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Da: molto strano27/06/2012 14:11:01
ho letto che un avvocato senza clienti è un fallito....
siete d'accordo? non vi sembra qualunquismo degno del peggior bar di provincia?

Da: vabè27/06/2012 14:24:37
piu che qualunquismo è stupidaggine....bisogna ovviamente guardare alle circostanze nelle quali si svolge la professione. Ovvio che, ad esempio, se mio padre fosse un "grande avvocato" avrei tantissimi clienti pur essendo una capra.

Da: pippo.......27/06/2012 14:27:28
Nel mercato della libera professione in un certo senso è vero.
Si sente dire spesso (ed è abbastanza banale in effetti) che negli anni la professione sia cambiata anche - ma non solo eh - per il proliferare degli avvocati.
Non posso dirlo con certezza /confermarlo perché sono relativamente pochi i miei anni di anzianità.
Ma tutto sommato credo che la professione (forse meno di oggi) sia sempre stata così; ossia che sia sempre stata, come dici anche tu, orientata a premiare chi ha il cliente e non chi è più competente.
E vale sia in negativo che in positivo.

E' abbastanza intuibile, d'altronde, che se hai bisogno di un avvocato vai dall'amico; difficilmente ti rivolgi allo studio Chiomenti (tanto per dirne uno a caso..).
Sì, magari sarà anche bravo, l'amico; ma a meno che il tuo amico sia Ascarelli o Carnelutti, ci sarà probabilmente qualcuno più bravo di lui.

In breve: è la natura fiduciaria alle base del rapporto professionale - in luogo del puro e asettico dato della competenza - a indirizzare le nostre scelte.
Di qui la degenerazione (che, però, vedo come dato assodato ormai, almeno a Roma) cui anche tu alludi, per cui l'avvocato senza clienti è una mezza sega. Dico degenerazione perché ormai - almeno a Roma -  siamo arrivati al punto che anche chi non ci capisce un cazzo continuerà a svolgere la professione se ha i contatti giusti (demandando ad altri l'assistenza professionale "concreta", per poi smezzare il fatturato ("io porto il cliente, tu ci metti il lavoro"). Ill che innesca spesso il meccanismo perverso - ma forse irreversibile - per cui nonostante il lavoro da libero professionista lo faccia effettivamente il secondo (che magari è un bravo/discreto avvocato), col primo, anche se non ci capisce una benemerita,hai una sorta di dipendenza quasi gerarchica.

E questa cosa (ribadisco, almeno a Roma) ormai fa parte del mercato in cui si inserisce la libera professione; e, dunque, in un certo senso, fa parte della libera professione.

non la valuterei né in bene, né in male; così come non valuterei né bene né male, a questo punto per coerenza, l'avvocato che non ha clienti.

Da: quoto27/06/2012 14:40:07
già...discorso perfetto! neanche io valuto né bene ne malé nessun avvocato in base al numero di clienti...anzi mi meraviglio che qualcuno lo faccia, sarà un stupido illuso cmq!


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