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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Organizzazione aziendale #4

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La core tecnology di un'organizzazione è costituita.....   Dal processo di lavoro che è direttamente correlato alla missione dell'organizzazione.
La cultura quale variabile che definisce un'organizzazione.....   E' una variabile contingente cosiddetta contestuale contrapposta alle variabili c.d. strutturali.
La devianza dalle "norme" di un'organizzazione può essere positiva nei termini di "lateral thinking" nel caso di....   Contesti organizzativi aperti, elastici.
La dimensione quale variabile che definisce un'organizzazione.....   E' una variabile contingente cosiddetta contestuale contrapposta alle variabili c.d. strutturali.
La figura di Max Weber, sociologo e politologo tedesco, ha assunto un ruolo di riferimento primario nell'organizzazione del lavoro. Qual è una delle caratteristiche principali del suo modello burocratico di organizzazione?   La formalizzazione: principio secondo qui la condotta degli uffici si deve fondare su documenti formali, da conservare a testimonianza dell'azione svolta dalle amministrazioni.
La formalizzazione è una delle variabili strutturali che definisce un'organizzazione. Essa può essere misurata mediante.....   Il numero di pagine dei documenti scritti che descrivono comportamenti ed attività dell'organizzazione.
La gerarchia è collegata all'ambito di controllo (numero di impiegati che riportano a un superiore): quando gli ambiti di controllo sono ampi in si dice che la gerarchia tenderà ad essere.....   Corta.
La gerarchia è collegata all'ambito di controllo (numero di impiegati che riportano a un superiore): quando gli ambiti di controllo sono limitati si dice che la gerarchia tenderà ad essere.....   Lunga.
La learning organization....   Promuove la comunicazione e la collaborazione in modo tale che ognuno sia coinvolto nell'identificazione e nella risoluzione dei problemi, permettendo all'organizzazione di sperimentare, migliorare e incrementare di continuo le proprie capacità.
La learning organization....   E' basata sull'uguaglianza, sull'informazione aperta, su un basso livello di gerarchia e una cultura che incoraggi dell'adattabilità e la partecipazione.
La learning organization....   Promuove un tipo di gestione tale da far sì che le idee scaturiscano in ogni punto dell'organizzazione per aiutarla a cogliere le opportunità e gestire le crisi.
La learning organization....   Si incentra sul fatto che il valore essenziale è la capacità di risolvere problemi, mentre l'organizzazione tradizionale è progettata solo per operare in modo efficiente.
La learning organization....   Supporta un tipo di organizzazione che ha la capacità di acquisire, gestire e applicare la propria base di conoscenza alla risoluzione dei problemi e all'adattamento ai cambiamenti ambientali.
La learning organization....   Auspica un'organizzazione nella quale ognuno è impegnato nell'identificazione e nella soluzione dei problemi, permettendo all'organizzazione stessa di sperimentare, migliorare e incrementare le proprie capacità in maniera continua.
La misura in cui un'organizzazione si avvale di regole, procedure e documentazione scritta costituisce la sua.....   Formalizzazione.
La parola efficacia.....   Indica quanti obiettivi sono stati raggiunti, rispetto a quelli inizialmente prefissati.
La parola efficienza.....   Pone in risalto gli obiettivi conseguiti con il massimo risparmio di risorse.
La singola attività di lavoro definita con esattezza e assegnata a una persona si definisce.....   Compito.
La strategia è un fattore importante che influisce sulla progettazione organizzativa. Individuare la corretta associazione tra strategia/ progettazione organizzativa. Progettazione organizzativa: orientamento all'apprendimento; agisce in maniera flessibile e senza molti vincoli, con forte coordinamento orizzontale; grandi spazi per la ricerca; valorizza e costruisce meccanismi per la familiarità con i clienti; premia la creatività dei dipendenti, l'assunzione di rischi e l'innovazione.... (Nota: il riferimento è alle strategie competitive di Porter e alla tipologia strategica di Miles e Snow)   Strategia: differenziazione.
La strategia è un fattore importante che influisce sulla progettazione organizzativa. Individuare la corretta associazione tra strategia/ progettazione organizzativa. Progettazione organizzativa: orientamento all'efficienza; forte autorità centrale, stretto controllo dei costi con report frequenti e dettagliati; procedure operative standard; sistemi di approvvigionamento e distribuzione molto efficienti; attenta supervisione; compiti routinari; limitata responsabilizzazione dei dipendenti..... (Nota: il riferimento è alle strategie competitive di Porter e alla tipologia strategica di Miles e Snow)   Strategia: leadership di costo.
La strategia è un fattore importante che influisce sulla progettazione organizzativa. Individuare la corretta associazione tra strategia/ progettazione organizzativa. Progettazione organizzativa: orientamento all'apprendimento; struttura flessibile, fluida e decentralizzata; grandi spazi per la ricerca..... (Nota: il riferimento è alle strategie competitive di Porter e alla tipologia strategica di Miles e Snow)   Strategia: esplorazione.
La strategia è un fattore importante che influisce sulla progettazione organizzativa. Individuare la corretta associazione tra strategia/ progettazione organizzativa. Progettazione organizzativa: orientamento all'efficienza; autorità centralizzata e stretto controllo sui costi; enfasi sull'efficienza produttiva; bassi costi generali; attenta supervisione, limitata responsabilizzazione dei dipendenti..... (Nota: il riferimento è alle strategie competitive di Porter e alla tipologia strategica di Miles e Snow)   Strategia: difesa.
La strategia è un fattore importante che influisce sulla progettazione organizzativa. Individuare la corretta associazione tra strategia/ progettazione organizzativa. Strategia: difesa / Progettazione organizzativa:..... (Nota: il riferimento è alle strategie competitive di Porter e alla tipologia strategica di Miles e Snow)   Orientamento all'efficienza; autorità centralizzata e stretto controllo sui costi; enfasi sull'efficienza produttiva; bassi costi generali; attenta supervisione, limitata responsabilizzazione dei dipendenti.
La strategia è un fattore importante che influisce sulla progettazione organizzativa. Individuare la corretta associazione tra strategia/ progettazione organizzativa. Strategia: differenziazione/ Progettazione organizzativa:..... (Nota: il riferimento è alle strategie competitive di Porter e alla tipologia strategica di Miles e Snow)   Orientamento all'apprendimento; agisce in maniera flessibile e senza molti vincoli, con forte coordinamento orizzontale; grandi spazi per la ricerca; valorizza e costruisce meccanismi per la familiarità con i clienti; premia la creatività dei dipendenti, l'assunzione di rischi e l'innovazione.
La strategia è un fattore importante che influisce sulla progettazione organizzativa. Individuare la corretta associazione tra strategia/ progettazione organizzativa. Strategia: esplorazione / Progettazione organizzativa:..... (Nota: il riferimento è alle strategie competitive di Porter e alla tipologia strategica di Miles e Snow)   Orientamento all'apprendimento; struttura flessibile, fluida e decentralizzata; grandi spazi per la ricerca.
La strategia è un fattore importante che influisce sulla progettazione organizzativa. Individuare la corretta associazione tra strategia/ progettazione organizzativa. Strategia: leadership di costo differenziazione/ Progettazione organizzativa:..... (Nota: il riferimento è alle strategie competitive di Porter e alla tipologia strategica di Miles e Snow)   Orientamento all'efficienza; forte autorità centrale, stretto controllo dei costi con report frequenti e dettagliati; procedure operative standard; sistemi di approvvigionamento e distribuzione molto efficienti; attenta supervisione; compiti routinari; limitata responsabilizzazione dei dipendenti.
La strategia quale variabile che definisce un'organizzazione.....   E' una variabile contingente cosiddetta contestuale contrapposta alle variabili c.d. strutturali.
La tecnologia quale variabile che definisce un'organizzazione.....   E' una variabile contingente cosiddetta contestuale contrapposta alle variabili c.d. strutturali.
La teoria contingente o delle contingenze....   Dominante negli studi organizzativi di matrice americana, spiega le differenze tra strategie e strutture delle diverse organizzazioni in termini di vincoli e pressioni ambientali. Nulla si può dire sull'assetto che potrebbe assumere un'organizzazione se non che deve adattarsi all'ambiente.
La teoria contingente o delle contingenze....   Afferma la dipendenza di un elemento da altri; la situazione di un'organizzazione determina quindi il corretto approccio di gestione.
La teoria del caos.....   Sostiene che le relazioni in sistemi complessi e adattivi (comprese le organizzazioni) sono non lineari e costituite da numerose interconnessioni e scelte divergenti che creano effetti non desiderati e rendono l'universo imprevedibile.
La teoria del caos.....   Parte dal presupposto che il mondo è pervaso dall'incertezza e caratterizzato da sorpresa, rapido cambiamento e confusione.
La teoria del caos.....   Afferma che, nel mondo attuale, i manager non possono misurare, prevedere e controllare con metodi tradizionali gli eventi interni ed esterni alle organizzazioni.
La teoria del caos.....   Riconosce che casualità e disordine seguono alcuni più ampi modelli di ordine.
La teoria del caos.....   Suggerisce che le organizzazioni dovrebbero essere considerate più come sistemi naturali che come macchine prevedibili e ben oliate.
La teoria del caos.....   Suggerisce che le relazioni nei sistemi complessi e adattivi sono costituite da numerose interconnessioni, che creano effetti non desiderati e rendono l'universo imprevedibile.
La teoria della dipendenza dalle risorse, l'approccio dei network collaborativi, l'approccio dell'ecologia delle popolazioni e l'approccio denominato istituzionalismo, mirano tutti alla comprensione delle relazioni interorganizzative ed aiutano in ultima istanza i manager a modificare il loro ruolo da una gestione top-down ad una gestione orizzontale che si sviluppa tra diverse organizzazioni. Quale delle seguenti affermazioni è chiaramente riferita alla teoria della dipendenza dalle risorse?   Le organizzazioni cercano di minimizzare la loro dipendenza da altre organizzazioni riguardo all'acquisizione di risorse importanti e di influenzare l'ambiente per ottenere la disponibilità di tali risorse.
La teoria della dipendenza dalle risorse, l'approccio dei network collaborativi, l'approccio dell'ecologia delle popolazioni e l'approccio denominato istituzionalismo, mirano tutti alla comprensione delle relazioni interorganizzative ed aiutano in ultima istanza i manager a modificare il loro ruolo da una gestione top-down ad una gestione orizzontale che si sviluppa tra diverse organizzazioni. Quale delle seguenti affermazioni è chiaramente riferita alla teoria della dipendenza dalle risorse?   Se minacciate da una dipendenza più elevata, le organizzazioni imporranno il controllo sulle risorse esterne per minimizzare tale dipendenza.
La teoria della dipendenza dalle risorse, l'approccio dei network collaborativi, l'approccio dell'ecologia delle popolazioni e l'approccio denominato istituzionalismo, mirano tutti alla comprensione delle relazioni interorganizzative ed aiutano in ultima istanza i manager a modificare il loro ruolo da una gestione top-down ad una gestione orizzontale che si sviluppa tra diverse organizzazioni. Quale delle seguenti affermazioni è chiaramente riferita alla teoria della dipendenza dalle risorse?   Le organizzazioni competono per ottenere maggior indipendenza e autonomia dalle risorse.
La teoria della dipendenza dalle risorse, l'approccio dei network collaborativi, l'approccio dell'ecologia delle popolazioni e l'approccio denominato istituzionalismo, mirano tutti alla comprensione delle relazioni interorganizzative ed aiutano in ultima istanza i manager a modificare il loro ruolo da una gestione top-down ad una gestione orizzontale che si sviluppa tra diverse organizzazioni. Quale delle seguenti affermazioni è chiaramente riferita alla teoria della dipendenza dalle risorse?   Le organizzazioni consapevoli della propria dipendenza sviluppano strategie per ridurla.
La teoria della dipendenza dalle risorse, l'approccio dei network collaborativi, l'approccio dell'ecologia delle popolazioni e l'approccio denominato istituzionalismo, mirano tutti alla comprensione delle relazioni interorganizzative ed aiutano in ultima istanza i manager a modificare il loro ruolo da una gestione top-down ad una gestione orizzontale che si sviluppa tra diverse organizzazioni. Quale delle seguenti affermazioni è chiaramente riferita alla teoria della dipendenza dalle risorse?   La dipendenza delle risorse crea squilibri di potere e differenzia le organizzazioni.
La teoria della dipendenza dalle risorse, l'approccio dei network collaborativi, l'approccio dell'ecologia delle popolazioni e l'approccio denominato istituzionalismo, mirano tutti alla comprensione delle relazioni interorganizzative ed aiutano in ultima istanza i manager a modificare il loro ruolo da una gestione top-down ad una gestione orizzontale che si sviluppa tra diverse organizzazioni. Quale delle seguenti affermazioni è chiaramente riferita all'approccio dei network collaborativi?   Le aziende si uniscono per diventare più concorrenziali e per condividere le risorse scarse.
La teoria della dipendenza dalle risorse, l'approccio dei network collaborativi, l'approccio dell'ecologia delle popolazioni e l'approccio denominato istituzionalismo, mirano tutti alla comprensione delle relazioni interorganizzative ed aiutano in ultima istanza i manager a modificare il loro ruolo da una gestione top-down ad una gestione orizzontale che si sviluppa tra diverse organizzazioni. Quale delle seguenti affermazioni è chiaramente riferita all'approccio dei network collaborativi?   La cooperazione riduce i rischi di nuovi mercati e riduce i costi ma richiede fiducia e lealtà.
La teoria organizzativa è una disciplina distinta dal comportamento organizzativo?   Si.
La tipologia di Miles e Snow si basa sull'idea che i manager cerchino di formulare strategie che possano essere "congruenti con l'ambiente esterno". Le strategie che possono essere attuate sono: strategia "esploratrice", strategia "difensiva", strategia "analitica" e strategia "reattiva". La strategia "esploratrice".....   Consiste nell'innovare, assumere rischi, ricercare nuove opportunità e crescere.
La tipologia di Miles e Snow si basa sull'idea che i manager cerchino di formulare strategie che possano essere "congruenti con l'ambiente esterno". Le strategie che possono essere attuate sono: strategia "esploratrice", strategia "difensiva", strategia "analitica" e strategia "reattiva". La strategia "esploratrice".....   Si adatta ad ambienti dinamici e in crescita.
La tipologia di Miles e Snow si basa sull'idea che i manager cerchino di formulare strategie che possano essere "congruenti con l'ambiente esterno". Le strategie che possono essere attuate sono: strategia "esploratrice", strategia "difensiva", strategia "analitica" e strategia "reattiva". La strategia "esploratrice".....   Implica solitamente values creativity, risk-taking, innovation, orientamento all'apprendimento, struttura flessibile, fluida e decentralizzata, grandi spazi per la ricerca.
La tipologia di Miles e Snow si basa sull'idea che i manager cerchino di formulare strategie che possano essere "congruenti con l'ambiente esterno". Le strategie che possono essere attuate sono: strategia "esploratrice", strategia "difensiva", strategia "analitica" e strategia "reattiva". La strategia difensiva.....   E' quasi l'opposto di quella di esplorazione.
La tipologia di Miles e Snow si basa sull'idea che i manager cerchino di formulare strategie che possano essere "congruenti con l'ambiente esterno". Le strategie che possono essere attuate sono: strategia "esploratrice", strategia "difensiva", strategia "analitica" e strategia "reattiva". La strategia difensiva.....   Si adatta ad ambienti stabili orientati allo snellimento.
La tipologia di Miles e Snow si basa sull'idea che i manager cerchino di formulare strategie che possano essere "congruenti con l'ambiente esterno". Le strategie che possono essere attuate sono: strategia "esploratrice", strategia "difensiva", strategia "analitica" e strategia "reattiva". La strategia difensiva.....   Cerca di tenersi stretti i clienti attuali, senz'innovare ne cercare la crescita.
La tipologia di Miles e Snow si basa sull'idea che i manager cerchino di formulare strategie che possano essere "congruenti con l'ambiente esterno". Le strategie che possono essere attuate sono: strategia "esploratrice", strategia "difensiva", strategia "analitica" e strategia "reattiva". La strategia difensiva.....   Mira innanzitutto all'efficienza interna ed al controllo al fine di offrire prodotti stabili e di alta qualità destinati a una clientela stabile.
La tipologia di Miles e Snow si basa sull'idea che i manager cerchino di formulare strategie che possano essere "congruenti con l'ambiente esterno". Le strategie che possono essere attuate sono: strategia "esploratrice", strategia "difensiva", strategia "analitica" e strategia "reattiva". La strategia difensiva.....   Può essere efficace quando l'organizzazione opera all'interno di un settore in declino o di un ambiente stabile.
La tipologia di Miles e Snow si basa sull'idea che i manager cerchino di formulare strategie che possano essere "congruenti con l'ambiente esterno". Le strategie che possono essere attuate sono: strategia "esploratrice", strategia "difensiva", strategia "analitica" e strategia "reattiva". La strategia difensiva.....   Implica solitamente enfasi sull'efficienza produttiva, bassi costi generali, orientamento all'efficienza, autorità centralizzata, stretto controllo sui costi, attenta supervisione, limitata responsabilizzazione dei dipendenti.
La tipologia di Miles e Snow si basa sull'idea che i manager cerchino di formulare strategie che possano essere "congruenti con l'ambiente esterno". Le strategie che possono essere attuate sono: strategia "esploratrice", strategia "difensiva", strategia "analitica" e strategia "reattiva". La strategia analitica.....   Implica il mantenimento di un livello di attività stabile con innovazione alla periferia.
La tipologia di Miles e Snow si basa sull'idea che i manager cerchino di formulare strategie che possano essere "congruenti con l'ambiente esterno". Le strategie che possono essere attuate sono: strategia "esploratrice", strategia "difensiva", strategia "analitica" e strategia "reattiva". La strategia analitica.....   Si posiziona a metà strada tra quella di esplorazione e quella difensiva.
La tipologia di Miles e Snow si basa sull'idea che i manager cerchino di formulare strategie che possano essere "congruenti con l'ambiente esterno". Le strategie che possono essere attuate sono: strategia "esploratrice", strategia "difensiva", strategia "analitica" e strategia "reattiva". La strategia analitica.....   Comporta che alcuni prodotti verranno indirizzati verso ambienti stabili nei quali è utilizzata una strategia di efficienza elaborata per mantenere i clienti attuali, mentre altri verranno indirizzati verso altri ambienti nuovi e più dinamici, dove la crescita è possibile.
La tipologia di Miles e Snow si basa sull'idea che i manager cerchino di formulare strategie che possano essere "congruenti con l'ambiente esterno". Le strategie che possono essere attuate sono: strategia "esploratrice", strategia "difensiva", strategia "analitica" e strategia "reattiva". La strategia analitica.....   Mira a bilanciare la produzione efficiente per le attuali linee di prodotto con lo sviluppo creativo di nuove linee di prodotto.
La tipologia di Miles e Snow si basa sull'idea che i manager cerchino di formulare strategie che possano essere "congruenti con l'ambiente esterno". Le strategie che possono essere attuate sono: strategia "esploratrice", strategia "difensiva", strategia "analitica" e strategia "reattiva". La strategia analitica.....   Bilancia l'efficienza e l'apprendimento e comporta, da un lato, reattività, ricerca/assunzione di rischi per l'innovazione, dall'altro stretto controllo sui costi, produzione efficiente per le linee di prodotto consolidate.
La tipologia di Miles e Snow si basa sull'idea che i manager cerchino di formulare strategie che possano essere "congruenti con l'ambiente esterno". Le strategie che possono essere attuate sono: strategia "esploratrice", strategia "difensiva", strategia "analitica" e strategia "reattiva", ove quest'ultima si caratterizza rispetto alle altre poiché.....   Non è propriamente una strategia, piuttosto chi utilizza un approccio del genere risponde alle minacce ambientali e alle opportunità caso per caso.
La tipologia di Miles e Snow si basa sull'idea che i manager cerchino di formulare strategie che possano essere "congruenti con l'ambiente esterno". Le strategie che possono essere attuate sono: strategia "esploratrice", strategia "difensiva", strategia "analitica" e strategia "reattiva", ove quest'ultima si caratterizza rispetto alle altre poiché.....   Risponde alle minacce ambientali e alle opportunità caso per caso.
La tipologia di Miles e Snow si basa sull'idea che i manager cerchino di formulare strategie che possano essere "congruenti con l'ambiente esterno". Le strategie che possono essere attuate sono: strategia "esploratrice", strategia "difensiva", strategia "analitica" e strategia "reattiva", ove quest'ultima si caratterizza rispetto alle altre poiché.....   Implica che il top management non possieda piani a lungo termine ben definiti e che non abbia fornito all'organizzazione una missione o un obiettivo espliciti, cosicché l'organizzazione intraprende qualsiasi azione che sembri rispondere alle necessità immediate.
La valutazione qualitativa e quantitativa delle prestazioni del personale si articola in alcune fasi cruciali e può essere realizzata con risultati più o meno significativi a seconda dell'efficacia del sistema adottato. Ciò implica, tra l'altro,....   Che per la definizione degli standard occorre attivare tutta la linea gerarchica in un processo che individui importanti momenti partecipativi.
La visione sistemica delle organizzazioni riguarda le attività che si svolgono in maniera dinamica all'interno di esse. Il passo successivo per comprendere le organizzazioni è quello di guardare alle dimensioni che descrivono specifici tratti della struttura organizzativa. Queste dimensioni sono solitamente distinte in due classi, che Daft definisce strutturali e contestuali. Le dimensioni strutturali.....   Forniscono etichette per descrivere le caratteristiche interne di una organizzazione.
La visione sistemica delle organizzazioni riguarda le attività che si svolgono in maniera dinamica all'interno di esse. Il passo successivo per comprendere le organizzazioni è quello di guardare alle dimensioni che descrivono specifici tratti della struttura organizzativa. Queste dimensioni sono solitamente distinte in due classi, che Daft definisce strutturali e contestuali. Le dimensioni strutturali.....   Creano una base per misurare e confrontare le organizzazioni.
La visione sistemica delle organizzazioni riguarda le attività che si svolgono in maniera dinamica all'interno di esse. Il passo successivo per comprendere le organizzazioni è quello di guardare alle dimensioni che descrivono specifici tratti della struttura organizzativa. Queste dimensioni sono solitamente distinte in due classi, che Daft definisce strutturali e contestuali. Le dimensioni contestuali.....   Caratterizzano l'intera organizzazione (Dimensione, Tecnologia, Ambiente, Obiettivi).
La visione sistemica delle organizzazioni riguarda le attività che si svolgono in maniera dinamica all'interno di esse. Il passo successivo per comprendere le organizzazioni è quello di guardare alle dimensioni che descrivono specifici tratti della struttura organizzativa. Queste dimensioni sono solitamente distinte in due classi, che Daft definisce strutturali e contestuali. Le dimensioni contestuali.....   Rappresentano sia l'ambiente che le organizzazioni.
La visione sistemica delle organizzazioni riguarda le attività che si svolgono in maniera dinamica all'interno di esse. Il passo successivo per comprendere le organizzazioni è quello di guardare alle dimensioni che descrivono specifici tratti della struttura organizzativa. Queste dimensioni sono solitamente distinte in due classi, che Daft definisce strutturali e contestuali. Le dimensioni contestuali.....   Descrivono l'ambiente organizzativo che influenza e modella le dimensioni strutturali.
La visione sistemica delle organizzazioni riguarda le attività che si svolgono in maniera dinamica all'interno di esse. Il passo successivo per comprendere le organizzazioni è quello di guardare alle dimensioni che descrivono specifici tratti della struttura organizzativa. Queste dimensioni sono solitamente distinte in due classi, che Daft definisce strutturali e contestuali. Le dimensioni contestuali.....   Possono essere viste come un insieme di elementi sovrapposti che stanno alla base della struttura e dei processi di lavoro di un'organizzazione.
L'ambiente è incerto poiché non è possibile stabilire la misura dell'influenza dell'effetto sulle variabili organizzative. E' corretto affermare che una delle possibili risposte all'incertezza ambientale da parte delle organizzazioni è quella di agire sul grado di differenziazione e integrazione tra le unità organizzative stesse?   Sì, una delle possibili risposte all'incertezza ambientale è quella di agire sul grado di differenziazione e integrazione.
L'ambiente è incerto poiché non è possibile stabilire la misura dell'influenza dell'effetto sulle variabili organizzative. E' corretto affermare che una delle possibili risposte all'incertezza ambientale da parte delle organizzazioni è rappresentata dal livello di controllo e di formalità della struttura imposto ai dipendenti?   Si, il grado di formalizzazione e accentramento è uno degli strumenti che l'organizzazione può utilizzare per adattarsi all'incertezza ambientale.
L'ambiente è incerto poiché non è possibile stabilire la misura dell'influenza dell'effetto sulle variabili organizzative. E' corretto affermare che una delle possibili risposte all'incertezza ambientale da parte delle organizzazioni è rappresentata dalla pianificazione, previsione e rapidità di risposta?   Si, agire sull'attività di pianificazione e previsione è una delle possibili risposte all'incertezza.
L'Ambiente è una delle variabili che definiscono un'organizzazione. Quale delle seguenti affermazioni non può essere correttamente riferita a questa variabile e alle implicazioni a questa connesse?   L'organizzazione non è influenzata o influenzabile da altre organizzazioni.
L'ambiente quale variabile che definisce un'organizzazione.....   E' una variabile contingente cosiddetta contestuale contrapposta alle variabili c.d. strutturali.
L'analisi di Weber è contestuale nel tempo a quella di Taylor, ma è maturata in un ambiente culturale e di relazioni del tutto diverso. Quale delle seguenti è una caratteristica del modello organizzativo di Taylor?   La ricerca di massimizzazione dell'efficienza produttiva attraverso la leva della divisione del lavoro, spinta a livelli molto accentuati in base a uno studio attento e analitico delle operazioni elementari attuate dai lavoratori, dei metodi e degli strumenti impiegati e dei tempi di svolgimento.
L'approccio basato sulle risorse assume che le organizzazioni, per essere efficaci, devono riuscire a ottenere e gestire risorse di valore. Quale dei seguenti è un indicatore di efficacia secondo l'approccio basato sulle risorse?   Posizione negoziale, ossia capacità dell'organizzazione di ottenere risorse scarse e di valore dal suo ambiente.
L'approccio basato sulle risorse assume che le organizzazioni, per essere efficaci, devono riuscire a ottenere e gestire risorse di valore. Quale dei seguenti è un indicatore di efficacia secondo l'approccio basato sulle risorse?   Utilizzo risorse tangibili e intangibili per ottenere performance superiori.
Le organizzazioni possono scegliere se orientarsi verso un'organizzazione tradizionale progettata per l'efficienza che enfatizza la comunicazione e il controllo verticale oppure verso una moderna learning organization, che enfatizza la comunicazione e il coordinamento orizzontali. Quando prevale la struttura verticale quale di queste caratteristiche sarà presumibilmente dominante?   Compiti specializzati.
Le organizzazioni possono scegliere se orientarsi verso un'organizzazione tradizionale progettata per l'efficienza che enfatizza la comunicazione e il controllo verticale oppure verso una moderna learning organization, che enfatizza la comunicazione e il coordinamento orizzontali. Quando prevale la struttura verticale quale di queste caratteristiche sarà presumibilmente dominante?   Gerarchia rigida, molte regole.
Le organizzazioni possono scegliere se orientarsi verso un'organizzazione tradizionale progettata per l'efficienza che enfatizza la comunicazione e il controllo verticale oppure verso una moderna learning organization, che enfatizza la comunicazione e il coordinamento orizzontali. Quando prevale la struttura verticale quale di queste caratteristiche sarà presumibilmente dominante?   Comunicazione verticale e sistemi di reporting.
Le organizzazioni possono scegliere se orientarsi verso un'organizzazione tradizionale progettata per l'efficienza che enfatizza la comunicazione e il controllo verticale oppure verso una moderna learning organization, che enfatizza la comunicazione e il coordinamento orizzontali. Quando prevale la struttura verticale quale di queste caratteristiche sarà presumibilmente dominante?   Pochi team, task force o ruoli di integrazione.
Le organizzazioni possono scegliere se orientarsi verso un'organizzazione tradizionale progettata per l'efficienza che enfatizza la comunicazione e il controllo verticale oppure verso una moderna learning organization, che enfatizza la comunicazione e il coordinamento orizzontali. Quando prevale la struttura verticale quale di queste caratteristiche sarà presumibilmente dominante?   Processo decisionale accentrato.
Le organizzazioni possono scegliere se orientarsi verso un'organizzazione tradizionale progettata per l'efficienza che enfatizza la comunicazione e il controllo verticale oppure verso una moderna learning organization, che enfatizza la comunicazione e il coordinamento orizzontali. Quando prevale la struttura orizzontale quale di queste caratteristiche sarà presumibilmente dominante?   Compiti condivisi, responsabilizzazione.
Le organizzazioni possono scegliere se orientarsi verso un'organizzazione tradizionale progettata per l'efficienza che enfatizza la comunicazione e il controllo verticale oppure verso una moderna learning organization, che enfatizza la comunicazione e il coordinamento orizzontali. Quando prevale la struttura orizzontale quale di queste caratteristiche sarà presumibilmente dominante?   Gerarchia blanda, poche regole.
Le organizzazioni possono scegliere se orientarsi verso un'organizzazione tradizionale progettata per l'efficienza che enfatizza la comunicazione e il controllo verticale oppure verso una moderna learning organization, che enfatizza la comunicazione e il coordinamento orizzontali. Quando prevale la struttura orizzontale quale di queste caratteristiche sarà presumibilmente dominante?   Comunicazione orizzontale diretta.
Le organizzazioni possono scegliere se orientarsi verso un'organizzazione tradizionale progettata per l'efficienza che enfatizza la comunicazione e il controllo verticale oppure verso una moderna learning organization, che enfatizza la comunicazione e il coordinamento orizzontali. Quando prevale la struttura orizzontale quale di queste caratteristiche sarà presumibilmente dominante?   Processo decisionale decentrato.
Le organizzazioni possono scegliere se orientarsi verso un'organizzazione tradizionale progettata per l'efficienza che enfatizza la comunicazione e il controllo verticale oppure verso una moderna learning organization, che enfatizza la comunicazione e il coordinamento orizzontali. Quando prevale la struttura orizzontale quale di queste caratteristiche sarà presumibilmente dominante?   Molti team e task force.
Le organizzazioni possono scegliere se orientarsi verso un'organizzazione tradizionale progettata per l'efficienza che enfatizza la comunicazione e il controllo verticale oppure verso una moderna learning organization, che enfatizza la comunicazione e il coordinamento orizzontali. Il fatto che una organizzazione mostri un'alta specializzazione dei compiti.....   Può essere indizio di una struttura verticale.
Le organizzazioni possono scegliere se orientarsi verso un'organizzazione tradizionale progettata per l'efficienza che enfatizza la comunicazione e il controllo verticale oppure verso una moderna learning organization, che enfatizza la comunicazione e il coordinamento orizzontali. Il fatto che una organizzazione mostri una gerarchia rigida e una grande quantità di regole.....   Può essere indizio di una struttura verticale.
Le organizzazioni possono scegliere se orientarsi verso un'organizzazione tradizionale progettata per l'efficienza che enfatizza la comunicazione e il controllo verticale oppure verso una moderna learning organization, che enfatizza la comunicazione e il coordinamento orizzontali. Il fatto che una organizzazione mostri comunicazione prevalentemente verticale e sistemi di reporting.....   Può essere indizio di una struttura verticale.
Le organizzazioni possono scegliere se orientarsi verso un'organizzazione tradizionale progettata per l'efficienza che enfatizza la comunicazione e il controllo verticale oppure verso una moderna learning organization, che enfatizza la comunicazione e il coordinamento orizzontali. Il fatto che una organizzazione mostri pochi team, task force o ruoli di integrazione.....   Può essere indizio di una struttura verticale.
Le organizzazioni possono scegliere se orientarsi verso un'organizzazione tradizionale progettata per l'efficienza che enfatizza la comunicazione e il controllo verticale oppure verso una moderna learning organization, che enfatizza la comunicazione e il coordinamento orizzontali. Il fatto che una organizzazione mostri un processo decisionale accentrato.....   Può essere indizio di una struttura verticale.
Le organizzazioni possono scegliere se orientarsi verso un'organizzazione tradizionale progettata per l'efficienza che enfatizza la comunicazione e il controllo verticale oppure verso una moderna learning organization, che enfatizza la comunicazione e il coordinamento orizzontali. Il fatto che una organizzazione mostri un'alta condivisione dei compiti e responsabilizzazione.....   Può essere indizio di una struttura orizzontale.
Le organizzazioni possono scegliere se orientarsi verso un'organizzazione tradizionale progettata per l'efficienza che enfatizza la comunicazione e il controllo verticale oppure verso una moderna learning organization, che enfatizza la comunicazione e il coordinamento orizzontali. Il fatto che una organizzazione mostri una gerarchia blanda e la presenza di poche regole.....   Può essere indizio di una struttura orizzontale.
Le organizzazioni possono scegliere se orientarsi verso un'organizzazione tradizionale progettata per l'efficienza che enfatizza la comunicazione e il controllo verticale oppure verso una moderna learning organization, che enfatizza la comunicazione e il coordinamento orizzontali. Il fatto che una organizzazione mostri una comunicazione orizzontale diretta.....   Può essere indizio di una struttura orizzontale.
Le organizzazioni possono scegliere se orientarsi verso un'organizzazione tradizionale progettata per l'efficienza che enfatizza la comunicazione e il controllo verticale oppure verso una moderna learning organization, che enfatizza la comunicazione e il coordinamento orizzontali. Il fatto che una organizzazione mostri molti team e task force.....   Può essere indizio di una struttura orizzontale.
Le organizzazioni possono scegliere se orientarsi verso un'organizzazione tradizionale progettata per l'efficienza che enfatizza la comunicazione e il controllo verticale oppure verso una moderna learning organization, che enfatizza la comunicazione e il coordinamento orizzontali. Il fatto che una organizzazione mostri un processo decisionale decentrato.....   Può essere indizio di una struttura orizzontale.
Le principali forme di valutazione considerate nella letteratura di "gestione delle risorse umane" sono la valutazione delle posizioni, delle competenze, delle prestazioni (risultati e comportamenti) e del potenziale. La valutazione delle competenze....   E' il giudizio sul valore del contributo di un attore sulla base delle competenze possedute (risorse) anziché delle attività (servizi) erogate o dei risultati raggiunti.
Le principali forme di valutazione considerate nella letteratura di "gestione delle risorse umane" sono la valutazione delle posizioni, delle competenze, delle prestazioni e del potenziale. La valutazione delle prestazioni....   E' il giudizio strutturato secondo parametri quantitativi e/o qualitativi sul valore dei comportamenti o dei risultati di un attore per un sistema di azione più ampio.
Le quattro principali forme di valutazione considerate nella letteratura di "gestione delle risorse umane" sono....   Valutazione delle posizioni, valutazione delle competenze, valutazione delle prestazioni (risultati e comportamenti) e valutazione del potenziale.
Le relazioni intercorrenti tra le aziende possono essere classificate sia in base alla somiglianza o meno delle organizzazioni sia in base alla competitività o cooperatività delle relazioni. Acquisendo una conoscenza di questi approcci, i manager possono valutare gli ambienti nei quali operano e adottare diverse strategie. L'approccio denominato teoria della dipendenza dalle risorse.....   Descrive le modalità di tipo razionale con cui le organizzazioni si pongono in relazione le une con le altre allo scopo di ridurre la dipendenza.
Le relazioni intercorrenti tra le aziende possono essere classificate sia in base alla somiglianza o meno delle organizzazioni sia in base alla competitività o cooperatività delle relazioni. Acquisendo una conoscenza di questi approcci, i manager possono valutare gli ambienti nei quali operano e adottare diverse strategie. L'approccio denominato approccio dei network collaborativi.....   Sostiene che le aziende si uniscono e collaborano allo scopo di diventare maggiormente concorrenziali e di condividere risorse scarse.
Le relazioni intercorrenti tra le aziende possono essere classificate sia in base alla somiglianza o meno delle organizzazioni sia in base alla competitività o cooperatività delle relazioni. Acquisendo una conoscenza di questi approcci, i manager possono valutare gli ambienti nei quali operano e adottare diverse strategie. L'approccio dell'ecologia delle popolazioni.....   Esamina il modo in cui nuove organizzazioni occupano le nicchie lasciate scoperte dalle organizzazioni consolidate e come una ricca varietà di nuove forme organizzative sia di beneficio alla società.
Le relazioni intercorrenti tra le aziende possono essere classificate sia in base alla somiglianza o meno delle organizzazioni sia in base alla competitività o cooperatività delle relazioni. Acquisendo una conoscenza di questi approcci, i manager possono valutare gli ambienti nei quali operano e adottare diverse strategie. L'approccio denominato istituzionalismo.....   Spiega perché e come le organizzazioni legittimino se stesse nell'ambiente e progettino strutture prendendo in prestito le idee le une dalle altre.
L'efficacia generale è difficile da misurare nelle organizzazioni. L'approccio basato sulle risorse all'efficacia organizzativa.....   Rileva l'efficacia osservando la parte iniziale del processo e valutando se l'organizzazione ottiene o meno in maniera efficace le risorse necessarie per generare buoni risultati.
L'efficacia generale è difficile da misurare nelle organizzazioni. L'approccio degli obiettivi all'efficacia organizzativa.....   Riguarda il lato dell'output e la questione se l'organizzazione raggiunga o meno i propri obiettivi in termini di livelli desiderati di output.
L'efficacia generale è difficile da misurare nelle organizzazioni. L'approccio del processo interno all'efficacia organizzativa.....   Si rivolge alle attività interne e rileva l'efficacia attraverso indicatori di salute ed efficienza interna.
L'efficacia organizzativa è la misura in cui l'organizzazione realizza i propri obiettivi "ufficiali" e "operativi". Su questo tema sono proposte quattro affermazioni. Una è sicuramente errata.   Gli obiettivi operativi, per il loro carattere di astrattezza, tendono ad essere più difficilmente misurabili di quelli ufficiali.
L'efficacia organizzativa è la misura in cui l'organizzazione realizza i propri obiettivi "ufficiali" e "operativi". Su questo tema sono proposte quattro affermazioni. Una è sicuramente errata.   Gli obiettivi ufficiali sono i più concreti e rappresentano sempre attività che l'organizzazione sta attualmente svolgendo.
L'efficacia.....   Indica in generale livello di conseguimento degli obiettivi di un'organizzazione.
L'efficienza.....   Si riferisce alla quantità di risorse impiegate per raggiungere gli obiettivi dell'organizzazione, è misurata in base alla quantità di materie prime, denaro e lavoratori necessaria per produrre un dato livello di output.
L'emergere del sistema di fabbrica durante la Rivoluzione Industriale ha posto problemi che le organizzazioni non avevano incontrato in precedenza. Nel percorso storico della teoria della progettazione organizzativa lo Scientific Management.....   Fa parte della prospettiva classica.
L'emergere del sistema di fabbrica durante la Rivoluzione Industriale ha posto problemi che le organizzazioni non avevano incontrato in precedenza. Nel percorso storico della teoria della progettazione organizzativa lo Scientific Management.....   Ha come pioniere Taylor.
L'emergere del sistema di fabbrica durante la Rivoluzione Industriale ha posto problemi che le organizzazioni non avevano incontrato in precedenza. Nel percorso storico della teoria della progettazione organizzativa lo Scientific Management.....   Postula che le decisioni riguardo le organizzazioni e l'organizzazione del lavoro devono essere prese in base a studi precisi e scientifici.
L'emergere del sistema di fabbrica durante la Rivoluzione Industriale ha posto problemi che le organizzazioni non avevano incontrato in precedenza. Nel percorso storico della teoria della progettazione organizzativa lo Scientific Management.....   Conduce allo sviluppo di Procedure standard per lo svolgimento delle attività, alla selezione dei lavoratori in base alle capacità, all'addestramento dei lavoratori nelle procedure standard, alla pianificazione del lavoro, ad incentivi salariali per incrementare l'output.
L'emergere del sistema di fabbrica durante la Rivoluzione Industriale ha posto problemi che le organizzazioni non avevano incontrato in precedenza. Nel percorso storico della teoria della progettazione organizzativa lo Scientific Management.....   Si focalizza principalmente sul nucleo operativo, ossia sul lavoro svolto in fabbrica.
L'emergere del sistema di fabbrica durante la Rivoluzione Industriale ha posto problemi che le organizzazioni non avevano incontrato in precedenza. Nel percorso storico della teoria della progettazione organizzativa lo Scientific Management.....   Ha quali obiettivi principali l'aumento della produttività e la ricerca di una soluzione.
L'emergere del sistema di fabbrica durante la Rivoluzione Industriale ha posto problemi che le organizzazioni non avevano incontrato in precedenza. Nel percorso storico della teoria della progettazione organizzativa lo Scientific Management.....   Si basa su un approccio meccanicistico e razionale.
Lo spreco di denaro in un'azienda organizzata...   Influisce sull'efficienza dell'azienda.
L'organigramma.....   E' la rappresentazione visiva di un intero sistema di processi e di attività fondamentali in un'organizzazione.