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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto ambientale

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A norma del Codice dell'Ambiente (D. Lgs. 152/2006) chiunque effettua traffico illecito di rifiuti è punito con:   La pena dell'arresto e dell'ammenda in ogni caso
A norma del d.lgs. 152/2006 e s.m.i., l'autorizzazione per uno stabilimento che produce emissioni è rilasciata con riferimento:   allo stabilimento
A norma del disposto di cui al punto 16, art. 6, D.Lgs. n. 152/2006, l'autorità competente, nel determinare le condizioni per l'autorizzazione integrata ambientale, fermo restando il rispetto delle norme di qualità ambientale, deve tener conto:   Tra l'altro dei principi generali indicati nelle altre risposte
A norma del disposto di cui al punto 16, art. 6, D.Lgs. n. 152/2006, l'autorità competente, nel determinare le condizioni per l'autorizzazione integrata ambientale, fermo restando il rispetto delle norme di qualità ambientale, deve tener conto:   Tra l'altro dei principi generali indicati nelle altre risposte
A norma del disposto di cui al punto 16, art. 6, D.Lgs. n. 152/2006, l'autorità competente, nel determinare le condizioni per l'autorizzazione integrata ambientale, fermo restando il rispetto delle norme di qualità ambientale, deve tener conto:   Tra l'altro dei principi generali indicati nelle altre risposte
A norma del disposto di cui al punto 16, art. 6, D.Lgs. n. 152/2006, l'autorità competente, nel determinare le condizioni per l'autorizzazione integrata ambientale, fermo restando il rispetto delle norme di qualità ambientale, deve tener conto:   Tra l altro dei principi generali indicati nelle altre risposte
A norma del disposto di cui all'art. 14 della l.n. 447/1995, chi esercita le funzioni amministrative relative al controllo sull'osservanza della corrispondenza alla normativa vigente dei contenuti della documentazione per la valutazione previsionale del clima acustico?   Comune
A norma del disposto di cui all'art. 14 della l.n. 447/1995, chi esercita le funzioni amministrative relative al controllo sull'osservanza della disciplina stabilita all'art. 8, co. 6, relativamente al rumore prodotto dall'uso di macchine rumorose e da attività svolte all'aperto?   Comune
A norma del disposto di cui all'art. 14 della l.n. 447/1995, chi esercita le funzioni amministrative relative al controllo sull'osservanza delle prescrizioni attinenti il contenimento dell'inquinamento acustico prodotto dal traffico veicolare e dalle sorgenti fisse?   Comune
A norma del disposto di cui all'art. 14 della l.n. 447/1995, il comune esercita anche le funzioni amministrative relative al controllo sull'osservanza della disciplina stabilita all'art. 8, co. 6, relativamente al rumore prodotto dall'uso di macchine rumorose e da attività svolte all'aperto?   Si, per espressa previsione legislativa
A norma del disposto di cui all'art. 14 della l.n. 447/1995, il comune esercita anche le funzioni amministrative relative al controllo sull'osservanza delle prescrizioni attinenti il contenimento dell'inquinamento acustico prodotto dal traffico veicolare e dalle sorgenti fisse?   Si, per espressa previsione legislativa
A norma del disposto di cui all'art. 177, D.Lgs. n. 152/2006, la gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse?   Si
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. n. 152/2006, a chi compete in particolare l'adozione di criteri generali per la redazione di piani di settore per la riduzione, il riciclaggio, il recupero e l'ottimizzazione dei flussi di rifiuti?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. n. 152/2006, a chi compete in particolare l'indicazione delle misure atte ad incoraggiare la razionalizzazione della raccolta, della cernita e del riciclaggio dei rifiuti?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 195, D.Lgs. n. 152/2006, a chi compete in particolare l'individuazione di obiettivi di qualità dei servizi di gestione dei rifiuti?   Stato
A norma del disposto di cui all'art. 198, D.Lgs. n. 152/2006, chi stabilisce in particolare le misure necessarie ad ottimizzare le forme di conferimento, raccolta e trasporto dei rifiuti primari di imballaggio in sinergia con altre frazioni merceologiche, fissando standard minimi da rispettare?   Comune
A norma del disposto di cui all'art. 198, D.Lgs. n. 152/2006, chi stabilisce in particolare le misure per assicurare la tutela igienico-sanitaria in tutte le fasi della gestione dei rifiuti urbani?   Comune
A norma del disposto di cui all'art. 198, D.Lgs. n. 152/2006, chi stabilisce in particolare le modalità del conferimento, della raccolta differenziata e del trasporto dei rifiuti urbani al fine di garantire una distinta gestione delle diverse frazioni di rifiuti e promuovere il recupero degli stessi?   Comune
A norma del disposto di cui all'art. 198, D.Lgs. n. 152/2006, chi stabilisce in particolare le modalità del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani?   Comune
A norma del disposto di cui all'art. 198, D.Lgs. n. 152/2006, chi stabilisce in particolare le modalità di esecuzione della pesata dei rifiuti urbani prima di inviarli al recupero e allo smaltimento?   Comune
A norma del disposto di cui all'art. 198, D.Lgs. n. 152/2006, chi stabilisce in particolare le norme atte a garantire una distinta ed adeguata gestione dei rifiuti urbani pericolosi e dei rifiuti da esumazione ed estumulazione?   Comune
A norma del disposto di cui all'art. 2, l.n. 394/1991, le riserve naturali possono essere anche regionali?   Si, per espressa previsione legislativa
A norma dell'articolo 191 del d.lgs. 152/2006, l'ordinanza che rende possibile il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, in deroga alle disposizioni vigenti, può essere emessa dal:   Sindaco
A norma di quanto dispone l'art. 11 della l.n. 394/1991, nei parchi nazionali è consentita la modificazione del regime delle acque?   No, salvo eventuali deroghe stabilite con regolamento del parco
A norma di quanto dispone l'art. 11 della l.n. 394/1991, nei parchi nazionali è consentita l'apertura e l'esercizio di cave, di miniere e di discariche?   No, salvo eventuali deroghe stabilite con regolamento del parco
A norma di quanto dispone l'art. 11 della l.n. 394/1991, nei parchi nazionali è consentita l'asportazione di minerali?   No, salvo eventuali deroghe stabilite con regolamento del parco
A norma di quanto dispone l'art. 9 della l.n. 447/1995, qualora sia richiesto da eccezionali ed urgenti necessità di tutela della salute pubblica o dell'ambiente il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica può ordinare il ricorso temporaneo a speciali forme di contenimento o di abbattimento delle emissioni sonore, inclusa l'inibitoria parziale o totale di determinate attività?   Si
A norma di quanto dispone l'art. 9 della l.n. 447/1995, qualora sia richiesto da eccezionali ed urgenti necessità di tutela della salute pubblica o dell'ambiente il prefetto può ordinare il ricorso temporaneo a speciali forme di contenimento o di abbattimento delle emissioni sonore, inclusa l'inibitoria parziale o totale di determinate attività?   Si, nell'ambito delle proprie competenze e con provvedimento motivato
A norma di quanto dispone l'art. 9 della l.n. 447/1995, qualora sia richiesto da eccezionali ed urgenti necessità di tutela della salute pubblica o dell'ambiente il presidente della giunta regionale può ordinare il ricorso temporaneo a speciali forme di contenimento o di abbattimento delle emissioni sonore, inclusa l'inibitoria parziale o totale di determinate attività?   Si, nell'ambito delle proprie competenze e con provvedimento motivato
A norma di quanto dispone l'art. 9 della l.n. 447/1995, qualora sia richiesto da eccezionali ed urgenti necessità di tutela della salute pubblica o dell'ambiente il presidente della provincia può ordinare il ricorso temporaneo a speciali forme di contenimento o di abbattimento delle emissioni sonore, inclusa l'inibitoria parziale o totale di determinate attività?   Si, nell'ambito delle proprie competenze e con provvedimento motivato
A norma di quanto dispone l'art. 9 della l.n. 447/1995, qualora sia richiesto da eccezionali ed urgenti necessità di tutela della salute pubblica o dell'ambiente il sindaco può ordinare il ricorso temporaneo a speciali forme di contenimento o di abbattimento delle emissioni sonore, inclusa l'inibitoria parziale o totale di determinate attività?   Si, nell'ambito delle proprie competenze e con provvedimento motivato
Ai fini del D.Lgs. 152/2006 per impatti ambientali si intendono effetti significativi, diretti e indiretti, di un piano, di un programma o di un progetto, tra l'altro nei fattori:   Su tutti i fattori di cui alle altre risposte e le loro interazioni
Ai fini del d.lgs. n. 152/2006 recante norme in materia ambientale, cosa s'intende per "impatto ambientale"?   L'alterazione qualitativa e/o quantitativa dell'ambiente, inteso come sistema di relazioni fra i fattori antropici, fisici, chimici, naturalistici, climatici, paesaggistici, architettonici, culturali ed economici, in conseguenza dell'attuazione sul territorio di piani o programmi o della realizzazione di progetti relativi a particolari impianti, opere o interventi pubblici o privati, nonché della messa in esercizio delle relative attività
Ai fini della l.n. 394/1991, costituiscono il patrimonio naturale:   Le formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche e biologiche, o gruppi di esse, che hanno rilevante valore naturalistico e ambientale
Ai fini della l.n. 394/1991, le formazioni biologiche, o gruppi di esse, costituiscono patrimonio naturale del paese?   Si, se hanno rilevante valore naturalistico e ambientale
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. n. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti per "rifiuto pericoloso" si intende:   Rifiuto che presenta una o più caratteristiche di cui all'allegato I della parte quarta del citato decreto
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. n. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti, i rifiuti alimentari e di cucina prodotti da mense, servizi di ristorazione e punti vendita al dettaglio sono:   Rifiuti organici
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. n. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti, i rifiuti alimentari e di cucina prodotti da nuclei domestici sono:   Rifiuti organici
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. n. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti, i rifiuti alimentari e di cucina prodotti da ristoranti, uffici, attività all'ingrosso sono:   Rifiuti organici
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. n. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti, i rifiuti biodegradabili di giardini e parchi sono:   Rifiuti organici
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. n. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti, i rifiuti biodegradabili di giardini e parchi, rifiuti alimentari e di cucina prodotti da nuclei domestici, ristoranti, uffici, attività all'ingrosso, mense, servizi di ristorazione e punti vendita al dettaglio e rifiuti equiparabili prodotti dagli impianti dell'industria alimentare sono:   Rifiuti organici
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. n. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti, il rifiuto che presenta una o più caratteristiche di cui all'allegato I della parte quarta del citato decreto è detto:   Rifiuto pericoloso
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. n. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti, il soggetto la cui attività produce rifiuti e il soggetto al quale sia giuridicamente riferibile detta produzione (produttore iniziale) o chiunque effettui operazioni di pretrattamento, di miscelazione o altre operazioni che hanno modificato la natura o la composizione di detti rifiuti (nuovo produttore) è detto:   Produttore di rifiuti
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. n. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti, qualsiasi persona fisica o giuridica che professionalmente sviluppi, fabbrichi, trasformi, tratti, venda o importi prodotti è detto:   Produttore del prodotto
Ai fini della parte quarta del D.Lgs. n. 152/2006 afferente la gestione dei rifiuti, qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi è detto:   Rifiuto
Ai fini dell'art. 6 co. 2 lett. b) del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., viene effettuata una valutazione ambientale strategica per tutti i piani e i programmi...:   classificati come siti di importanza comunitaria per la protezione degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatica
Ai fini dell'attuazione della parte quarta del D.Lgs. n. 152/2006 sono rifiuti urbani:   I rifiuti domestici indifferenziati e da raccolta differenziata
Ai fini delle disposizioni del D.Lgs. 3-4-2006 n. 152, afferenti la tutela delle acque dall'inquinamento, cosa s'intende per "inquinante"?   Qualsiasi sostanza che possa inquinare, in particolare quelle elencate nell'Allegato 8 alla parte terza del presente D.Lgs
Ai fini delle norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione di cui al D.Lgs. n. 152/2006, un volume distinto di acque sotterranee contenute da una o più falde acquifere è chiamato:   Corpo idrico sotterraneo
Ai fini di una corretta gestione dei rifiuti, quale delle seguenti attività è scorretta?   L'abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo
Ai sensi del d.lgs. 152/2006, con l'acronimo VIA, si intende:   la valutazione d'impatto ambientale
Ai sensi del d.lgs. 152/2006, i rifiuti provenienti da attività agricole e agro-industriali sono classificati nel Codice dell'Ambiente come rifiuti:   speciali
Ai sensi del d.lgs. 152/2006, i rifiuti si distinguono in:   urbani, speciali, pericolosi e non pericolosi
Ai sensi del d.lgs. 152/2006, l'indicazione dei criteri generali per l'organizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani spetta:   allo Stato
Ai sensi del D.lgs. N. 152/2006 la pubblica amministrazione:   svolge ogni opportuna azione di carattere conoscitivo, di programmazione e pianificazione degli interventi, nonché preordinata alla loro esecuzione
Ai sensi del D.lgs. n. 152/2006 per "Autorità di Bacino" si intende:   l'autorità competente ai sensi dell'articolo 3 della direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, e dell'articolo 3 del decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49
Ai sensi del D.lgs. n. 152/2006 per "bacino idrografico" si intende:   il territorio nel quale scorrono tutte le acque superficiali attraverso una serie di torrenti, fiumi ed eventualmente laghi per sfociare al mare in un'unica foce, a estuario o delta
Ai sensi del D.lgs. n. 152/2006 per "reticolo idrografico" si intende:   l'insieme degli elementi che costituiscono il sistema drenante alveato del bacino idrografico
Ai sensi della direttiva 75/442/CEE, e della decisione 2000/532/CE, da quante cifre è composto il CER, ovvero il "Codice Europeo del Rifiuto", da attribuire ad ogni rifiuto?   Da 6 cifre
Ai sensi della normativa nazionale sul danno ambientale, di cui l'art. 300, co. 1, del D.lgs. n. 152 del 2006 e s.m.i., è danno ambientale:   qualsiasi deterioramento significativo e misurabile, diretto o indiretto, di una risorsa naturale o dell'utilità assicurata da quest'ultima
Ai sensi della normativa sulla tutela del suolo e delle acque, l'Autorità di bacino distrettuale è istituita:   in ciascun distretto idrografico (art. 63, D.lgs. 152/2006 e s.m.i.)
Ai sensi dell'art. 12 co. 2 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i soggetti competenti in materia ambientale inviano il proprio parere all'autorità competente ed all'autorità procedente...:   entro trenta giorni dalla trasmissione del documento preliminare da parte delle due autorità
Ai sensi dell'art. 13 co. 3 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., a chi spetta la redazione del rapporto ambientale?   Al proponente o all'autorità procedente
Ai sensi dell'art. 13 co. 4 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., nel rapporto ambientale debbono essere individuati, descritti e valutati...:   gli impatti significativi che l'attuazione del piano o del programma proposto potrebbe avere sull'ambiente, nonché le ragionevoli alternative che possono adottarsi in considerazione degli obiettivi e dell'ambito territoriale del piano o del programma stesso
Ai sensi dell'art. 13 co. 5 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., quale tra i seguenti documenti deve necessariamente essere allegato all'istanza per l'avvio del procedimento di valutazione di impatto ambientale?   Una sintesi non tecnica
Ai sensi dell'art. 13 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., cosa viene individuato nel rapporto ambientale?   Gli impatti significativi che l'attuazione del piano o del programma proposto potrebbe avere sull'ambiente, nonché le ragionevoli alternative che possono adottarsi in considerazione degli obiettivi e dell'ambito territoriale del piano o del programma stesso
Ai sensi dell'art. 13, co. 4, del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., cosa viene individuato nel rapporto ambientale?   Gli impatti significativi che l'attuazione del piano o del programma proposto potrebbe avere sull'ambiente, nonché le ragionevoli alternative che possono adottarsi in considerazione degli obiettivi e dell'ambito territoriale del piano o del programma stesso
Ai sensi dell'art. 177, co. 2, d.lgs. n. 152/2006, la gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse?   Sì
Ai sensi dell'art. 179 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., la gestione dei rifiuti avviene nel rispetto della seguente gerarchia:   1)prevenzione; 2)preparazione per il riutilizzo; 3)riciclaggio; 4)recupero di altro tipo (recupero di energia); 5)smaltimento
Ai sensi dell'art. 179 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., la gestione dei rifiuti avviene nel rispetto della seguente gerarchia:   prevenzione; preparazione per il riutilizzo; riciclaggio; recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia; smaltimento
Ai sensi dell'art. 182 d.lgs. 152/2006, smaltire i rifiuti urbani non pericolosi in regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti...   È vietato, salvi eventuali accordi regionali o internazionali
Ai sensi dell'art. 182, co. 2 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i rifiuti da avviare allo smaltimento finale devono essere il più possibile ridotti sia in massa che in volume, potenziando:   le attività di riutilizzo, di riciclaggio e di recupero
Ai sensi dell'art. 182, co. 2, del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i rifiuti da avviare allo smaltimento finale devono essere il più possibile ridotti sia in massa che in volume, potenziando:   le attività di riutilizzo, di riciclaggio e di recupero
Ai sensi dell'art. 183 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., la definizione giuridica di rifiuto è:   qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi
Ai sensi dell'art. 183 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., come sono classificati i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade?   Come rifiuti urbani
Ai sensi dell'art. 183 e 184 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., come sono classificati i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade?   Come rifiuti urbani
Ai sensi dell'art. 183, co. 1, d.lgs. n. 152/2006, come si chiama il prodotto ottenuto da processi integrati di digestione anaerobica?   Compost
Ai sensi dell'art. 183, co. 1, d.lgs. n. 152/2006, i rifiuti della manutenzione del verde pubblico, come foglie, sfalci d'erba e potature di alberi, nonché i rifiuti risultanti dalla pulizia dei mercati, sono:   Rifiuti urbani
Ai sensi dell'art. 183, co. 1, d.lgs. n. 152/2006, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, rifiuti di pile e accumulatori e rifiuti ingombranti, ivi compresi materassi e mobili, sono considerati:   Rifiuti urbani
Ai sensi dell'art. 184 co. 3 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., rifiuti derivanti da attività commerciali sono:   rifiuti speciali
Ai sensi dell'art. 184 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., come vengono classificati i rifiuti?   Secondo l'origine, in rifiuti urbani e rifiuti speciali e, secondo le caratteristiche di pericolosità, in rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi
Ai sensi dell'art. 188-bis del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., dov'è collocato il Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti?   Presso la competente struttura organizzativa del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
Ai sensi dell'art. 19 co. 4 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., chiunque abbia interesse può prendere visione, sul sito web, dello studio preliminare ambientale e della documentazione a corredo, presentando le proprie osservazioni all'autorità competente...:   entro e non oltre quarantacinque giorni dalla comunicazione, da parte dell'autorità competente, dell'avvenuta pubblicazione della documentazione nel proprio sito web
Ai sensi dell'art. 193 del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., la "micro-raccolta" è intesa come:   raccolta di rifiuti da parte di un unico raccoglitore o trasportatore presso più produttori o detentori, svolta con lo stesso automezzo, ovvero presso diverse unità locali dello stesso produttore, deve essere effettuata nel termine massimo di 48 ore
Ai sensi dell'art. 196 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e ss.mm.ii., quali sono, tra le altre, le competenze delle Regioni in materia di gestione dei rifiuti?   Alle Regioni competono l'elaborazione, l'approvazione e l'aggiornamento dei piani per la bonifica di aree inquinate di propria competenza
Ai sensi dell'art. 20 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., il proponente:   ha la facoltà di richiedere, prima di presentare il progetto, una fase di confronto con l'autorità competente al fine di definire la portata e il livello di dettaglio delle informazioni necessarie da considerare per la redazione dello studio di impatto ambientale
Ai sensi dell'art. 22 co. 2 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i costi per la redazione dello studio di impatto ambientale e di tutti i documenti elaborati nelle varie fasi del procedimento sono a carico...:   del proponente
Ai sensi dell'art. 23 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., l'autorità competente verifica la completezza della documentazione...:   entro quindici giorni dalla presentazione dell'istanza di VIA
Ai sensi dell'art. 247 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e ss.mm.ii., nel caso in cui il sito inquinato sia soggetto a sequestro, l'autorità giudiziaria che lo ha disposto può:   autorizzare l'accesso al sito per l'esecuzione degli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale delle aree, anche al fine di impedire l'ulteriore propagazione degli inquinanti ed il conseguente peggioramento della situazione ambientale
Ai sensi dell'art. 248 co. 2 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., il completamento degli interventi di bonifica di siti inquinati, è accertato:   dalla Provincia, mediante apposita certificazione
Ai sensi dell'art. 248 co. 2 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., il completamento degli interventi di bonifica di siti inquinati, è accertato:   dalla provincia, mediante apposita certificazione
Ai sensi dell'art. 248, co. 2, del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., il completamento degli interventi di bonifica di siti inquinati, è accertato:   dalla Provincia, mediante apposita certificazione
Ai sensi dell'art. 258 co. 4 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., sono previste sanzioni in caso di inosservanza degli obblighi connessi al formulario di identificazione?   Si, è punito chiunque effettua il trasporto di rifiuti senza il formulario o indicando nel formulario stesso dati incompleti o inesatti
Ai sensi dell'art. 268, co. 1, lett. a, del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., qual è la definizione di "inquinamento atmosferico"?   Ogni modificazione dell'aria, dovuta all'introduzione di sostanze in quantità e con caratteristiche tali da ledere la salute umana, la qualità dell'ambiente, i beni materiali o compromettere gli usi legittimi dell'ambiente
Ai sensi dell'art. 304 d.lgs. 152/2006, quando un danno ambientale non si è ancora verificato, ma esiste una minaccia imminente che si verifichi...   L'operatore interessato adotta, entro ventiquattro ore e a proprie spese, le necessarie misure di prevenzione e di messa in sicurezza
Ai sensi dell'art. 306 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., nel caso di ripristino ambientale, i rischi per la salute umana:   hanno la priorità su ogni altra criticità
Ai sensi dell'art. 306, co. 4, del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., nel caso di ripristino ambientale, i rischi per la salute umana:   hanno la priorità su ogni altra criticità
Ai sensi dell'art. 3-quater co. 2 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., l'attività della pubblica amministrazione deve essere finalizzata a consentire la migliore attuazione possibile...:   del principio dello sviluppo sostenibile
Ai sensi dell'art. 3-quater, co. 1, d.lgs. n. 152/2006, a quale principio deve conformarsi ogni attività umana giuridicamente rilevante secondo il suindicato decreto, al fine di garantire che il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni attuali non possa compromettere la qualità della vita e le possibilità delle generazioni future?   Principio dello sviluppo sostenibile
Ai sensi dell'art. 3-septies del d.lgs. n. 152/2006, chi può inviare al ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica istanze di ordine generale sull'applicazione della normativa statale in materia ambientale?   Le Province
Ai sensi dell'art. 3-septies del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, chi può inviare al ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica istanze di ordine generale sull'applicazione della normativa statale in materia ambientale?   Le Città metropolitane
Ai sensi dell'art. 3-septies del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, chi può inviare al ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica istanze di ordine generale sull'applicazione della normativa statale in materia ambientale?   I Comuni
Ai sensi dell'art. 3-septies del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, chi può inviare al ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica istanze di ordine generale sull'applicazione della normativa statale in materia ambientale?   Le associazioni di protezione ambientale a carattere nazionale
Ai sensi dell'art. 3-septies del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, chi può inviare al ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica istanze di ordine generale sull'applicazione della normativa statale in materia ambientale?   Le Regioni
Ai sensi dell'art. 3-ter del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., chi garantisce la tutela dell'ambiente, degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale?   Gli enti pubblici e privati, persone fisiche e giuridiche pubbliche o private
Ai sensi dell'art. 3-ter del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., chi garantisce l'ambiente, gli ecosistemi naturali e il patrimonio culturale?   Tutti gli enti pubblici e privati, persone fisiche e giuridiche pubbliche o private
Ai sensi dell'art. 3-ter del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, la tutela dell'ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante un'adeguata azione che sia informata, tra l'altro, al principio:   Della precauzione
Ai sensi dell'art. 3-ter del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, la tutela dell'ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante un'adeguata azione che sia informata, tra l'altro, al principio, ai sensi dell'articolo 174, co. 2, del Trattato delle unioni europee:   Chi inquina paga
Ai sensi dell'art. 5 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., cosa si intende per impatti ambientali?   effetti significativi, diretti e indiretti, di un piano, di un programma, sui seguenti fattori: popolazione e salute umana; biodiversità, con particolare attenzione alle specie e agli habitat protetti; territorio, suolo, acqua, aria e clima; beni materiali, patrimonio culturale, paesaggio
Ai sensi dell'art. 5 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, lett. c), come vengono chiamati gli effetti significativi diretti e indiretti di un piano, di un programma, di un progetto nei fattori popolazione e salute umana, biodiversità, territorio, suolo, acqua, aria e clima, beni materiali, patrimonio culturale, paesaggio, ecc.?   Impatti ambientali
Ai sensi dell'art. 5 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, lett. d) come viene definito l'insieme costituito dai beni culturali e dai beni paesaggistici, in conformità al disposto di cui all'art. 2, co. 1, del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42?   Patrimonio culturale
Ai sensi dell'art. 5 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, lett. e), come vengono definiti gli atti e i provvedimenti di pianificazione e di programmazione comunque denominati, compresi quelli cofinanziati dalla Comunità europea, nonché le loro modifiche che sono previsti da disposizioni legislative, regolamentari o amministrative?   Piani e programmi
Ai sensi dell'art. 5 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, lett. i), come viene denominato il documento che integra i progetti ai fini del procedimento di VIA?   Studio di impatto ambientale
Ai sensi dell'art. 5 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, lett. i-ter), come viene definita l'introduzione diretta o indiretta, a seguito di attività umana, di sostanze, vibrazioni, calore o rumore o più in generale di agenti fisici o chimici, nell'aria, nell'acqua o nel suolo, che potrebbero nuocere alla salute umana o alla qualità dell'ambiente, causare il deterioramento dei beni materiali, oppure danni o perturbazioni a valori ricreativi dell'ambiente o ad altri suoi legittimi usi?   Inquinamento
Ai sensi dell'art. 5 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, lett. m-ter), il provvedimento obbligatorio con eventuali osservazioni e condizioni che conclude la fase di valutazione di VAS, espresso dall'autorità competente sulla base dell'istruttoria svolta e degli esiti delle consultazioni, è chiamato:   Parere motivato
Ai sensi dell'art. 5 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, lett. o), il provvedimento di VIA deve essere:   Obbligatorio e vincolante
Ai sensi dell'art. 5 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, lett. r), in ambito ambientale, il soggetto pubblico o privato che elabora il piano, programma o progetto soggetto alle disposizioni del suindicato decreto, è definito:   Proponente
Ai sensi dell'art. 5 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, lettera e), come vengono definiti gli atti e i provvedimenti di pianificazione e di programmazione comunque denominati, compresi quelli cofinanziati dalla Comunità europea, nonché le loro modifiche che sono elaborati e/o adottati da un'autorità a livello nazionale, regionale o locale oppure predisposti da un'autorità per essere approvati, mediante una procedura legislativa, amministrativa o negoziale, che sono previsti da disposizioni legislative, regolamentari o amministrative?   Piani e programmi
Ai sensi dell'art. 5 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, lettera I-octies, come viene definita la massa espressa in rapporto a determinati parametri specifici, la concentrazione ovvero il livello di un'emissione che non possono essere superati in uno o più periodi di tempo?   Valori limite di emissione
Ai sensi dell'art. 5 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, lettera Q, in ambito ambientale, la pubblica amministrazione che elabora il piano, programma soggetto alle disposizioni del suindicato decreto, è definita:   Autorità procedente
Ai sensi dell'art. 5, lett. p), d.lgs. n. 152/2006, la pubblica amministrazione cui compete l'adozione del provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA, l'elaborazione del parere motivato, nel caso di valutazione di piani e programmi, e l'adozione dei provvedimenti di VIA, nel caso di progetti ovvero il rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale o del provvedimento comunque denominato che autorizza l'esercizio, è denominata?   Autorità competente
Ai sensi dell'art. 5, lettera l-ter, del d.lgs. n. 152/2006, a cosa corrisponde la sigla BAT che serve a limitare, in linea di massima, l'impatto ambientale nel suo complesso?   Alle migliori tecniche disponibili
Ai sensi dell'art. 54 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., cosa si intende per falda acquifera?   uno o più strati sotterranei di roccia o altri strati geologici di porosità e permeabilità sufficiente da consentire un flusso significativo di acque sotterranee o l'estrazione di quantità significative di acque sotterranee
Ai sensi dell'art. 54 del d.lgs. n. 152/2006, ai fini della sezione "Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione", le acque interne, ad eccezione delle sole acque sotterranee, le acque di transizione e le acque costiere, tranne per quanto riguarda lo stato chimico, in relazione al quale sono incluse anche le acque territoriali, sono chiamate:   Acque superficiali
Ai sensi dell'art. 54 del d.lgs. n. 152/2006, ai fini della sezione "Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione", un corpo idrico interno che scorre prevalentemente in superficie, ma che può essere parzialmente sotterraneo, è chiamato:   Fiume
Ai sensi dell'art. 54 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, ai fini della sezione "Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione", il territorio nel quale scorrono tutte le acque superficiali attraverso una serie di torrenti, fiumi ed eventualmente laghi per sfociare al mare in un'unica foce, a estuario o delta, è chiamato:   Bacino idrografico
Ai sensi dell'art. 54 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, ai fini della sezione "Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione", il territorio nel quale scorrono tutte le acque superficiali attraverso una serie di torrenti, fiumi ed eventualmente laghi per sfociare in un punto specifico di un corso d'acqua, di solito un lago o la confluenza di un fiume, è chiamato:   Sottobacino o sub-bacino
Ai sensi dell'art. 54 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, ai fini della sezione "Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione", l'area di terra e di mare, costituita da uno o più bacini idrografici limitrofi e dalle rispettive acque sotterranee e costiere che costituisce la principale unità per la gestione dei bacini idrografici, è definita:   Distretto idrografico
Ai sensi dell'art. 54 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, ai fini della sezione "Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione", tutte le acque che si trovano sotto la superficie del suolo nella zona di saturazione e a contatto diretto con il suolo o il sottosuolo vengono definite:   Acque sotterranee
Ai sensi dell'art. 54 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, ai fini della sezione "Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione", un corpo idrico superficiale creato da un'attività umana, è definito:   Corpo idrico artificiale
Ai sensi dell'art. 54 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, ai fini della sezione "Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione", un elemento distinto e significativo di acque superficiali, quale un lago, un bacino artificiale, un torrente, un fiume o canale, parte di un torrente, fiume o canale, nonché di acque di transizione o un tratto di acque costiere, è definito:   Corpo idrico superficiale
Ai sensi dell'art. 54 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., cosa s'intende per "distretto idrografico"?   Area di terra e di mare, costituita da uno o più bacini idrografici limitrofi e dalle rispettive acque sotterranee e costiere che costituisce la principale unità per la gestione dei bacini idrografici
Ai sensi dell'art. 54, lett. l), d.lgs. n. 152/2006, tra i corpi idrici superficiali rientrano laghi, fiumi e acque di transizione?   Sì, laghi, fiumi e acque di transizione
Ai sensi dell'art. 54, lett. u), d.lgs. n. 152/2006, il complesso delle azioni ed attività riferibili alla tutela e salvaguardia del territorio, dei fiumi, dei canali e collettori, degli specchi lacuali, delle lagune, della fascia costiera, delle acque sotterranee, nonché del territorio a questi connessi, aventi le finalità di ridurre il rischio idraulico, stabilizzare i fenomeni di dissesto geologico, ottimizzare l'uso e la gestione del patrimonio idrico, valorizzare le caratteristiche ambientali e paesaggistiche collegate, è:   La difesa del suolo
Ai sensi dell'art. 55 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., quali sono le azioni comprese nell'attività conoscitiva in materia di difesa del suolo?   Raccolta, elaborazione, archiviazione e diffusione dei dati
Ai sensi dell'art. 55 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., le Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, nonché le istituzioni e gli enti pubblici, anche economici, che raccolgano dati nel settore della difesa del suolo, a chi hanno l'obbligo di trasmetterli?   Alla Regione territorialmente interessata ed al Servizio geologico d'Italia - Dipartimento difesa del suolo dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)
Ai sensi dell'art. 57-bis del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., si definisce "CITE":   il Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha il compito di assicurare il coordinamento delle politiche nazionali per la transizione ecologica e la relativa programmazione
Ai sensi dell'art. 6 co. 4 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i piani di protezione civile in caso di pericolo per l'incolumità pubblica sono oggetto del decreto 152/06 e ss.mm.ii.?   no, sono esclusi
Ai sensi dell'art. 60 del decreto legislativo 152/2006, l'acronimo "ISPRA" sta per:   Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale
Ai sensi dell'art. 61 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., a quale ente spettano le funzioni relative al vincolo idrogeologico di cui al regio decreto-legge 30 dicembre 1923, n. 327?   Alle Regioni
Ai sensi dell'art. 64 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, i bacini idrografici del Bradano, Trigno e Volturno fanno parte del distretto idrografico:   Dell'Appennino meridionale
Ai sensi dell'art. 64 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, i bacini idrografici del Liri-Garigliano, Volturno, Sele e Ofanto fanno parte del distretto idrografico:   Dell'Appennino meridionale
Ai sensi dell'art. 64 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, i bacini idrografici del Serchio e della Toscana, fanno parte del distretto idrografico:   Dell'Appennino settentrionale
Ai sensi dell'art. 64 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, i bacini idrografici del Tevere, del Tronto, del Sangro, del Fiora fanno parte del distretto idrografico:   Dell'Appennino centrale
Ai sensi dell'art. 64 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, i bacini idrografici dell'Arno, del Magra, della Liguria, fanno parte del distretto idrografico:   Dell'Appennino settentrionale
Ai sensi dell'art. 65 co. 5 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., quanto tempo hanno le autorità competenti per adeguare i rispettivi piani territoriali ai contenuti del piano di bacino?   L'adeguamento deve avvenire entro 12 mesi dall'approvazione del piano di bacino
Ai sensi dell'art. 65 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., il Piano di bacino distrettuale, ha valore:   di piano territoriale di settore ed è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le norme d'uso finalizzate alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del suolo ed alla corretta utilizzazione della acque, sulla base delle caratteristiche fisiche ed ambientali del territorio interessato
Ai sensi dell'art. 65, co. 1, del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., il Piano di bacino distrettuale, ha valore:   di piano territoriale di settore ed è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le norme d'uso finalizzate alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del suolo ed alla corretta utilizzazione della acque, sulla base delle caratteristiche fisiche ed ambientali del territorio interessato
Ai sensi dell'art. 66 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., qualora i Piani di Bacino comportino un impatto ambientale su siti designati come zone di protezione speciale (ZPS) per la conservazione degli uccelli selvatici, e/o su siti di importanza comunitaria (SIC) per la protezione degli habitat naturali:   devono essere sottoposti alla verifica di assoggettabilità alla valutazione ambientale strategica (VAS)
Ai sensi dell'art. 66, co.1, del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i piani di bacino, prima della loro approvazione:   sono sottoposti a valutazione ambientale strategica (VAS) in sede statale, secondo la procedura prevista dalla parte seconda del decreto
Ai sensi dell'art. 68-bis del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, quali atti concorrono alla definizione e all'attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a livello di bacino e sottobacino idrografico, quali strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale di tali aree?   Contratti di fiume
Ai sensi dell'art. 68bis del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., i "Contratti di fiume":   concorrono alla definizione e all'attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a livello di bacino e sottobacino idrografico, quali strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale di tali aree
Ai sensi dell'art. 68-bis del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., i "Contratti di fiume":   concorrono alla definizione e all'attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a livello di bacino e sottobacino idrografico, quali strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale di tali aree
Ai sensi dell'art. 69 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i piani di bacino sono attuati attraverso piani di intervento della durata di:   3 anni
Ai sensi dell'art. 69, co. 1, del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., qual è la durata dei piani di intervento con cui si attuano i piani di bacino?   Tre anni
Ai sensi dell'art. 7 co. 5 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., in sede statale, chi è l'autorità competente ai fini della VAS e dell'AIA?   Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
Ai sensi dell'art. 7 co. 6 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., in sede regionale, quali sono i compiti della pubblica amministrazione, ai fini della VAS e dell'AIA?   Tutela, protezione e valorizzazione ambientale individuata secondo le disposizioni delle leggi regionali o delle Province autonome
Ai sensi dell'art. 72bis del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., quali enti, con il finanziamento da parte del Ministero della transizione ecologica, hanno il compito di eseguire gli interventi di rimozione o di demolizione di opere e immobili realizzati in aree soggette a rischio idrogeologico elevato o molto elevato, ovvero di opere e immobili dei quali viene comprovata l'esposizione a rischio idrogeologico, in assenza o in totale difformità del permesso di costruire?   I Comuni
Ai sensi dell'art. 73 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e ss.mm.ii., quale delle seguenti opzioni NON è uno degli obiettivi della disciplina generale per la tutela delle acque superficiali, marine e sotterranee?   Agevolare la captazione delle sorgenti e l'emungimento delle falde
Ai sensi dell'art. 74 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, lettera d, Sezione II "Tutela delle acque dall'inquinamento", nelle acque salmonicole possono vivere pesci appartenenti a specie come:   Le trote, i temoli e i coregoni
Ai sensi dell'art. 74 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, lettera N, come è definita l'area in cui la popolazione, ovvero le attività produttive, sono concentrate in misura tale da rendere ammissibile, sia tecnicamente sia economicamente in rapporto anche ai benefici ambientali conseguibili, la raccolta e il convogliamento delle acque reflue urbane verso un sistema di trattamento o verso un punto di recapito finale?   Agglomerato
Ai sensi dell'art. 74 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, lettere bb, Sezione II "Tutela delle acque dall'inquinamento", l'espressione del grado in cui un corpo idrico sotterraneo è modificato da estrazioni dirette e indirette, è definito:   Stato quantitativo
Ai sensi dell'art. 74 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, lettere ll, Sezione II "Tutela delle acque dall'inquinamento", la concentrazione di un particolare inquinante o gruppo di inquinanti nelle acque, nei sedimenti e nel biota che non deve essere superata per tutelare la salute umana e l'ambiente definita con un acronimo che ne indica la qualità ambientale. Qual è?   SQA
Ai sensi dell'art. 74 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, lettere uu-sexies, Sezione II "Tutela delle acque dall'inquinamento", un comparto dell'ambiente acquatico, vale a dire acqua, sedimenti, biota, è definito:   Matrice
Ai sensi dell'art. 74 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., cosa si intende per "abitante equivalente"?   Il carico organico biodegradabile avente una richiesta biochimica di ossigeno a 5 giorni (BOD 5) pari a 60 grammi di ossigeno al giorno
Ai sensi dell'art. 74 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., cosa si intende per "acque dolci"?   Le acque che si presentano in natura con una concentrazione di sali tale da essere considerate appropriate per l'estrazione e il trattamento al fine di produrre acqua potabile
Ai sensi dell'art. 74, Sezione II "Tutela delle acque dall'inquinamento", d.lgs. n. 152/2006, come si chiama l'area di transizione tra le acque dolci e le acque costiere alla foce di un fiume, i cui limiti esterni verso il mare sono definiti con decreto del Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica?   Estuario
Ai sensi dell'art. 74, Sezione II "Tutela delle acque dall'inquinamento", d.lgs. n. 152/2006, come si chiamano le acque reflue domestiche o il miscuglio di acque reflue domestiche, di acque reflue industriali ovvero meteoriche di dilavamento convogliate in reti fognarie, anche separate, e provenienti da agglomerato?   Reflue urbane
Ai sensi dell'art. 74, Sezione II Tutela delle acque dall'inquinamento , d.lgs. n. 152/2006, come si chiamano le acque che si presentano in natura con una concentrazione di sali tale da essere considerate appropriate per l'estrazione e il trattamento al fine di produrre acqua potabile?   Dolci
Ai sensi dell'art. 74, Sezione II Tutela delle acque dall'inquinamento , d.lgs. n. 152/2006, come si chiamano le acque provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche?   Reflue domestiche
Ai sensi dell'art. 74, Sezione II Tutela delle acque dall'inquinamento , d.lgs. n. 152/2006, qualsiasi tipo di acque reflue scaricate da edifici od impianti in cui si svolgono attività commerciali o di produzione di beni, diverse dalle acque reflue domestiche e dalle acque meteoriche di dilavamento, sono chiamate:   Reflue industriali
Ai sensi dell'art. 8 del d.lgs. n. 152/2006, co. 1, è prevista una Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS, posta alle dipendenze funzionali del:   Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica
Ai sensi dell'art. 8 del d.lgs. n. 152/2006, co. 2-bis, per lo svolgimento delle procedure di valutazione ambientale di competenza statale dei progetti compresi nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), di quelli finanziati a valere sul fondo complementare nonché dei progetti attuativi del Piano nazionale integrato per l'energia e il clima, è istituita la Commissione tecnica PNRR-PNIEC, posta:   Alle dipendenze funzionali del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica
Ai sensi dell'art. 8 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., da chi è assicurato il supporto tecnico-scientifico all'autorità competente nel caso di piani, programmi e progetti per i quali le valutazioni ambientali VIA e VAS spettano allo Stato?   Dalla Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS, composta da un numero massimo di cinquanta commissari, inclusi il Presidente e il Segretario, posta alle dipendenze funzionali del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
Ai sensi dell'art. 95 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e ss.mm.ii., in merito alla tutela quantitativa della risorsa idrica e del risparmio idrico, a quali soggetti spetta il compito di definizione degli obblighi di installazione e manutenzione in regolare stato di funzionamento di idonei dispositivi per la misurazione delle portate e dei volumi d'acqua pubblica derivati, nonché della restituzione e trasmissione dei relativi dati?   Alle Regioni
Al fine di perseguire la conservazione di associazioni vegetali o forestali, di biotopi che hanno rilevante valore naturalistico e ambientale, specie se vulnerabili, l'art. 1, l.n. 394/1991 prevede che:   I territori siano sottoposti ad uno speciale regime di tutela e di gestione
Al fine di perseguire la conservazione di specie animali o vegetali che hanno rilevante valore naturalistico e ambientale, specie se vulnerabili, l'art. 1, l.n. 394/1991 prevede che:   I territori siano sottoposti ad uno speciale regime di tutela e di gestione