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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Politiche sostegno occupazione

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I beneficiari delle prestazioni a sostegno del reddito (comma 1, decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21), ancora privi di occupazione, per stipulare il patto di servizio contattano il Centro per l'impiego entro il termine di... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 2).   15 giorni
I beneficiari delle prestazioni a sostegno del reddito (comma 1, decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21), ancora privi di occupazione, per stipulare il patto di servizio contattano... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 2).   Il Centro per l'impiego
I coniugi permangono nel medesimo nucleo anche a seguito di separazione o divorzio, qualora continuino... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 2).   A risiedere nella stessa abitazione
I corsi di formazione professionale tengono conto delle diverse capacità ed esigenze della persona handicappata che, di conseguenza, è inserita in classi comuni o in... (legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 17, comma 2).   Corsi specifici o in corsi prelavorativi
I diplomi professionali, conseguibili al termine del quarto anno di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, si identificano con il termine di...   Tecnico
I fondi di solidarietà, di cui agli art. 26 e seguenti del decreto legislativo attuativo della delega di cui all'art. 1, comma 2, della legge n. 183 del 2014, possono prevedere che le prestazioni integrative (di cui all'art. 3, comma 11, lettera A della legge n. 92 del 2012), continuino ad applicarsi in caso di accettazione di un'offerta di lavoro congrua, nella misura massima della differenza tra... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 25, comma 2).   L'indennità complessiva inizialmente prevista, aumentata del 20 per cento, e la nuova retribuzione
I lavoratori dipendenti per i quali la riduzione di orario connessa all'attivazione di una procedura di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per integrazione salariale, contratto di solidarietà, o intervento dei fondi di solidarietà (artt. 26 e 28 del decreto legislativo adottato in attuazione dell'art. 1, commi 1 e 2, della legge n. 183 del 2014), sia superiore al 50 per cento dell'orario di lavoro, calcolato in un periodo di 12 mesi, devono essere convocati in orario compatibile con la prestazione lavorativa... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 22, comma 1).   Dal Centro per l'impiego
I lavoratori dipendenti per i quali la riduzione di orario connessa all'attivazione di una procedura di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per integrazione salariale, contratto di solidarietà, o intervento dei fondi di solidarietà (artt. 26 e 28 del decreto legislativo adottato in attuazione dell'art. 1, commi 1 e 2, della legge n. 183 del 2014), sia superiore al 50 per cento dell'orario di lavoro, calcolato in un periodo di 12 mesi, devono essere convocati in orario compatibile con la prestazione lavorativa dal Centro per l'impiego per stipulare... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 22, comma 1).   Il Patto di servizio personalizzato
I lavoratori privi di impiego che dichiarano, in forma telematica, l'immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa ed alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate sono disoccupati. I lavoratori dipendenti possono effettuare la registrazione dal momento della ricezione della comunicazione di licenziamento, anche in pendenza del periodo di preavviso? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 19, comma 4).   Sì
I lavoratori utilizzati nelle attività a fini di pubblica utilità (comma 1, art. 26 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150), non possono eccedere l'orario di lavoro di... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 26, comma 5).   20 ore settimanali
I lavoratori utilizzati nelle attività a fini di pubblica utilità (comma 1, art. 26 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150), percettori di trattamenti di sostegno al reddito, sono impegnati nei limiti massimi di orario settimanale corrispondente alla proporzione tra il trattamento stesso e... (previsto per i dipendenti che svolgono attività analoghe presso il soggetto promotore dell'intervento)... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 26, comma 4).   Il livello retributivo iniziale, calcolato al netto delle ritenute previdenziali ed assistenziali
I patronati convenzionati si possono occupare di supportare i lavoratori nell'inserimento della Did online (Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro)?   Sì
I patronati convenzionati si possono occupare di...   Completamento della procedura telematica di rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità per i disoccupati percettori della Naspi e per i richiedenti la Dis-coll
I patronati convenzionati si possono occupare di... (art. 19, comma 1, decreto legislativo 150/2015).   Acquisizione dei dati necessari e supporto al rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità, da parte dei "soggetti disoccupati" e dei "lavoratori a rischio di disoccupazione"
I requisiti aggiuntivi che ogni sistema di accreditamento in ambito servizi per il lavoro può prevedere, nell'ambito delle proprie specificità territoriali, riguardano la presenza nell'ambito territoriale di riferimento di... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 7, comma 2).   Ulteriori sedi operative con i requisiti previsti dal D.M. 11 gennaio 2018, n. 4
I requisiti aggiuntivi che ogni sistema di accreditamento in ambito servizi per il lavoro può prevedere, nell'ambito delle proprie specificità territoriali, riguardano... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 7, comma 2).   Il possesso da parte del soggetto richiedente l'accreditamento di esperienza nei servizi per il lavoro da uno a due anni
I requisiti economici di accesso al reddito di cittadinanza si considerano posseduti per la durata dell'attestazione Isee in vigore al momento di presentazione della domanda, ferma restando la necessità di aggiornare l'Isee alla scadenza del periodo di validità dell'indicatore, sono verificati nuovamente solo in caso di...   Presentazione di nuova Dsu
I richiedenti asilo hanno un codice fiscale speciale. A quante cifre?   Undici
I servizi del Sistema Orientamento Università Lavoro (Soul) sono attivi in quali università?   Sapienza, Roma Tre, Tor Vergata e Foro Italico, Accademia di Belle Arti di Roma, Università della Tuscia, Università di Cassino e Lumsa
I soggetti accreditati ai servizi per il lavoro devono dotarsi di un codice... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 4, comma 1).   Etico
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono assicurare, tra l'altro, la presenza di almeno... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera F).   Due operatori per ogni sede operativa
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono assicurare, tra l'altro, la presenza di un responsabile anche con funzioni di... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera G).   Operatore
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono avere, tra l'altro, la conformità delle sedi... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera C).   Alle norme in materia di barriere architettoniche e accessibilità e visitabilità per le persone con disabilità
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono essere in regola, tra l'altro, con gli adempimenti ... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, comma 1, lettera G).   Assicurativi, previdenziali e fiscali
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, comma 1, lettera D).   Avere uno statuto che preveda tra le attività quella per cui si chiede l'accreditamento
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera B).   Conformità delle sedi alle norme in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera A).   Conformità delle sedi alla disciplina urbanistica-edilizia vigente
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera D).   Dotazione, nelle sedi, di attrezzature, spazi e materiali idonei allo svolgimento delle attività, in coerenza con il servizio effettuato
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera L).   Possesso della documentazione attestante l'affidabilità e qualità con riferimento al processo di erogazione dei servizi (certificazione ISO)
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, comma 1, lettera F).   Avere almeno una sede operativa situata nel territorio in cui si sta chiedendo l'accreditamento
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, comma 1, lettera C).   Avere una dichiarazione da parte di un istituto di credito che attesti la solidità economica per i soggetti diversi dalla società di capitali, dalle società cooperative e dalle amministrazioni pubbliche di cui all'art. 1 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, comma 1, lettera A).   Avere un capitale sociale minimo versato non inferiore a quello previsto dalle disposizioni vigenti per le società di capitali
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera E).   Garanzia di una fascia di 20 ore settimanali minime di apertura degli sportelli al pubblico
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, l'indicazione visibile all'esterno dei locali del seguente elemento informativo... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera H).   Orario di apertura al pubblico
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, l'indicazione visibile all'esterno dei locali di una targa con l'indicazione dell'amministrazione... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera H).   Che ha rilasciato l'accreditamento
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, l'indicazione visibile all'interno dei locali del seguente elemento informativo... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera I).   Gli estremi del provvedimento di accreditamento e i servizi per il lavoro erogabili
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, l'indicazione visibile all'interno dei locali del seguente elemento informativo... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera I).   Il nominativo del responsabile della unità organizzativa
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono, tra l'altro, essere in regola con le disposizioni di legge riguardanti il collocamento... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, comma 1, lettera H).   Al lavoro delle persone con disabilità
I soggetti accreditati nell'ambito dei servizi per il lavoro vengono iscritti, a cura della Regione o della Provincia autonoma, nell'albo nazionale dei soggetti accreditati istituito da quale ente, in attuazione dell'art. 12, comma 3, del decreto legislativo n. 150 del 2015? (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 3).   Anpal
I soggetti già accreditati in ambito servizi per il lavoro presso una Regione, che presentano richiesta di accreditamento presso un'altra regione o provincia autonoma, devono dimostrare esclusivamente il possesso degli ulteriori requisiti richiesti dall'amministrazione titolare della procedura di accreditamento ai sensi dell'art. 7 del D.M. 11 gennaio 2018, n. 4. In tal caso, la procedura è... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 10, comma 1).   Semplificata (non occorre produrre la documentazione già fornita in sede di accreditamento presso un'altra amministrazione e sono assunte come accertate le circostanze già oggetto di verifica)
I soggetti in possesso di accreditamento regionale alla formazione e all'orientamento, con i requisiti previsti dal D.M. 11 gennaio 2018, n. 4 (artt. 4, 5 e 6) possono presentare domanda di accreditamento ai servizi per il lavoro qualora siano in possesso dei requisiti previsti dagli articoli. A tal fine, la procedura è... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 11, comma 1).   Semplificata (non occorre produrre la documentazione già fornita in sede di accreditamento per la formazione e l'orientamento)
Il "libretto di lavoro", quale documento obbligatorio per tutti i lavoratori, "presupposto" per l'iscrizione nelle liste di collocamento e "condizione essenziale" per l'assunzione al lavoro, è stato istituito in Italia con la legge 10 gennaio...   1935
Il beneficiario del reddito di cittadinanza deve accettare di essere avviato ai corsi di formazione o riqualificazione professionale (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 4). Anche a progetti per favorire l'auto-imprenditorialità?   Sì, sempre secondo le modalità individuate nel Patto per il lavoro
Il beneficio economico del reddito di cittadinanza, ai sensi dell'articolo 34, terzo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 601, è esente dal pagamento dell'Irpef?   Sì
Il beneficio economico del reddito di cittadinanza, su base annua, si compone di due elementi, uno dei quali è...   Una componente, ad integrazione del reddito dei nuclei familiari residenti in abitazione in locazione, pari all'ammontare del canone annuo previsto nel contratto in locazione, come dichiarato a fini Isee, fino ad un massimo di euro 3.360 annui
Il beneficio economico del reddito di cittadinanza, su base annua, si compone di due elementi, uno dei quali è...   Una componente ad integrazione del reddito familiare fino alla soglia di 6.000 euro annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza
Il comma 48 dell'art. 4 della riforma Formero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al comma 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi...   Collocamento di soggetti in difficile condizione rispetto alla loro occupabilità
Il comma 48 dell'art. 4 della riforma Formero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al comma 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi...   Qualificazione professionale dei giovani che entrano nel mercato del lavoro
Il comma 48 dell'art. 4 della riforma Formero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al comma 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi...   Riqualificazione di coloro che sono espulsi, per un loro efficace e tempestivo ricollocamento
Il comma 48 dell'art. 4 della riforma Formero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al comma 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi...   Formazione continua dei lavoratori
Il comma 48 dell'art. 4 della riforma Formero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al comma 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi...   Attivazione del soggetto che cerca lavoro, in quanto mai occupato, espulso o beneficiario di ammortizzatori sociali, al fine di incentivarne la ricerca attiva di una nuova occupazione
Il contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale - in base all'art. 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, legge finanziaria 2007 - garantisce l'assolvimento dell'obbligo di istruzione e del diritto-dovere all'istruzione e formazione?   Sì
Il contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato costituisce... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 1).   La forma comune di rapporto di lavoro
Il contributo Naspi è dovuto anche per i dipendenti stagionali del settore turismo che normalmente prestano attività per soli sei mesi e che sono assunti ogni anno per la stagione estiva? (art. 2, comma 29, della legge n. 92/2012).   Il contributo addizionale Naspi non si applica nel caso di lavoratori assunti a termine per lo svolgimento delle attività stagionali
Il d.l. 27 agosto 1993, n. 324 nel testo introdotto dalla legge di conversione 27 ottobre 1993, n. 423 ha disposto che il permesso mensile deve essere comunque... (legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 33, aggiornamento).   Retribuito
Il datore di lavoro che intende stipulare il contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore sottoscrive... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43, comma 6).   Un protocollo con l'istituzione formativa a cui lo studente è iscritto, che stabilisce il contenuto e la durata degli obblighi formativi del datore di lavoro
Il datore di lavoro che intende stipulare un contratto di apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e della alta formazione, compresi i dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli istituti tecnici superiori (di cui all'art. 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008), per attività di ricerca, nonché per il praticantato per l'accesso alle professioni ordinistiche, sottoscrive un protocollo che stabilisce... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 45, comma 2).   La durata e le modalità, anche temporali, della formazione a carico del datore di lavoro
Il decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150 ha come oggetto:   Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive
Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha stabilito che dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, con qualche eccezione, anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro. Tale disposizione non trova applicazione, tra l'altro, con riferimento... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 2, comma 2, lettera D-bis).   Alle collaborazioni prestate nell'ambito della produzione e della realizzazione di spettacoli da parte delle fondazioni (di cui al decreto legislativo 29 giugno 1996, n. 367)
Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha stabilito che dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, con qualche eccezione, anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro. La disposizione trova applicazione nei confronti delle pubbliche amministrazioni? (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 2, comma 3).   No
Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha stabilito che dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, con qualche eccezione, anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro. Tale disposizione non trova applicazione, tra l'altro, con riferimento... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 2, comma 2, lettera D).   Alle collaborazioni rese a fini istituzionali in favore delle associazioni e società sportive dilettantistiche affiliate alle federazioni sportive nazionali, alle discipline sportive associate e agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni come individuati e disciplinati dall'art. 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289
Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha stabilito che dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, con qualche eccezione, anche... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 2, comma 1).   Ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro
Il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 all'art. 1 riporta la seguente definizione di "povertà"...   La condizione del nucleo familiare la cui situazione economica non permette di disporre dell'insieme di beni e servizi necessari a condurre un livello di vita dignitoso (...)
Il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 all'art. 1 riprende all'art. 2 del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30 la definizione di "familiare di cittadino dell'Unione" includendo, tra gli altri, il seguente soggetto...   Il coniuge
Il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 all'art. 1 riprende all'art. 2 del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30 la definizione di "familiare di cittadino dell'Unione" includendo, tra gli altri, il seguente soggetto...   Gli ascendenti diretti a carico e quelli del coniuge o partner
Il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 all'art. 1 riprende all'art. 2 del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30, la seguente definizione di "cittadino dell'Unione"...   Qualsiasi persona avente la cittadinanza di uno Stato membro
Il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 ha per oggetto...   Disposizioni per l'introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà
Il decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469, poi integrato e/o superato da altre norme, ha conferito alle Regioni ha conferito alle Regioni le funzioni ed i compiti relativi al collocamento in generale, compreso il collocamento...   Obbligatorio
Il decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469, poi integrato e/o superato da altre norme, ha conferito alle Regioni ha conferito alle Regioni le funzioni ed i compiti relativi al collocamento in generale, compreso il collocamento...   Dei lavoratori domestici
Il decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 prevede contrasti alla ludopatia?   Sì, vietando l'uso della Carta del reddito di cittadinanza per giochi che prevedono vincite in denaro
Il figlio maggiorenne non convivente con i genitori, non coniugato e senza figli, fa parte del nucleo familiare dei genitori esclusivamente quando è di età inferiore a... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 2).   26 anni
Il genitore o il familiare lavoratore, con rapporto di lavoro pubblico o privato, che assista con continuità un parente o un affine entro il terzo grado handicappato ha diritto a scegliere, ove possibile... (legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 33, comma 5).   La sede di lavoro più vicina al proprio domicilio
Il genitore o il familiare lavoratore, con rapporto di lavoro pubblico o privato, che assista con continuità un parente o un affine entro il terzo grado handicappato può essere trasferito senza il suo consenso ad altra sede? (legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 33, comma 5).   No
Il lavoratore avente diritto alla corresponsione della Naspi può richiedere la liquidazione anticipata, in unica soluzione, dell'importo complessivo del trattamento che gli spetta e che non gli è stato ancora erogato, a titolo di incentivo all'avvio, tra l'altro, di impresa... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, co. 1).   Individuale
Il lavoratore avente diritto alla corresponsione della Naspi può richiedere la liquidazione anticipata, in unica soluzione, dell'importo complessivo del trattamento che gli spetta e che non gli è stato ancora erogato, a titolo di incentivo all'avvio, tra l'altro, di impresa... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, comma 1).   Individuale
Il lavoratore avente diritto alla corresponsione della Naspi può richiedere la liquidazione anticipata, in unica soluzione, dell'importo complessivo del trattamento che gli spetta e che non gli è stato ancora erogato, a titolo di incentivo all'avvio, tra l'altro... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, comma 1).   Per la sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa nella quale il rapporto mutualistico ha ad oggetto la prestazione di attività lavorative da parte del socio
Il lavoratore avente diritto alla corresponsione della Naspi può richiedere la liquidazione anticipata, in unica soluzione, dell'importo complessivo del trattamento che gli spetta e che non gli è stato ancora erogato, a titolo di incentivo all'avvio, tra l'altro, di... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, comma 1).   Un'attività lavorativa autonoma
Il lavoratore che durante il periodo in cui percepisce la Naspi instauri un rapporto di lavoro subordinato il cui reddito annuale sia inferiore al reddito minimo escluso da imposizione, ad alcune condizioni... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 9, comma 2).   Conserva il diritto alla prestazione ridotta
Il lavoratore che durante il periodo in cui percepisce la Naspi instauri un rapporto di lavoro subordinato il cui reddito annuale sia superiore al reddito minimo escluso da imposizione fiscale decade dalla prestazione, salvo il caso in cui la durata del rapporto di lavoro non sia superiore a... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 9, comma 1).   Sei mesi
Il lavoratore che durante il periodo in cui percepisce la Naspi intraprenda un'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale, dalla quale ricava un reddito che corrisponde a un'imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell'art. 13 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, dichiarando il reddito annuo che prevede di trarne deve informare l'Inps... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 10, comma 1).   Entro un mese dall'inizio dell'attività
Il lavoratore che durante il periodo in cui percepisce la Naspi intraprenda un'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale, dalla quale ricava un reddito che corrisponde a un'imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell'art. 13 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, dichiarando il reddito annuo che prevede di trarne deve informare... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 10, co. 1).   L'Inps
Il lavoratore che durante il periodo in cui percepisce la Naspi intraprenda un'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale, dalla quale ricava un reddito che corrisponde a un'imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell'art. 13 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, dichiarando il reddito annuo che prevede di trarne deve informare... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 10, comma 1).   L'Inps
Il lavoratore che instaura un rapporto di lavoro subordinato prima della scadenza del periodo per cui è riconosciuta la liquidazione anticipata della Naspi è tenuto, salvo un'eccezione... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, comma 4).   A restituire per intero l'anticipazione ottenuta
Il lavoratore che intende avvalersi della liquidazione in un'unica soluzione della Naspi deve presentare domanda di anticipazione in via telematica entro quanti giorni dalla data di inizio dell'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o dalla data di sottoscrizione di una quota di capitale sociale della cooperativa? (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, co. 3).   30
Il lavoratore che intende avvalersi della liquidazione in un'unica soluzione della Naspi deve presentare domanda di anticipazione in via telematica entro quanti giorni dalla data di inizio dell'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o dalla data di sottoscrizione di una quota di capitale sociale della cooperativa? (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, comma 3).   30
Il lavoratore che intende avvalersi della liquidazione in un'unica soluzione della Naspi deve presentare domanda di anticipazione in via telematica...   All'Inps
Il lavoratore sospeso dall'attività lavorativa e beneficiario di una prestazione di sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro decade dal trattamento qualora rifiuti di essere avviato ad un corso di formazione o di... (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4, comma 40).   Riqualificazione
Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con una trattenuta diretta sulla rata della pensione. È possibile ottenere un prestito su una pensione o assegno sociale?   No, non è possibile ottenere un prestito
Il limite numerico applicato alla figura del tutor del soggetto promotore, si applica anche ai tirocini extracurriculari promossi dagli avvisi pubblici (o bandi)?   Sì, salvo che l'avviso pubblico (o bando) specifico non preveda espressamente un limite numerico diverso
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 25, comma 1).   Coerenza con le esperienze e le competenze maturate
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 25, comma 1).   Durata della disoccupazione
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 25, comma 1).   Retribuzione superiore di almeno il 20 per cento rispetto alla indennità percepita nell'ultimo mese precedente, da computare senza considerare l'eventuale integrazione a carico dei fondi di solidarietà, di cui agli art. 26 e seguenti del decreto legislativo attuativo della delega di cui all'art. 1, comma 2, della legge n. 183 del 2014
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 25, comma 1).   Distanza dal domicilio e tempi di trasferimento mediante mezzi di trasporto pubblico
Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 3, comma 2).   Atti di programmazione e riprogrammazione in relazione ai programmi comunitari gestiti dall'Anpal in qualità di autorità di gestione
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 3, comma 2).   Circolari e altri atti interpretativi di norme di legge o regolamento
Il modello di ranking statistico applicato nello scouting della domanda è conseguente all'analisi...   Del flusso di manodopera in ingresso e in uscita che ogni impresa ha registrato trimestralmente su base regionale in un periodo tra il 2013 e il 2018
Il modello di scheda anagrafica e professionale dei lavoratori (art. 1-bis del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181) viene definita... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 13, comma 3).   Dall'Anpal - Agenzia nazionale politiche attive lavoro
Il modulo per la comunicazione obbligatoria (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007), è...   Standard su tutto il territorio nazionale
Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 20, comma 2).   La definizione del profilo personale di occupabilità secondo le modalità tecniche predisposte dall'Anpal
Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 20, comma 2).   Le modalità con cui la ricerca attiva di lavoro è dimostrata al responsabile delle attività
Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 20, comma 2).   L'individuazione di un responsabile delle attività
Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 20, comma 2).   La frequenza ordinaria di contatti con il responsabile delle attività
Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 20, comma 2).   La definizione degli atti di ricerca attiva che devono essere compiuti e la tempistica degli stessi
Il programma Garanzia Giovani...   È esteso a tutto il 2020, salvo ulteriori specifiche dell'Autorità di Gestione nazionale
Il Programma Operativo Regionale realizza obiettivi occupazionali nell'ambito di Assi di intervento. Quali sono?   Occupazione, Inclusione sociale, Istruzione e formazione, Capacità istituzionale e amministrativa, Assistenza tecnica
Il reddito di cittadinanza è riconosciuto dall'Inps ove ricorrano le condizioni. Ai fini del riconoscimento del beneficio, l'Inps verifica il possesso dei requisiti per l'accesso al reddito di cittadinanza sulla base delle informazioni disponibili nei propri archivi e in quelli delle amministrazioni collegate. Entro quanti giorni dalla data di comunicazione (decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4, art. 5, comma 3)?   Cinque
Il reddito di cittadinanza è riservato a nuclei familiari composti esclusivamente da uno o più componenti fino ad età inferiore ad anni... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 1).   67
Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione è istituito, presso... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1).   L'Anpal
Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1).   Categorie di lavoratori interessati
Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1).   Importo e durata dell'incentivo
Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1).   Modalità di corresponsione dell'incentivo
Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1).   Ambito territoriale interessato
Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1).   Conformità alla normativa in materia di aiuti di Stato
Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, l'informazione delle categorie di datori di lavoro... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1).   Interessati
Il richiedente il reddito di cittadinanza è convocato... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 4).   Dal Centro per l'impiego
Il servizio di assistenza alla ricollocazione (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9) deve prevedere, tra l'altro, il programma di ricerca intensiva della nuova occupazione e la relativa area, con eventuale percorso di riqualificazione professionale mirata a sbocchi occupazionali esistenti...   Nell'area stessa
Il servizio di assistenza alla ricollocazione (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9) deve prevedere, tra l'altro, l'assunzione dell'onere del soggetto di accettare l'offerta di lavoro, ai sensi dell'art. 4 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4:   Congrua
Il servizio di assistenza alla ricollocazione (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9) prevede, tra l'altro, l'obbligo per il soggetto erogatore del servizio di comunicare il rifiuto ingiustificato, da parte della persona interessata, di svolgere una delle attività individuate dal tutor o di una offerta di lavoro congrua al fine dell'irrogazione delle sanzioni. A chi vanno, tra l'altro, indirizzate le comunicazioni? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9, comma 3, lettera E).   All'Anpal
Il servizio di assistenza alla ricollocazione (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9) prevede, tra l'altro, l'obbligo per il soggetto erogatore del servizio di comunicare il rifiuto ingiustificato, da parte della persona interessata, di svolgere una delle attività individuate dal tutor o di una offerta di lavoro congrua al fine dell'irrogazione delle sanzioni. A chi vanno, tra l'altro, indirizzate le comunicazioni? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9, comma 3, lettera E).   Al Centro per l'impiego
Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve prevedere, tra l'altro... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9).   L'affiancamento di un tutor
Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere il programma di ricerca intensiva... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5).   Della nuova occupazione
Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di accettare la sospensione del servizio nel caso di assunzione in prova, o a termine, con eventuale ripresa del servizio stesso dopo l'eventuale conclusione del rapporto entro il termine di... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5).   Sei mesi
Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di accettare la sospensione del servizio nel caso di... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5).   Assunzione in prova, o a termine
Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di accettare... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5).   L'offerta di lavoro congrua
Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di svolgere le attività individuate... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5).   Dal tutor
Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'obbligo per il soggetto erogatore del servizio di comunicare il rifiuto ingiustificato, da parte della persona interessata, di svolgere una delle attività di cui alla lettera C, art. 23 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150 o di un'offerta di lavoro congrua, a norma del punto D, al fine dell'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 21, commi 7 e 8 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150. A chi va comunicato? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5).   Al Centro per l'impiego e all'Anpal
Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5).   L'affiancamento di un tutor
Il servizio Eures-Datori di lavoro è rivolto alle imprese interessate ad assumere personale proveniente da...   I Paesi dello Spazio Economico Europeo (See)
Il servizio Eures-Lavoratori è gratuito?   Sì, per tutti
Il servizio europeo Your first Eures job copre tutti i 28 Paesi membri dell'Unione europea?   Sì, più Islanda e Norvegia
Il sistema delle comunicazioni obbligatorie è in grado di monitorare tutte le informazioni che riguardano... (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007).   La formazione e la vita lavorativa dei cittadini (dalla ricerca della prima occupazione, all'ingresso nel mercato del lavoro, fino alla pensione)
Il Sistema informatico per le comunicazioni obbligatorie (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007), costituisce il punto di accesso unico per l'invio on-line delle comunicazioni di instaurazione, proroga, trasformazione, cessazione di un rapporto di lavoro, secondo i modelli unificati definiti...   Dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
Il tirocinio è ricompreso tra i successi occupazionali?   No, perché non è un contratto di lavoro
Il trattamento di mobilità in deroga è concesso, nel limite massimo di 12 mesi, anche in favore dei lavoratori che hanno cessato la cassa integrazione guadagni in deroga dal 1° dicembre 2017 al 31 dicembre 2018 e non hanno diritto alla Naspi. A tali lavoratori, dal 1° gennaio 2019, sono applicate misure di politica attiva, individuate... (legge 30 dicembre 2018, n. 145, art. 1, commi da 251 a 253).   In un apposito Piano regionale
In ambito comunicazione obbligatorie (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007), l'obbligo di trasmissione telematica non si applica a...   I datori di lavoro domestico
In ambito comunicazione obbligatorie (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007), l'obbligo di trasmissione telematica non si applica agli...   Armatori
In ambito comunicazione obbligatorie (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007), per usufruire dei servizi informatici, i soggetti obbligati ed abilitati devono registrarsi ai fini del riconoscimento, con le modalità indicate.   Da ciascuna Regione e Provincia autonoma
In ambito di apprendistato, per le ore di formazione svolte nell'istituzione formativa, il datore di lavoro è esonerato da ogni obbligo... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43, comma 7).   Retributivo
In ambito di comunicazioni obbligatorie (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007), tutti i soggetti, obbligati e abilitati, per accedere al servizio e inviare la comunicazione devono necessariamente.   Accreditarsi secondo le modalità indicate da ciascuna Regione o Provincia Autonoma dove è ubicata la sede di lavoro
In ambito di lavoro accessorio, i soggetti che, pur in possesso di partita Iva non sono imprenditori (pubblica amministrazione, ambasciate, partiti, associazioni sindacali, onlus, ecc.) devono effettuare la comunicazione alla Direzione territoriale del lavoro competente per territorio? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016).   No, ma debbono comunque provvedere alla dichiarazione di inizio di attività nei confronti dell'Inps
In ambito di lavoro accessorio, la mancata comunicazione delle variazione viene sanzionata con la medesima sanzione prevista per la mancata comunicazione? (art. 49, comma 3, penultimo periodo, del decreto legislativo n. 81 del 2015).   Ogni variazione e/o modifica che comporta una violazione dell'obbligo di comunicare entro 60 minuti dall'inizio della prestazione il nome, il luogo e il tempo di impiego del lavoratore si risolve in una mancata comunicazione e dà luogo, pertanto, all'applicazione della relativa sanzione
In ambito Garanzia Giovani, gli operatori del Centro per l'impiego, a fronte degli indici di profilazione "alta" o "molto alta" e in sede di primo colloquio, hanno il compito di illustrare i vantaggi delle attività di orientamento specialistico, quale strumento ulteriore a disposizione del giovane per poter cogliere le opportunità offerte dal mercato del lavoro e consentire l'elaborazione del percorso più adeguato e il mix di misure più efficace. L'operatore, valutata come "alta" o "molto alta" la distanza del giovane dal mercato del lavoro, è obbligato a rilevare la necessità di una misura di orientamento specialistico?   No, può procedere immediatamente con l'individuazione della successiva misura di politica attiva
In apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e dell'alta formazione, la formazione esterna all'azienda non può, di norma, essere superiore... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 45, comma 2).   Al 60 per cento dell'orario ordinamentale
In base al decreto ministeriale 4/2018, la domanda di NASpI contiene:   un'informativa circa la necessità per il beneficiario di rendersi reperibile ai fini delle comunicazioni relative alla partecipazione alle iniziative di politica attiva del lavoro
In base all'art. 4 del decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4, sono previsti colloqui psicoattitudinali nel percorso per il reddito di cittadinanza?   Sì
In caso di accertamento di eventuali difformità nello svolgimento delle attività oggetto di accreditamento (in ambito servizi per il lavoro) rispetto alle disposizioni attuative previste, l'amministrazione competente comunica l'irregolarità riscontrata all'interessato e per sanare la situazione di irregolarità gli assegna un termine perentorio, non inferiore a... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 13, comma 2).   15 giorni
In caso di accertamento di eventuali difformità nello svolgimento delle attività oggetto di accreditamento (in ambito servizi per il lavoro) rispetto alle disposizioni attuative previste e di mancato adeguamento rispetto alle prescrizioni, l'amministrazione sospende l'accreditamento per un periodo di durata non superiore a... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 13, comma 2).   Tre mesi
In caso di accertamento di eventuali difformità nello svolgimento delle attività oggetto di accreditamento (in ambito servizi per il lavoro) rispetto alle disposizioni attuative previste, l'amministrazione competente comunica l'irregolarità riscontrata... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 13, comma 2).   Al soggetto interessato
In caso di decadenza dallo stato di disoccupazione prodottasi ai sensi dei commi 7, 8 e dell'articolo 23, comma 4 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, non è possibile una nuova registrazione prima che siano decorsi... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 9).   Due mesi
In caso di inadempimento nell'erogazione della formazione a carico del datore di lavoro, di cui egli sia esclusivamente responsabile e che sia tale da impedire la realizzazione delle finalità di cui agli artt. 43, 44 e 45 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, il datore di lavoro è tenuto a versare la differenza tra la contribuzione versata e... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 47, comma 1).   Quella dovuta
In caso di inadempimento nell'erogazione della formazione a carico del datore di lavoro, di cui egli sia esclusivamente responsabile e che sia tale da impedire la realizzazione delle finalità di cui agli artt. 43, 44 e 45 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, il datore di lavoro è tenuto a versare la differenza tra la contribuzione versata e quella dovuta, con riferimento al livello di inquadramento contrattuale superiore che sarebbe stato raggiunto dal lavoratore al termine del periodo di apprendistato maggiorata del... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 47, comma 1).   100 per cento, con esclusione di qualsiasi sanzione per omessa contribuzione
In caso di mancata presentazione, in assenza di giustificato motivo, alle convocazioni di cui all'articolo 4, commi 5 e 11, da parte anche di un solo componente il nucleo familiare, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 7).   La decadenza dalla prestazione alla terza mancata presentazione
In caso di mancata presentazione, in assenza di giustificato motivo, alle convocazioni di cui all'articolo 4, commi 5 e 11, da parte anche di un solo componente il nucleo familiare, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 7).   La decurtazione di due mensilità alla seconda mancata presentazione
In caso di mancata presentazione, in assenza di giustificato motivo, alle convocazioni di cui all'articolo 4, commi 5 e 11, da parte anche di un solo componente il nucleo familiare, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 7).   La decurtazione di una mensilità del beneficio economico in caso di prima mancata presentazione
In caso di mancato rispetto degli impegni previsti nel Patto per l'inclusione sociale relativi alla frequenza dei corsi di istruzione o di formazione da parte di un componente minorenne ovvero impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute, individuati da professionisti sanitari, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 9).   La decurtazione di sei mensilità al terzo richiamo formale
In caso di mancato rispetto degli impegni previsti nel Patto per l'inclusione sociale relativi alla frequenza dei corsi di istruzione o di formazione da parte di un componente minorenne ovvero impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute, individuati da professionisti sanitari, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 9).   La decurtazione di due mensilità dopo un primo richiamo formale al rispetto degli impegni
In caso di mancato rispetto degli impegni previsti nel Patto per l'inclusione sociale relativi alla frequenza dei corsi di istruzione o di formazione da parte di un componente minorenne ovvero impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute, individuati da professionisti sanitari, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 9).   La decadenza dal beneficio in caso di ulteriore richiamo dopo il terzo
In caso di mancato rispetto degli impegni previsti nel Patto per l'inclusione sociale relativi alla frequenza dei corsi di istruzione o di formazione da parte di un componente minorenne ovvero impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute, individuati da professionisti sanitari, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 9).   La decurtazione di tre mensilità al secondo richiamo formale
In caso di revoca dell'accreditamento (in ambito servizi per il lavoro), il soggetto accreditato deve, nell'interesse degli utenti, portare a termine eventuali attività finanziate da amministrazioni pubbliche che presuppongono l'accreditamento, salvo che la stessa... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 13, comma 8).   Non ne disponga l'interruzione
In caso di revoca dell'accreditamento (in ambito servizi per il lavoro), il soggetto non può presentare una nuova domanda di accreditamento... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 13, comma 7).   Nei dodici mesi successivi al provvedimento di revoca
In caso di sospensione, il soggetto accreditato (in ambito servizi per il lavoro) può continuare a svolgere eventuali attività finanziate da amministrazioni pubbliche che presuppongono l'accreditamento? (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 13, comma 5).   Sì, salvo che la stessa non ne disponga, in via cautelativa, l'interruzione
In caso di variazione del nucleo familiare in corso di fruizione del reddito di cittadinanza la prestazione decade d'ufficio dal mese successivo a quello della presentazione della dichiarazione a fini Isee aggiornata. Con quale eccezione? (decreto- legge 28 gennaio 2019, n.4, art. 3).   Variazioni consistenti in decessi e nascite
In caso di variazione della condizione occupazionale nelle forme dell'avvio di un'attività d'impresa o di lavoro autonomo, svolta sia in forma individuale sia di partecipazione, da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell'erogazione del reddito di cittadinanza, la variazione dell'attività va comunicata... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n.4, art. 3).   Entro trenta giorni dall'inizio della stessa
In caso di variazione della condizione occupazionale nelle forme dell'avvio di un'attività d'impresa o di lavoro autonomo, svolta sia in forma individuale sia di partecipazione, da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell'erogazione del reddito di cittadinanza, il reddito è individuato (decreto-legge 28 gennaio 2019, n.4, art. 3)...   Secondo il principio di cassa, come differenza tra i ricavi e i compensi percepiti e le spese sostenute nell'esercizio dell'attività
In caso di violazione degli obblighi di cui ai commi 7 e 8 dell'art. 21 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150 (in assenza di giustificato motivo: mancata presentazione alle convocazioni ovvero agli appuntamenti; mancata partecipazione alle iniziative di orientamento; mancata accettazione di un'offerta di lavoro congrua, ecc.), il Centro per l'impiego adotta le relative sanzioni, inviando pronta comunicazione, per il tramite del sistema informativo...   All'Anpal ed all'Inps
In caso di violazione degli obblighi di cui ai commi 7 e 8 dell'art. 21 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150 (in assenza di giustificato motivo: mancata presentazione alle convocazioni ovvero agli appuntamenti; mancata partecipazione alle iniziative di orientamento; mancata accettazione di un'offerta di lavoro congrua, ecc.), il Centro per l'impiego adotta le relative sanzioni, inviando pronta comunicazione, per il tramite del sistema informativo, all'Anpal ed all'Inps. Quest'ultimo Istituto emette i provvedimenti conseguenti e provvede... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 10).   A recuperare le somme indebite eventualmente erogate
In che data è entrato a regime il sistema della comunicazioni obbligatorie?   Il 10 marzo 2008
In Garanzia Giovani sono ammessi progetti formativi con durate superiori o inferiori rispetto al monte ore previsto?   No, a pena di mancato riconoscimento della spesa
In Italia il servizio Eures è coordinato dal...   Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
In quale numero e data di Gazzetta ufficiale è stato pubblicato il decreto-legge che raccoglie le disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza?   N. 23 del 28 gennaio 2019
In relazione alle qualificazioni contenute nel Repertorio di cui all'art. 41, comma 3, del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, per il consolidamento e l'acquisizione di ulteriori competenze tecnico-professionali e specialistiche, utili anche ai fini dell'acquisizione del certificato di specializzazione tecnica superiore o del diploma di maturità professionale all'esito del corso annuale integrativo (di cui all'art. 15, comma 6, del decreto legislativo n. 226 del 2005), i datori di lavoro hanno la facoltà di prorogare... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43, comma 4).   Fino ad un anno il contratto di apprendistato dei giovani qualificati e diplomati, che hanno concluso positivamente i percorsi
In riferimento all'apprendistato, la durata del contratto è determinata in considerazione della qualifica o del diploma da conseguire e non può in ogni caso essere superiore a... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43, comma 2).   Tre anni o a quattro anni nel caso di diploma professionale quadriennale
In riferimento all'apprendistato, possono essere assunti in tutti i settori di attività, i giovani fino al compimento dei... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43, comma 2).   25 anni d'età
Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta:   Nell'unità produttiva interessata da trattamenti di CIGO e di integrazione salariale straordinaria, ai fini del computo della durata massima complessiva le giornate in cui vi è coesistenza tra CIGO e contratto di solidarietà sono computate per intero e come giornate di CIGO
Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta:   Sono destinatari della CIGO i lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato (compresi gli apprendisti con contratto di apprendistato professionalizzante), con esclusione dei dirigenti e dei lavoratori a domicilio
Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta:   La CIGO per l'industria e l'edilizia integra o sostituisce la retribuzione dei lavoratori a cui è stata sospesa o ridotta l'attività lavorativa per situazioni aziendali dovute a eventi transitori e non imputabili all'impresa o ai dipendenti, incluse le intemperie stagionali e per situazioni temporanee di mercato
Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta:   Qualora l'impresa abbia fruito di 52 settimane consecutive di integrazione salariale ordinaria, una nuova domanda può essere proposta per la medesima unità produttiva solo quando sia trascorso un periodo di almeno 52 settimane di normale attività lavorativa; l'integrazione salariale ordinaria relativa a più periodi non consecutivi non può superare complessivamente la durata di 52 settimane in un biennio mobile;
Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta:   Ai lavoratori beneficiari dei trattamenti di integrazione salariale spetta, in rapporto al periodo di paga adottato e alle medesime condizioni dei lavoratori a orario normale, l'assegno per il nucleo familiare
Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta:   È corrisposta fino a un periodo massimo di 13 settimane continuative, prorogabile trimestralmente fino a un massimo complessivo di 52 settimane
Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta:   Il trattamento di integrazione salariale ammonta all'80% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate, comprese fra le ore zero e il limite dell'orario contrattuale
Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta:   Per ciascuna unità produttiva, il trattamento ordinario (CIGO) non può, di norma, superare la durata massima complessiva di 24 mesi in un quinquennio mobile
Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta:   Agli effetti dell'integrazione le indennità accessorie alla retribuzione base, corrisposte con riferimento alla giornata lavorativa, sono computate secondo i criteri stabiliti dalle disposizioni di legge e di contratto collettivo che regolano le indennità stesse, ragguagliando in ogni caso a ore la misura delle indennità in rapporto a un orario di otto ore
Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta:   L'integrazione non è dovuta per le festività non retribuite e per le assenze che non comportino retribuzione
Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta:   L'intervento ordinario può essere concesso nelle unità produttive in cui è in corso una riduzione dell'orario di lavoro a seguito di stipula di contratto di solidarietà purché si riferisca a lavoratori distinti e non abbia una durata superiore a tre mesi
Indicare quale affermazione sulla CIGO è corretta:   Il trattamento di integrazione salariale si calcola tenendo conto dell'orario di ciascuna settimana indipendentemente dal periodo di paga