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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Domande 0001-1000

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La comunicazione di avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale (art. 8 legge n. 241/1990):   Costituisce la regola generale.
La concessione è costitutiva quando:   La situazione giuridica attribuita è totalmente nuova e della stessa non è titolare neppure la pubblica amministrazione.
La concessione è il provvedimento amministrativo con il quale la pubblica amministrazione attribuisce diritti. Con riferimento ai poteri della p.a. è corretto affermare che:   La pubblica amministrazione gode del potere di indirizzo.
La concessione è il provvedimento amministrativo con il quale la pubblica amministrazione attribuisce diritti. Con riferimento ai poteri della p.a. è corretto affermare che:   La pubblica amministrazione può incidere su significative facoltà decisionali del concessionario.
La concessione è il provvedimento amministrativo con il quale la pubblica amministrazione attribuisce diritti. Con riferimento ai poteri della p.a. è corretto affermare che:   La pubblica amministrazione ha poteri di controllo e vigilanza.
La concessione è il provvedimento amministrativo con il quale la pubblica amministrazione attribuisce diritti. Con riferimento ai poteri della p.a. è corretto affermare che:   La pubblica amministrazione può verificare che il concessionario svolga l'attività con regolarità e nel rispetto del principio di buona amministrazione.
La concessione è il provvedimento amministrativo con il quale la pubblica amministrazione attribuisce diritti. Con riferimento ai poteri della p.a. è corretto affermare che:   La pubblica amministrazione gode del potere sostitutivo.
La concessione è il provvedimento amministrativo con il quale la pubblica amministrazione attribuisce diritti. Con riferimento ai poteri della p.a. è corretto affermare che:   La pubblica amministrazione può esercitare il potere sostitutivo al fine di garantire il soddisfacimento dell'interesse pubblico.
La concessione è il provvedimento amministrativo con il quale la pubblica amministrazione attribuisce diritti. Con riferimento ai poteri della p.a. essa gode del potere di indirizzo, ovvero:   Può incidere su significative facoltà decisionali del concessionario.
La concessione è il provvedimento amministrativo con il quale la pubblica amministrazione attribuisce diritti. Con riferimento ai poteri della p.a. essa ha poteri di controllo, ovvero:   Può verificare che il concessionario svolga l'attività con regolarità e nel rispetto del principio di buona amministrazione.
La concessione è traslativa quando:   La pubblica amministrazione trasferisce al privato alcune potestà delle quali essa è titolare.
La concessione è un atto ampliativo della sfera giuridica del destinatario che attribuisce al destinatario il diritto-dovere di svolgere in via esclusiva un'attività o di godere di un determinato bene riservati originariamente alla P.A. È un provvedimento analogo alla concessione:   La sovvenzione.
La concessione è un atto ampliativo della sfera giuridica del destinatario che attribuisce al destinatario il diritto-dovere di svolgere in via esclusiva un'attività o di godere di un determinato bene riservati originariamente alla P.A. È un provvedimento analogo alla concessione:   L'ammissione.
La concessione della cittadinanza costituisce una esemplificazione di concessione:   Di status.
La concessione dell'esazione di imposte costituisce una esemplificazione di concessione:   Di funzioni pubbliche.
La concessione di onorificenze costituisce una esemplificazione di concessione:   Di diritti soggettivi.
La concessione di piazza notarile costituisce una esemplificazione di concessione:   Di attività professionali.
La concessione:   È un provvedimento amministrativo che attribuisce al destinatario, ampliandone così la sfera giuridica, il diritto-dovere di svolgere in via esclusiva un'attività o di godere di un determinato bene riservati originariamente alla P.A.
La denuncia è:   Una dichiarazione che viene presentata dai privati ad un'autorità amministrativa, al fine di provocare l'esercizio dei suoi poteri, con l'emanazione di un provvedimento.
La denuncia è:   Una dichiarazione che viene presentata ad un'autorità amministrativa, relativamente a fatti o notizie di cui essa deve essere a conoscenza.
La denuncia e la richiesta sono proprie:   Della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo.
La determinazione, da parte di ciascuna Amministrazione, dell'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale (art. 4, l. n. 241/1990):   È resa pubblica nelle forme previste dai singoli ordinamenti.
La disciplina legislativa di riferimento delle sanzioni amministrative pecuniarie è rappresentata dalla l. n. 689/1981 che pone una serie di principi sostanziali e procedimentali in ordine a tale specie di sanzioni. Il principio di legalità:   Comporta l'irretroattività delle fattispecie di illecito, la tassatività delle medesime ed il divieto di applicazione analogica.
La disciplina legislativa di riferimento delle sanzioni amministrative pecuniarie è rappresentata dalla l. n. 689/1981 che pone una serie di principi sostanziali e procedimentali in ordine a tale specie di sanzioni. Il principio di imputabilità:   Comporta che non può essere assoggettato a sanzione amministrativa, chi, al momento in cui ha commesso il fatto, non aveva compiuto i diciotto anni o non aveva, la capacità di intendere e volere.
La disciplina legislativa di riferimento delle sanzioni amministrative pecuniarie è rappresentata dalla l. n. 689/1981 che pone una serie di principi sostanziali e procedimentali in ordine a tale specie di sanzioni. Il principio di colpevolezza:   Prevede che ciascuno è responsabile della propria azione od omissione, cosciente e volontaria, sia essa dolosa o colposa.
La disciplina legislativa di riferimento delle sanzioni amministrative pecuniarie è rappresentata dalla l. n. 689/1981 che pone una serie di principi sostanziali e procedimentali in ordine a tale specie di sanzioni. Il principio di solidarietà:   Prevede che concorrono con l'autore dell'illecito al pagamento della sanzione il titolare di diritto reale o personale sulla cosa che servì o fu destinata a commettere la violazione, se questi non prova che la cosa è stata utilizzata contro la sua volontà.
La disciplina legislativa di riferimento delle sanzioni amministrative pecuniarie è rappresentata dalla l. n. 689/1981 che pone una serie di principi sostanziali e procedimentali in ordine a tale specie di sanzioni. Il principio di personalità:   Prevede che l'obbligo di pagare la somma dovuta per la violazione non si trasmette agli eredi.
La disciplina legislativa di riferimento delle sanzioni amministrative pecuniarie è rappresentata dalla l. n. 689/1981 che pone una serie di principi sostanziali e procedimentali in ordine a tale specie di sanzioni. Il divieto di cumulo delle sanzioni:   Prevede che nel caso di commissione di più violazioni con una azione od omissione, o con più azioni od omissioni esecutive di un medesimo disegno, si applica la sanzione prevista per la violazione più grave aumentata sino al triplo.
La disciplina legislativa di riferimento delle sanzioni amministrative pecuniarie è rappresentata dalla l. n. 689/1981 che pone una serie di principi sostanziali e procedimentali in ordine a tale specie di sanzioni. Il principio di specialità:   Prevede che quando uno stesso fatto è punito da una disposizione penale e da una disposizione che prevede una sanzione amministrativa, ovvero da una pluralità di disposizioni che prevedono sanzioni amministrative, si applica la disposizione speciale.
La disciplina legislativa di riferimento delle sanzioni amministrative pecuniarie è rappresentata dalla l. n. 689/1981 che pone una serie di principi sostanziali e procedimentali in ordine a tale specie di sanzioni. Il principio del concorso di persone nell'illecito amministrativo:   Prevede che ciascuna di esse soggiace alla sanzione prevista dalla legge, salvo che sia diversamente stabilito.
La disciplina legislativa di riferimento delle sanzioni amministrative pecuniarie è rappresentata dalla l. n. 689/1981 che pone una serie di principi sostanziali e procedimentali in ordine a tale specie di sanzioni. Quale principio prevede l'irretroattività delle fattispecie di illecito, la tassatività delle medesime ed il divieto di applicazione analogica?   Principio di legalità.
La disciplina legislativa di riferimento delle sanzioni amministrative pecuniarie è rappresentata dalla l. n. 689/1981 che pone una serie di principi sostanziali e procedimentali in ordine a tale specie di sanzioni. Secondo quale principio non può essere assoggettato a sanzione amministrativa, chi, al momento in cui ha commesso il fatto, non aveva compiuto i diciotto anni o non aveva, la capacità di intendere e volere?   Principio di imputabilità.
La disciplina legislativa di riferimento delle sanzioni amministrative pecuniarie è rappresentata dalla l. n. 689/1981 che pone una serie di principi sostanziali e procedimentali in ordine a tale specie di sanzioni. Secondo quale principio ciascuno è responsabile della propria azione od omissione, cosciente e volontaria, sia essa dolosa o colposa?   Principio di colpevolezza.
La disciplina legislativa di riferimento delle sanzioni amministrative pecuniarie è rappresentata dalla l. n. 689/1981 che pone una serie di principi sostanziali e procedimentali in ordine a tale specie di sanzioni. Secondo quale principio concorrono con l'autore dell'illecito al pagamento della sanzione il titolare di diritto reale o personale sulla cosa che servì o fu destinata a commettere la violazione, se questi non prova che la cosa è stata utilizzata contro la sua volontà?   Principio di solidarietà.
La disciplina legislativa di riferimento delle sanzioni amministrative pecuniarie è rappresentata dalla l. n. 689/1981 che pone una serie di principi sostanziali e procedimentali in ordine a tale specie di sanzioni. Secondo quale principio l'obbligo di pagare la somma dovuta per la violazione non si trasmette agli eredi?   Principio di personalità.
La disciplina legislativa di riferimento delle sanzioni amministrative pecuniarie è rappresentata dalla l. n. 689/1981 che pone una serie di principi sostanziali e procedimentali in ordine a tale specie di sanzioni. Secondo quale principio, nel caso di commissione di più violazioni con una azione od omissione, o con più azioni od omissioni esecutive di un medesimo disegno, si applica la sanzione prevista per la violazione più grave aumentata sino al triplo?   Principio del divieto di cumulo delle sanzioni.
La disciplina legislativa di riferimento delle sanzioni amministrative pecuniarie è rappresentata dalla l. n. 689/1981 che pone una serie di principi sostanziali e procedimentali in ordine a tale specie di sanzioni. Secondo quale principio, quando uno stesso fatto è punito da una disposizione penale e da una disposizione che prevede una sanzione amministrativa, ovvero da una pluralità di disposizioni che prevedono sanzioni amministrative, si applica la disposizione speciale?   Principio di specialità.
La fase decisoria del procedimento amministrativo:   Determina il contenuto dell'atto da adottare e la conseguente formazione ed emanazione dell'atto stesso.
La fase d'iniziativa del procedimento amministrativo:   É diretta ad introdurre l'interesse pubblico primario nonché gli interessi secondari di cui sono titolari i privati interessati all'oggetto del provvedimento da emanare.
La fase d'iniziativa del procedimento amministrativo:   É diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare.
La fase integrativa dell'efficacia del procedimento amministrativo:   É un momento solo eventuale, ricorrente nelle sole ipotesi in cui sia la stessa legge a non ritenere sufficiente la perfezione dell'atto, richiedendo il compimento di ulteriori e successivi atti od operazioni.
La fase istruttoria del procedimento amministrativo,:   É diretta ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto.
La fase istruttoria del procedimento amministrativo:   É diretta ad acquisire e valutare i singoli dati pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto.
La fattispecie del risarcimento del danno (art. 2bis, legge n. 241/1990) è conseguente all'inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento amministrativo. Quanto affermato:   È vero.
La fattispecie del risarcimento del danno (art. 2bis, legge n. 241/1990) è conseguente:   All'inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento amministrativo.
La finalità del provvedimento amministrativo:   Attiene all'aspetto funzionale dell'atto, ovvero lo scopo che persegue.
La generalizzazione dell'obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi costituisce una delle principali novità della l. n. 241/1990. Ai sensi dell'art. 3 della legge n. 241/1990, l'obbligo di motivazione del provvedimento è espressamente escluso:   Per gli atti normativi.
La generalizzazione dell'obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi costituisce una delle principali novità della l. n. 241/1990. Ai sensi dell'art. 3 l'obbligo è espressamente escluso:   Per gli atti a contenuto generale.
La generalizzazione dell'obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi costituisce una delle principali novità della l. n. 241/1990. Ai sensi dell'art. 3 l'obbligo è espressamente escluso:   Per gli atti normativi.
La generalizzazione dell'obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi costituisce una delle principali novità della l. n. 241/1990. Ai sensi dell'art. 3 l'obbligo è espressamente previsto:   Per gli atti concernenti l'organizzazione amministrativa.
La generalizzazione dell'obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi costituisce una delle principali novità della l. n. 241/1990. Ai sensi dell'art. 3 l'obbligo è espressamente previsto:   Per gli atti concernenti lo svolgimento di pubblici concorsi.
La generalizzazione dell'obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi costituisce una delle principali novità della l. n. 241/1990. Ai sensi dell'art. 3 l'obbligo è espressamente previsto:   Per gli atti concernenti il personale.
La l. n. 15/2005 e la l. n. 69/2009, in sede di modifica della l. n. 241/1990 hanno implementato il catalogo dei principi posti a presidio dell'attività amministrativa. Quale tra i seguenti è stato introdotto dalla l. n. 69/2009?   Imparzialità.
La l. n. 15/2005, in sede di modifica della l. n. 241/1990 ha implementato il catalogo dei principi posti a presidio dell'attività amministrativa. In particolare l'art. 1 sancisce che:   L'attività amministrativa è regolata secondo le modalità previste dalla legge stessa e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti, nonché dai principi dell'ordinamento comunitario.
La legge in materia di procedimento amministrativo consente alle pubbliche amministrazioni di indicare le ragioni delle proprie decisioni con riferimento ad altro atto precedentemente emanato dalle stesse?   Si, ma tale atto deve essere richiamato dalla decisione stessa, nonché indicato e reso disponibile nei modi indicati dalla legge.
La legge n. 241/1990 definisce alcuni principi in materia di procedimento amministrativo, stabilendo che:   Ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento dei pubblici concorsi ed il personale, deve essere motivato.
La legge n. 241/1990 ha sancito l'obbligo generale di motivazione dei provvedimenti amministrativi. Tale obbligo tuttavia non sussiste, tra l'altro,:   Per gli atti normativi.
La legge n. 241/1990 ha sancito l'obbligo generale di motivazione dei provvedimenti amministrativi. Tale obbligo tuttavia non sussiste, tra l'altro,:   Per gli atti a contenuto generale.
La legge n. 241/1990, in materia di partecipazione degli interessati al procedimento amministrativo, ha recepito i dettami della dottrina del giusto procedimento prevedendo che l'amministrazione pubblica provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo, di norma, mediante:   Comunicazione personale.
La legislazione vigente prevede alcuni atti attraverso i quali si consente a chi vi abbia titolo di partecipare al procedimento amministrativo. É un atto di partecipazione procedimentale:   La conclusione di accordi procedimentali.
La licenza è:   Una figura affine all'autorizzazione.
La motivazione costituisce uno degli elementi cardini del provvedimento amministrativo. Ai sensi dell'art. 3 della legge n. 241/1990:   La motivazione non è richiesta per gli atti normativi e per quelli a contenuto generale.
La motivazione del provvedimento amministrativo è la parte dell'atto che contiene l'indicazione dei presupposti di fatto e le ragioni giuridiche del provvedimento. Quanto affermato è:   Corretto.
La nominatività del provvedimento amministrativo si sostanzia:   Nella riconducibilità dello stesso ad uno specifico schema legale.
La notizia dell'avvio del procedimento amministrativo avviene di norma (art. 8 l. n. 241/1990):   Mediante comunicazione personale rivolta al singolo destinatario.
La parte nella quale la P.A. valuta comparativamente gli interessi, motivando le ragioni per le quali si preferisce soddisfare un interesse in luogo di un altro costituisce:   La parte valutativa della motivazione dell'atto amministrativo.
La partecipazione al procedimento amministrativo è garantita mediante una serie di facoltà ed istituti di cui alcuni a carattere generale e alcuni applicabili solo in determinate fattispecie. In particolare a norma del disposto di cui all'art. 10 legge n. 241/1990 i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento possono presentare memorie scritte e documenti?   Si, e qualora queste/questi siano pertinenti all'oggetto del giudizio, l'amministrazione ha l'obbligo di valutarli.
La partecipazione al procedimento amministrativo è garantita mediante una serie di facoltà ed istituti di cui alcuni a carattere generale e alcuni applicabili solo in determinate fattispecie. In particolare a norma del disposto di cui all'art. 10 legge n. 241/1990 i portatori di interessi pubblici cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento possono presentare memorie scritte e documenti?   Si, e qualora queste/questi siano pertinenti all'oggetto del giudizio, l'amministrazione ha l'obbligo di valutarli.
La partecipazione al procedimento amministrativo è garantita mediante una serie di facoltà ed istituti di cui alcuni a carattere generale e alcuni applicabili solo in determinate fattispecie. In particolare a norma del disposto di cui all'art. 10 legge n. 241/1990 i portatori di interessi privati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento possono presentare memorie scritte e documenti?   Si, e qualora queste/questi siano pertinenti all'oggetto del giudizio, l'amministrazione ha l'obbligo di valutarli.
La partecipazione al procedimento amministrativo è garantita mediante una serie di facoltà ed istituti di cui alcuni a carattere generale e alcuni applicabili solo in determinate fattispecie. In particolare a norma del disposto di cui all'art. 10 legge n. 241/1990 i destinatari diretti del provvedimento finale possono presentare memorie scritte e documenti?   Si, e qualora queste/questi siano pertinenti all'oggetto del giudizio, l'amministrazione ha l'obbligo di valutarli.
La partecipazione al procedimento amministrativo è garantita mediante una serie di facoltà ed istituti previsti dalla legge n. 241/1990. In particolare a norma di quanto prevede l'art. 10 gli interessati possono presentare memorie scritte?   Si, possono presentare memorie scritte e documenti.
La partecipazione al procedimento amministrativo è garantita mediante una serie di facoltà ed istituti previsti dalla legge n. 241/1990. In particolare a norma di quanto prevede l'art. 10 gli interessati possono presentare documenti?   Si, hanno diritto di prendere visione degli atti e di presentare memorie scritte e documenti.
La partecipazione al procedimento amministrativo è garantita mediante una serie di facoltà ed istituti previsti dalla legge n. 241/1990. In particolare a norma di quanto prevede l'art. 10 i portatori di interessi privati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento possono presentare documenti?   Si, hanno diritto di prendere visione degli atti e di presentare memorie scritte e documenti.
La partecipazione al procedimento amministrativo è garantita mediante una serie di facoltà ed istituti previsti dalla legge n. 241/1990. In particolare a norma di quanto prevede l'art. 10 i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento possono presentare documenti?   Si, hanno diritto di prendere visione degli atti e di presentare memorie scritte e documenti.
La partecipazione al procedimento amministrativo è garantita mediante una serie di facoltà ed istituti previsti dalla legge n. 241/1990. In particolare a norma di quanto prevede l'art. 10 i portatori di interessi pubblici cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento possono presentare memorie scritte?   Si, possono presentare memorie scritte e documenti.
La partecipazione al procedimento amministrativo è garantita mediante una serie di facoltà ed istituti previsti dalla legge n. 241/1990. In particolare a norma di quanto prevede l'art. 10 i destinatari diretti del provvedimento finale possono presentare memorie scritte?   Si, possono presentare memorie scritte e documenti.
La proposta è:   Una manifestazione di giudizio dell'organo propulsivo circa il contenuto da dare all'atto.
La pubblica amministrazione deve motivare gli atti amministrativi a contenuto generale?   No, la motivazione per tali atti è espressamente esclusa all'art. 3 della l. n. 241/1990.
La pubblica amministrazione deve motivare gli atti amministrativi a contenuto normativo?   No, la motivazione per tali atti è espressamente esclusa all'art. 3 della l. n. 241/1990.
La pubblica amministrazione deve motivare i provvedimenti amministrativi concernenti il personale?   Si, la motivazione per tali provvedimenti è espressamente prevista all'art. 3 della l. n. 241/1990.
La pubblica amministrazione deve motivare i provvedimenti amministrativi concernenti lo svolgimento dei pubblici concorsi?   Si, la motivazione per tali provvedimenti è espressamente prevista all'art. 3 della l. n. 241/1990.
La pubblica amministrazione deve motivare i provvedimenti amministrativi concernenti l'organizzazione amministrativa?   Si, la motivazione per tali provvedimenti è espressamente prevista all'art. 3 della l. n. 241/1990.
La pubblica amministrazione ha l'obbligo di determinare preventivamente, per ciascun tipo di procedimento, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale (art. 4, l. n. 241/1990)?   Si, la determinazione costituisce un obbligo generale, ove non sia già direttamente stabilito per legge o per regolamento per specifici tipi di procedimento.
La pubblica amministrazione può verificare che il concessionario svolga l'attività con regolarità e nel rispetto del principio di buona amministrazione?   Si.
La questione degli elementi costitutivi del provvedimento amministrativo, ha assunto un'importanza particolare a seguito del disposto di cui all'art. 21-septies della L. n.241/1990, che prevede la nullità del provvedimento finale in mancanza degli elementi essenziali. Quale tra i seguenti è un elemento essenziale?   Agente.
La questione degli elementi costitutivi del provvedimento amministrativo, ha assunto un'importanza particolare a seguito del disposto di cui all'art. 21-septies della L. n.241/1990, che prevede la nullità del provvedimento finale in mancanza degli elementi essenziali. Quale tra i seguenti è un elemento essenziale?   Destinatario.
La questione degli elementi costitutivi del provvedimento amministrativo, ha assunto un'importanza particolare a seguito del disposto di cui all'art. 21-septies della L. n.241/1990, che prevede la nullità del provvedimento finale in mancanza degli elementi essenziali. Quale tra i seguenti è un elemento essenziale?   Oggetto.
La questione degli elementi costitutivi del provvedimento amministrativo, ha assunto un'importanza particolare a seguito del disposto di cui all'art. 21-septies della L. n.241/1990, che prevede la nullità del provvedimento finale in mancanza degli elementi essenziali. Quale tra i seguenti è un elemento essenziale?   Contenuto.
La questione degli elementi costitutivi del provvedimento amministrativo, ha assunto un'importanza particolare a seguito del disposto di cui all'art. 21-septies della L. n.241/1990, che prevede la nullità del provvedimento finale in mancanza degli elementi essenziali. Quale tra i seguenti è un elemento essenziale?   Finalità.
La requisizione è un provvedimento:   Ablatorio reale che consiste nell'apprensione di un bene con i caratteri della temporaneità, urgenza e pagamento di una indennità.
La richiesta è:   Un atto amministrativo con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato.
La sottoscrizione del provvedimento amministrativo contiene la firma dell'autorità che emana l'atto o di quella delegata. Quanto affermato è:   Corretto.
La trasmissione e la pubblicazione del provvedimento - La mancanza di vizi della volontà - Le comunicazioni. Quale/quali tra i precedenti non sono requisiti di obbligatorietà dell'atto amministrativo?   La mancanza di vizi della volontà.
La trasmissione e la pubblicazione del provvedimento - Le comunicazioni. Quale/quali i tra i precedenti sono requisiti di efficacia dell'atto amministrativo?   Entrambi.
La trasmissione e la pubblicazione del provvedimento - Le comunicazioni. Quale/quali tra i precedenti sono requisiti di obbligatorietà dell'atto amministrativo?   Entrambi.
La trasmissione e la pubblicazione del provvedimento - L'esistenza della motivazione - Le notificazioni. Quale/quali tra i precedenti non sono requisiti di obbligatorietà dell'atto amministrativo?   L'esistenza della motivazione.
L'abilitazione è:   Una figura affine all'autorizzazione.
L'accettazione dell'interessato, quando da essa la legge fa dipendere gli effetti dell'atto - I controlli. Quale/quali tra i precedenti sono requisiti di esecutività dell'atto amministrativo?   Entrambi.
L'accettazione dell'interessato, quando da essa la legge fa dipendere gli effetti dell'atto - I presupposti di diritto - Il verificarsi della condizione sospensiva e del termine. Quale/quali tra i precedenti non sono requisiti di esecutività dell'atto amministrativo?   I presupposti di diritto.
L'accettazione dell'interessato, quando da essa la legge fa dipendere gli effetti dell'atto - Le comunicazioni. Quale/quali tra i precedenti sono requisiti di efficacia dell'atto amministrativo?   Entrambi.
L'accettazione dell'interessato, quando da essa la legge fa dipendere gli effetti dell'atto - Le notificazioni. Quale/quali tra i precedenti sono requisiti di efficacia dell'atto amministrativo?   Entrambi.
L'agente del provvedimento amministrativo:   Può essere un'autorità amministrativa, un privato esercente una pubblica funzione, ovvero un privato obbligato a svolgere un procedimento di evidenza pubblica.
L'agente o soggetto del provvedimento amministrativo:   Può essere un'autorità amministrativa o un privato nell'esercizio di una pubblica funzione.
L'agente o soggetto del provvedimento amministrativo:   É l'autorità amministrativa che pone in essere il provvedimento.
L'agente o soggetto del provvedimento amministrativo:   È il centro di imputazione giuridica che pone in essere il provvedimento.
L'amministrazione è tenuta, di norma, a fornire notizia dell'inizio del procedimento amministrativo,:   Tra l'altro, ai soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora ad essi possa derivare pregiudizio dall'adozione del provvedimento.
L'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando,:   Tra l'altro, l'oggetto del procedimento promosso.
L'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione personale, indicando,:   Tra l'altro, l'amministrazione competente.
L'approvazione è:   Una figura affine all'autorizzazione.
L'art. 2 della l. n. 241/1990 ha fissato il principio di certezza della conclusione del procedimento stabilendo che nei casi in cui disposizioni di legge ovvero provvedimenti non prevedano un termine diverso, i procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali devono concludersi entro:   Il termine di trenta giorni.
L'art. 3-bis della l. n. 241/1990 prevede che le amministrazioni pubbliche incentivano l'uso della telematica, nei rapporti interni, tra le diverse amministrazioni e tra queste e i privati al fine di conseguire:   Maggiore efficienza nella loro attività.
L'art. 3-bis della l. n. 241/1990, prevede che le amministrazioni pubbliche incentivano l'uso della telematica, al fine di conseguire maggiore efficienza nella loro attività:   Nei rapporti interni, tra le diverse amministrazioni e tra queste e i privati.
L'art. 4 della legge n. 241/1990 pone a carico a ciascuna amministrazione pubblica di determinare, per ciascun tipo di procedimento amministrativo, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché dell'adozione del provvedimento finale. Tale determinazione:   Deve essere resa pubblica nelle forme previste dai singoli ordinamenti.
L'art. 6 della l. n. 241/1990, in sede di specificazione dei compiti primari del responsabile del procedimento, dispone espressamente che il responsabile:   Valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i presupposti che siano rilevanti per l'emanazione di un provvedimento.
L'art. 6 della l. n. 241/1990, in sede di specificazione dei compiti primari del responsabile del procedimento, dispone espressamente che il responsabile:   Adotta ogni misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria.
L'art. 6 della l. n. 241/1990, in sede di specificazione dei compiti primari del responsabile del procedimento, dispone espressamente che il responsabile:   Può chiedere, in fase di istruttoria la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete.
L'art. 6 della l. n. 241/1990, in sede di specificazione dei compiti primari del responsabile del procedimento, dispone espressamente che il responsabile:   Può esperire accertamenti tecnici ed ispezioni.
L'art. 6 della l. n. 241/1990, in sede di specificazione dei compiti primari del responsabile del procedimento, dispone espressamente che il responsabile:   Propone l'indizione o, avendone la competenza, indice le conferenze di servizi.
L'art. 6 della l. n. 241/1990, in sede di specificazione dei compiti primari del responsabile del procedimento, dispone espressamente che il responsabile:   Cura le comunicazioni previste dalle leggi e dai regolamenti.
L'art. 7 della legge n. 241/1990 pone a carico delle pubbliche amministrazioni l'obbligo:   Di comunicare l'avvio del procedimento.
L'art. 8 della l. n. 241/1990 prevede il contenuto della comunicazione di avvio del procedimento. Cosa deve contenere la comunicazione di avvio del procedimento?   Nei procedimenti ad iniziativa di parte, la data di presentazione della relativa istanza.
L'art. 8 della l. n. 241/1990 prevede il contenuto della comunicazione di avvio del procedimento. Cosa deve contenere la comunicazione di avvio del procedimento?   La data entro la quale deve concludersi il procedimento e i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione.
L'art. 8 della l. n. 241/1990 prevede il contenuto della comunicazione di avvio del procedimento. Cosa deve contenere la comunicazione di avvio del procedimento?   L'ufficio in cui si può prendere visione degli atti.
L'art. 8 della l. n. 241/1990 prevede il contenuto della comunicazione di avvio del procedimento. Cosa deve contenere la comunicazione di avvio del procedimento?   L'ufficio e la persona responsabile del procedimento.
L'art. 8 della l. n. 241/1990 prevede il contenuto della comunicazione di avvio del procedimento. Cosa non deve obbligatoriamente contenere la comunicazione di avvio del procedimento?   I nominativi degli interventori necessari.
L'art. 8 della l. n. 241/1990 prevede il contenuto della comunicazione di avvio del procedimento. Cosa non deve obbligatoriamente contenere la comunicazione di avvio del procedimento?   I nominativi di tutti gli incaricati ad effettuare eventuali perizie ed ispezioni.
L'art. 8 della l. n. 241/1990 prevede il contenuto della comunicazione di avvio del procedimento. Cosa non deve obbligatoriamente contenere la comunicazione di avvio del procedimento?   I nominativi dei potenziali controinteressati.
L'art. 8 della l. n. 241/1990 prevede il contenuto della comunicazione di avvio del procedimento. Cosa non deve obbligatoriamente contenere la comunicazione di avvio del procedimento?   I nominativi dei soggetti che possono subire un pregiudizio dall'adozione del provvedimento finale.
L'art. 8 della l. n. 241/1990 prevede il contenuto della comunicazione di avvio del procedimento. Cosa non deve obbligatoriamente contenere la comunicazione di avvio del procedimento?   I nominativi dei soggetti che per legge devono intervenire nel procedimento.
L'art. 9 legge n. 241/1990 prevede una serie di soggetti caratterizzati dal potere di intervenire nel procedimento nonostante l'omessa comunicazione di avvio. Hanno facoltà di intervenire nel procedimento:   1) i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, 2) i portatori di interessi pubblici, 3) i portatori di interessi privati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento.
L'art. 9 legge n. 241/1990 prevede una serie di soggetti caratterizzati dal potere di intervenire nel procedimento nonostante l'omessa comunicazione di avvio. Hanno facoltà di intervenire nel procedimento:   I portatori di interessi privati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento.
L'art. 9 legge n. 241/1990 prevede una serie di soggetti caratterizzati dal potere di intervenire nel procedimento nonostante l'omessa comunicazione di avvio. Hanno facoltà di intervenire nel procedimento:   I portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento.
L'art. 9 legge n. 241/1990 prevede una serie di soggetti caratterizzati dal potere di intervenire nel procedimento nonostante l'omessa comunicazione di avvio. Hanno facoltà di intervenire nel procedimento:   I portatori di interessi pubblici cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento.
L'atto amministrativo con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato è denominata:   Richiesta.
L'atto con cui il privato chiede all'autorità amministrativa di eliminare o reprimere gli abusi descritti nello stesso è denominato:   Denuncia.
L'atto del privato con cui viene impugnato innanzi all'autorità amministrativa un provvedimento che si assume viziato per legittimità o ingiustizia nel merito è denominato:   Ricorso.
L'attuale formulazione dell'art. 2 della legge n. 241/1990, stabilisce che il termine legale di conclusione del procedimento amministrativo è di trenta giorni. Detto termine:   Opera qualora le pubbliche amministrazioni non individuino un termine diverso.
L'avviso di avvio del procedimento (art. 7 l.n. 241/1990) riguarda:   Anche i soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora da esso possa derivare loro pregiudizio, ove non sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento.
Le abilitazioni sono provvedimenti di tipo permissivo nei quali viene in rilievo l'esercizio di discrezionalità tecnica. Quindi sono considerate figure affini:   Alle autorizzazioni.
Le Amministrazioni hanno l'obbligo di determinare, per ciascun tipo di procedimento amministrativo, l'unità organizzativa responsabile del procedimento (art. 4, l. n. 241/1990)?   Si, laddove legge o regolamento non individuino direttamente l'unità organizzativa competente per specifici tipi di procedimento.
Le ammissioni:   Attengono ai servizi pubblici e si riferiscono al rapporto autoritativo tra ente erogatore del servizio ed utenti accreditati.
Le attività di acquisizione dei fatti (quali ad esempio, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione, le circostanze di fatto, ecc.) sono proprie:   Della fase istruttoria del procedimento amministrativo.
Le attività di acquisizione delle circostanze di fatto (rilevabili con accertamenti semplici, quali, ad esempio, ispezioni, inchieste, ecc.) sono proprie:   Della fase istruttoria del procedimento amministrativo.
Le attività di acquisizione delle condizioni di ammissibilità (quali, ad esempio, la posizione legittimante, l'interesse a ricorrere, ecc.) sono proprie:   Della fase istruttoria del procedimento amministrativo.
Le autorizzazioni costitutive:   Attribuiscono nuove facoltà.
Le autorizzazioni dispensative:   Consentono ad un soggetto di non adempiere ad un obbligo cui sarebbe tenuto per legge.
Le autorizzazioni permissive:   Permettono di esercitare facoltà preesistenti.
Le autorizzazioni ricognitive:   Accertano l'esistenza dei presupposti richiesti dalla legge per esercitare una certa attività.
Le autorizzazioni:   Sono provvedimenti con cui la p.a. consente all'istante lo svolgimento di un'attività privata dopo averne accertata la compatibilità con gli interessi pubblici coinvolti.
Le autorizzazioni:   Sono atti della p.a. capaci di rimuovere gli impedimenti giuridici posti all'esercizio di diritti o poteri di cui il privato è già titolare.
Le autorizzazioni:   Hanno carattere ampliativo ma non attributivo ex novo di situazioni giuridiche, postulando la necessaria preesistenza di un diritto soggettivo o di una potestà pubblica.
Le concessioni costitutive:   Attribuiscono un diritto acquistabile da parte di soggetti anche privati dotati dei requisiti richiesti dalla legge esclusivamente attraverso l'atto amministrativo.
Le concessioni traslative:   Trasferiscono al concessionario un diritto appartenente all'amministrazione.
Le concessioni:   Sono suscettibili di revoca nel caso in cui non corrispondano più alle esigenze pubbliche a seguito o di provvedimenti motivati o di una nuova valutazione dell'interesse pubblico.
Le concessioni:   Si sostanziano in provvedimenti costitutivi di diritti soggettivi nuovi in capo al soggetto destinatario.
Le concessioni:   Sono provvedimenti con cui la p.a. attribuisce ai destinatari diritti di cui è titolare.
Le concessioni:   Hanno natura costitutiva, in quanto attribuiscono al privato un diritto di cui prima non era titolare.
Le concessioni:   Comportano per la p.a. poteri di ingerenza nello svolgimento del servizio che si esprime nel potere di indirizzo, controllo e vigilanza, nonché nel potere sostitutivo.
Le dispense:   Sono provvedimenti mediante i quali i privati sono abilitati ad esercitare l'attività in deroga al divieto legale oppure sono esonerati dal compimento di un'attività doverosa.
Le dispense:   Attengono ad attività normalmente vietate o comunque precluse ai destinatari dell'atto.
Le fasi del procedimento amministrativo sono state diversamente individuate dalla dottrina, ma quattro possono considerarsi le fasi comunemente condivise: fase dell'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. La seconda:   É rivolta all'accertamento delle condizioni di fatto e di diritto per l'adozione dell'atto.
Le fasi del procedimento amministrativo sono state diversamente individuate dalla dottrina, ma quattro possono considerarsi le fasi comunemente condivise: fase dell'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. La prima:   É quella che dà luogo all'avvio del procedimento.
Le fasi del procedimento amministrativo sono state diversamente individuate dalla dottrina, ma quattro possono considerarsi le fasi comunemente condivise: fase dell'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. La terza:   É quella in cui si determina il contenuto dell'atto da adottare.
Le fasi del procedimento amministrativo sono state diversamente individuate dalla dottrina, ma quattro possono considerarsi le fasi comunemente condivise: fase dell'iniziativa, fase istruttoria, fase decisoria, fase integrativa dell'efficacia. L'ultima:   É rivolta ad integrare le condizioni affinché l'atto adottato produca i suoi effetti.
Le licenze sono provvedimenti permissivi che operano su diritti preesistenti, condizionandone l'esercizio. Quindi sono considerate figure affini:   Alle autorizzazioni.
Le norme in materia di procedimento amministrativo stabiliscono che l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge e che è retta dai principi elencati all'art. 1 della l. n. 241/1990. I soggetti privati sono tenuti al rispetto di tali principi?   Sì, se preposti all'esercizio di attività amministrative.
Le notificazioni - Il verificarsi della condizione sospensiva e del termine. Quale/quali tra i precedenti sono requisiti di efficacia dell'atto amministrativo?   Entrambi.
Le notificazioni - La trasmissione e la pubblicazione del provvedimento. Quale/quali tra i precedenti sono requisiti di obbligatorietà dell'atto amministrativo?   Entrambi.
Le occupazioni d'urgenza comportano l'obbligo di corrispondere un indennizzo parametrato al periodo di utilizzo del bene?   Si, come le occupazioni temporanee.
Le occupazioni temporanee comportano l'obbligo di corrispondere un indennizzo parametrato al periodo di utilizzo del bene?   Si, come le occupazioni d'urgenza.
Le omologazioni sono rilasciate dall'autorità a suggello della conformità delle cose alle norme nazionali e internazionali a tutela della sicurezza o dell'uniformità dei prodotti. Quindi sono considerate figure affini:   Alle autorizzazioni.
L'esecutorietà del provvedimento amministrativo:   Consiste nel potere, in capo all'amministrazione, di attuare coattivamente la determinazione provvedimentale.
L'esecutorietà del provvedimento amministrativo:   Rappresenta un carattere eccezionale del provvedimento, in quanto il potere di imporre coattivamente l'adempimento è limitato ai soli casi previsti dalla legge.
L'esposto è:   Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore, che non genera obblighi per la P.A.
Licenza - Concessione. Quale/quali tra le precedenti sono considerate figure affini all'autorizzazione?   Licenza.
Licenza - Omologazione - Sovvenzione. Quale tra le precedenti non è una figura affine all'autorizzazione?   Sovvenzione.
Licenza - Omologazione. Quale/quali tra le precedenti sono figure affini all'autorizzazione?   Entrambe.
Licenze, omologazioni, nulla-osta, sono figure affini all'autorizzazione. Quali tra quelli citati sono rilasciati dall'autorità a suggello della conformità delle cose alle norme nazionali e internazionali a tutela della sicurezza o dell'uniformità dei prodotti?   Omologazioni.
L'imperatività del provvedimento amministrativo consiste:   Nella sua capacità di costituire, modificare o estinguere situazioni soggettive, a prescindere dal consenso di chi subisce tale conseguenza.
L'intestazione del provvedimento amministrativo indica l'autorità amministrativa alla quale il provvedimento e l'attività del funzionario sono imputabili. Quanto affermato è:   Corretto.
L'intestazione, il preambolo, la motivazione, il luogo, la data, la sottoscrizione sono le parti della struttura dell'atto amministrativo di larga massima comune alla gran parte dei provvedimenti amministrativi. Il preambolo:   Contiene le norme di legge o i regolamenti in base alle quali l'atto è stato adottato nonché le attestazioni relative agli atti preparatori.
L'istanza è:   Una domanda dei privati interessati, tendente ad ottenere un provvedimento a loro favore.
L'obbligo di comunicazione dell'avvio del procedimento (art. 7 l. n. 241/1990) trova applicazione anche nel caso di provvedimenti contingibili ed urgenti emessi dal Sindaco?   No.
L'obbligo di comunicazione dell'avvio del procedimento (art. 7 l. n. 241/1990) trova applicazione anche qualora vi sia l'esigenza di salvaguardare la sicurezza pubblica?   No.
L'obbligo di conclusione esplicita del procedimento amministrativo, sancito dalla legge n. 241/1990, sussiste:   Sia quando il procedimento consegua obbligatoriamente ad istanza, sia quando debba essere iniziato d'ufficio.
L'obbligo, per l'Amministrazione, di avviso di avvio del procedimento amministrativo riguarda solo i soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti e quelli che per legge debbono intervenire. A norma del disposto di cui all'art. 7, l.n. 241/1990 quanto affermato è:   Falso, riguarda i soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti e quelli che per legge debbono intervenire nonché i soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora ad essi possa derivare pregiudizio dall'adozione del provvedimento.
L'obbligo, per l'Amministrazione, di avviso di avvio del procedimento amministrativo riguarda tra l'altro, i soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora ad essi possa derivare pregiudizio dall'adozione del provvedimento. A norma del disposto di cui all'art. 7, l.n. 241/1990 quanto affermato è:   Vero.
L'obbligo, per l'Amministrazione, di avviso di avvio del procedimento amministrativo riguarda tutti i cittadini residenti nel Comune in cui si trova l'Amministrazione. A norma del disposto di cui all'art. 7, l.n. 241/1990 quanto affermato è:   Falso.
L'oggetto del procedimento amministrativo è un comportamento, un fatto o un bene sul quale si indirizza la volontà dell'amministrazione. I requisiti dell'oggetto sono:   Determinatezza, possibilità e liceità.
L'oggetto del provvedimento amministrativo può essere costituito da un bene?   Si, l'oggetto è un comportamento, un fatto o un bene sul quale si indirizza la volontà dell'amministrazione.
L'oggetto del provvedimento amministrativo può essere costituito da un fatto?   Si, l'oggetto è un comportamento, un fatto o un bene sul quale si indirizza la volontà dell'amministrazione.
L'oggetto del provvedimento amministrativo:   Deve essere determinato o determinabile, possibile e lecito.
L'omessa indicazione della data entro la quale deve concludersi il procedimento nella comunicazione di avvio del procedimento (art. 8 legge n. 241/1990):   Può essere fatta valere solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista.
L'omessa indicazione dell'amministrazione competente nella comunicazione di avvio del procedimento (art. 8 legge n. 241/1990):   Può essere fatta valere solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista.
L'omessa indicazione dell'oggetto del procedimento promosso e dell'amministrazione competente nella comunicazione di avvio del procedimento (art. 8 legge n. 241/1990):   Può essere fatta valere solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista.
L'omessa indicazione dell'ufficio e della persona responsabile del procedimento nella comunicazione di avvio del procedimento (art. 8 legge n. 241/1990):   Può essere fatta valere solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista.
L'omessa indicazione dell'ufficio in cui si può prendere visione degli atti nella comunicazione di avvio del procedimento (art. 8 legge n. 241/1990):   Può essere fatta valere solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista.
L'omissione di taluna delle comunicazioni prescritte per l'avvio del procedimento (art. 8 legge n. 241/1990):   Può essere fatta valere solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista.
L'omologazione è:   Una figura affine all'autorizzazione.