>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 
Elenco in ordine alfabetico delle domande di Economia politica

Seleziona l'iniziale:
A   B   C   D   E   F   G   H   I   J   K   L   M   N   O   P   Q   R   S   T   U   V   W   X   Y   Z  

> Clicca qui per scaricare l'elenco completo delle domande di questo argomento in formato Word!


Per aggregare le curve di domanda del lavoro delle singole imprese in una curva di domanda di lavoro del mercato:   Bisogna tenere conto che quando il saggio di salario scende, ogni impresa impiega una quantità maggiore di lavoro; l'aumento di produzione fa diminuire il prezzo dell'output; questo porta a una riduzione del valore del prodotto marginale del lavoro; quindi la curva aggregata è più inclinata della somma orizzontale delle singole curve.
Per i fautori delle aspettative razionali, nel valutare gli effetti di politiche economiche alternative, gli economisti dovrebbero ipotizzare che gli individui elaborino:   Previsioni basate su un uso efficiente di tutte le informazioni disponibili.
Per i sostenitori delle aspettative razionali sono proprio le aspettative, formulate razionalmente in quanto elaborate in base all'analisi dei dati disponibili, a condizionare l'operato di tutti i soggetti economici, siano essi consumatori o produttori. Tali aspettative sono sempre corrette?   Poiché sono formulate sulla base di informazioni imperfette, molto probabilmente non saranno corrette ma affette da errori casuali che tenderanno a compensarsi tanto che si potrà affermare che in media le previsioni degli operatori sono corrette.
Per lo studio della crescita è bene aver chiaro l'orizzonte temporale da considerarsi. Individuare l'affermazione errata.   Il medio e lungo periodo sono entrambi dominati dalle fluttuazioni.
Per misurare il livello dei prezzi si utilizzano i numeri indici; a tali rapporti matematici si fa ricorso anche per avere una misura del grado di inflazione in una Nazione. Il FOI:   E' l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati.
Per misurare il livello dei prezzi si utilizzano i numeri indici; a tali rapporti matematici si fa ricorso anche per avere una misura del grado di inflazione in una Nazione. Il FOI:   Si riferisce ai consumi dell'insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente (extragricolo).
Per misurare il livello dei prezzi si utilizzano i numeri indici; a tali rapporti matematici si fa ricorso anche per avere una misura del grado di inflazione in una Nazione. Il NIC:   Considera l'Italia come se fosse un'unica grande famiglia di consumatori, all'interno della quale le abitudini di spesa sono ovviamente molto differenziate.
Per misurare il livello dei prezzi si utilizzano i numeri indici; a tali rapporti matematici si fa ricorso anche per avere una misura del grado di inflazione in una Nazione. Il NIC:   Misura l'inflazione a livello dell'intero sistema economico.
Per misurare il livello dei prezzi si utilizzano i numeri indici; a tali rapporti matematici si fa ricorso anche per avere una misura del grado di inflazione in una Nazione. Il NIC:   E' impiegato dall'ISTAT a partire dal 1999.
Per misurare il livello dei prezzi si utilizzano i numeri indici; a tali rapporti matematici si fa ricorso anche per avere una misura del grado di inflazione in una Nazione. Il NIC:   Rappresenta, per gli organi di Governo il parametro di riferimento per la realizzazione delle politiche economiche.
Per misurare il livello dei prezzi si utilizzano i numeri indici; a tali rapporti matematici si fa ricorso anche per avere una misura del grado di inflazione in una Nazione. L'IPCA:   Viene assunto come indicatore per verificare la convergenza delle economie dei paesi membri dell'UE, ai fini dell'accesso e della permanenza nell'Unione monetaria.
Per misurare il livello dei prezzi si utilizzano i numeri indici; a tali rapporti matematici si fa ricorso anche per avere una misura del grado di inflazione in una Nazione. L'IPCA:   Si riferisce alla generalità dei consumi delle famiglie presenti nel territorio ma limitatamente a quei beni e servizi i cui regimi di prezzi sono comparabili nei diversi paesi dell'UE.
Per misurare il livello dei prezzi si utilizzano i numeri indici; a tali rapporti matematici si fa ricorso anche per avere una misura del grado di inflazione in una Nazione. L'IPCA:   E' stato sviluppato per assicurare una misura dell'inflazione comparabile a livello europeo.
Per misurare il livello dei prezzi si utilizzano i numeri indici; a tali rapporti matematici si fa ricorso anche per avere una misura del grado di inflazione in una Nazione. L'IPCA:   E' il c.d. indice armonizzato dei prezzi al consumo per i paesi dell'UE.
Per misurare la disoccupazione l'Istat colloca ogni adulto (persona con almeno 15 anni di età) in una categoria. Le persone assenti dal lavoro ad esempio per ferie o per malattia, rientrano nella categoria:   Degli occupati.
Per misurare la disoccupazione l'Istat colloca ogni adulto (persona con almeno 15 anni di età) in una categoria. Le persone che hanno dichiarato di non aver lavorato né di aver cercato lavoro nel periodo di riferimento della rilevazione, rientrano nella categoria:   Della non forza lavoro.
Per misurare la disoccupazione l'Istat colloca ogni adulto (persona con almeno 15 anni di età) in una categoria. Le persone che inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla rilevazione e sono disponibili a lavorare entro le due settimane dalla rilevazione qualora fosse possibile anticipare l'inizio del lavoro, rientrano nella categoria:   Dei disoccupati.
Per misurare la disoccupazione l'Istat colloca ogni adulto (persona con almeno 15 anni di età) in una categoria. Le persone che nella settimana di riferimento della rilevazione hanno svolto almeno un'ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura, rientrano nella categoria:   Degli occupati.
Per misurare la disoccupazione l'Istat colloca ogni adulto (persona con almeno 15 anni di età) in una categoria. Le persone che nella settimana di riferimento della rilevazione hanno svolto almeno un'ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente, rientrano nella categoria:   Degli occupati.
Per misurare la disoccupazione l'Istat colloca ogni adulto (persona con almeno 15 anni di età) in una categoria. Le persone non occupate che hanno effettuato almeno un'azione attiva di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono la rilevazione e sono disponibili a lavorare entro le due settimane successive alla rilevazione stessa, rientrano nella categoria:   Dei disoccupati.
Per monitorare l'andamento del mercato del lavoro in riferimento alla disoccupazione, l'Istat effettua interviste ad un campione ponderato di famiglie. I soggetti cui il questionario viene somministrato vengono ripartiti in tre categorie: occupati, persone in cerca di lavoro; non forza lavoro. Chi rientra nella categoria degli occupati?   Le persone che hanno svolto almeno un'ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente.
Per monitorare l'andamento del mercato del lavoro in riferimento alla disoccupazione, l'Istat effettua interviste ad un campione ponderato di famiglie. I soggetti cui il questionario viene somministrato vengono ripartiti in tre categorie: occupati, persone in cerca di lavoro; non forza lavoro. Chi rientra nella categoria degli occupati?   Le persone assenti dal lavoro ad esempio per ferie o per malattia.
Per monitorare l'andamento del mercato del lavoro in riferimento alla disoccupazione, l'Istat effettua interviste ad un campione ponderato di famiglie. I soggetti cui il questionario viene somministrato vengono ripartiti in tre categorie: occupati, persone in cerca di lavoro; non forza lavoro. Chi rientra nella categoria delle persone in cerca di lavoro?   Le persone non occupate in età lavorativa che hanno effettuato almeno un'azione attiva di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono la rilevazione e sono disponibili a lavorare entro le due settimane successive alla rilevazione stessa.
Per monitorare l'andamento del mercato del lavoro in riferimento alla disoccupazione, l'Istat effettua interviste ad un campione ponderato di famiglie. I soggetti cui il questionario viene somministrato vengono ripartiti in tre categorie: occupati, persone in cerca di lavoro; non forza lavoro. Chi rientra nella categoria della non forza lavoro?   Gli studenti.
Per monitorare l'andamento del mercato del lavoro in riferimento alla disoccupazione, l'Istat effettua interviste ad un campione ponderato di famiglie. I soggetti cui il questionario viene somministrato vengono ripartiti in tre categorie: occupati, persone in cerca di lavoro; non forza lavoro. Chi rientra nella categoria della non forza lavoro?   I ritirati dal lavoro per età o per invalidità.
Per monitorare l'andamento del mercato del lavoro in riferimento alla disoccupazione, l'Istat effettua interviste ad un campione ponderato di famiglie. I soggetti cui il questionario viene somministrato vengono ripartiti in tre categorie: occupati, persone in cerca di lavoro; non forza lavoro. Chi rientra nella categoria delle persone in cerca di lavoro?   Le persone non occupate in età lavorativa che inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla rilevazione e sono disponibili a lavorare entro le due settimane dalla rilevazione qualora fosse possibile anticipare l'inizio del lavoro.
Per monitorare l'andamento del mercato del lavoro in riferimento alla disoccupazione, l'Istat effettua interviste ad un campione ponderato di famiglie. I soggetti cui il questionario viene somministrato vengono ripartiti in tre categorie: occupati, persone in cerca di lavoro; non forza lavoro. Chi rientra nella categoria della non forza lavoro?   Le persone che hanno dichiarato di non aver lavorato né di aver cercato lavoro nel periodo di riferimento della rilevazione.
Per monitorare l'andamento del mercato del lavoro in riferimento alla disoccupazione, l'Istat effettua interviste ad un campione ponderato di famiglie. I soggetti cui il questionario viene somministrato vengono ripartiti in tre categorie: occupati, persone in cerca di lavoro; non forza lavoro. Chi rientra nella categoria della non forza lavoro?   Le casalinghe.
Per monitorare l'andamento del mercato del lavoro in riferimento alla disoccupazione, l'Istat effettua interviste ad un campione ponderato di famiglie. I soggetti cui il questionario viene somministrato vengono ripartiti in tre categorie: occupati, persone in cerca di lavoro; non forza lavoro. Chi rientra nella categoria degli occupati?   Le persone aventi almeno 15 anni di età che nella settimana di riferimento della rilevazione hanno svolto almeno un'ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura.
Per passare dal PIL al PNL si deve:   Aggiungere il reddito percepito da italiani all'estero e sottrarre i pagamenti del reddito dei fattori al resto del mondo.
Per passare dal PIL al PNN si deve:   Aggiungere il reddito percepito da italiani all'estero e sottrarre i pagamenti del reddito dei fattori al resto del mondo, e dal risultato sottrarre gli ammortamenti.
Per passare dal PNL al PNN si deve:   Sottrarre gli ammortamenti.
Per passare dal PNN al Reddito nazionale si deve:   Aggiungere il reddito percepito da italiani all'estero e sottrarre i pagamenti del reddito dei fattori al resto del mondo, e dal risultato sottrarre gli ammortamenti.
Per passare dal Reddito nazionale al Reddito personale si deve:   Sottrarre le imposte dirette (irpef) ed i contributi.
Per passare dal Reddito personale al Reddito disponibile si deve:   Sottrarre le imposte personali sul reddito e sul patrimonio.
Per PIL nominale si intende:   Il PIL a prezzi correnti.