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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Normativa

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I Bisogni Educativi Speciali (BES) nascono in maniera formale:   Con una Direttiva Ministeriale del 2012
I bisogni educativi speciali (BES) sono definiti:   macrocategoria
I campi di esperienza previsti dalle indicazioni nazionali del 2012 per la scuola dell'infanzia sono:   L'insieme delle esperienze, degli oggetti e dei linguaggi con i quali i bambini e le bambine sviluppano i più significativi apprendimenti
I collaboratori del dirigente scolastico sono nominati:   Dal Dirigente Scolastico
I consigli di interclasse si riuniscono:   In ore non coincidenti con l'orario delle lezioni
I Disturbi legati a fattori socio-economici, linguistici, culturali:   Rientrano tra i Bisogni Educativi Speciali
I disturbi specifici di apprendimento (DSA):   sono riconosciuti come tali dalla legge 170 del 2010
I docenti delle istituzioni scolastiche, rispettando la natura e le caratteristiche di ogni grado di scuola, sono tenuti, così dispongono le Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati, a trasformare gli «obiettivi generali del processo formativo» e gli «obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli allievi» in Unità di Apprendimento, caratterizzate da:   obiettivi formativi
I docenti di sostegno, in base al d.lgs. 16/04/94, art.127, fanno parte integrante dell'organico di circolo ed in esso assumono la:   titolarità
I docenti di sostegno:   fanno parte del Consiglio di Classe e partecipano a pieno titolo alle operazioni di valutazione, con diritto di voto
I docenti di sostegno:   fanno parte del consiglio di classe e partecipano a pieno titolo alle operazioni di valutazione, con diritto di voto
I docenti, per gruppi o singolarmente, redigono:   Il programma di lavoro didattico di propria competenza inserendolo nel progetto generale educativo-scolastico
I giovani di 15 anni possono assolvere l'ultimo anno di obbligo di istruzione anche attraverso il contratto di apprendistato, a condizione che:   Ci sia l'intesa tra Regioni, Ministero del lavoro, Ministero dell'istruzione e parti sociali (legge 183/2010)
I momenti concreti in cui si esercita il diritto all'istruzione e all'educazione dell'alunno con disabilità, in base alla legge 104/1992, sono:   il Piano educativo individualizzato e il Profilo dinamico funzionale
I nidi e i micronidi, ai sensi dell'art. 2 d.lgs. 65/2017 accolgono le bambine ed i bambini   Tra tre e trentasei mesi di età
I percorsi triennali e quadriennali di istruzione e formazione professionale (IFP) sono rivolti:   Ai giovani che hanno concluso il primo ciclo di istruzione
I piani di studio personalizzati:   considerano le esigenze di ogni singolo alunno
I servizi integrativi, ai sensi dell'art. 2 d.lgs. 65/2017, si distinguono in:   Spazi gioco, centri per bambini e famiglie, servizi educativi in contesto domiciliare
I traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza e alle discipline sono fissati:   al termine della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado
Il "Piano Annuale per l'Inclusività" viene indicato con l'acronimo:   PAI
Il "piano didattico personalizzato" è un piano di studio:   basato sulle esigenze dell'alunno con difficoltà di apprendimento
Il "riordino dei cicli scolastici" riguarda:   l'organizzazione generale degli ordini e gradi di scuola
Il bisogno educativo speciale (BES) è:   qualsiasi difficoltà, transitoria e permanente, di tipo psicologico, motoria, comportamentale, relazionale, relativa all'apprendimento o derivante da svantaggio socio-economico o culturale
Il collegio dei docenti è composto:   Dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio nel circolo o nell'istituto, ed è presieduto dal dirigente scolastico; ne fanno altresì parte i docenti di sostegno che ai sensi del D.Lgs. n. 297/1994, art. 315, co. 5, assumono la contitolarità di classi del circolo o istituto
Il collegio dei docenti è composto:   Da tutti gli insegnanti in servizio nell'Istituto Scolastico ed è presieduto dal Dirigente scolastico
Il collegio dei docenti della scuola dell'infanzia è formato:   Dal Dirigente Scolastico e da tutti gli insegnanti in servizio nei vari plessi dell'istituto
Il collegio dei docenti si riunisce:   Ogni qualvolta il Dirigente scolastico ne ravvisi il bisogno
Il collegio docenti è un organo collegiale composto da?   Tutto il personale docente e il dirigente
Il Comitato di valutazione individua specifici criteri di valutazione, quali:   qualità dell'insegnamento, potenziamento competenze alunni e innovazione didattica, coordinamento organizzativo e didattico
Il Comitato per la Valutazione dei Docenti è costituito:   tramite elezione da parte del collegio dei docenti
Il compito di stilare il regolamento interno d'istituto spetta al:   consiglio d'istituto
Il Consiglio di circolo/istituto ha potere deliberante (D.Lgs. n. 297/1994, art. 10):   Tra l'altro, in tutte le materie indicate nelle altre risposte
Il Consiglio di circolo/istituto ha potere deliberante (D.Lgs. n. 297/1994, art. 10):   Tra l'altro, in tutte le materie indicate nelle altre risposte
Il Consiglio di Istituto è stato istituito:   Dal D.P.R. 416/1974, rappresenta l'organo con poteri di indirizzo politico e di controllo che si occupa dell'assetto organizzativo e strutturale della scuola e dura in carica tre anni scolastici, come da art.5.
Il Consiglio d'interclasse:   estende e valorizza i rapporti tra docenti e genitori
Il coordinamento pedagogico ai sensi della L. 107/2015 è   Obbligatorio
Il cosiddetto "riordino dei cicli scolastici" riguarda:   l'organizzazione generale degli ordini e gradi di scuola
Il curricolo implicito è sotteso in:   Quello esplicito
Il curricolo nella scuola dell'infanzia si definisce come:   l'indicazione degli obiettivi assunti, delle procedure metodologiche impiegate, delle scelte responsabilmente effettuate e delle azioni intraprese dalla scuola
Il d.l. 98/2011 dispone che, a decorrere dall'anno scolastico 2011-2012 la scuola dell'infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado siano aggregate in istituti comprensivi per garantire:   un processo di continuità scolastica nell'ambito dello stesso ciclo d'istruzione
Il d.l. 98/2011 ha stabilito che, a decorrere dall'anno scolastico 2011-2012, la scuola dell'infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado sono aggregate in:   istituti comprensivi
Il d.lgs. 165/2001 ammette che il corso-concorso di reclutamento dei dirigenti scolastici preveda una sola prova scritta, oltre all'orale?   Sì, lo consente
Il d.lgs. 59/2004 prevede che la scuola dell'infanzia concorra allo sviluppo dei bambini nel rispetto della responsabilità educativa dei genitori, che viene definita come:   primaria
Il d.lgs. 59/2004 prevede che la scuola dell'infanzia concorra allo sviluppo dei bambini, declinato secondo tutte le seguenti specificazioni, TRANNE una. Quale?   Logico-critico
Il d.lgs. 59/2004 prevede che l'orario annuale della scuola dell'infanzia si diversifichi:   a seconda dei progetti educativi delle singole scuole e tenuto conto delle richieste delle famiglie
Il d.lgs. 65/2017 prevede che nelle bambine e nei bambini, dalla nascita sino a sei anni, l'istituzione scolastica sviluppi determinate potenzialità. Tra queste ultime, NON cita:   la disciplina
Il D.Lgs. 66/2017 ha portato importanti novità per quanto riguarda le modalità di redazione del PEI, per il quale è previsto che nel futuro le scuole si dovranno avvalere del seguente documento:   Il Profilo di Funzionamento
Il d.P.R. 249/1998 afferma che la scuola è una comunità volta alla crescita della persona:   in tutte le sue dimensioni
Il d.P.R. 249/1998 afferma che la scuola sia luogo di formazione mediante l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica?   Sì, lo afferma
Il d.P.R. 275/1999 chiarifica che determinati interventi, operati dalle istituzioni scolastiche, debbano essere mirati alla domanda delle famiglie. Essi sono interventi di:   educazione, formazione e istruzione
Il d.P.R. 275/1999 considera il Piano dell'offerta formativa come documento fondamentale delle istituzioni scolastiche:   in quanto costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche stesse
Il d.P.R. 275/1999 definisce l'autonomia delle istituzioni scolastiche come garanzia di libertà:   d'insegnamento
Il d.P.R. 275/1999 definisce l'autonomia delle istituzioni scolastiche come garanzia di:   pluralismo culturale
Il d.P.R. 275/1999 descrive la possibilità di diversificare, nelle istituzioni scolastiche, le modalità di impiego dei docenti nelle varie classi e sezioni, in funzione delle eventuali differenziazioni nelle scelte metodologiche e organizzative adottate nel Piano dell'offerta formativa, come espressione dell'autonomia:   organizzativa
Il d.P.R. 275/1999 impone alle istituzioni scolastiche, nell'esercizio della loro autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di curare tutti i seguenti aspetti, TRANNE:   l'elaborazione di progetti che vadano oltre la flessibilità curricolare
il d.P.R. 275/1999 reca norme in materia di:   autonomia delle istituzioni scolastiche
Il d.P.R. 275/1999 stabilisce che, nell'esercizio dell'autonomia didattica, le istituzioni scolastiche debbano assicurare la realizzazione di determinate iniziative. Tra queste, NON cita esplicitamente:   le iniziative di volontariato
Il d.P.R. 567/1996 dispone che le scuole definiscano, promuovano e valutino iniziative iniziative complementari e integrative dell'iter formativo degli studenti. Devono tener conto delle esigenze rappresentate dagli studenti e dalle famiglie?   Sì, devono
Il d.P.R. 89/2009 ammette la frequenza anticipata dei bambini alla scuola dell'infanzia al sussistere di determinate condizioni. Alcune di esse sono di seguito riportate, ma una è ESTRANEA; quale?   Assenza di DSA
Il d.P.R. 89/2009 ammette la frequenza anticipata dei bambini alla scuola dell'infanzia al sussistere di determinate condizioni. Alcune di esse sono di seguito riportate, ma una è ESTRANEA; quale?   Assenza di DSA
Il d.P.R. 89/2009 consente alle famiglie di chiedere, per la scuola dell'infanzia, un tempo scolastico ridotto?   Sì, per complessive 25 ore settimanali
Il d.P.R. 89/2009 estende la possibilità di iscrizione alla scuola dell'infanzia ai bambini che compiono tre anni di età entro il:   30 aprile dell'anno scolastico di riferimento
Il D.P.R. n. 275/1999 e ss.mm.ii. prevede, all'art. 7, che le istituzioni scolastiche possono promuovere o aderire ad accordi di rete che abbiano ad oggetto:   attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento; di amministrazione e contabilità; di acquisto di beni e servizi, di organizzazione e di altre attività coerenti con le finalità istituzionali
Il Decreto Interministeriale n. 182/2020 ha introdotto una novità nel sistema d'inclusione scolastica degli alunni e delle alunne con disabilità. Di cosa si tratta?   L'adozione del modello nazionale di piano educativo individualizzato
Il decreto legge 98/2011 ha stabilito che, al ricorrere di determinate condizioni, l'autonomia possa essere concessa agli istituti comprensivi che abbiano almeno:   500 alunni
Il Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 59 "Riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente" rientra:   Nella riforma della "Buona scuola"
Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi nella Scuola:   Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l'organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti, al personale ATA, posto alle sue dirette dipendenze
Il Dirigente Scolastico, nella formazione delle classi, ...   deve tenere presenti i criteri generali fissati dal Consiglio di istituto e le proposte avanzate dal Collegio dei Docenti
Il diritto all'educazione e all'istruzione della persona disabile è garantito anche nelle scuole dell'infanzia?   Sì, ai sensi della legge 104/1992
Il diritto all'educazione e all'istruzione delle persone disabili stabilito dalla legge 104/1992:   riguarda anche le sezioni della scuola dell'infanzia
Il dpR 249/1998 prescrive che i regolamenti delle singole istituzioni scolastiche secondarie individuino tutti i seguenti elementi, TRANNE:   le ammende pecuniarie sostitutive delle sanzioni conseguenti a mancanze disciplinari degli studenti
Il DPR 275/1999 all'art. 4 affida alle istituzioni scolastiche autonome il compito di individuare:   Le modalità e i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi prefissati
Il dpR 416/1974 impone la convocazione del collegio dei docenti a scadenze determinate?   Sì, almeno una volta per ogni trimestre o quadrimestre
Il gioco ha per il bambino una valenza fondamentale su vari piani, tra questi, come indicato dal D.M. 3-6-1991 - Orientamenti dell'attività educativa nelle scuole materne statali, il piano dello sviluppo simbolico che si realizza nel gioco di:   Di finzione, di immaginazione e di identificazione
Il Gruppo di lavoro per l'inclusione (GLI) dove svolge la propria attività?   Presso ogni istituzione scolastica
Il gruppo di lavoro per l'inclusione si occupa della redazione:   del PAI
Il Gruppo per l'Inclusione Territoriale (GIT) è nominato dal   Direttore generale dell'USR
Il libro unico di Stato venne introdotto:   durante il fascismo
Il logopedista:   È il professionista sanitario che svolge la propria attività nella prevenzione e nel trattamento riabilitativo dei disturbi del linguaggio
Il P.E.I. piano educativo individualizzato viene elaborato:   dagli operatori della scuola e dei servizi sanitari e sociali in collaborazione con i familiari dell'alunno in situazione di handicap
Il P.T.O.F. viene elaborato e aggiornato di norma:   Ogni tre anni
Il PAI (Piano Annuale per l'Inclusione):   Va redatto da ciascuna istituzione scolastica, in riferimento a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali disabili compresi presenti nell'Istituto
Il Patto di Corresponsabilità Scuola-Famiglia:   Istituito col D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249, modificato dal D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 art. 5-bis, viene sottoscritto dai genitori affidatari e dal Dirigente Scolastico, rafforza il rapporto scuola-famiglia
Il Patto educativo di corresponsabilità, di cui all'articolo 3 del d.P.R. 235/2007, è:   un documento finalizzato a definire diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, genitori e alunni
Il PDP, Piano Didattico Personalizzato:   è lo strumento previsto in attuazione della L.170/2010 che prevede che gli studenti con diagnosi DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso degli studi
Il PEI - Piano Educativo Individualizzato descrive annualmente gli interventi educativi e didattici destinati all'alunno, definendo obiettivi, metodi e criteri di valutazione. Esso è redatto:   Congiuntamente dalla scuola e dai Servizi (Equipe Psico-Sociosanitaria) con la collaborazione della famiglia
Il PEI è:   il progetto educativo e didattico personalizzato riguardante la dimensione dell'apprendimento correlata agli aspetti riabilitativi e sociali
Il personale specializzato per i bambini con handicap:   Assume la contitolarità delle sezioni in cui opera
il Piano Annuale per l'Inclusività (PAI)   è riferito a tutte le alunne e a tutti gli alunni con BES
Il Piano dell'Offerta Formativa è adottato:   dal singolo consiglio di circolo o di istituto
Il piano dell'offerta formativa è espressione:   dell'autonomia scolastica
Il piano dell'offerta formativa è espressione:   dell'autonomia scolastica
Il piano dell'offerta formativa è predisposto:   da ogni istituzione scolastica
Il Piano dell'offerta formativa (D.P.R. n. 275/1999, art. 3):   È un documento triennale predisposto in ogni istituzione scolastica, con la partecipazione di tutte le sue componenti
Il Piano dell'Offerta Formativa (POF) è adottato ...   dal Consiglio di circolo o di istituto
Il Piano dell'Offerta Formativa (POF) è:   il documento nel quale ogni Istituzione Scolastica costruisce la propria identità che consente agli alunni, alle famiglie e al territorio di conoscere l'offerta educativa
Il Piano dell'Offerta Formativa (POF) ...   esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia
Il piano dell'offerta formativa delle scuole è:   il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale
Il piano dell'offerta formativa delle scuole:   riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa
Il Piano dell'Offerta formativa diviene triennale ma può essere rivisto entro il mese di:   ottobre di ogni anno
Il Piano dell'offerta formativa predisposto dalle istituzioni scolastiche viene definito come documento fondamentale dal d.P.R. 275/1999:   in quanto costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche stesse
Il Piano dell'offerta formativa, disciplinato dal d.P.R. 275/1999, è elaborato:   dal collegio dei docenti, coerentemente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale
Il piano didattico personalizzato è:   un documento, uno strumento di lavoro con la funzione di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee per ogni singolo alunno
Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) viene firmato:   dal dirigente scolastico (o da un docente da questi delegato), dai docenti e dalla famiglia
Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) viene redatto:   dal consiglio di classe, una volta acquisita la diagnosi specialistica e dopo aver ascoltato la famiglia e se necessario gli specialisti
Il Piano d'inclusione è compreso nel   PTOF
Il Piano Educativo Individualizzato (PEI) è:   uno strumento di progettazione condivisa utile all'inclusione scolastica dell'alunno con disabilità
Il Piano Educativo Individualizzato viene specificato nelle sue funzioni:   Dall'Atto di Indirizzo e coordinamento del Dpr 24 febbraio 1994 relativo ai compiti delle unità sanitarie locali in materia di alunni portatori di handicap"
Il Piano Nazionale Scuola Digitale è stato:   Un pilastro della Riforma della "Buona scuola"
Il Piano per l'inclusione è inserito nel   PTOF
Il Piano per l'inclusione da chi è predisposto?   Da ciascuna Istituzione scolastica
Il piano triennale dell'offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti:   Dal dirigente scolastico
Il Piano triennale dell'offerta formativa (D.P.R. n. 275/1999, art. 3):   È predisposto in ogni istituzione scolastica, con la partecipazione di tutte le sue componenti
Il Piano triennale dell'Offerta Formativa (PTOF) da chi viene approvato?   Dal Consiglio d'istituto
Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF) da chi viene elaborato?   Dal Colleggio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola definiti dal Dirigente scolastico
Il piano triennale dell'offerta formativa una volta predisposto è rivedibile?   Si, è rivedibile annualmente
Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa, come previsto dall'articolo 3 del d.P.R. 275/1999:   riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa
Il piano triennale dell'offerta formativa:   Può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre
Il POF è elaborato:   dal collegio dei docenti
Il POF è il documento fondamentale costitutivo dell'identità:   culturale e progettuale della scuola
Il POF (Piano dell'Offerta Formativa) viene deliberato   tenendo conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e, per la scuola secondaria superiore, degli studenti
Il POF, Piano dell'Offerta Formativa, è l'attuazione di uno dei principi basilari su cui si fonda l'agire della Pubblica Amministrazione. Quale?   la trasparenza amministrativa
Il POF, Piano dell'Offerta Formativa, costituisce la "carta d'identità" con cui la scuola si definisce nei confronti delle famiglie, degli studenti e del territorio. Esso:   viene elaborato dal Collegio Docenti e approvato dal Consiglio di Circolo o d'Istituto, previsto dal Regolamento dell'autonomia scolastica (DPR 275/99, in attuazione della L. 59/97)
Il potere disciplinare di una scuola è regolato da:   regolamento interno d'Istituto
Il primo ciclo di istruzione si articola in:   due percorsi scolastici
Il primo ciclo di istruzione:   comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado
Il primo ciclo d'Istruzione, così come definito dal D.Lgs 59/2004, è costituito:   Dalla scuola primaria e dalla scuola secondaria di primo grado
Il primo ciclo d'Istruzione, così come definito dal d.lgs. 59/2004, è costituito:   dalla scuola primaria e dalla scuola secondaria di primo grado
Il principio dell'insegnamento individualizzato:   Afferma il diritto ad una prestazione didattica differenziata a favore di tutti i bambini ed in particolare dei bambini portatori di handicap
Il principio secondo il quale per gli allievi in situazioni di handicap "l'istruzione dell'obbligo deve avvenire nelle classi normali della scuola pubblica" è stato sancito in Italia per la prima volta dalla legge:   118/71
Il Profilo di funzionamento, di cui tratta l'art. 12 legge 104/1992 (modificato dal D. Lgs. 96/2019), è redatto da una Unità di valutazione multidisciplinare, nell'ambito del SSN, composta da:   Uno specialista in neuropsichiatria infantile o un medico specialista, esperto nella patologia che connota lo stato di salute del minore; almeno due tra un esercente nell'area della riabilitazione, uno psicologo dell'età evolutiva, un assistente sociale o un pedagogista o un altro delegato, in possesso di specifica qualificazione professionale, in rappresentanza dell'Ente locale di competenza
Il Profilo dinamico funzionale, redatto dopo un primo periodo di inserimento scolastico, ai sensi della Legge 104/1992:   indica il prevedibile livello di sviluppo dell'alunno nei tempi brevi (sei mesi) e medi (due anni)
Il profilo dinamico-funzionale degli alunni disabili indica:   le caratteristiche fisiche, affettive, psichiche e sociali dell'alunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento e le possibilità di recupero sia le capacità possedute
Il profilo dinamico-funzionale di un alunno disabile è aggiornato:   a conclusione della scuola d'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado e durante il corso della scuola secondaria di secondo grado
Il profilo dinamico-funzionale di un alunno disabile, come dispone la Legge 104/1992:   è utilizzato ai fini della formulazione di un piano educativo individualizzato
Il profilo dinamico-funzionale indica:   Le caratteristiche dell'alunno con handicap, le capacità possedute, le difficoltà di apprendimento, le possibilità di recupero
Il programma annuale è approvato:   Dal Consiglio di Istituto
Il PTOF (Piano Triennale dell'Offerta Formativa) è:   Un documento programmatico (patto tra scuola, famiglie e territorio)
Il rappresentante legale di un istituto scolastico è:   Il dirigente scolastico
Il registro del sostegno è:   il registro che ha ogni insegnante di sostegno e che va consegnato al termine dell'anno scolastico
Il Regolamento di istituto è elaborato dal ...   Consiglio di Istituto
Il Regolamento di istituto è elaborato dal ...   Consiglio di Istituto
Il regolamento recante le norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche è stato emanato con Decreto del Presidente della Repubblica numero:   275 del 1999
Il Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche è contenuto:   Nel D.P.R. n. 275/1999
Il Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche (art. 3, co. 1) lo definisce il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche:   PTOF
Il Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche riguarda anche le esperienze formative e le attività nella scuola dell'infanzia?   Si, riguarda tutte le diverse articolazioni del sistema scolastico
Il Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche riguarda tutte le diverse articolazioni del sistema scolastico?   Si, riguarda tutte le diverse articolazioni del sistema scolastico
Il sistema educativo di istruzione e di formazione si articola in:   scuola dell'infanzia, un primo ciclo che comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado e un secondo ciclo che comprende la scuola secondaria di secondo grado
Il sistema integrato di educazione e di istruzione ai sensi del D. Lgs. 65/2017 è costituito da:   Servizi educativi per l'infanzia e scuole dell'infanzia, statali e paritarie
Il Sistema nazionale di valutazione (SNV):   Costituisce una risorsa strategica per orientare le politiche scolastiche e formative alla crescita culturale, economica e sociale del paese
Il termine CLIL:   È l'acronimo di Content and Language Integrated Learning e si riferisce all'apprendimento integrato di contenuti disciplinari in lingua straniera veicolare
Il testo legislativo che ha introdotto le reti di scuole è   il D.P.R. n. 275 dell'8 marzo 1999
In base a quanto disposto dall'articolo 3 del d.P.R. 275/1999, come riformulato dalla legge 107/2015, quale tra le seguenti alternative NON è un contenuto esplicitato nel Piano Triennale dell'Offerta Formativa?   La progettazione sociale
In base a quanto previsto dall'articolo 11 del d.lgs. 63/2017, prevede l'istituzione della:   Conferenza nazionale per il diritto allo studio
In base a quanto previsto dall'articolo 45 del d.P.R. 394/1999, sono iscritti con riserva:   i minori stranieri privi di documentazione anagrafica
In base a quanto stabilito dall'art. 101 del D. Lgs. 297/94:   Le scuole materne sono composte normalmente da tre sezioni corrispondenti all'età dei bambini e non possono comunque superare il numero di nove
In base al "Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche" del 1999 la possibilità di organizzare in modo flessibile l'orario complessivo del curricolo e quello destinato alle singole discipline e attività è espressione dell'autonomia:   organizzativa
In base al d.lgs. 297/1994, il collegio dei docenti di un istituto scolastico:   ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico del circolo o dell'istituto
In base al d.lgs. 297/1994, il comitato per la valutazione dei docenti è istituito presso ogni istituzione scolastica ed educativa?   Sì, presso ogni istituzione scolastica ed educativa
In base al d.lgs. 297/1994, l'istituzione degli organi collegiali delle scuole ha il fine di realizzare:   la partecipazione alla gestione della scuola dando a essa il carattere di una comunità che interagisce con la più vasta comunità sociale e civica
In base al d.lgs. 297/1994, tra i poteri del collegio dei docenti NON rientra:   promuovere i contatti con altre scuole o istituti al fine di realizzare scambi di informazioni e di esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione
In base al d.lgs. 59/2004, il primo ciclo di istruzione:   è costituito dalla scuola primaria e dalla scuola secondaria di primo grado
In base al d.lgs. 59/2004, la scuola dell'infanzia:   contribuisce alla formazione integrale dei bambini nel rispetto della primaria responsabilità educativa dei genitori
In base al d.lgs. 65/2017, al Ministero dell'Istruzione sono riconosciute funzioni d'indirizzo, coordinamento e promozione del Sistema integrato di educazione e d'istruzione, per le bambine e i bambini, dalla nascita sino a sei anni?   Sì, su tutto il territorio nazionale
In base al d.lgs. 65/2017, le sezioni primavera rispondono a specifiche funzioni di cura, educazione e istruzione, con modalità:   adeguate ai tempi e agli stili di sviluppo e d'apprendimento delle bambine e dei bambini nella fascia d'età considerata
In base al d.lgs. 66/2017, garantire agli studenti con disabilità l'accessibilità e la fruibilità fisica delle istituzioni scolastiche statali è compito:   degli Enti territoriali
In base al d.lgs. 66/2017, il Profilo di Funzionamento dello studente con disabilità viene redatto:   dal Servizio Sanitario Nazionale
In base al d.lgs. 66/2017, la domanda per l'accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva, ai fini dell'inclusione scolastica, deve essere presentata:   all'INPS
In base al d.lgs. 66/2017, l'inclusione scolastica degli alunni con disabilità operata dalle istituzioni scolastiche:   è oggetto di valutazione qualitativa, che è parte integrante del procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche
In base al d.lgs. 66/2017, nel garantire le prestazioni per l'inclusione scolastica occorre tenere conto del principio definito dall'articolo 2 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ossia quello:   di accomodamento ragionevole
In base al d.lgs. 66/2017, relativo all'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, il Profilo di Funzionamento:   è aggiornato al passaggio di ogni grado di istruzione
In base al d.lgs. 66/2017, relativo all'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, il Progetto Individuale è redatto:   dall'ente locale competente
In base al d.lgs. 66/2017, scegliere la risposta corretta ed esaustiva. L'inclusione scolastica riguarda:   le bambine, i bambini, le alunne, gli alunni, le studentesse e gli studenti
In base al d.lgs. 81/2008, cosa si intende per "formazione"?   Un processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori le conoscenze utili all'acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla gestione dei rischi
In base al d.P.R. 249/1998, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti:   nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche
In base al d.P.R. 249/1998, contro le sanzioni disciplinari irrogate dalla scuola è ammesso ricorso?   Sì, è ammesso, a un apposito organo di garanzia interno
In base al d.P.R. 249/1998, i provvedimenti disciplinari hanno finalità:   educativa
In base al d.P.R. 249/1998, il "Patto educativo di corresponsabilità" è finalizzato:   a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie
In base al d.P.R. 249/1998, il "Patto educativo di corresponsabilità" deve essere rivisto:   secondo procedure definite dai regolamenti di istituto
In base al d.P.R. 249/1998, il Patto educativo di corresponsabilità definisce diritti e doveri nel rapporto:   tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie
In base al d.P.R. 249/1998, la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica da parte della scuola:   costituisce l'oggetto di uno degli impegni della scuola
In base al d.P.R. 249/1998, la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica da parte della scuola:   costituisce l'oggetto di un impegno della scuola
In base al d.P.R. 249/1998, lo studente ha tutti i seguenti diritti, TRANNE uno. Quale?   Diritto al recupero delle situazioni di svantaggio
In base al d.P.R. 275/1999, gli ampliamenti dell'offerta formativa realizzati dalla scuola:   devono tener conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali
In base al d.P.R. 275/1999, l'adozione di nuove scelte curricolari o la variazione di scelte già effettuate deve tener conto delle attese delle famiglie?   Sì, deve tenerne conto
In base al d.P.R. 275/1999, l'attivazione di percorsi didattici individualizzati, anche in relazione agli alunni con disabilità, è espressione dell'autonomia:   didattica delle scuole
In base al d.P.R. 275/1999, le istituzioni scolastiche possono stabilire adattamenti del calendario scolastico?   Sì, possono
In base al d.P.R. 275/1999, le istituzioni scolastiche provvedono:   alla definizione e alla realizzazione dell'offerta formativa
In base al d.P.R. 275/1999, le istituzioni scolastiche sono dotate di:   autonomia didattica e organizzativa, di ricerca, sperimentazione e sviluppo
In base al d.P.R. 567/1996, il Forum nazionale delle associazioni dei genitori maggiormente rappresentative ha il fine di:   assicurare una sede stabile di consultazione delle famiglie sulle problematiche studentesche e scolastiche
In base al d.P.R. 89/2009, la scuola dell'infanzia accoglie bambini di età compresa tra i:   3 e i 5 anni compiuti entro il 31 dicembre dell'anno scolastico di riferimento
In base al d.P.R. 89/2009, le scuole dell'infanzia organizzano le attività educative con l'inserimento dei bambini in sezioni distinte a seconda:   dei modelli di orario scelti dalle famiglie
In base al d.P.R. 89/2009, l'istituzione di nuove scuole dell'infanzia:   avviene in collaborazione con gli Enti territoriali
In base al d.P.R. 89/2009, l'istituzione di nuove scuole o sezioni dell'infanzia avviene in collaborazione con:   gli enti territoriali
In base al d.P.R. 89/2009, l'orario di funzionamento della scuola dell'infanzia è stabilito in:   40 ore settimanali, con possibilità di estensione sino a 50
In base al d.P.R. 89/2009, un bambino che compie tre anni il 29 aprile può essere iscritto nello stesso anno alla scuola dell'infanzia?   Sì, su richiesta della famiglia
In base al Regolamento dell'autonomia scolastica - DPR 275/99 - Il Piano dell'Offerta Formativa (POF):   formula l'offerta formativa tenendo conto delle specificità del contesto in cui la scuola opera
In base al Regolamento recante le norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, da quale organo viene elaborato il POF?   Dal Collegio dei Docenti
In base al regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, le istituzioni stesse:   esercitano l'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo
In base al Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione - Legge 297/1994 - il Collegio dei docenti:   promuove iniziative di aggiornamento dei docenti
In base al Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione, Legge 297/1994, IL CONSIGLIO DI INTERCLASSE:   coordina la didattica e i rapporti interdisciplinari
In base alla Circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 è possibile attivare percorsi individualizzati e personalizzati per alunni di origine straniera di recente immigrazione?   Sì, è possibile
In base alla Circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013, i percorsi individualizzati e personalizzati per gli alunni che sperimentano difficoltà derivanti dalla NON conoscenza della lingua italiana devono essere messi in atto per:   il tempo strettamente necessario
In base alla Circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013, il "Piano Didattico Personalizzato" deve essere inteso come:   lo strumento in cui si potranno includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita
In base alla Circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013, il "Piano Didattico Personalizzato" deve essere inteso come:   lo strumento in cui si potranno definire, monitorare e documentare le strategie di intervento e i criteri di valutazione degli apprendimenti
In base alla Circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013, la presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA:   è un obbligo
In base alla Circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013, per gli alunni che sperimentano difficoltà derivanti dalla NON conoscenza della lingua italiana dovranno essere privilegiate:   le strategie educative e didattiche
In base alla Circolare MIUR 8/2013, ai fini del monitoraggio del grado di inclusività della scuola si può utilizzare il modello ICF elaborato:   dall'OMS
In base alla Circolare MIUR 8/2013, le prassi di inclusione devono essere caratterizzate da:   trasversalità
In base alla Circolare MIUR n. 8/2013, gli interventi per gli studenti con BES derivanti da svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale devono:   essere messi in atto per il tempo strettamente necessario
In base alla Circolare MIUR n. 8/2013, i compiti del Gruppo di lavoro e di studio d'Istituto:   si estendono alle problematiche relative a tutti i BES senza alcuna eccezione
In base alla Circolare MIUR n. 8/2013, le singole istituzioni scolastiche possono costituire un CTI (Centro Territoriale per l'Inclusione)?   Sì, presentando la propria candidatura all'Ufficio Scolastico regionale competente per territorio
In base alla Circolare MIUR n. 8/2013, se NON è presente una certificazione clinica o una diagnosi relativa a studenti con BES:   nel PDP il Consiglio di classe o il team dei docenti motiveranno opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte
In base alla L. 170/2010 a cosa si fa riferimento con questa definizione: "disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura" ?   Dislessia
In base alla legge 104/1992, agli studenti con disabilità deve essere garantita la continuità educativa:   Sì, fra i diversi gradi di scuola
In base alla legge 104/1992, ai minori con handicap soggetti all'obbligo scolastico, temporaneamente impediti per motivi di salute a frequentare la scuola:   sono comunque garantite l'educazione e l'istruzione scolastica
In base alla legge 104/1992, alla definizione del profilo dinamico-funzionale della persona disabile, ai fini della formulazione di un piano educativo individualizzato, provvedono congiuntamente:   gli operatori delle aziende sanitarie locali e, per ciascun grado di scuola, personale insegnante specializzato della scuola, con la partecipazione dell'insegnante operatore psico-pedagogico e con la collaborazione dei genitori del disabile
In base alla legge 104/1992, alla persona con handicap deve essere consentito il completamento della scuola dell'obbligo:   anche sino al compimento del diciottesimo anno d'età
In base alla legge 104/1992, gli insegnanti di sostegno delle persone disabili:   partecipano alla programmazione educativa e didattica e all'elaborazione e verifica delle attività di competenza dei Consigli di interclasse, dei Consigli di classe e dei Collegi dei docenti
In base alla legge 104/1992, il GIT (Gruppo per l'Inclusione Territoriale) è composto da:   personale docente esperto nell'ambito dell'inclusione
In base alla legge 107/2015, è prevista la verifica che il piano triennale dell'offerta formativa rispetti il limite dell'organico assegnato a ciascuna istituzione scolastica?   Sì, da parte dell'Ufficio Scolastico Regionale
In base alla legge 107/2015, al fine di promuovere azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel piano nazionale per la scuola digitale, le istituzioni scolastiche:   possono individuare, nell'ambito dell'organico dell'autonomia, docenti cui affidare il coordinamento di tali attività, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica
In base alla legge 107/2015, entro quale mese dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento le istituzioni scolastiche predispongono il Piano Triennale dell'Offerta Formativa?   Ottobre
In base alla legge 107/2015, il piano nazionale per la scuola digitale è adottato:   dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
In base alla legge 107/2015, il Piano Nazionale per la Scuola Digitale persegue determinati obiettivi. Uno dei seguenti NON rientra tra essi. Quale?   Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche degli studenti
In base alla legge 107/2015, il Piano Nazionale per la Scuola Digitale persegue determinati obiettivi. Uno dei seguenti NON rientra tra essi. Quale?   Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche della lingua inglese degli studenti
In base alla legge 107/2015, il piano triennale dell'offerta formativa viene predisposto dalle istituzioni scolastiche entro il mese di:   ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento
In base alla legge 107/2015, la verifica che il Piano Triennale dell'Offerta Formativa rispetti il limite dell'organico assegnato a ciascuna istituzione scolastica spetta:   all'Ufficio Scolastico Regionale
In base alla legge 107/2015, le istituzioni scolastiche predispongono il piano triennale dell'offerta formativa entro:   il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento
In base alla legge 107/2015, l'organico dell'autonomia è determinato con cadenza:   triennale e su base regionale
In base alla legge 107/2015, nei periodi di sospensione dell'attività didattica, presso gli edifici scolastici possono essere svolte attività di vario genere, tra le quali però NON figurano le attività:   religiose
In base alla legge 107/2015, quale dei seguenti NON è un obiettivo del Piano nazionale per la scuola digitale?   Orientamento della didattica e della formazione ai settori strategici del made in Italy
In base alla legge 107/2015, quale dei seguenti NON è un obiettivo del Piano nazionale per la scuola digitale?   Realizzazione delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti
In base alla legge 170/2010 relativa ai disturbi specifici dell'apprendimento (DSA), quale delle seguenti alternative è corretta?   La norma menzionata ha il fine di favorire il successo scolastico per le persone con DSA
In base alla legge 170/2010, i familiari fino al primo grado di studenti del primo ciclo dell'istruzione con DSA, impegnati nell'assistenza alle attività scolastiche a casa hanno diritto:   di usufruire di orari di lavoro flessibili
In base alla legge 28 marzo 2003, n. 53, i titoli e le qualifiche rilasciati dal sistema dell'istruzione e della formazione professionale costituiscono condizione:   per l'accesso all'istruzione e formazione tecnica superiore
In base alla legge 53/2003, è assicurato a tutti il diritto all'istruzione e alla formazione per almeno:   dodici anni
In base alla legge 53/2003, il diritto all'istruzione e alla formazione è assicurato a tutti per almeno:   12 anni
In base alla legge 53/2003:   è promosso l'apprendimento in tutto l'arco della vita
In base alla legge 8 ottobre 2010 n. 170, la famiglia è tenuta a comunicare alla scuola di appartenenza dello studente la diagnosi dei DSA?   Sì, è tenuta
In base alla legge 8 ottobre 2010, n. 170 i disturbi DSA si manifestano:   in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali
In base alla legge 8 ottobre 2010, n. 170 le scuole devono attivare interventi tempestivi, idonei a individuare i casi sospetti di DSA degli studenti?   Sì, devono
In base alla legge L. 104/92 art. 12, l'integrazione scolastica ha come obiettivo:   lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione
In base all'articolo 1 comma 2 del d.P.R. 275/1999, l'autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di:   pluralismo culturale
In base all'articolo 1 del d.lgs. 59/2004, la scuola dell'infanzia concorre allo sviluppo:   affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale delle bambine e dei bambini
In base all'articolo 1 del d.lgs. 59/2004, la scuola dell'infanzia contribuisce alla formazione integrale delle bambine e dei bambini:   nel rispetto della primaria responsabilità educativa dei genitori
In base all'articolo 12 del d.lgs. 297/1994, hanno diritto a riunirsi in assemblea i genitori degli alunni   delle scuole di ogni ordine e grado
In base all'articolo 13 della legge 104/1992, gli insegnanti di sostegno:   assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano
In base all'articolo 15 della legge 104/1992:   al bambino da 0 a 3 anni con disabilità è garantito l'inserimento nei nidi
In base all'articolo 2 del d.lgs. 65/2017, i servizi educativi comprendono:   nidi, micronidi, sezioni primavera e servizi integrativi
In base all'articolo 4 della legge 71/2017, ogni istituto scolastico, nell'ambito della propria autonomia, individua fra i docenti un referente con il compito di:   coordinare le iniziative di prevenzione e di contrasto del cyberbullismo
In base all'articolo 9 del d.lgs. 60/2017, nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria è promosso:   lo svolgimento di attività dedicate allo sviluppo dei temi della creatività e, in particolare, alla pratica artistica e musicale
In base alle "Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento" del MIUR (allegate al Decreto n. 5669 del 21 luglio 2011, attuativo della legge 170 del 2010), il ruolo della scuola dell'infanzia nei confronti di questi alunni è:   di prevenzione del disturbo e di avvio di un corretto e armonioso sviluppo nell'ambito della letto-scrittura
In base alle definizioni date dalla legge 8 ottobre 2010, n. 170, effettuare gli abbinamenti corretti tra numeri e lettere.
1. disgrafia; 2. dislessia; 3. disortografia;
A. disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere; B. disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica; C. disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica.
   1 B; 2 A; 3 C
In base alle Indicazioni nazionali (d.lgs. 254/2012) per il curricolo della scuola d'infanzia e per il primo ciclo di istruzione, la valutazione:   precede, accompagna e segue i percorsi curricolari
In base alle Indicazioni nazionali per il curricolo, la presenza di istituti comprensivi:   consente la progettazione di un unico curricolo verticale
In base alle legge 170/2010 in materia di disturbi specifici dell'apprendimento, la dislessia riguarda la difficoltà:   nell'imparare a leggere
In genere con l'espressione "riordino dei cicli scolastici" si intende:   la riforma dell'organizzazione generale degli ordini e gradi di scuola
In Italia la libertà di insegnamento:   è un principio affermato dalla Costituzione
In Italia, la libertà d'insegnamento è garantita:   Dall'art. 33 della Costituzione
In merito ai diritti degli alunni disabili, la legge 517/1977 è essenziale perché:   stabilisce presupposti e condizioni, strumenti e finalità per l'integrazione scolastica
In merito ai disturbi specifici di apprendimento (DSA) disciplinati con legge 170/2010, la disgrafia riguarda:   il controllo degli aspetti grafici e formali della scrittura manuale
In merito ai traguardi per lo sviluppo della competenza nella scuola dell'infanzia, illustrati nell'allegato al decreto del ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca 254/2012, "Controlla l'esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva" è una competenza inserita nel campo di esperienza denominato:   il corpo e il movimento
In merito al diritto all'educazione e all'istruzione della persona handicappata, la legge 104/1992 prevede che:   Tale diritto non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all'handicap
In merito alla corresponsabilità educativa e formativa dei docenti:   la valutazione dell'alunno disabile dovrà essere sempre considerata come valutazione dei processi e non solo come valutazione della performance
In merito alla partecipazione della famiglia dell'alunno con disabilità al processo di integrazione scolastica, essa:   rappresenta un punto di riferimento essenziale per la corretta inclusione scolastica dell'alunno disabile
In merito alle misure educative e didattiche di supporto previste dalla legge 170/2010, agli studenti con disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) si garantisce:   l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata
In merito all'insegnamento della lingua inglese nella scuola dell'infanzia, in base al d.lgs. 59/2004, è corretto affermare che:   si promuove il plurilinguismo attraverso l'acquisizione dei primi elementi della lingua inglese
In presenza di BES i bambini hanno diritto al:   Piano Didattico Personalizzato
In presenza di un allievo con difficoltà di apprendimento, se si decide di costruire un percorso didattico a lui dedicato che comporti il raggiungimento di obiettivi diversi da quelli del gruppo classe, siamo in presenza di un percorso didattico propriamente detto:   Personalizzato
In quale anno fu introdotto l'obbligo scolastico in Italia?   Nel 1859, con la legge Casati
In quale anno l' UNESCO ha adottato la convenzione sulla lotta contro la discriminazione nell'insegnamento?   1960
In quale anno la riforma Gentile portò l'obbligo scolastico sino al 14° anno di età?   Nel 1923
In quale anno la riforma Gentile portò l'obbligo scolastico sino al 14° anno di età?   Nel 1923
In quale delle seguenti aree svolge funzioni il Dipartimento per Il sistema educativo di istruzione e formazione, a norma del d.P.C.M. 98/2014?   Definizione di interventi a sostegno delle aree depresse per il riequilibrio territoriale della qualità del servizio scolastico ed educativo
In quale documento vengono indicate le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali e affettive di un alunno disabile, le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di handicap e le possibilità di recupero?   Nel profilo dinamico-funzionale
In quale momento, secondo le Indicazioni nazionali del curricolo, viene introdotto lo studio della seconda lingua comunitaria?   Nel primo anno della scuola secondaria di primo grado
In relazione all'autonomia delle istituzioni scolastiche:   Tutte le risposte proposte sono corrette
In riferimento al D.P.R. n. 249/1998 e ss.mm.ii., il "Patto educativo di corresponsabilità" è:   uno strumento attraverso cui declinare i rapporti, i diritti e i doveri che intercorrono tra l'istituzione scolastica e le famiglie
In sostituzione delle unità didattiche i decreti legislativi conseguenti alla Legge 53/2003, altrimenti nota come "Riforma Moratti", hanno introdotto sul piano normativo le:   unità di apprendimento
In tema di istruzione, la Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità stabilisce che:   gli Stati Parti garantiscono un sistema di istruzione inclusivo a tutti i livelli e un apprendimento continuo lungo tutto l'arco della vita
In un'istituzione scolastica gli organi collegiali che prevedono la presenza di rappresentanti dei genitori degli alunni sono soltanto:   Il consiglio di intersezione, di interclasse e di classe e il consiglio di istituto
In virtù dell'autonomia organizzativa le scuole possono:   organizzare in modo flessibile l'orario complessivo del curricolo
Indicare a quale documento corrisponde la seguente definizione: "è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia".   Piano dell'offerta formativa
Indicare a quale termine rimanda la seguente definizione desunta dalle Raccomandazioni del Parlamento Europeo (2008) con l'espressione: "Uso del pensiero logico, intuitivo e creativo".   Abilità cognitiva
Indicare quale, tra le affermazioni proposte, non è corretta in riferimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità.   L'inclusione degli alunni con disabilità è perseguita con impegno dalla scuola italiana attraverso interventi che prevedono unicamente l'impiego di professionalità specializzate interne all'istituzione
Indicare tra quelle indicate la caratteristica tipica del piano di miglioramento della singola istituzione scolastica:   i risultati attesi richiedono di essere espressi in termini misurabili e controllabili, facendo riferimento ad indicatori
Indicare, in base, in particolare, alla legge 104/1992, il gruppo di inclusione scolastica che opera a livello provinciale o di Città Metropolitana.   GIT
Indicare, in base, in particolare, alla legge 104/1992, il gruppo di inclusione scolastica che opera a livello regionale.   GLIR
Individuare il completamento ERRATO. Per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza, la legge 107/2015 dispone che l'organizzazione delle istituzioni scolastiche sia orientata alla massima ... del servizio scolastico.   esaustività