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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Brani

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Fin dai primi mesi di vita, ogni bambino ha un reale e necessario bisogno di muoversi. Nei primi tre anni di vita il movimento è indispensabile per diventare sempre più abile nello stare eretto, nel camminare, nel correre, nel salire e scendere una scala. Solo la possibilità di ripetere continuamente questi esercizi permette al bambino di acquisire sempre maggior padronanza del proprio corpo. Il bambino va seguito e incoraggiato nell'attività fisica che però non deve avere caratteristiche agonistiche fino alla pubertà.   Il bisogno di movimento è proprio di ogni bambino fin dalla tenerissima età; il movimento è necessario perché permette al piccolo di acquisire destrezza nel camminare e nel correre e padronanza del proprio corpo. Pertanto, l'attività fisica infantile va incoraggiata, purché non a livello agonistico.
Fino a quando fu possibile avviarsi all'esercizio dell'industria con capitali provenienti dalla monetizzazione del proprio patrimonio, dal concorso di familiari e parenti, da prestiti o società con amici e conoscenti, la parte dell'industriale rimase abbastanza autonoma, e così la sua relativa indipendenza finanziaria. In seguito, il ricorso al capitale finanziario andò crescendo. Alla fine del secolo XIX la grande finanza aveva ristabilito e ampliato la centralità già acquistata nella strategia e nella dinamica economica europea dai tempi della maggiore espansione medievale. Nel secolo XX questa tendenza si sarebbe accentuata.   Finché fu possibile iniziare un'attività industriale senza ricorrere al capitale finanziario, ma grazie al patrimonio personale o attraverso prestiti di familiari o costituendo società con amici e parenti, l'imprenditore preservò la propria indipendenza. A fine Ottocento, tuttavia, il ricorso al capitale finanziario tornò a essere centrale come durante l'espansione medievale e, durante il Novecento, la sua importanza aumentò ulteriormente.
Fred strinse la mano a Karl. Questo gesto sanciva la pace tra due uomini che per tanti anni erano stati acerrimi nemici. Ma Fred non era convinto di aver operato la giusta scelta. «Quale certezza potrò mai avere - pensava Fred - che quest'uomo rispetterà il patto?». Questo pensava, mentre tentava di decifrare, inutilmente, l'impenetrabile sguardo di Karl.   Una stretta di mano sancì la fine delle ostilità tra Karl e Fred, seppur quest'ultimo rimanesse diffidente in merito alle intenzioni del primo.
Fu soprattutto a opera di Theodore Roosevelt e Woodrow Wilson che si affermò lo spirito del progressismo, come venne chiamato il movimento che da un lato chiedeva il controllo sui trust e dall'altro si batteva per un risanamento della vita pubblica, corrotta dall'onnipotenza del cosiddetto governo invisibile dei grandi ricchi. Rispetto al precedente movimento populista, quello progressista era meno radicale e più conservatore. Esso diede espressione soprattutto alle esigenze della classe media, la quale rivendicava un maggiore intervento del governo nella vita economica, con una funzione mediatrice e coordinatrice, ma al tempo stesso desiderava che una limitazione dei poteri dei monopoli ripristinasse e rivitalizzasse le possibilità di libera concorrenza tra le imprese. Il suo ideale era quindi quello del “capitalismo democratico”.   La classe media degli Stati Uniti chiedeva un maggiore intervento del governo nella vita economica per limitare i poteri dei monopoli e ripristinare la possibilità di libera concorrenza tra le imprese. Questo avvenne particolarmente sotto la guida di Theodore Roosevelt e di Woodrow Wilson, artefici del progressismo.