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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Politiche sostegno occupazione

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I beneficiari delle prestazioni a sostegno del reddito (comma 1, decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21), ancora privi di occupazione, per stipulare il patto di servizio contattano... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 2).   Il Centro per l'impiego
I corsi di formazione professionale tengono conto delle diverse capacità ed esigenze della persona handicappata che, di conseguenza, è inserita in classi comuni o in... (legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 17, comma 2).   Corsi specifici o in corsi prelavorativi
I lavoratori dipendenti per i quali la riduzione di orario connessa all'attivazione di una procedura di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per integrazione salariale, contratto di solidarietà, o intervento dei fondi di solidarietà (artt. 26 e 28 del decreto legislativo adottato in attuazione dell'art. 1, commi 1 e 2, della legge n. 183 del 2014), sia superiore al 50 per cento dell'orario di lavoro, calcolato in un periodo di 12 mesi, devono essere convocati in orario compatibile con la prestazione lavorativa... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 22, comma 1).   Dal Centro per l'impiego
I lavoratori privi di impiego che dichiarano, in forma telematica, l'immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa ed alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate sono disoccupati. I lavoratori dipendenti possono effettuare la registrazione dal momento della ricezione della comunicazione di licenziamento, anche in pendenza del periodo di preavviso? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 19, comma 4).   Sì
I patronati convenzionati si possono occupare di... (art. 19, comma 1, decreto legislativo 150/2015).   Acquisizione dei dati necessari e supporto al rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità, da parte dei "soggetti disoccupati" e dei "lavoratori a rischio di disoccupazione"
I requisiti aggiuntivi che ogni sistema di accreditamento in ambito servizi per il lavoro può prevedere, nell'ambito delle proprie specificità territoriali, riguardano la presenza nell'ambito territoriale di riferimento di... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 7, comma 2).   Ulteriori sedi operative con i requisiti previsti dal D.M. 11 gennaio 2018, n. 4
I soggetti accreditati ai servizi per il lavoro devono dotarsi di un codice... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 4, comma 1).   Etico
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono assicurare, tra l'altro, la presenza di almeno... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera F).   Due operatori per ogni sede operativa
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono assicurare, tra l'altro, la presenza di un responsabile anche con funzioni di... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera G).   Operatore
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono avere, tra l'altro, la conformità delle sedi... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera C).   Alle norme in materia di barriere architettoniche e accessibilità e visitabilità per le persone con disabilità
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono essere in regola, tra l'altro, con gli adempimenti ... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, comma 1, lettera G).   Assicurativi, previdenziali e fiscali
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, comma 1, lettera D).   Avere uno statuto che preveda tra le attività quella per cui si chiede l'accreditamento
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera B).   Conformità delle sedi alle norme in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera A).   Conformità delle sedi alla disciplina urbanistica-edilizia vigente
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, l'indicazione visibile all'esterno dei locali di una targa con l'indicazione dell'amministrazione... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera H).   Che ha rilasciato l'accreditamento
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, l'indicazione visibile all'interno dei locali del seguente elemento informativo... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera I).   Gli estremi del provvedimento di accreditamento e i servizi per il lavoro erogabili
I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono, tra l'altro, essere in regola con le disposizioni di legge riguardanti il collocamento... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, comma 1, lettera H).   Al lavoro delle persone con disabilità
I soggetti in possesso di accreditamento regionale alla formazione e all'orientamento, con i requisiti previsti dal D.M. 11 gennaio 2018, n. 4 (artt. 4, 5 e 6) possono presentare domanda di accreditamento ai servizi per il lavoro qualora siano in possesso dei requisiti previsti dagli articoli. A tal fine, la procedura è... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 11, comma 1).   Semplificata (non occorre produrre la documentazione già fornita in sede di accreditamento per la formazione e l'orientamento)
Il comma 48 dell'art. 4 della riforma Formero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al comma 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi...   Riqualificazione di coloro che sono espulsi, per un loro efficace e tempestivo ricollocamento
Il comma 48 dell'art. 4 della riforma Formero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al comma 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi...   Formazione continua dei lavoratori
Il comma 48 dell'art. 4 della riforma Formero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al comma 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi...   Attivazione del soggetto che cerca lavoro, in quanto mai occupato, espulso o beneficiario di ammortizzatori sociali, al fine di incentivarne la ricerca attiva di una nuova occupazione
Il contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale - in base all'art. 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, legge finanziaria 2007 - garantisce l'assolvimento dell'obbligo di istruzione e del diritto-dovere all'istruzione e formazione?   Sì
Il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 all'art. 1 riporta la seguente definizione di "povertà"...   La condizione del nucleo familiare la cui situazione economica non permette di disporre dell'insieme di beni e servizi necessari a condurre un livello di vita dignitoso (...)
Il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 all'art. 1 riprende all'art. 2 del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30 la definizione di "familiare di cittadino dell'Unione" includendo, tra gli altri, il seguente soggetto...   Il coniuge
Il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 all'art. 1 riprende all'art. 2 del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30, la seguente definizione di "cittadino dell'Unione"...   Qualsiasi persona avente la cittadinanza di uno Stato membro
Il decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 prevede contrasti alla ludopatia?   Sì, vietando l'uso della Carta del reddito di cittadinanza per giochi che prevedono vincite in denaro
Il destinatario dell'Assegno di ricollocazione ha l'obbligo di partecipare al primo appuntamento e alle attività/incontri di verifica previsti nel Patto di Ricerca Intensiva?   Sì
Il genitore o il familiare lavoratore, con rapporto di lavoro pubblico o privato, che assista con continuità un parente o un affine entro il terzo grado handicappato ha diritto a scegliere, ove possibile... (legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 33, comma 5).   La sede di lavoro più vicina al proprio domicilio
Il lavoratore avente diritto alla corresponsione della Naspi può richiedere la liquidazione anticipata, in unica soluzione, dell'importo complessivo del trattamento che gli spetta e che non gli è stato ancora erogato, a titolo di incentivo all'avvio, tra l'altro, di impresa... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, co. 1).   Individuale
Il lavoratore avente diritto alla corresponsione della Naspi può richiedere la liquidazione anticipata, in unica soluzione, dell'importo complessivo del trattamento che gli spetta e che non gli è stato ancora erogato, a titolo di incentivo all'avvio, tra l'altro, di impresa... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, comma 1).   Individuale
Il lavoratore che durante il periodo in cui percepisce la Naspi intraprenda un'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale, dalla quale ricava un reddito che corrisponde a un'imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell'art. 13 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, dichiarando il reddito annuo che prevede di trarne deve informare... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 10, co. 1).   L'Inps
Il lavoratore che durante il periodo in cui percepisce la Naspi intraprenda un'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale, dalla quale ricava un reddito che corrisponde a un'imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell'art. 13 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, dichiarando il reddito annuo che prevede di trarne deve informare... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 10, comma 1).   L'Inps
Il lavoratore che intende avvalersi della liquidazione in un'unica soluzione della Naspi deve presentare domanda di anticipazione in via telematica entro quanti giorni dalla data di inizio dell'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o dalla data di sottoscrizione di una quota di capitale sociale della cooperativa? (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, co. 3).   30
Il lavoratore che intende avvalersi della liquidazione in un'unica soluzione della Naspi deve presentare domanda di anticipazione in via telematica entro quanti giorni dalla data di inizio dell'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o dalla data di sottoscrizione di una quota di capitale sociale della cooperativa? (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, comma 3).   30
Il lavoratore che intende avvalersi della liquidazione in un'unica soluzione della Naspi deve presentare domanda di anticipazione in via telematica...   All'Inps
Il lavoratore sospeso dall'attività lavorativa e beneficiario di una prestazione di sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro decade dal trattamento qualora rifiuti di essere avviato ad un corso di formazione o di... (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4, comma 40).   Riqualificazione
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 25, comma 1).   Coerenza con le esperienze e le competenze maturate
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 25, comma 1).   Durata della disoccupazione
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 3, comma 2).   Circolari e altri atti interpretativi di norme di legge o regolamento
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 3, comma 2).   Modalità operative e ammontare dell'assegno individuale di ricollocazione
Il modello di scheda anagrafica e professionale dei lavoratori (art. 1-bis del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181) viene definita... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 13, comma 3).   Dall'Anpal - Agenzia nazionale politiche attive lavoro
Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 20, comma 2).   L'individuazione di un responsabile delle attività
Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 20, comma 2).   La definizione del profilo personale di occupabilità secondo le modalità tecniche predisposte dall'Anpal
Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 20, comma 2).   Le modalità con cui la ricerca attiva di lavoro è dimostrata al responsabile delle attività
Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione è istituito, presso... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1).   L'Anpal
Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1).   Categorie di lavoratori interessati
Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1).   Importo e durata dell'incentivo
Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, l'informazione delle categorie di datori di lavoro... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1).   Interessati
Il servizio di assistenza alla ricollocazione (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9) deve prevedere, tra l'altro, il programma di ricerca intensiva della nuova occupazione e la relativa area, con eventuale percorso di riqualificazione professionale mirata a sbocchi occupazionali esistenti...   Nell'area stessa
Il servizio di assistenza alla ricollocazione (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9) prevede, tra l'altro, l'obbligo per il soggetto erogatore del servizio di comunicare il rifiuto ingiustificato, da parte della persona interessata, di svolgere una delle attività individuate dal tutor o di una offerta di lavoro congrua al fine dell'irrogazione delle sanzioni. A chi vanno, tra l'altro, indirizzate le comunicazioni? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9, comma 3, lettera E).   Al Centro per l'impiego
Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve prevedere, tra l'altro... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9).   L'affiancamento di un tutor
Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere il programma di ricerca intensiva... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5).   Della nuova occupazione
Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di svolgere le attività individuate... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5).   Dal tutor
In ambito Assegno di ricollocazione, i contratti di durata tra 3 e 6 mesi si riconoscono come "successo occupazionale" nelle regioni meno sviluppate. Quali sono attualmente queste regioni, ai sensi del Regolamento Ue n. 1303/2013?   Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia
In ambito comunicazione obbligatorie (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007), l'obbligo di trasmissione telematica non si applica a...   I datori di lavoro domestico
In ambito comunicazione obbligatorie (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007), l'obbligo di trasmissione telematica non si applica agli...   Armatori
In ambito di Assegno di ricollocazione, nei casi di mancato raggiungimento dell'esito occupazionale, il valore della quota fissa denominata Fee4Service è stabile?   Sì, equivale a € 106,5 corrispondente ad una stima di tempo pari a tre ore di attività svolte (primo colloquio e stipula del programma di ricerca intensiva), indipendentemente dall'indice di profilazione del beneficiario
In ambito di lavoro accessorio, i soggetti che, pur in possesso di partita Iva non sono imprenditori (pubblica amministrazione, ambasciate, partiti, associazioni sindacali, onlus, ecc.) devono effettuare la comunicazione alla Direzione territoriale del lavoro competente per territorio? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016).   No, ma debbono comunque provvedere alla dichiarazione di inizio di attività nei confronti dell'Inps
In ambito di lavoro accessorio, la mancata comunicazione delle variazione viene sanzionata con la medesima sanzione prevista per la mancata comunicazione? (art. 49, comma 3, penultimo periodo, del decreto legislativo n. 81 del 2015).   Ogni variazione e/o modifica che comporta una violazione dell'obbligo di comunicare entro 60 minuti dall'inizio della prestazione il nome, il luogo e il tempo di impiego del lavoratore si risolve in una mancata comunicazione e dà luogo, pertanto, all'applicazione della relativa sanzione
In base al decreto ministeriale 4/2018, la domanda di NASpI contiene:   un'informativa circa la necessità per il beneficiario di rendersi reperibile ai fini delle comunicazioni relative alla partecipazione alle iniziative di politica attiva del lavoro
In caso di mancata accettazione di un'offerta congrua di lavoro da parte del destinatario dell'Assegno di ricollocazione, che non sia più percettore della Naspi, quali sono le conseguenze con riferimento allo stesso Assegno di ricollocazione?   In caso di mancata accettazione di un'offerta congrua di lavoro, il destinatario esce dalla misura, cioè decade dall'assegno
In caso di mancata presentazione, in assenza di giustificato motivo, alle convocazioni di cui all'articolo 4, commi 5 e 11, da parte anche di un solo componente il nucleo familiare, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 7).   La decurtazione di due mensilità alla seconda mancata presentazione
In caso di mancato rispetto degli impegni previsti nel Patto per l'inclusione sociale relativi alla frequenza dei corsi di istruzione o di formazione da parte di un componente minorenne ovvero impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute, individuati da professionisti sanitari, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 9).   La decurtazione di sei mensilità al terzo richiamo formale
In caso di mancato rispetto degli impegni previsti nel Patto per l'inclusione sociale relativi alla frequenza dei corsi di istruzione o di formazione da parte di un componente minorenne ovvero impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute, individuati da professionisti sanitari, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 9).   La decurtazione di due mensilità dopo un primo richiamo formale al rispetto degli impegni
In caso di sospensione, il soggetto accreditato (in ambito servizi per il lavoro) può continuare a svolgere eventuali attività finanziate da amministrazioni pubbliche che presuppongono l'accreditamento? (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 13, comma 5).   Sì, salvo che la stessa non ne disponga, in via cautelativa, l'interruzione
In caso di utilizzo dell'assegno di ricollocazione presso un soggetto accreditato (art. 12 del D.Lgs. n. 150/2015), lo stesso è tenuto a darne immediata comunicazione (D.Lgs. n. 150/2015, art. 23, co. 6):   Al Centro per l'impiego che ha rilasciato al disoccupato l'assegno di ricollocazione
In caso di utilizzo dell'assegno di ricollocazione presso un soggetto accreditato (art. 12 del D.Lgs. n. 150/2015), lo stesso è tenuto a darne immediata comunicazione al Centro per l'impiego, che è di conseguenza tenuto ad aggiornare (D.Lgs. n. 150/2015, art. 23, co. 6):   Il patto di servizio
In caso di utilizzo dell'assegno di ricollocazione presso un soggetto accreditato (art. 12 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150), lo stesso è tenuto a darne immediata comunicazione al Centro per l'impiego, che è di conseguenza tenuto ad aggiornare... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 6).   Il patto di servizio
In caso di utilizzo dell'assegno di ricollocazione presso un soggetto accreditato, quale servizio fornisce immediata comunicazione al Centro per l'impiego con cui è stato stipulato il Patto per il lavoro o, nei casi di cui all'art. 4, comma 9, a quello nel cui territorio risiede il beneficiario? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9, comma 4).   Siupl
In caso di violazione degli obblighi di cui ai commi 7 e 8 dell'art. 21 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150 (in assenza di giustificato motivo: mancata presentazione alle convocazioni ovvero agli appuntamenti; mancata partecipazione alle iniziative di orientamento; mancata accettazione di un'offerta di lavoro congrua, ecc.), il Centro per l'impiego adotta le relative sanzioni, inviando pronta comunicazione, per il tramite del sistema informativo, all'Anpal ed all'Inps. Quest'ultimo Istituto emette i provvedimenti conseguenti e provvede... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 10).   A recuperare le somme indebite eventualmente erogate
In che data è entrato a regime il sistema della comunicazioni obbligatorie?   Il 10 marzo 2008
In cosa consiste l'Assegno di ricollocazione Naspi?   È un buono o voucher da utilizzare per un servizio di assistenza intensiva alla ricerca di occupazione che il beneficiario della Nuova assicurazione sociale per l'impiego (Naspi) da almeno quattro mesi può spendere presso un Centro per l'impiego pubblico o un ente accreditato ai servizi per il lavoro
In riferimento all'Assegno di ricollocazione, tra il primo appuntamento e la fine del percorso di assistenza intensiva può essere attivato un tirocinio?   Sì