswald (Germania), il Departemento de Derecho publico
Universidad di Castellon de la Plana (Spagna), l'Universidad de
Salamanca - Facultad de Derecho (Spagna), l'Universidad Pompeu-Fabra
Barcelona (Spagna), la Faculty of law, Maastricht University
(Olanda), l'University of Illinois at Urbana Champaign (Usa), l'Ecole
Normale Superiore Lyon (Francia).
Durata: triennale
Indirizzi specialistici attivati:
diritto privato e privato comparato;
diritto del lavoro;
scienze penalistiche;
scienze pubblicistiche;
storia del diritto e del pensiero giuridico europeo.
Settori scientifico-disciplinari:
JUS/01 - Diritto privato;
JUS/02 - Diritto privato comparato;
JUS/07 - Diritto del lavoro;
JUS/09 - Istituzioni di diritto pubblico;
JUS/10 - Diritto amministrativo;
JUS/17 - Diritto penale;
JUS/19 - Storia del diritto medievale e moderno;
JUS/21 - Diritto pubblico comparato;
SPS/02 - Storia delle dottrine politiche.
Coordinatore: prof. Gabriele Fornasari - Tel. 0461 883886 -
E.mail: fornasari@jus.unitn.it
Lingue ufficiali del corso: italiano e inglese.
E' indetta selezione pubblica per la copertura di n. 20 posti, di
cui n. 10 coperti da borsa di studio.
Le borse di studio sono finanziate come di seguito:
n. 9 borse di studio Universita' degli Studi di Trento;
n. 1 borsa di studio co-finanziate con il comune di Trento
destinata all'indirizzo specialistico in scienze pubblicistiche per
lo svolgimento della seguente tematica «Affidamento dei servizi
pubblici comunali a societa' partecipate e global service:
disciplina, condizioni e limiti».
I posti con borsa di studio potranno essere aumentati a seguito
di finanziamenti, erogati da altre Universita', enti pubblici di
ricerca o da qualificate strutture produttive private, che si
rendessero disponibili dopo l'emanazione del presente bando e prima
dell'inizio del relativo concorso. L'eventuale aumento del numero di
borse di studio potra' determinare l'incremento dei posti
complessivamente messi a concorso.
Di tale incremento sara' data comunicazione alla pagina Internet
http://www.unitn.it/ricerca/dottorati form av/ciclo 20/bandi.htm.

                               Art. 2.
 
Requisiti di ammissione
 
Possono presentare domanda di partecipazione al concorso di
ammissione al dottorato di ricerca di cui al precedente articolo,
senza limiti di sesso, di eta' e di cittadinanza, coloro che sono in
possesso di laurea specialistica, attivata ai sensi del decreto
ministeriale 3 novembre 1999, n. 509, di diploma di laurea del
previgente ordinamento o di analogo titolo accademico conseguito
all'estero.
I candidati in possesso di titolo accademico straniero, che non
sia gia' stato dichiarato equipollente a una laurea italiana,
dovranno fare espressa richiesta di idoneita' del titolo di studio
nella domanda di partecipazione al concorso. In tal caso sara'
necessario allegare alla domanda stessa il certificato di laurea con
esami e votazioni, tradotto e legalizzato dalle rappresentanze
diplomatiche o consolari italiane del Paese al cui ordinamento
appartenga l'istituzione che li ha rilasciati e la relativa
dichiarazione di valore, documenti utili a consentire al collegio dei
docenti la dichiarazione di idoneita', valida unicamente ai fini
dell'ammissione al concorso.
Possono partecipare alla selezione anche coloro che conseguiranno
il diploma di laurea entro la data fissata per l'espletamento della
prima prova concorsuale. In tale caso l'ammissione alla selezione
verra' disposta «con riserva» e il candidato sara' tenuto a
presentare, a pena di decadenza, il relativo certificato di laurea o
autocertificazione (prevista, ai sensi del decreto del Presidente
della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000, ai soli cittadini
comunitari) prima di tale data.

                               Art. 3.
 
Programma del corso
 
Il programma formativo del primo anno e' comune a tutti gli
indirizzi specialistici attivati. Esso si fonda su di una serie di
incontri scientifici su tematiche di natura interdisciplinare,
suddivisi in quattro moduli («Analisi economica del diritto»;
«Formazione della scienza giuridica europea»; «Funzioni e metodo
della comparazione giuridica»; «Tutela dei diritti fondamentali») per
un impegno di 120 ore di lezione.
In particolare, saranno affrontati argomenti quali:
la formazione delle fonti del diritto europeo;
la storia dell'idea di giustizia;
lo sviluppo della scienza giuridica europea;
l'idea della circolazione dei modelli giuridici;
il confronto tra sistemi di Common law e Civil law;
analisi economica del diritto;
le istituzioni del diritto islamico;
metodi ed obiettivi della ricerca nel diritto comparato;
resistenze ed innovazioni nell'ambito della globalizzazione;
regime ed evoluzione dei diritti fondamentali;
la trasformazione del diritto costituzionale nella prospettiva
comparata;
i processi integrativi tra ordinamenti;
l'istituzione dei tribunali penali internazionali;
il rapporto fra scienze criminali e scienze sociali;
le alternative alla soluzione dei conflitti.
Le lezioni saranno tenute in parte dai docenti afferenti al
collegio dei docenti e al dipartimento di scienze giuridiche
dell'Universita' degli studi di Trento, in parte da docenti italiani
e stranieri di fama internazionale.
Parte delle lezioni sopra indicate saranno tenute in lingua
inglese.
Programma degli anni successivi (suddiviso per indirizzi
specialistici).
 
Diritto privato e privato comparato
 
Gli ambiti tematici del dottorato in riferimento al secondo e
terzo anno di corso del corso saranno:
la conoscenza dei modelli macrocomparazione e comparazione
diacronica;
la comparazione degli istituti microcomparazione e comparazione
sincronica.
Saranno approfondite in particolare le seguenti tematiche
corrispondenti a moduli didattici:
sistemi giuridici comparati proprieta', contratto e
responsabilita' nelle esperienze di civil law e di common law;
formazione di un diritto privato comune europeo;
circolazione dei modelli nell'ambito del diritto privato
europeo Circolazione di modelli di civil law e di common law;
diritto dell'economia circolazione dei modelli ed analisi
economica.
Gia' nel corso del 19° ciclo, il percorso di analisi economica
del diritto inserito all'interno della scuola di dottorato in studi
giuridici comparati ed Europei ha consentito una stretta
collaborazione con il dipartimento di economia per la realizzazione
di alcune iniziative rivolte ai dottorandi. In particolare, si
segnala l'esperienza, che si intende ripetere, della tavola rotonda
su «Teoria e prassi della regolazione» che prevede il coinvolgimento
del prof. Lorenzo Sacconi. Anche per questo ciclo i dottorandi
potranno partecipare ad altre iniziative organizzate dal dipartimento
di economia, come il Summer Institute in Behavioral Economics, e ad
altri seminari su temi di ricerca comuni ai dipartimenti di scienze
giuridiche e di economia.
Con l'Universita' della California, sia nella sua sede di
Hastings, che con quella della vicina Berkeley, si intende
riconfermare l'organizzazione di un ciclo di seminari della durata di
6/7 settimane di Introduzione all'Analisi economica del diritto, da
tenersi presso la Facolta' di giurisprudenza dell'Universita' degli
Studi di Trento, al quale parteciperanno i professori R. Cooter, T.
Ulen, F. Parisi ed Ugo Mattei.
 
Diritto del lavoro
 
Gli ambiti tematici relativi al secondo e terzo anno di corso
riguarderanno l'approfondimento delle materie di carattere
giuslavoristico, in particolare la disciplina dei rapporti
individuali e collettivi di lavoro in prospettiva europea e
transnazionale.
In questa parte si approfondiranno, attraverso una lettura
interdisciplinare, la disciplina dei rapporti di lavoro (subordinato,
parasubordinato e autonomo) nonche' le forme e le tecniche di tutela
dei lavoratori, intese nella loro piu' ampia accezione, nell'ambito
della dimensione nazionale e transnazionale.
Lo studio di tali tematiche, collocandosi all'interno di sistemi
caratterizzati dall'interagire di una pluralita' di fonti normative
nazionali, internazionali e comunitarie, suggerisce, anche al fine di
affinare l'impiego delle metodologie della comparazione, di prevedere
un curriculum formativo strutturato su due livelli: il primo
finalizzato all'approfondimento dei principi generali in materia di
tutela dei diritti fondamentali della persona; il secondo rivolto
allo studio di tematiche piu' specifiche, strettamente inerenti al
diritto del lavoro e attinenti alla tutela dei lavoratori. Si tratta
due centri d'attenzione diversi, ma liberamente aggregabili entro una
prospettiva unitaria sia sul piano del diritto nazionale e comparato,
sia sul piano del diritto internazionale e sovranazionale.
In quest'ottica, particolare attenzione verra' dedicata ai temi
connessi alla sempre piu' forte spinta all'armonizzazione normativa
certamente derivante dal rafforzamento dell'Unione Europea, ma
riscontrabili anche sul piano transnazionale, che determina un
sostanziale indebolimento del ruolo della sovranita' nazionale, perno
dei tradizionali sistemi di sicurezza sociale.
Pertanto, oltre alle problematiche di carattere generale
concernenti la tutela dei diritti e delle liberta' fondamentali della
persona, saranno oggetto del curriculum i seguenti grandi temi:
rapporto fra diritto sovranazionale con particolare riguardo al
diritto dell'Unione europea e dell'OIL - e diritto interno;
armonizzazione o «comunitarizzazione» delle discipline nei
diversi settori con particolare riferimento a:
liberta' di circolazione dei lavoratori;
liritti dei lavoratori comunitari ed extracomunitari;
tutela della parita' uomo-donna ed azioni positive;
tutela della privacy e nuove tecnologie;
promozione dell'impiego e formazione professionale;
sicurezza e ambiente di lavoro;
tipologia dei rapporti di lavoro: subordinato,
parasubordinato, autonomo;
promozione e valorizzazione degli strumenti di flessibilita'
in entrata ed in uscita dal mercato del lavoro;
poteri del creditore e diritti del prestatore di lavoro;
strumenti e tecniche di tutela: autotutela e tutela
giurisdizionale: civile, penale e amministrativa;
ruolo delle organizzazioni collettive di interessi nel
contesto nazionale, comunitario e internazionale;
contrattazione collettiva transnazionale ed europea.
I dottorandi verranno inoltre indirizzati alla frequenza delle
iniziative culturali e scientifiche organizzate dall'Associazione
italiana di diritto del lavoro e della sicurezza sociale (AIDLASS).
 
Scienze pubblicistiche
 
Gli ambiti tematici relativi al secondo e terzo anno di corso
riguarderanno l'approfondimento delle materie di carattere
giuspubblicistico, in particolare la tutela dei diritti fondamentali.
In questa parte, l'indirizzo specialistico manterra' al proprio
interno una struttura unitaria, anche se articolata in una pluralita'
di centri d'attenzione disciplinare liberamente aggregabili entro una
prospettiva sia di diritto nazionale e comparato, sia di diritto
internazionale e comunitario, in virtu' delle analogie dei fondamenti
sostanziali e procedurali della tutela dei diritti fondamentali.
In particolare, oggetto specifico del curriculum saranno i
seguenti temi:
diritti fondamentali: origini filosofiche e codificazione
costituzionale;
diritti fondamentali: fondamento, regime, struttura e
contenuto;
diritti dei cittadini comunitari;
diritti dei cittadini extracomunitari;
gli strumenti internazionali di tutela: strumenti universali
(ONU) e strumenti regionali (Consiglio d'Europa, OUA, OSA);
gli strumenti processuali internazionali e sovranazionali:
giudici internazionali e giudice comunitario; rapporti con le
giurisdizioni nazionali;
gli strumenti di tutela del settore: la liberta' di
manifestazione del pensiero (liberta' informatica, liberta' di
comunicazione, diritto di accesso ai documenti amministrativi, tutela
dei dati sanitari, tutela dei dati statistici, il regime delle
deroghe); la partecipazione al procedimento amministrativo; le carte
dei servizi (la posizione dell'utente nei confronti dei soggetti
erogatori di servizi pubblici); gli strumenti di attuazione del
principio di sussidiarieta' orizzontale;
i diritti delle minoranze (etniche, linguistiche): strumenti di
tutela individuale e collettiva;
i diritti fondamentali di fronte alle nuove tecnologie
(BioDiritto);
strumenti di tutela: a) giustizia costituzionale; b) giustizia
amministrativa e c) giurisdizione ordinaria;
strumenti di tutela: tutela definitiva e tutela cautelare.
 
Scienze penalistiche
 
I temi di ricerca proposti sviluppano in parte quelli gia'
oggetto dei precedenti cicli di dottorato per il curriculum in
diritto penale:
a) armonizzazione del diritto penale in prospettiva europea e
transnazionale;
b) diritto penale dell'economia e delle nuove tecnologie;
c) tecniche alternative di risoluzione dei conflitti in materia
penale: mediazione in ambito minorile e competenza penale del giudice
di pace ed in altra parte li arricchiscono con piu' specialistici
profili, connessi ai seguenti temi di particolare attualita':
1. Rapporti fra diritto penale e diritto sovranazionale, con
specifico riguardo a:
a) diritto comunitario e diritto dell'Unione Europea specie
nella prospettiva della nuova Costituzione per l'Europa. La sempre
piu' forte spinta all'armonizzazione degli ordinamenti anche penali
degli Stati membri, soprattutto con gli strumenti del III pilastro
(Convenzioni e decisioni quadro, in particolare in materia di lotta
alle frodi, al terrorismo, alla criminalita' organizzata, al
riciclaggio, alla tratta di esseri umani, tutela dell'ambiente, ecc.)
presentano prospettive nuove e piu' ampie di indagine, di fronte
all'imminente approvazione della Costituzione per l'Europa che
sancisce la competenza dell'Unione in materia penale e a concreti
progetti di unificazione a livello europeo del diritto penale in
singoli settori (progetto di Corpus Juris per la tutela penale degli
interessi finanziari comunitari);
b) diritto penale e strumenti internazionali di tutela dei
diritti fondamentali, in specie Convenzione Europea dei Diritti
dell'Uomo e giurisprudenza della Corte Europea di Strasburgo. Lo
sviluppo e l'incidenza sempre piu' penetranti della giurisprudenza
europea nei diritti penali nazionali, in gran parte recepita anche
dalla Corte di Giustizia CE, rendono attuale la verifica che hanno in
concreto i diritti fondamentali quale «oggetto» e «limite» del
diritto penale moderno;
c) diritto penale internazionale, in specie alla luce dello
Statuto di Roma istitutivo della Corte penale internazionale (ICC) e
della giurisprudenza dei Tribunali ad hoc per il Ruanda e la ex
Jugoslavia. L'entrata in funzione della Corte penale internazionale,
la ricca produzione dottrinale in materia, l'ampio sviluppo della
giurisprudenza dei tribunali ad hoc consentono di svolgere articolate
indagini penalistiche sui profili di parte generale e di teoria
generale del reato del nuovo diritto penale internazionale
(presupposti della responsabilita', individuale e concorsuale,
elemento soggettivo ed errore, scusanti e scriminanti, commisurazione
della pena, ecc.), oltre che sulle singole fattispecie criminose che
vengono in rilievo (genocidio, crimini di guerra, crimini contro
l'umanita', crimine di aggressione).
2. Diritto penale delle nuove tecnologie, con particolare
riguardo al diritto penale dell'informatica e di Internet
(computercrime e cybercrime), alla genetica, alle tecniche di
fecondazione assistita, ai trattamenti sanitari di fine vita, ecc.
L'imponente sviluppo dell'informatica e di Internet, con le nuove
esigenze di disciplina ed armonizzazione che ha posto in tutti gli
ordinamenti e di cui si fanno interpreti numerosi organismi
sopranazionali (ONU, Consiglio d'Europa, in specie con la Convenzione
Cybercrime del 2001, Unione europea, OMPI, ecc.) aprono sempre nuovi
ed ampi campi di indagine, in prospettiva transnazionale e comparata,
su plurimi settori: dalla tutela penale della privacy a quella del
copyright, dalla lotta alle frodi, alle falsita', ai danneggiamenti,
agli accessi abusivi ed alle intercettazioni illecite, alla
diffusione di materiali pornografici e contenuti nocivi, ecc. alla
responsabilizzazione dei service-provider ed operatori professionali,
in specie titolari di imprese ed enti, ecc., con creazione e
sperimentazione di nuovi istituti giuridici e forme di cooperazione
internazionale.
3. Sanzioni non carcerarie e tecniche alternative di risoluzione
dei conflitti con particolare riguardo al sistema della competenza
penale dei giudici di pace ed a quello minorile. La generale e
riscontrata crisi della pena detentiva, quale mezzo ordinario di
controllo della devianza e di risoluzione di conflitti che abbiano
una dimensione soprattutto interpersonale (non espressiva di forme
gravi di criminalita' ne' di aggressioni a beni di particolare
importanza per la collettivita' o la persona) ha stimolato la ricerca
non solo a livello teorico, ma anche di prassi normative ed
applicative, sperimentate gia' da tempo in numerosi ordinamenti
stranieri - di sanzioni non carcerarie e tecniche alternative di
risoluzione dei conflitti in ambito penale. In particolare vengono in
rilievo, quali oggetto di indagine, gli istituti della giustizia
riparativa (restorative justice), quali la mediazione (penale) tra
autore e vittima, l'incentivazione, con favorevoli effetti sull'esito
del processo penale, di condotte riparatorie e risarcitorie,
l'introduzione di ipotesi di rinuncia all'esercizio o prosecuzione
dell'azione penale, per tenuita' od «irrilevanza» del fatto, quando
risulti non necessario o non opportuno lo svolgimento o la
conclusione del processo; ecc. Tali istituti, introdotti nel nostro
ordinamento a partire dall'ambito del diritto penale minorile (in
particolare attraverso le «definizioni alternative» del processo
previste dal decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre
1988, n. 448), si sono di recente estesi anche al diritto penale
degli adulti, attraverso la normativa che ha introdotto la competenza
penale del giudice di pace (decreto legislativo 28 agosto 2000
n. 274, di attuazione della legge di delega 24 novembre 1999 n. 468),
su cui si sta sviluppando un ampio dibattito dottrinale e stanno
emergendo i primi significativi dati sulla prassi giudiziaria.
 
Storia del diritto e del pensiero giuridico europeo
 
Gli ambiti tematici relativi al secondo e terzo anno di corso
saranno rivolti ad abbracciare un orizzonte molto ampio di studi
storico-giuridici, dai diritti dell'antichita' e dalla tradizione
romanistica al diritto comune fino alla piena modernita',
caratterizzandosi per un'attenzione speciale alla dimensione
giurisprudenziale e dottrinale del diritto. Il curriculum
storico-giuridico non e' destinato a svolgere alcuna funzione
incoativa, ma a sottolineare l'intrinseca dimensione storica
dell'esperienza giuridica, e in particolar modo dell'elaborazione
giusdottrinale nella lunga durata dello ius commune Europaeum.
Il contributo delle discipline storiche alla formazione dei
dottorandi si indirizza percio' da una parte verso la comunicazione
del patrimonio metodologico e concettuale depositato nella tradizione
giuridica europea, dall'altra verso la comprensione di specifici
ambiti di esperienza storica del diritto, individuati in relazione ai
temi di ricerca dei singoli dottorandi.
Tra i temi specifici della ricerca, da strutturarsi nei due anni
successivi al primo anno comune, si palesano quelli relativi alla
produzione dottrinale nell'ambito del diritto pubblico, al processo,
al rapporto tra forme letterarie ed elaborazione teorica (letteratura
consulente e commentariale), alla comparazione tra i diritti propri
nella loro dimensione storica.
Nel suo complesso il curriculum tende a valorizzare l'idea della
pluridimensionalita' del diritto nella sua esperienza concreta.
Per tutti i dottorandi e' previsto un periodo di soggiorno
all'estero della durata di 6 mesi (anche non consecutivi) presso le
strutture che hanno manifestato la disponibilita' ad accoglierli.
I dottorandi saranno incentivati a frequentare stages e masters
tenuti presso importanti Universita' straniere con le quali si
intrattengono rapporti di scambio di giovani studiosi e presso le
quali insegnano, stabilmente o in qualita' di visiting professor,
alcuni componenti del collegio dei docenti.

                               Art. 4.
 
Domanda di ammissione
 
La domanda di ammissione deve essere redatta in carta semplice
utilizzando il fac-simile allegato al presente bando.
La domanda, corredata di fotocopia della carta d'identita' o del
passaporto, dovra' pervenire all'Universita' degli Studi di Trento,
entro e non oltre venerdi' 24 settembre 2004 con una delle seguenti
modalita':
consegna a mano all'ufficio dottorati di ricerca, via Inama
n. 5 - 38100 Trento dal lunedi' al venerdi' dalle ore 10.00 alle ore
12.00;
spedizione tramite servizio postale al seguente indirizzo: Al
magnifico rettore dell'Universita' degli studi di Trento, via
Belenzani, 12 - 38100 Trento - Italia (specificando che si desidera
concorrere per la Scuola di dottorato di ricerca in «Studi giuridici
comparati ed europei»);
i candidati in possesso di titolo di studio italiano possono,
inoltre, trasmettere la domanda via telefax al seguente numero:
0461/882191.
L'Universita' degli studi di Trento non assume alcuna
responsabilita' per la perdita di comunicazioni dipendenti da
inesatta indicazione del recapito da parte del candidato o da tardiva
comunicazione del cambiamento dell'indirizzo indicato in domanda, ne'
per eventuali disguidi postali o telegrafici non imputabili a colpa
dell'Amministrazione stessa.
Non si terra' conto delle domande pervenute oltre il termine
perentorio del 24 settembre 2004, anche se spedite prima.
Nella domanda l'aspirante dovra' dichiarare con chiarezza e
precisione sotto la propria responsabilita':
il cognome, il nome, la data e il luogo di nascita, la
residenza e il recapito eletto agli effetti della selezione,
specificando codice di avviamento postale, numero di telefono,
eventuale numero di telefax e l'eventuale e-mail;
la propria cittadinanza;
l'esatta denominazione della scuola di dottorato per il quale
presenta domanda e l'indirizzo specialistico, scelto sulla base di
quelli elencati all'art. 3. Ciascun candidato dovra', a pena di
esclusione, indicare un solo indirizzo specialistico per il quale
intende partecipare;
la laurea posseduta, specificando data e universita' presso cui
e' stata conseguita; ovvero il titolo accademico equipollente
(indicando la data del decreto rettorale con il quale e' stata
dichiarata l'equipollenza), o il titolo accademico conseguito presso
un'universita' straniera di cui si richiede l'idoneita';
di impegnarsi a frequentare a tempo pieno la scuola di
dottorato secondo le modalita' che saranno fissate dal collegio dei
docenti;
di impegnarsi a comunicare tempestivamente ogni eventuale
cambiamento della propria residenza o del recapito eletto ai fini del
concorso.
Ai sensi della legge n. 104/1992, art. 20, nonche' della legge
n. 68/1999, art. 16 comma 1, i candidati portatori di handicap
dovranno fare esplicita richiesta riguardo l'ausilio e i tempi
aggiuntivi eventualmente necessari per poter sostenere le prove. A
tale riguardo, i dati sensibili saranno custoditi e trattati con la
riservatezza prevista dal decreto legislativo n. 196/2003.
Allegati alla domanda di partecipazione:
fotocopia della carta d'identita' in carta libera o del
passaporto;
il proprio curriculum di studi;
eventuali certificati di conoscenza di lingue straniere.
Nel caso di candidati in possesso di titolo accademico straniero
non ancora dichiarato equipollente alla laurea dovranno, inoltre,
essere allegati il certificato di laurea con esami e votazione,
tradotto e legalizzato dalle competenti rappresentanze italiane
all'estero e la dichiarazione di valore, documenti utili a consentire
al collegio dei docenti la dichiarazione di idoneita'.
Qualora, successivamente alla presentazione della domanda di
partecipazione al concorso, il candidato dovesse integrare la propria
documentazione, dovra' far pervenire entro e non oltre il
24 settembre 2004, il materiale aggiuntivo specificando sulla busta:
nome, cognome, scuola di dottorato alla quale concorre e l'oggetto
(«integrazione domanda»).

                               Art. 5.
 
Prove di ammissione
 
Le prove di esame si svolgeranno in lingua italiana o in altra
lingua straniera scelta dal candidato tra l'inglese, il tedesco, il
francese e lo spagnolo e sono intese ad accertare le conoscenze di
base e l'attitudine del candidato alla ricerca con specifico
riferimento all'indirizzo specialistico prescelto.
La selezione consiste in una prova scritta su un tema vertente,
per ciascun indirizzo, su di un argomento estratto a sorte tra quelli
predisposti dalla commissione, nonche' in una prova orale comprensiva
di una verifica delle conoscenze linguistiche.
Per sostenere le prove i candidati dovranno esibire un idoneo
documento di riconoscimento.
Sono ammessi alla prova orale i candidati che nella prova scritta
abbiano riportato un punteggio pari o superiore a 36/60.
La prova orale si intende superata con il conseguimento di un
punteggio pari o superiore a 36/60.
Il calendario delle prove, con l'indicazione del giorno, del
mese, dell'ora e del locale in cui avranno luogo, sara' reso noto
almeno 20 giorni prima, con avviso pubblicato in Internet, alla
pagina:
http://www.unitn.it/ricerca/dottorati form av/ciclo 20/calendario pro
ve.htm, come previsto dall'art. 19 del regolamento di Ateneo in
materia di scuole di dottorato di ricerca.

                               Art. 6.
 
Programma di esame
 
La prova scritta consiste in un elaborato avente ad oggetto un
argomento relativo ad uno degli indirizzi specialistici attivati. I
candidati che sceglieranno il curriculum di scienze pubblicistiche
avranno l'opzione tra un tema concernente il diritto costituzionale
ed uno concernente il diritto amministrativo, mentre coloro che
sceglieranno il curriculum di diritto privato e privato comparato
avranno l'opzione tra un elaborato concernente il diritto privato
comparato ed uno concernente l'analisi economica del diritto.
La prova orale sara' volta ad una verifica generale delle
conoscenze del candidato riguardo alla materia dell'indirizzo
prescelto, ed avra' altresi' ad oggetto la ricerca che il candidato
intende svolgere.

                               Art. 7.
 
Commissione esaminatrice
 
La commissione esaminatrice per l'accesso al corso e' nominata
dal rettore sentito il collegio dei docenti. Essa si compone di tre
membri scelti tra i professori e i ricercatori di ruolo, anche
stranieri, afferenti alle aree scientifico-disciplinari cui si
riferiscono gli indirizzi specialistici. La commissione puo' essere,
inoltre, integrata da non piu' di due esperti, anche stranieri,
scelti nell'ambito di enti e di strutture pubbliche e private di
ricerca. La nomina di tali esperti e' obbligatoria nel caso di
convenzioni o intese con piccole e medie imprese.
Espletate le prove di concorso, la commissione compila la
graduatoria generale di merito sulla base dei punteggi ottenuti dai
candidati nelle singole prove.
La graduatoria sara' resa pubblica nel sito Internet
all'indirizzo:
http://www.unitn.it/ricerca/dottorati form av/ciclo 20/graduatorie/in
dex.htm
Mediante tale avviso si intende assolto l'adempimento relativo
alla pubblicita' degli atti.
Ai concorrenti vincitori non saranno inviate comunicazioni
personali.

                               Art. 8.
 
Ammissione alla scuola di dottorato
 
I candidati saranno ammessi alla scuola secondo l'ordine di
graduatoria fino alla concorrenza del numero dei posti messi a
concorso.
In caso di pari merito: per l'assegnazione dei posti con borsa di
studio prevale la valutazione della situazione economica determinata
ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del
9 aprile 2001 e successive modificazioni e integrazioni; per
l'assegnazione dei posti senza borsa di studio prevale la minore
eta'.
In corrispondenza di eventuale rinuncia dell'avente diritto prima
dell'inizio del corso, subentra altro candidato secondo l'ordine
della graduatoria.
In caso di rinuncia o di esclusione del vincitore nel primo
trimestre del primo anno di corso, e' facolta' del collegio dei
docenti valutare l'opportunita' di coprire il posto vacante con un
altro candidato secondo l'ordine della graduatoria.
In base all'art. 18, comma 3 del regolamento di Ateneo in materia
di scuole di dottorato di ricerca e a quanto precedentemente
deliberato dal collegio dei docenti, la commissione esaminatrice
ammettera' in soprannumero, in misura non eccedente il 10% del totale
dei posti attivati, candidati idonei nella graduatoria di merito
appartenenti ad una della seguenti categorie:
candidati extracomunitari che risultino assegnatari di borsa di
studio a qualsiasi titolo conferita;
candidati appartenenti a Paesi con i quali esista uno specifico
accordo intergovernativo seguito da apposita convenzione con
l'Ateneo, senza oneri finanziari obbligatori per l'Universita' degli
Studi di Trento;
assegnisti di ricerca, ai sensi dell'art. 51 della legge
n. 449/1997.

                               Art. 9.
 
Modalitadi iscrizione alla scuola di dottorato
 
I candidati utilmente collocati nella graduatoria di merito,
dovranno presentare o fare pervenire domanda di ammissione alla
scuola di dottorato in carta legale all'Universita' degli studi di
Trento direzione servizi e comunicazione - Ufficio dottorati di
Ricerca, via Inama, 5 - 38100 Trento (Italia), entro quindici giorni
a decorrere dal giorno successivo a quello di pubblicazione della
graduatoria finale. La domanda, dovra' essere corredata, ove
previsto, della ricevuta del pagamento della tassa provinciale per il
diritto allo studio universitario (TDS).
Nella domanda di ammissione (schema di domanda e' disponibile
presso l'Ufficio dottorati di ricerca e scaricabile alla pagina:
http://www.unitn.it/ricerca/dottorati form av/ciclo 20/download/m
odulo iscrizione.doc) il candidato dichiara:
di chiedere/non chiedere l'erogazione della borsa di studio
(anche i vincitori non beneficiari della borsa di studio dovranno
effettuare tale opzione nell'eventualita' che un candidato avente
titolo alla borsa vi rinunci);
di non essere iscritto e di impegnarsi a non iscriversi a corsi
di laurea, a scuole di specializzazione, ad altre scuole/corsi di
dottorato e a master di primo e secondo livello fino al conseguimento
del titolo;
di avere/non avere gia' usufruito in precedenza di borsa di
studio (anche per un solo anno) per un corso di dottorato di ricerca;
di impegnarsi a richiedere al collegio dei docenti
l'autorizzazione allo svolgimento di eventuali attivita' lavorative.
di essere/non essere in servizio presso una Pubblica
Amministrazione o altro ente pubblico.
I vincitori che non presentano la domanda di ammissione nel
termine di 15 giorni, decorrente dal giorno successivo a quello di
pubblicazione della graduatoria finale alla pagina Internet http:
//www.unitn.it/ricerca/dottorati form av/ciclo 20/graduatorie/index.
htm, sono considerati rinunciatari e i posti corrispondenti sono
messi a disposizione dei candidati classificatisi idonei, secondo
l'ordine della graduatoria.

                              Art. 10.
 
Borse di studio
 
Le borse di studio sono assegnate in base alla graduatoria
generale di merito redatta dalla competente commissione esaminatrice.
Qualora l'avente titolo rinunci alla borsa di studio subentra
altro candidato secondo l'ordine della graduatoria.
In presenza di una o piu' borse di studio finanziate da enti
esterni, i candidati possono scegliere di quale borsa fruire in
relazione alla loro posizione nella graduatoria generale di merito.
Qualora la borsa finanziata da enti esterni vincoli l'erogazione
della stessa a specifiche tematiche di tesi, il candidato puo'
scegliere se accettare la borsa o rinunciarvi. In caso di
accettazione il candidato sara' tenuto a menzionare l'ente
finanziatore nella tesi di dottorato e, a consegnare, all'ottenimento
del titolo, una copia della tesi all'ente finanziatore stesso.
L'importo annuo lordo della borsa di studio, determinato ai sensi
dell'art. 1, comma 1 lettera a) della legge 3 agosto 1998, n. 315 e
successive modificazioni ammonta a Euro 10.561,54 (1).
L'importo della borsa di studio e' aumentato, per eventuali
periodi di permanenza all'estero autorizzati dal coordinatore o dal
collegio dei docenti, nella misura del 50% della borsa stessa.
Le borse di dottorato non possono essere cumulate con altre borse
di studio a qualsiasi titolo conferite tranne che con quelle concesse
da istituzioni nazionali o straniere utili ad integrare, con
soggiorni all'estero, l'attivita' di ricerca del dottorando.
Previo mantenimento dei requisiti di merito, la durata
dell'erogazione della borsa di studio e' pari all'intera durata della
scuola di dottorato.
Le sospensioni della frequenza del corso di durata superiore a
trenta giorni comportano la sospensione dell'erogazione della borsa.

                              Art. 11.
 
Obblighi e diritti dei dottorandi
 
I dottorandi hanno l'obbligo di frequentare i corsi di dottorato
e di compiere continuativamente attivita' di studio e di ricerca,
secondo i programmi e le modalita' fissate dal collegio dei docenti,
come specificato all'art. 3 del presente bando.
I dottorandi impegnati in un programma di co-tutela di tesi hanno
altresi' l'obbligo di seguire le attivita' di studio e di ricerca
fissate secondo l'apposita convenzione con l'universita' straniera.
Ogni dottorando, nel periodo compreso tra l'inizio del secondo e
la fine del terzo anno di corso, e' tenuto a trascorrere un periodo
minimo di sei mesi (non necessariamente continuativi) di ricerca
presso istituti stranieri, salva espressa deroga del collegio dei
docenti su richiesta dell'interessato.
A seguito della valutazione dell'attivita' svolta dal dottorando,
il collegio dei docenti puo', con motivata deliberazione, proporre al
rettore l'esclusione dalla scuola.
Le borse di studio, finanziate da enti esterni, che prevedano lo
svolgimento di una specifica attivita' di ricerca, vincolano gli
assegnatari allo svolgimento di tale attivita'.
L'Universita' garantisce nel periodo di frequenza del corso la
copertura assicurativa per infortuni e responsabilita' civile,
limitatamente alle attivita' che si riferiscono alla scuola di
dottorato di ricerca.
Il pubblico dipendente ammesso al dottorato di ricerca puo'
domandare di essere collocato, fin dall'inizio e per tutta la durata
del corso di dottorato, in aspettativa per motivi di studio, senza
assegni, e puo' usufruire della borsa di studio, ove ricorrano le
condizioni richieste.
In caso di ammissione a corsi di dottorato di ricerca senza borsa
di studio, o di rinuncia a questa, l'interessato in aspettativa
conserva il trattamento economico, previdenziale e di quiescenza in
godimento da parte dell'amministrazione pubblica presso la quale e'
instaurato il rapporto di lavoro. Qualora, dopo il conseguimento del
dottorato di ricerca, il rapporto di lavoro con l'amministrazione
pubblica cessi per volonta' del dipendente nei due anni successivi,
e' dovuta la ripetizione degli importi corrisposti durante il corso
di dottorato.
(1) La borsa di studio e' soggetta a contributo INPS (10% o
17,80%), ex art. 2, comma 26, della legge n. 335/1995 di cui 1/3 a
carico del dottoranto.

                              Art. 12.
 
Conseguimento del titolo
 
A conclusione del corso, il dottorando sostiene un esame finale
davanti ad una commissione giudicatrice nominata dal rettore, su
designazione del collegio dei docenti in conformita' al regolamento
di Ateneo in materia di scuole di dottorato di ricerca.
Il dottorando discute la tesi nella lingua concordata con il
coordinatore.
Il dottorando che abbia sostenuto l'esame finale con esito
positivo consegue il titolo di dottore di ricerca.

                            Art. 12-bis.
 
Dottorato europeo
 
Il dottorato prevede la possibilita' di conseguire il
riconoscimento di carattere europeo a condizione che rispetti i
requisiti richiesti dalla dichiarazione della conferenza dei rettori
dell'Unione europea, formulata al congresso di Salamanca del 1991.
In particolare, in questi casi:
1) la tesi dottorale dovra' essere approvata da almeno due
docenti, appartenenti a due Stati europei diversi dall'Italia;
2) almeno uno dei membri della commissione esaminatrice sara'
un professore di uno di questi due Stati diversi dall'Italia;
3) almeno una parte della discussione della tesi avverra' in
una lingua (tedesco, spagnolo, inglese o francese) diversa da quella
dello Stato in cui ha luogo l'esame finale;
4) la preparazione della tesi avra' luogo con attivita' di
ricerca che preveda la permanenza all'estero, per almeno un
trimestre, presso le strutture universitarie e di ricerca che hanno
aderito o dichiarato la disponibilita' alla collaborazione con il
dottorato.

                              Art. 13.
 
Trattamento dei dati personali
 
L'amministrazione universitaria, in attuazione del decreto
legislativo n. 196/2003 («Codice in materia di protezione dei dati
personali») si impegna a utilizzare i dati personali forniti dal
candidato per l'espletamento delle procedure concorsuali e per fini
istituzionali.
La partecipazione al concorso comporta, nel rispetto dei principi
di cui alla succitata legge espressione di tacito consenso a che i
dati personali dei candidati e quelli relativi alle prove concorsuali
vengano pubblicati sul sito Internet dell'Universita' degli Studi di
Trento.

                              Art. 14.
 
Norme di riferimento
 
Per quanto non previsto dal presente bando si fa riferimento
all'art. 4 della legge 3 luglio 1998, n. 210, al decreto ministeriale
30 aprile 1999, n. 224, e al regolamento in materia di scuole di
dottorato di ricerca dell'Universita' degli studi di Trento emanato
con decreto rettorale del 16 dicembre 2003, n. 997.
Trento, 20 luglio 2004
Il rettore: Egidi

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