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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo

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Salvi i casi di silenzio assenso, decorsi i termini per la conclusione del procedimento previsti nell'art. 2 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, il ricorso avverso il silenzio dell'amministrazione:   è disciplinato dal codice del processo amministrativo
Scaturisce solo un obbligo per la P.A. di vagliare l'opportunità di dare o meno corso al procedimento:   Sia dall'esposto che dalla segnalazione.
Se l'accesso é negato o differito per motivi inerenti ai dati personali che si riferiscono a soggetti terzi, la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi provvede, secondo l'art. 25 della novellata legge n. 241/1990, in merito all'istanza...   Sentito il Garante per la protezione dei dati personali, il quale si pronuncia entro il termine di dieci giorni dalla richiesta, decorso inutilmente il quale il parere si intende reso.
Se manca di taluno degli elementi essenziali richiesti dalla legge, l'atto amministrativo è   E' nullo.
Se un atto amministrativo è stato adottato in violazione o elusione del giudicato:   E' nullo.
Se un atto amministrativo non ancora efficace viene ritirato si configura:   Il mero ritiro dell'atto amministrativo
Secondo il D.P.R. n. 184/2006, l'atto che dispone il differimento dell'accesso:   deve indicarne la durata.
Secondo il dettato normativo della legge n. 69/2009 posto ad integrazione e modifica della legge n. 241/1990, costituisce elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale:   il mancato rispetto dei termini per la conclusione dei procedimenti.
Secondo il disposto dell'art. 3-bis della legge n. 241/1990 così come modificato ed integrato, quale delle seguenti affermazioni in relazione all'uso della telematica è corretta?   Per conseguire maggiore efficienza nella loro attività, le amministrazioni pubbliche incentivano l'uso della telematica.
Secondo il disposto di cui al DPR n. 184/2006, l'interessato all'esame dei documenti amministrativi può:   prendere appunti o trascrivere, in tutto o in parte, i documenti presi in visione.
Secondo il disposto di cui all'art. 10 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, l'Amministrazione ha l'obbligo di valutare le memorie scritte e i documenti presentati dal destinatario del provvedimento:   ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento.
Secondo il disposto di cui all'art. 19, della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, per gli atti rilasciati dalle amministrazioni preposte alla amministrazione delle finanze...   E' esclusa la segnalazione certificata di inizio attività.
Secondo il disposto di cui all'art. 22 della legge n. 241/1990, come modificata e integrata, il documento amministrativo consiste in ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti attività di pubblico interesse:   indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale.
Secondo il disposto di cui all'art.22 della legge n. 241/1990, come modificata e integrata, si intende per documento amministrativo ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti:   anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una pubblica amministrazione.
Secondo il disposto normativo della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, con quali modalità ed entro quale termine deve pervenire alle amministrazioni interessate la convocazione della prima riunione della conferenza di servizi?   Anche per via telematica o informatica, almeno cinque giorni prima della relativa data.
Secondo il disposto normativo di cui all'art. 2 della legge sul procedimento amministrativo, come modificata ed integrata, la mancata emanazione del provvedimento amministrativo nei termini:   costituisce elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale.
Secondo il disposto normativo di cui all'art. 3 sulla motivazione del provvedimento della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, in ogni atto notificato ai destinatari:   devono essere indicati il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere.
Secondo il DPR n. 184/2006, la comunicazione ai controinteressati di una richiesta di accesso è data dalla pubblica amministrazione cui la stessa richiesta è indirizzata:   mediante invio di copia con raccomandata con avviso di ricevimento, o per via telematica per coloro che abbiano consentito tale forma di comunicazione.
Secondo il DPR n. 184/2006, la copia dei documenti amministrativi rilasciata all'interessato:   può essere autenticata su richiesta dell'interessato.
Secondo il modificato art. 18 della legge n. 241/1990, che cosa richiede l'amministrazione procedente agli interessati nel caso di documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi, necessari per l'istruttoria del procedimento e detenuti da altre P.A?   I soli elementi necessari per la ricerca dei documenti.
Secondo il regolamento sulle modalità di esercizio del diritto d'accesso ai documenti amministrativi, la richiesta di accesso informale, esaminata immediatamente e senza formalità, è accolta:   mediante indicazione della pubblicazione contenente le notizie, esibizione del documento, estrazione di copie, ovvero altra modalità idonea.
Secondo la legge 241/90 e successive modificazioni ed integrazioni, spetta al responsabile del procedimento valutare, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i presupposti rilevanti per l'emanazione del provvedimento?   Sì, in ogni caso.
Secondo la legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, la richiesta di accesso ai documenti amministrativi deve essere motivata?   Sì, indipendentemente dalla forma dell'istanza.
Secondo la legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, nei procedimenti ad iniziativa di parte, esiste un obbligo generale di indicare, nella comunicazione di avvio del procedimento, la data entro la quale deve concludersi il procedimento?   Si, la legge n. 15/2005 ha previsto un obbligo generale.
Secondo la legge n. 241/90, quale risulta modificata ed integrata, se le ragioni della decisione risultano da un altro atto dell'amministrazione richiamato dalla decisione stessa:   insieme alla comunicazione della decisione, deve essere indicato e reso disponibile anche l'atto cui essa si richiama.
Secondo la legge n. 70/75 come viene riconosciuto o istituito un nuovo Ente pubblico   Per espressa previsione di legge
Secondo la norma di cui all'art. 9 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, quali soggetti possono intervenire nel procedimento amministrativo?   Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento, hanno facoltà di intervenire nel procedimento.
Secondo la normativa sul procedimento amministrativo, il soggetto portatore di interessi pubblici e privati nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati possono intervenire nel procedimento amministrativo, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento?   sì
Secondo la normativa sul procedimento amministrativo, nel caso di documenti contenenti dati sensibili e giudiziari, l'accesso:   é consentito nei limiti in cui sia strettamente indispensabile.
Secondo la normativa sulla segnalazione certificata di 'inizio attività (S.C.I.A.) prevista della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, l'interessato:   Può sostituire ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione non costitutiva, permesso o nulla osta comunque denominato con una segnalazione dell'interessato.
Secondo la normativa sull'istituto della segnalazione certificata d'inizio attività (SCIA) prevista dall'art. 19 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, in caso di accertata carenza dei requisiti e dei presupposti, l'amministrazione competente, nel termine prefissato dalla stessa norma, adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell'attività e di rimozione dei suoi effetti:   salvo che, ove ciò sia possibile, l'interessato provveda a conformare alla normativa vigente detta attività ed i suoi effetti entro un termine fissato dall'amministrazione, in ogni caso non inferiore a trenta giorni.
Secondo l'art. 11 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, a garanzia dell'imparzialità e del buon andamento dell'azione amministrativa, in tutti i casi in cui una pubblica amministrazione conclude accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento con privato, la stipulazione dell'accordo:   deve essere preceduta da una determinazione dell'organo che sarebbe competente per l'adozione del provvedimento.
Secondo l'art. 11 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, il recesso unilaterale dagli accordi stipulati nell'ambito del procedimento amministrativo da parte della pubblica amministrazione:   è ammesso per sopravvenuti motivi di pubblico interesse.
Secondo l'art. 114 della Costituzione:   La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato.
Secondo l'art. 12 della legge n. 241/1990, quale modificata ed integrata, l'amministrazione è obbligata a predeterminare e rendere preventivamente pubblici i criteri e le modalità cui attenersi per:   la concessione di sovvenzioni.
Secondo l'art. 13 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, in relazione ai procedimenti volti all'emanazione di atti normativi nella fase preparatoria è consentita la partecipazione?   No, non è consentita né la partecipazione né l'accesso.
Secondo l'art. 133 del nuovo codice del processo ammnistrativo, nei casi concernenti la nullità dei provvedimenti amministrativi in violazione o elusione del giudicato, la questione deve essere devoluta:   alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo.
Secondo l'art. 14-quater della L. n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, il dissenso di uno o più rappresentanti delle amministrazioni, regolarmente convocate alla conferenza di servizi:   a pena di inammissibilità, deve essere congruamente motivato.
Secondo l'art. 14-ter della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, in merito ai lavori della conferenza dei servizi, nei casi in cui sia richiesta la VIA, la conferenza si esprime dopo aver acquisito la valutazione medesima ed il termine per l'adozione della decisione conclusiva resta sospeso:   per un massimo di novanta giorni, fino all'acquisizione della pronuncia sulla compatibilità ambientale.
Secondo l'art. 2 della novellata legge n. 241/1990, nel caso del silenzio dell'amministrazione si può ricorrere, stando i presupposti e i termini indicati, innanzi all'autorità giudiziaria competente. La riproponibilità dell'istanza di avvio del procedimento:   è fatta salva ove ne ricorrano i presupposti.
Secondo l'art. 20 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi il silenzio dell'amministrazione competente equivale a provvedimento di accoglimento della domanda se:   la medesima amministrazione non comunica all'interessato, nel termine previsto dalla suddetta legge (salvo che non sia stabilito un termine diverso da regolamenti e disposizioni legislative), il provvedimento di diniego.
Secondo l'art. 21-quinquies della novellata legge 241/1990, qualora la revoca comporti un pregiudizio in danno dei soggetti direttamente interessati, l'Amministrazione:   ha l'obbligo di provvedere al loro indennizzo.
Secondo l'art. 22 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni per "pubblica amministrazione" devono intendersi:   tutti i soggetti di diritto pubblico e i soggetti di diritto privato limitatamente alla loro attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o comunitario.
Secondo l'art. 97 della Costituzione:   I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione.
Secondo l'art.29 del nuovo codice del processo amministrativo, l'azione di annullamento contro atti e provvedimenti amministrativi viziati, si deve proporre:   Per incompetenza, violazione di legge ed eccesso di potere nel termine di decadenza di sessanta giorni
Secondo le disposizioni di cui alla legge n. 241/1990, quale modificata ed integrata, il provvedimento amministrativo è nullo:   se manca degli elementi essenziali.
Secondo quanto disposto dalla legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, il provvedimento amministrativo viziato da incompetenza è annullabile?   Si, dispone l'art. 21-octies che è annullabile il procedimento amministrativo adottato in violazione di legge o viziato da eccesso di potere o da incompetenza.
Secondo quanto disposto dalla legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, il provvedimento è annullabile:   se è viziato da eccesso di potere o da incompetenza.
Secondo quanto disposto dalla legge n. 241/1990, nella prima riunione della conferenza di servizi, o comunque in quella immediatamente successiva alla trasmissione dell'istanza o del progetto definitivo, le amministrazioni che vi partecipano determinano il termine per l'adozione della decisione conclusiva. Entro quale termine devono essere contenuti i lavori della conferenza in virtù dell'art. 14-ter della suddetta legge?   I lavori non possono superare, di norma, i novanta giorni.
Secondo quanto disposto dall'art. 10-bis della legge n. 241/1990, come modificato ed integrato, nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, deve:   comunicare tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda.
Secondo quanto disposto dall'art. 21-ter della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, le P.A. possono imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei confronti dei soggetti obbligati derivanti da un provvedimento?   Si, nei casi e con le modalità stabilite dalla legge.
Secondo quanto disposto dall'art. 25 della legge n. 241/1990, come modificata ed integrata, e dall'art.116 del codice del processo amministrativo, nel caso di ricorso alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi o al Difensore Civico e di risposta negativa l'interessato:   potrà, comunque, ricorrere al T.A.R, nel termine di trenta giorni.
Secondo quanto disposto dall'art. 3 della legge n. 241/1990, quale modificata ed integrata, la motivazione dei provvedimenti amministrativi deve indicare:   i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria.
Secondo quanto previsto dalla legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, il diritto di accesso nei confronti delle autorità di garanzia e vigilanza si esercita:   nell'ambito dei rispettivi ordinamenti.
Secondo quanto previsto in tema di silenzio assenso dalla legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, le relative disposizioni non si applicano:   tra l'altro, agli atti e procedimenti riguardanti il patrimonio culturale e paesaggistico.
Secondo quanto previsto in tema di silenzio assenso dalla legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, le relative disposizioni non si applicano:   tra l'altro, agli atti e procedimenti riguardanti la pubblica incolumità.
Secondo quanto previsto in tema di silenzio assenso dalla legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, le relative disposizioni non si applicano:   tra l'altro, agli atti e procedimenti riguardanti l'ambiente e la difesa nazionale.
Si definisce modale l'autorizzazione se:   Rilasciata, per ragioni di pubblico interesse, con prescrizioni limitative.
Sino a quando il dirigente di ciascuna unità organizzativa non provveda ad assegnare a sé o ad altro dipendente addetto all'unità la responsabilità dell'istruttoria e di ogni altro adempimento inerente il singolo procedimento nonché, eventualmente, dell'adozione del provvedimento finale, la legge n. 241/1990, come modificata e integrata, prevede che:   è considerato responsabile del singolo procedimento il funzionario preposto alla unità organizzativa determinata.
Sono ammesse a partecipare alle procedure di affidamento dei contratti pubblici le imprese artigiane?   Si, l'ammissione è espressamente prevista dall'art. 34 del D.Lgs. n. 163/2006.
Sono ammessi a partecipare alle procedure di affidamento dei contratti pubblici i soggetti che abbiano stipulato il contratto di gruppo europeo di interesse economico (GEIE) ai sensi del decreto legislativo 23 luglio 1991, n. 240?   Si, l'ammissione è espressamente prevista dall'art. 34 del D.Lgs. n. 163/2006.
Sono atti amministrativi ampliativi:   Gli atti che attribuiscono al destinatario nuovi poteri e nuove facoltà, ampliando la sua sfera giuridica.
Sono atti amministrativi collettivi:   Gli atti che manifestano la volontà della P.A. unitaria ed inscindibile nei confronti di un complesso di individui unitariamente considerati.
Sono atti amministrativi particolari:   Gli atti destinati ad un solo soggetto.
Sono atti amministrativi plurimi:   Gli atti formalmente unici, ma scindibili in tanti diversi provvedimenti quanti sono i destinatari.
Sono atti amministrativi presupposti:   Gli atti che, pur rilevando ai fini della produzione dell'effetto giuridico finale, acquistano un rilievo autonomo in seno al procedimento amministrativo o costituiscono atto finale di un procedimento autonomo.
Sono atti preparatori:   I pareri
Sono beni del demanio ferroviario:   Beni del demanio accidentale o eventuale.
Sono beni del demanio militare:   Linee fortificate e trincerate.
Sono beni dello Stato indisponibili per appartenenza, tra gli altri:   Foreste.
Sono beni di interesse pubblico:   I beni appartenenti a soggetti pubblici o privati che soddisfano direttamente ed istituzionalmente un interesse pubblico.
Sono Enti pubblici territoriali   Le comunità montane
Sono impugnabili in sede giurisdizionale amministrativa soltanto gli atti amministrativi che promanino da un'autorità amministrativa, lesivi di interessi legittimi del privato. Conseguentemente....   Gli atti amministrativi endoprocedimentali e preparatori di altri atti amministrativi non sono impugnabili
Sono materia di giurisdizione esclusiva:   Le controversie sull'accesso ai documenti amministrativi
Sono propri della fase istruttoria del procedimento amministrativo:   Le attività di acquisizione delle condizioni di ammissibilità (quali, ad esempio, la posizione legittimante, l'interesse a ricorrere, ecc.).
Sono propri della fase istruttoria del procedimento amministrativo:   Le attività di acquisizione dei fatti ovvero, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione, le circostanze di fatto, ecc.
Sono propri della fase istruttoria del procedimento amministrativo:   Le attività di acquisizione delle condizioni di ammissibilità (quali, ad esempio, la posizione legittimante, l'interesse a ricorrere, ecc.).
Sono propri della fase istruttoria del procedimento amministrativo:   Le attività di acquisizione delle circostanze di fatto (rilevabili con accertamenti semplici, quali, ad esempio, ispezioni, inchieste, ecc.).
Sono propri della fase istruttoria del procedimento amministrativo:.   I requisiti di legittimazione (quali ad esempio, cittadinanza, titolo di studio, ecc.).
Stabilisce l'art. 26 della legge n. 241/1990, come modificata e integrata, che fermo restando quanto previsto per le pubblicazioni nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana dalla legge 11 dicembre 1984, n. 839, e dalle relative norme di attuazione, sono pubblicati, secondo le modalità previste dai singoli ordinamenti, le direttive, i programmi, le istruzioni, le circolari...   E ogni atto che dispone in generale sulla organizzazione, sulle funzioni, sugli obiettivi, sui procedimenti di una pubblica amministrazione ovvero nel quale si determina l'interpretazione di norme giuridiche o si dettano disposizioni per l'applicazione di esse.