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diritto dell'Unione Europea
12 messaggi, letto 1507 volte
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Da: dott.ssaesaurita 08/10/2011 12:39:27
Ciao a tutti,
volevo chiedere quali sono gli argomenti di diritto dell'unione europea che si possono tralasciare...Cosa mi dite della Pesc?
Grazie anticipatamente a chi risponderà!

Da: antho08/10/2011 13:56:05
la PESC io l'ho fatta, a grandi linee ma fatta, essendo uno dei pilastri come ripartito da  Maastricht. ma direi che la storia dell'ue la puoi fare x sommi capi. le libertà le ho fatte ma non approfonditamente. come anke gli organi, non ho fatto benissimo. fai molto bene le procedure, quelle si e le fonti!
tu porti ecclesiastico? di quello cosa posso saltare?

Da: elo08/10/2011 16:13:19
Secondo me le politiche che puoi leggere sono quelle estere dell'UE, tipo la commerciale etc...nonchè brevi cenni sulla monetaria e finanziaria.
Ti consiglio invece di fare bene il mercato unico, le quattro libertà fondamentali e lo spazio di GAI dopo Lisbona.
La Pesc è semplice da ricordare e si allaccia sia al Consiglio Europeo sia al Coniglio in formazione degli affari esteri.
Fai pure i trattati internazionali e processo di adesione e recesso.
Ovviamente le istituzioni (tutte e 7) e le modalità di revisione dei trattati, di legiferazione e di approvazione del bilancio.
Poi fonti e atti vincolanti...secondo me un pò tutto tranne le politiche estere...

Da: dott.ssaesaurita 08/10/2011 16:21:27
mah, ti dirò che ecclesiastico è proprio una palla!
secondo me si può saltare la gestione del patrimonio ecclesiastico e tutto il capitolo dell'obiezione di coscienza...La mia commissione batte molto sul matrimonio, enti ecclesiastici, fonti e stato citta del vaticano!

Da: pegaso7808/10/2011 22:55:50
l'obiezione di conscienza nn e assolutamente da tralasciare soprattutto l'obiezione di coscienza al giuramento in sede processuale, la nuova isciplina del codice di procedura penale sostituisce la formula del giuramento a quella della dichiarazione solenne, è fondamentale!!

Da: Suggerimento09/10/2011 17:38:06
Di comunitario fate benissimo le fonti e le istituzioni, specialmente la Corte di Giustizia ed il rinvio pregiudiziale. In ogni caso evitate di tralasciare argomenti e di essere completamente "bianchi" su alcuni capitoli del libro!!

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Da: D.m.s.10/10/2011 00:19:44
Io l'ho fatto una volta (ripetuto ad alta voce) però mi sa che avrò pochissimo tempo per ripassarlo (tipo 2 giorni) e mi sa che sarò costretto a lasciare un bel pò di "bianchi" sul libro..mi sa che farò lo stretto essenziale (quello che mi viene) la mia unica speranza è che nessuno dei miei è un prof di comunitario, quindi dovrebbero saperne poco..

Da: dott.15/10/2011 18:52:41
Mi spiegate la teoria dei poteri impliciti.
La mia Commissione la chiede sempre,unitamente alla clausola di flessibilità.Vorrei un sunto, giusto x chiarire i concetti.
Grazie

Da: ...15/10/2011 20:20:15
mi spiegate il valore orizzontale delle direttive? o il non valore..

Da: Ansia16/10/2011 15:22:47
la teoria dei poteri impliciti formulata in passato è oggi accolta nella c.d. clausola di flessibilità che consente alle istituzioni della UE di intervenire in quei casi in cui si debba intervenire al fine di raggiungere gli obiettivi della Unione ed i Trattati nulla prevedano in relazione alle azioni da approntare e alle istituzioni competenti.
Il Trattato prevede che i provvedimenti possano essere adottati all'unanimità dal Consiglio, su parere della Commissione e approvazione del Parlamento.

Da: elo16/10/2011 15:39:01
la diretta applicabilità delle direttive selfexecuting è solo verticale. Ciò sta a significare che, in presenza delle suddette, il privato può azionare la tutla del diritoo riconosciuto dalla direttiva dettagliata solo innanzi lo stato e non anche tra privati, ancorchè non recepita dallo stato stesso.
Ma essendosi verificate di fatto delle discriminazioni tra soggetti disciplinati da dirritto privato rispetto al diritto pubblico, la giurisprudenzaha elaborato due criteri che hanno la funzione di colmare tale lacuna riconoscendo a dette irettive una efficacia ed applicabilità indiretta.
I criteri sono l'interpretazione uniforme da parte del giudice nazionale in base al quale deve provvedere direttamente ad applicare il diritto comunitario; oltre il criterio risarcitorio che èmeramente consolatotio perchè non riconosce alcun diritto ma permette ove ne sussistono i presupposti di ottenere il risarcimento del danno.
Detto ciò appare applicabile tale interpreatzione anche alle decisioni comunitarie nelle medesme circostanze di fatto e diritto.

Da: Ansia16/10/2011 15:44:02
bisogna distinguere fra efficacia orizzontale ed efficacia verticale delle direttive.
L'efficacia verticale afferisce ai rapporti tra stato e singolo.
Nello specifico, quando uno stato non recepisca una direttiva nel termine previsto dalle istituzioni europee -ove la direttiva riconosca una specifica posizione giuridica al singolo, questo subisca un danno e sussista un nesso eziologico fra l'omessa recezione della direttiva ed il danno- il singolo può convenire lo stato dinanzi alle giurisdizioni nazionali al fine di ottenere il risarcimento del danno.
E' esclusa invece l'efficacia c.d. orizzontale delle direttive, nel senso che il risarcimento non può essere chiesto ad un altro singolo, stante che solo lo stato è responsabile per la mancata recezione della direttiva.
Va anche detto che in alcuni casi è ammessa la c.d. efficacia orizzontale indiretta delle direttive, anche se l'espressione può trarre in inganno. Questa ricorre quando la legislazione nazionale possa essere interpretata alla luce  della direttiva.


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