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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Archeologia

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Nei Musei Capitolini sono conservate importanti sculture come la Fontana di Pontios, la Menade danzante, la Testa di Igea, la statua di Marsia e il gruppo dell'Auriga che provengono tutte dagli:   Horti Maecenatis.
Nei pressi del Foro Romano, dove il Vicus Tuscus si avvia verso il Velabro, vi sono i resti degli:   Horrea Agrippiana.
Nei primi tempi di Roma, con il nome di Querquetulanus, per le quercie che ne coprivano il fianco est, veniva chiamato un monte per il quale più tardi venne adottato il nome di:   Caelius.
Nel 1538 da dove fu prelevata, per ordine di papa Paolo III, la statua equestre bronzea di Marco Aurelio per essere portata in Campidoglio?   Dal Campus Lateranensis.
Nel 217 a.C. venne corretto il rapporto tra le varie monete romane. Un sesterzio d'argento a quanti assi di bronzo corrispondeva?   Quattro.
Nel 222 Alessandro Severo portò a termine la ricostruzione, iniziata da Eliogabalo, delle parti del Colosseo distrutte da un rovinoso incendio scoppiato proprio il 23 agosto, giorno dei Volkanalia, dell'anno:   217.
Nel 33 a.C., Agrippa unì l'acqua delle sorgenti dette Tepulae con quella che sgorga poco più a monte nella stessa valle Marciana. Di quale acqua si tratta?   Iulia.
Nel Calendario Giuliano l'anno solare, o periodo tra due equinozi di primavera, di quanti giorni era calcolato?   365 e 1/4.
Nel Forum Romanum o Magnum, le Tabernae Argentariae fronteggiano il fianco sud:   Della Basilica Aemilia.
Nel I sec. a.C., la vena più fresca e vitale del sostrato artistico romano, che si allargherà nella grande corrente dell'arte imperiale, si può ricercare:   Nei rovesci dei denari.
Nel II sec. a.C., sui denari divenuti un mezzo di celebrazione sono raffigurati simboli equivalenti a stemmi di famiglia della gens a cui apparteneva il monetario. Quale simbolo identificava la famiglia dei Cecili Metelli?   La testa di elefante.
Nel marzo del 1878, nell'area del cosidetto Stadio di Domiziano sul Palatino, venne rinvenuta la mirabile statua nota come Giunone del Palatino che ora si trova:   A Palazzo Massimo.
Nel moderno quadriportico del complesso cimiteriale di Pretestato si trova l'imponente e famoso sarcofago dell'imperatore:   Balbino.
Nel periodo sillano, in cui l'impiego di marmi colorati d'importazione veniva giudicato un lusso riprovevole, L. Lucullo importa notevoli quantitativi di marmo che verrà chiamato Lucullaeum. Si tratta del marmo:   Di Teos.
Nel Tabularium, eretto da Emilio Lepido e Q. Lutazio Catulo nel 78 a.C., quali documenti vi si conservavano?   Quelli dell'Archivio di stato.
Nel Templum Divi Iulii, quale posizione occupava l'altare?   Antistante la facciata.
Nel vasto complesso degli edifici del Foro di Traiano, la statua equestre dell'imperatore era collocata:   Al centro del Foro.
Nella classificazione dei marmi impiegati nelle costruzioni dell'antica Roma, il marmo contraddistinto con il nome di Marmor molossium con quale nome moderno è noto?   Fior di pesco.
Nella classificazione dei marmi impiegati nelle costruzioni dell'antica Roma, il marmo contraddistinto con il nome Marmor proconnesium con quale nome moderno è noto?   Bianco-azzurrino.
Nella classificazione dei marmi impiegati nelle costruzioni dell'antica Roma, quale era il nome con cui veniva contaddistinto il marmo noto con il nome moderno di Pavonazzetto?   Marmor Synnadicum.
Nella classificazione dei marmi impiegati nelle costruzioni dell'antica Roma, quale era il nome con cui veniva contraddistinto il marmo noto con il nome moderno di Cipollino?   Marmor carystium.
Nella configurazione che la Curia Iulia, più volte distrutta da rovinosi incendi, ebbe con la ricostruzione di Diocleziano, sotto il nome di Senatus, l'aula principale venne adattata a chiesa cristiana dedicata a:   S. Adriano.
Nella parte più a nord della Città si aprivano degli horti, famosi anche nell'antichità per la quantità delle opere d'arte e la ricchezza degli ornamenti. Su una parte di essi a partire dal III decennio del XVII sec. venne edificata Villa Ludovisi. Di quali Horti si tratta?   Sallustiani.
Nella Sala X del museo Nazionale Romano alle terme di Diocleziano, assieme al Sepolcro dei Platorini, è conservata una tomba a camera, interamente ricavata nel tufo, nota come:   Tomba dei dipinti.
Nella sede di Palazzo Massimo del Museo Nazionale Romano è conservata una nota statua marmorea di Apollo contraddistinta con il toponimo:   Del Tevere.
Nella sede di Palazzo Massimo del Museo Nazionale Romano si trova una assai nota scultura marmorea, originale greco del 440-430 a.C., trovata negli Horti Sallustiani, che raffigura:   Niobe.
Nella valle tra il Cispio e il Viminale si incuneava una strada il cui tratto inferiore si chiamava:   Vicus Patricii.
Nella zona della Magliana, sulla sponda destra del Tevere, in un luogo noto con il toponimo di Monte delle Piche, si trovano la basilica e la catacomba di:   Generosa.
Nell'antica Roma con i nomi di Portus Licini, Portus Parrae e Portus Cornelii venivano indicati tre approdi sul Tevere da cui venivano imbarcati:   Mattoni e laterizi in genere.
Nelle misure di peso romane, tra i multipli dell'uncia troviamo il triens, pari a due sextans. A quante unciae esso corrispondeva?   Quattro.
Nelle misure romane di lunghezza l'uncia o pollex, pari a un digitus e 1/3, a quanti metri corrispondeva?   0,0247.
Nelle Mura Aureliane, la Porta Latina, ancora oggi tra quelle ben conservate, si trovava tra le porte:   Asinaria e Appia.
Nelle Mura Serviane, tra la Porta Capena e il Tevere si aprivano quattro porte, mentre nella parte trasteverina del Tevere non vi sono tracce delle fortificazioni serviane. Quale porta tra quelle elencate non si apriva in detto tratto?   La Porta Querquetulana.