Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto della navigazione
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- Un armatore italiano ottiene un prestito garantito da ipoteca navale. Successivamente, un creditore chirografario chiede sequestro conservativo. Il giudice lo concede. Quale effetto ha sul creditore ipotecario? Il sequestro non pregiudica l'ipoteca, che mantiene priorità nel riparto
- Un armatore tenta di trasferire la nave in un porto estero durante il sequestro. Qual è la reazione possibile? La sottrazione può integrare reato di mancata esecuzione dolosa di provvedimento del giudice
- Un creditore chirografario teme che l'armatore trasferisca la nave in acque extraeuropee. Quale misura cautelare può chiedere? Può chiedere sequestro conservativo dimostrando periculum in mora
- Un creditore francese ottiene a Genova il sequestro conservativo di una nave panamense per forniture di carburante. L'armatore sostiene che il credito non è ammesso dalla Convenzione di Bruxelles 1952. Qual è l'esito? Il sequestro è legittimo, perché i crediti da forniture necessarie al mantenimento e impiego della nave rientrano tra i crediti marittimi
- Un creditore ottiene sequestro conservativo, ma non promuove il giudizio di merito entro i termini. Che succede? Il sequestro perde efficacia e la nave è liberata
- Un sequestro conservativo è stato concesso dal giudice italiano su nave straniera. Lo Stato di bandiera contesta la misura. È valida in Italia? Sì, per il principio di territorialità
- Una banca chiede sequestro di una nave in Italia, fondando il credito su un contratto di leasing. L'armatore eccepisce che non è un credito marittimo. Ha ragione? No, perché l'Arrest Convention 1999 include anche i crediti derivanti da leasing della nave
- Una banca ha iscritto ipoteca su una nave per garantire un mutuo. Successivamente, un equipaggio non retribuito ottiene sequestro conservativo. Dopo la vendita forzata, chi è soddisfatto prima? L'equipaggio, poiché i salari sono privilegi marittimi che prevalgono sulle ipoteche
- Una nave battente bandiera delle Isole Marshall è sequestrata in Italia per crediti fiscali. È legittimo? No, perché i crediti fiscali non rientrano tra i crediti marittimi della Convenzione
- Una nave battente bandiera di Singapore è sequestrata a Venezia per credito da fornitura di bunker. L'armatore invoca la Convenzione di Bruxelles 1952. Quale norma applica il giudice? La lex fori italiana, poiché la Convenzione rinvia alla legge dello Stato in cui il sequestro è chiesto
- Una nave battente bandiera liberiana è pignorata a Napoli. L'acquirente, dopo l'asta, chiede conferma che la nave sia libera da pesi. Cosa accade? La nave è trasferita libera da pesi e vincoli, che si concentrano sul ricavato
- Una nave da crociera è sequestrata in Italia per un credito da rimborso passeggeri a seguito di annullamento viaggio. È possibile? Sì, perché la Convenzione di Bruxelles 1952 include i crediti relativi al trasporto dei passeggeri
- Una nave greca è sottoposta a sequestro conservativo a Trieste per un credito da collisione. L'armatore eccepisce che il credito non rientra nella Convenzione di Bruxelles 1952. Qual è la decisione corretta? L'eccezione è infondata, poiché i crediti da collisione sono espressamente compresi tra i crediti marittimi
- Una nave italiana è sequestrata a Genova per crediti salariali. In Inghilterra, lo stesso credito sarebbe azionato tramite maritime lien. Qual è la differenza sostanziale? In Italia si parla di privilegio marittimo codificato, in common law esiste il maritime lien che nasce *ipso iure* senza formalità
- Una nave liberiana è sequestrata in Italia per un credito da rimorchio in acque greche. L'armatore eccepisce incompetenza. È valida la misura? Sì, poiché il sequestro può essere chiesto nello Stato in cui la nave si trova, a prescindere dal luogo di nascita del credito
- Una nave mercantile battente bandiera panamense è sottoposta a sequestro conservativo mentre è ormeggiata a Genova. L'armatore la vende a un acquirente greco dopo la trascrizione del sequestro. Qual è l'effetto? La vendita è inefficace verso il creditore sequestrante, che conserva il vincolo anche contro il nuovo proprietario
- Una nave panamense è sequestrata in Italia per crediti salariali di equipaggio filippino. L'armatore invoca la giurisdizione del suo Stato di bandiera. È fondata l'eccezione? No, perché i salari sono crediti marittimi privilegiati che legittimano il sequestro nello Stato in cui la nave si trova
- Una nave pignorata è gravemente danneggiata da tempesta durante la custodia. Chi sopporta il rischio? Il debitore, in quanto proprietario, salvo colpa del custode
- Una nave sequestrata in Italia è gravata da crediti per inquinamento marino in acque francesi. Chi prevale nel riparto? I creditori ambientali, poiché i danni da inquinamento sono privilegiati ex Arrest Convention 1999
- Una nave sequestrata in Italia è poi venduta a un armatore turco. Un creditore turco contesta che i privilegi marittimi italiani siano opponibili. Qual è la regola? I privilegi italiani valgono, perché la lex fori governa il riparto sul prezzo di vendita
- Una nave sequestrata in Italia per credito marittimo viene liberata dietro cauzione. Il creditore chiede di mantenere il sequestro. Qual è la risposta? Il sequestro viene revocato, essendo la cauzione sostitutiva della nave
- Una nave sequestrata viene affidata in custodia a un soggetto nominato dal giudice. Per incuria, il custode lascia deteriorare il motore principale. Chi risponde? Il custode, per colpa nella conservazione del bene
- Una nave sotto sequestro conservativo si danneggia per incuria del custode nominato. A chi spetta il risarcimento? Al debitore proprietario, salvo diritto del creditore a pretendere integrità della garanzia
- Una nave sottoposta a sequestro conservativo viene utilizzata clandestinamente dall'armatore per un viaggio commerciale. Qual è la conseguenza giuridica? Gli atti dispositivi restano inefficaci verso il creditore sequestrante
- Una nave viene sottoposta a sequestro conservativo in Italia su richiesta di un creditore per danni ambientali da sversamento di idrocarburi. È ammissibile? Sì, perché l'Arrest Convention 1999 ha incluso i danni ambientali tra i crediti marittimi



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