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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: Malapianta ![]() | 03/02/2018 17:16:09 |
| Sono sicuramente soggetti a chi da noia che si parli di questo tema infame. È facile capirlo. Non diamo loro spazio, lasciamo che si sfoghino nel loro turpe tentativo. Basta non leggere i loro interventi e filtrare le cose buone. È solo un'azione di disturbo. Abbiamo pazienza ancora un po' e la cosa si risolverà e loro saranno sconfitti. Sono la feccia dell'Italia | |
Da: Secondo ![]() | 03/02/2018 17:41:00 |
| Concordo pienamente ,la tua analisi è impeccabile perché parlare di legalità quando siamo circondati dal contrario può dar fastidio ai fautori dello status quo ! Sono veramente i rifiuti del paese :non amano il confronto anche aspro ma corretto ,sparano volgarità e falsità travisando vicende e situazioni. Le tue parole e la tua speranza mi ridanno fiducia . Grazie. | |
| Da: The public manager | 03/02/2018 17:53:07 |
| Concordo. Approvo. Sottoscrivo. Vi ricordo solo che io in qualità di raccomandato di ferro non accetterò mai e poi mai di farmi superare da uno di voi livellato normale seppur più competente di me. Non posso noi manager siamo fatti così. | |
| Da: ORPO__UNICUM | 03/02/2018 17:59:05 |
| MILANO - Una busta paga che viene pesata in base ai risultati raggiunti. E nessun dirigente che sia tale senza avere un compito specifico che valga quella qualifica. Lo raccomandano, secondo quanto riporta l'Ansa, le linee guida firmate dalla ministra Marianna Madia per il contratto dei dirigenti di Stato. Atto con cui si avviano le negoziazioni, dopo 8 anni di stop. L'idea è quella di applicare aumenti "progressivi" alla quota che premia il merito. E centrare così quanto già previsto dalla legge, ovvero che il trattamento accessorio collegato ai risultati valga almeno il 30% della retribuzione. L'atto d'indirizzo prevede che la retribuzione complessiva salirà del 3,48% per tutti i 156 mila dirigenti pubblici, percentuale di rialzo in linea con quanto già stabilito in manovra. Lo scatto, stimato a regime (triennio 2016-2018), si applica sia alle voci fisse che a quelle variabili. Gli incrementi dovrebbero partire da 120 euro, facendo riferimento solo alla paga base. La direttiva della Pa centrale è destinata a fare da apripista a tutte le altre aree della dirigenza. Oltre agli statali (6.800) ci sono i medici, i presidi e i vertici degli enti locali per un totale di 156 mila 'teste'. Le linee guida ricordano altresì che - pur non essendoci nell'ordinamento italiano il diritto all'incarico - il dirigente pubblico a cui non è assegnato un ufficio deve comunque potere avere un compito. Serve una regolamentazione anche per chi si trova in quella zona grigia, che dovrebbe essere momentanea, di passaggio: obblighi ma anche tutele, visto che chi non ha un incarico è soggetto a una decurtazione della paga. Cambia, inoltre, la conformazione della busta paga, con le parti fisse che vanno a finire nello stipendio tabellare. Uno spostamento che serve a semplificare la 'torta', facendo chiarezza sulla quota che spetta di base e quella che invece si lega ai risultati raggiunti, alla performance. La modifica comporterà anche una revisione dei fondi (sarà stornata la parte 'fissa' che farà tutt'uno con lo stipendio 'tabellare'). La direttiva prevede ancora più trasparenza nelle selezioni e nel conferimento degli incarichi, ancora cercando di legare il tutto alla valutazione. Tra le novità c'è anche la semplificazione della mobilità, affinché la dirigenza non sia parcellizzata. E la formazione diventa un diritto-obbligo, sul modello di quello che accade per i professionisti iscritti agli albi: anche i vertici dello Stato dovranno raccogliere crediti per l'aggiornamento. | |
| Da: Secondo Malapianta | 03/02/2018 17:59:14 |
| Uno secondo non sarà mai prima. Anche se lo fosse rimarrebbe un secondo primo o al più un primo secondo. Quindi è un perdente per definizione. | |
Da: Gioia.... ![]() | 03/02/2018 18:02:53 |
| Chi è stato il primo direttore dell'Agenzia che ha avallato la pratica degli incarichi illegittimi e in che anno ? Grazie per l'informazione. | |
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| Da: The public manager | 03/02/2018 18:23:24 |
| Quanto tempo mi dai per rispondere? | |
| Da: Mike. | 03/02/2018 18:30:48 |
| Bongiorno Xgioia la busta numero treeeeee | |
| Da: il dolce è servito . . . | 03/02/2018 18:39:16 |
| TAR Lazio: POT annullate; CASS. gennaio 2018: lo scorrimento è un diritto. E' ARRIVATO IL MOMENTO DI RIPRISTINARE LA LEGALITA' | |
| Da: il dolce è servito . . . | 03/02/2018 18:39:23 |
| TAR Lazio: POT annullate; CASS. gennaio 2018: lo scorrimento è un diritto. E' ARRIVATO IL MOMENTO DI RIPRISTINARE LA LEGALITA' | |
Da: Malapianta ![]() | 03/02/2018 18:42:45 |
| Il problema è che purtroppo tanta feccia è stata assunta all'agenzia delle Entrate. E sarebbe interessante capire perché. | |
Da: Miao.. ![]() | 03/02/2018 18:46:07 |
| SCORRIMENTO SUBITO !!!!!! CONCORSO SUBITO !!!!!! LEGALITÀ!!!!!!!!! | |
Da: Allora ![]() | 03/02/2018 18:59:00 |
| Presto faranuovi lo scorrimento? | |
Da: Bull. ![]() | 03/02/2018 19:01:22 |
| La sentenza della Cassazione stabilisce due cose: 1) lo SCORRIMENTO è un diritto soggettivo nel caso di posti vacanti nelle nelle pubbliche amministrazioni; 2) ci si deve rivolgere al giudice ordinario ,in caso di idoneità,per farsi riconoscere tale diritto. Relativamente ad AE i posti vacanti sono moltissimi per. cui per gli idonei ne approfittano subito !!!!!!! | |
Da: Bull. ![]() | 03/02/2018 19:11:21 |
| Sentenza 1041/2018 per la precisione. Buona serata ! | |
Da: X bull ![]() | 03/02/2018 19:20:43 |
| Ma le graduatorie sono scadute.Si può chiedere solo il risarcimento danni e non il posto. Pensi che questa sentenza possa sortire qualche effettoo in AE? Ma figurati e' come la mafia, AE è l' anti Stato.Ma come mai non si danno una mossa con le POER? | |
| Da: il dolce è servito . . . | 03/02/2018 19:55:19 |
| Qualcuno dimentica i tempi della Giustizia in Italia : il contenzioso relativo alla sentenza n.1041 del 2018 della Cass. è iniziato appena nel 2003 ed altri risalgono più o meno a quel periodo. E siamo ancora lontani . . . | |
| Da: The public manager | 03/02/2018 20:10:32 |
| La verità è che voi volete ciò che abbiamo noi ma non sapete quanti culi abbiamo dovuto leccare per averlo. Voi non potete neanche immaginarlo perché siete privi di fantasia. Io ho ancora la puzza di merda sotto il naso per i culi leccati è che continuò a leccare per mantenere lo status quo. Voi non sapete leccare o avete rinunciato a farlo e, sappiate, chi non lecca in AE più che altrove non arriva da nessuna parte. | |
Da: Secondo ![]() | 03/02/2018 20:16:32 |
| Le graduatorie sono valide perché il contenzioso della 1041 è nato appunto nel 2003 quando le graduatorie sia del 999,162 e 163 era vigenti ! Ostacolo superato !!!!!!! Contro questa Agenzia ricorrere è dovere anzi un imperativo morale ! | |
Da: Vyssia ![]() | 03/02/2018 20:18:42 |
| Io lo farò perché sono idonea !!! | |
| Da: The public manager | 03/02/2018 20:19:21 |
| Arriverai Secondo anche questa volta. | |
Da: Secondo ![]() | 03/02/2018 20:24:08 |
| Vedremo. Ma la cosa più importante è la dignità e qualcuno la ha persa . | |
Da: Secondo ![]() | 03/02/2018 20:26:19 |
| Per la cronaca il non sono ,purtroppo ,un idoneo se no sarei arrivato a Strasburgo !!!!!!!!! | |
| Da: il dolce è servito . . . | 03/02/2018 20:28:08 |
| . . . e le gtaduatorie, in questi casi, non sono per niente scadute! | |
| Da: il dolce è servito . . . | 03/02/2018 20:35:20 |
| continua a leccare con fantasia. Contento tu . . . | |
| Da: ORPO__UNICUM | 03/02/2018 20:36:04 |
| Ma Di Maio è che idoneo? Carlaaaaa Il M5S pubblica sul blog tutti i risultati delle parlamentarie. A votare per la Camera, si legge, sono stati 39.991 iscritti per un totale di 92.870 clic (tre le preferenze a disposizione). Al Senato hanno votato 38.878 iscritti per un totale di 86.175 preferenze. In termini assoluti - ciascun candidato correva nel suo collegio di residenza - tra gli esponenti più votati figurano Carla Ruocco alla Camera, con 1691 voti, e Paola Taverna al Senato, con 2136 clic. Entrambe corrono a Roma. Luigi Di Maio, in Campania, ha preso 490 voti. | |
Da: Rosella.. ![]() | 03/02/2018 20:42:24 |
| Non fate ricorsi,vi prego ! | |
| Da: magna magna | 03/02/2018 20:47:26 |
| arrivato l'attentato prima delle elezioni, puntualissimo. dovevano riparare alla brutta figura fatta dal nigeriano. | |
| Da: ORPO__UNICUM | 03/02/2018 20:58:57 |
| Nicola Cosentino torna in libertà. L'ex sottosegretario all'Economia del governo Berlusconi nonché coordinatore regionale campano di Forza Italia, originario di Casal di Principe (Caserta), ha trascorso gli ultimi quattro anni in regime di carcerazione preventiva e ai domiciliari. La decisione è stata presa dalla sesta sezione della Corte d'Appello di Napoli, su richiesta degli avvocati Stefano Montone e Agostino De Caro. Resta a carico dell'ex sottosegretario l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Cosentino è stato condannato in quattro differenti processi. Nel più importante di questi gli è stata inflitta una pena di nove anni per il reato di concorso esterno in associazione camorristica, confermando l'ipotesi della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli che riteneva Cosentino il referente politico nazionale del clan dei Casalesi. Oltre alla condanna per concorso esterno, subita a novembre 2016 dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nel processo cosiddetto Eco4, relativo al controllo politico-camorristico del Consorzio di comuni che si occupava di rifiuti, Cosentino è stato condannato nello stesso anno, a giugno, a 4 anni di carcere dal tribunale di Napoli Nord, per la corruzione di un agente del carcere di Secondigliano (Napoli); condanna confermata in appello. In questo ultimo procedimento sono stati condannati anche la moglie di Cosentino e il fratello della donna. Due le condanne subite invece nel 2017, entrambe al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere: a marzo è stato condannato a sette anni sei mesi nell'ambito del processo cosiddetto Carburanti, relativo all'azienda della famiglia Cosentino, l'Aversana Petroli, che è stata confiscata; nel processo sono stati condannati anche i fratelli di Cosentino, Giovanni e Antonio. Ad aprile dello stesso anno, è arrivata un'altra condanna a 5 anni nel processo noto come "Il Principe e la scheda Ballerina", in cui era imputato per tentativo di reimpiego di capitali illeciti con l'aggravante mafiosa in relazione al finanziamento da cinque milioni di euro per la costruzione di un centro commerciale a Casal di Principe, denominato "Il Principe", voluto secondo l'accusa dal clan dei Casalesi, ma mai realizzato. L'ex politico entrò in carcere la prima volta il 15 marzo 2013, quando si insediò il Parlamento e lui perse l'immunità; contro di lui pendevano due ordinanze di carcerazione. Dopo pochi mesi ottenne i domiciliari e tornò libero nel novembre dello stesso anno. Tornò così a fare politica, ma ben presto, nel marzo 2014, fu arrestato con i fratelli per estorsione aggravata dal metodo mafioso nell'ambito dell'indagine sull'Aversana Petroli. Da allora è rimasto in carcere per oltre due anni per poi andare ai domiciliari, prima in Molise, a Sesto Campano, quindi nella sua abitazione di Caserta. "Prendiamo atto con soddisfazione di questa decisione che fa giustizia di una situazione forse unica - esulta il legale Agostino De Caro - da nessuna parte un imputato non ancora condannato definitivamente ha trascorso oltre quattro anni di fila tra carcere e domiciliari". "La decisione sul titolo cautelare - prosegue l'avvocato - arriva forse un po' tardi, quattro anni sono tanti, ma meglio tardi che mai. Resta la circostanza che Cosentino ha affrontato la privazione della libertà con grande signorilità e correttezza, senza mai lamentarsi, fornendo un comportamento processuale sempre rispettoso delle parti. Ora continueremo a difenderci nei vari processi d'Appello che ci attendono (Eco4, Carburanti e il processo noto come "Il Principe", ndr). | |
| Da: non fate ricorso | 03/02/2018 21:00:54 |
| Fate l'amore, tra di voi, maschi con femmine, maschi con maschi, femmine con femmine, insomma un'orgia, tanto paga la boschi!!! | |
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