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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Codice dei beni culturali

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Per godere dei contributi a carico dello Stato, secondi i criteri e le modalità stabilite dal D.M. 30 luglio 1997, a chi spetta il giudizio in merito all'interesse storico degli archivi degli enti ecclesiastici e degli istituti o associazioni di culto?   Al Soprintendente archivistico competente per territorio.
Per i beni culturali usciti illecitamente dal loro territorio, gli stati membri dell'Unione europea possono esercitare l'azione di restituzione, che ai sensi dell'art.78, co. 2, del D.Lgs.42/2004, deve essere promossa entro quale termine perentorio, a decorrere dal giorno in cui lo Stato richiedente ha avuto conoscenza che il bene uscito illecitamente si trova in un determinato luogo e ne ha identificato il possessore o detentore a qualsiasi titolo?   Di un anno.
Per i beni culturali usciti illecitamente dal loro territorio, gli stati membri dell'Unione europea possono esercitare l'azione di restituzione. Detta azione, ai sensi dell'art.78, co. 2, del D.Lgs.42/2004, entro quale termine si prescrive, a partire dal giorno dell'uscita illecita del bene dal territorio dello Stato richiedente?   Trenta anni.
Per i beni culturali usciti illecitamente dal loro territorio, gli stati membri dell'Unione europea possono esercitare l'azione di restituzione. Per i beni di istituzioni ecclesiastiche detta azione, ai sensi dell'art.78, co. 3, del D.Lgs.42/2004, entro quale termine si prescrive, a partire dal giorno dell'uscita illecita del bene dal territorio dello Stato richiedente?   Non si prescrive.
Per i lavori configurabili quali interventi di manutenzione ordinaria, trova in ogni caso applicazione la disposizione di cui al co. 1, art. 181, D.Lgs. n. 42/2004?   No, se l'autorità amministrativa competente accerti la compatibilità paesaggistica, ferma restando l'applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie di cui all'art. 167.
Per i lavori configurabili quali interventi di manutenzione straordinaria, trova in ogni caso applicazione la disposizione di cui al co. 1, art. 181, D.Lgs. n. 42/2004?   No, se l'autorità amministrativa competente accerti la compatibilità paesaggistica, ferma restando l'applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie di cui all'art. 167.
Per i lavori, realizzati in assenza dell'autorizzazione paesaggistica, che non abbiano determinato creazione di volumi ovvero aumento di quelli legittimamente realizzati, trova in ogni caso applicazione la disposizione di cui al co. 1, art. 181, D.Lgs. n. 42/2004?   No, se l'autorità amministrativa competente accerti la compatibilità paesaggistica, ferma restando l'applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie di cui all'art. 167.
Per la Convenzione europea firmata a Granada nel 1985 esiste un rapporto diretto tra inquinamento atmosferico e degrado fisico del patrimonio architettonico?   Sì, ne parla indirettamente in termini di rischio impegnando gli Stati aderenti a mettere in atto azioni volte a contenere o eliminare gli effetti dannosi
Per le misure di tutela fisica la Convenzione Europea per la protezione del patrimonio archeologico di La Valletta del 1992 prevede che le vestigia:   siano sistemate in depositi appropriati, se spostate dal loro luogo di origine
Per le pitture e le sculture policrome la Carta italiana del restauro del 1972 ammette la pulitura?   Sì, a condizione che non giunga allo smalto del colore, rispettando patina ed eventuali vernici antiche
Per quanto riguarda gli interventi imposti su beni culturali l'art. 34 del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. prevede che nel caso di interventi di particolare rilevanza gli oneri sono sempre a carico del proprietario, possessore o detentore?   No, il MiBACT può concorrere in tutto o in parte alla relativa spesa
Per quanto riguarda gli interventi imposti su beni culturali l'art. 34 del D.lgs 42/2004 e succ. mod. prevede che nel caso di interventi di particolare rilevanza gli oneri sono sempre a carico del proprietario, possessore o detentore?   No, il MiBACT può concorrere in tutto o in parte alla relativa spesa
Per quanto riguarda gli interventi imposti su beni culturali l'art. 34 del D.lgs. 42/2004 e succ. mod. prevede che nel caso di interventi di particolare rilevanza gli oneri sono sempre a carico del proprietario, possessore o detentore?   No, il MiBAC può concorrere in tutto o in parte alla relativa spesa
Per quanto riguarda gli interventi sui beni culturali, in base all'art. 27 del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. nel caso di assoluta urgenza:   possono essere effettuati gli interventi provvisori indispensabili per evitare danni al bene tutelato dando immediata comunicazione alla soprintendenza
Per quanto riguarda gli interventi sui beni culturali, in base all'art. 27 del D.lgs 42/2004 e succ. mod. nel caso di assoluta urgenza:   Possono essere effettuati gli interventi provvisori indispensabili per evitare danni al bene tutelato dando immediata comunicazione alla soprintendenza
Per quanto riguarda gli interventi sui beni culturali, in base all'art. 27 del D.lgs. 42/2004 e succ. mod. nel caso di assoluta urgenza:   Possono essere effettuati gli interventi provvisori indispensabili per evitare danni al bene tutelato dando immediata comunicazione alla soprintendenza
Possono essere individuate quali beni culturali a seguito di provvedimento di dichiarazione dell'interesse culturale:   Le collezioni che rivestono eccezionale interesse.
Prima delle modifiche apportate dal D.P.R. 91/2009 al D.P.R. 26 novembre 2007, n. 233, in quanti "uffici dirigenziali di livello generale centrali" (Direzioni generali) era articolato il Ministero per i beni e le attività culturali?   Nove.