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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto del lavoro e legislazione sociale

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Gli addetti al servizio di prevenzione e protezione partecipano all'individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all'individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro?   Si, sempre
Gli apparecchi portatili per individuare e segnalare rischi e fattori nocivi sono considerati dispositivi di protezione individuale?   No ,secondo quanto disciplinato dall'art. 74 del D.Lgs. 81/2008
Gli artt. dal 33 al 40 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro intermittente. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   Il prestatore di lavoro intermittente è computato nell'organico dell'impresa, ai fini della applicazione di normative di legge, in proporzione all'orario di lavoro effettivamente svolto nell'arco di ciascun semestre.
Gli artt. dal 33 al 40 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro intermittente. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   Il contratto di lavoro intermittente è un contratto mediante il quale un lavoratore si pone a disposizione di un datore di lavoro che ne può utilizzare la prestazione lavorativa nei limiti di cui all'art. 34 del suddetto D.Lgs.
Gli artt. dal 33 al 40 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro intermittente. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   Il trattamento economico, normativo e previdenziale del lavoratore intermittente è riproporzionato, in ragione della prestazione lavorativa effettivamente eseguita, in particolare per quanto riguarda l'importo della retribuzione globale e delle singole componenti di essa, nonché delle ferie e dei trattamenti per malattia, infortunio sul lavoro, malattia professionale, maternità, congedi parentali.
Gli artt. dal 33 al 40 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro intermittente. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   E' vietato il ricorso al lavoro intermittente per la sostituzione di lavoratori che esercitano il diritto di sciopero.
Gli artt. dal 33 al 40 del D.Lgs. n. 276/2003, disciplinano il lavoro intermittente. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   Per tutto il periodo durante il quale il lavoratore resta disponibile a rispondere alla chiamata del datore di lavoro non è titolare di alcun diritto riconosciuto ai lavoratori subordinati nè matura alcun trattamento economico e normativo, salvo l'indennità di disponibilità.
Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   Per i contratti ripartiti, in assenza di contratti collettivi, e fatto salvo quanto stabilito nel suddetto D.Lgs., trova applicazione, nel caso di prestazioni rese a favore di un datore di lavoro, la normativa generale del lavoro subordinato in quanto compatibile con la particolare natura del rapporto di lavoro ripartito.
Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   La regolamentazione del lavoro ripartito è demandata alla contrattazione collettiva nel rispetto delle previsioni contenute nel capo II - titolo V.
Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   Il contratto di lavoro ripartito è stipulato in forma scritta ai fini della prova di alcuni elementi.
Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   Nel lavoro ripartito, il lavoratore coobbligato non deve ricevere, per i periodi lavorati, un trattamento economico e normativo complessivamente meno favorevole rispetto al lavoratore di pari livello, a parità di mansioni svolte.
Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   Nel contratto di lavoro ripartito, salvo diversa intesa tra le parti, le dimissioni o il licenziamento di uno dei lavoratori coobbligati comportano, di norma, l'estinzione dell'intero vincolo contrattuale.
Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   Nel lavoro ripartito il calcolo delle prestazioni e dei contributi è effettuato non preventivamente ma mese per mese, salvo conguaglio a fine anno a seguito dell'effettivo svolgimento della prestazione lavorativa.
Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   Nel contratto di lavoro ripartito, eventuali sostituzioni da parte di terzi, nel caso di impossibilità di uno o entrambi i lavoratori coobbligati, sono vietate e possono essere ammesse solo previo consenso del datore di lavoro.
Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   Nel contratto di lavoro ripartito, fatte salve diverse intese tra le parti contraenti o previsioni dei contratti o accordi collettivi, i lavoratori hanno la facoltà di determinare discrezionalmente e in qualsiasi momento sostituzioni tra di loro, nonché di modificare consensualmente la collocazione temporale dell'orario di lavoro, nel qual caso il rischio della impossibilità della prestazione per fatti attinenti a uno dei coobbligati è posta in capo all'altro obbligato.
Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   Nel contratto di lavoro ripartito ciascuno dei lavoratori coobbligati ha diritto di partecipare alle riunioni assembleari di cui all'art. 20 della L. n. 300/1970, entro il previsto limite complessivo di dieci ore annue.
Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   Nel contratto di lavoro ripartito, ai fini della possibilità di certificare le assenze, i lavoratori sono tenuti a informare preventivamente il datore di lavoro, con cadenza almeno settimanale, in merito all'orario di lavoro di ciascuno dei soggetti coobbligati.
Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   Nel contratto di lavoro ripartito, ai fini delle prestazioni della assicurazione generale e obbligatoria per la invalidità, la vecchiaia ed i superstiti, della indennità di malattia e di ogni altra prestazione previdenziale e assistenziale e delle relative contribuzioni connesse alla durata giornaliera, settimanale, mensile o annuale della prestazione lavorativa, i lavoratori contitolari del contratto di lavoro ripartito sono assimilati ai lavoratori a tempo parziale.
Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   Nel contratto di lavoro ripartito, salvo diversa intesa tra le parti, l'impedimento di entrambi i lavoratori coobbligati è disciplinato ai sensi dell'art. 1256 del c.c.
Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   Il contratto di lavoro ripartito è uno speciale contratto di lavoro mediante il quale due lavoratori assumono in solido l'adempimento di una unica e identica obbligazione lavorativa.
Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   Nel contratto di lavoro ripartito trovano applicazione i divieti di discriminazione diretta e indiretta previsti dalla legislazione vigente.
Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   Nel contratto di lavoro ripartito, fermo restando il vincolo di solidarietà e fatta salva una diversa intesa tra le parti contraenti, ogni lavoratore resta personalmente e direttamente responsabile dell'adempimento della intera obbligazione lavorativa nei limiti di cui al capo II - titolo V.
Gli artt. dal 41 al 45 del D.Lgs. n. 276/2003 disciplinano il lavoro ripartito. Indicare quale affermazione in merito è corretta.   Il trattamento economico e normativo dei lavoratori coobbligati è riproporzionato, in ragione della prestazione lavorativa effettivamente eseguita, in particolare per quanto riguarda l'importo della retribuzione globale e delle singole componenti di essa, nonché delle ferie e dei trattamenti per malattia, infortunio sul lavoro, malattia professionale, congedi parentali.
Gli editori, i direttori responsabili e i gestori di siti sui quali siano pubblicati annunci in violazione delle disposizioni di cui all'art. 9 del D.Lgs. n. 276/2003 per il quale "sono vietate comunicazioni, a mezzo stampa, internet, televisione o altri mezzi di informazione, in qualunque forma effettuate, relative ad attività di ricerca e selezione del personale, ricollocamento professionale, intermediazione o somministrazione effettuate in forma anonima", incorrono in sanzioni amministrative?   Si, a norma dell'art. 19 sono puntiti con una sanzione amministrativa pecuniaria da 4.000 a 12.000 euro.
Gli obblighi dei lavoratori in materia di sicurezza fanno parte del programma di informazione?   Si, sempre
Gli organismi paritetici possono supportare le imprese nell'individuazione di soluzioni tecniche e organizzative dirette a garantire e migliorare la tutela della salute e sicurezza sul lavoro?   Si, secondo quanto disciplinato dall'art. 51 del D.Lgs. n. 81/2008
Gli organismi paritetici, ai quali il D.Lgs. n. 81/2008 attribuisce vari compiti in materia di salute e sicurezza, sono costituiti:   Da una o più associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale
GLI SCATTI DI ANZIANITA' SONO AUMENTI DI RETRIBUZIONE:   Periodici stabiliti in varia misura in rapporto all'anzianità di servizio del dipendente.