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INPS, Concorso a 108 posti C3
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Da: Ale18/09/2009 12:35:36
ah tu sei di quelli che si intristiscono per "comando". cioè la tua commozione, pena, solidarietà e quant'altro è manipolata da quello che vedi alla tv. scommetto che non sei triste per la gente che muore ogni giorno di fame in africa (così, per fare un esempio tra i tanti possibili).

Pedro lì c'è la guerra, e chi è lì sa i rischi che sta correndo, sennò non ti darebbero 5000 euro al mese. Ti sei mai chiesto perchè hanno mandato i nostri soldati in Afghanistan e non nei mille altri scenari (di guerra e non) possibili (tornando all'esempio di cui sopra, in Africa)?

meditate gente, ci vogliono dire anche come e a cosa dobbiamo pensare.
Rispondi

Da: Ale18/09/2009 12:36:49
Marzia li hanno postati ieri, torna indietro di qualche pagina.
Rispondi

Da: ....18/09/2009 12:48:16
ma è vera la storia che non si possono portare le leggi?
Rispondi

Da: aiutoooooo18/09/2009 12:48:35
ale quanto sei saggio!!!
sai la differenza tra impresa a rete e impresa virtuale?
Rispondi

Da: Ale18/09/2009 13:00:31
L'impresa a rete è quel modello organizzativo in cui si fa riferimento non al singolo lavoratore, bensì ad un gruppo di lavoratori che si muovono in maniera autonoma e indipendente, con poteri di azione, di coordinamento e di controllo
Rispondi

Da: Ale18/09/2009 13:05:17
l'impresa virtuale credo sia semplicemente quell'impresa che si basa, per la sua gestione, organizzazione e coordinamento, sulla information technology
Rispondi

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Da: molisana18/09/2009 13:18:27
Qualcuno sa dirmi per quanto riguarda il testo unico sulla sicurezza 81/08 le parti più importanti...sinceramente non vorrei stamparlo tutto...è eccessivo...ringrazio in anticipo chi mi risponde.
Rispondi

Da: per Ale18/09/2009 13:54:05
è molto giusto il tuo ragionamento nonchè corretto

considera anche che, pur essendo vero che chi parte per l'Afgh (perchè volontario o perchè comandato) conosce i rischi che corre, si tratta comunque Dei Nostri Militari che rappresentano l'Italia, io ne ho profondo rispetto ed anche io sono molto triste per quanto accaduto, umanamente ...
un pensiero
Rispondi

Da: Ale18/09/2009 14:05:50
Per carità hai ragionissima: credi che a me lasci indifferente la cosa? tutt'altro...
i militari che son morti mi sembra siano tutti del sud, e già su questo si potrebbe fare un discorso...

però, sempre facendo un esempio tra i tanti, chi di noi si intristisce per i 3 morti sul lavoro che ci sono quotidianamente in Italia?  3 persone, figli fratelli padri etc che sono morti facendo UN LAVORO, non so se mi spiego. e questa non è una fottuta guerra, o sono io che sto diventando pazzo?
Rispondi

Da: andrea18/09/2009 14:09:40
Condivido quanto scritto da ale con una piccola postilla personale (anzi, regional-nazionale): la Sardegna sta pagando un tributo di giovani vite umane per mancanza di lavoro e prospettive- come nelle due guerre mondiali: siamo sempre stati carne da macello per gli italici vigliacchi e traditori - ormai poco sopportabile.
Cosi come per gli americani e gli afghani (a morire in guerra sono sempre i ceti socialmente svantaggiati: afroamericani o ispanici, disadattati, popolo civile inerme che non ha soldi per spostarsi, ecc., ecc.), cosi è per i giovani Sardi, che Al Tappone (bastardo, puttanieri in viagra, psco-labile e pezzo di merda) vuole o camerieri per le sue ville del cazzo o martiri in territori lontani e spesso ostili. BASTAAA

Per il concorso: da oggi ho ufficialmente aderito alla branchia dei candidati nota sotto il termine di "turismo concorsuale": è tutto inutile, tempo non basta.

Quel si può fare è cercare di farsi scollettare il più possibile da avventori e pizzerie
Rispondi

Da: per Ale18/09/2009 14:14:00
completamente d'accordo con te.

Sono sempre di più, sembra a me, le cose che non si riescono a spiegare logicamente ...

buono studio

Rispondi

Da: loretta18/09/2009 14:25:23
Si possono portare le leggi fotocopiate..
Rispondetemi.
Rispondi

Da: Ale18/09/2009 14:30:19
x molisana: per forza di cose sarò estrem sintetico:

1 dal punto di vista sistematico, abbiamo una parte generale e poi una parte con le disposizioni speciali

2 avvicinamento del lavoro autonomo e parasubordinato al lavoro subordinato per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro ( anche se solo per alcuni aspetti)

3 per la somministrazione, all'utilizzatore fanno capo tutti gli obblighi tranne quelli di formazione e informazione che sono a carico del somministratore

4  sono state inasprite le sanzioni, ma di questo non so niente perchè ho dovuto saltare ;-)))...il tempo è troppo poco e bisogna scremare scremare scremare e sperare sperare sperare
Rispondi

Da: pedro18/09/2009 14:35:49
raga sti discorsi nn li capisco.....io sono triste per tutte le persone che muiono...tutte e dico tutte
Rispondi

Da: LAUREATA18/09/2009 14:43:34
Trovo di cattivo gusto cercare di sminuire in questo modo coloro che hanno sacrificato la propria esistenza cadendo con coraggio ed onore...venivano pagati per questo, pensiamo a tutti quelli che muoino di fame in Africa o alle morti bianche...quante sciocchezze tirate fuori per esimersi dalla propria pochezza, che pensieri sterili e orridamente banali certe menti meschine sono capaci di generare...
Caro/a Ale, quelli come te che non si commuovono per i soldati italiani e neppure per i morti in Africa e per quelli sul lavoro, dei quali si ricordano solo per fini strumentali.
Medita tu e vergognati.
Rispondi

Da: LAUREATA18/09/2009 14:48:58
NESSUN UOMO E' UN'ISOLA

Nessun uomo è un'isola,
completo in se stesso;
ogni uomo è un pezzo del continente,
una parte del tutto.
Se anche solo una zolla
venisse lavata via dal mare,
l'Europa ne sarebbe diminuita,
come se le mancasse un promontorio,
come se venisse a mancare
una dimora di amici tuoi,
o la tua stessa casa.
La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce,
perchè io sono parte dell'umanità.
E dunque non chiedere mai
per chi suona la campana:
la campana suona per te.
 
               John Donne
Rispondi

Da: Ale18/09/2009 14:53:34
Brava Laureata...ormai se uno dice come la pensa "sta facendo politica" "strumentalizza" etc etc. Brava, nel senso che ti qualifichi subito come serva di quel coglione nano, infatti ripeti le sue stesse parole...
"cadendo con coraggio ed onore"
...io non ho insultato nessuno come hai fatto te, comunque fai proprio pena...vai e guardati il tg1 ignorantella


Rispondi

Da: beatrice18/09/2009 14:55:26
Rispondi

Da: LAUREATA18/09/2009 15:09:12
Non ho detto che "stai facendo politica", ciò significherebbe sopravvalutarti ed io non l'ho fatto. Non ho certo negato che tu abbia espresso ciò che pensi. Dico solo, anche alla luce del tuo ultimo intervento, che ciò che pensi denota un animo gretto. Chi fa l'avaro con la moneta del dolore dovrebbe ritirarsi in solitudine come una vecchia zitella e rinsecchire pian piano come un tubero sterile, che non ha mai portato frutti. In più, sbagli ad affermare di non aver offeso nessuno...ogni tua vile parola mi ha offesa profondamente in quanto italiana che oggi piange i suoi VALOROSI UOMINI morti...uomini, appunto e non omuncoli.
Rispondi

Da: LAUREATA18/09/2009 15:15:44
Chiedo scusa a tutti gli uytenti per aver divagato e distolto l'attenzione dal concorso. Torniamo a noi.

A chi chiedeva della sicurezza e del dlgs 81/2008:

SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
Nel corso della XV Legislatura è emersa lâesigenza di riformare e razionalizzare la normativa relativa alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, esigenza posta in particolare rilievo dallâalto numero degli infortuni mortali sul lavoro.
Difatti, a distanza di più di un decennio dallâemanazione del D.Lgs. 626/1994, il processo di produzione legislativa in materia salute e sicurezza sul lavoro in pratica non ha conosciuto soste. In particolare, il legislatore italiano si è trovato di fronte ad una notevole produzione normativa di fonte comunitaria, ed ha continuato nel corso degli anni a trasporre quanto prodotto a livello europeo. Tutto ciò non soltanto ha comportato una produzione normativa che ha aggiornato o integrato le norme già inserite nel D.Lgs. 626/1994, ma ha dato vita ad una serie di discipline settoriali che si sono aggiunte alla disciplina-quadro per garantire la protezione e tutela, soprattutto su base preventiva, dei lavoratori esposti a rischi specifici, ad esempio ad agenti o lavorazioni pericolose. Il quadro normativo in materia di sicurezza sul lavoro è quindi caratterizzato da un'integrazione tra previgente diritto interno e disciplina di origine comunitaria in un nuovo assetto che, definito nelle sue linee essenziali nella prima parte degli anni Novanta, ha conosciuto negli ultimi anni un progressivo ampliamento. Pertanto, sebbene la materia, per quanto sopra detto, non si caratterizzasse certo per un vuoto normativo, vi era senz'altro l'esigenza di superare i limiti e le manchevolezze della disciplina vigente, che l'esperienza aveva messo in luce, eventualmente attraverso la predisposizione di un testo unico che provvedesse a razionalizzare e riformare la normativa vigente.
Già nel corso della XIV Legislatura, infatti, il legislatore tradusse tale necessità nella stesura di uno schema di decreto legislativo contenente un nuovo testo unico, sulla base della delega contenuta nellâarticolo 3 della legge 29 luglio 2003, n. 229 (legge di semplificazione 2001), che aveva appunto attribuito una delega al Governo per lâemanazione, entro un anno dallâentrata in vigore della stessa legge, di uno o più decreti legislativi per il riordino delle disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro e tutela della salute dei lavoratori. Nonostante le successive proroghe del termine per lâesercizio della delega, fino al 30 giugno 2005, il Governo prima presentò e poi ritirò lo schema di decreto legislativo, facendo così decadere la delega stessa.
Nel corso della XV Legislatura tale necessità è stata in primo luogo rimarcata nel DPEF 2007-2011, il quale aveva preannunciato appositi interventi sulla problematica della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, tra cui lâadozione di un testo unico volto ad una razionalizzazione e ad una più facile applicabilità della stessa disciplina.
La XI Commissione (Lavoro) della Camera dei deputati, inoltre, il 13 luglio 2006, aveva approvato una risoluzione che impegnava il Governo âad adottare tempestive ed adeguate iniziative legislative, al fine di pervenire quanto prima all'approvazione di un Testo unico in materia di tutela e sicurezza del lavoro, quale fondamentale strumento di salvaguardia dei lavoratoriâ.
Tale esigenza ha quindi condotto finalmente allâemanazione della legge 3 agosto 2007, n. 123 che ha previsto unâapposita delega in materia di salute e sicurezza sul lavoro (v. scheda L. 123/2007: la delega per la riforma).
In particolare, lâintervento realizzato attraverso la L. 123/2007 si sviluppa attraverso due distinte direttrici: in primo luogo, si è appunto prevista una delega al Governo per il riassetto e la riforma delle disposizioni vigenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro; in secondo luogo, sono state introdotte norme immediatamente precettive, incidenti sul quadro normativo vigente, da un lato continuando i percorsi già delineati dalle disposizioni di cui al D.L. 223/2006  e dalla legge finanziaria per il 2007 in tema di appalto di lavoro irregolare e sommerso (vedi capitolo Misure di contrasto al lavoro sommerso), dallâaltro anticipando norme relative a profili da affrontare più compiutamente nellâambito dellâattuazione della delega.
La delega si è posta lâobiettivo di predisporre uno o più decreti legislativi che provvedessero a razionalizzare e riformare la normativa vigente, caratterizzata da una progressiva integrazione tra previgente diritto interno e disciplina di origine comunitaria, che, come detto, aveva manifestato, oltre che difficoltà applicative per gli operatori, alcuni limiti e manchevolezze.
La legge delega, tra altro, prevedeva unâestensione dellâambito soggettivo di applicazione della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, disponendo che tale normativa si applicasse a tutti i lavoratori e lavoratrici, autonomi e subordinati, nonché ai soggetti ad essi equiparati. Inoltre, si prevedeva la razionalizzazione dellâapparato sanzionatorio, amministrativo e penale, tenendo conto delle funzioni svolte da ciascun soggetto, con particolare riguardo alla responsabilità del preposto, e della natura formale o invece sostanziale della violazione.
In attuazione della delega di cui alla menzionata L. 123/2007 è stato emanato il D.Lgs. 81/2008.
Si evidenzia che tale decreto legislativo, pur non assumendo formalmente la natura di âtesto unicoâ, in realtà nella sostanza opera il riassetto e la riforma della disciplina in materia di salute e sicurezza sul lavoro attraverso il riordino e il coordinamento in un unico testo normativo della medesima disciplina.
In particolare, il provvedimento contiene nel Titolo I (articoli 1-61), dedicato ai âPrincipi comuniâ, le principali novità rispetto alla normativa vigente, che consistono soprattutto nellâampliamento del campo di applicazione della disciplina in materia di salute e sicurezza dei lavoratori e nel potenziamento e maggior coordinamento dellâazione pubblica.
I Titoli da II a XI sono dedicati invece allâattuazione di specifiche direttive âparticolariâ in materia di salute e sicurezza sul lavoro rispetto alla direttiva âmadreâ 89/391/CEE.
Infine, per quanto riguarda lâapparato sanzionatorio, si consideri che, in base ai criteri indicati dalla legge delega, il sistema sanzionatorio delineato dal decreto legislativo in esame è basato sulla contravvenzione.
Il decreto rivisita il precedente apparato sanzionatorio in materia di salute e sicurezza sul lavoro rimodulando gli obblighi (e le conseguenti sanzioni in caso di violazione) del datore di lavoro, dei dirigenti, dei preposti e degli altri soggetti del sistema aziendale, sulla base dellâeffettività dei compiti rispettivamente svolti (vedi scheda Attuazione della delega per la riforma).

A parte il riassetto e la riforma delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, anche nel corso della precedente legislatura il tema della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro è stato caratterizzato dal completamento del quadro normativo italiano ai fini dellâadeguamento allâordinamento comunitario, attraverso il recepimento delle direttive comunitarie volte a tutelare specifici aspetti della sicurezza. Ciò è avvenuto attraverso lâaggiornamento delle disposizioni contenute nel D.Lgs. 626/1994, realizzato, per quanto riguarda:
ï      la protezione dei lavoratori dai rischi derivanti dallâesposizione allâamianto, con il D.Lgs. 25 luglio 2006, n. 257, che recepisce la direttiva 2003/18/CE, introducendo il Titolo VI-bis al D.Lgs. 626 del 1994;
ï      la protezione dei lavoratori dai rischi derivanti dallâesposizione agli agenti fisici (campi elettromagnetici), con il D.Lgs. 19 novembre 2007, n. 257, che recepisce la direttiva 2004/40/CE, introducendo il Titolo V-ter al richiamato D.Lgs. 626 del 1994.

Si ricorda, infine, che sono stato adottati e trasmessi alle Camere per lâespressione dei pareri due ulteriori schemi di decreto legislativo, in attuazione di direttive comunitarie, e precisamente:
ï      lo schema di decreto legislativo n. 228, adottato in base alla delega contenuta nellâarticolo 1 della L. 13/2007 (legge comunitaria 2006), che dà attuazione alla direttiva 2006/25/CE che stabilisce le prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (radiazioni ottiche artificiali);
ï      lo schema di decreto legislativo n. 234, adottato in base alla previsione dellâarticolo 1, comma 5, della L. 29/2006 (legge comunitaria 2005), che reca disposizioni integrative e correttive del D.Lgs. 257/2007, che ha recepito la direttiva 2004/40/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici).

Si evidenzia che le disposizioni recate dagli schemi di decreto nn. 228 e 234 sono âconfluiteâ nel citato D.Lgs. 81/2008 emanato in attuazione della delega di cui allâarticolo 1 della L. 123/2007, per il riassetto e la riforma della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Pertanto le specifiche discipline recate da tali schemi di decreto non hanno dato origine a corrispondenti decreti legislativi ma sono entrate a far parte dellâordinamento giuridico tramite lâemanazione e la pubblicazione del menzionato D.Lgs. 81/2008.

Rispondi

Da: ECONOMISTA INCALLITO18/09/2009 15:17:34
PER OGGI SPIEGATEMI ANALITICAMENTE IL MOLTIPLICATORE KEYNESIANO E LE SUE IMPLICAZIONI SULLA SCIENZA DELLE FINANZE.
Rispondi

Da: Daniela18/09/2009 15:19:24
Caro ANDREA,

hai xfettamente ragione su tutto,
anche io faccio parte dei "turisti concorsuali", il programma è troppo
vasto, io ho studiato per argomenti: quindi vado a culo!!!!!
Rispondi

Da: piddi18/09/2009 15:27:48
mi unisco ai turisti concorsuali...
Rispondi

Da: x tutti18/09/2009 15:37:22
ragazzi ma non scoraggiatevi, le materie sembrano tante ma poi nellla realtà la cosa è più semplice!
saranno fatte solo domande (probabilmente 6) e si richiede 1 risposta ad un quesito non un tema x ciascuna domanda!!!!posso assicurarvi che agli scritti di ispettore sono stati promossi anche con voti alti persone che hanno dato 1 breve (ma eusastiva) risposta!
per cui un pò vi aiutate con i codici, un pò imparate qualche definizione importante ed il gioco è fatto
x quanto riguarda il tema,
probabilmente sarà lavoro:
- mercato del lavoro
- sicurezza del lavoro
- contratti a contenuto formativo
- il tempo nel rapporto di lavoro
Rispondi

Da: dal concorso ispettori INPS18/09/2009 16:38:00
ragazzi boicottate il concorso!! lasciate i fogli in bianco!! non lo avete capito che questi sono concorsi truffa!! questa tortura chissà quanto durerà e vi garantisco che anche se l'INPS e l'INAIL continuano a bandire concorsi sono bloccati dal governo e purtroppo, visto come si stanno comportando col concorso per ispettori, anche per i 108 sarà la stessa cosa!!! aprite gli occhi e iniziate ad essere solidali, vi state spaccando il culo per nulla così come abbiamo fatto noi!!! E' UNA TRUFFA!!!!
Rispondi

Da: x dal concorso ispettori inps18/09/2009 16:39:10
sei un folle
Rispondi

Da: dal concorso ispettori INPS18/09/2009 16:43:10
te ne accorgerai quando alla fine otterrai solo una graduatoria!!!
Rispondi

Da: Ale18/09/2009 16:59:17
x Laureata: donnuncola quanto sei ipocrita e retorica!
ma piuttosto piangi per te stessa che ne hai bisogno.
io mi sento offesa per il fatto che sei tutta un copia e incolla, come il breve post sul D.Lgs. che hai lasciato e di cui non hai lasciato la fonte.
la fonte delle tue parole invece è arcinota e non hai bisogno di scriverla.
auguroni per il concorso sono sicura che ti andrà benissimo!!!
Rispondi

Da: ale18/09/2009 17:01:19
ragazzi secondo voi potrebbe uscire keynes o il moltiplicatore keynesiano
Rispondi

Da: mr inps18/09/2009 17:03:53
mi piacciono le lotte tra donne!! magari in bichini e immerse nel fango.. nel frattempo mi prendo una birrozza :)))
Rispondi

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