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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Normativa ambientale e gestione rifiuti

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A carico di chi va imposto l'obbligo di provvedere al ripristino dello stato dei luoghi quando la Pubblica Amministrazione accerti la presenza di rifiuti abbandonati?   chiunque viola il divieto di abbandono è tenuto a procedere alla rimozione, all'avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi in solido con il proprietario e con i titolari di diritti reali o personali di godimento sull'area, ai quali tale violazione sia imputabile a titolo di dolo o colpa, in base agli accertamenti effettuati, in contraddittorio con i soggetti interessati, dai soggetti preposti al controllo
A chi compete l'obbligo di imporre la raccolta e il conferimento ad un impianto autorizzato dei rifiuti abbandonati?   al Comune spetta il compito di emettere un' ordinanza a tal fine
A chi compete l'obbligo di imporre la raccolta e il conferimento ad un impianto autorizzato dei rifiuti abbandonati?   al Comune spetta il compito di emettere un'ordinanza a tal fine
A chi il D.Lgs. 152/2006 e successive modifiche affida le competenze in materia di autorizzazione all'esercizio delle operazioni di smaltimento e di recupero dei rifiuti, anche pericolosi?   Alle Regioni
A chi si rivolge l'art. 177 del D.Lgs. 152/2006 quando dispone che per conseguire le finalità e gli obiettivi di cui ai co. da 1 a 4, esercitano i poteri e le funzioni di rispettiva competenza in materia di gestione dei rifiuti in conformità alle disposizioni di cui alla parte quarta del presente decreto, adottando ogni opportuna azione ed avvalendosi, ove opportuno, mediante accordi, contratti di programma o protocolli d' intesa anche sperimentali, di soggetti pubblici o privati?   Stato, regioni, province autonome e gli enti locali
A chi spetta la redazione del rapporto ambientale, secondo quanto previsto dall'art. 13 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.?   Al proponente o all'autorità procedente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica
A condizione che siano rispettate le norme tecniche e le prescrizioni specifiche di cui all'articolo 214 del D.Lgs. 152/2006 e siano tenute in considerazione le migliori tecniche disponibili, le attività di autosmaltimento dei rifiuti, come definite dall'art. 215 dello stesso decreto, possono essere intraprese decorsi novanta giorni dalla:   comunicazione di inizio di attività alla Provincia territorialmente competente
A condizione che siano rispettate le norme tecniche e le prescrizioni specifiche disciplinate nel D.Lgs. 152/2006, l'esercizio delle operazioni di recupero dei rifiuti, ai sensi dell'art. 216 dello stesso decreto, può essere intrapreso:   decorsi novanta giorni dalla comunicazione di inizio di attività all'autorità competente
A condizione che siano rispettate le norme tecniche e le prescrizioni specifiche disciplinate nel D.Lgs. 152/2006, l'esercizio delle operazioni di recupero dei rifiuti, ai sensi dell'art. 216 dello stesso decreto, può essere intrapreso dopo aver presentato:   una comunicazione di inizio di attività alla Provincia territorialmente competente
A cosa possono essere destinati i rifiuti costituiti da oli vegetali esausti conferiti dai cittadini ai centri comunali di raccolta dei rifiuti urbani?   al recupero quale combustibile vegetale o all'alimentazione zootecnica
A norma del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti in deroga alle disposizioni vigenti è possibile con un provvedimento:   del Presidente della Provincia
A norma del d.lgs. 152/2006 e s.m.i., gli scarichi in acque superficiali devono rispettare i valori limite di emissione fissati:   dallo Stato o dalle Regioni
A norma del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., i commercianti di rifiuti sono tenuti:   a aderire al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti
A norma del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., i registri di carico e scarico, che determinati operatori che trattano i rifiuti devono tenere, devono essere vidimati da:   Camere di commercio territorialmente competenti
A norma del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., le imprese di stoccaggio dei rifiuti devono tenere:   appositi registri di carico e scarico
A norma del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., le ordinanze con le quali è autorizzato il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti in deroga alle disposizioni vigenti devono essere comunicate anche:   al ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
A norma del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., le ordinanze con le quali è autorizzato il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti in deroga alle disposizioni vigenti possono essere reiterate per un periodo non superiore a:   18 mesi
A norma del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., qual è il corretto concatenamento delle fasi in cui si articola la gestione dei rifiuti?   Prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, recupero di altro tipo, smaltimento
A norma del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., rientrano nella categoria dei "rifiuti pericolosi" :   gli oli esauriti e i residui di combustibili liquidi
A norma del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., rientrano nella categoria dei "rifiuti speciali" :   i rifiuti da lavorazioni industriali
A norma del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., rientrano nella categoria dei rifiuti urbani:   i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi
A norma del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., sono "rifiuti" le sostanze e gli oggetti:   di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione o l'obbligo di disfarsi
A norma del D.Lgs. 152/2006, il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti in deroga alle disposizioni vigenti può essere attuato mediante ordinanza del:   Presidente della Giunta regionale
A norma del D.Lgs. 152/2006, l'ordinanza che rende possibile il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti in deroga alle disposizioni vigenti può essere emessa dal:   Sindaco
A norma del D.Lgs. 152/2006, nel trasporto dei rifiuti, quali dati devono essere presenti dal formulario di identificazione?   Nome ed indirizzo del produttore e del detentore origine, tipologia e quantità del rifiuto impianto di destinazione
A norma del D.Lgs. 152/2006, sono "rifiuti" le sostanze o gli oggetti di cui il detentore:   si disfi o abbia l'intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi
A norma del decreto legislativo 152/2006, i registri di carico e scarico la cui tenuta è obbligatoria per determinati operatori che trattano i rifiuti, devono essere conservati per:   5 anni
A norma del disposto di cui all'art. 177, D.Lgs. 152/2006, la gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse?   Si
A norma del disposto di cui all'art. 179 del D.Lgs. 152/2006, con quale delle seguenti azioni, tra le altre, le p. a. perseguono iniziative dirette a favorire il rispetto della gerarchia del trattamento dei rifiuti?   La promozione dello sviluppo di tecnologie pulite, che permettano un uso più razionale e un maggiore risparmio di risorse naturali
A norma del disposto di cui all'art. 179 del D.Lgs. 152/2006, con quale delle seguenti azioni, tra le altre, le p. a. perseguono iniziative dirette a favorire il rispetto della gerarchia del trattamento dei rifiuti?   La promozione dello sviluppo di tecniche appropriate per l'eliminazione di sostanze pericolose contenute nei rifiuti al fine di favorirne il recupero
A norma del disposto di cui all'art. 179 del D.Lgs. 152/2006, con quale delle seguenti azioni, tra le altre, le p. a. perseguono iniziative dirette a favorire il rispetto della gerarchia del trattamento dei rifiuti?   La determinazione di condizioni di appalto che prevedano l'impiego dei materiali recuperati dai rifiuti e di sostanze e oggetti prodotti, anche solo in parte, con materiali recuperati dai rifiuti al fine di favorire il mercato dei materiali medesimi
A norma del disposto di cui all'art. 179 del D.Lgs. 152/2006, con quale delle seguenti azioni, tra le altre, le p. a. perseguono iniziative dirette a favorire il rispetto della gerarchia del trattamento dei rifiuti?   l'impiego dei rifiuti per la produzione di combustibili e il successivo utilizzo
A norma del disposto di cui all'art. 179 del D.Lgs. 152/2006, con quale delle seguenti azioni, tra le altre, le p. a. perseguono iniziative dirette a favorire il rispetto della gerarchia del trattamento dei rifiuti?   l'impiego dei rifiuti come altro mezzo per produrre energia
A norma del disposto di cui all'art. 179 del D.Lgs. 152/2006, con quale delle seguenti azioni, tra le altre, le p. a. perseguono iniziative dirette a favorire il rispetto della gerarchia del trattamento dei rifiuti?   La promozione della messa a punto tecnica e dell'immissione sul mercato di prodotti concepiti in modo da non contribuire o da contribuire il meno possibile, per la loro fabbricazione, il loro uso o il loro smaltimento, ad incrementare la quantità o la nocività dei rifiuti e i rischi di inquinamento
A norma del disposto di cui all'art. 193 del D.Lgs. 152/2006, durante la raccolta ed il trasporto, i rifiuti pericolosi:   Devono essere imballati ed etichettati
A norma del disposto di cui all'art. 194 del D.Lgs. 152/2006, le spedizioni transfrontaliere di rifiuti sono disciplinate, tra l'altro, dagli accordi bilaterali di cui agli artt. 41 e 42 del regolamento (CE) n. 1013/2006 Ai sensi e per gli effetti del regolamento (CE) n. 1013/2006:   l'autorità di transito è il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
A norma del disposto di cui all'art. 194 del D.Lgs. 152/2006, le spedizioni transfrontaliere di rifiuti sono disciplinate, tra l'altro, dagli accordi bilaterali di cui agli artt. 41 e 42 del regolamento (CE) n. 1013/2006 Ai sensi e per gli effetti del regolamento (CE) n. 1013/2006, il corrispondente è:   Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
A norma del disposto di cui all'art. 194 del D.Lgs. 152/2006, le spedizioni transfrontaliere di rifiuti sono disciplinate, tra l'altro, dagli accordi bilaterali di cui agli artt. 41 e 42 del regolamento (CE) n. 1013/2006 Ai sensi e per gli effetti del regolamento (CE) n. 1013/2006:   Il corrispondente è il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
A norma del disposto di cui all'art. 194 del D.Lgs. 152/2006, le spedizioni transfrontaliere di rifiuti sono disciplinate, tra l'altro, dagli accordi bilaterali di cui agli artt. 41 e 42 del regolamento (CE) n. 1013/2006 Ai sensi e per gli effetti del regolamento (CE) n. 1013/2006, l'autorità di transito è:   Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
A norma del disposto di cui all'art. 194 del D.Lgs. 152/2006, le spedizioni transfrontaliere di rifiuti sono disciplinate, tra l'altro, dagli accordi bilaterali di cui agli artt. 41 e 42 del regolamento (CE) n. 1013/2006 Ai sensi e per gli effetti del regolamento (CE) n. 1013/2006, le autorità competenti di spedizione e di destinazione sono:   Le regioni e le province autonome
A norma del disposto di cui all'art. 194 del D.Lgs. 152/2006, le spedizioni transfrontaliere di rifiuti sono disciplinate, tra l'altro:   Dai regolamenti comunitari che regolano la materia
A norma del disposto di cui all'art. 194 del D.Lgs. 152/2006, le spedizioni transfrontaliere di rifiuti sono disciplinate, tra l'altro:   Dagli accordi bilaterali di cui agli artt 41 e 42 del regolamento (CE) n 1013/2006
A norma del disposto di cui all'art. 194 del D.Lgs. n. 152/2006, le spedizioni transfrontaliere di rifiuti sono disciplinate, tra l'altro, dagli accordi bilaterali di cui agli artt. 41 e 42 del regolamento (CE) n. 1013/2006 Ai sensi e per gli effetti del regolamento (CE) n. 1013/2006   Le autorità competenti di spedizione e di destinazione sono le regioni e le province autonome
A norma del disposto di cui all'art. 195 del D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare la definizione dei criteri generali e delle metodologie per la gestione integrata dei rifiuti?:   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195 del D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare l'indicazione dei criteri generali relativi alle caratteristiche delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare la definizione dei criteri generali e delle metodologie per la gestione integrata dei rifiuti?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare la definizione dei metodi, delle procedure e degli standard per il campionamento e l'analisi dei rifiuti?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare la definizione del modello e dei contenuti del formulario di identificazione dei rifiuti di cui all'art. 193 e la regolamentazione del trasporto dei rifiuti?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare la definizione di linee guida per le attività di recupero energetico dei rifiuti?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare la determinazione dei criteri qualitativi e quali-quantitativi per l'assimilazione, ai fini della raccolta e dello smaltimento, dei rifiuti speciali e dei rifiuti urbani?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare la determinazione dei limiti di accettabilità e delle caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche di talune sostanze contenute nei rifiuti in relazione a specifiche utilizzazioni degli stessi?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare la determinazione dei requisiti e delle capacità tecniche e finanziarie per l'esercizio delle attività di gestione dei rifiuti, ivi compresi i criteri generali per la determinazione delle garanzie finanziarie in favore delle regioni, con particolare riferimento a quelle dei soggetti obbligati all'iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare la determinazione di criteri generali, differenziati per i rifiuti urbani e per i rifiuti speciali, ai fini della elaborazione dei piani regionali?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare la determinazione, relativamente all'assegnazione della concessione del servizio per la gestione integrata dei rifiuti e dei requisiti di ammissione delle imprese, e dei relativi capitolati, anche con riferimento agli elementi economici relativi agli impianti esistenti?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare la predisposizione di linee guida per l'individuazione delle procedure analitiche, dei criteri e delle metodologie per la classificazione dei rifiuti pericolosi?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare la riorganizzazione del Catasto dei rifiuti?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare l'adozione delle norme tecniche, delle modalità e delle condizioni di utilizzo del prodotto ottenuto mediante compostaggio, con particolare riferimento all'utilizzo agronomico come fertilizzante, e del prodotto di qualità ottenuto mediante compostaggio da rifiuti organici selezionati alla fonte con raccolta differenziata?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare l'adozione di criteri generali per la redazione di piani di settore per la riduzione, il riciclaggio, il recupero e l'ottimizzazione dei flussi di rifiuti?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare l'adozione di un modello uniforme del registro di carico e scarico dei rifiuti e la definizione delle modalità di tenuta dello stesso, nonché l'individuazione degli eventuali documenti sostitutivi del registro stesso?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare l'autorizzazione allo smaltimento di rifiuti nelle acque marine?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare l'indicazione dei criteri e delle modalità di adozione, secondo principi di unitarietà, compiutezza e coordinamento, delle norme tecniche per la gestione dei rifiuti, dei rifiuti pericolosi e di specifiche tipologie di rifiuti, con riferimento anche ai relativi sistemi di accreditamento e di certificazione?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare l'indicazione dei criteri generali relativi alle caratteristiche delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare l'indicazione dei criteri generali, ivi inclusa l'emanazione di specifiche linee guida, per l'organizzazione e l'attuazione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare l'indicazione delle misure atte ad incoraggiare la razionalizzazione della raccolta, della cernita e del riciclaggio dei rifiuti?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare l'individuazione dei flussi omogenei di produzione dei rifiuti con più elevato impatto ambientale, che presentano le maggiori difficoltà di smaltimento o particolari possibilità di recupero sia per le sostanze impiegate nei prodotti base sia per la quantità complessiva dei rifiuti medesimi?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare l'individuazione dei rifiuti elettrici ed elettronici, di cui all'art. 227, co. 1, let. a)?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare l'individuazione delle iniziative e delle misure per prevenire e limitare, anche mediante il ricorso a forme di deposito cauzionale sui beni immessi al consumo, la produzione dei rifiuti, nonché per ridurne la pericolosità?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare l'individuazione delle tipologie di rifiuti che per comprovate ragioni tecniche, ambientali ed economiche possono essere smaltiti direttamente in discarica?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. 152/2006, a chi compete in particolare l'individuazione di obiettivi di qualità dei servizi di gestione dei rifiuti?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 196, D.Lgs. 152/2006, a chi compete la definizione dei criteri per l'individuazione dei luoghi o impianti idonei allo smaltimento e la determinazione, nel rispetto delle norme tecniche di cui all'art. 195, co. 2, let. a), di disposizioni speciali per rifiuti di tipo particolare?   Regione
A norma del disposto di cui all'art. 196, D.Lgs. 152/2006, a chi compete la definizione di criteri per l'individuazione, da parte delle province, delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti, nel rispetto dei criteri generali indicati nell'art. 195, co. 1, let. p)?   Regione
A norma del disposto di cui all'art. 196, D.Lgs. 152/2006, a chi compete la delimitazione, nel rispetto delle linee guida generali di cui all'art. 195, co. 1, let m), degli ambiti territoriali ottimali per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati?   Regione
A norma del disposto di cui all'art. 196, D.Lgs. 152/2006, a chi compete la predisposizione, l'adozione e l'aggiornamento del piano di gestione dei rifiuti?   Alla regione
A norma del disposto di cui all'art. 196, D.Lgs. 152/2006, a chi compete la promozione della gestione integrata dei rifiuti?   Alla regione
A norma del disposto di cui all'art. 196, D.Lgs. 152/2006, a chi compete la regolamentazione delle attività di gestione dei rifiuti, ivi compresa la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, anche pericolosi, secondo un criterio generale di separazione dei rifiuti di provenienza alimentare e degli scarti di prodotti vegetali e animali o comunque ad alto tasso di umidità dai restanti rifiuti?   Regione
A norma del disposto di cui all'art. 196, D.Lgs. 152/2006, a chi compete l'approvazione dei progetti di nuovi impianti per la gestione dei rifiuti anche pericolosi, e l'autorizzazione alle modifiche degli impianti esistenti, fatte salve le competenze statali previste dal Codice?   Alla regione
A norma del disposto di cui all'art. 196, D.Lgs. 152/2006, a chi compete l'incentivazione alla riduzione della produzione dei rifiuti ed al recupero degli stessi?   Regione
A norma del disposto di cui all'art. 197, D.Lgs. 152/2006, a chi compete il controllo periodico su tutte le attività di gestione, intermediazione e di commercio dei rifiuti?   Alle province
A norma del disposto di cui all'art. 197, D.Lgs. 152/2006, a chi compete l'individuazione, sulla base delle previsioni del piano territoriale di coordinamento, delle zone idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti?   Alle province
A norma del disposto di cui all'art. 197, D.Lgs. 152/2006, a chi compete l'individuazione, sulla base delle previsioni del piano territoriale di coordinamento, delle zone non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e di smaltimento dei rifiuti?   Alle province
A norma del disposto di cui all'art. 198, D.Lgs. 152/2006, chi stabilisce in particolare l'assimilazione, per qualità e quantità, dei rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani, secondo i criteri di cui all'art. 195, co. 2, let. e), ferme restando le definizioni di cui all'art. 184, co. 2, lett. c) e d)?   Comune
A norma del disposto di cui all'art. 198, D.Lgs. 152/2006, chi stabilisce in particolare le misure necessarie ad ottimizzare le forme di conferimento, raccolta e trasporto dei rifiuti primari di imballaggio in sinergia con altre frazioni merceologiche, fissando standard minimi da rispettare?   Comune
A norma del disposto di cui all'art. 198, D.Lgs. 152/2006, chi stabilisce in particolare le misure per assicurare la tutela igienico-sanitaria in tutte le fasi della gestione dei rifiuti urbani?   Comune
A norma del disposto di cui all'art. 198, D.Lgs. 152/2006, chi stabilisce in particolare le modalità del conferimento, della raccolta differenziata e del trasporto dei rifiuti urbani ed assimilati al fine di garantire una distinta gestione delle diverse frazioni di rifiuti e promuovere il recupero degli stessi?   Comune
A norma del disposto di cui all'art. 198, D.Lgs. 152/2006, chi stabilisce in particolare le modalità del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani?   Comune
A norma del disposto di cui all'art. 198, D.Lgs. 152/2006, chi stabilisce in particolare le modalità di esecuzione della pesata dei rifiuti urbani prima di inviarli al recupero e allo smaltimento?   Comune
A norma del disposto di cui all'art. 198, D.Lgs. 152/2006, chi stabilisce in particolare le norme atte a garantire una distinta ed adeguata gestione dei rifiuti urbani pericolosi e dei rifiuti da esumazione ed estumulazione?   Comune
A norma delle disposizioni del D.Lgs. 152/06, le Regioni privilegiano la realizzazione di impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti:   nelle aree industriali
A norma delle disposizioni del D.Lgs. 152/06, le Regioni privilegiano larealizzazione di impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti:   nelle aree industriali
A norma delle disposizioni dettate all'art. 196, D.Lgs. 152/2006, le Regioni privilegiano la realizzazione di impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti:   Nelle aree industriali
A norma di quanto dispone l'art. 180, D.Lgs. 152/2006, al fine di promuovere in via prioritaria la prevenzione e la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti, le iniziative delle pubbliche amministrazioni possono riguardare in particolare anche la promozione di accordi e contratti di programma o protocolli d' intesa anche sperimentali finalizzati alla prevenzione ed alla riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti?   Si per espressa previsione legislativa
A norma di quanto dispone l'art. 180, D.Lgs. 152/2006, al fine di promuovere in via prioritaria la prevenzione e la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti, le iniziative delle pubbliche amministrazioni possono riguardare in particolare anche l'utilizzo delle migliori tecniche disponibili, analisi del ciclo di vita dei prodotti e le azioni di informazione e di sensibilizzazione dei consumatori?   Si per espressa previsione legislativa
A norma di quanto dispone l'art. 180, D.Lgs. 152/2006, al fine di promuovere in via prioritaria la prevenzione e la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti, le iniziative delle pubbliche amministrazioni possono riguardare in particolare anche l'uso di sistemi di qualità e lo sviluppo del sistema di marchio ecologico ai fini della corretta valutazione dell'impatto di uno specifico prodotto sull'ambiente durante l'intero ciclo di vita del prodotto medesimo?   Si per espressa previsione legislativa
A norma di quanto dispone l'art. 180, D.Lgs. 152/2006, al fine di promuovere in via prioritaria la prevenzione e la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti, le iniziative delle pubbliche amministrazioni possono riguardare in particolare anche la promozione di strumenti economici, eco-bilanci, sistemi di certificazione ambientale?   Si per espressa previsione legislativa
A norma di quanto dispone l'art. 180, D.Lgs. 152/2006, al fine di promuovere in via prioritaria la prevenzione e la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti, le iniziative delle pubbliche amministrazioni possono riguardare in particolare anche la previsione di clausole di bandi di gara o lettere d' invito che valorizzino le capacità e le competenze tecniche in materia di prevenzione della produzione di rifiuti?   Si per espressa previsione legislativa
A norma di quanto dispone l'art. 188-ter del D.Lgs. 152/2006 gli enti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi a titolo professionale sono tenuti ad aderire al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI)? A norma di quanto dispone l'art. 188-ter del D.Lgs. 152/2006 gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti speciali pericolosi a titolo professionale sono tenuti ad aderire al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI)?   Si, obbligatoriamente
A norma di quanto dispone l'art. 188-ter del D.Lgs. 152/2006 i vettori esteri che operano sul territorio nazionale, o che effettuano operazioni di commercio e intermediazione di rifiuti urbani e speciali pericolosi, sono tenuti ad aderire al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI)?   Si, obbligatoriamente
A norma di quanto dispone l'art. 188-ter del D.Lgs. 152/2006 i vettori esteri che operano sul territorio nazionale, o che effettuano operazioni di trattamento, recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali pericolosi sono tenuti ad aderire al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI)?   Si, obbligatoriamente
A norma di quanto dispone l'art. 188-ter del D.Lgs. 152/2006 i vettori esteri che operano sul territorio nazionale, o che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti urbani e speciali pericolosi sono tenuti ad aderire al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI)?   Si, obbligatoriamente
A norma di quanto dispone l'art. 188-ter del D.Lgs. 152/2006 in caso di trasporto intermodale, i soggetti ai quali sono affidati i rifiuti speciali pericolosi in attesa della presa in carico degli stessi da parte dell'impresa navale o ferroviaria o dell'impresa che effettua il successivo trasporto sono tenuti ad aderire al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI)?   Si, obbligatoriamente
A norma di quanto dispone l'art. 190 del D.Lgs. 152/2006 gli enti e le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali non pericolosi e di rifiuti speciali non pericolosi da potabilizzazione e altri trattamenti delle acque, sono obbligati alla compilazione e tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti?   Si, per espressa previsione normativa
A norma di quanto dispone l'art. 190 del D.Lgs. 152/2006 gli enti e le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e gli enti e le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali non pericolosi e di rifiuti speciali non pericolosi da potabilizzazione e altri trattamenti delle acque, sono obbligati alla compilazione e tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti?   Si, per espressa previsione normativa
A norma di quanto dispone l'art. 190 del D.Lgs. 152/2006 gli intermediari e i commercianti di rifiuti, sono obbligati alla compilazione e tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti?   Si, per espressa previsione normativa
A norma di quanto dispone l'art. 190 del D.Lgs. 152/2006 i detentori di rifiuti, quali enti e imprese che raccolgono e trasportano rifiuti o che effettuano operazioni di preparazione per il riutilizzo e di trattamento, recupero e smaltimento, compresi i nuovi produttori, sono obbligati alla compilazione e tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti?   Si, per espressa previsione normativa
A norma di quanto dispone l'art. 190 del D.Lgs. 152/2006 in caso di trasporto intermodale, i soggetti ai quali sono affidati i rifiuti speciali in attesa della presa in carico degli stessi da parte dell'impresa navale o ferroviaria o dell'impresa che effettua il successivo trasporto, sono obbligati alla compilazione e tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti?   Si, per espressa previsione normativa
A norma di quanto dispone l'art. 190 del D.Lgs. 152/2006, gli enti e le imprese obbligati o che aderiscono volontariamente al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), sono obbligati alla tenuta dei registri di carico e scarico?   No, sono escluse dalla data di effettivo utilizzo operativo di detto sistema
A norma di quanto dispone l'art. 190 del D.Lgs. 152/2006, gli imprenditori agricoli di cui all'art. 2135 c. c. produttori iniziali di rifiuti pericolosi possono adempiere all'obbligo della tenuta dei registri di carico e scarico con la conservazione del documento di conferimento di rifiuti pericolosi prodotti da attività agricole, rilasciato dal soggetto che provvede alla raccolta di detti rifiuti nell'ambito del circuito organizzato di raccolta. Per quando tempo deve essere conservato il documento?   Per tre anni
A norma di quanto dispone l'art. 190 del D.Lgs. 152/2006, gli imprenditori agricoli di cui all'art. 2135 c. c. produttori iniziali di rifiuti pericolosi possono adempiere all'obbligo della tenuta dei registri di carico e scarico con la conservazione progressiva del formulario di identificazione, relativo al trasporto dei rifiuti, o della copia della scheda del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI). Per quando tempo deve essere conservata la documentazione?   Tre anni
A norma di quanto dispone l'art. 190 del D.Lgs. 152/2006, le attività di raccolta e trasporto di propri rifiuti speciali non pericolosi effettuate dagli enti e imprese produttori iniziali sono obbligate della tenuta dei registri di carico e scarico?   No, sono escluse
A norma di quanto dispone l'art. 191 del D.Lgs. 152/2006, che efficacia temporale hanno di norma le ordinanze contingibili ed urgenti emanate dal Presidente della Giunta regionale per consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti?   Hanno efficacia per un periodo non superiore a sei mesi
A norma di quanto dispone l'art. 191 del D.Lgs. 152/2006, che efficacia temporale hanno di norma le ordinanze contingibili ed urgenti emanate dal Presidente della provincia per consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti?   Hanno efficacia per un periodo non superiore a sei mesi
A norma di quanto dispone l'art. 191 del D.Lgs. 152/2006, che efficacia temporale hanno di norma le ordinanze contingibili ed urgenti emanate dal Sindaco per consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti?   Hanno efficacia per un periodo non superiore a sei mesi
A norma di quanto dispone l'art. 191 del D.Lgs. 152/2006, le ordinanze contingibili ed urgenti emanate dal Sindaco per consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti devono indicare le norme a cui si intende derogare?   Si, per espressa previsione legislativa
A norma di quanto dispone l'art. 191 del D.Lgs. 152/2006, le ordinanze contingibili ed urgenti emanate dal Sindaco per consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti possono essere reiterate?   Si, per un periodo non superiore a 18 mesi per ogni speciale forma di gestione dei rifiuti
A quale delle tipologie di rifiuto sotto riportate è corretto attribuire il codice EER 20 03 99 rifiuti urbani non specificati altrimenti?   rifiuti lignei, metallici e tessili derivanti dalle attività di estumulazione ed esumazione
A quale obbligo sono soggetti i produttori di rifiuti pericolosi che non sono inquadrati in un' organizzazione di ente o impresa, ai sensi dell'art. 190 del D.Lgs. 152/2006?   Alla tenuta del registro di carico e scarico
A quale sanzione accessoria, ai sensi dell'art. 260-ter del D.Lgs. 152/2006,va incontro il trasportatore di rifiuti che ometta di accompagnare il trasporto dei rifiuti con la copia della scheda SISTRI o che alteri fraudolentemente la stessa?   Fermo amministrativo del veicolo utilizzato per 12 mesi
A quali enti i comuni sono tenuti a fornire tutte le informazioni da essi richieste sulla gestione dei rifiuti urbani, ai sensi dell'art. 198, comma 3 del D.Lgs. 152/2006?   Alla Regione, alla Provincia ed alle Autorità d' ambito
a seguito di accertamento di inosservanza, da parte di una ditta, all'ordinanza di rimozione di rifiuti abbandonati, comporta:   notizia di reato per violazione prevista dalo stesso decreto 152/2006
A SEGUITO DI ACCERTAMENTO DI INOSSERVANZA, DA PARTE DI UNA DITTA, DELL'ORDINANZA DI RIMOZIONE DI RIFIUTI ABBANDONATI, CIO' COMPORTA:   notizia di reato per violazione prevista dalo stesso decreto 152/2006
A sensi dell'art. 190 del D.Lgs. 152/2006, i registri di carico e scarico dei rifiuti sono numerati e vidimati:   Dalle Camere di commercio territorialmente competenti
A sensi dell'art. 190 del D.Lgs. 152/2006, le informazioni contenute nel registro di carico e scarico dei rifiuti devono essere rese disponibili all'autorità di controllo qualora ne faccia richiesta?   Si, in qualsiasi momento
Affinché un soggetto sia condannato ai sensi dell'art. 260 del D.Lgs. 152/06 per il reato di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, deve aver conseguito un profitto?   No, è sufficiente che quello fosse il fine
Ai fini del D.Lgs. n. 152/2006 per impatti ambientali si intendono gli effetti significativi, diretti e indiretti, di un piano, di un programma o di un progetto:   Tra l'altro su tutti i fattori di cui alle altre risposte e loro interazioni
Ai fini del D.Lgs. n. 152/2006 per impatti ambientali si intendono gli effetti significativi, diretti e indiretti, di un piano, di un programma o di un progetto:   Sulla popolazione, salute umana, territorio, suolo, acqua, aria e clima
Ai fini del D.Lgs. n. 152/2006 per valutazione di impatto sanitario (VIS) si intende:   L'elaborato predisposto dal proponente sulla base delle linee guida adottate con D.M., al fine di stimare gli impatti complessivi, diretti e indiretti, che la realizzazione e l'esercizio del progetto può procurare sulla salute della popolazione
Ai fini del D.Lgs. n. 152/2006 per valutazione d'incidenza si intende:   Il procedimento di carattere preventivo al quale è necessario sottoporre qualsiasi piano o progetto che possa avere incidenze significative su un sito o su un'area geografica proposta come sito della rete Natura 2000, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti e tenuto conto degli obiettivi di conservazione del sito stesso
Ai fini del D.Lgs. n. 152/2006 per valutazione d'incidenza si intende:   Il procedimento di carattere preventivo al quale è necessario sottoporre qualsiasi piano o progetto che possa avere incidenze significative su un sito o su un'area geografica proposta come sito della rete Natura 2000, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti e tenuto conto degli obiettivi di conservazione del sito stesso
Ai fini del D.Lgs. n. 152/2006 per VAS si intende:   Il processo che comprende lo svolgimento di una verifica di assoggettabilità, l'elaborazione del rapporto ambientale, lo svolgimento di consultazioni, la valutazione del piano o del programma, del rapporto e degli esiti delle consultazioni, l'espressione di un parere motivato, l'informazione sulla decisione ed il monitoraggio
Ai fini del D.Lgs. n. 152/2006 per VAS si intende:   Il processo che comprende lo svolgimento di una verifica di assoggettabilità, l'elaborazione del rapporto ambientale, lo svolgimento di consultazioni, la valutazione del piano o del programma, del rapporto e degli esiti delle consultazioni, l'espressione di un parere motivato, l'informazione sulla decisione ed il monitoraggio
Ai fini del D.Lgs. n. 152/2006 per VIA si intende:   Il processo che comprende l'elaborazione e la presentazione dello studio d'impatto ambientale da parte del proponente, lo svolgimento delle consultazioni, la valutazione dello studio d'impatto ambientale, delle eventuali informazioni supplementari fornite dal proponente e degli esiti delle consultazioni
Ai fini del D.Lgs. n. 152/2006 per VIA si intende:   Il processo che comprende l'elaborazione e la presentazione dello studio d'impatto ambientale da parte del proponente, lo svolgimento delle consultazioni, la valutazione dello studio d'impatto ambientale, delle eventuali informazioni supplementari fornite dal proponente e degli esiti delle consultazioni
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti per "autocompostaggio" si intende:   Compostaggio degli scarti organici dei propri rifiuti urbani, effettuato da utenze domestiche, ai fini dell'utilizzo in sito del materiale prodotto
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti per "oli usati" si intende:   Qualsiasi olio industriale o lubrificante, minerale o sintetico, divenuto improprio all'uso cui era inizialmente destinato
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti per "rifiuto organico" si intende:   Rifiuti biodegradabili di giardini e parchi, rifiuti alimentari e di cucina prodotti da nuclei domestici, ristoranti, servizi di ristorazione e punti vendita al dettaglio e rifiuti simili prodotti dall'industria alimentare raccolti in modo differenziato
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti per "rifiuto pericoloso" si intende:   Rifiuto che presenta una o più caratteristiche di cui all'allegato I della parte quarta
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti per "rifiuto" si intende:   Qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti, i rifiuti alimentari e di cucina prodotti da nuclei domestici sono:   Rifiuti organici
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti, i rifiuti alimentari e di cucina prodotti da ristoranti, servizi di ristorazione e punti vendita al dettaglio sono:   Rifiuti organici
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti, i rifiuti biodegradabili di giardini e parchi sono:   Rifiuti organici
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti, il produttore dei rifiuti o la persona fisica o giuridica che ne è in possesso corrisponde a:   Detentore
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti, il soggetto la cui attività produce rifiuti o chiunque effettui operazioni di pretrattamento, di miscelazione o altre operazioni che hanno modificato la natura o la composizione di detti rifiuti corrisponde a:   Produttore di rifiuti
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti, la persona fisica o giuridica che professionalmente sviluppi, fabbrichi, trasformi, tratti, venda o importi prodotti corrisponde a:   Produttore del prodotto
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti, l'impresa che agisce in qualità di committente, al fine di acquistare e successivamente vendere rifiuti, compresi i commercianti che non prendono materialmente possesso dei rifiuti corrisponde a:   Commerciante
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti, l'impresa che dispone il recupero o lo smaltimento dei rifiuti per conto di terzi, compresi gli intermediari che non acquisiscono la materiale disponibilità dei rifiuti corrisponde a:   Intermediario
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti, per "prevenzione" si intende:   Le misure adottate prima che una sostanza, un materiale o un prodotto diventi rifiuto che riducono, tra l'altro, la quantità dei rifiuti, anche attraverso il riutilizzo dei prodotti o l'estensione del loro ciclo di vita
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti, per "prevenzione" si intende:   Le misure adottate prima che una sostanza, un materiale o un prodotto diventi rifiuto che riducono, tra l'altro, gli impatti negativi dei rifiuti prodotti sull'ambiente e la salute umana
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti, per "prevenzione" si intende:   Le misure adottate prima che una sostanza, un materiale o un prodotto diventi rifiuto che riducono, tra l'altro, il contenuto di sostanze pericolose in materiali e prodotti
Ai fini dell'art. 6 co. 2 lett. b) del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., viene effettuata una valutazione ambientale strategica per tutti i piani e i programmi...:   classificati come siti di importanza comunitaria per la protezione degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatica
Ai fini dell'art. 6 co. 2b del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., viene effettuata una valutazione ambientale strategica per tutti i piani e i programmi:   classificati come siti di importanza comunitaria per la protezione degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatica
Ai fini dell'art. 74 del 152/06 e s.m.i., le deiezioni del bestiame o una miscela di lettiera e di deiezione di bestiame, anche sotto forma di prodotto trasformato, ivi compresi i reflui provenienti da attività di piscicoltura, definiscono:   l' effluente di allevamento
Ai fini dell'attuazione del principio di precauzione ai sensi dell'art. 301 del d.lgs. 152/2006 e s.m.i., chi ha facoltà di adottare in qualsiasi momento misure di prevenzione?   Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM)
Ai fini dell'attuazione della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 sono rifiuti speciali:   I rifiuti da attività di servizio
Ai fini dell'attuazione della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 sono rifiuti speciali:   I rifiuti derivanti da attività sanitarie
Ai fini dell'attuazione della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 sono rifiuti speciali:   I rifiuti da attività agricole e agro-industriali, ai sensi e per gli effetti dell'art 2135 cc
Ai fini dell'attuazione della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 sono rifiuti speciali:   I rifiuti da attività commerciali
Ai fini dell'attuazione della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 sono rifiuti speciali:   I rifiuti che derivano dalle attività di scavo
Ai fini dell'attuazione della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 sono rifiuti speciali:   I rifiuti da lavorazioni artigianali
Ai fini dell'attuazione della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 sono rifiuti speciali:   I rifiuti da lavorazioni industriali
Ai fini dell'attuazione della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 sono rifiuti speciali:   I rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi
Ai fini dell'attuazione della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 sono rifiuti speciali:   I rifiuti derivanti dalle attività di demolizione e costruzione
Ai fini dell'attuazione della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 sono rifiuti urbani:   I rifiuti di qualunque natura o provenienza giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico
Ai fini dell'attuazione della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 sono rifiuti urbani:   I rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade
Ai fini dell'attuazione della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 sono rifiuti urbani:   I rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale
Ai fini dell'attuazione della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 sono rifiuti urbani:   I rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali
Ai fini dell'attuazione della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 sono rifiuti urbani:   I rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi non adibiti ad uso civile, assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità
Ai fini dell'attuazione della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 sono rifiuti urbani:   I rifiuti di qualunque natura o provenienza giacenti sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d' acqua
Ai fini dell'attuazione della parte quarta del D.Lgs. 152/2006 sono rifiuti urbani:   I rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione
Ai fini di una corretta gestione dei rifiuti, quale delle seguenti attività è scorretta?   L'abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo
Ai rifiuti amianto derivanti da interventi edilizi di natura friabile o compatta che codice EER va attribuito?   rispettivamente codice EER 17 06 01* - materiali isolanti contenenti amianto e codice EER 17 06 05* - materiali da costruzione contenenti amianto
Ai rifiuti derivanti dal trattamento rifiuti che codice è corretto attribuire?   sempre un codice compreso nel capitolo 19 - rifiuti prodotti da impianti di trattamento dei rifiuti
Ai sensi all'art. 200 del D.Lgs. 152/2006 la gestione dei rifiuti urbani è organizzata sulla base di:   ambiti territoriali ottimali
Ai sensi all'art. 200 del D.Lgs. 152/2006 la gestione dei rifiuti urbani è organizzata sulla base di?   Ambiti territoriali ottimali
Ai sensi del D.Lgs. 152/06, durante il trasporto effettuato da enti, i rifiuti sono accompagnati da un formulario di identificazione, dal quale risultano dei dati. Quali?   Origine, tipologia e quantità dei ritiuti
Ai sensi del D.Lgs. 152/06, i rifiuti devono essere recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell'uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all'ambiente, in particolare:   senza determinare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo, nonché per la fauna e la flora
Ai sensi del D.Lgs. 152/06, la gestione dei rifiuti costituisce attività di:   pubblico interesse
Ai sensi del D.Lgs. 152/06, l'amministrazione competente, per il rilascio di autorizzazione, per la realizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti, si deve pronunciare entro:   150 giorni dalla presentazione dell'istanza
Ai sensi del D.Lgs. 152/06, si intende per recupero dei rifiuti:   Le operazioni che utilizzano rifiuti per generare materie prime secondarie
Ai sensi del D.Lgs. 152/2006 costituisce "digestato da rifiuti" :   il prodotto ottenuto dalla digestione anaerobica di rifiuti organici raccolti separatamente, che rispetti i requisiti contenuti in norme tecniche da emanarsi con decreto del Ministero della Transizione Ecologica
Ai sensi del d.lgs. 152/2006 e s.m.i., per "emissione" in atmosfera si intende:   qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell'atmosfera che possa causare inquinamento atmosferico
Ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e successive modifiche chi deve predisporre i piani regionali di gestione dei rifiuti?   Le Regioni
Ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e successive modifiche chi deve predisporrei piani regionali di gestione dei rifiuti?   Le Regioni
Ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e successive modifiche chi devepredisporre i piani regionali di gestione dei rifiuti?   Le Regioni
Ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e successive modifiche le attività di smaltimento di rifiuti non pericolosi effettuate nel luogo di produzione dei rifiuti stessi possono essere intraprese:   Decorsi novanta giorni dalla comunicazione di inizio di attività alla provincia territorialmente competente
Ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e successive modifiche le attività dismaltimento di rifiuti non pericolosi effettuate nel luogo di produzionedei rifiuti stessi possono essere intraprese:   Decorsi novanta giorni dalla comunicazione di inizio di attività alla provinciaterritorialmente competente
Ai sensi del D.Lgs. 152/2006 i costi della gestione dei rifiuti sono sostenuti:   dal produttore iniziale dei rifiuti nonché dai detentori che si succedono a vario titolo nelle fasi del ciclo di gestione
Ai sensi del D.Lgs. 152/2006 i registri integrati con i formulari relativi al trasporto dei rifiuti dalla data dell'ultima registrazione devono essere conservati:   per cinque anni
Ai sensi del D.Lgs. 152/2006 i registri integrati con i formulari relativi altrasporto dei rifiuti dalla data dell'ultima registrazione devono essereconservati:   per cinque anni
Ai sensi del d.lgs. 152/2006 riportante norme in materia ambientale, relativamente alla tutela delle acque, si considera inquinamento:   l'introduzione diretta o indiretta, a seguito di attività umana, di sostanze nell'acqua che possono nuocere alla salute umana
Ai sensi del d.lgs. 152/2006 riportante norme in materia ambientale, relativamente alla tutela delle acque, si considera inquinamento:   l'introduzione diretta o indiretta, a seguito di attività umana, di sostanze nell'acqua che possono nuocere alla salute umana
Ai sensi del D.Lgs. 152/2006 sono rifiuti urbani:   i rifiuti indifferenziati e da raccolta differenziata provenienti da altre fonti che sono simili per natura e composizione ai rifiuti domestici indicati nell'allegato L-quater del DLgs 152/2006 prodotti dalle attività riportate nell'allegato L-quinquies dello stesso decreto
Ai sensi del D.Lgs. 152/2006 sono rifiuti urbani:   i rifiuti domestici indifferenziati e da raccolta differenziata, ivi compresi: carta e cartone, vetro, metalli, plastica, rifiuti organici, legno e tessili
Ai sensi del D.Lgs. 152/2006, come deve essere effettuata raccolta separata dei rifiuti organici?   con contenitori a svuotamento riutilizzabili o con sacchetti compostabili certificati a norma UNI EN 13432- 2002
Ai sensi del d.lgs. 152/2006, con l'acronimo VIA, si intende:   la valutazione d'impatto ambientale
Ai sensi del D.Lgs. 152/2006, con riferimento alle attività di riutilizzo, riciclaggio e recupero dei rifiuti:   gli Enti di governo d' ambito territoriale ottimale ovvero i Comuni possono individuare appositi spazi, presso i centri di raccolta per l'esposizione temporanea, finalizzata allo scambio tra privati, di beni usati e funzionanti idonei al riutilizzo
Ai sensi del d.lgs. 152/2006, i rifiuti derivanti da lavorazioni agricole rientrano tra i rifiuti:   speciali
Ai sensi del d.lgs. 152/2006, i rifiuti provenienti da attività agricole e agro-industriali sono classificati nel Codice dell'Ambiente come:   rifiuti speciali
Ai sensi del d.lgs. 152/2006, i rifiuti si distinguono in:   urbani, speciali, pericolosi e non pericolosi
Ai sensi del D.Lgs. 152/2006, la raccolta differenziata dei rifiuti organici:   avviene con contenitori a svuotamento riutilizzabili o con sacchetti compostabili certificati a norma UNI EN 13432-2002
Ai sensi del D.Lgs. 152/2006, la regolamentazione delle attività di gestione dei rifiuti, ivi compresa la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, anche pericolosi, secondo un criterio generale di separazione dei rifiuti di provenienza alimentare e degli scarti di prodotti vegetali e animali o comunque ad alto tasso di umidità dai restanti rifiuti, è di competenza:   delle regioni
Ai sensi del D.Lgs. 152/2006, le modalità del conferimento, della raccolta differenziata e del trasporto dei rifiuti urbani ed assimilati al fine di garantire una distinta gestione delle diverse frazioni di rifiuti e promuovere il recupero degli stessi, rientra le competenze:   dei comuni
Ai sensi del d.lgs. 152/2006, l'indicazione dei criteri generali per l'organizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani spetta:   allo Stato
Ai sensi del D.Lgs. 152/2006, l'indicazione dei criteri generali, ivi inclusa l'emanazione di specifiche linee guida, per l'organizzazione e l'attuazione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani rientra tra le competenze:   dello Stato
Ai sensi del D.Lgs. 152/2006, qual è la pena detentiva prevista per coloro i quali commettono il reato di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti radioattivi?   La reclusione da 3 a 8 anni
Ai sensi del D.Lgs. 152/2006, quali sono i criteri adottati nella gestione dei rifiuti?   Criteri di efficacia, efficienza, economicità, trasparenza, fattibilità tecnica ed economica
Ai sensi del D.Lgs. 152/2006, quali tra i seguenti rifiuti sono classificati come ' speciali'?   Rifiuti da attività agricole e agro-industriali
Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006 e s.m.i., costituisce "inquinamento atmosferico":   ogni modificazione dell'aria atmosferica, dovuta all'introduzione nella stessa di una o di più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da ledere o da costituire un pericolo per la salute umana o per la qualità dell'ambiente oppure tali da ledere i beni materiali o compromettere gli usi legittimi dell'ambiente
Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006 e s.m.i., in particolare dell'art. 269 che tratta in materia di "Autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti", tale autorizzazione stabilisce:   apposite prescrizioni, anche di carattere gestionale, finalizzate ad assicurare il contenimento delle fonti su cui l'autorità competente valuti necessario intervenire, per quanto riguarda le emissioni diffuse
Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006, con "emissione tecnicamente convogliabile" si intende:   una emissione diffusa che deve essere convogliata sulla base delle migliori tecniche disponibili o in presenza di situazioni o di zone che richiedono una particolare tutela
Ai sensi del D.lgs. N. 152/2006 la pubblica amministrazione:   svolge ogni opportuna azione di carattere conoscitivo, di programmazione e pianificazione degli interventi, nonché preordinata alla loro esecuzione
Ai sensi del D.lgs. n. 152/2006 per "Autorità di Bacino" si intende:   l'autorità competente ai sensi dell'articolo 3 della direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, e dell'articolo 3 del decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49
Ai sensi del D.lgs. n. 152/2006 per "bacino idrografico" si intende:   il territorio nel quale scorrono tutte le acque superficiali attraverso una serie di torrenti, fiumi ed eventualmente laghi per sfociare al mare in un'unica foce, a estuario o delta
Ai sensi del D.lgs. n. 152/2006 per "reticolo idrografico" si intende:   l'insieme degli elementi che costituiscono il sistema drenante alveato del bacino idrografico
Ai sensi del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., cosa s'intende per "falda acquifera"?   Uno o più strati sotterranei di roccia o altri strati geologici di porosità e permeabilità sufficiente da consentire un flusso significativo di acque sotterranee o l'estrazione di quantità significative di acque sotterranee
Ai sensi del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., si definisce V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica):   il processo che comprende, secondo le disposizioni di cui al Titolo II della seconda parte dello stesso Decreto, lo svolgimento di una verifica di assoggettabilità, l'elaborazione del rapporto ambientale, lo svolgimento di consultazioni, la valutazione del piano o del programma, del rapporto e degli esiti delle consultazioni, l'espressione di un parere motivato, l'informazione sulla decisione ed il monitoraggio
Ai sensi della direttiva 75/442/CEE, e della decisione 2000/532/CE e s.m.i., cosa rappresenta la prima coppia di numeri del CER (Codice Europeo del Rifiuto)?   Il settore industriale da cui deriva il rifiuto
Ai sensi della direttiva 75/442/CEE, e della decisione 2000/532/CE e s.m.i., cosa rappresenta la seconda coppia di numeri del CER (Codice Europeo del Rifiuto)?   Le sottoclassi (processo produttivo) in cui si articola ciascuna classe di attività
Ai sensi della direttiva 75/442/CEE, e della decisione 2000/532/CE, da quante cifre è composto il CER, ovvero il "Codice Europeo del Rifiuto", da attribuire ad ogni rifiuto?   Da 6 cifre
Ai sensi della L. R. 14/2016, recante "Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti e dell'economia circolare" , i piani di gestione dei rifiuti sono integrati con:   un dettagliato programma per la prevenzione della produzione dei rifiuti ai sensi dell'articolo 199, comma 3, lettera r) del decreto legislativo 152/2006
Ai sensi della L. R. 14/2016, recante "Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti e dell'economia circolare" , il Piano regionale dei rifiuti di cui all'articolo 199 del decreto legislativo 152/2006 si compone:   dei Piani regionali di gestione dei rifiuti urbani, speciali e per la bonifica delle aree inquinate
Ai sensi della L. R. 14/2016, recante "Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti e dell'economia circolare" , la Sezione regionale del catasto dei rifiuti (SRCR) di cui all'articolo 183, comma 1, del decreto legislativo 152/2006:   è curata dall'ARPAC in collaborazione con l'Osservatorio regionale sulla gestione dei rifiuti
Ai sensi della L. R. 14/2016, recante "Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti e dell'economia circolare" , la tariffa del servizio è determinata:   dall'EdA ai sensi dell'articolo 238 del decreto legislativo 152/2006, applicata all'utenza per la copertura dei costi complessivi correlati ai diversi segmenti del ciclo nel territorio dell'ATO o dei SAD, eventualmente individuati, modulata, per ciascun Comune, tenuto conto delle percentuali raggiunte di riduzione, riutilizzo, raccolta differenziata e qualità del materiale raccolto, valutate secondo i parametri individuati con le linee guida stabilite dalla Regione Campania ai sensi dell'articolo 9, comma 1, lettera i)
Ai sensi della legge 394/1991, in vista della sua approvazione, il piano per il parco è depositato presso le sedi dei Comuni, delle comunità montane e delle Regioni interessate e chiunque può prenderne visione, estrarne copia ed eventualmente presentare all'Ente parco osservazioni scritte entro il termine di:   sessanta giorni
Ai sensi della normativa nazionale sul danno ambientale, di cui al d.lgs. n. 152 del 2006, la riparazione del danno ambientale deve avvenire:   ove occorra anche mediante l'esperimento dei procedimenti finalizzati a conseguire dal soggetto che ha causato il danno, o la minaccia imminente di danno, le risorse necessarie a coprire i costi relativi alle misure di riparazione da adottare e non attuate dal medesimo soggetto
Ai sensi della normativa nazionale sul danno ambientale, di cui all'art. 311 del d.lgs. n. 152 del 2006 e s.m.i., Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare agisce:   per il risarcimento del danno ambientale in forma specifica, anche esercitando l'azione civile in sede penale
Ai sensi della normativa nazionale sul danno ambientale, di cui l'art. 300 del D.lgs. n. 152 del 2006 e s.m.i., è danno ambientale:   qualsiasi deterioramento significativo e misurabile, diretto o indiretto, di una risorsa naturale o dell'utilità assicurata da quest'ultima
Ai sensi della normativa sulla autorizzazione integrata ambientale (AIA), l'autorità competente è:   il Ministero Dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per tutti gli impianti esistenti e nuovi di competenza statale, individuati all'allegato XII (parte seconda); per gli altri impianti la competenza è dell'autorità indicata dalla Regione
Ai sensi della normativa sulla gestione dei rifiuti costituisce un "deposito temporaneo prima della raccolta" :   il raggruppamento dei rifiuti ai fini del trasporto degli stessi in un impianto di recupero e/o smaltimento, effettuato prima della raccolta ai sensi dell'art 185-bis del DLgs 152/2006
Ai sensi della normativa sulla tutela del suolo e delle acque, il Piano di bacino distrettuale:   è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le norme d'uso finalizzate alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del suolo ed alla corretta utilizzazione della acque, sulla base delle caratteristiche fisiche ed ambientali del territorio interessato
Ai sensi della normativa sulla tutela del suolo e delle acque, l'Autorità di bacino distrettuale è istituita:   in ciascun distretto idrografico (art. 63, D.lgs. 152/2006 e s.m.i.)
Ai sensi della normativa vigente è sanzionabile lo svolgimento di attività di raccolta e trasporto di rifiuti in assenza della prescritta iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali?   Sì, ai sensi dell'ar256 del dlg152/2006
Ai sensi della normativa vigente in materia ambientale, in aggiunta ai controlli di tipo ordinario, ARPA può effettuare iniziative di controllo di tipo straordinario che non sono oggetto di pianificazione e programmazione?   Sempre, per approfondire o verificare aspetti particolari dell'impianto, come ad esempio in caso di esposti, eventi incidentali, incendi, ecc
Ai sensi dell'art. 107, D.Lgs. 152/2006 non è ammesso lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, anche se triturati, in fognatura, ad eccezione:   Di quelli organici provenienti dagli scarti dell'alimentazione trattati con apparecchi dissipatori di rifiuti alimentari che ne riducano la massa in particelle sottili
Ai sensi dell'art. 11 del d.lgs. 152/2006, la Valutazione Ambientale Strategica comprende, tra gli altri:   l'elaborazione del rapporto ambientale
Ai sensi dell'art. 12 co. 2 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i soggetti competenti in materia ambientale inviano il proprio parere all'autorità competente ed all'autorità procedente...:   entro trenta giorni dalla trasmissione del documento preliminare da parte delle due autorità
Ai sensi dell'art. 12 co. 2 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i soggetti competenti in materia ambientale inviano il proprio parere all'autorità competente ed all'autorità procedente:   entro trenta giorni dalla trasmissione del documento preliminare da parte delle due autorità
Ai sensi dell'art. 121 del d.lgs. 152/2006, "Norme in materia di ambiente", il Piano di tutela delle acque contiene:   le misure necessarie alla tutela qualitativa e quantitativa del sistema idrico
Ai sensi dell'art. 124, "Criteri generali", del d.lgs. 152/2006, "Norme in materia di ambiente", devono essere preventivamente autorizzati:   tutti gli scarichi
Ai sensi dell'art. 13 co. 3 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., a chi spetta la redazione del rapporto ambientale?   Al proponente o all'autorità procedente
Ai sensi dell'art. 13 co. 3 della D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., a chi spetta la redazione del rapporto ambientale?   al proponente o all'autorità procedente
Ai sensi dell'art. 13 co. 4 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., nel rapporto ambientale debbono essere individuati, descritti e valutati...:   gli impatti significativi che l'attuazione del piano o del programma proposto potrebbe avere sull'ambiente, nonché le ragionevoli alternative che possono adottarsi in considerazione degli obiettivi e dell'ambito territoriale del piano o del programma stesso
Ai sensi dell'art. 13 co. 5 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., quale tra i seguenti documenti deve necessariamente essere allegato all'istanza per l'avvio del procedimento di valutazione di impatto ambientale?   Una sintesi non tecnica
Ai sensi dell'art. 13 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., a chi spetta la redazione del rapporto ambientale ?   Al proponente o all'autorità procedente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica
Ai sensi dell'art. 13 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., cosa viene individuato nel rapporto ambientale?   gli impatti significativi che l'attuazione del piano o del programma proposto potrebbe avere sull'ambiente, nonché le ragionevoli alternative che possono adottarsi in considerazione degli obiettivi e dell'ambito territoriale del piano o del programma stesso
Ai sensi dell'art. 14, comma 2, della L. R. 14/2016, recante "Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti e dell'economia circolare" il Piano regionale per la bonifica delle aree inquinate costituisce:   ai sensi dell'articolo 199, comma 6 del decreto legislativo152/2006, parte integrante del Piano regionale dei rifiuti
Ai sensi dell'art. 140 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e ss.mm.ii., a quale soggetto spetta la dichiarazione di notevole interesse pubblico di un bene paesaggistico?   Alla Regione, per gli immobili e le aree indicati dall'art. 136 del D.lgs. 42/2004
Ai sensi dell'art. 146 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e ss.mm.ii., quale soggetto si esprime in caso di impugnazione dell'autorizzazione paesaggistica?   Il TAR, o, in caso di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, quest'ultimo
Ai sensi dell'art. 147 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e ss.mm.ii., qualora l'autorizzazione paesaggistica riguardi opere da eseguirsi da parte di amministrazioni statali, ivi compresi gli alloggi di servizio per il personale militare, qual è il soggetto deputato al rilascio della stessa?   L'autorizzazione viene rilasciata in esito ad una conferenza di servizi indetta ai sensi delle vigenti disposizioni di legge in materia di procedimento amministrativo
Ai sensi dell'art. 150 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e ss.mm.ii., nell'ambito del controllo e della gestione di beni e paesaggi soggetti a tutela, la Regione o il Ministero hanno la facoltà di inibire l'esecuzione dei lavori o sospenderli se già iniziati?   Sì, nel caso di lavori senza autorizzazione o comunque capaci di recare pregiudizio al paesaggio
Ai sensi dell'art. 17 del decreto legislativo 152 del 2006 recante "Informazione sulla decisione" del procedimento di VAS, quali dei seguenti atti sono soggetti a pubblicazione sul sito WEB delle autorità interessate?   Parere motivato, dichiarazione di sintesi e le misure adottate in merito al monitoraggio
Ai sensi dell'art. 17 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e ss.mm.ii., quale tra le seguenti opzioni di risposta NON rientra tra ciò che deve essere reso pubblico sui siti web della autorità interessate?   L'elenco dei beni culturali e paesaggistici inclusi nel territorio dell'autorità competente
Ai sensi dell'art. 178 del D.Lgs. 152/06, i rifiuti devono essere recuperati e smaltiti con metodi opportuni, al fine di non recare pregiudizio:   Al paesaggio e ai siti di particolare interesse
Ai sensi dell'art. 178 del D.Lgs. 152/06, la gestione dei rifiuti è effettuata secondo quali criteri?   Efficacia
Ai sensi dell'art. 179 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., la gestione dei rifiuti avviene nel rispetto della seguente gerarchia:   1)prevenzione; 2)preparazione per il riutilizzo; 3)riciclaggio; 4)recupero di altro tipo (recupero di energia); 5)smaltimento
Ai sensi dell'art. 179 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., la gestione dei rifiuti avviene nel rispetto della seguente gerarchia:   1)prevenzione; 2)preparazione per il riutilizzo; 3)riciclaggio; 4)recupero di altro tipo (recupero di energia); 5)smaltimento
Ai sensi dell'art. 179 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., la gestione dei rifiuti avviene nel rispetto della seguente gerarchia:   1)prevenzione 2)preparazione per il riutilizzo 3)riciclaggio 4)recupero di altro tipo (recupero di energia) 5)smaltimento
Ai sensi dell'art. 179 del D.Lgs. 152/2006 parte IV, qual è la gerarchia da rispettare in materia di gestione dei rifiuti?   Prevenzione preparazione per il riutilizzo riciclaggio recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia smaltimento
Ai sensi dell'art. 179 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., la gestione dei rifiuti avviene nel rispetto della seguente gerarchia:   prevenzione; preparazione per il riutilizzo; riciclaggio; recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia; smaltimento
Ai sensi dell'art. 179, del D.Lgs. 152/06 e ss. mm. ii., la gestione dei rifiuti avviene nel rispetto della seguente gerarchia:   1)prevenzione 2)preparazione per il riutilizzo 3)riciclaggio 4)recupero di altro tipo (recupero di energia) 5)smaltimento
Ai sensi dell'art. 180 bis del D.Lgs. 152/06, le iniziative dirette a favorire il riutilizzo dei prodotti e la preparazione per il riutilizzo dei rifiuti che le pubbliche amministrazioni promuovono, possono consistere:   nell'uso di strumenti economici ed educativi
Ai sensi dell'art. 181 del D.Lgs. 152/06, le pubbliche amministrazioni in che modo non favoriscono la riduzione dello smaltimento finale dei rifiuti?   Mediante politiche dirette a diminuire gli acquisti di beni
Ai sensi dell'art. 181, comma 4 del D.Lgs. 152/2006, per facilitare o migliorare il recupero, i rifiuti sono:   raccolti separatamente, laddove ciò sia realizzabile dal punto di vista tecnico, economico e ambientale, e non sono miscelati con altri rifiuti o altri materiali aventi proprietà diverse
Ai sensi dell'art. 182 d.lgs. 152/2006, smaltire i rifiuti urbani non pericolosi in regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti...   È vietato, salvi eventuali accordi regionali o internazionali
Ai sensi dell'art. 182, co. 2 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i rifiuti da avviare allo smaltimento finale devono essere il più possibile ridotti sia in massa che in volume, potenziando:   le attività di riutilizzo, di riciclaggio e di recupero
Ai sensi dell'art. 182, co. 2 del D.Lgs. 152/06 e ss. mm. ii., i rifiuti da avviare allo smaltimento finale devono essere il più possibile ridotti sia in massa che in volume, potenziando:   le attività di riutilizzo, di riciclaggio e di recupero
Ai sensi dell'art. 182, co. 2 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i rifiuti da avviare allo smaltimento finale devono essere il più possibile ridotti sia in massa che in volume, potenziando:   le attività di riutilizzo, di riciclaggio e di recupero
Ai sensi dell'art. 183 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., il trasporto dei rifiuti su strada rientra nelle attività previste di gestione?   Si
Ai sensi dell'art. 183 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., la definizione giuridica di rifiuto è:   qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi
Ai sensi dell'art. 183 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., la definizione giuridica di rifiuto è:   qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi
Ai sensi dell'art. 183 del D.Lgs. 152/06 e ss. mm. ii., il trasporto dei rifiuti su strada rientra nelle attività previste di gestione?   Si
Ai sensi dell'art. 183 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., il trasporto dei rifiuti su strada rientra nelle attività previste di gestione?   Si
Ai sensi dell'art. 183 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i., come sono classificati i rifiuti provenienti da aree cimiteriali, esumazioni ed estumulazioni?   Rifiuti urbani
Ai sensi dell'art. 183 e 184 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., come sono classificati i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade?   Come rifiuti urbani
Ai sensi dell'art. 184 co. 2 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni cimiteriali sono classificati come:   rifiuti urbani (articolo 183, comma 1, lettera b-ter)
Ai sensi dell'art. 184 co. 2 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni cimiteriali sono classificati:   come rifiuti urbani
Ai sensi dell'art. 184 co. 2 del D.Lgs. 152/06 e ss. mm. ii., i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni cimiteriali sono classificati:   come rifiuti urbani
Ai sensi dell'art. 184 co. 2 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni cimiteriali sono classificati:   come rifiuti urbani
Ai sensi dell'art. 184 co. 3 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., rifiuti derivanti da attività commerciali sono:   rifiuti speciali
Ai sensi dell'art. 184 co. 3 del D.Lgs. 152/06 e ss. mm. ii., rifiuti derivanti da attività commerciali sono:   rifiuti speciali
Ai sensi dell'art. 184 co. 3 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., rifiuti derivanti da attività commerciali sono:   rifiuti speciali
Ai sensi dell'art. 184 del D. Lgs. 03 aprile 2006, n° 152 i rifiuti di qualsiasi natura giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua:   sono rifiuti urbani
Ai sensi dell'art. 184 del D. Lgs. 03 aprile 2006, n° 152 i rifiuti di qualsiasi natura giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico:   sono rifiuti urbani
Ai sensi dell'art. 184 del D. Lgs. 03 aprile 2006, n° 152 sono rifiuti speciali:   i rifiuti derivanti da attività agricole e agro-industriali
Ai sensi dell'art. 184 del D. Lgs. 03 aprile 2006, n° 152 sono rifiuti speciali:   i rifiuti derivanti da lavorazioni artigianali
Ai sensi dell'art. 184 del D. Lgs. 03 aprile 2006, n° 152 sono rifiuti urbani   i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade
Ai sensi dell'art. 184 del D. Lgs. 03 aprile 2006, n° 152 sono rifiuti urbani:   i rifiuti vegetali provenenti da aree cimiteriali
Ai sensi dell'art. 184 del D. Lgs. 03 aprile 2006, n° 152 sono rifiuti urbani:   i rifiuti provenenti da esumazioni ed estumulazione nonché quelli derivanti da altre attività cimiteriali
Ai sensi dell'art. 184 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., come vengono classificati i rifiuti?   Secondo l'origine, in rifiuti urbani e rifiuti speciali e, secondo le caratteristiche di pericolosità, in rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi
Ai sensi dell'art. 184 del D.Lgs. 152/06 e ss. mm. ii., come vengono classificati i rifiuti?   secondo l'origine, in rifiuti urbani e rifiuti speciali e, secondo le caratteristiche di pericolosità, in rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi
Ai sensi dell'art. 184 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., come vengono classificati i rifiuti?   secondo l'origine, in rifiuti urbani e rifiuti speciali e, secondo le caratteristiche di pericolosità, in rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi
Ai sensi dell'art. 184 del D.Lgs. 152/06, quali sono i rifiuti speciali?   I rifiuti da attività agricole e agro-industriali
Ai sensi dell'art. 184 del D.Lgs. 152/06, quali sono i rifiuti urbani?   I rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni
Ai sensi dell'art. 184 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., come sono classificati i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti che derivano dalle attività di scavo?   Rifiuti speciali
Ai sensi dell'art. 184 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., come sono classificati i veicoli fuori uso?   Rifiuti speciali
Ai sensi dell'art. 184 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., la declassificazione di un rifiuto da pericoloso a non pericoloso:   non può essere ottenuta attraverso una diluizione o una miscelazione del rifiuto che comporti una riduzione delle concentrazioni iniziali di sostanze pericolose sotto le soglie che definiscono il carattere pericoloso del rifiuto
Ai sensi dell'art. 184-ter del D.Lgs. 152/2006 in materia di rifiuti, quando un rifiuto cessa di essere tale?   Quando è sottoposto a un' operazione di recupero, incluso il riciclaggio e la preparazione per il riutilizzo
Ai sensi dell'art. 187 del D.Lgs. 152/06, è vietato miscelare categorie diverse di rifiuti pericolosi?   Si, salvo alcuni casi previsti dalla stessa normativa
Ai sensi dell'art. 188 del D.Lgs. 152/06, quali sono gli obblighi che il produttore o detentore di rifiuti speciali deve assolvere?   Conferimento dei rifiuti ai soggetti che gestiscono il servizio pubblico
Ai sensi dell'art. 188 del D.Lgs. 152/2006, il produttore iniziale o altro detentore di rifiuti di rame o di metalli ferrosi e non ferrosi che non provveda direttamente al loro trattamento, a chi deve consegnarli?   Unicamente ad imprese autorizzate alle attività di trasporto e raccolta di rifiuti
Ai sensi dell'art. 188 del D.Lgs. 152/2006, nella formulazione oggi vigente, la responsabilità del detentore per il corretto recupero o smaltimento dei rifiuti è esclusa anche:   in caso di conferimento dei rifiuti a soggetti autorizzati alle attività di recupero o di smaltimento, a condizione che il detentore abbia ricevuto il formulario di cui all'articolo 193 controfirmato e datato in arrivo dal destinatario entro tre mesi dalla data di conferimento dei rifiuti al trasportatore, ovvero alla scadenza del predetto termine abbia provveduto a dare comunicazione alla provincia della mancata ricezione del formulario
Ai sensi dell'art. 188-bis co. 3 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., le informazioni contenute nel registro di carico e scarico devono essere rese disponibili all'autorità di controllo?   Sì, in qualunque momento, nel caso in cui ne faccia richiesta
Ai sensi dell'art. 188-bis del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., dov'è collocato il Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti?   Presso la competente struttura organizzativa del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
Ai sensi dell'art. 188-bis del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., la tracciabilità dei rifiuti:   deve essere garantita dalla loro produzione sino alla loro destinazione finale
Ai sensi dell'art. 188-bis del D.Lgs. 152/06 e ss. mm. ii., la tracciabilità dei rifiuti:   deve essere garantita dalla loro produzione sino alla loro destinazione finale
Ai sensi dell'art. 188-bis del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., la tracciabilità dei rifiuti:   deve essere garantita dalla loro produzione sino alla loro destinazione finale
Ai sensi dell'art. 188-bis del D.Lgs. 152/2006 la tracciabilità dei rifiuti:   deve essere garantita dalla loro produzione sino alla loro destinazione finale
Ai sensi dell'art. 19 - "Modalità di svolgimento del procedimento di verifica di assoggettabilità a VIA" - del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. "Norme in materia ambientale" e ss.mm.ii., dal momento della ricezione dello studio preliminare ambientale, l'autorità competente:   verifica, entro cinque giorni dalla ricezione dello studio preliminare ambientale, la completezza e l'adeguatezza della documentazione e, qualora necessario, può richiedere per una sola volta chiarimenti e integrazioni al proponente
Ai sensi dell'art. 19 co. 4 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., chiunque abbia interesse può prendere visione, sul sito web, dello studio preliminare ambientale e della documentazione a corredo, presentando le proprie osservazioni all'autorità competente:   entro e non oltre trenta giorni dalla comunicazione, da parte dell'autorità competente, dell'avvenuta pubblicazione della documentazione nel proprio sito web
Ai sensi dell'art. 19 co. 4 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., chiunque abbia interesse può prendere visione, sul sito web, dello studio preliminare ambientale e della documentazione a corredo, presentando le proprie osservazioni all'autorità competente...:   Entro e non oltre quarantacinque giorni dalla comunicazione, da parte dell'autorità competente, dell'avvenuta pubblicazione della documentazione nel proprio sito web
Ai sensi dell'art. 19 co. 4 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., chiunque abbia interesse può prendere visione, sul sito web, dello studio preliminare ambientale e della documentazione a corredo, presentando le proprie osservazioni all'autorità competente...:   entro e non oltre quarantacinque giorni dalla comunicazione, da parte dell'autorità competente, dell'avvenuta pubblicazione della documentazione nel proprio sito web
Ai sensi dell'art. 190 co. 1-quater del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., cosa devono essere annotate sul registro di carico e scarico?   le informazioni sulle caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti
Ai sensi dell'art. 190 co. 5 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., da quale soggetto sono numerati e vidimati i registri di carico e scarico?   Dalle Camere di commercio territorialmente competenti
Ai sensi dell'art. 190 co. 5 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i registri di carico e scarico devono essere numerati e vidimati:   dalle Camere di commercio territorialmente competenti
Ai sensi dell'art. 190 del D.Lgs. 152/2006, i registri di carico e scarico dei rifiuti sono numerati e vidimati:   Dalle Camere di commercio territorialmente competenti
Ai sensi dell'art. 190 del D.Lgs. 152/2006, le informazioni contenute nel registro di carico e scarico dei rifiuti devono essere rese disponibili all'autorità di controllo qualora ne faccia richiesta?.   Si, in qualsiasi momento
Ai sensi dell'art. 191 del D. Lgs 152/06 e ss. mm. ii., al Sindaco è consentito emettere ordinanze in materia di smaltimento di rifiuti solidi urbani?   Sì, in situazioni di urgente necessità, anche in deroga alle disposizioni vigenti
Ai sensi dell'art. 191 del D. Lgs 152/06 e ss.mm.ii., al Sindaco è consentito emettere ordinanze in materia di smaltimento di rifiuti solidi urbani?   Sì, in situazioni di urgente necessità, anche in deroga alle disposizioni vigenti
Ai sensi dell'art. 192 del D.Lgs. 152/2006, che regola il divieto di abbandono dei rifiuti, qualora la responsabilità del suddetto fatto illecito sia imputabile ad amministratori o rappresentanti di persona giuridica:   sono tenuti in solido a procedere alla rimozione, all'avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi la persona giuridica ed i soggetti che siano subentrati nei diritti della persona stessa, secondo le previsioni del decreto legislativo 8 giugno 2001, n 231, in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni
Ai sensi dell'art. 192 del D.Lgs. 152/2006, fatta salva l'applicazione della sanzioni di cui agli articoli 255 e 256, chiunque viola il divieto di abbandono di rifiuti sul suolo è tenuto a procedere alla rimozione:   vero, in solido con il proprietario al quale tale violazione sia imputabile a titolo di dolo o colpa, in base agli accertamenti effettuati, in contraddittorio con i soggetti interessati, dai soggetti preposti al controllo
Ai sensi dell'art. 193 co. 3 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., il formulario di identificazione dei rifiuti, in linea generale, deve accompagnare il trasporto:   sia di rifiuti pericolosi che non pericolosi
Ai sensi dell'art. 193 co. 3 del D.Lgs. 152/06 e ss. mm. ii., il formulario di identificazione dei rifiuti, in linea generale, deve accompagnare il trasporto:   sia di rifiuti pericolosi che non pericolosi
Ai sensi dell'art. 193 co. 3 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., il formulario di identificazione dei rifiuti, in linea generale, deve accompagnare il trasporto:   sia di rifiuti pericolosi che non pericolosi
Ai sensi dell'art. 193 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., il formulario di identificazione dei rifiuti, deve accompagnare il trasporto di rifiuti:   sia destinati ad impianti di recupero, sia destinati ad impianti di smaltimento
Ai sensi dell'art. 193 del D.Lgs. 152/06 e ss. mm. ii., il formulario di identificazione dei rifiuti, deve accompagnare il trasporto di rifiuti:   sia destinati ad impianti di recupero, sia destinati ad impianti di smaltimento
Ai sensi dell'art. 193 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., il formulario di identificazione dei rifiuti, deve accompagnare il trasporto di rifiuti:   sia destinati ad impianti di recupero, sia destinati ad impianti di smaltimento
Ai sensi dell'art. 193 del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., la "micro-raccolta" è intesa come:   raccolta di rifiuti da parte di un unico raccoglitore o trasportatore presso più produttori o detentori, svolta con lo stesso automezzo, ovvero presso diverse unità locali dello stesso produttore, deve essere effettuata nel termine massimo di 48 ore
Ai sensi dell'art. 195 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., l'indicazione dei criteri generali, ivi inclusa l'emanazione di specifiche linee guida, per l'organizzazione e l'attuazione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani rientra tra le competenze:   dello Stato
Ai sensi dell'art. 195 del D.Lgs. 152/06 e ss. mm. ii., l'indicazione dei criteri generali, ivi inclusa l'emanazione di specifiche linee guida, per l'organizzazione e l'attuazione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani rientra tra le competenze:   dello Stato
Ai sensi dell'art. 195 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., l'indicazione dei criteri generali, ivi inclusa l'emanazione di specifiche linee guida, per l'organizzazione e l'attuazione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani rientra tra le competenze:   dello Stato
Ai sensi dell'art. 196 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., a chi sono affidate, le competenze in materia di autorizzazione all'esercizio delle operazioni di smaltimento e di recupero dei rifiuti, anche pericolosi?   alle Regioni
Ai sensi dell'art. 196 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., l'approvazione dei progetti di nuovi impianti per la gestione dei rifiuti è di competenza:   della Regione
Ai sensi dell'art. 196 del D.Lgs. 152/06 e ss. mm. ii., a chi sono affidate, le competenze in materia di autorizzazione all'esercizio delle operazioni di smaltimento e di recupero dei rifiuti, anche pericolosi?   alle Regioni
Ai sensi dell'art. 196 del D.Lgs. 152/06 e ss. mm. ii., l'approvazione dei progetti di nuovi impianti per la gestione dei rifiuti è di competenza:   della Regione
Ai sensi dell'art. 196 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., a chi sono affidate, le competenze in materia di autorizzazione all'esercizio delle operazioni di smaltimento e di recupero dei rifiuti, anche pericolosi?   alle Regioni
Ai sensi dell'art. 196 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., l'approvazione dei progetti di nuovi impianti per la gestione dei rifiuti è di competenza:   della Regione
Ai sensi dell'art. 196 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e ss.mm.ii., quali sono, tra le altre, le competenze delle Regioni in materia di gestione dei rifiuti?   Alle Regioni competono l'elaborazione, l'approvazione e l'aggiornamento dei piani per la bonifica di aree inquinate di propria competenza
Ai sensi dell'art. 198 del D.Lgs. 152/2006 i comuni concorrono a disciplinare la gestione dei rifiuti urbani...   con appositi regolamenti
Ai sensi dell'art. 198 del D.Lgs. 152/2006, le modalità del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani sono definite:   Con regolamento comunale
Ai sensi dell'art. 198 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e ss.mm.ii., quali sono, tra le altre, le competenze dei Comuni in materia di gestione dei rifiuti?   I comuni concorrono a disciplinare la gestione dei rifiuti urbani con appositi regolamenti, adottati nel rispetto dei principi di trasparenza, efficienza, efficacia ed economicità e in coerenza con i piani d'ambito
Ai sensi dell'art. 20 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., il proponente:   ha la facoltà di richiedere, prima di presentare il progetto, una fase di confronto con l'autorità competente al fine di definire la portata e il livello di dettaglio delle informazioni necessarie da considerare per la redazione dello studio di impatto ambientale
Ai sensi dell'art. 202 D.Lgs. 152/06, quale autorità, provvede all'affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti?   l'Autorità d' Ambito
Ai sensi dell'art. 208 D.Lgs. 152/06, i soggetti che, intendono realizzare nuovi impianti per lo smaltimento di rifiuti, devono indirizzare l'apposita domanda:   Alla Regione competente per territorio
Ai sensi dell'art. 208 D.Lgs. 152/06, l'autorizzazione per la realizzazione dei nuovi impianti per il recupero dei rifiuti, è rinnovabile?   Si, previa presentazione di apposita domanda
Ai sensi dell'art. 208 D.Lgs. 152/06, l'autorizzazione per la realizzazione dei nuovi impianti per lo smaltimento di rifiuti, ha validità:   Decennale
Ai sensi dell'art. 208 D.Lgs. 152/06, l'autorizzazione per la realizzazione dei nuovi impianti per lo smaltimento di rifiuti, viene rilasciata:   Dalla Regione competente per territorio
Ai sensi dell'art. 208 del D.Lgs. 152/2006, per la realizzazione e la gestione di nuovi impianti di smaltimento o di recupero di rifiuti, anche pericolosi, la normativa in materia dispone:   la necessità di un' autorizzazione unica rilasciata dalla Regione
Ai sensi dell'art. 212 del D.Lgs. 152 del 2006, gli imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del codice civile, produttori iniziali di rifiuti:   sono esclusi dall'obbligo di iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali per il trasporto dei propri rifiuti effettuato all'interno del territorio provinciale o regionale dove ha sede l'impresa ai fini del conferimento degli stessi nell'ambito del circuito organizzato di raccolta di cui alla lettera pp) del comma 1 dell'articolo 183 del dlgs n 152/2006
Ai sensi dell'art. 215 D.Lgs. 152/06, la comunicazione di inizio attività, di smaltimento dei rifiuti non pericolosi, deve essere rinnovata:   Ogni cinque anni
Ai sensi dell'art. 215 D.Lgs. 152/06, le attività di autosmaltimento di rifiuti non pericolosi, possono essere svolte, previa comunicazione:   Alla competente Sezione regionale dell'albo
Ai sensi dell'art. 215 D.Lgs. 152/06, le operazioni di smaltimento di rifiuti non pericolosi, non possono essere intraprese se non decorsi:   90 giorni dalla comunicazione di inizio delle operazioni
Ai sensi dell'art. 216 D.Lgs. 152/06, le operazioni di recupero dei rifiuti non pericolosi, possono essere intraprese decorsi:   90 giorni dalla comunicazione di inizio delle operazioni
Ai sensi dell'art. 22 co. 2 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i costi per la redazione dello studio di impatto ambientale e di tutti i documenti elaborati nelle varie fasi del procedimento sono a carico...:   del proponente
Ai sensi dell'art. 22 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i costi per la redazione dello studio di impatto ambientale e di tutti i documenti elaborati nelle varie fasi del procedimento sono a carico:   del proponente
Ai sensi dell'art. 23 d.lgs. 152/2006, ove la documentazione trasmessa dal proponente risulti, al vaglio dell'autorità competente, incompleta, l'autorità medesima fissa, per la presentazione da parte del proponente di una documentazione integrativa, un termine perentorio...   Non superiore a 30 giorni
Ai sensi dell'art. 23 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., l'autorità competente verifica la completezza della documentazione...:   entro quindici giorni dalla presentazione dell'istanza di VIA
Ai sensi dell'art. 23 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., l'autorità competente verifica la completezza della documentazione:   entro quindici giorni dalla presentazione dell'istanza di VIA
Ai sensi dell'art. 247 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e ss.mm.ii., nel caso in cui il sito inquinato sia soggetto a sequestro, l'autorità giudiziaria che lo ha disposto può:   autorizzare l'accesso al sito per l'esecuzione degli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale delle aree, anche al fine di impedire l'ulteriore propagazione degli inquinanti ed il conseguente peggioramento della situazione ambientale
Ai sensi dell'art. 248 co. 2 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., il completamento degli interventi di bonifica di siti inquinati, è accertato:   dalla Provincia, mediante apposita certificazione
Ai sensi dell'art. 251 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., l'anagrafe dei siti inquinati oggetto di bonifica è predisposta:   dalle Regioni
Ai sensi dell'art. 256 D.Lgs. 152/2006, in caso di abbandono di rifiuti, è prevista l'applicazione di una sanzione penale?   Sì, se autore della violazione è un imprenditore o responsabile di un ente
Ai sensi dell'art. 256 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., è sanzionabile lo svolgimento di attività di raccolta e trasporto di rifiuti in assenza della prescritta iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali?   Si
Ai sensi dell'art. 256 del D.Lgs. 152/06 e ss. mm. ii., è sanzionabile lo svolgimento di attività di raccolta e trasporto di rifiuti in assenza della prescritta iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali?   Si
Ai sensi dell'art. 256 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., è sanzionabile lo svolgimento di attività di raccolta e trasporto di rifiuti in assenza della prescritta iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali?   Si
Ai sensi dell'art. 256, D.Lgs. 152/06, la gestione dei rifiuti pericolosi senza autorizzazione comporta   l'arresto da sei mesi a due anni oltre ad una ammenda da € 2600 a € 26000
Ai sensi dell'art. 258 co. 4 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., sono previste sanzioni in caso di inosservanza degli obblighi connessi al formulario di identificazione?   Si, è punito chiunque effettua il trasporto di rifiuti senza il formulario o indicando nel formulario stesso dati incompleti o inesatti
Ai sensi dell'art. 258, comma 4, D.Lgs. 152/06, nell'ipotesi di trasporto di rifiuti pericolosi con un formulario contenente dati incompleti o inesatti:   la condotta costituisce falsità ideologica di privato in atto pubblico
Ai sensi dell'art. 258, D.Lgs. 152/06, la predisposizione di un certificato di analisi di rifiuti con false indicazioni sulla natura, sulla composizione e sulle caratteristiche chimicofisiche dei rifiuti costituisce ipotesi di:   falsità ideologica di privati in atto pubblico
Ai sensi dell'art. 259, D.Lgs. 152/06, nell'ipotesi di trasporto illecito di rifiuti, la confisca del mezzo utilizzato per il trasporto:   consegue alla sentenza di condanna, o a quella emessa ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale
Ai sensi dell'art. 260-bis, D.Lgs. 152/2006, i soggetti che non si sono iscritti al SISTRI (sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti), pur essendone obbligati, in che modo sono puniti?   Con sanzione amministrativa
Ai sensi dell'art. 268 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., qual è la definizione di "inquinamento atmosferico"?   ogni modificazione dell'aria, dovuta all'introduzione di sostanze in quantità e con caratteristiche tali da ledere la salute umana, la qualità dell'ambiente, i beni materiali o compromettere gli usi legittimi dell'ambiente
Ai sensi dell'art. 268, co. 1, lett. a, del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., qual è la definizione di "inquinamento atmosferico"?   Ogni modificazione dell'aria, dovuta all'introduzione di sostanze in quantità e con caratteristiche tali da ledere la salute umana, la qualità dell'ambiente, i beni materiali o compromettere gli usi legittimi dell'ambiente
Ai sensi dell'art. 27 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., nel caso di procedimenti di VIA di competenza statale il proponente:   può richiedere all'autorità competente che il provvedimento di VIA sia rilasciato nell'ambito di un provvedimento unico comprensivo di ogni autorizzazione e nulla osta richiesto dalla normativa in materia ambientale vigente, per la realizzazione e l'esercizio del progetto
Ai sensi dell'art. 301 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., in attuazione del principio di precauzione, l'operatore interessato, quando emerga il rischio di danno ambientale, deve:   informarne senza indugio, indicando tutti gli aspetti pertinenti alla situazione, il comune, la provincia, la regione o la provincia autonoma nel cui territorio si prospetta l'evento lesivo, nonché il Prefetto della provincia che, nelle ventiquattro ore successive, informa il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
Ai sensi dell'art. 304 d.lgs. 152/2006, quando un danno ambientale non si è ancora verificato, ma esiste una minaccia imminente che si verifichi...   L'operatore interessato adotta, entro ventiquattro ore e a proprie spese, le necessarie misure di prevenzione e di messa in sicurezza
Ai sensi dell'art. 306 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., nel caso di ripristino ambientale, i rischi per la salute umana:   hanno la priorità su ogni altra criticità
Ai sensi dell'art. 3-quater co. 2 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., l'attività della pubblica amministrazione deve essere finalizzata a consentire la migliore attuazione possibile...:   del principio dello sviluppo sostenibile
Ai sensi dell'art. 3-ter del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., chi garantisce la tutela dell'ambiente, degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale?   Gli enti pubblici e privati, persone fisiche e giuridiche pubbliche o private
Ai sensi dell'art. 3-ter del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., chi garantisce l'ambiente, gli ecosistemi naturali e il patrimonio culturale?   enti pubblici e privati, persone fisiche e giuridiche pubbliche o private
Ai sensi dell'art. 452-sexies del codice penale, salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da due a sei anni, chiunque abusivamente:   cede, acquista, riceve, trasporta, importa, esporta, procura ad altri, detiene, trasferisce, abbandona o si disfa illegittimamente di materiale ad alta radioattività
Ai sensi dell'art. 452-terdecies del codice penale ("Omessa bonifica") salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito:   chiunque, essendovi obbligato per legge, per ordine del giudice ovvero di un'autorità pubblica, non provvede alla bonifica, al ripristino o al recupero dello stato dei luoghi
Ai sensi dell'art. 5 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., cosa si intende per impatti ambientali?   effetti significativi, diretti e indiretti, di un piano, di un programma, sui seguenti fattori: popolazione e salute umana; biodiversità, con particolare attenzione alle specie e agli habitat protetti; territorio, suolo, acqua, aria e clima; beni materiali, patrimonio culturale, paesaggio
Ai sensi dell'art. 5 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e ss.mm.ii., cosa s'intende per "verifica di assoggettabilità di un piano o programma"?   La verifica necessaria per valutare, ove previsto, se piani, programmi ovvero le loro modifiche, possano aver effetti significativi sull'ambiente e devono essere sottoposti alla fase di valutazione secondo le disposizioni del decreto, considerato il diverso livello di sensibilità ambientale delle aree interessate
Ai sensi dell'art. 54 D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., cosa si intende per "acque di transizione"?   I corpi idrici superficiali in prossimità della foce di un fiume, che sono parzialmente di natura salina a causa della loro vicinanza alle acque costiere, ma sostanzialmente influenzati dai flussi di acqua dolce
Ai sensi dell'art. 54 D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., cosa si intende per "bacino idrografico"?   il territorio nel quale scorrono tutte le acque superficiali attraverso una serie di torrenti, fiumi e laghi per sfociare al mare in un'unica foce
Ai sensi dell'art. 54 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., cosa si intende per acque sotterranee?   tutte le acque che si trovano sotto la superficie del suolo nella zona di saturazione e a contatto diretto con il suolo o il sottosuolo
Ai sensi dell'art. 54 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., cosa si intende per falda acquifera?   uno o più strati sotterranei di roccia o altri strati geologici di porosità e permeabilità sufficiente da consentire un flusso significativo di acque sotterranee o l'estrazione di quantità significative di acque sotterranee
Ai sensi dell'art. 54 del d.lgs. 152/2006, per "falda acquifera" si intende:   uno o più strati sotterranei di roccia o strati geologici di porosità e permeabilità sufficiente da consentire un flusso significativo di acque sotterranee o l'estrazione di quantità significative di acque sotterranee
Ai sensi dell'art. 54 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., cosa s'intende per "bacino idrografico"?   Il territorio nel quale scorrono tutte le acque superficiali attraverso una serie di torrenti, fiumi ed eventualmente laghi per sfociare al mare in un'unica foce, a estuario o delta
Ai sensi dell'art. 54 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., cosa s'intende per "distretto idrografico"?   Area di terra e di mare, costituita da uno o più bacini idrografici limitrofi e dalle rispettive acque sotterranee e costiere che costituisce la principale unità per la gestione dei bacini idrografici
Ai sensi dell'art. 54 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., cosa s'intende per "reticolo idrografico"?   L'insieme degli elementi che costituiscono il sistema drenante alveato del bacino idrografico
Ai sensi dell'art. 55 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., l'Associazione nazionale Comuni italiani (ANCI) contribuisce allo svolgimento dell'attività conoscitiva in materia di difesa del suolo?   si, contribuisce
Ai sensi dell'art. 55 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., quali sono le azioni comprese nell'attività conoscitiva in materia di difesa del suolo?   Raccolta, elaborazione, archiviazione e diffusione dei dati
Ai sensi dell'art. 55 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., le Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, nonché le istituzioni e gli enti pubblici, anche economici, che raccolgano dati nel settore della difesa del suolo, a chi hanno l'obbligo di trasmetterli?   Alla Regione territorialmente interessata ed al Servizio geologico d'Italia - Dipartimento difesa del suolo dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)
Ai sensi dell'art. 57-bis del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., si definisce "CITE":   il Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha il compito di assicurare il coordinamento delle politiche nazionali per la transizione ecologica e la relativa programmazione
Ai sensi dell'art. 6 co. 4 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i piani di protezione civile in caso di pericolo per l'incolumità pubblica sono oggetto del decreto 152/06 e ss.mm.ii.?   no, sono esclusi
Ai sensi dell'art. 6 co. 4 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i piani di protezione civile in caso di pericolo per l'incolumità pubblica sono oggetto del decreto?   no, sono esclusi
Ai sensi dell'art. 60 del decreto legislativo 152/2006, l'acronimo "ISPRA" sta per:   Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale
Ai sensi dell'art. 60 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., quale tra le seguenti funzioni è di competenza dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA)?   Realizzare il sistema informativo unico e la rete nazionale integrati di rilevamento e sorveglianza
Ai sensi dell'art. 61 co. 4 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., a chi spetta la competenza della normativa tecnica relativa alla progettazione e costruzione di dighe di sbarramento?   Allo Stato, in ogni caso
Ai sensi dell'art. 61 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., a quale ente spettano le funzioni relative al vincolo idrogeologico di cui al regio decreto-legge 30 dicembre 1923, n. 327?   Alle Regioni
Ai sensi dell'art. 63 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e ss.mm.ii., le Autorità di bacino provvedono, tenuto conto delle risorse finanziarie previste a legislazione vigente a:   esprimere parere sulla coerenza con gli obiettivi del Piano di bacino dei piani e programmi dell'Unione europea, nazionali, regionali e locali relativi alla difesa del suolo, alla lotta alla desertificazione, alla tutela delle acque e alla gestione delle risorse idriche
Ai sensi dell'art. 65 co. 4 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., le disposizioni del Piano di bacino approvato...:   hanno carattere immediatamente vincolante per le amministrazioni ed enti pubblici, nonché per i soggetti privati
Ai sensi dell'art. 65 co. 5 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., quanto tempo hanno le autorità competenti per adeguare i rispettivi piani territoriali ai contenuti del piano di bacino?   L'adeguamento deve avvenire entro 12 mesi dall'approvazione del piano di bacino
Ai sensi dell'art. 65 co. 7 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., fino a quando rimangono in vigore le misure di salvaguardia previste nella procedura di approvazione di un piano di bacino?   Fino all'approvazione del piano di bacino e comunque per un periodo non superiore a 3 anni
Ai sensi dell'art. 65 D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., il Piano di bacino distrettuale ha valore di piano territoriale di settore ed è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale:   sono pianificate e programmate le azioni e le norme d'uso per la conservazione, la difesa, la valorizzazione del suolo e la corretta utilizzazione delle acque, sulla base delle caratteristiche fisiche ed ambientali del territorio interessato
Ai sensi dell'art. 65 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., il Piano di bacino distrettuale ha valore di piano territoriale di settore ed è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico operativo mediante il quale:   sono pianificate e programmate le azioni e le norme d'uso per la conservazione, la difesa, la valorizzazione del suolo e la corretta utilizzazione delle acque, sulla base delle caratteristiche del territorio interessato
Ai sensi dell'art. 65 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., il Piano di bacino, ha valore di piano...:   territoriale di settore con valore conoscitivo, normativo e tecnico-operativo
Ai sensi dell'art. 65 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., il Piano di bacino distrettuale, ha valore:   di piano territoriale di settore ed è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le norme d'uso finalizzate alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del suolo ed alla corretta utilizzazione della acque, sulla base delle caratteristiche fisiche ed ambientali del territorio interessato
Ai sensi dell'art. 66 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i piani di bacino, prima della loro approvazione...:   sono sottoposti a valutazione ambientale strategica in sede statale
Ai sensi dell'art. 66 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i piani di bacino, prima della loro approvazione:   sono sottoposti a valutazione ambientale strategica (VAS) in sede statale, secondo la procedura prevista dalla parte seconda del decreto
Ai sensi dell'art. 66 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., qualora i Piani di Bacino comportino un impatto ambientale su siti designati come zone di protezione speciale (ZPS) per la conservazione degli uccelli selvatici, e/o su siti di importanza comunitaria (SIC) per la protezione degli habitat naturali:   devono essere sottoposti alla verifica di assoggettabilità alla valutazione ambientale strategica (VAS)
Ai sensi dell'art. 68 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i progetti di piano stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico...:   non sono sottoposti a valutazione ambientale strategica
Ai sensi dell'art. 68bis del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., i "Contratti di fiume":   concorrono alla definizione e all'attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a livello di bacino e sottobacino idrografico, quali strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale di tali aree
Ai sensi dell'art. 69 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i piani di bacino sono attuati attraverso piani di intervento della durata di:   3 anni
Ai sensi dell'art. 69, co. 1, del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., qual è la durata dei piani di intervento con cui si attuano i piani di bacino?   Tre anni
Ai sensi dell'art. 7 co. 5 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., in sede statale, chi è l'autorità competente ai fini della VAS e dell'AIA?   Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
Ai sensi dell'art. 7 co. 6 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., in sede regionale, quali sono i compiti della pubblica amministrazione, ai fini della VAS e dell'AIA?   Tutela, protezione e valorizzazione ambientale individuata secondo le disposizioni delle leggi regionali o delle Province autonome
Ai sensi dell'art. 72bis del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., quali enti, con il finanziamento da parte del Ministero della transizione ecologica, hanno il compito di eseguire gli interventi di rimozione o di demolizione di opere e immobili realizzati in aree soggette a rischio idrogeologico elevato o molto elevato, ovvero di opere e immobili dei quali viene comprovata l'esposizione a rischio idrogeologico, in assenza o in totale difformità del permesso di costruire?   I Comuni
Ai sensi dell'art. 73 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e ss.mm.ii., quale delle seguenti opzioni NON è uno degli obiettivi della disciplina generale per la tutela delle acque superficiali, marine e sotterranee?   Agevolare la captazione delle sorgenti e l'emungimento delle falde
Ai sensi dell'art. 74 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., per acque salmonicole si intendono:   le acque in cui vivono o possono vivere pesci appartenenti a specie come le trote, i temoli e i coregoni
Ai sensi dell'art. 74 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., cosa si intende per "abitante equivalente"?   Il carico organico biodegradabile avente una richiesta biochimica di ossigeno a 5 giorni (BOD 5) pari a 60 grammi di ossigeno al giorno
Ai sensi dell'art. 74 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., cosa si intende per "acque dolci"?   Le acque che si presentano in natura con una concentrazione di sali tale da essere considerate appropriate per l'estrazione e il trattamento al fine di produrre acqua potabile
Ai sensi dell'art. 74, co. 1, lett. d, del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., per acque salmonicole si intendono:   le acque in cui vivono o possono vivere pesci appartenenti a specie come le trote, i temoli e i coregoni
Ai sensi dell'art. 8 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., da chi è assicurato il supporto tecnico-scientifico all'autorità competente nel caso di piani, programmi e progetti per i quali le valutazioni ambientali VIA e VAS spettano allo Stato?   Dalla Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS, composta da un numero massimo di cinquanta commissari, inclusi il Presidente e il Segretario, posta alle dipendenze funzionali del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
Ai sensi dell'art. 8 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., per i procedimenti per i quali sia riconosciuto un concorrente interesse regionale unitamente a quello statale, da chi è assicurato il supporto tecnico- scientifico all'autorità competente nel caso di piani, programmi e progetti per i quali le valutazioni ambientali VIA e VAS spettano allo Stato?   In tali casi, all'attività istruttoria partecipa un esperto designato dalle Regioni e dalle Province autonome interessate, individuato tra i soggetti in possesso di adeguata professionalità ed esperienza nel settore della valutazione dell'impatto ambientale e del diritto ambientale
Ai sensi dell'art. 95 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e ss.mm.ii., in merito alla tutela quantitativa della risorsa idrica e del risparmio idrico, a quali soggetti spetta il compito di definizione degli obblighi di installazione e manutenzione in regolare stato di funzionamento di idonei dispositivi per la misurazione delle portate e dei volumi d'acqua pubblica derivati, nonché della restituzione e trasmissione dei relativi dati?   Alle Regioni
Ai sensi dell'articolo 216 del D.Lgs. 152/2006, l'esercizio delle operazioni di recupero dei rifiuti dopo quanto tempo può essere intrapreso dalla comunicazione di inizio attività all'ente di competenza?   90 giorni
Ai sensi dell'articolo 268, c. 1 del d.lgs. 152/2006, relativamente alla tutela dell'aria, si definisce emissione:   qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell'atmosfera che possa causare inquinamento atmosferico
Ai termini dell'art. 182 del D.Lgs. 152/06 è vietato smaltire i rifiuti urbani non pericolosi:   in regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti, fatti salvi eventuali accordi regionali o internazionali, qualora gli aspetti territoriali e l'opportunità tecnico economica di raggiungere livelli ottimali di utenza servita lo richiedano
Al fine del prodursi del reato di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti previsto dall'art. 260 del D.Lgs. 152/06, la quantità di rifiuti gestita è rilevante?   Sì, deve trattarsi di un ingente quantitativo di rifiuti
Al fine di ridurre il rischio che un cumulo di rifiuti a base di sfalci vegetali dalla raccolta porta a porta possa essere oggetto di autoignizione è opportuno bagnarlo?   no, assolutamente perché l'incremento dell'umidità favorisce la fermentazione
Al rifiuto costituito dal metallo ottenuto dallo smontaggio dei rifiuti domestici ingombranti quali beni di arredamento a carattere durevole che codice è corretto attribuire?   i codici EER 19 12 02 metalli ferrosi e 19 12 03 metalli non ferrosi
Al vetro che si ottiene dalla separazione meccanica dei rifiuti urbani differenziati è corretto attribuire il codice EER 20 01 02 vetro?   no in quanto si tratta di un rifiuto ottenuto dal trattamento di un rifiuto e non direttamente dalla raccolta differenziata