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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Ordinamento del lavoro alle dipendenze delle P.A.

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La Carta costituzionale pur non disciplinando il rapporto di pubblico impiego detta una serie di rilevanti prescrizioni che delineano gli aspetti fondamentali dello stesso. Quale principio è strettamente correlato al rapporto di pubblico impiego?   Il principio della riserva di legge in materia di organizzazione (art. 97. Cost.).
La Carta costituzionale pur non disciplinando il rapporto di pubblico impiego detta una serie di rilevanti prescrizioni che delineano gli aspetti fondamentali dello stesso. Quale principio trova applicazione sia nel lavoro pubblico che in quello privato?   La riserva alla legge di fissare la durata massima della giornata lavorativa (art. 36 Cost.).
La Carta costituzionale pur non disciplinando né il rapporto di lavoro pubblico né quello privato detta una serie di rilevanti prescrizioni che delineano gli aspetti fondamentali dello stesso. L'art. 54, comma 2, della Costituzione:   Stabilisce che i cittadini che ricoprono funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.
La Carta costituzionale pur non disciplinando né il rapporto di lavoro pubblico né quello privato detta una serie di rilevanti prescrizioni che delineano gli aspetti fondamentali dello stesso. L'art. 98, comma 3, della Costituzione:   Stabilisce che per alcune categorie di dipendenti pubblici (magistrati, militari di carriera in servizio attivo, ecc) la legge possa anche stabilire limitazione al diritto d'iscrizione ai partiti politici.
La Carta costituzionale pur non disciplinando né il rapporto di lavoro pubblico né quello privato detta una serie di rilevanti prescrizioni che delineano gli aspetti fondamentali dello stesso. L'art. 28 della Costituzione:   Stabilisce che i funzionari e i dipendenti pubblici assumono anche una responsabilità diretta, civile, penale ed amministrativa per gli atti compiuti in violazione dei diritti.
La Carta costituzionale pur non disciplinando né il rapporto di lavoro pubblico né quello privato detta una serie di rilevanti prescrizioni che delineano gli aspetti fondamentali dello stesso. L'art. 51, comma 3, della Costituzione:   Prevede per chi ricopre cariche elettive il diritto di conservare il proprio posto di lavoro e di disporre del tempo necessario per adempiere il mandato.
La condanna della pubblica amministrazione al risarcimento del danno derivante dalla violazione, da parte del lavoratore dipendente, degli obblighi concernenti la prestazione lavorativa comporta l'applicazione nei suoi confronti, ove già non ricorrano i presupposti per l'applicazione di un'altra sanzione disciplinare (art. 55-sexies D.Lgs. 165/2001) della sospensione dal servizio:   Con privazione della retribuzione fino ad un massimo di tre mesi.
La condanna della pubblica amministrazione al risarcimento del danno derivante dalla violazione, da parte del lavoratore dipendente, degli obblighi concernenti la prestazione lavorativa comporta l'applicazione nei suoi confronti, ove già non ricorrano i presupposti per l'applicazione di un'altra sanzione disciplinare (art. 55-sexies D.Lgs. 165/2001):   Della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione.
La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede sei nuove fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva:   Giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa.
La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede sei nuove fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva:   Falsità documentali o dichiarative commesse ai fini o in occasione di progressioni di carriera.
La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede sei nuove fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva:   Assenza priva di valida giustificazione per più di sette giorni nel corso degli ultimi dieci anni.
La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede sei nuove fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva:   Condanna penale definitiva, in relazione alla quale è prevista l'interdizione perpetua dai pubblici uffici.
La misurazione e la valutazione della performance individuale dei dirigenti e del personale responsabile di una unità organizzativa in posizione di autonomia e responsabilità (art. 9 D.Lgs. n. 150/2009):   E' collegata anche alla capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi.
La misurazione e la valutazione della performance individuale dei dirigenti e del personale responsabile di una unità organizzativa in posizione di autonomia e responsabilità (art. 9 D.Lgs. n. 150/2009):   E' collegata anche al raggiungimento di specifici obiettivi individuali.
La misurazione e la valutazione della performance individuale dei dirigenti e del personale responsabile di una unità organizzativa in posizione di autonomia e responsabilità (art. 9 D.Lgs. n. 150/2009):   E' collegata anche agli indicatori di performance relativi all'ambito organizzativo di diretta responsabilità.
La misurazione e la valutazione della performance individuale dei dirigenti e del personale responsabile di una unità organizzativa in posizione di autonomia e responsabilità (art. 9 D.Lgs. n. 150/2009):   E' collegata anche alla qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura, alle competenze professionali e manageriali dimostrate.
La misurazione e la valutazione della performance individuale dei dirigenti e del personale responsabile di una unità organizzativa in posizione di autonomia e responsabilità è collegata anche agli indicatori di performance relativi all'ambito organizzativo di diretta responsabilità. A norma del disposto di cui all'art. 9 del D.Lgs. n. 150/2009 quanto affermato è:   Vero. E' collegata agli indicatori di performance relativi all'ambito organizzativo di diretta responsabilità; al raggiungimento di specifici obiettivi individuali; alla qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura, alle competenze professionali e manageriali dimostrate; alla capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi.
La misurazione e la valutazione della performance individuale dei dirigenti e del personale responsabile di una unità organizzativa in posizione di autonomia e responsabilità è collegata anche al raggiungimento di specifici obiettivi individuali. A norma del disposto di cui all'art. 9 del D.Lgs. n. 150/2009 quanto affermato è:   Vero. E' collegata agli indicatori di performance relativi all'ambito organizzativo di diretta responsabilità; al raggiungimento di specifici obiettivi individuali; alla qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura, alle competenze professionali e manageriali dimostrate; alla capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi.
La misurazione e la valutazione della performance individuale dei dirigenti e del personale responsabile di una unità organizzativa in posizione di autonomia e responsabilità è collegata anche alla capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi. A norma del disposto di cui all'art. 9 del D.Lgs. n. 150/2009 quanto affermato è:   Vero. E' collegata agli indicatori di performance relativi all'ambito organizzativo di diretta responsabilità; al raggiungimento di specifici obiettivi individuali; alla qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura, alle competenze professionali e manageriali dimostrate; alla capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi.
La misurazione e la valutazione della performance individuale dei dirigenti e del personale responsabile di una unità organizzativa in posizione di autonomia e responsabilità è collegata anche alla qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura, alle competenze professionali e manageriali dimostrate. A norma del disposto di cui all'art. 9 del D.Lgs. n. 150/2009 quanto affermato è:   Vero. E' collegata agli indicatori di performance relativi all'ambito organizzativo di diretta responsabilità; al raggiungimento di specifici obiettivi individuali; alla qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura, alle competenze professionali e manageriali dimostrate; alla capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi.
La misurazione e la valutazione svolte dai dirigenti sulla performance individuale del personale sono effettuate sulla base del sistema di misurazione e valutazione della performance (art. 9 D.Lgs. n. 150/2009):   E' collegata al raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o individuali.
La Relazione sulla performance di cui all'art. 10 del D.Lgs. n. 150/2009:   Evidenzia i risultati organizzativi e individuali raggiunti rispetto ai singoli obiettivi programmati ed alle risorse, con rilevazione degli eventuali scostamenti, e il bilancio di genere realizzato.
L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 attribuisce ai dirigenti di uffici dirigenziali generali alcuni compiti e poteri. Quali dei seguenti ne è escluso?   Formulare richieste di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato.
L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 attribuisce ai dirigenti di uffici dirigenziali generali alcuni compiti e poteri. Quali dei seguenti ne è escluso?   Definire obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione.
L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 individua i compiti e poteri dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, in particolare essi:   Curano i rapporti con gli uffici dell'Unione europea e degli organismi internazionali nelle materie di competenza secondo le specifiche direttive dell'organo di direzione politica, sempreché tali rapporti non siano espressamente affidati ad apposito ufficio o organo.
L'art. 3 del D.Lgs. n. 165/2001 individua le categorie di dipendenti esentate dall'applicazione della normativa di diritto comune e dal processo di contrattualizzazione. L'elencazione tassativa comprende:   Avvocati e procuratori dello Stato.
L'art. 3 del D.Lgs. n. 165/2001 individua le categorie di dipendenti esentate dall'applicazione della normativa di diritto comune e dal processo di contrattualizzazione. L'elencazione tassativa comprende:   Personale della carriera diplomatica e della carriera prefettizia.
L'art. 40 del D.Lgs. n. 165/2001 è stato ampliamente riscritto dal D.Lgs. n. 150/2009 che ha ridefinito lo spazio di azione della contrattazione collettiva. In quale materia la contrattazione è consentita negli esclusivi limiti previsti dalle norme di legge?   Valutazione delle prestazioni ai fini della mobilità.
L'art. 40 del D.Lgs. n. 165/2001 è stato ampliamente riscritto dal D.Lgs. n. 150/2009 che ha ridefinito lo spazio di azione della contrattazione collettiva. In quale materia la contrattazione è consentita?   Relazioni sindacali.
L'art. 40 del D.Lgs. n. 165/2001 è stato ampliamente riscritto dal D.Lgs. n. 150/2009 che ha ridefinito lo spazio di azione della contrattazione collettiva. Quale materia è espressamente esclusa dalla contrattazione?   Conferimento e revoca degli incarichi dirigenziali.
L'art. 55-quater (Licenziamento disciplinare) del D.Lgs. n. 165/2001 al comma 3 prevede i casi in cui il licenziamento avviene senza preavviso. Non rientra tra le ipotesi espressamente previste:   Assenza priva di valida giustificazione per un numero di giorni, anche non continuativi, superiore a tre nell'arco di un biennio o comunque per più di sette giorni nel corso degli ultimi dieci anni ovvero mancata ripresa del servizio, in caso di assenza ingiustificata, entro il termine fissato dall'Amministrazione.
L'art. 55-quater (Licenziamento disciplinare) del D.Lgs. n. 165/2001 al comma 3 prevede i casi in cui il licenziamento avviene senza preavviso. Rientra tra le ipotesi espressamente previste:   Reiterazione nell'ambiente di lavoro di gravi condotte aggressive o moleste o minacciose o ingiuriose o comunque lesive dell'onore e della dignità personale altrui.
L'art. 57 del D.Lgs. n. 165/2001 (Pari opportunità) detta alcune disposizioni alle quale si devono attenere le amministrazioni pubbliche per garantire pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro. A tal fine le amministrazioni pubbliche:   Garantiscono la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale in rapporto proporzionale alla loro presenza nelle amministrazioni interessate ai corsi medesimi, adottando modalità organizzative atte a favorirne la partecipazione, consentendo la conciliazione fra vita professionale e vita familiare.
Le amministrazioni pubbliche hanno l'obbligo di pubblicare sul proprio sito istituzionale gli incarichi, retribuiti e non retribuiti, conferiti ai dipendenti pubblici (art. 11 D.Lgs. n. 150/2009)?   Si, in apposita sezione denominata "Trasparenza, valutazione e merito".
Le amministrazioni pubbliche hanno l'obbligo di pubblicare sul proprio sito istituzionale il Piano della performance e la Relazione sulla performance (art. 11 D.Lgs. n. 150/2009)?   Si, in apposita sezione denominata "Trasparenza, valutazione e merito".
Le amministrazioni pubbliche hanno l'obbligo di pubblicare sul proprio sito istituzionale il Programma triennale per la trasparenza e l'integrità ed il relativo stato di attuazione. A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 150/2009 sulla trasparenza e la rendicontazione delle performance quanto affermato è:   Vero, l'obbligo riguarda ogni amministrazione.
Le amministrazioni pubbliche hanno l'obbligo di pubblicare sul proprio sito istituzionale l'ammontare complessivo dei premi collegati alla performance stanziati (art. 11 D.Lgs. n. 150/2009)?   Si, in apposita sezione denominata "Trasparenza, valutazione e merito".
Le amministrazioni pubbliche hanno l'obbligo di pubblicare sul proprio sito istituzionale l'analisi dei dati relativi al grado di differenziazione nell'utilizzo della premialità (art. 11 D.Lgs. n. 150/2009)?   Si, in apposita sezione denominata "Trasparenza, valutazione e merito".
Le amministrazioni pubbliche hanno l'obbligo di pubblicare sul proprio sito istituzionale l'analisi dei dati relativi al grado di differenziazione nell'utilizzo della premialità. A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 150/2009 sulla trasparenza e la rendicontazione delle performance quanto affermato è:   Vero, l'obbligo riguarda ogni amministrazione.
Le disposizioni concernenti forme e termini del procedimento disciplinare di cui all'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001 costituiscono norme imperative ai sensi e per gli effetti degli artt. 1339 e 1419, secondo comma, del codice civile. Quanto affermato costituisce corretta previsione legislativa?   Si, a seguito dell'emanazione del "Decreto Brunetta".
Le disposizioni dell'art. 55 del D.Lgs. n. 165/2001 (Responsabilità, infrazioni e sanzioni, procedure conciliative) costituiscono norme imperative?   Si, costituiscono norme imperative le disposizioni di cui dall'art. 55 all'art. 55-octies del suddetto D.Lgs., ai sensi e per gli effetti degli articoli 1339 e 1419, secondo comma, del c.c.
Le lettere a-bis e l-bis del comma 1 dell'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 sono frutto dell'integrazione operata dall'art. 38 del D.Lgs. n. 150/2009 che ha ampliato le competenze dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali. In base alla lettera l-bis i dirigenti:   Concorrono alla definizione di misure idonee a prevenire e contrastare i fenomeni di corruzione e a controllarne il rispetto da parte dei dipendenti dell'ufficio cui sono preposti.
Le lettere a-bis e l-bis del comma 1 dell'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 sono frutto dell'integrazione operata dall'art. 38 del D.Lgs. n. 150/2009 che ha ampliato le competenze dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali. In base alla lettera a-bis i dirigenti:   Propongono le risorse e i profili professionali necessari allo svolgimento dei compiti dell'ufficio cui sono preposti anche al fine dell'elaborazione del documento di programmazione triennale del fabbisogno di personale.