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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Economia politica

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I beni inferiori:   Sono tipicamente prodotti con molti sostituti. I sostituti sono preferiti dal consumatore, ma più costosi.
I beni inferiori:   Sono beni la cui quantità domandata diminuisce all'aumentare del reddito.
I beni inferiori:   Hanno una curva di Engel decrescente.
I beni pubblici costituiscono una forma particolare di esternalità nel consumo poiché il beneficio arrecato agli altri da un qualsiasi individuo che produce e gode di un bene pubblico consiste nella possibilità offerta agli altri di consumare lo stesso bene. Non essendo, poi, possibile escludere dal godimento chi non paga il bene o servizio pubblico, ci sarà la tendenza da parte dei membri della collettività a non mostrare alcuno, o scarso, desiderio del bene o servizio in oggetto, in modo da non contribuire o limitare la propria partecipazione al costo di produzione. Un tale comportamento è detto:   Free riding.
I costi fissi totali (CFT) di breve periodo:   Sono indipendenti dal livello di produzione dell'impresa.
I costi fissi totali (CFT) di breve periodo:   Sono rappresentati con una retta parallela all'asse delle ascisse la cui intercetta è pari all'ammontare del costo fisso totale.
I costi fissi totali (CFT) di breve periodo:   Graficamente corrispondono ad una retta parallela all'asse delle ascisse.
I costi fissi totali (CFT) di breve periodo:   Sono costi complessivi che l'impresa sostiene per i fattori produttivi fissi, (affitto per lo stabilimento - leasing degli impianti e macchinari - ecc.).
I costi variabili totali (CVT) di breve periodo:   Dipendono dalla quantità prodotta dall'impresa.
I costi variabili totali (CVT) di breve periodo:   Crescono al crescere dell'output.
I costi variabili totali (CVT) di breve periodo:   Sono pari a zero se la produzione è nulla e crescono al crescere dell'output, più lentamente all'inizio, più rapidamente oltre un certo livello.
I costi variabili totali (CVT) di breve periodo:   Sono quei costi che l'impresa sostiene per i fattori produttivi variabili come le materie prime impiegate nella produzione, l'energia necessaria per far funzionare gli impianti, ecc.
I due fondamentali criteri con cui nell'economia del benessere vengono valutate le situazioni economiche alternative sono l'efficienza nell'allocazione delle risorse e l'equità nella distribuzione delle risorse fra gli individui componenti la collettività. Quale è il trade-off tra efficienza ed equità?   Efficienza ed equità sono frequentemente in conflitto tra loro.
I fallimenti del mercato si producono perché il meccanismo di mercato non è in grado di portare automaticamente alla coincidenza fra costi/benefici individuali (o microeconomici) e costi/benefici sociali (o sistemici). Quale fattore può portare al fallimento del mercato?   Presenza di fenomeni di esternalità.
I fallimenti del mercato si producono perché il meccanismo di mercato non è in grado di portare automaticamente alla coincidenza fra costi/benefici individuali (o microeconomici) e costi/benefici sociali (o sistemici). Quale fattore può portare al fallimento del mercato?   Esistenza di beni pubblici.
I fallimenti del mercato si producono perché il meccanismo di mercato non è in grado di portare automaticamente alla coincidenza fra costi/benefici individuali (o microeconomici) e costi/benefici sociali (o sistemici). Quale fattore può portare al fallimento del mercato?   Immobilità dei fattori e inerzia.
I fallimenti del mercato si producono perché il meccanismo di mercato non è in grado di portare automaticamente alla coincidenza fra costi/benefici individuali (o microeconomici) e costi/benefici sociali (o sistemici). Quale fattore può portare al fallimento del mercato?   Informazione asimmetrica ed incertezza.
I fallimenti del mercato si producono perché il meccanismo di mercato non è in grado di portare automaticamente alla coincidenza fra costi/benefici individuali (o microeconomici) e costi/benefici sociali (o sistemici). Quale fattore può portare al fallimento del mercato?   Regime di monopolio.
I termini PIL nominale e PIL reale hanno entrambi molti sinonimi. Il PIL nominale è anche chiamato:   PIL a valori o a prezzi correnti.
I termini PIL nominale e PIL reale hanno entrambi molti sinonimi. Il PIL reale è anche chiamato:   PIL a prezzi costanti, PIL in termini di beni, PIL aggiustato per l'inflazione.
Il concetto di elasticità può fornire un valido mezzo di distinzione tra monopolio e concorrenza?   Si. La distinzione importante tra monopolio e concorrenza perfetta è rappresentata dalla diversa elasticità rispetto al prezzo della curva di domanda dell'impresa.
Il consumo di alcool che crea costi aggiuntivi per la collettività costituisce un esempio di:   Esternalità negative di consumo.
Il consumo di educazione che non genera vantaggi solo per il singolo consumatore, ma rappresenta anche un beneficio per l'intera collettività in quanto una popolazione più istruita permette all'intero sistema economico di crescere costituisce un esempio di:   Esternalità positive di consumo.
Il debito pubblico è:   L'indebitamento totale dello Stato.
Il deficit spending è:   La manovra economica con la quale un Paese decide di finanziare la spesa pubblica in disavanzo, creando base monetaria e/o emettendo titoli di Stato.
Il disavanzo pubblico è:   L'eccedenza della spesa pubblica sulle entrate del bilancio dello Stato.
Il gruppo di economisti guidati da Franco Modigliani del MIT:   Riteneva che le conoscenze degli economisti riguardo al funzionamento del sistema economico non potessero che migliorare, consentendo ai policy maker di perfezionare il loro intervento per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Il mercantilismo è un pensiero politico/economico dominante, con poche eccezioni, nei Paesi dell'Europa occidentale, dal 16° sec. fino alla metà circa del 18°. Il mercantilismo non è una scuola; si tratta, per lo più, di scritti empirici, il cui scopo fondamentale è individuare modi per sostenere e accrescere lo sviluppo. I Mercantilisti:   Sostenevano che la fonte di ricchezza fosse rappresentata dallo stock di oro e preziosi accumulati grazie agli scambi.
Il mercantilismo è un pensiero politico/economico dominante, con poche eccezioni, nei Paesi dell'Europa occidentale, dal 16° sec. fino alla metà circa del 18°. Il mercantilismo non è una scuola; si tratta, per lo più, di scritti empirici, il cui scopo fondamentale è individuare modi per sostenere e accrescere lo sviluppo. I Mercantilisti:   Sostenevano che le importazioni fossero da scoraggiare poiché considerate una perdita di ricchezza e quindi di indebolimento del potere di una Nazione.
Il mercantilismo è un pensiero politico/economico dominante, con poche eccezioni, nei Paesi dell'Europa occidentale, dal 16° sec. fino alla metà circa del 18°. Il mercantilismo non è una scuola; si tratta, per lo più, di scritti empirici, il cui scopo fondamentale è individuare modi per sostenere e accrescere lo sviluppo. I Mercantilisti:   Sostenevano che il ruolo dello Stato era essenziale al fine di regolare l'economia, favorire le esportazioni e disincentivare le importazioni.
Il mercato dell'acciaio la cui produzione comporta inquinamento atmosferico che danneggia la popolazione residente intorno alle fabbriche costituisce un esempio di:   Esternalità negative di produzione.
Il Pil è la somma di consumo, investimento, spesa pubblica, investimento in scorte, più le esportazioni al netto delle importazioni. L'investimento in scorte può assumere valori:   Positivi, negativi o nulli.
Il PIL non è:   Il flusso dei beni e servizi finali prodotti da una Nazione in un dato periodo di tempo.
Il PIN:   E' uguale al PIL - gli ammortamenti.
Il PNN:   E' uguale al PNL - gli ammortamenti.
Il problema concernente l'allocazione della produzione tra due diversi processi produttivi (ossia il problema di breve periodo di produrre un dato livello di output al minimo costo possibile):   Trova soluzione nell'allocare la produzione in modo che i costi marginali siano uguali in ciascun processo produttivo.
Il punto cruciale del modello spaziale della concorrenza monopolistica è il trade-off tra il desiderio di ridurre i costi di produzione da un lato, e quello di aumentare la varietà o il numero delle localizzazioni produttive dall'altro. Il grado ottimale di varietà dal punto di vista collettivo dipende da numerosi fattori, di solito infatti:   La differenziazione cresce all'aumentare della densità della popolazione e del costo di trasporto, mentre è correlata negativamente al costo dell'investimento iniziale necessario a produrre un bene dotato di nuove caratteristiche.
Il significato generico attribuito nel linguaggio di tutti i giorni a termini come moneta, risparmio, reddito e ricchezza rappresenta talvolta una vera e propria trappola semantica. Nel loro preciso significato macroeconomico risparmio e ricchezza (finanziaria):   Sono il primo una grandezza di flusso, la seconda una grandezza di stock.
Il significato generico attribuito nel linguaggio di tutti i giorni a termini come moneta, risparmio, reddito e ricchezza rappresenta talvolta una vera e propria trappola semantica. Nel loro preciso significato macroeconomico ricchezza e moneta:   Indicano entrambe grandezze di stock.
Il significato generico attribuito nel linguaggio di tutti i giorni a termini come moneta, risparmio, reddito e ricchezza rappresenta talvolta una vera e propria trappola semantica. Nel loro preciso significato macroeconomico reddito e ricchezza (finanziaria):   Sono il primo una grandezza di flusso, la seconda una grandezza di stock.
Il significato generico attribuito nel linguaggio di tutti i giorni a termini come moneta, risparmio, reddito e ricchezza rappresenta talvolta una vera e propria trappola semantica. Nel loro preciso significato macroeconomico reddito e risparmio:   Indicano entrambe grandezze di flusso.
Il significato generico attribuito nel linguaggio di tutti i giorni a termini come moneta, risparmio, reddito e ricchezza rappresenta talvolta una vera e propria trappola semantica. Nel loro preciso significato macroeconomico risparmio e moneta:   Sono il primo una grandezza di flusso, la seconda una grandezza di stock.
Il tasso di disoccupazione è dato dalla relazione u = U/L. Per essere classificati come disoccupati bisogna soddisfare:   Due condizioni: non avere un impiego ed essere alla ricerca di un impiego.
Il teorema di Coase afferma che:   Se i diritti di proprietà fossero assegnati ai membri della collettività in maniera chiara e completa, essi potrebbero richiedere un compenso per il beneficio arrecato agli altri o sarebbero giuridicamente responsabili dei danni provocati.
In concorrenza perfetta gli equilibri, di breve e di lungo periodo, sono entrambi efficienti, nel senso che il valore delle risorse impiegate per produrre l'ultima unità di output è esattamente pari al valore di quell'unità per i consumatori?   Si.
In concorrenza perfetta l'uso di un bene da parte di un operatore ne riduce la disponibilità per gli altri, inoltre il produttore ha la possibilità di escludere dal godimento di tale bene coloro che non paghino un certo compenso. Dunque il paradigma paretiano esclude la presenza di beni caratterizzati dalla non rivalità e dalla non escludibilità. Una rappresentazione teatrale in un locale chiuso (prima della saturazione della capienza del locale):   E' un bene indivisibile con beneficio escludibile.
In concorrenza perfetta l'uso di un bene da parte di un operatore ne riduce la disponibilità per gli altri, inoltre il produttore ha la possibilità di escludere dal godimento di tale bene coloro che non paghino un certo compenso. Dunque il paradigma paretiano esclude la presenza di beni caratterizzati dalla non rivalità e dalla non escludibilità. Una dose di un vaccino che impedisce la trasmissione di una malattia infettiva:   E' un bene divisibile, ma il cui beneficio non è escludibile.
In concorrenza perfetta l'uso di un bene da parte di un operatore ne riduce la disponibilità per gli altri, inoltre il produttore ha la possibilità di escludere dal godimento di tale bene coloro che non paghino un certo compenso. Dunque il paradigma paretiano esclude la presenza di beni caratterizzati dalla non rivalità e dalla non escludibilità. La difesa nazionale:   Mostra compresenza di ambedue le caratteristiche di indivisibilità e di non escludibilità dal beneficio.
In concorrenza perfetta l'uso di un bene da parte di un operatore ne riduce la disponibilità per gli altri, inoltre il produttore ha la possibilità di escludere dal godimento di tale bene coloro che non paghino un certo compenso. Dunque il paradigma paretiano esclude la presenza di beni caratterizzati dalla non rivalità e dalla non escludibilità. Una pagnotta:   Presenta consumo rivale e costi di esclusione dal beneficio relativamente bassi o nulli.
In economia aperta:   Un aumento della domanda estera genera, come conseguenza di un aumento delle esportazioni, sia un aumento della produzione nazionale sia un miglioramento del saldo commerciale.
In economia tradizionalmente si assume che l'obiettivo principale dell'impresa sia la massimizzazione del profitto. Cosa intendono gli economisti in tale contesto con il termine "profitto"?   Il profitto economico ossia la differenza tra i ricavi totali e i costi totali, dove i costi totali comprendano tutti i costi, sostenuti implicitamente ed esplicitamente, per l'uso delle risorse impiegate dall'impresa.
In generale e a parità di altre condizioni valgono le seguenti proposizioni: 1) un aumento della domanda di mercato conduce sempre ad un aumento sia del prezzo di equilibrio che della quantità di equilibrio; 2) una riduzione della domanda di mercato non conduce sempre ad una riduzione sia del prezzo di equilibrio che della quantità di equilibrio; 3) un aumento dell'offerta di mercato conduce sempre ad una riduzione del prezzo di equilibrio e ad un aumento della quantità di equilibrio; 4) una riduzione dell'offerta di mercato conduce sempre ad un aumento del prezzo di equilibrio e ad una riduzione della quantità di equilibrio. Le proposizioni riportate sono tutte vere?   No, valgono solo le proposizioni 1, 3 e 4.
In generale e a parità di altre condizioni valgono le seguenti proposizioni: 1) un aumento della domanda di mercato conduce sempre ad un aumento sia del prezzo di equilibrio che della quantità di equilibrio; 2) una riduzione della domanda di mercato conduce sempre ad una riduzione sia del prezzo di equilibrio che della quantità di equilibrio; 3) un aumento dell'offerta di mercato non conduce sempre ad una riduzione del prezzo di equilibrio e ad un aumento della quantità di equilibrio; 4) una riduzione dell'offerta di mercato conduce sempre ad un aumento del prezzo di equilibrio e ad una riduzione della quantità di equilibrio. Le proposizioni riportate sono tutte vere?   No, valgono solo le proposizioni 1, 2 e 4.
In genere nello studio del monopolio, come per l'impresa in concorrenza perfetta, si pone l'ipotesi che l'obiettivo del monopolista sia quello di massimizzare il profitto economico. Un'imposta in somma fissa su un monopolista aumenterà sempre il prezzo praticato e diminuirà la quantità venduta?   No. Una tassa del genere non influirà sull'abbinamento ottimale prezzo-quantità.
In linea di massima si può affermare che scopo dell'intervento pubblico nella vita economica è, essenzialmente, quello di accrescere il benessere collettivo. Le condizioni perché il benessere collettivo sia massimizzato sono state individuate dalla teoria walrasiana e paretiana dell'equilibrio di concorrenza perfetta. In particolare, Pareto dimostrò che un sistema economico in condizioni di concorrenzialità perfetta è in grado di effettuare un'allocazione efficiente delle risorse e di massimizzare il benessere collettivo. L'analisi paretiana si fonda, però, su alcune assunzioni che finiscono col renderla irrealistica e troppo teorica. E' condizione sine qua non affinché il mercato conduca automaticamente all'ottimo paretiano:   Che tutti gli operatori economici siano perfettamente informati.
In linea di massima si può affermare che scopo dell'intervento pubblico nella vita economica è, essenzialmente, quello di accrescere il benessere collettivo. Le condizioni perché il benessere collettivo sia massimizzato sono state individuate dalla teoria walrasiana e paretiana dell'equilibrio di concorrenza perfetta. In particolare, Pareto dimostrò che un sistema economico in condizioni di concorrenzialità perfetta è in grado di effettuare un'allocazione efficiente delle risorse e di massimizzare il benessere collettivo. L'analisi paretiana si fonda, però, su alcune assunzioni che finiscono col renderla irrealistica e troppo teorica. E' condizione sine qua non affinché il mercato conduca automaticamente all'ottimo paretiano:   Che non esistano beni pubblici.
In linea di massima si può affermare che scopo dell'intervento pubblico nella vita economica è, essenzialmente, quello di accrescere il benessere collettivo. Le condizioni perché il benessere collettivo sia massimizzato sono state individuate dalla teoria walrasiana e paretiana dell'equilibrio di concorrenza perfetta. In particolare, Pareto dimostrò che un sistema economico in condizioni di concorrenzialità perfetta è in grado di effettuare un'allocazione efficiente delle risorse e di massimizzare il benessere collettivo. L'analisi paretiana si fonda, però, su alcune assunzioni che finiscono col renderla irrealistica e troppo teorica. E' condizione sine qua non affinché il mercato conduca automaticamente all'ottimo paretiano:   Che non si verifichino fenomeni di esternalità.
In linea di massima si può affermare che scopo dell'intervento pubblico nella vita economica è, essenzialmente, quello di accrescere il benessere collettivo. Le condizioni perché il benessere collettivo sia massimizzato sono state individuate dalla teoria walrasiana e paretiana dell'equilibrio di concorrenza perfetta. In particolare, Pareto dimostrò che un sistema economico in condizioni di concorrenzialità perfetta è in grado di effettuare un'allocazione efficiente delle risorse e di massimizzare il benessere collettivo. L'analisi paretiana si fonda, però, su alcune assunzioni che finiscono col renderla irrealistica e troppo teorica. E' condizione sine qua non affinché il mercato conduca automaticamente all'ottimo paretiano:   Che non esistano rendimenti di scala.
In materia di inflazione e disoccupazione, l'offerta aggregata può essere espressa come una relazione tra inflazione, inflazione attesa e tasso di disoccupazione:   Quanto più elevata è l'inflazione attesa, tanto maggiore sarà l'inflazione. Quanto più elevata è la disoccupazione, tanto minore sarà l'inflazione.
In presenza di patologie che affliggono l'economia, per effettuarne la diagnosi e mettere a punto la cura con il più appropriato mix di politica economica, è necessario disporre di dati accurati. Il tasso di disoccupazione si misura come la quota di persone disoccupate:   Sul totale della forza lavoro.
In quale dei seguenti punti è illustrato l'andamento curvilineo che maggiormente accomuna le funzioni di produzione di breve periodo?   Inizialmente, all'aumentare dell'input variabile, l'output aumenta a un tasso crescente, oltre ad un certo punto l'output aumenta a tassi decrescenti.
In tema di crescita, risparmio, accumulazione di capitale e produzione si individui l'affermazione corretta.   Nel lungo periodo il tasso di crescita di un'economia non dipende dal suo tasso di risparmio.
In un modello AS-AD in economia chiusa, un aumento del prezzo del petrolio provoca, sia nel breve che nel medio periodo, una riduzione della produzione. Nel breve periodo esso comporta un aumento dei prezzi, che fa ridurre i saldi monetari reali e causa una contrazione della domanda e della produzione. Nel medio periodo esso provoca una riduzione dei salari reali pagati dalle imprese e fa aumentare il tasso naturale di disoccupazione che a sua volta genera una riduzione del livello naturale di produzione. Si definisca il tasso naturale di disoccupazione:   Tasso di disoccupazione in corrispondenza del quale le decisioni di prezzo e di salario sono coerenti tra loro.
In un modello in cui gli individui, se la loro previsione circa una certa variabile in un dato periodo di tempo fosse troppo bassa, adattano le proprie aspettative prevedendo un maggior valore della variabile per il periodo successivo, le aspettative sono assunte di tipo:   Adattivo.
In un modello IS-LM, nel breve periodo, vi è un rapporto tra produzione e investimento?   Si. L'investimento dipende positivamente dalla produzione e negativamente dal tasso di interesse.
In un sistema macroeconomico aperto e con intervento dello Stato vale l'identità tra la domanda totale e la somma di:   Consumo, investimento, spesa pubblica, esportazioni nette e investimento in scorte.
In una tipica funzione di produzione nel breve periodo:   Il prodotto marginale del lavoro eguaglia il prodotto medio del lavoro del punto di massimo di quest'ultimo.
In un'economia chiusa, il modello AS-AD:   Descrive l'andamento della produzione e dei prezzi, tenendo conto dell'equilibrio sui mercati reali, finanziari e del lavoro.
In un'economia chiusa, l'equazione di domanda aggregata descrive gli effetti di variazioni nel livello dei prezzi sulla produzione. Essa è derivata dalle condizioni di equilibrio nei mercati reali e finanziari. Un aumento del livello dei prezzi:   Riduce i saldi monetari reali, provocando un aumento del tasso di interesse e una riduzione della produzione.
In un'economia chiusa, l'equazione di offerta aggregata è derivata dall'equilibrio sul mercato del lavoro e rappresenta una relazione tra il livello (effettivo) dei prezzi, il livello atteso e la produzione. Un aumento della produzione:   Riduce la disoccupazione che, a sua volta, fa aumentare i salari e quindi il livello dei prezzi. Un maggior livello atteso dei prezzi si riflette interamente in un maggior livello effettivo.
In un'economia chiusa, l'equazione di offerta aggregata:   Descrive gli effetti della produzione sul livello dei prezzi.
Indicare quale affermazione sui costi di lungo periodo è corretta.   Nel lungo periodo tutti i costi sono variabili.
Indicare quale affermazione sui costi di lungo periodo è corretta.   La forma ad "U" assunta dalla funzione di costo medio è dovuta ai rendimenti di scala.
Indicare quale affermazione sui costi di lungo periodo è corretta.   I costi totali crescono al crescere dell'output.
Indicare quale affermazione sui costi di lungo periodo è corretta.   Il costo medio totale è il rapporto tra i costi totali di lungo periodo e la quantità prodotta.
Indicare quale affermazione sui costi di lungo periodo è corretta.   Il costo medio marginale misura di quanto aumenta il costo totale quando la produzione viene aumentata di una unità.
Indicare quale affermazione sui costi di lungo periodo è corretta.   I costi totali per ogni livello di output, non possono mai essere maggiori di quelli di breve periodo.
Indicare quale affermazione sul coefficiente di elasticità della curva di offerta è corretta.   Se Ep < 1 la curva di offerta è definita rigida.
Indicare quale affermazione sul coefficiente di elasticità della curva di offerta è corretta.   Se Ep > 1 la curva di offerta è definita elastica.
Indicare quale affermazione sul coefficiente di elasticità della curva di offerta è corretta.   Se Ep = 1 la curva di offerta è definita neutrale.
Indicare quale affermazione sul PIL nominale è corretta.   Il PIL nominale è uguale alla somma delle quantità di beni finali prodotti nell'economia valutati al loro prezzo corrente.
Indicare quale affermazione sul PIL nominale è corretta.   Le variazioni al PIL nominale riflettono sia cambiamenti nei prezzi che nelle quantità.
Indicare quale affermazione sul PIL nominale e sul PIL reale è corretta.   Il PIL reale è anche chiamato PIL a prezzi costanti, PIL in termini di beni, PIL aggiustato per l'inflazione.
Indicare quale affermazione sul PIL nominale e sul PIL reale è errata.   Le variazioni al PIL reale riflettono sia cambiamenti nei prezzi che nelle quantità.
Indicare quale affermazione sul PIL reale è corretta.   Le variazioni al PIL reale riflettono soltanto cambiamenti nelle quantità prodotte, non nei prezzi.
Indicare quale affermazione sul PIL reale è corretta.   Il PIL reale è una misura della produzione aggregata.
Indicare quale affermazione sulla relazione tra costi totali (CT) e ricavi totali (RT) di lungo periodo è corretta.   Se CT > RT l'impresa subisce delle perdite.
Indicare quale affermazione sulla relazione tra costi totali (CT) e ricavi totali (RT) di lungo periodo è corretta.   Se CT < RT l'impresa realizza dei profitti.
Indicare quale affermazione sull'offerta e/o domanda di moneta in mercato aperto è corretta.   Il tasso di interesse è determinato dall'uguaglianza tra offerta di moneta e domanda di moneta.
Indicare quale affermazione sull'offerta e/o domanda di moneta in mercato aperto è corretta.   La banca centrale modifica l'offerta di moneta attraverso operazioni di mercato aperto, che sono acquisti o vendite di titoli contro moneta.
Indicare quale affermazione sull'offerta e/o domanda di moneta in mercato aperto è errata.   Variando l'offerta di moneta, la banca centrale non può influenzare il tasso di interesse.
Indicare quale affermazione sull'offerta e/o domanda di moneta in mercato aperto è errata.   Le operazioni di mercato aperto con le quali la banca centrale riduce l'offerta di moneta vendendo titoli fanno aumentare il prezzo dei titoli e quindi riducono il tasso di interesse.
Indicare quale affermazione sull'offerta e/o domanda di moneta in mercato aperto è errata.   Le operazioni di mercato aperto con le quali la banca centrale aumenta l'offerta di moneta acquistando titoli ne fanno diminuire il prezzo e quindi aumentano il tasso di interesse.
Indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) - Analogie e/o Differenze - Indicare quale affermazione è corretta.   Il NIC e il FOI considerano sempre il prezzo pieno di vendita.
Indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) - Analogie e/o Differenze - Indicare quale affermazione è corretta.   Per il NIC la popolazione di riferimento è la popolazione presente sul territorio nazionale; per il FOI è l'insieme delle famiglie residenti che fanno capo a un operaio o un impiegato.
Indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) - Analogie e/o Differenze - Indicare quale affermazione è corretta.   Si basano sullo stesso paniere, ma il peso attribuito a ogni bene o servizio è diverso, a seconda dell'importanza che questi rivestono nei consumi della popolazione di riferimento.
Indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), Indice armonizzato dei prezzi al consumo per i paesi dell'UE (IPCA) - Analogie e/o Differenze - Indicare quale affermazione è corretta.   L'IPCA, a differenza del NIC e del FOI, tiene conto anche delle riduzioni temporanee di prezzo (saldi e promozioni).
Indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), Indice armonizzato dei prezzi al consumo per i paesi dell'UE (IPCA) - Analogie e/o Differenze - Indicare quale affermazione è corretta.   L'IPCA si differenzia dal NIC e dal FOI perché il paniere esclude, sulla base di un accordo comunitario, le lotterie, il lotto e i concorsi pronostici.
Indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), Indice armonizzato dei prezzi al consumo per i paesi dell'UE (IPCA) - Analogie e/o Differenze - Indicare quale affermazione è corretta.   Il NIC e il FOI considerano sempre il prezzo pieno di vendita mentre l'IPCA si riferisce al prezzo effettivamente pagato dal consumatore.
Indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), Indice armonizzato dei prezzi al consumo per i paesi dell'UE (IPCA) - Analogie e/o Differenze - Indicare quale affermazione è corretta.   L'IPCA ha in comune con il NIC la popolazione di riferimento.