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Cosa fa esattamente un funzionario?
16 messaggi, letto 23094 volte

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Da: Sconfusione04/12/2015 00:42:39
Vorrei sapere come passa la giornata un funzionario
Rispondi

Da: Funzionario123 04/12/2015 08:59:06
Una beata minchia....
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Da: cosa fa?04/12/2015 09:46:36
E' difficile rispondere se non si sa almeno in quale amministrazione lavora.
In genere comunque istruisce pratiche.
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Da: tozzi-fan10/12/2015 15:52:07
caro confuso, dipende moltissimo da dove capiti. nella stessa amministrazione puoi capitare in uffici molto diversi. Molto dipenderà poi dal dirigente. Sono funzionario da 15 anni, provo ad esemplificarti un po' di cose che ho visto/vissuto/imparato con l'esperienza. Scenario medio e più frequente: il funzionario fa lo stesso lavoro di altri colleghi di livello molto ma molto più basso, solo che gli stessi fanno i furbi, non gli va è fatica, e il dirigente ti obbliga, con le buone o con le cattive, a coprire i buchi. E' la cosa meno simpatica ma anche la più comune, pochi lo ammetteranno ma se sei un peones (ergo un povero scemo senza raccomandazione che si è sudato il suo posto, come me insomma) questa sarà la cosa più frequente. Hai comunque una considerazione che ti deriva dal titolo (se sei un funzionario laureato), ma in linea di massima sei sempre fregato: gli altri sono troppo scemi o poco qualificati, farai dal lavoro più basso al più sofisticato. I colleghi ti sfottono perchè con la laurea guadagni quanto loro, che si leggono il giornale tutto il giorno. Di fatto farai spessissimo il lavoro del dirigente ad un quinto del suo stipendio. Se pensi di emergere con la tua abilità o professionalità, stai fresco: il pubblico si regge su legioni di persone così. Scenario meno roseo: hai anche un dirigente bastardo. Scenario roseo: hai avuto l'enorme fortuna di capitare laddove puoi metterti in luce. Posto riservato a chi ha il calcio.
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Da: concordo11/12/2015 21:08:58
Caro tozzi-fan, complimenti hai dipinto un quadro perfetto della situazione ;)
Stessa condizione, per quanto mi riguarda, ma dimentichi di sottolineare che - qualsiasi cosa succeda, ma veramente qualsiasi - la responsabilità è del funzionario laureato, perché tra le innumerevoli qualità non abbiamo sviluppato la capacità di svignarcela al momento opportuno ...

Vabbè pazienza, almeno un lavoro siamo riusciti ad averlo.
Rispondi

Da: ma...11/02/2016 18:38:10
...considerato che in PA il 49 per cento (dati Aran) dei funzionari non è laureato...e che del restante 51 per cento laureato una buona parte non ha lauree specifiche, va da sè che il problema è di una dequalificazione professionale istituzionalizzata in virtù della quale quella di funzionario è non già una qualifica professionale ma bensì meramente contrattuale!
Questa è la spiegazione. Oltre ovviamente a una dirigenza sulla quale occorre proprio stendere un velo pietoso.
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Da: .................11/02/2016 18:46:46
si chiama funzionario solo per indorare la pillola...
la realtà è che trattasi di un semplice addetto con uno stipendio da addetto...
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Da: licenziamenti in pa11/02/2016 18:51:21
Pare che stiano procedendo a licenziamenti per davvero. Ma non dei dirigenti, alti e bassi. Ma il pesce puzza dalla testa!!

Un paio di anni fa, più o meno, per motivi transitori  mi trovavo al mef. Ebbi modo di apprendere che era stata licenziata una persona. Non so se uomo o donna ma ricordo che il motivo era false giustificazioni di malattia.
Non venne fuori il nome del soggetto licenziato ma del relativo dirigente che per due o più anni aveva  processato le false attestazioni prima che all'ufficio addetto se ne accorgessero e mettessero sotto osservazione le situazioni sospette,  echeggiò il nominativo nei corridoi per diversi giorni, Giuseppe Distasi. Ancora me lo ricordo. Che, a guardare sul ruolo dei dirigenti sul sito del mef, risulta ancora dirigente di quel ministero.
Ma chi vogliono prendere in giro questi politici.


Rispondi

Da: 11/02/2016 19:16:43
Ehhh quando per diventare dirigenti P.A. bastava studiare sul manuale dei perfetti imbecilli. col costante bisogno di chi gli mette il pannolone. E quindi la laurea non è affatto necessaria!!!!


Ho letto un esilarante ma amaramente veridico "decalogo dei comandamenti del (pessimo) burocrate" di Alfonso Celotto.
Particolarmente amaro, e con poco da ridere, mi è sembrato il primo comandamento: SI E' SEMPRE FATTO COSI'.

Magari perchè semplicemte operano in automatismo senza essere in grado di imparare nulla di nuovo. Insomma ci sono svariati  "Policarpo ufficiale di scrittura" che hanno una paura atroce che gli venga sottratto il solito osso che ogni giorno da decenni spolpano sempre allo stesso modo e hanno il terrore che gli venga tolto e che vengano costretti a migliorare e a cambiare lavoro o modalità di svolgimento dello stesso.
Si è sempre fatto così. Punto e basta. 



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Da: x sopra11/02/2016 19:25:50
Concordo. I nuovi assunti degli ultimi anni rimangono attoniti.
Rispondi

Da: tozzi-fan12/02/2016 14:47:13
Il quadro è chiaro per chi come me ne ha viste e sentite tante...d'altra parte, non nascondiamoci, nel privato se sei fortunato guadagni bene, ma anche lì si fa una gavetta non da poco! Certo il sistema è più equo, o meritocratico, hai l'illusione che se fai bene qualcuno se ne accorga... io negli anni ho capito che essere competenti è un boomerang, se sei pure molto intelligente ti metteranno in condizione di non nuocergli. Non ho letto il decalogo citato ma me lo vado a cercare. Grazie per questo scambio di idee
Rispondi

Da: il decalogo del tipico dirigente p.a.01/03/2016 18:32:59
Sono andato a cercare questo decalogo di Alfonso Celotto  e scopro che, come i vari Brunetta qualsiasi della politica propagandistica e vuota, non ce l'ha con il dipendente-pubblico-dirigente o con i nominati politici, e invece scopro che come al solito si rivolge "contro" gli impiegati (cioè non politici, non dirigenti, non nominati da politici e simili)!  D' altra parte lo scrittore in questione è un  "Alto funzionario"!  Boh. A questo punto corre l'obbligo, traendo spunto dal suo decalogo (visto che noi non siamo degli scrittori) di elencare le caratteristiche degli impiegati-dirigenti.



Il decalogo del dipendente pubblico con la qualifica di dirigente (di nomina politica, dirigenti da concorso o da nomina raccomandatizia, ovviamente celata dietro il clichè "solo lui/lei sa fare quel lavoro quindi devo nominarlo/a per forza, poi casualmente è anche mio figlio/fratello/amico/fidanzato/mignotto ecc, ma è soltanto un caso!)



1)      SI È SEMPRE FATTO COSÃŒ: sarebbe il caso di innovare determinate procedure, sarebbe il caso di concertare con l' ufficio X per velocizzare queste operazioni, bisognerebbe  riorganizzare l'ufficio in quanto nessun 'dipendente-pubblico-dirigente' è stato mai in grado di farlo. E il dipendente pubblico con qualifica di alto funzionario/dirigente bofonchia "ehhhh, no, ma sì è sempre fatto così, chè devo riorganizzare o velocizzare. Basta che il lavoro venga fatto e io metto la firma sotto così compare a chi deve comparire che ho raggiunto gli obiettivi. Chè mi importa di riorganizzare il personale, verificare chi fa che cosa,  mettere mano allo scempio organizzativo perpetuatosi per anni prima di me, che ci pensi chi mi subentrerà dopo. Questo è l'ingranaggio. A me basta che  quattro persone mi portino le cose da firmare in modo che io firmo e…ho raggiunto gli obiettivi" !

Ma visto che il lavoro lo fanno gli impiegati delle varie qualifiche non dirigenziali che producono quotidianamente, a maggior ragione il dirigente, che ci mette sotto la firma, almeno assolva il proprio compito di organizzare l'ufficio, di migliorare determinate procedure . "NO, si è sempre fatto così".


2)      RIFIUTATI DI GESTIRE IL PERSONALE. Tanto poi quando il personale mal gestito in uffici mal gestiti, si organizza da sé e magari scappa dall'ufficio per non dover vomitare sui dirigenti-pezzenti (nel senso di carenti in competenza, leadership, merito, capacità organizzative, preparazione, ma non certo pezzenti di stipendio!), la colpa viene data dai politici (altrettanto pezzenti nella medesima accezione) e dai mass-media, alle cattive abitudini dei dipendenti pubblici, ai furbetti del cartellino e al fannullonismo degli "impiegati pubblici", di cui loro magicamente stabiliscono di non fare parte, anche se i contribuenti, ovvio, non sono affatto d'accordo visto il tecnicismo di enorme peso fiscale (e quindi pubblico!) da cui escono fuori tutti i loro  stipendi.


3)      APPLICA CON RIGORE IL MANSIONARIO:  valorizzazione delle competenze? Valorizzazione dell'alta formazione per una vera professionalità dei pubblici dipendenti? NO, applica pedissequamente il  mansionario.  


4)      SPALMA LE COLPE SU TUTTI INDIFFERENTEMENTE:  in modo da non punire mai i singoli colpevoli di determinate nefandezze (ad es:  non punire chi fa in modo da risultare al lavoro e invece è fuori a fare i fatti propri , ma imponi i tornelli e l'uso di badge per tutti, mettendo in gabbia tutti, in modo da non licenziare coloro che non stanno in ufficio a lavorare ma da cospargere fango su tutta la categoria dei lavoratori pubblici a beneficio propagandistico di politici inutili e mass-media affamati del solito polverone inconsistente ) perché "poi i sindacati chi li sente, il disonesto è proprio iscritto al sindacato Y, e poi la politica fa le leggi a favore dei disonesti in Italia (ladri assassini, mafiosi, … figuriamoci l'assenteista che non ha nemmeno ucciso nessuno, e poi  la politica è clientelare mica risolve i problemi); non ci fai niente contro questo sistema marcio, è meglio non fare nulla contro la singola persona colpevole, quindi è meglio lasciare le mele marce nell'intero cesto e far risultare a tutto il mondo che in Italia "tutti gli impiegati pubblici sono assenteisti e fannulloni", qualche politico ci farà poi sopra la propria propaganda e, con una leggina propagandistica, guadagnerà altro consenso dagli elettori beoti.

5)      LE PRATICHE PIÙ COMPLESSE NON VANNO LAVORATE:  "non mi si devono rompere le scatole a me dirigente con cose troppo complicate, se ne occuperà l'impiegato (di qualsiasi qualifica, delle aree non dirigenziali)  che nell'ufficio lavora quelle cose da anni, se la sbroglierà quando qualcuno dovesse chiedere spiegazioni dall'esterno o da uffici preposti a controllare, oppure il dirigente che mi subentrerà. Se telefonano in proposito non passategli il dirigente! E dite qualsiasi cosa pur di non fare arrivare a me dirigente la telefonata, che tanto non so cosa rispondere, non ci capisco niente". Di siffatti dirigenti è pieno ma al massimo li spostano da uffici 'core' a uffici  'back' ma di certo non li licenzieranno e di certo nessun giornalistino-megafono-del-nulla saprà mai fare un' inchiesta su questo. Se stai in un ufficio dove ci sono troppi problemi che non sei in grado di affrontare o devi prendere decisioni importanti, e in cui dovresti stare fino a tarda sera anziché scappare via alle sei e mezza o giù di lì per  cenare a casetta tua,  e ti stanchi troppo,  allora fatti spostare a dirigere un altro ufficio in cui l'attività è calma e piatta.


6)      NON ASSUMERTI MAI NESSUNA RESPONSABILITÀ: anche se sei pagato di più rispetto agli altri dipendenti non perché sei più bello,  né, spesso, perché hai studiato di più rispetto agli altri, meno che mai perché conosca meglio il lavoro, ma  proprio perché tu, dirigente, sei "responsabile". Tieni sempre bene in mente che in Italia non esiste l'etica della responsabilità e che nessun responsabile è mai  in realtà responsabile di nulla, tranne che di percepire uno stipendio più lauto. Perciò quando le cose vanno bene allora il merito è tuo e infatti sei colui che ha firmato la produzione. Se invece c'è  qualche intoppo allora la colpa è di coloro che hanno materialmente eseguito l'attività, tu hai 'solo'' messo  la firma.


7)      CIRCONDATI DI LECCA PIEDI E LACCHÈ: meno istruiti sono e meglio è, poiché sanno leccare meglio e fanno il lavoro a mò di catena di montaggio; quelli bravi possono rompere gli schemi (e le scatole), hanno teste pensanti, non è detto che dicano sempre sì e che "facciano sempre come si è sempre fatto". Non importa migliorare o correggere corbellerie, se hanno sempre "funzionato" (al raggiungimento dei soliti obiettivi!). Quindi circondarsi di leccapiedi  a cui asservirsi a propria volta come dirigente leccapiedi ligio al solito modo di fare; un leccaggio  reciproco  in modo che il cerchio si chiuda perfettamente non facendo mai attecchire alcun anelito di cambiamento/miglioramento.  Il dirigente avrà i suoi obiettivi (magari finti, magari di facciata!) e non si affaticherà altro che a mettere firme senza inasprirsi la bile e il disturbo da vigliaccheria cronica e incompetenza sistemica. I politici (che, ahinoi, rientrano nel medesimo schema) avranno sempre  tornaconto pecoronale (=elettrorale).


8)      USA LA GERARCHIA COME UNO SPAURACCHIO O PER PERDERE TEMPO: la gerarchia nella P.A. è solo funzionale e non formale (come dicono le leggi), ma non tutti lo sanno. A partire dai dirigenti, che spesso (troppo) non hanno studiato bene. Quindi, dirigente P.A., usa la gerarchia in modo formale: sfoga le frustrazioni (che spesso ti porti da casa!), la maleducazione e le insicurezze da incompetenza gridando contro gli altri. Gli zerbini, tu già lo sai perché te li scegli sapientemente, non si ribelleranno ma sopporteranno, anche perché il "leccaggio tra di voi è reciproco".  O urli o lecchi, queste sono le alternative, e questa è l'unico straccio di (pseudo)organizzazione che sai fare. Così puoi schivare problematiche che ti mandano in panico e ti destano dal torpore tapino e ben pagato in cui lo stato ti mantiene. "Oibò, perché si permettono di prospettarmi i problemi questi lavoratori invece di portarmeli già risolti come per magìa?". Urlare e/o leccare  attiene al tuo dovere intrinseco di non prendersi le responsabilità connesse con la tua funzione. In alternativa serpeggia e striscia come un verme,  perchè così fai pienamente il "dirigente pubblico"!.


9)      NON PRENDERE DECISIONI:  perdi tempo,  tergiversa, rimanda, trova scuse, inganna (e ingannati!), dì le cose mezze mezze (la mezza calzetta la sai fare benissimo), oppure dille intere ma senza integrità e sincerità e dimenticatene anche se altri ci contano, magari poi cambi ufficio e lasci tutti con un palmo di naso a ricominciare con il subentrante (pseudo)dirigente. Serpeggia e striscia, prendi in giro (gli altri e te stesso/a!), fai poco e quel poco che fai fallo fare agli altri, che poi tu firmi. Le coordinate della tua attività siano: metodica procrastinazione, ripetute dimenticanze, ostinata inefficienza, firma. Tanto Pantalone ti paga lo stesso e non ti licenzia né ti demansiona. Non sta certo a te risolvere i problemi, neanche chi stava prima di te li aveva affrontati. E figuriamoci chi verrà dopo. L'unica cosa che si fa è mettere la firma sotto la solita produzione di altri dipendenti.


10)   Più o meno 9.00 - 11.00 - 14.00 - 15.00 - 19.00: caffè- cappuccino e cornetto - pranzo - ricaffè - finalmente si esce.



Eh sì, chiunque ha o ha avuto osservazione diretta sul campo, in P.A. e/o, direttamente o indirettamente in politica, ha imparato cosa significa la vulgata "il pesce puzza dalla testa". E che puzza.
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Da: ........................15/07/2016 12:33:58
sostanzialmente istruisce pratiche complesse...spesso sostituisce il dirigente ;)
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Da: Gianni70Stradale 15/07/2016 14:08:22
Azz.... allora faccio il funzionario e non me ero accorto!!!
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Da: 15/07/2016 14:16:25
     
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Da: cosa fa il funzionario 1  1  - 27/04/2023 19:07:32
fa il fancazzista di stato, xk la macchina non funziona e non può farla funzionare da solo.
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