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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Contabilita' e controllo di gestione

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Negli enti locali con la riforma del D.Lgs. n. 77/1995, poi recepita quasi integralmente nel D.Lgs. n. 267/2000, si sono introdotti alcuni strumenti come il Piano Esecutivo di Gestione che dovevano avvicinarsi a quello che è il budget nelle aziende. Il Peg a differenza del budget:   E' costruito nella prospettiva dell'acquisizione dei fattori produttivi (input) anziché come responsabilizzazione verso l'utilizzo (output).
Negli enti locali con la riforma del D.Lgs. n. 77/1995, poi recepita quasi integralmente nel D.Lgs. n. 267/2000, si sono introdotti alcuni strumenti come il Piano Esecutivo di Gestione che dovevano avvicinarsi a quello che è il budget nelle aziende. Il Peg a differenza del budget:   Fa riferimento alla contabilità finanziaria.
Negli enti locali l'attivazione del procedimento di spesa avviene nel rispetto degli stanziamenti contenuti nel sistema del bilancio che assumono, riguardo alla spesa da sostenere valenza autorizzatoria. Le spese per oneri derivanti da disposizioni di legge:   Non sono soggette a previa adozione di provvedimento di spesa, considerandosi impegnate automaticamente con la deliberazione di approvazione del bilancio o successive variazioni.
Negli enti locali l'attivazione del procedimento di spesa avviene nel rispetto degli stanziamenti contenuti nel sistema del bilancio che assumono, riguardo alla spesa da sostenere valenza autorizzatoria. Le spese atte a garantire il regime del vincolo di destinazione o di scopo delle entrate accertate in base alle norme dell'ordinamento contabile e finanziario:   Non sono soggette ad adozione di provvedimento autorizzativo della spesa entro il termine dell'esercizio, potendosi riportare tra i residui passivi dell'ente.
Negli enti locali l'attivazione del procedimento di spesa avviene nel rispetto degli stanziamenti contenuti nel sistema del bilancio che assumono, riguardo alla spesa da sostenere valenza autorizzatoria. Le spese per il trattamento economico tabellare già attribuito al personale dipendente e relativi oneri riflessi, di competenza dell'anno:   Non sono soggette a previa adozione di provvedimento di spesa, considerandosi impegnate automaticamente con la deliberazione di approvazione del bilancio o successive variazioni.
Negli enti locali l'attivazione del procedimento di spesa avviene nel rispetto degli stanziamenti contenuti nel sistema del bilancio che assumono, riguardo alla spesa da sostenere valenza autorizzatoria. Le spese per le rate di competenza dell'anno per l'ammortamento dei mutui e dei prestiti concessi o contratti:   Non sono soggette a previa adozione di provvedimento di spesa, considerandosi impegnate automaticamente con la deliberazione di approvazione del bilancio o successive variazioni.
Negli enti locali l'iscrizione delle entrate in bilancio avviene (art. 162, comma 4, Tuel):   Per tutte le entrate al lordo delle spese di riscossione a carico dell'ente e di eventuali spese ad esse connesse.
Negli enti locali l'iscrizione delle spese in bilancio avviene (art. 162, comma 4, Tuel):   Integralmente senza alcuna riduzione delle correlative entrate.
Negli enti locali qualsiasi provvedimento che comporta, nell'anno in corso ed in quelli successivi, impegno di spesa o altri aspetti finanziari, è sottoposto al parere di regolarità contabile del responsabile del servizio finanziario. Le verifiche da effettuare ai fini del rilascio del parere di regolarità contabile devono riguardare in particolare anche la verifica della sussistenza del parere di regolarità tecnica rilasciato dal soggetto competente?   Si, devono riguardare il rispetto delle competenze proprie degli organi che adottano i provvedimenti, la verifica della sussistenza del parere di regolarità tecnica rilasciato dal soggetto competente, il corretto riferimento della spesa alla previsione di bilancio annuale, ai programmi e progetti del bilancio pluriennale e, ove adottato, al piano esecutivo di gestione, nonché ulteriori verifiche previste dal regolamento di contabilità come l'osservanza della normativa in materia fiscale.
Negli enti locali qualsiasi provvedimento che comporta, nell'anno in corso ed in quelli successivi, impegno di spesa o altri aspetti finanziari, è sottoposto al parere di regolarità contabile del responsabile del servizio finanziario. Le verifiche da effettuare ai fini del rilascio del parere di regolarità contabile devono riguardare in particolare anche il corretto riferimento della spesa alla previsione di bilancio annuale, ai programmi e progetti del bilancio pluriennale e, ove adottato, al piano esecutivo di gestione?   Si, devono riguardare il rispetto delle competenze proprie degli organi che adottano i provvedimenti, la verifica della sussistenza del parere di regolarità tecnica rilasciato dal soggetto competente, il corretto riferimento della spesa alla previsione di bilancio annuale, ai programmi e progetti del bilancio pluriennale e, ove adottato, al piano esecutivo di gestione, nonché ulteriori verifiche previste dal regolamento di contabilità come l'osservanza della normativa in materia fiscale.
Negli enti locali qualsiasi provvedimento che comporta, nell'anno in corso ed in quelli successivi, impegno di spesa o altri aspetti finanziari, è sottoposto al parere di regolarità contabile del responsabile del servizio finanziario. Le verifiche da effettuare ai fini del rilascio del parere di regolarità contabile devono riguardare in particolare anche il rispetto delle competenze proprie degli organi che adottano i provvedimenti?   Si, devono riguardare il rispetto delle competenze proprie degli organi che adottano i provvedimenti, la verifica della sussistenza del parere di regolarità tecnica rilasciato dal soggetto competente, il corretto riferimento della spesa alla previsione di bilancio annuale, ai programmi e progetti del bilancio pluriennale e, ove adottato, al piano esecutivo di gestione, nonché ulteriori verifiche previste dal regolamento di contabilità come l'osservanza della normativa in materia fiscale.
Nel bilancio annuale degli enti locali quanti e quali titoli della spesa sono previsti?   Quattro: Titolo I - spese correnti; Titolo II - spese in conto capitale; Titolo III - spese per rimborso di prestiti; Titolo IV - spese per servizi per conto di terzi.
Nel bilancio annuale di previsione degli enti locali l'ultimo intervento delle spese correnti è il fondo di riserva. Esso:   E' finalizzato a soddisfare esigenze straordinarie di bilancio, e quindi non ricorrenti e imprevedibili.
Nel bilancio annuale di previsione degli enti locali l'ultimo intervento delle spese correnti è il fondo di riserva. Esso:   E' finalizzato ad affrontare situazioni di insufficienza, a causa della loro imprevedibilità, delle dotazioni di spesa corrente.
Nel bilancio annuale di previsione degli enti locali l'ultimo intervento delle spese correnti è il fondo di riserva. Esso:   E' utilizzato con provvedimento dell'organo esecutivo da comunicare all'organo consiliare.
Nel bilancio annuale di previsione degli enti locali l'ultimo intervento delle spese correnti è il fondo di riserva. Esso:   Non può essere rifinanziato tramite successive variazioni di bilancio, se non nel limite massimo complessivo, al lordo quindi degli utilizzi, del 2% del totale delle spese correnti inizialmente previste in bilancio.
Nel caso di ricostituzione dei Consigli comunali sciolti per motivi diversi dalla scadenza del mandato trova applicazione la l. n. 182/1991 che stabilisce che:   Gli enti locali che devono ricostituire i loro organi, provvedono alla ricostituzione in un turno elettorale annuale unico da fissarsi nel periodo 15 aprile 15 giugno solo se le condizioni che rendono necessario il rinnovo si sono verificate prima del 24 febbraio dell'anno stesso altrimenti i consigli si rinnovano nel turno elettorale dell'anno successivo.
Nel caso di ricostituzione dei Consigli comunali sciolti trova applicazione la l. n. 182/1991 che stabilisce che gli enti locali che devono ricostituire i loro organi per motivi diversi dalla scadenza del mandato, provvedono alla ricostituzione in un turno elettorale annuale unico da fissarsi nel periodo 15 aprile 15 giugno solo se le condizioni che rendono necessario il rinnovo si sono verificate:   Prima del 24 febbraio dell'anno stesso altrimenti i consigli si rinnovano nel turno elettorale dell'anno successivo.
Nel contesto della programmazione delle attività degli enti locali, quale documento assieme al bilancio pluriennale di previsione riveste importanza fondamentale poiché attraverso questi due documenti si concretizza la capacità di programmazione di medio termine degli organi di governo degli enti locali?   Relazione previsionale e programmatica.
Nel contesto della programmazione delle attività degli enti locali, quale documento assieme alla relazione previsionale e programmatica riveste importanza fondamentale poiché attraverso questi due documenti si concretizza la capacità di programmazione di medio termine degli organi di governo degli enti locali?   Bilancio pluriennale di previsione.
Nel contesto della programmazione delle attività degli enti locali, quali documenti rivestono importanza fondamentale poiché attraverso questi due documenti si concretizza la capacità di programmazione di medio termine degli organi di governo degli enti locali?   Relazione previsionale e programmatica e bilancio pluriennale di previsione.
Nel conto del patrimonio di cui all'art. 230 del Tuel i debiti vanno esposti:   Secondo il valore residuo.
Nel conto del patrimonio di cui all'art. 230 del Tuel nella voce immobilizzazioni materiali, i beni demaniali acquisiti, dopo l'entrata in vigore del D.Lgs. n. 77/1995, sono valutati:   Al costo.
Nel conto del patrimonio di cui all'art. 230 del Tuel nella voce immobilizzazioni materiali, i beni demaniali già acquisiti, alla data di entrata in vigore del D.Lgs. n.77/1995, sono valutati:   In misura pari all'ammontare del residuo debito dei mutui ancora in estinzione per lo stesso titolo.
Nel conto del patrimonio di cui all'art. 230 del Tuel nella voce immobilizzazioni materiali, i fabbricati acquisiti, dopo l'entrata in vigore del D.Lgs. n. 77/1995, sono valutati:   Al costo.
Nel controllo di gestione il termine "efficacia" assume valenza di:   Grado di raggiungimento dell'obiettivo.
Nel controllo di gestione il termine "efficienza" assume valenza di:   Assorbimento di risorse per raggiungere l'obiettivo.
Nel passivo del conto del patrimonio i ratei passivi sono valutati a norma dell'art. 868. 230 del Tuel:   Secondo le norme del codice civile.
Nel titolo II - spese in conto capitale, del bilancio annuale degli enti locali, confluisce/confluiscono:   Gli espropri e servitù onerose.
Nel titolo III - entrate extratributarie, del bilancio annuale degli enti locali, confluiscono:   I proventi dei servizi pubblici.
Nel titolo III - spese per rimborso di prestiti, del bilancio annuale degli enti locali, confluisce/confluiscono:   Il rimborso per anticipazioni di cassa.
Nel titolo IV - entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale, ecc., del bilancio annuale degli enti locali, confluiscono:   I trasferimenti di capitale dallo Stato.
Nella fase della riscossione di somme spettanti all'ente locale il responsabile del servizio finanziario emette l'ordinativo di incasso. L'ordinativo di incasso deve contenere anche gli eventuali vincoli di destinazione delle somme?   Si, dispone l'art. 180 del Tuel che l'ordinativo di incasso deve contenere almeno: l'indicazione del debitore; l'ammontare della somma da riscuotere; la causale; gli eventuali vincoli di destinazione delle somme; l'indicazione della risorsa o del capitolo di bilancio cui è riferita l'entrata, distintamente per residui o competenza; la codifica; il numero progressivo; l'esercizio finanziario e la data di emissione.
Nella fase di liquidazione della spesa la verifica che le prestazioni eseguite o le forniture di cui si è preso carico rispondono ai requisiti quantitativi e qualitativi, ai termini e alle altre condizioni pattuite è di competenza (art. 184 Tuel):   Esclusivamente del responsabile del servizio che ha dato esecuzione al provvedimento di spesa.
Nell'ambito del controllo di gestione l'efficacia può essere intesa quale capacità dell'ente di:   Garantire una visibilità dell'azione politica, che non si sviluppi solo all'interno dell'ente.
Nell'ambito del controllo di gestione l'efficacia può essere intesa quale capacità dell'ente di:   Abbracciare un maggior numero di utenti sia diretti che indiretti, questi ultimi attraverso una adeguata politica di indirizzo e di coordinamento con organizzazioni esterne all'ente.
Nell'ambito del controllo di gestione l'efficacia può essere intesa quale capacità dell'ente di:   Realizzare opere di utilità collettiva.
Nell'ambito del controllo di gestione l'efficacia può essere intesa quale capacità dell'ente di:   Conseguire i risultati programmati.
Nell'ambito del controllo di gestione l'efficacia può essere intesa quale capacità dell'ente di:   Rispettare i tempi programmati.
Nell'ambito del controllo di gestione l'efficienza può essere intesa quale capacità dell'ente di:   Ottimizzare le risorse umane.
Nell'ambito del controllo di gestione l'efficienza può essere intesa quale capacità dell'ente di:   Consumare minori risorse a parità di livello quali-quantitativo dei servizi.
Nell'ambito del controllo di gestione l'efficienza può essere intesa quale capacità dell'ente di:   Accrescere il livello delle risorse attraverso adeguate strategie gestionali.
Nell'ambito del controllo di gestione l'efficienza può essere intesa quale capacità dell'ente di:   Dirottare le risorse verso un livello sempre più elevato di qualità dei servizi.
Nell'ambito del controllo di gestione nella P.A. il concetto di economicità della gestione:   E' la capacità mantenuta nel lungo periodo di soddisfare i bisogni considerati di pubblico interesse dalla comunità, facendo affidamento su un flusso di ricchezza fisiologico ossia considerato economicamente sopportabile e socialmente accettabile dalla comunità (tariffe, tributi, prestiti, ecc.).
Nell'ambito del controllo di gestione nella P.A. il concetto di efficacia:   Rappresenta la capacità dell'organizzazione di raggiungere gli obiettivi alla stessa assegnati o comunque prefissati.
Nell'ambito del controllo di gestione nella P.A. il concetto di efficienza:   Rappresenta la capacità di massimizzare il risultato dato un certo quantitativo di mezzi a disposizione.
Nell'ambito del controllo di gestione nella P.A. il concetto di efficienza:   Rappresenta la capacità di minimizzare le risorse impiegate a parità di output ottenuto.
Nell'ambito del controllo di gestione nella P.A. la capacità dell'organizzazione di raggiungere gli obiettivi alla stessa assegnati o comunque prefissati.   Rappresenta l'efficacia.
Nell'ambito del controllo di gestione nella P.A. la capacità di massimizzare il risultato dato un certo quantitativo di mezzi a disposizione:   Identifica l'efficienza.
Nell'ambito del controllo di gestione nella P.A. la capacità di minimizzare le risorse impiegate a parità di output ottenuto:   Identifica l'efficienza.
Nell'ambito del controllo di gestione nella P.A. la capacità mantenuta nel lungo periodo di soddisfare i bisogni considerati di pubblico interesse dalla comunità, facendo affidamento su un flusso di ricchezza fisiologico ossia considerato economicamente sopportabile e socialmente accettabile dalla comunità (tariffe, tributi, prestiti, ecc.):   E' definita economicità.
Nell'ambito del controllo di gestione nella P.A. può essere definita come il rapporto costi/prodotti di un determinato servizio:   L'efficienza.
Nell'ambito del management pubblico i processi decisionali inclusivi:   Sono quelle scelte di rilevanza pubblica compiute mediante il coinvolgimento di altre amministrazioni, associazioni, soggetti privati o comuni cittadini.
Nell'ambito del management pubblico la pianificazione strategica:   Definisce il ruolo che l'azienda intende svolgere nel futuro e chiarisce le strategie da seguire per raggiungere l'obiettivo aziendale.
Nell'ambito del management pubblico la programmazione operativa concerne:   I programmi relativi al breve periodo.
Nell'ambito del management pubblico le scelte di rilevanza pubblica compiute mediante il coinvolgimento di altre amministrazioni, associazioni, comuni cittadini danno vita ai c.d. processi decisionali:   Inclusivi.
Nell'ambito del management pubblico programmazione e pianificazione sono due concetti distinti?   Si.
Nell'ambito della misurazione della Performance, quale dei seguenti modelli multidimensionali che hanno trovato applicazione nel settore pubblico anche in Italia, è ispirato ai sistemi di qualità (EFQM, European Foundation for Quality Management) e si fonda sull'autovalutazione, utilizzando una larga gamma di indicatori?   Common Assessment Framework (CAF).
Nell'ambito della misurazione della Performance, quale dei seguenti modelli multidimensionali che hanno trovato sovente applicazione nel settore pubblico anche in Italia, è caratterizzato da un forte legame sia tra risultati, processi e risorse, nonché tra obiettivi, indicatori ed azioni?   Balanced Scorecard (BSC).
Nell'ambito della misurazione della Performance, quale dei seguenti modelli multidimensionali che hanno trovato sovente applicazione nel settore pubblico anche in Italia, è interessante per la prospettiva incentrata sugli stakeholder?   Performance Prism.
Nell'ambito delle classificazioni delle diverse tipologie di Report di controllo di gestione, i Report correnti (capi servizio, responsabili di intervento):   Rientrano tra i Report di controllo.
Nell'ambito delle classificazioni delle diverse tipologie di Report di controllo di gestione, i Report di sintesi per amministratori e capi area:   Rientrano tra i Report di controllo.
Nell'ambito delle classificazioni delle diverse tipologie di Report di controllo di gestione, le Previsioni di breve periodo per l'area, il servizio o l'unità operativa:   Rientrano tra i Report Previsionali.
Nell'ambito delle classificazioni delle diverse tipologie di Report di controllo di gestione, le Previsioni di breve periodo su specifiche attività:   Rientrano tra i Report Previsionali.
Nelle amministrazioni pubbliche chi definisce in collaborazione con i vertici dell'amministrazione il Piano della performance (art. 15 D.Lgs. n. 150/2009)?   L'organo di indirizzo politico-amministrativo di ciascuna amministrazione.
Nelle amministrazioni pubbliche chi definisce in collaborazione con i vertici dell'amministrazione la Relazione sulla performance (art. 15 D.Lgs. n. 150/2009)?   L'organo di indirizzo politico-amministrativo di ciascuna amministrazione.
Nelle amministrazioni pubbliche il Piano della performance è definito dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali di ciascuna amministrazione in collaborazione con i vertici della stessa. A norma del disposto di cui all'art. 15 del D.Lgs. n. 150/2009 - c.d. Decreto Brunetta - quanto affermato è:   Falso, è definito dall'organo di indirizzo politico-amministrativo.
Nelle amministrazioni pubbliche il Piano della performance è definito dall'organo di indirizzo politico-amministrativo di ciascuna amministrazione in collaborazione con i vertici della stessa. A norma del disposto di cui all'art. 15 del D.Lgs. n. 150/2009 - c.d. Decreto Brunetta - quanto affermato è:   Vero, l'organo di indirizzo politico-amministrativo emana le direttive generali contenenti gli indirizzi strategici, definisce in collaborazione con i vertici dell'amministrazione il Piano e la Relazione sulla performance, verifica il conseguimento effettivo degli obiettivi strategici, definisce il Programma triennale per la trasparenza e l'integrità nonché gli eventuali aggiornamenti annuali.
Nelle amministrazioni pubbliche il Programma triennale per la trasparenza e l'integrità, nonché gli eventuali aggiornamenti sono definiti dai dirigenti degli uffici dirigenziali generali di ciascuna amministrazione. A norma del disposto di cui all'art. 15 del D.Lgs. n. 150/2009 - c.d. Decreto Brunetta - quanto affermato è:   Falso, sono definiti dall'organo di indirizzo politico-amministrativo.
Nelle amministrazioni pubbliche il Programma triennale per la trasparenza e l'integrità, nonché gli eventuali aggiornamenti sono definiti dall'organo di indirizzo politico-amministrativo di ciascuna amministrazione. A norma del disposto di cui all'art. 15 del D.Lgs. n. 150/2009 - c.d. Decreto Brunetta - quanto affermato è:   Vero, l'organo di indirizzo politico-amministrativo emana le direttive generali contenenti gli indirizzi strategici, definisce in collaborazione con i vertici dell'amministrazione il Piano e la Relazione sulla performance, verifica il conseguimento effettivo degli obiettivi strategici, definisce il Programma triennale per la trasparenza e l'integrità nonché gli eventuali aggiornamenti annuali.
Nelle ipotesi in cui gli enti territoriali al di sopra dei mille abitanti siano sprovvisti dei relativi strumenti urbanistici generali e non adottino tali strumenti entro diciotto mesi dalla data di elezione degli organi, il decreto di scioglimento del Consiglio è adottato su proposta del Ministro dell'interno di concerto con (art. 141 Tuel):   Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
Nello schema di conto economico (D.P.R. n. 194/1996), in quale voce dei proventi ed oneri straordinari, trovano allocazione i maggiori crediti derivanti dal riaccertamento dei residui attivi e le altre variazioni positive del patrimonio non derivanti dal conto del bilancio, quali ad esempio, donazioni acquisizioni gratuite, rettifiche positive per errori di rilevazione e valutazione nei precedenti esercizi?   Sopravvenienze attive.
Nello schema di conto economico (D.P.R. n. 194/1996), la voce "Proventi da trasferimenti":   Comprende tutti i proventi relativi alle risorse finanziarie correnti concessi all'ente dallo Stato, dalla regione, da organismi comunitari e internazionali e da altri enti del settore pubblico.
Nello schema di conto economico (D.P.R. n. 194/1996), la voce "Proventi tributari" comprende i proventi di natura tributaria (imposte, tasse, tributi speciali ed altre entrate di natura tributaria) di competenza economica dell'esercizio. I proventi rilevati nella voce trovano conciliazione:   Con gli accertamenti del titolo I dell'entrata categorie 1, 2 e 3 (al netto della parte riferita ad esercizi precedenti), integrati e rettificati nel rispetto del principio della competenza economica.
Nello schema di conto economico (D.P.R. n. 194/1996), nella voce "Acquisti di materie prime e/o beni di consumo" sono iscritti i costi per l'acquisto di materie prime, merci e beni di consumo necessari al funzionamento dell'attività ordinaria dell'ente, in base al principio della competenza economica. I costi rilevati in questa voce trovano conciliazione:   Negli impegni del conto del bilancio rilevati nell'intervento 2) rettificati ed integrati nel rispetto del principio della competenza economica.
Nello schema di conto economico (D.P.R. n. 194/1996), nella voce "Utili" si collocano gli importi relativi a distribuzione di utili e dividendi deliberati nell'esercizio dalle aziende speciali, consorzi e società partecipate dall'ente. I proventi rilevati in questa voce trovano conciliazione:   Con gli importi relativi agli accertamenti di cui alla categoria 4) del Titolo III dell'entrata integrati e rettificati in ragione del principio di competenza.
Nello schema di conto economico (D.P.R. n. 194/1996), nella voce "Utilizzo di beni di terzi" sono iscritti i corrispettivi per l'utilizzo di beni di terzi materiali ed immateriali. I costi rilevati in questa voce trovano conciliazione:   Con gli impegni del conto del bilancio rilevati nell'intervento 4) rettificati ed integrati nel rispetto del principio della competenza economica.
Nello schema di conto economico (D.P.R. n. 194/1996), quale voce dei costi della gestione comprende gli oneri per le risorse finanziarie correnti trasferite dall'ente a terzi che solo presso gli stessi se effettivamente impiegate assumono la valenza di costi?   Trasferimenti.
Nello schema di conto economico (D.P.R. n. 194/1996), quale voce dei proventi ed oneri finanziari, accoglie i proventi di competenza dell'esercizio connessi con l'area finanziaria della gestione dell'ente?   Interessi attivi.
Nello schema di conto economico (D.P.R. n. 194/1996), quale voce dei proventi ed oneri straordinari, comprende gli importi relativi alla riduzione di debiti esposti nel passivo del patrimonio il cui costo originario è transitato nel conto economico in esercizi precedenti?   Insussistenze del passivo.
Nello schema di conto economico (D.P.R. n. 194/1996), tra i costi della gestione, la voce "Personale":   Rileva tutti i costi sostenuti nell'esercizio per il personale dipendente (retribuzione, straordinari, indennità, oneri previdenziali ed assicurativi, trattamento di fine rapporto e simili), di competenza economica dell'esercizio.
Nello schema di conto economico (D.P.R. n. 194/1996), tra i costi della gestione, la voce "Quote di ammortamento dell'esercizio":   Include tutti gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e materiali iscrivibili nel conto del patrimonio.
Nello schema di conto economico (D.P.R. n. 194/1996), tra i costi della gestione, la voce "Variazioni delle rimanenze di materie prime e/o beni di consumo":   Rileva la variazione delle rimanenze di materie prime, merci e beni di consumo acquistate e non utilizzate alla chiusura dell'esercizio.
Nello schema di conto economico (D.P.R. n. 194/1996), tra i proventi ed oneri da aziende speciali e partecipate, nella voce "Trasferimenti ad aziende speciali e partecipate":   E' inserito il costo annuo di competenza delle erogazioni concesse dall'ente alle aziende speciali, consorzi, istituzioni e società partecipate per contributi in conto esercizio.
Nello schema di conto economico (D.P.R. n. 194/1996), tra i proventi ed oneri finanziari, la voce "Interessi attivi" accoglie i proventi di competenza dell'esercizio connessi con l'area finanziaria della gestione dell'ente. I proventi rilevati in tale voce trovano conciliazione:   Con gli accertamenti relativi alla categoria 3) del Titolo III dell'entrata, integrati e rettificati secondo competenza economica.
Nello schema di conto economico (D.P.R. n. 194/1996), tra i proventi ed oneri finanziari, la voce "Interessi passivi":   Accoglie gli oneri finanziari di competenza economica dell'esercizio, distinti in: interessi su mutui e prestiti, interessi su obbligazioni; interessi su anticipazioni; interessi per altre cause.
Nello schema di conto economico (D.P.R. n. 194/1996), tra i proventi ed oneri straordinari, la voce "Insussistenze del passivo":   Comprende gli importi relativi alla riduzione di debiti esposti nel passivo del patrimonio il cui costo originario è transitato nel conto economico in esercizi precedenti.
Nello schema di conto economico (D.P.R. n. 194/1996), tra i proventi ed oneri straordinari, le "Insussistenze dell'attivo":   Sono costituite dagli importi relativi alla riduzione di crediti o alla riduzione di valore di immobilizzazioni.
Nello schema di conto economico (D.P.R. n. 194/1996), tra i proventi ed oneri straordinari, le "Minusvalenze patrimoniali":   Hanno significato simmetrico rispetto alle plusvalenze, ed accolgono quindi la differenza, ove negativa, tra il valore di scambio del bene e il corrispondente valore netto iscritto nell'attivo del conto del patrimonio.
Nello schema di conto economico (D.P.R. n. 194/1996), tra i proventi ed oneri straordinari, le "Plusvalenze patrimoniali":   Corrispondono alla differenza positiva tra il corrispettivo ed indennizzo conseguito, al netto degli oneri accessori di diretta imputazione ed il valore non ammortizzato dei beni.
Nello schema di conto economico (D.P.R. n. 194/1996), tra i proventi ed oneri straordinari, nella voce "Sopravvenienze attive":   Sono indicati i proventi, di competenza economica di esercizi precedenti, che determinano incrementi dell'attivo.
Nello schema previsto dal D.P.R. n. 194/1996 per il passivo del conto del patrimonio i conferimenti sono distinti in due classi:   Conferimenti da trasferimenti in c/capitale e Conferimenti da concessioni di edificare.
Non sono soggette a previa adozione di provvedimento di spesa, considerandosi impegnate automaticamente con la deliberazione di approvazione del bilancio o successive variazioni (art. 183 Tuel):   Gli oneri derivanti da disposizioni di legge.
Non sono soggette a previa adozione di provvedimento di spesa, considerandosi impegnate automaticamente con la deliberazione di approvazione del bilancio o successive variazioni (art. 183 Tuel):   Le spese per interessi di preammortamento e ulteriori oneri accessori collegati ai mutui contratti o concessi.
Non sono soggette a previa adozione di provvedimento di spesa, considerandosi impegnate automaticamente con la deliberazione di approvazione del bilancio o successive variazioni (art. 183 Tuel):   Gli oneri derivanti da contratti.