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MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI

Concorso pubblico, per titoli ed esami, ad un posto per la regione
Sardegna di collaboratore storico dell'arte

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Fonte:Gazzetta ufficiale n.2 del 7/1/2000
Ente:MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Località:Nazionale
Codice atto:000E0002
Sezione:Amministrazioni centrali
Tipologia:Concorso
Numero di posti:1
Scadenza:6/2/2000

Testo piccolo - Testo medio - Testo grande

IL  DIRETTORE  GENERALE  per gli affari generali amministrativi e del
personale
 
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957,
n. 3: "Testo unico degli impiegati civili dello Stato" e successive
modificazioni e integrazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957,
n. 686: "Regolamento al testo unico degli impiegati civili dello
Stato" e successive modificazioni e integrazioni;
Vista la legge 4 gennaio 1968, n. 15: "Norme sulla documentazione
amministrativa e sulla legalizzazione e autenticazione delle firme" e
successive modificazioni e integrazioni;
Vista la legge 11 luglio 1980, n. 312: "Nuovo assetto
retributivo-funzionale del personale civile e militare dello Stato" e
successive modificazioni e integrazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre
1984, n. 1219: "Individuazione dei profili professionali del
personale dei Ministeri in attuazione dell'art. 3 della legge
11 luglio 1980, n. 312";
Vista la legge 28 marzo 1991, n. 120: "Norme in favore dei privi
della vista per l'ammissione ai concorsi nonche' alla carriera
direttiva della pubblica amministrazione e negli enti pubblici, per
il pensionamento, per l'assegnazione di sede e la mobilita' del
personale direttivo e docente della scuola";
Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104: "Legge-quadro per
l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate";
Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29:
"Razionalizzazione dell'organizzazione delle amministrazioni
pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico
impiego, a norma dell'art. 2 della legge 23 ottobre 1992, n. 421"" e
successive modificazioni e integrazioni;
Vista la legge 24 dicembre 1993, n. 537: "Interventi correttivi
di finanza pubblica"";
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
7 febbraio 1994, n. 174: "Regolamento recante norme sull'accesso dei
cittadini degli Stati membri dell'Unione europea ai posti di lavoro
presso le amministrazioni pubbliche";
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994,
n. 487: "Regolamento recante norme sull'accesso agli impieghi nelle
pubbliche amministrazioni e le modalita' di svolgimento dei concorsi,
dei concorsi unici e delle altre forme di assunzioni nei pubblici
impieghi, come modificato dal decreto del Presidente della Repubblica
30 ottobre 1996, n. 693";
Visto il contratto collettivo nazionale di lavoro sottoscritto il
16 maggio 1995 tra l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle
pubbliche amministrazioni e le confederazioni e organizzazioni
sindacali maggiormente rappresentative nel comparto Ministeri, e
successive modificazioni e integrazioni;
Vista la legge 31 dicembre 1996, n. 675: ""Tutela delle persone e
di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali";
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
8 gennaio 1997: ""Rideterminazione delle dotazioni organiche delle
qualifiche dirigenziali, delle qualifiche funzionali e dei profili
professionali del personale del Ministero per i beni e le attivita'
culturali", con il quale sono state rideterminate le dotazioni
organiche del Ministero per i beni e le attivita' culturali;
Visto il decreto-legge 28 marzo 1997, n. 79, convertito dalla
legge 28 maggio 1997, n. 140: "Misure urgenti per il riequilibrio
della finanza pubblica";
Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127: "Misure urgenti per lo
snellimento dell'attivita' amministrativa e dei procedimenti di
decisione e di controllo", e successive modificazioni e integrazioni;
Vista la legge 16 giugno 1998, n. 191: "Modifiche ed integrazioni
alle leggi 15 marzo 1997, n. 59, e 15 maggio 1997, n. 127 nonche'
norme in materia di formazione del personale dipendente e di lavoro a
distanza nelle pubbliche amministrazioni";
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998,
n. 403 "Regolamento di attuazione degli articoli 1, 2 e 3 della legge
15 maggio 1997, n. 127, in materia di semplificazione delle
certificazioni amministrative";
Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368:
"Istituzione del Ministero per i beni e le attivita' culturali, a
norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59";
Visto il contratto collettivo nazionale di lavoro sottoscritto
tra l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche
amministrazioni e le confederazioni e organizzazioni
sindacali maggiormente rappresentative nel comparto Ministeri ed in
vigore dal 17 febbraio 1999;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre
1999, registrato alla Corte dei conti il 19 ottobre 1999, registro
n. 3 Presidenza, foglio n. 128, con il quale il Ministero per i beni
e le attivita' culturali e' autorizzato a bandire, tra gli altri, un
concorso ad un posto di collaboratore storico dell'arte;
 
Decreta:
 
Art. 1.
 
Posti a concorso
 
E' indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, ad un
posto, per la regione Sardegna, nel profilo professionale di
collaboratore storico dell'arte in prova dell'area C, nei ruoli del
Ministero per i beni e le attivita' culturali.

                               Art. 2.
 
Requisiti per l'ammissione
 
Per l'ammissione al concorso e' richiesto il possesso dei
seguenti requisiti:
1) diploma di laurea in lettere, o in filosofia, o in storia, o
in materie letterarie, o in pedagogia rilasciato della facolta' di
magistero, o in disciplina delle arti, musica e spettacolo, o in
conservazione dei beni culturali, od altro diploma di laurea
equipollente per legge a uno di quelli indicati;
2) corso post-universitario di specializzazione o di
perfezionamento equipollente o dottorato di ricerca, in storia
dell'arte della durata di almeno un anno con superamento degli esami
o prove di verifica previste.
Per la valutazione dei titoli di studio e di quelli integrativi
conseguiti nell'ambito dell'Unione europea si terra' conto di quanto
previsto dall'art. 37 del decreto legislativo n. 29/1993.
I diplomi conseguiti al di fuori dell'Unione europea debbono
avere ottenuto, entro il termine di scadenza del termine utile per la
presentazione delle domande di partecipazione al concorso, la
necessaria equipollenza ai diplomi italiani rilasciata dal Ministero
della pubblica istruzione: di cio' deve essere fatta espressa
menzione nell'istanza di partecipazione;
3) cittadinanza italiana. Tale requisito, ai sensi dell'art. 2
del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 174/1994 e
dell'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 487/1994,
non e' richiesto per i soggetti appartenenti all'Unione europea. Sono
inoltre equiparati ai cittadini gli italiani non appartenenti alla
Repubblica;
4) godimento dei diritti politici;
5) idoneita' fisica all'impiego. La condizione di privo della
vista comporta inidoneita' fisica specifica per lo svolgimento delle
mansioni di cui al presente bando, che implicano l'esercizio di
attivita' in cui il carattere visivo risulta indispensabile;
6) posizione regolare nei confronti degli obblighi militari;
7) non aver riportato condanne penali incompatibili con lo
status di pubblico dipendente;
8) non essere stati destituiti o dispensati dal servizio presso
una pubblica amministrazione o decaduti da un impiego statale per i
motivi indicati nell'art. 127, lettera d) del decreto del Presidente
della Repubblica n. 3/1957.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri n. 174/1994, i cittadini degli Stati membri dell'Unione
europea devono inoltre possedere i seguenti requisiti:
a) godere dei diritti civili e politici anche negli Stati di
appartenenza o di provenienza;
b) essere in possesso, fatta eccezione della titolarita' della
cittadinanza italiana, di tutti gli altri requisiti previsti per i
cittadini della Repubblica;
c) avere adeguata conoscenza della lingua italiana.
I requisiti di cui al presente bando debbono essere posseduti
alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della
domanda di ammissione al concorso.
I candidati privi di uno di tali requisiti sono esclusi dal
concorso con provvedimento motivato. Tale esclusione, ai sensi
dell'art. 3, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica
n. 487/1994 puo' avvenire in qualunque momento.

                               Art. 3.
 
Presentazione delle domande - Termine e modalita'
 
Le domande di ammissione al concorso debbono essere redatte su
carta semplice e secondo lo schema allegato.
Ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre
1998, n. 403, le dichiarazioni rese e sottoscritte nella domanda di
ammissione hanno valore di autocertificazione; nel caso di falsita'
in atti e dichiarazioni mendaci si applicano le sanzioni penali
previste dall'art. 26 della legge 4 gennaio 1968, n. 15.
L'amministrazione procedera' ai controlli previsti dall'art. 11
del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 403/1998 sulla
veridicita' delle dichiarazioni sostitutive.
Qualora dal controllo "emerga la non veridicita' del contenuto
della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici eventualmente
conseguiti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione
non veritiera".
Le domande di ammissione al concorso, da redigersi su carta
semplice e secondo lo schema allegato, debbono essere indirizzate al
Ministero per i beni e le attivita' culturali - Direzione generale
per gli affari generali amministrativi e del personale - Divisione II
- Concorso per collaboratore storico dell'arte - Via del Collegio
Romano n. 27 - 00186 Roma, e presentate, secondo una delle seguenti
modalita', con esclusione di qualsiasi altro mezzo, entro il termine
perentorio di giorni trenta dalla data di pubblicazione del presente
bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica:
1) raccomandata con avviso di ricevimento; in questo caso la
data di spedizione delle domande e' stabilita e comprovata dal timbro
a data apposto dall'ufficio postale accettante;
2) presentazione diretta presso il Ministero per i beni e le
attivita' culturali all'indirizzo di cui sopra, nei seguenti orari:
dal lunedi' al giovedi' dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore
15 alle ore 16;
il venerdi' dalle ore 10 alle ore 12.
In tale caso, l'amministrazione rilascia al candidato una
ricevuta attestante l'avvenuta presentazione.
Considerato che la mancanza di uno solo degli elementi di seguito
richiesti non consente all'amministrazione di valutare pienamente la
validita' dell'istanza di partecipazione, e' fatto obbligo agli
aspiranti di dichiarare nella domanda, a pena di esclusione:
1) cognome e nome (le aspiranti che siano coniugate
dichiareranno nell'ordine: il cognome da nubile seguito dal proprio
nome e dal cognome del marito), luogo e data di nascita;
2) i titoli previsti dal precedente art. 2, punti 1) e 2), con
l'indicazione degli istituti presso i quali sono stati conseguiti e
delle relative date;
3) il possesso della cittadinanza italiana, tenendo conto di
quanto espressamente richiesto dall'art. 2, punto 3) del presente
bando;
4) il godimento dei diritti politici;
5) la posizione nei riguardi degli obblighi militari;
6) le eventuali condanne penali riportate (anche se siano stati
concessi amnistia, condono o perdono giudiziale) ed i procedimenti
penali eventualmente pendenti;
7) le eventuali cause di risoluzione di precedenti rapporti di
pubblico impiego.
Il candidato dovra' inoltre dichiarare nella domanda:
a) la lingua straniera, prescelta fra quelle indicate nel
successivo art. 5;
b) l'ulteriore lingua sulla quale vertera' il colloquio, cosi'
come specificato al punto 2), lettera f) del successivo art. 5;
c) l'indirizzo, con l'esatta indicazione del numero di codice
di avviamento postale, presso il quale si desidera che siano inviate
le comunicazioni relative al concorso, con l'impegno a comunicare le
eventuali variazioni di indirizzo.
Nella domanda di partecipazione al concorso i candidati portatori
di handicap, dovranno, ai sensi dell'art. 20 della legge n. 104/1992,
specificare, in relazione al proprio handicap, l'ausilio necessario
nonche' l'eventuale necessita' di tempi aggiuntivi in relazione allo
svolgimento delle prove d'esame.
Con la presentazione della domanda il candidato deve dichiarare
il possesso dei titoli di preferenza a parita' di merito.
La dichiarazione generica di essere in possesso di tutti i
requisiti non sara' ritenuta valida.
Alla domanda deve essere allegato un elenco dei titoli che i
candidati producono ai fini della valutazione di cui al successivo
art. 6.
L'amministrazione non assume responsabilita' per la dispersione
di comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni del recapito da
parte del concorrente oppure da mancata o tardiva comunicazione del
cambiamento di indirizzo indicato nella domanda, ne per eventuali
disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di
terzi, a caso fortuito o forza maggiore.

                               Art. 4.
 
Commissione esaminatrice
 
La commissione esaminatrice verra' nominata con successivo
decreto con l'osservanza delle disposizioni di cui al decreto del
Presidente della Repubblica n. 487/1994 citato nelle premesse.

                               Art. 5.
 
Prove d'esame
 
Gli esami del concorso consistono in due prove scritte ed in un
colloquio.
La prova avra' luogo nella sede, nel giorno e nell'ora che
saranno fissati con successivo avviso che sara' pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale "Concorsi ed esami" del
14 marzo 2000.
I candidati ai quali non sia stata comunicata l'esclusione dal
concorso, sono tenuti a presentarsi a sostenere la prova, senza alcun
preavviso, nel luogo, nel giorno e nell'ora indicati, muniti di un
documento di riconoscimento in corso di validita'.
Le prove scritte verteranno su:
1) svolgimento di un tema su un argomento di storia dell'arte
italiana;
2) analisi storico e scientifica sulla base di riproduzioni
fotografiche di alcune opere d'arte italiana di varie epoche e
scuola, anche in rapporto allo stato di conservazione e di eventuali
restauri.
Le prove scritte avranno la durata di otto ore.
Conseguono l'ammissione al colloquio i candidati che abbiano
riportato in ciascuna delle prove scritte una votazione di almeno
21/30.
Il colloquio: vertera' sulle materie delle prove scritte nonche'
sulle seguenti:
a) elementi di diritto pubblico, privato, comunitario e penale
con particolare riferimento ai delitti contro la pubblica
amministrazione, i delitti contro la fede pubblica e i delitti contro
il patrimonio;
b) servizi e ordinamento del Ministero per i beni e le
attivita' culturali;
c) legislazione concernente la tutela dei beni e le attivita'
culturali;
d) disciplina del rapporto di pubblico impiego;
e) lingua straniera, a scelta del candidato (conversazione e
traduzione a vista di un brano), compresa fra inglese o francese o
spagnolo o tedesco;
f) lettura e traduzione di un brano greco o di un brano latino,
a scelta del candidato.
Il colloquio si intende superato se il candidato avra' riportato
una votazione di almeno 21/30.
Le sedute della commissione durante lo svolgimento del colloquio
sono pubbliche.
Al termine di ogni seduta, la commissione giudicatrice forma
l'elenco di candidati esaminati con l'indicazione del voto da
ciascuno riportato. L'elenco, sottoscritto dal presidente e dal
segretario, e' affisso all'albo della sede di esame nel medesimo
giorno.

                               Art. 6.
 
Titoli valutabili ai fini del concorso
 
In aggiunta alla votazione complessiva di cui all'art. 8 del
decreto del Presidente della Repubblica n. 487/1994, la commissione
esaminatrice dispone di un massimo di 10/30 per i titoli che i
concorrenti ritengano presentare.
Non saranno valutati i titoli che per qualsiasi motivo non
vengano trasmessi entro il termine utile per la presentazione delle
domande di partecipazione al concorso.
La valutazione dei titoli, previa individuazione dei criteri, e'
effettuata, ai sensi del citato art. 8, del decreto del Presidente
della Repubblica n. 487/1994 dopo le prove scritte e prima che si
proceda alla correzione dei relativi elaborati.
Il risultato della valutazione dei titoli verra' reso noto agli
interessati prima dell'effettuazione delle prove orali.
I dieci punti da attribuire alla valutazione dei titoli rientrano
nelle seguenti categorie:
a) titoli di studio e assimilabili, fino a punti 3,00; (a
ciascun titolo della categoria non puo' essere assegnato un punteggio
superiore a punti 0,50);
b) titoli di servizio, fino a punti 2,00; (a ciascun titolo
della categoria non puo' essere assegnato un punteggio superiore a
punti 0,50);
c) titoli scientifici, fino a punti 4,00; (a ciascun titolo
della categoria non puo' essere assegnato un punteggio superiore a
punti 1,00);
d) altri titoli, fino a punti 1,00; (a ciascun titolo della
categoria non puo' essere assegnato un punteggio superiore a punti
0,25).

                               Art. 7.
 
Graduatoria
 
La votazione complessiva degli esami e' stabilita dalla somma di:
punteggio ottenuto nella valutazione dei titoli;
media dei voti riportati nelle prove scritte;
voto ottenuto nel colloquio.
I candidati che abbiano superato il colloquio saranno inseriti in
una graduatoria formata in base alla votazione complessiva ottenuta e
tenuto conto delle preferenze di legge.
La graduatoria del concorso sara' approvata con provvedimento
ministeriale e successivamente pubblicate sul bollettino ufficiale
del Ministero stesso.
Di tale pubblicazione e' data notizia mediante avviso nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica.
Dalla data di pubblicazione di detto avviso decorre il termine
per le eventuali impugnative.

                               Art. 8.
 
Assunzione in servizio in prova
 
Con riferimento al possesso dei requisiti di ammissione
all'impiego, troveranno applicazione le disposizioni di cui al
decreto del Presidente della Repubblica n. 403/1998 citato nelle
premesse.
I candidati dichiarati vincitori sono assunti in prova nel
profilo professionale di collaboratore storico dell'arte, dell'area
C.
Il rapporto di lavoro con i vincitori del concorso verra'
instaurato con le modalita' di cui agli articoli 14 e 14-bis del
contratto collettivo nazionale di lavoro sottoscritto il 16 maggio
1995 e del contratto collettivo nazionale di lavoro in vigore dal
17 febbraio 1999, citati nelle premesse, attraverso la sottoscrizione
di appositi contratti individuali di lavoro.

                               Art. 9.
 
Trattamento economico
 
Ai vincitori del concorso ammessi all'impiego sara' corrisposto,
dalla data dell'effettiva assunzione in servizio, il trattamento
corrispondente alla posizione economica C1, ai sensi della normativa
vigente.
Al pagamento dello stipendio si provvedera' con apertura di
partita di spesa fissa.

                              Art. 10.
 
Trattamento dati personali
 
Ai sensi dell'art. 10, primo comma, della legge 31 dicembre 1996,
n. 675, i dati personali forniti dai candidati saranno raccolti
presso il Ministero per i beni e le attivita' culturali - Direzione
generale per gli affari generali amministrativi e del personale - per
le finalita' di gestione del concorso (gestione che l'amministrazione
si riserva di affidare ad una societa' specializzata, a seguito di
sottoscrizione di regolare contratto) e saranno trattati presso una
banca-dati automatizzata anche successivamente all'eventuale
instaurazione del rapporto di lavoro per le finalita' inerenti alla
gestione del rapporto medesimo.
Il conferimento di tali dati e' obbligatorio ai fini della
valutazione dei requisiti di partecipazione, pena l'esclusione dal
concorso.
Le medesime informazioni potranno essere comunicate unicamente
alle amministrazioni pubbliche direttamente interessate allo
svolgimento del concorso o alla posizione giuridico economica del
candidato.
L'interessato gode dei diritti di cui all'art. 13 della citata
legge tra i quali figura il diritto di accesso ai dati che lo
riguardano, nonche' alcuni diritti complementari tra cui il diritto
di rettificare, aggiornare, completare o cancellare i dati erronei,
incompleti o raccolti in termini non conformi alla legge, nonche' il
diritto di opporsi per motivi legittimi al loro trattamento.
Tali diritti potranno essere fatti valere nei confronti del
Ministero per i beni e le attivita' culturali - Direzione generale
per gli affari generali amministrativi e del personale.
Titolare del trattamento e' il direttore generale del personale
protempore, via del Collegio Romano n. 27 - 00186 Roma.

                              Art. 11.
 
Norma di salvaguardia
 
Per quanto non previsto dal presente bando, valgono, in quanto
applicabili, le disposizioni sullo svolgimento dei concorsi contenute
nel testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica
10 gennaio 1957, n. 3 e nel decreto del Presidente della Repubblica
3 maggio 1957, n. 686, e successive norme di integrazione e
modificazione, nonche' nel decreto del Presidente della Repubblica
9 maggio 1994, n. 487, e successive modificazioni e integrazioni.
Il presente decreto sara' inviato all'ufficio centrale del
bilancio per la registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
Dal giorno della pubblicazione decorrono i termini per eventuali
impugnative (centoventi giorni con ricorso straordinario al
Presidente della Repubblica o sessanta giorni con ricorso
giurisdizionale al Tribunale amministrativo regionale competente).
Roma, 28 ottobre 1999
Il direttore generale: Proietti

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