Elenco in ordine alfabetico delle domande di Protesti cambiari e assegni
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- Il protesto cambiario, disciplinato dal Regio Decreto 14 dicembre 1933, n. 1669, può essere levato in diverse forme. Quale tra le seguenti opzioni riflette correttamente le modalità di redazione previste dalla normativa? Il protesto può essere redatto in forma abbreviata, purché contenga gli elementi essenziali richiesti dalla legge, tra cui l'indicazione del titolo, del debitore e la dichiarazione di rifiuto di pagamento
- Il protesto ha anche una funzione di pubblicità. Quale tra le seguenti descrizioni è corretta? È soggetto a iscrizione in registri pubblici, consentendo ai terzi di conoscere l'inadempimento del debitore
- Il protesto per mancato pagamento di cambiale pagabile a giorno fisso deve rispettare determinate tempistiche. Qual è l'opzione coerente con l'art. 54? Deve essere levato nel giorno della scadenza o in uno dei due giorni feriali seguenti, pena la decadenza
- Il protesto tardivo di cambiale produce quali effetti secondo l'art. 54? Non produce decadenza dall'azione diretta, ma fa perdere le azioni di regresso
- Il Regio Decreto 1669/1933 prevede che il protesto possa essere levato anche fuori dal comune del domicilio del debitore. Quale condizione è richiesta? Che il pubblico ufficiale abbia giurisdizione anche sul comune in cui viene levato l'atto
- In base all'art. 60 della legge assegni, cosa può richiedere il portatore dopo il mancato pagamento? Il capitale, gli interessi dal giorno della presentazione e le spese legate al protesto
- In base all'art. 63 della legge assegni, quale tra le seguenti affermazioni descrive correttamente la responsabilità dei giranti? I giranti sono responsabili in via solidale verso il portatore, come tutti gli obbligati di regresso, salvo patto contrario
- In base all'art. 69 della legge assegni, l'azione cambiaria di regresso può estendersi anche agli accessori. Qual è la previsione? Comprende l'importo dell'assegno, gli interessi e le spese del protesto e della notifica
- In base all'art. 72 della legge assegni, l'azione causale è distinta dall'azione cambiaria. Qual è la corretta implicazione? L'azione causale resta impregiudicata dalla perdita delle azioni cambiarie e segue i termini ordinari di prescrizione
- In caso di assegno bancario presentato oltre i termini, quale diritto conserva il portatore? Può agire causalmente contro il traente, ma perde le azioni cambiarie
- In caso di assegno bancario privo di provvista, quali responsabilità si configurano a carico del traente e quali azioni restano esperibili al portatore? Il traente rimane sempre personalmente obbligato verso chiunque sia portatore legittimo del titolo, indipendentemente dalla provvista, e il portatore conserva l'azione diretta contro di lui anche se decadono le azioni di regresso
- In caso di cambiale con indicazione di luogo di emissione mancante, quale regola si applica? Si presume emessa nel luogo accanto al nome del traente o, se questo manca, nel luogo di residenza del traente
- In che modo la clausola "senza protesto" incide sugli obblighi del portatore? Lo esonera dall'onere di levare protesto, pur lasciandogli impregiudicata la possibilità di agire in regresso
- In che modo la forza maggiore incide sul termine per levare protesto? Lo sospende, purché il portatore avvisi tempestivamente il proprio girante dell'impedimento
- In che modo l'assegno bancario si distingue da una semplice promessa scritta di pagamento? L'assegno è un titolo di credito a vista, che contiene l'ordine incondizionato del traente a una banca specifica di pagare una somma
- In quale caso il protesto di un assegno può essere sostituito dalla dichiarazione bancaria di mancato pagamento? Nei casi previsti espressamente dalla normativa, cioè quando la banca annota il rifiuto su modulo conforme
- In quale termine deve essere levato il protesto per conservare i diritti di regresso? Entro i termini di presentazione previsti dalla legge per ciascun titolo
- In quali circostanze un assegno privo di provvista rimane comunque valido come titolo di credito? Sempre, poiché l'assegno è valido come titolo di credito anche senza provvista, rimanendo il traente obbligato in proprio verso il portatore



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