Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto patrimonio culturale
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- I beni culturali dati in comodato gratuito, ai sensi dell'art. 44 del D.Lgs. 42/2004, per i quali non sia intervenuta una disdetta almeno due mesi prima della scadenza, ottengono: Una proroga del comodato per un tempo uguale a quello inizialmente convenuto
- I beni culturali immobili e mobili: possono essere espropriati dal Ministero per causa di pubblica utilità, quando l'espropriazione risponda ad un importante interesse a migliorare le condizioni di tutela ai fini della fruizione pubblica dei beni medesimi
- I beni demaniali: possono appartenere allo Stato alle Regioni e agli Enti Locali
- I documenti delle istituzioni e degli Enti pubblici: sono beni culturali dal momento in cui si formano
- I lavori pubblici su opere individuate come beni culturali sottostanno alle norme del Codice dei Contratti Pubblici? Sì
- I mezzi di corredo archivistici forniscono il supporto indispensabile per la fruizione delle informazioni e dei documenti archiviati. In base al livello di dettaglio e alla funzione, si possono distinguere in mezzi archivistici primari e sussidiari. Sono mezzi archivistici sussidiari: Rubriche
- I mezzi di corredo archivistici forniscono il supporto indispensabile per la fruizione delle informazioni e dei documenti archiviati. In base al livello di dettaglio e alla funzione, si possono distinguere in mezzi archivistici primari e sussidiari. Sono mezzi archivistici primari: Elenchi archivistici
- I mezzi di corredo archivistici forniscono il supporto indispensabile per la fruizione delle informazioni e dei documenti archiviati. In base al livello di dettaglio e alla funzione, si possono distinguere in mezzi archivistici primari e sussidiari. Sono mezzi archivistici primari: Inventari topografici
- I mezzi di corredo archivistici forniscono il supporto indispensabile per la fruizione delle informazioni e dei documenti archiviati. In base al livello di dettaglio e alla funzione, si possono distinguere in mezzi archivistici primari e sussidiari. Sono mezzi archivistici sussidiari: Indici
- I mezzi di corredo archivistici forniscono il supporto indispensabile per la fruizione delle informazioni e dei documenti archiviati. In base al livello di dettaglio e alla funzione, si possono distinguere in mezzi archivistici primari e sussidiari. Sono mezzi archivistici sussidiari: Repertori
- I mezzi di corredo archivistici forniscono il supporto indispensabile per la fruizione delle informazioni e dei documenti archiviati. In base al livello di dettaglio e alla funzione, si possono distinguere in mezzi archivistici primari e sussidiari. Sono mezzi archivistici primari: Inventari analitici/sommari
- I requisiti essenziali che gli edifici, contenitori di "beni e attività culturali" statali devono garantire, possono essere utilmente schematizzati in: Sicurezza ambientale; Sicurezza strutturale; Sicurezza nell'uso; Sicurezza anticrimine (Allegato tecnico d.m. 330/2016). La Sicurezza nell'uso in particolare: prende in considerazione le numerose problematiche connesse con la destinazione d'uso e le connesse modalità di fruizione degli immobili (es. affollamento, gestione dei flussi)
- I termini tutela, valorizzazione e conservazione del patrimonio culturale contenuti nel Codice dei beni culturali anche se correlati esprimono tre diversi concetti; la conservazione: È assicurata mediante una coerente, coordinata e programmata attività di studio, prevenzione, manutenzione e restauro
- I termini tutela, valorizzazione e conservazione del patrimonio culturale contenuti nel Codice dei beni culturali anche se correlati esprimono tre diversi concetti; la tutela (art. 3, D.Lgs. 42/2004): Consiste nell'esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette, sulla base di un'adeguata attività conoscitiva, ad individuare i beni costituenti il patrimonio culturale ed a garantirne la protezione e la conservazione per fini di pubblica fruizione
- Il cittadino privato proprietario di beni culturali è tenuto, a norma del D.Lgs. 42/2004, a: Garantirne la conservazione
- Il codice dei beni culturali e del paesaggio è definito anche: codice Urbani
- Il codice dei beni culturali e del paesaggio è stato approvato con D.lgs
- Il codice dei beni culturali e del paesaggio è strutturato in quante parti? cinque
- Il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod.), in caso di esito negativo della verifica di interesse culturale su cose appartenenti al demanio dello Stato, prevede che: ne venga disposta la sdemanializzazione, qualora non vi ostino altre ragioni di pubblico interesse
- Il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs 42/2004 e succ. mod.), affinchè possa essere eseguita la verifica di interesse culturale su cose immobili, stabilische che le cose in oggetto: Siano opera di autore non più vivente e l'esecuzione risalga ad oltre 70 anni
- Il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs 42/2004 e succ. mod.), nel caso in cui la verifica dell'interesse culturale eseguita su cose appartenenti al demanio statale abbia dato esito negativo, stabilisce che le cose stesse: Sono liberamente alienabili, qualora si sia proceduto alla sdemanializzazione
- Il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs. 42/2004 e succ. mod.), affinché possa essere eseguita la verifica di interesse culturale su cose immobili, stabilisce che le cose in oggetto: Siano opera di autore non più vivente e l'esecuzione risalga ad oltre 70 anni
- Il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs. 42/2004 e succ. mod.), nel caso in cui la verifica dell'interesse culturale eseguita su cose appartenenti al demanio statale abbia dato esito negativo, stabilisce che le cose stesse: Sono liberamente alienabili, qualora si sia proceduto alla sdemanializzazione
- Il Codice dei Beni culturali ed Ambientali (D.Lgs. 42/2004) individua il patrimonio culturale come composto da: Beni culturali e paesaggistici
- Il Codice di cui al D.Lgs. 42/2004, sin dalla sua stesura, quale reato prevede tra quelli sotto indicati? L'impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato
- Il comodato a favore di una biblioteca che abbia per oggetto beni librari, ai sensi dell'art. 44, D.Lgs. n. 42/2004: Non può avere durata inferiore a cinque anni e si intende prorogato tacitamente per un periodo pari a quello convenuto, qualora una delle parti contraenti non abbia comunicato all'altra la disdetta almeno due mesi prima della scadenza del termine
- Il D.lgs 42/2004 e succ. mod. prevede che nel caso in cui, nell'ambito del procedimento di autorizzazione per interventi di edilizia su beni culturali , la soprintendenza chieda chiarimenti o elementi integrativi di giudizio: Il termine per il rilascio dell'autorizzazione è sospeso fino al ricevimento della documentazione richiesta
- Il D.Lgs. 42/2004 all'art. 159 disciplina il regime transitorio in materia di autorizzazione paesaggistica. Qual è Il termine stabilito? 31 dicembre 2009
- Il D.Lgs. 42/2004 disciplina, tra le altre cose, il procedimento di verifica dell'interesse culturale. Quale è l'organo competente alla suddetta verifica? Gli organi del Ministero
- Il D.lgs. 42/2004 e succ. mod. prevede che nel caso in cui, nell'ambito del procedimento di autorizzazione per interventi di edilizia su beni culturali , la soprintendenza chieda chiarimenti o elementi integrativi di giudizio: Il termine per il rilascio dell'autorizzazione è sospeso fino al ricevimento della documentazione richiesta
- Il D.lgs. n. 42/2004 tutela il paesaggio relativamente a quegli aspetti e caratteri che costituiscono rappresentazione materiale e visibile dell'identità nazionale, in quanto espressione di valori culturali. Per paesaggio si intende (art. 131, co.1): Il territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni
- Il D.Lgs. n. 42/2004 tutela il paesaggio relativamente a quegli aspetti e caratteri che costituiscono rappresentazione materiale e visibile dell'identità nazionale, in quanto espressione di valori culturali. Per paesaggio si intende (art. 131, co.1): Il territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni
- Il Ministero può imporre al proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo gli interventi necessari per assicurare la conservazione di beni culturali, ovvero provvedervi direttamente. La relazione tecnica redatta dal Soprintendente è inviata al possessore del bene che può far pervenire le sue valutazioni in merito entro: 30 giorni dal ricevimento degli atti
- Il parco archeologico di Paestum, secondo il DM 23/1/2016: É dotato di autonomia speciale al pari del Museo Archeologico Nazionale di Napoli
- Il patrimonio culturale è costutito: dai beni culturali e paesaggistici
- Il patrimonio culturale in base al Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. 42/2004) è composto da: Beni culturali e paesaggistici
- Il proprietario che, avendo realizzato lavori in assenza o difformità dall'autorizzazione paesaggistica senza aver determinato creazione di superfici utili o volumi ovvero aumento di quelli legittimamente realizzati, può presentare la domanda di accertamento della compatibilità paesaggistica ai competenti uffici. L'autorità competente riceve il parere della Soprintendenza che si esprime entro: 90 giorni
- Il territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni, costituisce ai sensi dell'art. 131 del D.Lgs. n. 42/2002: Il paesaggio
- Il testo della Carta del restauro di Venezia del 1964 proviene: dal II Congresso internazionale degli Architetti e dei Tecnici dei Monumenti storici
- Il trattato internazionale per la tutela del patrimonio culturale e naturale, adottato dalla Conferenza Generale dell'UNESCO il 16 novembre 1972, con quale legge è stato ratificato dallo Stato Italiano? L. 6 aprile 1977, n. 184
- In attuazione dell'Allegato A al D.Lgs. 42/2004, i reperti archeologici provenienti da scavi e scoperte terrestre e sottomarine sono considerati tali quando hanno almeno: Cento anni
- In base a quanto prevede il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod.), affinché possa essere eseguita la verifica di interesse culturale occorre che siano opera di autore non più vivente e l'esecuzione risalga ad oltre 70 anni: per le cose immobili
- In base a quanto prevede l'art. 29 del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. la conservazione del patrimonio culturale è assicurata anche mediante l'attività di studio? Sì, la conservazione del patrimonio culturale è assicurata anche mediante l'attività di studio
- In base a quanto prevede l'art. 30 del Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. le Regioni hanno l'obbligo: di garantire la sicurezza e la conservazione dei beni culturali di loro appartenenza
- In base a quanto prevede l'art.29 del D.lgs 42/2004 e succ. mod. la conservazione del patrimonio culturale è assicurata anche mediante l'attività di studio? Sì, la conservazione del patrimonio culturale è assicurata anche mediante l'attività di studio
- In base a quanto prevede l'art.29 del D.lgs. 42/2004 e succ. mod. la conservazione del patrimonio culturale è assicurata anche mediante l'attività di studio? Sì, la conservazione del patrimonio culturale è assicurata anche mediante l'attività di studio
- In base ai contenuti del Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. la collocazione di cartelli pubblicitari lungo le strade poste in prossimità di beni immobili tutelati come beni culturali: è vietata ma può essere autorizzata previo parere favorevole della competente Soprintendenza
- In base ai contenuti del Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. per "archivio" si intende: una struttura permanente che raccoglie, inventaria e conserva documenti originali di interesse storico e ne assicura la consultazione per finalità di studio e di ricerca
- In base ai contenuti del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. chi scopre fortuitamente cose immobili o mobili indicate nell'articolo 10 deve provvedere alla conservazione temporanea di esse? Sì, lasciandole nelle condizioni e nel luogo in cui sono state rinvenute
- In base ai contenuti del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. il soprintendente avvia il procedimento per la dichiarazione dell'interesse culturale: anche su motivata richiesta della Regione e di ogni altro ente territoriale interessato
- In base ai contenuti del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. per "sito caratterizzato dalla presenza di resti di natura fossile o di manufatti o strutture preistorici o di età antica", si intende: l' "area archeologica"
- In base ai contenuti del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. sono beni culturali: le cose immobili e mobili appartenenti anche a persone giuridiche private senza fine di lucro
- In base ai contenuti del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. tra le aree tutelate per legge rientrano i parchi regionali? Sì, compresi i territori di protezione esterna dei parchi stessi
- In base ai contenuti del D.lgs 42/2004 e succ. mod. chi scopre fortuitamente cose immobili o mobili indicate nell'articolo 10 deve provvedere alla conservazione temporanea di esse? Sì, lasciandole nelle condizioni e nel luogo in cui sono state rinvenute
- In base ai contenuti del D.lgs 42/2004 e succ. mod. la collocazione di cartelli pubblicitari su edifici tutelati come beni culturali è ammessa? No, è vietata, ma può essere autorizzata qualora non si danneggi l'aspetto, il decoro e la pubblica fruizione dei detti immobili
- In base ai contenuti del D.lgs 42/2004 e succ. mod. tra le aree tutelate per legge rientrano i parchi regionali? Sì, compresi i territori di protezione esterna dei parchi stessi
- In base ai contenuti del D.lgs. 42/2004 e succ. mod. chi scopre fortuitamente cose immobili o mobili indicate nell'articolo 10 deve provvedere alla conservazione temporanea di esse? Sì, lasciandole nelle condizioni e nel luogo in cui sono state rinvenute
- In base ai contenuti del D.lgs. 42/2004 e succ. mod. la collocazione di cartelli pubblicitari su edifici tutelati come beni culturali è ammessa? No, è vietata, ma può essere autorizzata qualora non si danneggi l'aspetto, il decoro e la pubblica fruizione dei detti immobili
- In base ai contenuti del D.lgs. 42/2004 e succ. mod. tra le aree tutelate per legge rientrano i parchi regionali? Sì, compresi i territori di protezione esterna dei parchi stessi
- In base ai contenuti dell'art. 110 del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. i proventi derivanti dalla vendita dei biglietti d'ingresso agli istituti ed ai luoghi appartenenti o in consegna allo Stato, sono destinati: anche alla realizzazione di interventi per la sicurezza
- In base ai contenuti dell'art. 139 del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. la proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico afferente immobili ed aree: è pubblicata per novanta giorni all'albo pretorio dei Comuni interessati
- In base ai contenuti dell'art. 33 del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. nell'ambito della procedura di esecuzione degli interventi conservativi imposti, la comunicazione di avvio del procedimento è inviata: al proprietario, possessore o detentore del bene
- In base ai contenuti dell'art. 33 del D.lgs 42/2004 e succ. mod. nell'ambito della procedura di esecuzione degli interventi conservativi imposti, il soprintendente in caso di urgenza: Può adottare immediatamente le misure conservative necessarie
- In base ai contenuti dell'art. 33 del D.lgs. 42/2004 e succ. mod. nell'ambito della procedura di esecuzione degli interventi conservativi imposti, il soprintendente in caso di urgenza: Può adottare immediatamente le misure conservative necessarie
- In base ai contenuti dell'art. 51 del D.lgs 42/2004 e succ. mod. è possibile modificare la destinazione d'uso degli studi d'artista considerato nel suo insieme di interesse particolarmente importante per il suo valore storico? No, è vietato modificarne la destinazione d'uso
- In base ai contenuti dell'art. 51 del D.lgs. 42/2004 e succ. mod. è possibile modificare la destinazione d'uso degli studi d'artista considerato nel suo insieme di interesse particolarmente importante per il suo valore storico? No, è vietato modificarne la destinazione d'uso
- In base ai contenuti dell'art. 822 del Codice Civile le raccolte delle biblioteche appartenenti allo Stato fanno parte del demanio pubblico? Sì, fanno parte del demanio pubblico
- In base ai contenuti dell'art. 90 del Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. nel caso di ritrovamento fortuito se si tratti di cose mobili delle quali non si possa altrimenti assicurare la custodia, lo scopritore: ha facoltà di rimuoverle per meglio garantirne la sicurezza e la conservazione
- In base ai contenuti dell'art. 91 del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. le cose immobili ritrovate in modo fortuito nel sottosuolo o sui fondali marini: appartengono allo Stato e fanno parte del demanio pubblico
- In base ai contenuti dell'art. 96 del D.lgs 42/2004 e succ. mod. gli edifici possono essere espropriati per fini strumentali: Sì, anche per isolare o restaurare beni culturali immobili
- In base ai contenuti dell'art. 96 del D.lgs. 42/2004 e succ. mod. gli edifici possono essere espropriati per fini strumentali: Sì, anche per isolare o restaurare beni culturali immobili
- In base al Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs 42/2004 e succ. mod.) e ai fini della conservazione del patrimonio culturale, per "prevenzione" si intende il complesso delle attività idonee: A limitare le situazioni di rischio connesse al bene culturale nel suo contesto
- In base al Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs. 42/2004 e succ. mod.) e ai fini della conservazione del patrimonio culturale, per "prevenzione" si intende il complesso delle attività idonee: A limitare le situazioni di rischio connesse al bene culturale nel suo contesto
- In base al Codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato con il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, quale delle seguenti affermazioni non è conforme ai principi sanciti all'art. 1 del medesimo Codice? I privati proprietari, possessori o detentori di beni appartenenti al patrimonio culturale, sono tenuti a garantirne la conservazione, ad eccezione degli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti per i cui beni provvede lo Stato alla relativa manutenzione e conservazione
- In base alla Convenzione UNESCO firmata a Parigi nel 1972 il Comitato del patrimonio mondiale adotta le proprie decisioni: con la maggioranza dei due terzi dei membri presenti e votanti
- In base alla Convenzione UNESCO firmata a Parigi nel 1972 il Comitato del patrimonio mondiale può accettare contributi per un progetto particolare? Sì, a condizione che sia il Comitato stesso a decidere sull'esecuzione di tale progetto
- In base alla Convenzione UNESCO firmata a Parigi nel 1972 il finanziamento per lavori necessari alla conservazione di un bene culturale in pericolo: deve, in linea di principio, pesare solo parzialmente sulla comunità internazionale
- In base alla Convenzione UNESCO firmata a Parigi nel 1972 l'Elenco del patrimonio mondiale: è compilato, aggiornato e pubblicato dal Comitato del patrimonio mondiale
- In base alla Convenzione UNESCO firmata a Parigi nel 1972 quali beni vengono inseriti nell'Elenco del patrimonio mondiale in pericolo? Beni già compresi nell'Elenco del patrimonio mondiale, minacciati da pericoli seri e concreti e per i quali è stata chiesta assistenza nell'ambito della Convenzione
- In base all'art. 1, co. 3, del Codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato con il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, quali sono i soggetti che assicurano e sostengono la conservazione del patrimonio culturale e ne favoriscono la pubblica fruizione e la valorizzazione? Lo Stato, le regioni, le città metropolitane, le province e i comuni
- In base all'art. 10 del Codice dei beni culturali, quale tra le seguenti affermazioni è corretta? sono beni culturali le raccolte librarie, appartenenti a privati, di eccezionale interesse culturale, solo se interviene la dichiarazione prevista dall'art. 13
- In base all'art. 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato con il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, cosa s'intende per "ambito territoriale caratterizzato da importanti evidenze archeologiche e dalla compresenza di valori storici, paesaggistici o ambientali, attrezzato come museo all'aperto"? Un parco archeologico
- In base all'art. 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato con il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, cosa s'intende per "insieme formato da una pluralità di fabbricati edificati anche in epoche diverse, che con il tempo hanno acquisito, come insieme, una autonoma rilevanza artistica, storica o etnoantropologica"? Un complesso monumentale
- In base all'art. 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato con il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, cosa s'intende per "sito caratterizzato dalla presenza di resti di natura fossile o di manufatti o strutture preistorici o di età antica"? Un'area archeologica
- In base all'art. 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato con il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, cosa s'intende per "struttura permanente che acquisisce, cataloga, conserva, ordina ed espone beni culturali per finalità di educazione e di studio"? Un museo
- In base all'art. 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato con il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, cosa s'intende per "struttura permanente che raccoglie, cataloga e conserva un insieme organizzato di libri, materiali e informazioni, comunque editi o pubblicati su qualunque supporto, e ne assicura la consultazione al fine di promuovere la lettura e lo studio"? Una biblioteca
- In base all'art. 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato con il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, cosa s'intende per "struttura permanente che raccoglie, inventaria e conserva documenti originali di interesse storico e ne assicura la consultazione per finalità di studio e di ricerca"? Un archivio
- In base all'art. 104 del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. le modalità di visita di beni culturali di proprietà privata che sono state concordate, sono comunicate: al Comune e alla Città metropolitana nel cui territorio si trovano i beni
- In base all'art. 108 del D.lgs 42/2004 e succ. mod. per le riproduzioni di beni culturali richieste da privati per uso personale o per motivi di studio è dovuto un canone di concessione? No, non è dovuto un canone
- In base all'art. 108 del D.lgs. 42/2004 e succ. mod. per le riproduzioni di beni culturali richieste da privati per uso personale o per motivi di studio è dovuto un canone di concessione? No, non è dovuto un canone
- In base all'art. 109 del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. nel caso in cui la concessione riguardi la riproduzione di beni culturali per fini di raccolta e catalogo di immagini fotografiche e di riprese in genere: il provvedimento concessorio prescrive, tra l'altro, il deposito del doppio originale di ogni ripresa o fotografia
- In base all'art. 117 della Costituzione italiana e all'art. 7 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lgs. 42/2004), in tema di valorizzazione del patrimonio culturale la potestà legislativa è esercitata: dallo Stato e dalle Regioni
- In base all'art. 12 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato con il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, il procedimento di verifica della sussistenza dell'interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico nei beni culturali indicati all'articolo 10, comma 1, del predetto Codice, che siano opera di autore non più vivente e la cui esecuzione risalga ad oltre settanta anni, si conclude: Entro novanta giorni dal ricevimento della richiesta
- In base all'art. 122 del D.Lgs. N.42/2004, in merito ai documenti conservati negli archivi di Stato e negli archivi storici degli enti pubblici, i documenti contenenti dati idonei a rivelare lo stato di salute diventano consultabili: settanta anni dopo la loro data
- In base all'art. 14 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato con il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, chi avvia il procedimento per la dichiarazione dell'interesse culturale? Il soprintendente
- In base all'art. 47 del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. il provvedimento contenente le prescrizioni di tutela indiretta: è notificato al proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo degli immobili interessati
- In base all'art. 53 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato con il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, i beni del demanio culturale possono essere alienati? No, se non nei limiti e con le modalità previsti dal predetto Codice
- In base all'art. 59 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato con il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, per gli atti che trasferiscono, in tutto o in parte, a qualsiasi titolo, la proprietà o, limitatamente ai beni mobili, la detenzione di beni culturali, deve essere presentata denuncia al competente soprintendente del luogo ove si trovano i beni, a cura dei soggetti di cui al comma 2 del medesimo art. 59: Entro trenta giorni
- In base all'art. 69 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato con il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, è corretto affermare che avverso il diniego dell'attestato di libera circolazione di cui all'art. 68 del predetto Codice è ammesso, entro i successivi sessanta giorni, ricorso al Ministero della cultura, per motivi di legittimità e di merito? No, il ricorso è ammesso entro i successivi trenta giorni
- In base all'art. 69 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato con il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, avverso il diniego dell'attestato di libera circolazione di cui all'art. 68 del predetto Codice è ammesso, entro i successivi trenta giorni, ricorso al Ministero della cultura: Per motivi di legittimità e di merito
- In base alle disposizioni dell'art. 20 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato con il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, quale delle seguenti affermazioni è corretta? I beni culturali non possono essere distrutti, deteriorati, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione
- In base alle disposizioni dell'art. 20 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato con il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, quali archivi non possono essere smembrati? Gli archivi pubblici e gli archivi privati per i quali sia intervenuta la dichiarazione ai sensi dell'articolo 13 del predetto Codice
- In base alle disposizioni dell'art. 21 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato con il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, quale delle seguenti affermazioni non è corretta? Sono soggetti ad autorizzazione, tra gli altri, gli interventi di spostamento degli archivi correnti dello Stato e degli enti ed istituti pubblici
- In caso di lavori che ricadano su immobili od aree che, per le loro caratteristiche paesaggistiche siano stati dichiarati di notevole interesse pubblico con apposito provvedimento emanato in epoca antecedente alla realizzazione dei lavori, l'art. 181 del D.Lgs. n. 42/2004, prevede la pena della reclusione: Da uno a quattro anni
- In caso di lavori che ricadano su immobili od aree tutelati per legge ai sensi dell'art. 142 ed abbiano comportato un aumento dei manufatti superiore al 30% della volumetria della costruzione originaria, l'art. 181 del D.Lgs. n. 42/2004, prevede la pena della reclusione: Da uno a quattro anni
- In caso di opposizione avverso il diniego dell'attestato di libera circolazione previsto dall'art, 68 del D.Lgs. 42/2004, il ricorso entro quanti giorni va presentato? Entro trenta giorni
- In caso di violazione degli obblighi e degli ordini previsti dal Titolo I della Parte terza del D.Lgs. n. 42/2004, il trasgressore è sempre tenuto alla rimessione in pristino? Si, per espressa previsione legislative ed a proprie spese, fatto salvo quanto previsto al co. 4 dell'art. 167
- In che anno è stato fondato l'Istituto Centrale per il Restauro (ora denominato Istituto superiore conservazione e restauro)? 1939
- In materia di acquisto coattivo, di cui all'art. 70 del D.Lgs. 42/2004, il provvedimento di acquisto è notificato all'interessato entro il termine perentorio di: Novanta giorni dalla denuncia
- In materia di attestati di autenticità e di provenienza, sussiste da parte di una serie di soggetti l'obbligo di consegnare all'acquirente la documentazione che ne attesti l'autenticità o almeno la probabile attribuzione e la provenienza delle opere medesime. A quali dei seguenti soggetti incombe l'obbligo? A chiunque esercita la vendita al pubblico di opere di pittura o di scultura
- In materia di sponsorizzazione di beni culturali, da quale organo viene effettuata la verifica di compatibilità di siffatte iniziative con le esigenze di tutela del patrimonio artistico? Dal Ministero
- In quale anno è stato ratificato con legge dallo Stato Italiano il trattato internazionale per la tutela del patrimonio culturale e naturale, adottato dalla Conferenza Generale dell'UNESCO il 16 novembre 1972? Nel 1977
- In quale dei seguenti casi si estingue il reato di cui al comma 1 dell'art. 181 del D.Lgs. 42/2004, relativo all'esecuzione di lavori di qualsiasi genere su beni paesaggistici senza avere la dovuta autorizzazione? Qualora il trasgressore abbia effettuato la rimessione in pristino degli immobili soggetti a vincoli paesaggistici prima dell'intervento d'ufficio dell'autorità amministrativa
- In quale dei seguenti casi, qualora l'autorità amministrativa accerti la compatibilità paesaggistica degli interventi, non si applica la condanna penale prevista al comma 1 dell'art. 181 del D.Lgs. 42/2004? Lavori configurabili quali interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria
- In quale delle seguenti ipotesi non è dovuto alcun compenso al cittadino che abbia rinvenuto beni culturali? Quando lo scopritore si sia introdotto nel fondo altrui senza la dovuta autorizzazione e consenso del proprietario o del possessore
- In quale delle seguenti ipotesi, ai sensi dell'art. 97 del D.Lgs. 42/2004, il Ministero può procedere all'espropriazione di immobili? Quando deve eseguire interventi di interesse archeologico
- In quale regione a Statuto speciale è prevista la Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici? Sardegna
- In quale tra i seguenti settori si manifesta il "patrimonio culturale immateriale" secondo la Convenzione UNESCO adottata a Parigi nel 2003? Nelle tradizioni ed espressioni orali, ivi compreso il linguaggio
- In quale tra i seguenti settori si manifesta il "patrimonio culturale immateriale" secondo la Convenzione UNESCO adottata a Parigi nel 2003? Nelle tradizioni ed espressioni orali, ivi compreso il linguaggio
- In quali casi è prevista la verifica preventiva dell'interesse archeologico? Opere pubbliche in genere
- In quali città hanno sede le due Biblioteche nazionali centrali? Roma e Firenze
- Indicare quale affermazione non è consona a quanto dispone l'art. 131 del D.Lgs. n. 42/2004 afferente il paesaggio. Per paesaggio si intende una parte di territorio caratterizzata dalla presenza di bellezze naturali e singolarità geologiche
- Indicare quale affermazione non è consona a quanto dispone l'art. 131 del D.Lgs. n. 42/2004 afferente il paesaggio. Per paesaggio si intende un sito caratterizzato dalla presenza di caratteristiche biotiche particolari
- Indicare quale tra i seguenti è uno scopo della Convenzione UNESCO firmata a Parigi il 17 ottobre 2003. Suscitare la consapevolezza a livello locale, nazionale e internazionale dell'importanza del patrimonio culturale immateriale e assicurare che sia reciprocamente apprezzato
- Indicare quale tra i seguenti è uno scopo della Convenzione UNESCO firmata a Parigi il 17 ottobre 2003. Salvaguardare il patrimonio culturale immateriale
- Indicare quale tra i seguenti è uno scopo della Convenzione UNESCO firmata a Parigi il 17 ottobre 2003. Assicurare il rispetto per il patrimonio culturale immateriale delle comunità, dei gruppi e degli individui interessati
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni è conforme a quanto dispone l'art. 145 - coordinamento della pianificazione paesaggistica con altri strumenti di pianificazione - del D.Lgs. n. 42/2004. Entro il termine stabilito nel piano paesaggistico e comunque non oltre due anni dalla sua approvazione, i comuni, le città metropolitane, le province e gli enti gestori delle aree naturali protette conformano o adeguano gli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica alle previsioni dei piani paesaggistici



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