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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Codice dei beni culturali

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La "Parte Seconda" del Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. riguarda:   i "Beni culturali"
La Carta di Atene del 1931 raccomanda, nella costruzione di edifici, di rispettare il carattere e la fisionomia della città?   Sì, soprattutto in prossimità dei monumenti antichi e per talune prospettive particolarmente pittoresche
La Carta di Cracovia del 2000 è stata redatta:   in seno alla Conferenza Internazionale sulla Conservazione e nello spirito della Carta di Venezia
La Carta di Firenze del 1981 afferma che gli elementi scultorei che fanno parte integrante di un giardino storico:   non devono essere rimossi o spostati se non nella misura necessaria per la loro conservazione o il loro restauro
La Carta europea del patrimonio architettonico di Amsterdam del 1975 riconosce al patrimonio stesso anche un valore economico?   Sì, ritenendolo un capitale dal valore insostituibile la cui utilizzazione è una risorsa economica
La Carta internazionale per la salvaguardia delle città storiche - Washington, 1987 è stata redatta:   dal Consiglio internazionale dei Monumenti e dei Siti - ICOMOS
La Carta per la salvaguardia dei giardini storici è stata elaborata a Firenze nel 1981:   dal Comitato internazionale dei giardini storici ICOMOS-IFLA
La catalogazione dei beni culturali appartenenti ai Comuni, secondo quanto prevede il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod.):   spetta ai Comuni stessi
La catalogazione dei beni culturali appartenenti ai Comuni, secondo quanto prevede il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs 42/2004 e succ. mod.):   Spetta ai Comuni stessi
La catalogazione dei beni culturali appartenenti ai Comuni, secondo quanto prevede il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs. 42/2004 e succ. mod.):   Spetta ai Comuni stessi
La comunicazione di avvio del procedimento da parte del Soprintendente è obbligatoria nel seguente caso:   Esecuzione di interventi conservativi imposti.
La Convenzione dell'Aja del 1954 è stata ratificata in Italia?   Sì, con la legge n. 279 del 1958
La Convenzione dell'Aja del 1954 considera beni culturali:   anche i "centri monumentali" che contengono i beni elencati dalla stessa Convenzione
La Convenzione dell'Aja del 1954 prevede che per i beni sottoposti a protezione speciale:   è possibile, in casi eccezionali di necessità militare ineluttabile, sospenderne l'immunità
La Convenzione dell'Aja del 1954 prevede che vi siano sanzioni per coloro che hanno commesso un'infrazione alla stessa?   Sì, con impegno da parte degli Stati contraenti e nel quadro del loro sistema penale, di prevedere azioni penali o disciplinari
La Convenzione dell'Aja del 1954 prevede deroghe all'obbligo del rispetto dei beni culturali tra i Paesi firmatari?   Sì, ma solo in cui una necessità militare esiga, in modo imperativo, la deroga
La Convenzione dell'Aja del 1954 riguarda:   la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato
La Convenzione europea firmata a Granada nel 1985 prevede l'impegno per gli Stati aderenti a favorire l'adattamento di un bene tutelato?   Sì, la Convenzione prevede l'adattamento di edifici antichi a nuovi usi qualora ciò si riveli appropriato
La Convenzione europea firmata a Granada nel 1985 prevede l'impegno per gli Stati aderenti a favorire l'uso di un bene tutelato?   Sì, per tenere conto delle esigenze di vita contemporanea, ma sempre nel rispetto delle caratteristiche architettoniche e storiche del bene stesso
La Convenzione europea firmata a Granada nel 1985 prevede per gli Stati aderenti, a proposito dello spostamento di un monumento tutelato, che si impegnino:   a vietare lo spostamento di tutto o di parte del monumento, salvi i casi in cui la salvaguardia materiale dello stesso lo renda necessario
La Convenzione europea firmata a Granada nel 1985 stabilisce per gli Stati un impegno specifico per la qualità ambientale?   Sì, con misure di miglioramento da adottare nei pressi dei monumenti e all'interno degli insieme architettonici e dei siti
La Convenzione Europea per la protezione del patrimonio archeologico di La Valletta del 1992 prevede che ogni Stato possa estendere l'applicazione della stessa ad altro territorio designato nella dichiarazione?   Sì, mediante una dichiarazione indirizzata al Segretario Generale del Consiglio d'Europa
La Convenzione Europea per la protezione del patrimonio archeologico di La Valletta del 1992 stabilisce per gli Stati aderenti un regime legislativo di tutela:   che preveda la gestione di un inventario del proprio patrimonio nonché la classificazione dei monumenti o delle zone protette
La Convenzione Europea per la protezione del patrimonio archeologico firmata a La Valletta è stata ratificata dall'Italia?   Sì, con la legge n. 57 del 2015
La Convenzione Europea per la protezione del patrimonio archeologico firmata a La Valletta è stata ratificata dall'Italia?   Sì, con la legge n. 52 del 2015
La Convenzione Europea per la protezione del patrimonio archeologico firmata a La Valletta è stata ratificata dall'Italia?   Sì, con la legge n. 57 del 2015
La Convenzione europea sul paesaggio firmata a Firenze nel 2000 è stata ratificata dall'Italia?   Sì, nel 2006 con la legge n. 14 del 9 gennaio
La Convenzione europea sul paesaggio firmata a Firenze nel 2000 stabilisce che a ricevere il Premio del Paesaggio del Consiglio d'Europa possono essere candidati:   anche raggruppamenti di collettività locali, purché gestiscano in comune il paesaggio in questione
La Convenzione europea sul paesaggio firmata a Firenze nel 2000 stabilisce che ogni Stato aderente riconosca giuridicamente il paesaggio come:   componente eventuale del contesto di vita delle popolazioni, espressione della diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità
La Convenzione europea sul paesaggio, adottata a Firenze il 20 ottobre 2000, in quale anno è stata ratificata dallo Stato italiano?   Nel 2006 (L. 9 gennaio 2006, n.14).
La Convenzione per la salvaguardia del patrimonio architettonico in Europa, firmata a Granada il 3 ottobre 1985, è stata ratificata dall' Italia?   Sì, con la legge n. 93 del 1989
La Convenzione sulla Protezione del patrimonio culturale subacqueo, adottata a Parigi il 2 novembre 2001 dagli Stati membri dell'UNESCO, in quale anno è stata ratificata?   Nel 2009 con L. 23 ottobre 2009, n.157.
La Convenzione UNESCO firmata a Parigi nel 1972 prevede che le risorse da destinare al Fondo del patrimonio mondiale siano costituite:   anche da contributi, volontari o obbligatori, da parte degli Stati parti della Convenzione stessa
La Convenzione UNESCO firmata a Parigi nel 1972 prevede che uno degli Stati parte possa concorrere alla tutela del patrimonio culturale di un altro Stato?   Sì, può concorrere se lo richiede lo Stato direttamente interessato
La Convenzione UNESCO firmata a Parigi nel 1972 prospetta anche aiuti finanziari allo Stato che ha richiesto la prevista assistenza per un bene culturale in pericolo?   Sì, e possono anche essere accordate in casi eccezionali sovvenzioni non rimborsabili
La Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, adottata a Parigi il 17 ottobre 2003:   è stata ratificata dall'Italia con la legge n. 167 del 2007
La convenzione UNESCO sulla protezione del patrimonio culturale e naturale è stata siglata nel 1972 a:   Parigi.
La Convenzione UNESCO sulla protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale firmata a Parigi nel 1972 è stata ratificata in Italia?   Sì, con la legge n. 184 del 1977
La Convenzione UNIDROIT del 1995 prevede che, compatibilmente con la legislazione dello Stato nel quale gli scavi sono stati effettuati, è considerato come rubato:   un bene illecitamente scavato, o scavato lecitamente ma illecitamente trattenuto
La Direttiva del Ministero per i beni e le attività culturali del 18 ottobre del 2007 è afferente:   Alla Carta della qualità dei servizi.
La Direzione regionale per i beni culturali e il paesaggio, da cui dipendono le Soprintendenze per la regione Calabria, dove ha sede?   Catanzaro.
La direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio, ai sensi dell'art.17, co.6 lett.g, del D.P.R. 26 novembre 2007, n.233, in quanti uffici dirigenziali di livello non generale è articolata?   Undici.
La Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici, per la regione Calabria, dove ha sede?   Borgia (CZ).
La ditta appaltatrice del restauro di materiali provenienti da scavo archeologico deve obbligatoriamente possedere la qualifica nella categoria:   OS2A.
La ditta appaltatrice di uno scavo archeologico deve obbligatoriamente possedere la qualifica nella categoria:   OS25.
La fondamentale legge di "Tutela delle cose di interesse artistico e storico" del 1939, n. 1089 è comunemente detta:   Legge Bottai.
La forma e l'aspetto degli edifici rientrano tra gli elementi da preservare secondo la Carta internazionale per la salvaguardia delle città storiche di Washington del 1987?   Sì, sia la forma che l'aspetto, interno ed esterno, degli edifici sono considerati da preservare
La l. n. 237/1999, oltre al Centro per la documentazione e valorizzazione delle arti contemporanee e al Museo della fotografia, quale altro Museo ha istituito?   Il Museo dell'audiovisivo.
La l. n.1477/1947, stabilì che il Consiglio superiore delle antichità e belle arti fosse composto di 31 membri, oltre il Ministro che lo presiedeva. In quante sezioni era ripartito?   Cinque.
La legge 4 agosto 2017, n. 124 ha introdotto una soglia di valore economico sotto la quale non è necessaria l'autorizzazione per l'uscita di beni culturali dal territorio nazionale. L'importo è pari a:   13.500 euro
La legge n. 213/1999 prevede che la domanda di restituzione dei beni culturali rubati o illecitamente esportati si propone, in prima istanza:   dinanzi al tribunale del luogo in cui si trova il bene
La legge n. 213/1999 prevede che, nel caso di rinvenimento nel territorio italiano di beni culturali che si presumono rubati, il MiBACT:   dispone, ove necessario, la rimozione e la temporanea custodia dei beni rinvenuti presso musei pubblici
La legge Ronchey che istituisce i servizi aggiuntivi offerti al pubblico a pagamento presso musei, biblioteche e archivi di Stato risale al:   1993.
La normativa sui lavori pubblici prevede che le schede conservative del progetto di restauro di beni culturali mobili e superfici decorate sia redatto da:   Restauratore di beni culturali.
La nozione di monumento che si legge nella Carta del restauro di Venezia del 1964 comprende anche l'ambiente urbano?   Sì, comprende l'ambiente urbano o paesistico che costituisca la testimonianza di una civiltà particolare
La pena applicabile per i reati per l'uscita o esportazione illecite di beni culturali e per l'impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato, ai sensi dell'art. 177, co. 1 D.Lgs. n. 42/2004, di quanto è ridotta qualora il colpevole fornisca una collaborazione decisiva o comunque di notevole rilevanza per il recupero dei beni?   Da uno a due terzi.
La pena applicabile per i reati per l'uscita o esportazione illecite di beni culturali e per l'impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato, ai sensi dell'art.177, co. 1, del D.Lgs.42/2004, di quanto è ridotta qualora il colpevole fornisca una collaborazione decisiva o comunque di notevole rilevanza per il recupero dei beni?   Da uno a due terzi.
La prima Carta internazionale del restauro fu redatta nel 1931:   ad Atene e si compone di 10 punti
La promozione di iniziative aventi per scopo lo sviluppo della produzione cinematografica e delle opere audiovisive, secondo il DPCM 171/2014 e succ. mod.:   è compito del Direttore generale della Direzione generale "Cinema"
La proposta di notevole interesse pubblico per aree ed immobili è formulata da:   Commissioni provinciali.
La riorganizzazione del MIBACT ai sensi dell'art.1, comma 327, della legge 28 dicembre 2015 n.208:   Prevede le unità direzionali di livello non generale della Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio
La riorganizzazione del MIBACT ai sensi dell'art.1, comma 327, della legge 28 dicembre 2015 n.208:   Prevede che il Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio partecipi ed esprima pareri nelle conferenze di servizi
La riorganizzazione del MIBACT ai sensi dell'art.1, comma 327, della legge 28 dicembre 2015 n.208:   Prevede che le Soprintendenze Archivistiche e Bibliografiche siano articolate in almeno 3 aree funzionali
La riorganizzazione del MIBACT ai sensi dell'art.1, comma 327, della legge 28 dicembre 2015 n.208:   Prevede che il Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio, tra le numerose funzioni ad esso attribuite, partecipi ed esprima pareri nelle conferenze di servizi
La riorganizzazione del MIBACT ai sensi dell'art.1, comma 327, della legge 28 dicembre 2015 n.208:   Prevede che la DG Archeologia, belle arti e paesaggio svolga, tra le altre funzioni, anche quelle relative alla tutela dei beni di interesse subacqueo
La riorganizzazione del MIBACT ai sensi dell'art.1, comma 327, della legge 28 dicembre 2015 n.208:   Prevede l'istituzione di n.10 Parchi Archeologici e Musei di rilevante interessa nazionale
La riorganizzazione del MIBACT ai sensi dell'art.1, comma 327, della legge 28 dicembre 2015 n.208:   Prevede che il Direttore della DG Archeologia, belle arti e paesaggio provveda al pagamento del premio di rinvenimento nei casi previsti dall'art.92 del "Codice"
La Scuola Archeologica Italiana ad Atene è stata istituita nel:   1909.
La Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto in quale città della stessa regione ha sede?   Padova.
La Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto in quale città ha sede?   Padova.
La Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto in quale città ha sede?   Lecce.
La Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le provincie di Mantova, Brescia e Cremona, in quale città ha sede?   Brescia.
La Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici e la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le provincie di Verona, Rovigo e Vicenza, in quale città hanno entrambi sede?   Verona.
La Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici per le provincie di Mantova, Brescia e Cremona, in quale città ha sede?   Mantova.
La Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il polo museale della città di Roma svolge l'attività di tutela, conservazione, gestione e valorizzazione sul patrimonio di pertinenza di vari musei statali tra i quali non è compreso:   Galleria Doria Pamphilj.
L'adeguata tutela e la valorizzazione del paesaggio, a norma dell'art. 135 del D.Lgs. n. 42/2004, è assicurata:   Dalle Regioni con i piani paesaggistici.
L'art. 101 del D.Lgs. n. 42/2004 elenca gli "istituti" e i "luoghi della cultura", stabilendo che espletano un servizio privato di pubblica utilità sociale:   I complessi monumentali che appartengono a soggetti privati aperti al pubblico.
L'art. 101 del D.Lgs. n. 42/2004 elenca gli "istituti" e i "luoghi della cultura", stabilendo che espletano un servizio privato di pubblica utilità sociale:   Le biblioteche che appartengono a soggetti privati aperti al pubblico.
L'art. 101 del D.Lgs. n. 42/2004 elenca gli "istituti" e i "luoghi della cultura", stabilendo che espletano un servizio privato di pubblica utilità sociale:   I musei che appartengono a soggetti privati aperti al pubblico.
L'art. 101 del D.Lgs. n. 42/2004 elenca gli "istituti" e i "luoghi della cultura", stabilendo che espletano un servizio privato di pubblica utilità sociale:   Le aree e i parchi archeologici che appartengono a soggetti privati aperti al pubblico.
L'art. 101 del D.Lgs. n. 42/2004 elenca gli "istituti" e i "luoghi della cultura", stabilendo che espletano un servizio privato di pubblica utilità sociale:   Gli archivi che appartengono a soggetti privati aperti al pubblico.
L'art. 104 del Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. prevede che le modalità di visita di beni culturali di proprietà privata sono comunicate:   dal soprintendente al Comune o alla Città metropolitana nel cui territorio si trovano i beni
L'art. 111 del D.Lgs. n. 42/2004, stabilisce che la valorizzazione dei beni culturali può avvenire ad iniziativa pubblica o privata. Nel secondo caso la valorizzazione è da riconoscersi come:   Attività socialmente utile.
L'art. 167 del D.Lgs. n. 42/2004 prevede che per i lavori comunque configurabili quali interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria, il proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell'immobile o dell'area interessati possa presentare apposita domanda all'autorità preposta alla gestione del vincolo ai fini dell'accertamento della compatibilità paesaggistica degli interventi medesimi. L'autorità competente si pronuncia sulla domanda:   Entro il termine perentorio di 180 giorni.
L'art. 167 del D.Lgs. n. 42/2004 prevede che per i lavori, realizzati in assenza o in difformità dall'autorizzazione paesaggistica, che non abbiano determinato creazione di superfici utili, il proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell'immobile o dell'area interessati possa presentare apposita domanda all'autorità preposta alla gestione del vincolo ai fini dell'accertamento della compatibilità paesaggistica degli interventi medesimi. L'autorità competente si pronuncia sulla domanda:   Entro il termine perentorio di 180 giorni.
L'art. 167 del D.Lgs. n. 42/2004 prevede che per l'impiego di materiali in difformità dall'autorizzazione paesaggistica, il proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell'immobile o dell'area interessati possa presentare apposita domanda all'autorità preposta alla gestione del vincolo ai fini dell'accertamento della compatibilità paesaggistica degli interventi medesimi. L'autorità competente si pronuncia sulla domanda:   Entro il termine perentorio di 180 giorni.
L'art. 181 del D.Lgs. n. 42/2004 prevede la pena della reclusione da uno a quattro anni in caso di lavori che ricadano su immobili od aree tutelati per legge ai sensi dell'art. 142 qualora abbiano comportato un aumento dei manufatti della volumetria della costruzione originaria superiore al:   30%.
L'art. 181 del D.Lgs. n. 42/2004 prevede la pena della reclusione da uno a quattro anni qualora i lavori che ricadano su immobili od aree tutelati per legge ai sensi dell'art. 142 abbiano comportato un ampliamento della volumetria della costruzione originaria superiore a:   750 metri cubi.
L'art. 181 del D.Lgs. n. 42/2004 prevede la pena della reclusione da uno a quattro anni qualora i lavori che ricadano su immobili od aree tutelati per legge ai sensi dell'art. 142 abbiano comportato una nuova costruzione con una volumetria superiore ai:   1.000 metri cubi.
L'art. 181 del D.Lgs. n. 42/2004 prevede, tra l'altro, nel caso di impiego di materiali in difformità dall'autorizzazione paesaggistica che il proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell'immobile o dell'area interessati può presentare apposita domanda all'autorità preposta alla gestione del vincolo ai fini dell'accertamento della compatibilità paesaggistica degli interventi medesimi. Entro quale termine dalla presentazione della domanda l'autorità competente si pronuncia?   Entro il termine perentorio di 180 giorni, previo parere vincolante della soprintendenza da rendersi entro il termine perentorio di 90 giorni.
L'art. 181 del D.Lgs. n. 42/2004 prevede, tra l'altro, nel caso di lavori, realizzati in assenza dell'autorizzazione paesaggistica, che non abbiano determinato creazione di superfici utili, che il proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell'immobile o dell'area interessati possa presentare apposita domanda all'autorità preposta alla gestione del vincolo ai fini dell'accertamento della compatibilità paesaggistica degli interventi medesimi. Entro quale termine dalla presentazione della domanda l'autorità competente si pronuncia?   Entro il termine perentorio di 180 giorni, previo parere vincolante della soprintendenza da rendersi entro il termine perentorio di 90 giorni.
L'art. 181 del D.Lgs. n. 42/2004 prevede, tra l'altro, nel caso di lavori, realizzati in assenza dell'autorizzazione paesaggistica, che non abbiano determinato creazione di volumi ovvero aumento di quelli legittimamente realizzati, che il proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell'immobile o dell'area interessati può presentare apposita domanda all'autorità preposta alla gestione del vincolo ai fini dell'accertamento della compatibilità paesaggistica degli interventi medesimi. Entro quale termine dalla presentazione della domanda l'autorità competente si pronuncia?   Entro il termine perentorio di 180 giorni, previo parere vincolante della soprintendenza da rendersi entro il termine perentorio di 90 giorni.
L'art. 182 commi 1, 1-bis, 1-ter, 1-quater ed 1-quinquies del Codice dei beni culturali e del paesaggio è stato modificato:   Con uno schema di disegno di legge recante modifica della disciplina transitoria del conseguimento delle qualifiche professionali di restauratore di beni culturali e di collaboratore restauratore di beni culturali.
L'art. 26 del D.Lgs. 42/2004 concerne:   Valutazione di impatto ambientale.
L'art. 4 della legge 29 luglio 2014, n. 106 di conversione del decreto legge 31 maggio 2014, n. 83, che disciplina le disposizioni urgenti per la tutela del decoro dei siti culturali, dispone tra l'altro   che i competenti uffici territoriali del Ministero, d'intesa con i Comuni, adottino provvedimenti la tutela e valorizzazione dei complessi monumentali interessati da flussi turistici particolarmente rilevanti.
L'art. 4 della legge 29 luglio 2014, n. 106 di conversione del decreto legge 31 maggio 2014, n. 83, che disciplina le disposizioni urgenti per la tutela del decoro dei siti culturali, prevede tra l'altro   che, per esigenze di tutela del decoro dei complessi monumentali, i competenti uffici territoriali del Ministero e i comuni avviino procedure di riesame delle autorizzazioni e delle concessioni di suolo pubblico.
L'art.3, co.1, del D.P.R. 26 novembre 2007, n.233, tratta dell'articolazione a livello centrale degli Uffici dirigenziali generali centrali ( Direzioni generali ). Tra le Direzioni generali di seguito elencate, quale non è del Ministero per i beni e le attività culturali?   La Direzione generale per la tutela del territorio e delle risorse idriche.
L'art.51, co. 2, del D. Lgs. 42/2004 quale divieto impone per gli studi d'artista rispondenti alla tradizionale tipologia a lucernario e adibiti a tale funzione da almeno venti anni?   Il cambio di destinazione d'uso.
L'assunzione dei rischi assicurativi per mostre in capo allo Stato è deliberata da:   Direzione Generale della Valorizzazione del MIBAC.
L'atto finale della Conferenza diplomatica per l'adozione del progetto di Convenzione dell'UNIDROIT del 1995 è stato ratificato dall'Italia?   Sì, con la legge n. 213 del 7 giugno 1999
L'attuale Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo:   è stato istituito con decreto legge nel 1974 e il primo titolare fu Giovanni Spadolini
L'autorizzazione relativa ad interventi in materia di edilizia pubblica e privata su beni vincolati, ai sensi dell'art. 22, co. 1, D.Lgs. n. 42/2004, è rilasciata entro il termine di quanti giorni dalla ricezione della richiesta da parte della Soprintendenza?   Centoventi.
L'autorizzazione relativa ad interventi in materia di edilizia pubblica e privata su beni vincolati, ai sensi dell'art.22, co.1, del Codice (D.Lgs. 22 gennaio 2004, n.42), è rilasciata entro il termine di quanti giorni dalla ricezione della richiesta da parte della Soprintendenza?   Centoventi.
Le aree di interesse archeologico appartenenti a regioni ed enti pubblici territoriali sono:   Inalienabili.
Le Direzioni regionali per i beni culturali e paesaggistici si articolano negli uffici dirigenziali non generali. Qual è quella articolata nel maggior numero (17) di uffici dirigenziali non generali?   La Toscana.
Le disposizioni penali della L. n. 45/2009 (Ratifica ed esecuzione del II Protocollo relativo alla Convenzione dell'Aja del 1954, fatto a L'Aja il 26 marzo 1999), si applicano anche quando il fatto è commesso in danno di beni situati in territorio estero dallo straniero, qualora lo stesso si trovi nel territorio dello Stato?   Si, si applicano sia quando il fatto è commesso dal cittadino italiano in danno di beni situati in territorio estero, sia quando il fatto è commesso in danno di beni situati in territorio estero dallo straniero, qualora lo stesso si trovi nel territorio d
Le disposizioni penali della L. n. 45/2009 (Ratifica ed esecuzione del II Protocollo relativo alla Convenzione dell'Aja del 1954, fatto a L'Aja il 26 marzo 1999), si applicano anche quando il fatto è commesso dal cittadino italiano in danno di beni situati in territorio estero?   Sì, si applicano sia quando il fatto è commesso dal cittadino italiano in danno di beni situati in territorio estero, sia quando il fatto è commesso in danno di beni situati in territorio estero dallo straniero, qualora lo stesso si trovi nel territorio d
Le disposizioni penali della L. n. 45/2009 (Ratifica ed esecuzione del II Protocollo relativo alla Convenzione dell'Aja del 1954, fatto a L'Aja il 26 marzo 1999), si applicano:   A chiunque commette il fatto in danno di beni situati nel territorio dello Stato nel corso di un conflitto armato o di missioni internazionali.
Le diverse vocazioni acquisite nel corso della sua storia dalla città storica rientrano tra i valori da preservare secondo la Carta internazionale di Washington del 1987?   Sì, al pari della forma urbana definita dalla trama viaria e dalla suddivisione delle aree urbane
Le domande di assistenza internazionale, formulate dagli Stati parti della Convenzione UNESCO firmata a Parigi nel 1972 possono avere ad oggetto:   anche la protezione e la conservazione dei beni inseriti nell'Elenco del patrimonio mondiale in pericolo
Le prescrizioni adottate dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali circa le distanze, le misure e le altre norme dirette ad evitare che sia messa in pericolo l'integrità dei beni culturali immobili, ne sia danneggiata la prospettiva o la luce o ne siano alterate le condizioni di ambiente e di decoro (art. 45 D.Lgs. n. 42/2004):   Sono immediatamente precettive.
Le scuole di alta formazione del MIBAC e i corsi di Conservazione e Restauro delle università rilasciano il diploma di laurea magistrale corrispondente alla qualifica di:   Restauratore di beni culturali.
Le somme riscosse per effetto dell'applicazione del co. 5, art. 167 D.Lgs. n. 42/2004, possono essere utilizzate, oltre che per l'esecuzione delle rimessioni in pristino di cui al co. 1, anche per finalità di salvaguardia?   Si per espressa previsione legislativa.
Le somme riscosse per effetto dell'applicazione del co. 5, art. 167 D.Lgs. n. 42/2004, possono essere utilizzate, oltre che per l'esecuzione delle rimessioni in pristino di cui al co. 1, anche per interventi di recupero dei valori paesaggistici e di riqualificazione delle aree degradate o interessate dalle rimessioni in pristino?   Si per espressa previsione legislativa.
Le somme riscosse per effetto dell'applicazione del co. 5, art. 167 D.Lgs. n. 42/2004, possono essere utilizzate, oltre che per l'esecuzione delle rimessioni in pristino di cui al co. 1, anche per interventi di recupero dei valori paesaggistici e di riqualificazione degli immobili?   Si per espressa previsione legislativa.
Le unità direzionali di livello non generale della Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio sono previste:   dalla riorganizzazione del MIBACT ai sensi dell'art.1, comma 327, della legge 28 dicembre 2015 n.208
Le zone di interesse archeologico sono sottoposte alle disposizioni dell'articolo:   142 del D.Lgs. 42/2004.
L'Elenco del patrimonio mondiale previsto dalla Convenzione UNESCO firmata a Parigi nel 1972, come prevede la Convenzione stessa:   è distribuito aggiornato almeno ogni due anni
L'individuazione di aree pubbliche di valore storico-artistico nelle quali sottoporre a condizioni particolari l'esercizio del commercio spetta, secondo il D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod.:   ai Comuni, sentito il Soprintendente
L'intesa tra il Ministro per i Beni Culturali e Ambientali e il Presidente della Conferenza episcopale italiana relativa alla tutela dei beni culturali di interesse religioso appartenenti ad enti e istituzioni ecclesiastiche è stata ratificata con:   D.P.R 26 settembre 1996, n. 571.
L'Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi, istituito con D.P.R. 26 novembre 2007, n.233, e regolamentato dal D.M. del 7 ottobre 2008, è subentrato:   Alla Discoteca di Stato.
L'Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte è stato fondato nel 1918 da:   Benedetto Croce e Corrado Ricci.
L'Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, che è subentrato all'Istituto centrale per il restauro, è un istituto del Ministero per i beni e le attività culturali dotato di autonomia speciale. In quale anno è stato istituito?   Nel 2008.
ll Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale:   E' stato istituito nel 1969, anticipando quanto richiesto dalla Convenzione UNESCO di Parigi del 1970
ll Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale:   è stato istituito nel 1969, anticipando quanto richiesto dalla Convenzione UNESCO di Parigi del 1970
Lo scopo della Convenzione europea per la protezione del patrimonio archeologico (Conv. Int 16 gennaio 1992) è di rivedere il patrimonio archeologico in quanto fonte della memoria collettiva europea e strumento di studio storico e scientifico. Sono incluse/inclusi nel patrimonio archeologico:   Gli insiemi architettonici a prescindere se sono situati nel suolo o sotto le acque.
Lo scopo della Convenzione europea per la protezione del patrimonio archeologico (Conv. Int 16 gennaio 1992) è di rivedere il patrimonio archeologico in quanto fonte della memoria collettiva europea e strumento di studio storico e scientifico. Sono incluse/inclusi nel patrimonio archeologico:   Le testimonianze mobili a prescindere se sono situati nel suolo o sotto le acque.
Lo scopo della Convenzione europea per la protezione del patrimonio archeologico (Conv. Int 16 gennaio 1992) è di rivedere il patrimonio archeologico in quanto fonte della memoria collettiva europea e strumento di studio storico e scientifico. Sono incluse/inclusi nel patrimonio archeologico:   I siti già oggetto di un riassetto a prescindere se sono situati nel suolo o sotto le acque.
Lo scopo della Convenzione europea per la protezione del patrimonio archeologico (Conv. Int 16 gennaio 1992) è di rivedere il patrimonio archeologico in quanto fonte della memoria collettiva europea e strumento di studio storico e scientifico. Sono incluse/inclusi nel patrimonio archeologico:   Le strutture e le costruzioni a prescindere se sono situati nel suolo o sotto le acque.
Lo scopo della Convenzione europea per la protezione del patrimonio archeologico (Conv. Int 16 gennaio 1992) è di rivedere il patrimonio archeologico in quanto fonte della memoria collettiva europea e strumento di studio storico e scientifico. Sono incluse/inclusi nel patrimonio archeologico:   I monumenti e il loro contesto a prescindere se sono situati nel suolo o sotto le acque.
L'Opificio delle Pietre Dure è un istituto autonomo del Ministero per i beni e le attività culturali. In quale città ha sede?   Firenze.
L'Opificio delle Pietre dure è un:   Istituto centrale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel settore del restauro.