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MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

Rettifica del decreto 9 ottobre 2023, concernente il concorso, per
esami, a quattrocento posti di magistrato ordinario.

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Fonte:Gazzetta ufficiale "Concorsi ed Esami" n.81 del 24/10/2023
Ente:MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Località:Nazionale
Codice atto:23E11189
Sezione:Amministrazioni centrali
Tipologia:Rettifica
Numero di posti:400
Scadenza:-

Testo piccolo - Testo medio - Testo grande

 

IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA

Visto il decreto ministeriale 9 ottobre 2023 avente ad oggetto il
bando di concorso, per esami, a quattrocento posti di magistrato
ordinario;
Visto il regolamento per il concorso in magistratura, approvato
con regio decreto 15 ottobre 1925, n. 1860, e successive
modificazioni;
Visto il regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, ordinamento
giudiziario, e successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 5 aprile 2006, n. 160, concernente
la nuova disciplina dell'accesso in magistratura e successive
modificazioni;
Visto il decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144 recante
Ulteriori misure urgenti in materia di politica energetica nazionale,
produttivita' delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione
del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR);
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 giugno 2023
n. 82, recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica
n. 487/1994, concernente le norme sull'accesso agli impieghi nelle
pubbliche amministrazioni;
Rilevato che per mero errore materiale, nell'art. 10 del decreto
ministeriale 9 ottobre 2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» -
n. 78 del 13 ottobre 2023, e' stata omessa l'esatta indicazione dei
titoli di preferenza in linea con il novellato art. 5 del decreto del
Presidente della Repubblica n. 487/1994;

Decreta:

La correzione dell'art. 10 del decreto ministeriale 9 ottobre
2023, nei termini che seguono:

«Art. 10.
Titoli di preferenza a parita' di merito ed a parita' di merito e
titoli

Ai sensi dell'art. 5, comma 4, del decreto del Presidente della
Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, e successive modificazioni, a
parita' di merito, sono preferiti:
a) gli insigniti di medaglia al valor militare e al valor
civile, qualora cessati dal servizio;
b) i mutilati e gli invalidi per servizio nel settore pubblico
e privato;
c) gli orfani dei caduti e i figli dei mutilati, degli invalidi
e degli inabili permanenti al lavoro per ragioni di servizio nel
settore pubblico e privato, ivi inclusi i figli degli esercenti le
professioni sanitarie, degli esercenti la professione di assistente
sociale e degli operatori socio-sanitari deceduti in seguito
all'infezione da SarsCov-2 contratta nell'esercizio della propria
attivita';
d) coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque
titolo, per non meno di un anno, nell'amministrazione che ha indetto
il concorso, laddove non fruiscano di altro titolo di preferenza in
ragione del servizio prestato;
e) maggior numero di figli a carico;
f) gli invalidi e i mutilati civili che non rientrano nella
fattispecie di cui alla lettera b);
g) militari volontari delle Forze armate congedati senza
demerito al termine della ferma o rafferma;
h) gli atleti che hanno intrattenuto rapporti di lavoro
sportivo con i gruppi sportivi militari e dei corpi civili dello
Stato;
i) avere svolto, con esito positivo, l'ulteriore periodo di
perfezionamento presso l'ufficio per il processo ai sensi dell'art.
50, comma 1-quater, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90,
convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114;
l) avere completato, con esito positivo, il tirocinio formativo
presso gli uffici giudiziari ai sensi dell'art. 37, comma 11, del
decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni,
dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, pur non facendo parte
dell'ufficio per il processo, ai sensi dell'art. 50, comma
1-quinques, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con
modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114;
m) avere svolto, con esito positivo, lo stage presso gli uffici
giudiziari ai sensi dell'art. 73, comma 14, del decreto-legge 21
giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9
agosto 2013, n. 98;
n) essere titolare o avere svolto incarichi di collaborazione
conferiti da ANPAL Servizi S.p.a., in attuazione di quanto disposto
dall'art. 12, comma 3, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4,
convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26;
o) appartenenza al genere meno rappresentato
nell'amministrazione che bandisce la procedura in relazione alla
qualifica per la quale il candidato concorre, secondo quanto previsto
dall'art. 6;
p) minore eta' anagrafica.».
Roma, 19 ottobre 2023

Il Ministro: Nordio


 

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