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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Codice dei beni culturali e del paesaggio

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Dispone l'art. 122, D.lgs. n. 42/2004 che i documenti conservati negli archivi di Stato e negli archivi storici delle Regioni, degli altri enti pubblici territoriali nonché di ogni altro ente ed istituto pubblico, con alcune eccezioni, sono liberamente consultabili. Quelli relativi a provvedimenti di natura penale espressamente indicati dalla normativa in materia di trattamento dei dati personali, diventano consultabili:   Quaranta anni dopo la loro data
Dispone l'art. 122, D.lgs. n. 42/2004 che i documenti conservati negli archivi di Stato e negli archivi storici delle Regioni, degli altri enti pubblici territoriali nonché di ogni altro ente ed istituto pubblico, con alcune eccezioni, sono liberamente consultabili. Quelli contenenti i dati sensibili diventano consultabili:   Quaranta anni dopo la loro data
Dispone l'art. 122, D.lgs. n. 42/2004 che i documenti conservati negli archivi di Stato e negli archivi storici delle Regioni, degli altri enti pubblici territoriali nonché di ogni altro ente ed istituto pubblico, con alcune eccezioni, sono liberamente consultabili. Quelli idonei a rivelare lo stato di salute, la vita sessuale o rapporti riservati di tipo familiare, diventano consultabili:   Settanta anni dopo la loro data
Dispone l'art. 135 del D.lgs. n. 42/2004 che lo Stato e le regioni assicurano che tutto il territorio sia adeguatamente conosciuto, salvaguardato, pianificato e gestito in ragione dei differenti valori espressi dai diversi contesti che lo costituiscono. A tale fine le regioni sottopongono a specifica normativa d'uso il territorio mediante l'adozione dei:   Piani paesaggistici
Dispone l'art. 26, D.lgs. n. 42/2004, che qualora dall'esame del progetto da sottoporre a valutazione d'impatto ambientale il Ministero per i beni e le attività culturali si pronunci negativamente, la procedura di valutazione d'impatto ambientale:   Si considera conclusa negativamente
Dispone l'art. 29 del D.lgs. n. 42/2004 che la conservazione del patrimonio culturale è assicurata mediante una coerente, coordinata e programmata attività di studio, prevenzione, manutenzione e restauro. Le attività idonee a limitare le situazioni di rischio connesse al bene culturale nel suo contesto sono denominate:   Prevenzione
Dispone l'art. 29 del D.lgs. n. 42/2004 che la conservazione del patrimonio culturale è assicurata mediante una coerente, coordinata e programmata attività di studio, prevenzione, manutenzione e restauro. L'intervento diretto sul bene attraverso un complesso di operazioni finalizzate all'integrità materiale ed al recupero del bene medesimo, alla protezione ed alla trasmissione dei suoi valori culturali è denominato:   Restauro
Dispone l'art. 45, D.lgs. n. 42/2004 che il Ministero per i beni e le attività culturali ha facoltà di prescrivere norme dirette ad evitare che sia messa in pericolo l'integrità dei beni culturali immobili o ne siano alterate le condizioni di ambiente e di decoro. Tali prescrizioni:   Sono immediatamente precettive
Dispone l'art. 59, D.lgs. n. 42/2004, che la denuncia di trasferimento di beni presentata al soprintendente priva dell'indicazione del luogo ove si trovano i beni:   Si considera come non avvenuta