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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Legislazione dei rifiuti

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A condizione che siano rispettate le norme tecniche e le prescrizioni specifiche disciplinate nel d.lgs. 152/2006, l'esercizio delle operazioni di recupero dei rifiuti, ai sensi dell'art. 216 dello stesso decreto, può essere intrapreso dopo aver presentato:   una comunicazione di inizio di attività alla Provincia territorialmente competente
Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006 per alcune attività nell'ambito della gestione dei rifiuti:   esistono delle procedure semplificate che devono garantire in ogni caso un elevato livello di protezione ambientale e controlli efficaci ai sensi e nel rispetto di quanto disposto dall'articolo 177, comma 4
Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006 spetta ai Comuni:   determinare tramite appositi regolamenti, nel rispetto dei principi di trasparenza, efficienza, efficacia ed economicità e in coerenza con i piani d'ambito ai sensi dell'articolo 201 del suddetto decreto, le modalità del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani
Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006 spetta alle Regioni:   la predisposizione, l'adozione e l'aggiornamento dei piani regionali di gestione dei rifiuti
Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006 spetta allo Stato:   la definizione dei criteri generali e delle metodologie per la gestione integrata dei rifiuti
Ai sensi del d.lgs. n. 152/2006 e allegati, il deposito preliminare che si effettua prima di una delle operazioni di smaltimento è codificato con:   D15
Ai sensi del d.lgs. n. 36 del 13 gennaio 2003, che disciplina le attività di smaltimento in discarica dei rifiuti, esistono tutte le seguenti categorie di discarica, tranne una, quale?   discarica per rifiuti sensibili
Ai sensi del d.lgs. n. 36 del 13 gennaio 2003, che disciplina le attività di smaltimento in discarica dei rifiuti, nelle discariche per rifiuti non pericolosi possono essere ammessi:   i rifiuti urbani, i rifiuti non pericolosi di ogni altra origine che soddisfano i criteri di ammissione previsti dalla normativa vigente, e anche i rifiuti pericolosi stabili e non reattivi che soddisfano determinati criteri di ammissione
Ai sensi del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea la politica dell'Unione Europea in materia ambientale è fondata sul principio di:   precauzione
Ai sensi del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea la politica dell'Unione Europea in materia ambientale è fondata sul principio di:   azione preventiva
Ai sensi del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la politica dell'Unione Europea in materia ambientale è fondata sul principio di:   azione preventiva
Ai sensi del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la politica dell'Unione Europea in materia ambientale:   è fondata sui principi di precauzione e della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente
Ai sensi della direttiva 98/2008/CE sui rifiuti, per “trattamento” si intende:   le operazioni di recupero o smaltimento, inclusa la preparazione prima del recupero o dello smaltimento
Ai sensi della normativa in materia di rifiuti con RAEE si intendono:   i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche
Ai sensi della normativa sugli imballaggi di cui al d.lgs. n. 152 del 2006 il Consorzio nazionale imballaggi, denominato CONAI:   definisce, in accordo con le Regioni e con le pubbliche amministrazioni interessate, gli ambiti territoriali in cui rendere operante un sistema integrato che comprenda la raccolta, la selezione e il trasporto dei materiali selezionati a centri di raccolta o di smistamento
Ai sensi della normativa sugli imballaggi di cui al d.lgs. n. 152 del 2006 si intende per “imballaggio”:   il prodotto, composto di materiali di qualsiasi natura, adibito a contenere determinate merci, dalle materie prime ai prodotti finiti, a proteggerle, a consentire la loro manipolazione e la loro consegna dal produttore al consumatore o all'utilizzatore, ad assicurare la loro presentazione, nonché gli articoli a perdere usati allo stesso scopo
Ai sensi della normativa sui rifiuti pericolosi:   è in via generale vietato miscelare rifiuti pericolosi aventi differenti caratteristiche di pericolosità
Ai sensi della normativa sui rifiuti si può qualificare come " intermediario" dei rifiuti:   qualsiasi impresa che dispone il recupero o lo smaltimento dei rifiuti per conto di terzi, compresi gli intermediari che non acquisiscono la materiale disponibilità dei rifiuti
Ai sensi dell'allegato B alla parte IV del d.lgs.n.152 del 2006 è codificata con “D10”:   l'operazione di smaltimento che consiste nell'incenerimento a terra
Ai sensi dell'allegato C alla parte IV del d.lgs.n.152 del 2006 è codificata con “R13”:   la messa in riserva dei rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti)
Ai sensi dell'allegato D della parte quarta del d.lgs.n.152 del 2006 i rifiuti sono identificati come pericolosi quando:   il codice EER è contrassegnato dall'asterisco (*)
Ai sensi dell'art. 183 del d.lgs. n. 152 del 2006, costituisce un "rifiuto pericoloso":   il rifiuto che presenta una o più caratteristiche di cui all'allegato I della parte quarta del d.lgs. 152/2006
Ai sensi dell'art. 183 del d.lgs.n.152 del 2006 per “recupero” si intende:   qualsiasi operazione il cui principale risultato sia quello di permettere ai rifiuti di svolgere un ruolo utile sostituendo atri materiali che sarebbero altrimenti utilizzati per assolvere una particolare funzione o di prepararli ad assolvere tale funzione all'interno dell'impianto o nell'economia generale
Ai sensi dell'art. 208 del d.lgs. 152/2006, per la realizzazione e la gestione di nuovi impianti di smaltimento o di recupero di rifiuti, anche pericolosi, la normativa in materia dispone:   la necessità di un'autorizzazione unica rilasciata dalla Regione
Ai sensi dell'art. 230 del d.lgs. n. 152 del 2006, che disciplina i rifiuti derivanti da attività di manutenzione delle infrastrutture, il luogo di produzione dei rifiuti derivanti da attività di manutenzione alle infrastrutture, effettuata direttamente dal gestore dell'infrastruttura a rete e degli impianti per l'erogazione di forniture e servizi di interesse pubblico o tramite terzi:   può coincidere con la sede del cantiere che gestisce l'attività manutentiva