Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo
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- La Commissione giudicatrice, di cui all'art.93 del D.Lgs. n.36/2023, è nominata: ai fini della selezione della migliore offerta nelle procedure di aggiudicazione di contratti di appalti con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa
- La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi è istituita presso (art. 27 della L. n. 241/1990 e ss.mm.ii.): la Presidenza del Consiglio dei ministri
- La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi è istituita presso (art. 27 legge n. 241/1990): La Presidenza del Consiglio dei ministri
- La comunicazione di avvio del procedimento, di cui all'art. 8 della L. n. 241/1990 e ss.mm.ii. deve contenere: la data entro la quale deve concludersi il procedimento ed i rimedi esperibili in caso di inerzia della Pubblica Amministrazione
- La condotta del dipendente pubblico a carico del quale siano state accertate falsità documentali o dichiarative commesse ai fini o in occasione dell'instaurazione del rapporto di lavoro ovvero di progressioni di carriera dà luogo alla sanzione disciplinare: Del licenziamento senza preavviso
- La Conferenza di servizi decisoria, di cui alla L. n. 241/1990 e ss.mm.ii.: può svolgersi in forma semplificata e in modalità asincrona, salvo i casi espressamente previsti dalla medesima normativa
- La contestazione di addebito disciplinare al dipendente pubblico, in riferimento a quanto prescritto dal D.Lgs. 165/2001, è effettuata: Dall'ufficio competente per i procedimenti disciplinari per le infrazioni per le quali è prevista una sanzione superiore al rimprovero verbale
- La contrattazione collettiva può riguardare la materia relativa alla valutazione delle prestazioni ai fini della corresponsione del trattamento accessorio (art. 40, D.Lgs. n. 165/2001)? Si, nei limiti previsti dalle norme di legge
- La Corte di cassazione, nelle controversie di cui è investita ai sensi dell'art. 64, comma 3, del D.Lgs. 165/2001 e ss.mm.ii. relative a questioni concernenti l'efficacia, la validità o l'interpretazione delle clausole di un contratto o accordo collettivo nazionale, quando accoglie il ricorso a norma dell'articolo 383 del codice di procedura civile, rinvia la causa allo stesso giudice che ha pronunciato la sentenza cassata. In tal caso, la riassunzione della causa può essere fatta: Da ciascuna delle parti entro il termine perentorio di sessanta giorni dalla comunicazione della sentenza di cassazione
- La determinazione dirigenziale è un atto: monocratico
- La disciplina della Commissione giudicatrice di cui all'art. 93, comma 2, D.Lgs. 36/2023 e s.m.i. prevede che: Essa sia composta da un numero dispari di componenti, in numero massimo di cinque
- La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede alcune fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva: Giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa
- La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede alcune fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva: Reiterata violazione di obblighi concernenti la prestazione lavorativa, che abbia determinato l'applicazione, in sede disciplinare, della sospensione dal servizio per un periodo complessivo superiore a un anno nell'arco di un biennio
- La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede alcune fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva: Insufficiente rendimento, dovuto alla reiterata violazione degli obblighi concernenti la prestazione lavorativa, e rilevato dalla costante valutazione negativa della performance del dipendente per ciascun anno dell'ultimo triennio, resa a tali specifici fini ai sensi dell'articolo 3, comma 5-bis, del D.Lgs. n. 150/ 2009
- La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede alcune fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva: Giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione che attesta falsamente uno stato di malattia
- La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede alcune fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva: Insufficiente rendimento, dovuto alla reiterata violazione degli obblighi concernenti la prestazione lavorativa, e rilevato dalla costante valutazione negativa della performance del dipendente per ciascun anno dell'ultimo triennio, resa a tali specifici fini ai sensi dell'articolo 3, comma 5-bis, del D.Lgs.n. 150/ 2009
- La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede dieci fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva: Assenza priva di valida giustificazione per un numero di giorni, anche non continuativi, superiore a tre nell'arco di un biennio
- La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede dieci fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva: Gravi e reiterate violazioni dei codici di comportamento, ai sensi dell'art. 54, comma 3
- La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede dieci fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva: Ingiustificato rifiuto del trasferimento disposto dall'amministrazione per motivate esigenze di servizio
- La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede dieci fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva: Falsità dichiarative commesse ai fini o in occasione di progressioni di carriera
- La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede dieci fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva: Assenza priva di valida giustificazione per più di sette giorni nel corso degli ultimi dieci anni
- La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede dieci fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva: Commissione dolosa, o gravemente colposa, dell'infrazione di cui all'art. 55-sexies
- La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede dieci fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva: Falsità documentali commesse ai fini o in occasione dell'instaurazione del rapporto di lavoro
- La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede dieci fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva: Reiterazione nell'ambiente di lavoro di gravi condotte moleste o minacciose o comunque lesive dell'onore e della dignità personale altrui
- La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede dieci fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva: Mancata ripresa del servizio, in caso di assenza ingiustificata, entro il termine fissato dall'amministrazione
- La durata dell'orario di lavoro non puo' superare la media delle: 48 ore settimanali, comprensive del lavoro straordinario, calcolata con riferimento ad un arco temporale di sei mesi
- La falsa attestazione della presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente, comporta: l'irrogazione del licenziamento disciplinare
- La funzione consultiva. Quale tra queste affermazioni è errata? I pareri sono adottati dai tribunali amministrativi regionali
- La giustificazione dell'assenza dal servizio di un dipendente pubblico mediante una certificazione medica falsa è causa della sanzione disciplinare (d.lgs. 165/2001): Del licenziamento
- La giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o che attesta falsamente uno stato di malattia comporta: licenziamento senza preavviso
- La L. n. 241/1990 e ss.mm.ii. prevede un obbligo generale di comunicare l'unità organizzativa competente ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti e quelli che per legge debbono intervenirvi? Sì, lo prevede espressamente
- La L. n. 241/1990 e ss.mm.ii. stabilisce che le Pubbliche Amministrazioni hanno l'obbligo di concludere il procedimento amministrativo mediante l'adozione di un provvedimento espresso? Sì, sia che il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza, sia se debba essere iniziato d'ufficio
- La L. n. 241/1990 e ss.mm.ii., in sede di specificazione dei compiti primari del responsabile del procedimento amministrativo, dispone espressamente che il responsabile del procedimento: valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i presupposti che siano rilevanti per l'emanazione di un provvedimento
- La l. n. 241/1990 stabilisce che in ogni atto notificato al destinatario devono essere indicati: Il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere
- La Legge 190/2012 e s.m.i. prevede l'aggiornamento del Piano nazionale anticorruzione? Il Piano nazionale anticorruzione è aggiornato annualmente (art. 1, comma 2 bis)
- La legge 20/5/1970, n. 300 (Statuto dei Lavoratori) trova applicazione anche alle pubbliche amministrazioni. A norma di quanto dispone la legislazione vigente quanto affermato è Vero o Falso? Vero, trova applicazione a prescindere dal numero dei dipendenti
- La legge 241/1990 disciplina la possibilità per il richiedente di promuovere, nel caso di diniego e di differimento dell'accesso di atti delle amministrazioni dello Stato, l'intervento: del tribunale amministrativo
- La Legge 241/1990 e s.m.i. prevede che le disposizioni dell'art. 20, relativo all'istituto del silenzio assenso, non si applicano, tra l'altro agli atti e procedimenti riguardanti : la cittadinanza
- La legge 241/1990 e s.m.i., nell'ambito dell'accesso agli atti di una Pubblica Amministrazione, come definisce i soggetti "controinteressati"? Tutti i soggetti individuati o facilmente individuabili, in base alla natura del documento richiesto, che dall'esercizio dell'accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza
- La legge 241/1990 ha sancito all'art. 22 alcuni princípi in materia di accesso. A riguardo, quale tra le seguenti affermazioni non è conforme a tali principi? Tutti i documenti amministrativi sono accessibili, senza alcuna eccezione
- La legge 241/1990 prevede che hanno facoltà di intervenire nel procedimento amministrativo tutti i soggetti che ne facciano istanza? No, l'art. 9 della legge 241/1990 prevede che solo i soggetti portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento, hanno facoltà di intervenire nel procedimento
- La Legge 241/1990 riconosce il diritto di intervenire in un procedimento amministrativo: ai portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento
- La Legge 241/1990 stabilisce che, per conseguire maggiore efficienza nella loro attività, le amministrazioni pubbliche agiscono mediante strumenti informatici e telematici: Nei rapporti interni tra le diverse amministrazioni e tra queste e i privati
- La legge 241/90 prevede un termine per il rilascio dei pareri obbligatori da parte degli organi consultivi delle pubbliche amministrazioni? Si, prevede un termine di venti giorni
- La legge n. 241/1990 disciplina, tra l'altro: La partecipazione dei privati al procedimento
- La legge n. 241/1990 stabilisce che i termini di conclusione del procedimento, nel caso di acquisizione di informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre P.A,: Possono essere sospesi, per una sola volta
- La legge n. 241/1990, in materia di partecipazione degli interessati al procedimento amministrativo, ha recepito i dettami della dottrina del giusto procedimento prevedendo che l'amministrazione pubblica provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo, di norma, mediante: Comunicazione personale
- La lesione dell'interesse legittimo è risarcibile? Sì
- La mancanza degli elementi costitutivi del provvedimento comporta la nullità del provvedimento finale (art. 21-septies, l. n. 241/1990). È elemento costitutivo del provvedimento: Forma
- La mancanza degli elementi costitutivi del provvedimento comporta la nullità del provvedimento finale (art. 21-septies, l. n. 241/1990). È elemento costitutivo del provvedimento: Destinatario
- La mancanza degli elementi costitutivi del provvedimento comporta la nullità del provvedimento finale (art. 21-septies, l. n. 241/1990). È elemento costitutivo del provvedimento: Oggetto
- La mancata stipula del contratto nel termine fissato per fatto dell'aggiudicatario, secondo il disposto del Codice dei Contratti pubblici: può costituire motivo di revoca dell'aggiudicazione
- La modalità di svolgimento specifica della conferenza di servizi in forma simultanea e in modalità sincrona è disciplinata dall'art. 14-ter, l. n. 241/1990. Si indichi quale affermazione in merito è corretta. Il dissenso non motivato o riferito a questioni che non costituiscono oggetto della conferenza, espresso dal rappresentante dell'Amministrazione, si considera come assenso senza condizioni
- La modalità di svolgimento specifica della conferenza di servizi in forma simultanea e in modalità sincrona è disciplinata dall'art. 14-ter, l. n. 241/1990. Si indichi quale affermazione in merito è corretta. Ciascun ente o amministrazione convocata partecipa alla conferenza con un unico rappresentante legittimato ad esprimere in modo vincolante la volontà dell'amministrazione su tutte le decisioni di competenza della stessa
- La motivazione costituisce uno degli elementi cardini della l. n. 241/1990, che all'art. 3 dispone che: Ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento dei pubblici concorsi ed il personale, deve essere motivato
- La motivazione del provvedimento amministrativo, di cui all'art. 3 della legge 241/1990 e s.m.i., NON è richiesta: per gli atti normativi e per quelli a contenuto generale
- La motivazione dell'atto amministrativo costituisce lo strumento attraverso il quale la pubblica amministrazione esterna i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche poste a fondamento dell'adozione di un determinato provvedimento. In caso di provvedimenti negativi: La motivazione deve essere analitica con riferimento alla mancanza dei requisiti richiesti
- La motivazione, elemento strutturale, del provvedimento amministrativo: Deve indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione in relazione alle risultanze dell'istruttoria, richiamando espressamente quanto esposto nel preambolo
- La motivazione, elemento strutturale, del provvedimento amministrativo: Si sostanzia in una parte descrittiva in cui la p.a. indica gli interessi coinvolti nel procedimento e con una parte valutativa, in cui la p.a. emette un giudizio comparativo sugli interessi coinvolti dall'esercizio del potere, spiegando le ragioni per le quali ha preferito soddisfare un interesse piuttosto che un altro
- La nominatività costituisce carattere proprio dei provvedimenti amministrativi; tale carattere: Impone che essi siano solo quelli espressamente previsti dal legislatore
- La nullità dell'atto amministrativo: si configura nelle ipotesi tassativamente previste dalla legge
- La p.a. deve motivare i provvedimenti amministrativi concernenti l'organizzazione amministrativa? Si, la motivazione per i citati provvedimenti è espressamente prevista all'art. 3, l. n. 241/1990
- La parte precettiva in cui è espressa la volontà dell'amministrazione, e in cui sono indicati gli effetti dell'atto amministrativo è: il dispositivo
- La Pubblica Amministrazione è obbligata a concludere il procedimento amministrativo mediante adozione di un provvedimento espresso? Sì, se il procedimento consegue obbligatoriamente ad un'istanza o debba essere iniziato d'ufficio
- La pubblica amministrazione deve motivare gli atti amministrativi a contenuto generale? No, la motivazione per tali atti è espressamente esclusa all'art. 3, l. n. 241/1990
- La pubblica amministrazione ha l'obbligo di determinare preventivamente, per ciascun tipo di procedimento, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale (art. 4, l. n. 241/1990)? Sì, la determinazione costituisce un obbligo generale, ove non sia già direttamente stabilito per legge o per regolamento per specifici tipi di procedimento
- La pubblica amministrazione può adottare atti di natura non autoritativa? Si, agendo secondo le norme di diritto privato salvo che la legge disponga diversamente
- La pubblica amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi? Sì, nei casi e nei limiti stabiliti dalla L. 241/90
- La pubblica amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi? Si, nei casi e nei limiti stabiliti dalla legge n. 241/1990
- La Pubblica Amministrazione, ai sensi della L. n. 241/1990 e ss.mm.ii.: non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria
- La regola generale dell'obbligo di motivazione posta all'art. 3, l. n. 241/1990 subisce delle eccezioni specificamente individuate dallo stesso legislatore. Il co. 2, art. 3 prescrive che la motivazione non è richiesta: Per gli atti a contenuto generale
- La regola generale dell'obbligo di motivazione posta all'art. 3, l. n. 241/1990 subisce delle eccezioni specificamente individuate dallo stesso legislatore. Il co. 2, art. 3 prescrive che la motivazione non è richiesta: Per gli atti normativi
- La responsabilità civile della pubblica amministrazione per fatti illeciti: consiste nel dovere giuridico in capo alla pubblica amministrazione di risarcire il danno prodotto ad un altro soggetto, in conseguenza della lesione della sfera giuridica di quest'ultimo
- La responsabilità civile, amministrativa e penale del pubblico dipendente: Possono concorrere
- La responsabilità del dipendente pubblico per l'inosservanza di norme giuridiche può essere? penale, civile e amministrativa
- La responsabilità di un pubblico impiegato: può essere di tipo penale, civile ed amministrativa
- La revoca del provvedimento amministrativo comporta: l'inidoneità del provvedimento a produrre ulteriori effetti
- La revoca dell'atto amministrativo ricorre: quando viene ritirato, con efficacia non retroattiva, un atto amministrativo inficiato da vizi di merito in base ad una nuova valutazione degli interessi
- La revoca dell'atto amministrativo: tutte le alternative proposte sono corrette
- La revoca di un atto amministrativo (indicare l'affermazione corretta): può essere adottata qualora vi sia un mutamento della situazione di fatto non prevedibile al momento dell'adozione dell'atto
- La richiesta è: Un atto amministrativo con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato
- La richiesta di accesso ai documenti amministrativi (art. 25, l. n. 241/1990): Deve essere rivolta all'amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente
- La richiesta di accesso ai documenti amministrativi: Deve essere motivata (art. 25, l. n. 241/1990)
- La richiesta di accesso ai documenti deve essere ___________ (Legge 241/1990 e s.m.i., art. 25, co. 2). motivata
- La richiesta di accesso ai documenti deve essere ___________ (Legge 241/1990 e s.m.i., art. 25, co. 2). motivata
- La sanzione del licenziamento disciplinare con preavviso è prevista dall'art. 55-quater del D.Lgs. 165/2001 per i casi di: Reiterata violazione di obblighi concernenti la prestazione lavorativa, che abbia determinato l'applicazione, in sede disciplinare, della sospensione dal servizio per un periodo complessivo superiore a un anno nell'arco di un biennio;
- La sanzione disciplinare del licenziamento con preavviso si applica per: le ipotesi considerate dall'art. 55-quater, comma 1, lett. b) e c) da f bis) fino a f) quinquies del d.lgs. 165/ 2001
- La sentenza di condanna del medico per il reato di false attestazioni o certificazioni di cui all'art. 55-quinquies del d.lgs. 165/2001, comporta per il medico: la radiazione dall'albo e altresì, se dipendente di una struttura sanitaria pubblica, il licenziamento per giusta causa
- La separazione tra politica ed amministrazione operata dal legislatore con il D.Lgs. n. 29/1993 costituisce una novità essenziale introdotta nel nostro ordinamento, destinata a porre in essere uno strumento a tutela del ruolo dirigenziale, fino ad allora appartenente agli apparati di diretta collaborazione del Ministro. Il Ministro, nell'esercizio dei poteri oggi definiti dall'art. 14 del D.Lgs. n. 165/2001, tra l'altro: Definisce obiettivi, priorità, piani e programmi da attuare ed emana le conseguenti direttive generali per l'attività amministrativa e per la gestione
- La tipicità costituisce carattere proprio dei provvedimenti amministrativi; tale carattere: È un corollario del principio di legalità intesa in senso sostanziale
- La tipicità costituisce carattere proprio dei provvedimenti amministrativi; tale carattere: Indica che i provvedimenti sono definiti nei loro elementi costitutivi dalla legge
- La vigilanza e il controllo sui contratti pubblici sono attribuiti, nei limiti di quanto stabilito dal D.Lgs. n. 36/2023: all'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC)
- La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, comporta la sanzione disciplinare del licenziamento, di cui all'art. 55 quater, comma 1, del D.Lgs. n. 165/2001 e ss.mm.ii.: in caso di violazioni gravi o reiterate
- La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento, compresi quelli relativi all'attuazione del Piano di prevenzione della corruzione (art. 54, co. 3, D.Lgs. 165/2001): è fonte di responsabilità disciplinare
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, da parte di un dipendente di una amministrazione comunale: Può dar luogo a responsabilità contabile
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici: Può dar luogo anche a responsabilità amministrativa o contabile
- La violazione delle disposizioni di cui all'art. 111-bis del D.Lgs. n. 196/2003 (Informazioni in caso di ricezione di curriculum): È soggetta a sanzione amministrativa
- La violazione delle disposizioni di cui all'art. 128 del D.Lgs. n. 196/2003 (Trasferimento automatico della chiamata): È soggetta a sanzione amministrativa
- La violazione delle disposizioni di cui all'art. 2-octies del D.Lgs. n. 196/2003 (Principi relativi al trattamento di dati relativi a condanne penali e reati): È soggetta a sanzione amministrativa
- La violazione delle disposizioni di cui all'art. 2-sexies del D.Lgs. n. 196/2003 (Trattamento di categorie particolari di dati personali necessario per motivi di interesse pubblico rilevante): È soggetta a sanzione amministrativa
- La violazione delle disposizioni di cui all'art. 2-ter del D.Lgs. n. 196/2003, (Base giuridica per il trattamento di dati personali effettuato per l'esecuzione di un compito di interesse pubblico o connesso all'esercizio di pubblici poteri): È soggetta a sanzione amministrativa
- La violazione delle disposizioni di cui all'art. 96 del D.Lgs. n. 196/2003 (Trattamento di dati relativi a studenti): È soggetta a sanzione amministrativa
- La violazione delle disposizioni di cui all'art. 99 del D.Lgs. n. 196/2003 (Durata del trattamento): È soggetta a sanzione amministrativa
- La violazione di obblighi concernenti la prestazione lavorativa, che abbia determinato la condanna dell'amministrazione al risarcimento del danno, comporta comunque, nei confronti del dipendente responsabile, l'applicazione (art. 55-sexies D.Lgs. n. 165/2001): Della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione
- L'acceso ai documenti amministrativi (legge n. 241/1990). Non può essere negato ove sia sufficiente fare ricorso al potere di differimento
- L'accesso ai dati e documenti detenuti dalla P.A. ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione obbligatoria (art. 5, co. 2 del d.lgs. 33/2013) è il c.d.: Accesso generalizzato
- L'accesso ai documenti amministrativi disciplinato dalla L. n. 241/1990 e ss.mm.ii. si esercita mediante esame ed estrazione di copia dei documenti amministrativi
- L'accesso ai documenti amministrativi, attese le sue rilevanti finalità di pubblico interesse, costituisce (art. 22, comma 2, l. n. 241/1990): Principio generale dell'attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l'imparzialità e la trasparenza
- L'accesso civico generalizzato, di cui al D. Lgs. n. 33/2013 e ss.mm.ii.: riguarda dati e documenti ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione
- L'accesso civico semplice (art. 5, co. 1, del D. Lgs. n. 33/2013 e ss.mm.ii.): riguarda esclusivamente la documentazione per la quale vige un obbligo di pubblicazione
- L'accesso documentale (l. 241/1990): Richiede la dimostrazione da parte del richiedente della titolarità di un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso
- L'accettazione spontanea e volontaria, da parte di chi potrebbe impugnarlo, delle conseguenze dell'atto, e quindi della situazione da esso determinata, è denominata: Acquiescenza
- L'amministrazione è tenuta, di norma, a fornire notizia dell'inizio del procedimento amministrativo: Tra l'altro, ai soggetti individuati o facilmente individuabili, diversi dai diretti destinatari del provvedimento, qualora ad essi possa derivare pregiudizio dall'adozione del provvedimento
- L'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento, di norma, mediante comunicazione personale. Nella comunicazione deve essere indicata anche la data entro la quale deve concludersi il procedimento? Si
- L'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento, di norma, mediante comunicazione personale. Nella comunicazione deve essere indicata anche la persona responsabile del procedimento? Si
- L'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento, di norma, mediante comunicazione personale. Nella comunicazione deve essere indicata anche l'amministrazione competente? Si
- L'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento, di norma, mediante comunicazione personale. Nella comunicazione deve essere indicato anche il domicilio digitale dell'amministrazione? Si
- L'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento, di norma, mediante comunicazione personale. Nella comunicazione deve essere indicato anche l'oggetto del procedimento promosso? Sì
- L'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento, di norma, mediante comunicazione personale. Nella comunicazione deve essere indicato anche l'ufficio competente? Si
- L'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento, di norma, mediante comunicazione personale. Nella comunicazione deve essere indicato: Quanto indicato nelle altre due alternative di risposta
- L'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento, di norma, mediante comunicazione personale. Nella comunicazione deve essere indicato: Quanto indicato nelle altre due alternative di risposta
- L'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento, di norma, mediante comunicazione personale. Nella comunicazione deve essere indicato: Quanto indicato nelle altre due alternative di risposta
- L'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento, di norma, mediante comunicazione personale. Nella comunicazione deve essere indicato: Quanto indicato nelle altre due alternative di risposta
- L'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento, di norma, mediante comunicazione personale. Nella comunicazione deve essere indicato: Quanto indicato nelle altre due alternative di risposta
- L'amministrazione provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento, di norma, mediante comunicazione personale. Nella comunicazione deve essere indicato: Quanto indicato nelle altre due alternative di risposta
- L'Amministrazione pubblica può revocare gli incarichi ai dirigenti che abbiano fallito nel raggiungimento degli obiettivi (art. 21, co. 1, D.Lgs. 165/2001)? Sì, l'Amministrazione può revocare l'incarico al dirigente in relazione alla gravità dei casi, previa contestazione nel rispetto del principio del contraddittorio
- L'Amministrazione, quando deve consegnare e far sottoscrivere al dipendente una copia del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici? Secondo il disposto dell'art. 17, co. 1, DPR n. 62/2013 e s.m.i., l'Amministrazione contestualmente alla sottoscrizione del contratto di lavoro consegna e fa' sottoscrivere ai nuovi assunti copia del Codice di comportamento
- L'annullabilità del provvedimento amministrativo trova oggi la sua disciplina nell'art. 21-octies, l. n. 241/1990, inserito dalla l. n. 15/2005. È annullabile il provvedimento amministrativo: Viziato da incompetenza
- L'annullabilità del provvedimento amministrativo, per quali dei seguenti vizi si ottiene? Per incompetenza, eccesso di potere e violazione di legge
- L'annullabilità di un provvedimento amministrativo per quali dei seguenti vizi si ottiene? Per incompetenza, eccesso di potere, violazione di legge
- L'art. 1 co. 12 della legge 190/2012, stabilisce che in caso di commissione, all'interno dell'amministrazione, di un reato di corruzione accertato con sentenza passata in giudicato, il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza: Risponde ai sensi dell'articolo 21 del D.lgs. 165/2001, nonchè sul piano disciplinare, oltre che per il danno erariale e all'immagine della pubblica amministrazione, salvo che provi tutte le circostanze indicate dalle lettere a) e b) dello stesso comma
- L'art. 1 della Legge 241/1990 prevede che l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri: Di economicità, di efficacia, di imparzialità, di pubblicità e di trasparenza
- L'art. 1 della legge 241/1990 specifica che la Pubblica Amministrazione: non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia e pubblicità. Il criterio di efficacia: Costituisce un'articolazione del principio di buona amministrazione di cui all'art. 97 Cost
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia e pubblicità. Il criterio di efficacia: Indica il rapporto tra risultati ottenuti e obiettivi prestabiliti
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia e pubblicità. Il criterio di pubblicità: Prevede l'obbligo di rendere pubbliche le disposizioni adottate dalle p.a. in merito alle determinazioni dell'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché dell'adozione del provvedimento finale
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia, imparzialità e pubblicità. Quale principio indica il rapporto tra risultati ottenuti e obiettivi prestabiliti? Efficacia
- L'art. 1, comma 1, della Legge 241/1990 prevede che l'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da alcuni criteri, tra i quali non è espressamente previsto: Quello di efficienza
- L'art. 1, I comma, del D.Lgs. n. 165/2001 dispone che le disposizioni del presente decreto: disciplinano l'organizzazione degli uffici e i rapporti di lavoro e di impiego alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
- L'art. 1, III comma, del D.Lgs. n. 165/2001 dispone che le disposizioni del presente decreto costituiscono principi fondamentali ai sensi: dell'art. 117 della Costituzione
- L'art. 11 bis, co. 3, del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.) dispone che, nell'uso della posta elettronica di servizio, ciascun messaggio in uscita: deve consentire l'identificazione del dipendente mittente e deve indicare un recapito istituzionale al quale il medesimo è reperibile
- L'art. 11, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) sancisce i principi afferenti il comportamento che il pubblico dipendente deve tenere in servizio. Quale tra i seguenti è un corretto principio? Il dipendente utilizza i servizi telematici e telefonici dell'ufficio nel rispetto dei vincoli posti dall'amministrazione
- L'art. 11, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) sancisce i principi afferenti il comportamento che il pubblico dipendente deve tenere in servizio. Quale tra i seguenti è un corretto principio? Il dipendente utilizza i mezzi di trasporto dell'amministrazione a sua disposizione soltanto per lo svolgimento dei compiti d'ufficio
- L'art. 119, comma 4, d.lgs. 36/2023 e s.m.i. disciplina il c.d. subappalto affermando che: i soggetti affidatari dei contratti possono affidare in subappalto le opere o i lavori, i servizi o le forniture compresi nel contratto, previa autorizzazione della stazione appaltante e al ricorrere di 3 condizioni concernenti la qualificazione del subappaltatore, l'esistenza di cause di esclusione e l'indicazione all'atto dell'offerta di ciò che si intende subappaltare
- L'art. 12 della legge n. 120/2020 ha modificato l'art. 8 della legge n. 241/1990 introducendo, tra l'altro, tra i contenuti obbligatori della comunicazione personale di avvio del procedimento: L'indicazione delle modalità telematiche con le quali è possibile esercitare i diritti previsti dalla stessa legge n. 241/1990
- L'art. 12, comma 1, del D.P.R. 62/2013 e s.m.i. stabilisce che il dipendente: fornisce le spiegazioni che gli siano richieste in ordine al comportamento proprio e di altri dipendenti dell'ufficio dei quali ha la responsabilità o il coordinamento, fatte salve le norme sul segreto d'ufficio
- L'art. 15, del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici ribadisce che ai sensi dell'art. 54, co. 6, del D. lgs. n. 165/2001 vigilano sull'applicazione del Codice: Anche gli uffici etico e di disciplina
- L'art. 16 della Legge 241/1990 e s.m.i., prevede che qualora ad un organo consultivo di una pubblica amministrazione sia richiesto un parere facoltativo, nell'ambito del procedimento amministrativo: Esso è tenuto a dare immediata comunicazione all'amministrazione richiedente del termine entro il quale il parere sarà reso, che comunque non può superare i venti giorni dal ricevimento della richiesta
- L'art. 17 del D.Lgs. 165/2001 assegna ai Dirigenti, tra gli altri: il compito di dirigere, coordinare e controllare l'attività degli uffici che da essi dipendono e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con poteri sostitutivi in caso di inerzia
- L'art. 17, co. 1, del d.lgs. 33/2013 e s.m.i. determina che per le pubbliche amministrazioni è previsto l'obbligo di pubblicazione dei dati relativi al personale non a tempo indeterminato: annualmente
- L'art. 2 del D.Lgs. 30/03/2001, n. 165, recante "Norme generali sull'ordinamento del Lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", stabilisce che, salvo i casi previsti dal comma 3-ter e 3-quater dell'articolo 40 e le ipotesi di tutela delle retribuzioni di cui all'articolo 47-bis, l'attribuzione di trattamenti economici ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche: Può avvenire esclusivamente mediante contratti collettivi o, alle condizioni previste, mediante contratti individuali
- L'art. 2 della legge n. 241/1990 stabilisce che, nei casi in cui non sia previsto un termine diverso, i procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali devono concludersi entro il termine di: Trenta giorni
- L'art. 2 della legge n. 241/1990, stabilisce che il termine legale di conclusione del procedimento amministrativo è di trenta giorni. Detto termine: Opera qualora le pubbliche amministrazioni non individuino un termine diverso
- L'art. 2, comma 3, del D.Lgs. 165/2001 specifica che i rapporti individuali di lavoro sono regolati: Da contratti collettivi e individuali conformi ai principi del decreto
- L'art. 20 della L. 241/1990 disciplina quale dei seguenti istituti? Il silenzio assenso
- L'art. 214 D.lgs. 36/2023 (Codice dei contratti pubblici) prevede che la Camera arbitrale per i contratti pubblici relativi a lavori, servizi, forniture è istituita presso: l'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC)
- L'art. 21-octies della L. 241/1990 prevede che il provvedimento, adottato in violazione di norme sul procedimento o sulla forma, non può essere annullato quando: il provvedimento ha carattere vincolato ed è palese che il contenuto dispositivo non sarebbe potuto essere diverso da quello adottato
- L'art. 21-quinquies della L. 241/1990 disciplina la revoca e stabilisce che il presupposto per l'esercizio di tale potere è rappresentato: Da sopravvenuti motivi di interesse pubblico, mutamento della situazione di fatto, nuova valutazione dell'interesse pubblico originario
- L'art. 22 della L. n. 241/1990 e ss.mm.ii. reca alcune definizioni in materia di accesso ai documenti amministrativi. In particolare, per "diritto di accesso" si intende: il diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi
- L'art. 25 della legge 241/1990 disciplina la possibilità per il richiedente di promuovere, nel caso di diniego e di differimento dell'accesso di atti delle Amministrazioni comunali, provinciali e regionali, l'intervento: del Tribunale amministrativo regionale, ovvero del Difensore civico
- L'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici contiene i principi generali cui devono attenersi i dipendenti. Si indichi quale tra i seguenti non è un corretto principio. Il dipendente agisce in posizione di indipendenza e imparzialità, e può agire anche in caso di conflitto di interessi
- L'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici contiene i principi generali cui devono attenersi i dipendenti. Si indichi quale tra i seguenti non è un corretto principio. Il dipendente non è tenuto ad assicurare lo scambio e la trasmissione delle informazioni e dei dati con altre pubbliche amministrazioni
- L'art. 3 del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i. dispone che alcune categorie di personale dipendenti di amministrazioni pubbliche rimangono assoggettati al regime di diritto pubblico e i loro rapporti non sono regolati contrattualmente. Quale delle seguenti categorie di personale, tra le altre, è soggetta al predetto regime di diritto pubblico? Il personale della carriera dirigenziale penitenziaria
- L'art. 3 della l. n. 241/1990 nel sancire l'obbligo di motivazione di ogni provvedimento amministrativo prescrive tra l'altro che: Il contenuto della motivazione deve indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria
- L'art. 3 della legge n. 241/1990 ha sancito l'obbligo generale di motivazione dei provvedimenti amministrativi. Tale obbligo tuttavia non sussiste: Tra l'altro, per gli atti a contenuto generale
- L'art. 3, della legge n. 241/1990 stabilisce che la motivazione deve indicare i presupposti di fatto e delle ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria. I presupposti di fatto: Sono le situazioni fattuali individuate dall'amministrazione e da questa poste a fondamento dei provvedimenti
- L'art. 35 del Reg. UE 2016/679, nell'ambito del trattamento dei dati, dispone che le Pubbliche Amministrazioni, prima di procedere al trattamento hanno l'obbligo di valutare l'impatto sulla tutela dei dati personali. La Valutazione d'Impatto deve contenere: una valutazione dei rischi per i diritti e le libertà degli interessati
- L'art. 35 del TUPI in merito alle procedure di reclutamento nelle pubbliche amministrazioni stabilisce che esse devono conformarsi a determinati principi. A tale proposito quale delle affermazioni seguenti è da ritenersi corretta? le commissioni devono essere composte esclusivamente con esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti tra funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, che non siano componenti dell'organo di direzione politica dell'amministrazione
- L'art. 35 reg. Ue 2016/679, nell'ambito del trattamento dei dati, espone disposizioni in materia di: valutazione d'impatto sulla protezione dei dati
- L'art. 36 del d.lgs. 165/2001 prevede che le Pubbliche Amministrazioni possano stipulare contratti di lavoro subordinato a tempo determinato soltanto per comprovate esigenze di carattere: esclusivamente temporaneo o eccezionale
- L'art. 37 D.lgs. 36/2023 (Codice dei contratti pubblici), prevede che le stazioni appaltanti adottano il programma triennale dei lavori pubblici e il programma triennale di acquisti di beni e servizi, che sono approvati: nel rispetto dei documenti programmatori e in coerenza con il bilancio
- L'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, sancisce il divieto per il dipendente di accettare incarichi di collaborazione da soggetti privati che abbiano, o abbiano avuto nel biennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all'ufficio di appartenenza. Al fine di preservare il prestigio e l'imparzialità dell'amministrazione chi vigila sulla corretta applicazione del divieto? Il responsabile dell'ufficio
- L'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, sancisce il divieto per il dipendente di accettare, per sè o per altri, regali o altre utilità, salvo quelli d'uso di modico valore effettuati occasionalmente nell'ambito delle normali relazioni di cortesia. Al fine di preservare il prestigio e l'imparzialità dell'amministrazione chi vigila sulla corretta applicazione del divieto? Il responsabile dell'ufficio
- L'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, sancisce il divieto per il dipendente di offrire, direttamente o indirettamente, regali o altre utilità a un proprio sovraordinato, salvo quelli d'uso di modico valore. Al fine di preservare il prestigio e l'imparzialità dell'amministrazione chi vigila sulla corretta applicazione del divieto? Il responsabile dell'ufficio
- L'art. 4, l. n. 241/1990, prevede l'obbligo per la p.a. di determinare preventivamente, per ciascun procedimento, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale nonché dell'adozione del provvedimento finale, tale determinazione: Va pubblicizzata secondo quanto previsto dai singoli ordinamenti
- L'art. 40, I comma, del D.Lgs. n. 165/2001 sancisce che la contrattazione collettiva: è consentita nei limiti previsti dalle norme di legge nelle materie relative alle sanzioni disciplinari
- L'art. 46 del D.Lgs. 33/2013 prevede sanzioni per: Le pubbliche amministrazioni e i dirigenti responsabili in caso di mancata pubblicazione
- L'art. 5 d.lgs. 33/2013 e s.m.i. prevede che: il rifiuto, il differimento e la limitazione dell'accesso devono essere motivati con riferimento ai casi ed ai limiti di cui all'art. 5 bis stesso decreto
- L'art. 5 del D.Lgs. 33/2013 disciplina l'accesso civico. Esso prevede: L'obbligo per le pubbliche amministrazioni di pubblicare documenti, informazioni o dati con relativo diritto di chiunque di richiedere i medesimi, nei casi in cui sia stata omessa la loro pubblicazione
- L'art. 5 del d.lgs. 33/2013 stabilisce che chiunque ha diritto di accedere: ai dati e ai documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione ai sensi del medesimo decreto
- L'art. 5 del D.P.R. n. 62/2013 detta i principi per la "partecipazione ad associazioni e organizzazioni" dei dipendenti pubblici (si indichi quale affermazione in merito non è corretta): Il pubblico dipendente può esercitare pressioni al fine di costringere altri dipendenti ad aderire ad associazioni od organizzazioni promettendo vantaggi o prospettando svantaggi di carriera
- L'art. 5 del D.P.R. n. 62/2013 detta i principi per la "partecipazione ad associazioni e organizzazioni" dei dipendenti pubblici (si indichi quale affermazione in merito non è corretta): Nel rispetto della disciplina vigente del diritto di associazione, il dipendente comunica tempestivamente al responsabile dell'ufficio di appartenenza la propria adesione ad associazioni, a prescindere dal loro carattere riservato o meno, i cui ambiti di interessi possano interferire con lo svolgimento dell'attività dell'ufficio, anche se si tratti di partiti politici
- L'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE elenca i principi applicabili al trattamento di dati personale tra i quali comprende i principi di «esattezza», «limitazione della conservazione», «integrità e riservatezza». In applicazione del principio della «limitazione della conservazione» i dati personali devono essere: Conservati in una forma che consenta l'identificazione degli interessati per un arco di tempo non superiore al conseguimento delle finalità per le quali sono trattati
- L'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE elenca i principi applicabili al trattamento di dati personale tra i quali comprende i principi di «esattezza», «limitazione della conservazione», «integrità e riservatezza». In applicazione del principio della «esattezza» i dati personali devono essere: Esatti e, se necessario, aggiornati; devono essere adottate tutte le misure ragionevoli per cancellare o rettificare tempestivamente i dati inesatti rispetto alle finalità per le quali sono trattati
- L'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE elenca i principi applicabili al trattamento di dati personale tra i quali comprende i principi di «esattezza», «limitazione della conservazione», «integrità e riservatezza». In applicazione del principio della «integrità e riservatezza» i dati personali devono essere: Trattati in maniera da garantire un'adeguata sicurezza dei dati personali, compresa la protezione, mediante misure tecniche e organizzative adeguate, da trattamenti non autorizzati o illeciti e dalla perdita, dalla distruzione o dal danno accidentali
- L'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE elenca i principi applicabili al trattamento di dati personale tra i quali comprende i principi di «esattezza», «limitazione della conservazione», «limitazione della finalità». In applicazione del principio della «limitazione della finalità» i dati personali devono essere: Raccolti per finalità determinate, esplicite e legittime, e successivamente trattati in modo che non siano incompatibile con tali finalità
- L'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE elenca i principi applicabili al trattamento di dati personale tra i quali comprende i principi di «liceità, correttezza e trasparenza», «limitazione della finalità», «minimizzazione dei dati». In applicazione del principio della «minimizzazione dei dati» i dati personali: Devono essere adeguati, pertinenti e limitati a quanto necessario rispetto alle finalità per le quali sono trattati
- L'art. 5 del Reg. (CE) n. 2016/679/UE elenca i principi applicabili al trattamento di dati personale tra i quali sono compresi i principi di «liceità, correttezza e trasparenza», «limitazione della finalità», «minimizzazione dei dati». In applicazione del principio «liceità, correttezza e trasparenza» i dati personali: Devono essere trattati in modo lecito, corretto e trasparente nei confronti dell'interessato
- L'art. 5 della legge n. 241/1990 stabilisce che la comunicazione del domicilio digitale dell'amministrazione: Sia fornita d'ufficio ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi, nonché, a richiesta, a chiunque vi abbia interesse
- L'art. 5 regolamento (UE) 2016/679 dispone che i dati personali devono essere raccolti per finalità determinate, esplicite e legittime, e successivamente trattati in modo non incompatibile con tali finalità, in applicazione del principio: di limitazione della finalità
- L'art. 5, II comma, del D.Lgs. n. 165/2001 sancisce che le determinazioni per l'organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro e, in particolare, la direzione e l'organizzazione del lavoro nell'ambito degli uffici, sono assunte: in via esclusiva dagli organi preposti alla gestione con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro, fatte salve la sola informazione ai sindacati o le ulteriori forme di partecipazione
- L'art. 5, III comma, del D.Lgs. n. 165/2001 dispone che gli organismi di controllo interno verificano periodicamente la rispondenza delle determinazioni organizzative ai principi indicati all'art. 2, I comma, anche per proporre l'adozione di eventuali interventi correttivi e per fornire elementi per l'adozione delle misure previste nei confronti dei responsabili della gestione. Tanto premesso, con l'avverbio di tempo "periodicamente" si intende: l'articolo nulla dispone a riguardo
- L'art. 50 D.lgs. 36/2023 (Codice del contratti pubblici), prevede che per servizi e forniture di importo pari o superiore a 140.000 euro e fino alla soglia di rilevanza europea le stazioni appaltanti procedono tramite: procedura negoziata senza bando, previa consultazione di almeno 5 operatori economici, ove esistenti
- L'art. 51 del d.lgs. 165/2001 dispone che la legge 300/1970 (Statuto dei lavoratori) si applichi alle Pubbliche Amministrazioni: a prescindere dal numero dei dipendenti
- L'art. 51 del d.lgs. 165/2001 dispone che la legge 300/1970 e s.m.i. si applichi alle Pubbliche Amministrazioni: a prescindere dal numero dei dipendenti
- L'art. 51, II comma, del D.Lgs. n. 165/2001 dispone che lo Statuto dei Lavoratori si applica alle pubbliche amministrazioni: a prescindere dal numero di dipendenti
- L'art. 52 del decreto legislativo n. 165/2001 reca disposizioni in materia di disciplina delle mansioni del pubblico impiegato, tra le quali è previsto che: Nei casi di utilizzo del dipendente in mansioni proprie di una qualifica superiore, per il periodo di effettiva prestazione il lavoratore ha comunque diritto al trattamento economico previsto per la qualifica superiore
- L'art. 53 del D.Lgs 165/2001 dispone che i dipendenti pubblici non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall'amministrazione di appartenenza, salvo alcune esclusioni espressamente previste. Tra dette esclusioni rientrano i compensi e le prestazioni derivanti da attività di formazione diretta ai dipendenti della pubblica amministrazione nonché di docenza e di ricerca scientifica? Sì
- L'art. 53 del D.Lgs 165/2001 e s.m.i. dispone che i dipendenti pubblici non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall'amministrazione di appartenenza, salvo alcune esclusioni espressamente previste. Tra dette esclusioni rientrano i compensi e le prestazioni derivanti da attività di formazione diretta ai dipendenti della pubblica amministrazione nonché di docenza e di ricerca scientifica? Sì, tra queste esclusioni rientrano i compensi e le prestazioni derivanti da attività di formazione diretta ai dipendenti della pubblica amministrazione nonché di docenza e di ricerca scientifica
- L'art. 54 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., stabilisce che la violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento, compresi quelli relativi all'attuazione del Piano di prevenzione della corruzione, è fonte di responsabilità: disciplinare
- L'art. 54, comma 3, del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., dispone che la violazione dei doveri contenuti nel Codice di comportamento: è fonte di responsabilità disciplinare
- L'art. 54, III comma, del D.Lgs. n. 165/2001 dispone che la violazione dei doveri contenuti nel Codice di comportamento: è fonte di responsabilità disciplinare
- L'art. 55 bis del d.lgs. n. 165/2001 e s.m.i. distingue fra sanzioni disciplinari di minore gravità e infrazioni più gravi. Chi provvede nel caso di sanzioni più gravi? L'ufficio competente per i procedimenti disciplinari
- L'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001, che disciplina forme e termini del procedimento disciplinare nei confronti del dipendente pubblico, prevede, tra l'altro, che alle infrazioni per le quali è previsto il rimprovero verbale si applica la disciplina stabilita: Dal contratto collettivo
- L'art. 55-quater (Licenziamento disciplinare) del D.Lgs. n. 165/2001 al comma 3 prevede i casi in cui il licenziamento avviene senza preavviso. Non rientra tra le ipotesi espressamente previste: Mancata ripresa del servizio, in caso di assenza ingiustificata, entro il termine fissato dall'amministrazione
- L'art. 55-quater (Licenziamento disciplinare) del D.Lgs. n. 165/2001 al comma 3 prevede i casi in cui il licenziamento avviene senza preavviso. Non rientra tra le ipotesi espressamente previste: Insufficiente rendimento, dovuto alla reiterata violazione degli obblighi concernenti la prestazione lavorativa, e rilevato dalla costante valutazione negativa della performance del dipendente per ciascun anno dell'ultimo triennio, resa a tali specifici fini ai sensi dell'articolo 3, comma 5-bis, del D.Lgs. n. 150/ 2009
- L'art. 55-quater (Licenziamento disciplinare) del D.Lgs. n. 165/2001 al comma 3 prevede i casi in cui il licenziamento avviene senza preavviso. Non rientra tra le ipotesi espressamente previste: Assenza priva di valida giustificazione per un numero di giorni, anche non continuativi, superiore a tre nell'arco di un biennio
- L'art. 55-quater (Licenziamento disciplinare) del D.Lgs. n. 165/2001 al comma 3 prevede i casi in cui il licenziamento avviene senza preavviso. Non rientra tra le ipotesi espressamente previste: Ingiustificato rifiuto del trasferimento disposto dall'amministrazione per motivate esigenze di servizio
- L'art. 55-quater (Licenziamento disciplinare) del D.Lgs. n. 165/2001 al comma 3 prevede i casi in cui il licenziamento avviene senza preavviso. Non rientra tra le ipotesi espressamente previste: Reiterata violazione di obblighi concernenti la prestazione lavorativa, che abbia determinato l'applicazione, in sede disciplinare, della sospensione dal servizio per un periodo complessivo superiore a un anno nell'arco di un biennio
- L'art. 55-quater (Licenziamento disciplinare) del D.Lgs. n. 165/2001 al comma 3 prevede i casi in cui il licenziamento avviene senza preavviso. Non rientra tra le ipotesi espressamente previste: Gravi e reiterate violazioni dei codici di comportamento, ai sensi dell'art. 54, comma 3
- L'art. 55-quater (Licenziamento disciplinare) del D.Lgs. n. 165/2001 al comma 3 prevede i casi in cui il licenziamento avviene senza preavviso. Non rientra tra le ipotesi espressamente previste: Commissione dolosa, o gravemente colposa, dell'infrazione di cui all'art. 55-sexies comma 3
- L'art. 55-quater (Licenziamento disciplinare) del D.Lgs. n. 165/2001 al comma 3 prevede i casi in cui il licenziamento avviene senza preavviso. Non rientra tra le ipotesi espressamente previste: Assenza priva di valida giustificazione per più di sette giorni nel corso degli ultimi dieci anni
- L'art. 59 D.lgs. 36/2023 (Codice dei contratti pubblici), prevede che le stazioni appaltanti possano concludere accordi quadro di durata: non superiore a 4 anni, salvo casi eccezionali debitamente motivati, in particolare con riferimento all'oggetto dell'accordo quadro
- L'art. 6 della legge n. 241/1990 disciplina i compiti del Responsabile del procedimento. Quale tra le seguenti affermazioni è corretta: Il responsabile del procedimento può chiedere, in fase di istruttoria, il rilascio di dichiarazioni e la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete e può esperire accertamenti tecnici e ispezioni e ordinare esibizioni documentali
- L'art. 6, l. 241/1990 in sede di individuazione dei compiti del responsabile del procedimento distingue tra compiti propri e in via eventuale qualora ne abbia la competenza. È compito eventuale: L'indizione delle conferenze di servizi di cui all'art. 14
- L'art. 64 del Decreto legislativo n. 165/2001 dispone che - quando per la definizione di una controversia individuale di lavoro di cui all'articolo 63 del medesimo decreto è necessario risolvere in via pregiudiziale una questione concernente l'efficacia, la validità o l'interpretazione delle clausole di un contratto o accordo collettivo nazionale, sottoscritto dall'ARAN - il giudice: Con ordinanza non impugnabile, nella quale indica la questione da risolvere, fissa una nuova udienza di discussione non prima di centoventi giorni
- L'art. 68, I comma, del D.Lgs. n. 165/2001 dispone che i dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti al Parlamento nazionale: sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato
- L'art. 6-ter, V comma, del D.Lgs. n. 165/2001 prescrive che ogni amministrazione pubblica comunica, secondo le modalità definite dall'art. 60, le informazioni riguardanti le professioni, le relative competenze professionali, i dati correlati ai fabbisogni ed i relativi aggiornamenti annuali che vengono resi disponibili al Dipartimento della funzione pubblica. Ciò posto, entro quanti giorni dall'adozione dei piani è effettuata la comunicazione dei relativi contenuti? Entro trenta giorni
- L'art. 7 co. 3 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., dispone che a favore dei dipendenti pubblici in situazioni di svantaggio personale, sociale e familiare, le P. A.: individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, purché compatibile con l'organizzazione degli uffici e del lavoro
- L'art. 7 della l. n. 241/1990, con riferimento ai destinatari della comunicazione di avvio del procedimento, fa riferimento ai destinatari diretti del provvedimento finale ovvero: Coloro nei confronti dei quali l'atto finale è destinato a produrre effetti
- L'art. 9 della legge 241/90 attribuisce la "facoltà" di intervenire nel procedimento: a qualunque soggetto portatore di interessi pubblici o privati, nonché ai portatori di interessi diffusi costituiti in comitati ed associazioni cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento
- L'art. 9 della legge n. 241/1990 stabilisce che possono intervenire nel procedimento amministrativo: I soggetti portatori di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento
- L'art.1 del D.Lgs. n. 33/2013 e ss.mm.ii. definisce il principio generale di trasparenza; nello specifico la trasparenza è intesa: come accessibilità totale dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni
- L'articolo 1 comma 28 della legge 190/2012 prevede che le amministrazioni: provvedano al monitoraggio periodico del rispetto dei tempi procedimentali attraverso la tempestiva eliminazione delle anomalie
- L'articolo 1 del d.P.R. 445/2000 definisce il documento, rilasciato da un'Amministrazione Pubblica, avente funzione di ricognizione di stati contenuti in registri pubblici, come: certificato
- L'articolo 1, comma 15, della legge 190/2012 prevede che la trasparenza dell'attività amministrativa sia assicurata mediante la pubblicazione: delle informazioni relative ai procedimenti amministrativi nei siti web istituzionali delle Pubbliche Amministrazioni
- L'articolo 11 del d.lgs. n. 165/2001 prevede che le amministrazioni pubbliche individuino, nell'ambito della propria struttura, uffici per le relazioni con il pubblico (URP). Quale delle seguenti attività è curata dall'URP? Il servizio all'utenza per i diritti di partecipazione di cui alla l. n. 241/1990 e l'informazione all'utenza relativa agli atti e allo stato dei procedimenti
- L'articolo 25 della legge 241/1990 disciplina la possibilità per il soggetto interessato di promuovere, nel caso di diniego e di differimento dell'accesso di atti della Pubblica Amministrazione, l'intervento: del Tribunale Amministrativo Regionale
- L'articolo 3 della legge 241/1990 stabilisce che: ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento dei pubblici concorsi e il personale, deve essere motivato, salvo specifiche eccezioni
- L'articolo 4 del Regolamento UE 2016/679 (GDPR) sulla protezione dei dati personali definisce come "dati personali" qualunque informazione: relativa a una persona fisica identificata o identificabile
- L'articolo 49, comma 2, del d.lgs. 36/2023 e s.m.i. disciplina il Principio di rotazione degli affidamenti. In attuazione di tale principio: è vietato l'affidamento o l'aggiudicazione di un appalto al contraente uscente nei casi in cui due consecutivi affidamenti abbiano a oggetto una commessa rientrante nello stesso settore merceologico, oppure nella stessa categoria di opere, oppure nello stesso settore di servizi
- L'articolo 7 della legge 241/1990 e s.m.i. disciplina la comunicazione di avvio del procedimento. Quale tra le seguenti affermazioni non è corretta? L'avvio del procedimento amministrativo è comunicato ai soli soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti
- L'assenza di motivazione dell'atto amministrativo: Costituisce vizio di legittimità dell'atto amministrativo per violazione di legge
- L'assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene con contratto individuale di lavoro, tramite: procedure selettive, volte all'accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno
- L'attività amministrativa di controllo della P.A. può avere ad oggetto: gli atti, gli organi e la gestione
- L'atto amministrativo è perfetto quando: si è concluso il procedimento prescritto per la sua giuridica esistenza
- L'atto amministrativo può essere inficiato: Da vizi di merito o di legittimità
- L'atto con cui la Pubblica Amministrazione conferisce ad un soggetto nuovi diritti si definisce: concessione
- L'atto consistente in una manifestazione di volontà adottata dall'amministrazione per la cura di un concreto interesse pubblico e diretta a produrre in maniera unilaterale effetti giuridici nei rapporti esterni con i destinatari è detto: provvedimento amministrativo
- L'Autorità Nazionale Anticorruzione può ordinare alla Pubblica Amministrazione inadempiente di procedere alla pubblicazione di dati, documenti e informazioni ai sensi del D.Lgs. n.33/2013 e ss.mm.ii. entro un termine non superiore a: 30 giorni
- L'Autorità Nazionale Anticorruzione riferisce al Governo sull'attività di contrasto della corruzione e dell'illegalità nella Pubblica Amministrazione. A norma della L. n. 190/2012 e ss.mm.ii., quanto precedentemente affermato è: errato, poiché l'Autorità nazionale anticorruzione riferisce al Parlamento sull'attività di contrasto della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione
- L'Autorità Nazionale Anticorruzione riferisce al Parlamento sull'attività di contrasto della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione. A norma della L. n. 190/2012 e ss.mm.ii., quanto precedentemente affermato è: corretto
- L'Autorità Nazionale Anticorruzione segnala gli inadempimenti degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33/2013 e ss.mm.ii.: alla Corte dei Conti, se del caso
- L'Autorità Nazionale Anticorruzione segnala gli inadempimenti degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33/2013 e ss.mm.ii.: alla Corte dei Conti, se del caso
- L'autorizzazione è quel provvedimento della P.A. con il quale: Si rimuove un limite legale all'esercizio di un'attività inerente ad un diritto soggettivo
- L'autorizzazione è un atto di consenso all'esercizio di una attività o di un potere, di cui il soggetto pubblico o privato richiedente è già titolare in base all'ordinamento. Esonerano un soggetto all'adempiere ad un obbligo cui sarebbe tenuto per legge, le autorizzazioni: Dispensative
- L'autorizzazione è un atto di consenso all'esercizio di una attività o di un potere, di cui il soggetto pubblico o privato richiedente è già titolare in base all'ordinamento. Accertano l'esistenza dei presupposti richiesti dalla legge per esercitare una certa attività, le autorizzazioni: Ricognitive
- L'autorizzazione è un atto di consenso all'esercizio di una attività o di un potere, di cui il soggetto pubblico o privato richiedente è già titolare in base all'ordinamento. Permettono di esercitare facoltà preesistenti, le autorizzazioni: Permissive
- L'autorizzazione è un atto di consenso all'esercizio di una attività o di un potere, di cui il soggetto pubblico o privato richiedente è già titolare in base all'ordinamento. Dal punto di vista degli effetti, attribuiscono nuove facoltà, le autorizzazioni: Costitutive
- L'autotutela amministrativa consiste: nel complesso di attività amministrative con cui ogni pubblica amministrazione risolve i conflitti, potenziali o attuali, relativi ai suoi provvedimenti o alle sue pretese
- L'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi. Il criterio di pubblicità: Prevede l'obbligo di rendere pubbliche le disposizioni adottate dalle p.a. in merito alle determinazioni dell'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché dell'adozione del provvedimento finale
- L'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi/criteri. Il criterio di pubblicità: Impone l'obbligo di rendere noto il termine entro il quale deve concludersi il procedimento amministrativo
- Le Amministrazioni pubbliche possono concludere accordi fra loro (art. 15, co. 1, L. 241/1990)? Sì, sempre, per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune
- Le amministrazioni pubbliche, ex art. 7 del D. Lgs. n. 165/2001 e ss.mm.ii., a favore dei dipendenti in situazioni di svantaggio personale, sociale e familiare... individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, purché compatibile con l'organizzazione degli uffici e del lavoro
- Le assunzioni obbligatorie di soggetti appartenenti alle categorie c.d. protette, di cui alla L. n. 68/1999, avvengono (art. 35 D.Lgs. 165/2001): Previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere, per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento
- Le autenticazioni sono: Atti che attestano la conformità di un documento all'originale o l'autenticità della sottoscrizione
- Le autorizzazioni: tutte le alternative proposte sono corrette
- Le certificazioni sono: Atti con i quali l'amministrazione attesta determinati atti o fatti o qualità che sono a sua conoscenza, destinati a fare fede nei confronti dei terzi della loro esistenza
- Le certificazioni sono: Atti con cui la pubblica amministrazione attesta atti, fatti o qualità che sono a sua conoscenza
- Le controversie che riguardano le violazioni del Codice della privacy dinanzi a quali autorità debbono essere proposte? L'autorità giudiziaria ordinaria
- Le controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni fino all'approvazione della graduatoria finale: Sono devolute alla giurisdizione del giudice amministrativo
- Le disposizioni concernenti la responsabilità disciplinare per condotte pregiudizievoli per l'amministrazione e limitazione della responsabilità per l'esercizio dell'azione disciplinare, di cui all'art. 55-sexies tupi, costituiscono norme imperative? Si, e la violazione doloso o colposa delle disposizioni costituisce illecito disciplinare in capo ai dipendenti preposti alla loro applicazione
- Le disposizioni del Codice dei Contratti pubblici, si applicano: ai contratti di appalto e di concessione
- Le disposizioni del D.lgs. 36/2023 (Codice dei contratti pubblici) si applicano: ai contratti di appalto e di concessione
- Le disposizioni del D.lgs. 36/2023 (Codice dei contratti pubblici) si interpretano e si applicano in base ad alcuni principi elencati agli artt. da 1 a 10. Quale dei seguenti non è incluso tra essi? principio di elasticità
- Le disposizioni dell'art. 55 ("Sanzioni disciplinari e responsabilità") del D.Lgs. 165/2001 sono norme: Imperative
- Le disposizioni dettate dall'art. 55-bis del TUPI sulle forme e i termini del procedimento disciplinare, costituiscono norme imperative ai sensi e per gli effetti degli articoli 1339 e 1419, secondo comma, del c.c.? Si, costituiscono norme imperative le disposizioni di cui dall'art. 55 all'art. 55-octies del suddetto D.Lgs
- Le disposizioni di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990 - Comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza - : Non si applicano alle procedure concorsuali e ai procedimenti in materia previdenziale e assistenziale sorti a seguito di istanza di parte e gestiti dagli enti previdenziali
- Le disposizioni di cui all'art. 20, l. n. 241/1990 in materia di silenzio assenso trovano applicazione per gli atti e procedimenti riguardanti la difesa nazionale e la pubblica sicurezza? No, non trovano applicazione per espressa previsione del citato articolo
- Le disposizioni di cui all'art. 20, l. n. 241/1990 in materia di silenzio assenso trovano applicazione per gli atti e procedimenti riguardanti la salute e la pubblica incolumità? No, non trovano applicazione per espressa previsione del citato articolo
- Le disposizioni di cui all'art. 53, commi da 7 a 13, del tupi afferenti gli incarichi retribuiti non si applicano: Ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione lavorativa non superiore al 50% di quella a tempo pieno
- Le disposizioni sull'incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi di cui all'art. 53, co. da 7 a 13 del TU del pubblico impiego si applicano anche ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale? Si, se la prestazione lavorativa è superiore al 50% di quella a tempo pieno
- Le disposizioni sull'incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi di cui all'art. 53, commi da 7 a 13 del D.Lgs. n. 165/2001 si applicano anche ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione lavorativa pari al 40% di quella a tempo pieno? No
- Le disposizioni sull'incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi di cui all'art. 53, commi da 7 a 13 del D.Lgs. n. 165/2001 si applicano anche ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione lavorativa pari al 70% di quella a tempo pieno? Si, perché la prestazione lavorativa è superiore al 50% di quella a tempo pieno
- Le documentazioni sono: Atti che consistono nella riproduzione di atti o fatti contenenti determinate notizie, di cui la pubblica amministrazione sia venuta a conoscenza per denuncia dei privati o per accertamento dei propri organi, al fine di precostituire una prova ufficiale
- Le espropriazioni: sono provvedimenti ablatori reali
- Le ferie di un dipendente comunale costituiscono un diritto: Irrinunciabile
- Le ferie di un dipendente comunale, salvo eccezioni, sono monetizzabili? No
- Le legalizzazioni sono: Atti che attestano non solo l'autenticità della sottoscrizione ma anche la qualifica posseduta dal pubblico ufficiale che ha sottoscritto l'atto
- Le mansioni dei pubblici impiegati sono disciplinate dal d.lgs. 165/2001, il quale dispone, tra l'altro, che: nei casi di utilizzo del dipendente in mansioni superiori, per il periodo di effettiva prestazione, il lavoratore ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore
- Le mansioni dei pubblici impiegati sono disciplinate dal d.lgs. 165/2001, il quale dispone, tra l'altro, che: nei casi di utilizzo del dipendente in mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore, per il periodo di effettiva prestazione, il lavoratore ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore
- Le norme relative alla responsabilità disciplinare del pubblico impiegato sono disciplinate: dal Testo unico del Pubblico Impiego (d.lgs. 165/2001), dai singoli Contratti Collettivi e dal Codice Civile
- Le norme sull'accesso civico previsto dal d.lgs.33/2013 prevedono: la liberta' di accesso di chiunque ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni
- Le procedure di affidamento di servizi e forniture di importo inferiore ad € 140.000,00: affidamento diretto anche senza consultazione di più operatori economici
- Le Pubbliche Amministrazioni hanno l'obbligo di pubblicare gli atti di concessione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati, di importo superiore a mille euro. Secondo quanto disciplinato dal D.Lgs. n. 33/2013 e ss.mm.ii., tale affermazione è: errata, poiché l'obbligo di pubblicazione vige per gli atti di concessione di vantaggi economici di importo superiore a tremila euro
- Le pubbliche amministrazioni possono avvalersi delle forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego: Soltanto per comprovate esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale
- Le pubbliche amministrazioni possono conferire ai dipendenti incarichi, non compresi nei compiti e doveri di ufficio, che non siano espressamente previsti o disciplinati da legge o altre fonti normative, o che non siano espressamente autorizzati? No, le pubbliche amministrazioni non possono conferire ai dipendenti incarichi, non compresi nei compiti e doveri di ufficio, che non siano espressamente previsti o disciplinati da legge o altre fonti normative, o che non siano espressamente autorizzati
- Le pubbliche amministrazioni sono tenute a pubblicare l'elenco degli incarichi conferiti o autorizzati ai propri dipendenti (art. 18, D.Lgs. n. 33/2013)? Si, con l'indicazione della durata e del compenso spettante per ogni incarico
- Le responsabilità disciplinari, amministrativo-contabili e penali: possono concorrere
- Le sanzioni amministrative previste dal D. Lgs. n. 33/2013 e ss.mm.ii. per la mancata o incompleta comunicazione obbligatoria di talune specifiche informazioni concernenti i titolari di incarichi politici sono irrogate: dall'Organismo Indipendente di Valutazione (OIV)
- Le sanzioni previste dal Regolamento UE 2016/679 sono: amministrative pecuniarie
- Le soglie di rilevanza europea, di cui all'art. 14 del D.Lgs. n.36/2023, sono periodicamente determinate: dalla Commissione europea
- Le stazioni appaltanti e gli Enti concedenti favoriscono, secondo le modalità indicate dal codice dei contratti di cui al d.lgs. 36/2023 e s.m.i., l'accesso al mercato degli operatori economici nel rispetto: dei principi di concorrenza, imparzialità, non discriminazione, pubblicità e trasparenza, proporzionalità
- L'eccesso di potere è: un vizio di legittimità dell'atto amministrativo configurabile solo con riferimento agli atti discrezionali
- L'efficacia costituisce carattere proprio dei provvedimenti amministrativi; tale carattere: È inteso come idoneità dello stesso a produrre effetti
- L'efficacia, ovvero l'esecuzione del provvedimento amministrativo, può essere sospesa? Può essere sospesa, per gravi ragioni e per il tempo strettamente necessario, dallo stesso organo che lo ha emanato ovvero da altro organo previsto dalla legge e non può comunque essere disposta o perdurare oltre i termini per l'esercizio del potere di annullamento di cui all'articolo 21-nonies
- L'esame dei documenti amministrativi è ___________ (Legge 241/1990 e s.m.i., art. 25, co. 1). gratuito
- L'esame dei documenti amministrativi, ai sensi della legge n. 241 del 1990, è: Gratuito (co. 1, art. 25, l. n. 241/1990)
- L'esecutività del provvedimento amministrativo è: Un requisito di efficacia
- L'esecutorietà del provvedimento amministrativo e cioè il potere dell'amministrazione di imporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei suoi confronti, è: Un requisito del provvedimento amministrativo limitato ai soli casi e con le modalità stabiliti dalla legge
- L'esecuzione dei contratti aventi ad oggetto lavori, servizi o forniture è diretta: Dal RUP, che controlla i livelli di qualita' delle prestazioni e nella fase dell'esecuzione, si avvale del direttore dell'esecuzione del contratto o del direttore dei lavori
- L'imperatività/autoritarietà costituisce carattere proprio dei provvedimenti amministrativi; tale carattere: Consiste nella sua idoneità a modificare situazioni giuridiche altrui, senza necessità dell'altrui consenso
- L'imperatività/autoritarietà costituisce carattere proprio dei provvedimenti amministrativi; tale carattere: Si sostanzia nella capacità di disporre della sfera giuridica altrui, prescindendo dalla prestazione del consenso dell'interessato
- L'imperatività/autoritarietà costituisce carattere proprio del provvedimento amministrativo? Si, costituiscono caratteri propri del provvedimento: unilateralità - tipicità e nominatività - imperatività/autoritarietà - inoppugnabilità - efficacia ed esecutività
- L'incapacità dell'atto amministrativo di produrre effetti giuridici è detta: nullità
- L'incompatibilità, in relazione agli amministratori locali, costituisce la condizione di chi... Risulta già titolare di altra carica non cumulabile, pur essendo stato regolarmente eletto
- L'individuazione degli elementi costitutivi del provvedimento, assume una importanza particolare in quanto la loro mancanza comporta la nullità del provvedimento. È elemento costitutivo: Oggetto
- L'individuazione degli elementi costitutivi del provvedimento, assume una importanza particolare in quanto la loro mancanza comporta la nullità del provvedimento. È elemento costitutivo: Destinatario
- L'individuazione degli elementi costitutivi del provvedimento, assume una importanza particolare in quanto la loro mancanza comporta la nullità del provvedimento. È elemento costitutivo: Volontà/Finalità
- L'individuazione degli elementi costitutivi del provvedimento, assume una importanza particolare in quanto la loro mancanza comporta la nullità del provvedimento. Non è elemento costitutivo: Riserva
- L'individuazione degli elementi del provvedimento, assume una importanza particolare in quanto, ai sensi dell'art. 21-septies, L. n. 241/1990 la mancanza di quelli essenziali comporta la nullità del provvedimento finale mentre la mancanza di quelli accidentali non inficia il provvedimento ma si considerano come non apposti. Si indichi quale tra i seguenti è un elemento accidentale. Termine
- L'inoppugnabilità costituisce carattere proprio dei provvedimenti amministrativi; tale carattere: È l'idoneità del provvedimento a divenire definitivo decorso un breve termine di decadenza per l'impugnazione
- L'inoppugnabilità costituisce carattere proprio dei provvedimenti amministrativi; tale carattere: Comporta l'impossibilità di aggredire il provvedimento da parte dei destinatari, ma non l'intangibilità dello stesso, che resta ancora soggetto ai poteri di annullamento e revoca della p.a.
- L'intestazione, elemento strutturale, del provvedimento amministrativo: È l'indicazione dell'autorità amministrativa alla quale il provvedimento e l'attività del funzionario sono imputabili
- L'istituto della revoca disciplinato dall'art. 21-quinquies della legge n. 241 del 1990: è un provvedimento di secondo grado
- L'istituto dell'annullamento d'ufficio (art. 21-nonies, l. n. 241/1990): Prevede tre condizioni: sussistenza di ragioni di interesse pubblico, esercizio del potere entro un termine ragionevole, considerazione degli interessi dei destinatari e dei controinteressati
- Lo stretto collegamento (il collante) tra il "procedimento amministrativo" e il "provvedimento amministrativo" è ciò di cui tratta l'art. 3 della Legge 241/1990 e s.m.i., ovvero: la motivazione del provvedimento amministrativo
- L'obbligo di concludere il procedimento con un provvedimento espresso, sancito dalla legge n. 241 del 1990, sussiste: Sia quando il procedimento consegua obbligatoriamente ad istanza di parte, sia quando debba essere iniziato d'ufficio
- L'obbligo di conclusione esplicita del procedimento amministrativo, sancito dalla L. n. 241/1990 e ss.mm.ii., sussiste: Sia quando il procedimento consegua obbligatoriamente ad istanza, sia quando debba essere iniziato d'ufficio
- L'obbligo di motivazione, di cui all'art. 3 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, riguarda anche i giudizi e le valutazioni dell'Amministrazione? No, riguarda solo l'attività provvedimentale dell'amministrazione
- L'obbligo per l'Amministrazione di realizzare il miglior risultato possibile, in termini di produzione di beni e servizi in rapporto alla quantità di risorse a disposizione è riconducibile al principio: Di economicità
- L'offerta presentata in fase di gara è vincolante per il concorrente? Si, è vincolante per il periodo indicato nel bando o nell'invito e, in caso di mancata indicazione, per centottanta giorni dalla scadenza del termine per la sua presentazione
- L'omessa comunicazione dell'avvio del procedimento costituisce vizio di: violazione di legge
- L'omessa comunicazione dell'avvio del procedimento, di cui all'art. 7 l.241/1990, determina l'illegittimità del provvedimento per... Violazione di legge
- L'ordine è: Un provvedimento restrittivo della sfera giuridica del destinatario mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un semplice accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti
- L'Organismo Indipendente di Valutazione [art. 44, del D.Lgs. 33/2013 e s.m.i.] verifica: la coerenza tra gli obiettivi previsti nel Piano triennale per la prevenzione della corruzione e quelli indicati nel Piano della performance, valutando altresì l'adeguatezza dei relativi indicatori
- L'organo di indirizzo adotta il Piano triennale per la prevenzione della corruzione su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza entro il 30 aprile di ogni anno. Secondo quanto sancito dalla L. n. 190/2012 e ss.mm.ii., quanto precedentemente affermato è: errato, poiché il Piano triennale per la prevenzione della corruzione viene adottato entro il 31 gennaio di ogni anno
- L'ufficio competente per i procedimenti disciplinari, ai sensi dell'art. 55-bis D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., conclude il procedimento, con l'atto di archiviazione o di irrogazione della sanzione: Entro centoventi giorni dalla contestazione dell'addebito
- L'unilateralità costituisce carattere proprio dei provvedimenti amministrativi; tale carattere: Segnala che il provvedimento non ha bisogno del concorso della volontà dei destinatari per esistere



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