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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Quesiti asilo nido dal n.1001 al n.1500

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Nei bambini dagli zero ai tre anni la sicurezza di sé è condizionata:   Da una relazione emotiva-affettiva connotata positivamente
Nei confronti dei bambini di 3 anni, un obiettivo può essere quello di:   Mettere i bambini nella condizione di costruire autonomamente nuove conoscenze
Nei confronti dei genitori dei bambini, l'educatore deve:   Evitare opposizioni e sentimenti di rivalità
Nei confronti del bambino l'educatore esercita la funzione di cura, che è legata:   Ad un insieme di azioni che favoriscono lo sviluppo del legame di attaccamento
Nei confronti della famiglia l'educatore di riferimento offre la possibilità di costituire nella fase dell'ambientamento:   Un punto di riferimento continuativo e competente che consente l'istaurarsi di un rapporto di fiducia
Nei primi mesi di vita, nella relazione che si instaura con le figure di riferimento, il bambino:   Ha un ruolo attivo
Nel Baby-Talk l'educatore, per catturare l'attenzione e facilitare l'interazione con il bambino,:   Usa un linguaggio sintatticamente semplificato
Nel bambino la gratificazione e la lode dell'educatore:   Rinforzano l'autostima
Nel caso di divergenze tra genitore ed educatore sulle strategie educative occorre:   Che entrambi si pongano in relazione per stabilire un progetto educativo condiviso
Nel caso di genitori separati, l'educatore deve cercare di:   Instaurare con entrambi rapporti NON pregiudiziali
Nel gioco euristico l'educatore deve:   Proporre una grande quantità di materiali di diversa natura con i quali i bambini possono giocare liberamente
Nel momento del passaggio tra asilo nido e scuola dell'infanzia è importante considerare il bambino:   Nella sua globalità, quindi nella molteplicità delle esperienze affettive, sociali e cognitive a cui egli partecipa
Nel nido con i genitori che NON si incontrano spesso per cause lavorative:   É bene stabilire degli incontri fissi con appuntamento
Nel nido considerare una risorsa il confronto con le famiglie permette:   Che si realizzino forme di partecipazione attiva
Nel nido durante le assemblee con i genitori:   Avviene un maggior approfondimento dei contenuti
Nel nido i rapporti diretti con i genitori dei bambini:   Sono indispensabili per una corretta pianificazione del percorso educativo e per la trasparenza
Nel nido i reali bisogni della prima infanzia sono soddisfatti con la continuità:   Del dialogo, del confronto e della compartecipazione con le famiglie
Nel nido il colloquio con le famiglie deve essere caratterizzato da:   Reciprocità e complementarietà
Nel nido l'ausilio di uno psico-pedagogista esterno:   Può essere utile, in affiancamento agli educatori, per la valutazione del percorso didattico
Nel nido quale può essere considerato un momento informale di comunicazione con la famiglia?   Il tempo della restituzione giornaliera
Nel nido, tra personale educativo e personale ausiliario:   Intercorre un rapporto di collaborazione e condivisione del progetto educativo
Nel passaggio dall'asilo nido alla scuola dell'infanzia:   É importante che i bambini trovino un ambiente che tenga conto dei loro bisogni e delle loro esperienze precedenti
Nel primo anno di vita del bambino, il punto di riferimento per il soddisfacimento dei bisogni è:   La bocca
Nel processo di conquista dell'autonomia l'educatore:   Sostiene il bambino rispettando i suoi tempi
Nel processo di educazione e crescita dei bambini da 0 a 3 anni sono coinvolti:   Genitori, educatori, istituzioni locali e cittadini
Nel rapporto con i genitori l'educatore dovrà:   Renderli compartecipi della vita del nido, rendendo visibile il progetto educativo pensato per i loro figli
Nel rapporto nido-territorio, se il nido è opportunamente gestito, può diventare:   Un luogo per la diffusione di una cultura dell'infanzia nel territorio
Nel sistema di riferimento chi si prende cura del bambino e della sua famiglia?   Il gruppo degli educatori
Nella comunicazione con le famiglie l'educatore deve utilizzare un linguaggio:   Semplice e chiaro
Nella comunicazione quotidiana, per coinvolgere le famiglie nel progetto educativo, l'educatore deve cercare di:   Integrare il livello di informazione sul benessere del bambino con le esperienze vissute nella giornata
Nella creazione di relazioni tra il nido e il territorio il "mesosistema" rappresenta:   L'insieme dei rapporti reali e di quelli percepiti dai soggetti, che si stabiliscono tra i genitori e gli educatori, tra il bambino e l'educatore, tra i bambini all'interno del gruppo dei pari
Nella progettazione dell'apertura di un asilo nido su un territorio è auspicabile:   Effettuare un piano di fattibilità dal quale emergano la fisionomia ed i bisogni educativi e sociali del territorio
Nella prospettiva di collaborazione tra educatori e famiglia, le scelte didattiche:   Restano di esclusiva competenza degli educatori
Nella relazione con la famiglia, gli educatori hanno modo:   Di sostenerla
Nella stesura della programmazione, l'educatore del nido deve:   Prevedere l'alternanza di attività guidata e gioco libero
Nell'agire educativo una scelta autonoma, scoordinata e spontanea del singolo educatore:   Può comportare un disequilibrio nello svolgersi delle pratiche educative
Nell'ambito del sostegno alla genitorialità, quali attività può proporre l'asilo nido?   Incontri tematici con esperti
Nell'ambito della continuità educativa, le relazioni tra gli educatori del nido e quelle della scuola d'infanzia contribuiscono:   A creare un clima collaborativo
Nell'ambito delle relazioni familiari, l'educatore del nido dovrà considerare...   Le storie, i vissuti e i valori di cui è portatrice la famiglia
Nell'ambito dell'esperienza didattica la capacità dell'educatore di prestare attenzione ai "segni" e alle narrazioni del bambino è definita:   Empatia
Nelle relazioni con l'educatore il bambino fa dei tentativi per ottenere:   Attenzione e condiscendenza
Nelle relazioni tra educatori del nido e famiglie è fondamentale:   Confrontare e rispettare i propri stili educativi