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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Brani

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Marte potrà essere colonizzato solo se il viaggio sarà a senso unico, dimezzando così i costi della spedizione. Dotare il vettore del necessario per il decollo e per il ritorno costerebbe troppo. Un gruppo di scienziati e astronauti dotato di un reattore nucleare e di altre attrezzature hi-tech potrebbe produrre in proprio ossigeno, acqua e cibo. Ogni due anni, quando Marte fosse nell'orbita giusta, la Nasa potrebbe inviare rifornimenti e altri astronauti: così la vita umana fiorirebbe.   Colonizzare Marte è possibile, ma a condizione che i costi economici sostenuti per mandarvi vettore e astronauti non debbano essere sostenuti per il loro ritorno. La dotazione di reattore nucleare e apparecchiature high-tech metterebbe gli esploratori spaziali nella condizione di potersi procurare ossigeno, acqua e cibo e la Nasa potrebbe contribuire all'insediamento della vita umana inviando rifornimenti e uomini nuovi ogni due anni, quando cioè il pianeta viene a trovarsi nell'orbita giusta.
Max Weber distingue nettamente tra conoscere e valutare, tra giudizi di fatto e giudizi di valore, tra “ciò che è” e “ciò che deve essere”. Per lui la scienza sociale è avalutativa, nel senso che cerca la verità, ossia cerca di appurare come andarono i fatti e perché andarono così e non diversamente. La scienza spiega, non valuta. Tale presa di posizione ha, all'interno del lavoro di Weber, due significati: uno epistemologico, consistente nella difesa della libertà della scienza da valutazioni etico-politico-religiose; l'altro etico- pedagogico, che mirava a difendere la scienza dalle storture demagogiche dei cosiddetti “socialisti della cattedra” che legavano il valore della verità a valori etico-politici, subordinando cioè l'insegnamento a ideali politici.   In Max Weber, la distinzione tra giudizi di fatto e giudizi di valore serve a definire l'ambito di applicazione delle scienze sociali, che, in quanto avalutative, devono limitarsi a spiegare i fatti per come sono avvenuti. Tale presa di posizione implica che la scienza sia immune da valutazioni etico-politico-religiose e che debba essere insegnata senza il condizionamento di valori etico-politici.
Mentre comincia il nuovo secolo, si va intensificando la competizione per la terra coltivabile tra automobili e raccolti. Fino a ora l'asfaltatura di terreni coltivabili è avvenuta in modo esteso nei Paesi industrializzati, dove sono presenti fino ai quattro quinti dei 520 milioni di automobili mondiali. Oggigiorno la terra agricola viene sacrificata sempre di più anche nei Paesi in via di sviluppo, dove ci sono interi strati della popolazione affamati.   L'area destinata alle auto - asfaltata e sottratta all'agricoltura - sta assumendo proporzioni sempre maggiori. Se fino a poco tempo fa si trattava però di una tendenza limitata ai Paesi industrializzati, ora anche nei Paesi in via di sviluppo si toglie terra all'agricoltura, nonostante il bisogno alimentare della popolazione.
Metempsicosi: dal greco metempsychousthai ("passare da un corpo a un altro"), composto da meta- ("oltre") e pshyco ("anima"). La metempsicosi è la credenza, diffusa presso i Pitagorici e poi predicata anche da Platone per cui l'anima, a ogni successiva morte del corpo in cui è ospitata, passa in un altro corpo umano, animale, vegetale o minerale, finché non si è liberata da ogni vincolo con la materia. La credenza è antichissima ed è di origine orientale, ma il termine compare soltanto negli scrittori dei primi tempi dell'epoca cristiana.   Metempsicosi è un termine coniato agli inizi dell'epoca cristiana indicante una credenza di derivazione orientale diffusasi in tempi molto antichi a opera della scuola pitagorica prima e di Platone poi, secondo la quale, dopo la morte, l'anima trasmigra da un corpo a un altro, fino alla liberazione da ogni vincolo con la materia. Sempre secondo la tradizione il termine deriverebbe dal verbo greco metempsychousthai ("passare da un corpo a un altro").
Molti ricercatori hanno valutato la frequenza di tumori in relazione all'esposizione residenziale a campi di frequenza bassi (da apparecchi elettrici o linee dell'alta tensione), ma i risultati nel complesso sono difficili da interpretare: un'associazione significativa tra esposizione e malattia non è sempre presente né a maggiore esposizione corrisponde maggiore frequenza di casi.   I risultati della valutazione compiuta da ricercatori sulla frequenza di tumori correlata all'esposizione residenziale a campi di frequenza bassi sono di difficile interpretazione, poiché non sempre emerge una significativa associazione tra esposizione e malattia, né tra esposizione e maggiore incidenza.