Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto penale
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- I ___________ sono quelli che possono essere compiuti da chiunque. reati comuni
- I _____________ sono quei reati in cui la produzione dell'evento deve avvenire con determinate modalità. reati a forma vincolata
- I _________________ sono quelli in cui l'evento può essere procurato con qualsiasi tipo di condotta. reati a forma libera, o elastica
- I membri della commissione di collaudo di un'opera pubblica sono considerati pubblici ufficiali? Si, tutti i membri della commissione di collaudo sono pubblici ufficiali
- I reati che si esauriscono nel solo mancato compimento dell'azione dovuta si definiscono: reati omissivi propri
- I reati contro la pubblica amministrazione come il peculato e la corruzione, sono reati: propri
- I reati omissivi propri: si configura al mancato compimento dell'azione dovuta dalla norma penale
- I reati omissivi propri: si configurano al mancato compimento di un'azione imposta dalla norma penale, configurandosi come una disobbedienza
- I reati omissivi propri: si configurano al mancato compimento dell'azione dovuta dalla norma penale
- I reati si dividono in: delitti e contravvenzioni
- Il codice penale distingue tra delitti dei pubblici ufficiali contro la p.a. e delitti dei privati contro al p.a. È un delitto dei privati contro la p.a.: C.p. art. 352 - Vendita di stampati dei quali è stato ordinato il sequestro
- Il codice penale distingue tra delitti dei pubblici ufficiali contro la p.a. e delitti dei privati contro al p.a. È un delitto dei privati contro la p.a.: C.p. art. 353 - Turbata libertà degli incanti
- Il codice penale distingue tra delitti dei pubblici ufficiali contro la p.a. e delitti dei privati contro al p.a. È un delitto dei privati contro la p.a.: C.p. art. 353-bis - Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente
- Il codice penale distingue tra delitti dei pubblici ufficiali contro la p.a. e delitti dei privati contro al p.a. È un delitto dei privati contro la p.a.: C.p. art. 354 - Astensione dagli incanti
- Il codice penale distingue tra delitti dei pubblici ufficiali contro la p.a. e delitti dei privati contro al p.a. È un delitto dei privati contro la p.a.: C.p. art. 355 - Inadempimento di contratti di pubbliche forniture
- Il codice penale distingue tra delitti dei pubblici ufficiali contro la p.a. e delitti dei privati contro al p.a. È un delitto dei privati contro la p.a.: C.p. art. 356 - Frode nelle pubbliche forniture
- Il codice penale distingue tra delitti dei pubblici ufficiali contro la p.a. e delitti dei privati contro al p.a. È un delitto dei pubblici ufficiali contro la p.a.: c.p. art. 327 - Eccitamento al dispregio e vilipendio delle istituzioni, delle leggi o degli atti dell'autorità
- Il codice penale distingue tra delitti dei pubblici ufficiali contro la p.a. e delitti dei privati contro al p.a. È un delitto dei pubblici ufficiali contro la p.a.: c.p. art. 328 - Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione
- Il codice penale distingue tra delitti dei pubblici ufficiali contro la p.a. e delitti dei privati contro al p.a. È un delitto dei pubblici ufficiali contro la p.a.: c.p. art. 325 - Utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione di ufficio
- Il codice penale distingue tra delitti dei pubblici ufficiali contro la p.a. e delitti dei privati contro al p.a. È un delitto dei pubblici ufficiali contro la p.a.: c.p. art. 326 - Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio
- Il comportamento ascrivibile alla fattispecie di reato di concussione si può esplicitare: attraverso la costrizione, ad esempio con delle intimidazioni, oppure attraverso induzione, creando una pesante pressione psicologica sul soggetto
- Il delitto di "Esercizio abusivo della professione", di cui all'art. 348 c.p., richiede ai fini della sua configurabilità: La rappresentazione e volontà del soggetto agente di esercitare una professione in assenza dei requisiti richiesti dalla legge
- Il delitto di "malversazione a danno dello Stato" riguarda comportamenti relativi: a sovvenzioni statali, di altri enti pubblici o delle Comunità europee
- Il delitto di "malversazione di erogazioni pubbliche" di cui all'art. 316-bis del c.p. riguarda: I contributi, sovvenzioni, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni dello stesso tipo ottenuti dallo Stato o da altro ente pubblico o dalle Comunità europee
- Il delitto di "malversazione di erogazioni pubbliche" di cui all'art. 316-bis del c.p. riguarda: I contributi, sovvenzioni, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni dello stesso tipo ottenuti dallo Stato o da altro ente pubblico o dalle Comunità europee
- Il delitto di "malversazione di erogazioni pubbliche" riguarda: le sovvenzioni statali, di altri enti pubblici o delle Comunità europee
- Il delitto di "Peculato" è un delitto proprio: dei Pubblici ufficiali e degli incaricati di pubblico servizio
- Il delitto di concussione è compreso nei delitti: dei pubblici ufficiali contro la Pubblica Amministrazione
- Il delitto di Concussione (art. 317 c.p.) e il delitto di Corruzione in atti giudiziari (art. 319-ter c.p.): Sono delitti contro la pubblica amministrazione
- Il delitto di concussione si concretizza: soltanto se il soggetto passivo soggiace alla costrizione del Pubblico Ufficiale e non anche all'induzione per persuasione o all'induzione per frode
- Il delitto di corruzione è un reato a concorso necessario in quanto: richiede l'accordo tra il corruttore ed il pubblico ufficiale
- Il delitto di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio è un delitto contro: la Pubblica Amministrazione
- Il delitto di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio è: un delitto contro la Pubblica Amministrazione
- Il delitto di Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio (art. 319, c.p.) è: Un delitto dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione
- Il delitto di Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio (art. 319, c.p.), può essere compiuto esclusivamente da soggetti con particolari qualifiche giuridiche (pubblico ufficiale). Pertanto il delitto in questione: Appartiene ai reati propri
- Il delitto di Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, di cui all'art. 319 c.p., può essere commesso: Dai pubblici ufficiali
- Il delitto di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, disciplinato dall'art. 319 del Codice Penale, è un delitto contro: la Pubblica Amministrazione
- Il delitto di cui all'art. 316 (Peculato mediante profitto dell'errore altrui) del codice penale, è: Un reato proprio che può essere commesso solo dal pubblico ufficiale e dall'incaricato di pubblico servizio
- Il delitto di cui all'art. 318 c.p. (Corruzione per l'esercizio della funzione) può essere commesso: Soltanto dai pubblici ufficiali
- Il delitto di cui all'art. 318 c.p. (Corruzione per l'esercizio della funzione) può essere commesso: Soltanto dai pubblici ufficiali
- Il delitto di cui all'art. 319-quater c.p. (Induzione indebita a dare o promettere utilità) può essere commesso: Dai pubblici ufficiali e dagli incaricati di un pubblico servizio
- Il delitto di cui all'art. 323 c.p. (Abuso d'ufficio) può essere commesso: Dai pubblici ufficiali e dagli incaricati di un pubblico servizio
- Il delitto di cui all'art. 326 del c.p. "Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio" può essere commesso: Dai pubblici ufficiali e dagli incaricati di un pubblico servizio
- Il delitto di cui all'art. 353 c.p. " Turbata libertà degli incanti" nell'ipotesi di cui al comma 1 è punito: Con la reclusione da sei mesi a cinque anni
- Il delitto di Induzione indebita a dare o promettere utilità (art. 319 quater, c.p.) può essere compiuto esclusivamente da soggetti con particolari qualifiche giuridiche (pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio). Pertanto il delitto in questione: Appartiene ai reati propri
- Il delitto di omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale è: un delitto contro l'amministrazione della giustizia
- Il delitto di omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale, di cui all'art. 361 c.p., è: un delitto contro l'attività giudiziaria
- Il delitto di omissione di atti d'ufficio, ai sensi dell'art. 328 c.p., si configura quale reato: omissivo proprio
- Il delitto di omissione di atti d'ufficio, ai sensi dell'art. 328 c.p., si configura quale: reato omissivo proprio
- Il delitto di Peculato (art. 314 c.p.) e il delitto di Corruzione per l'esercizio della funzione (art. 318 c.p.): Sono delitti contro la pubblica amministrazione
- Il delitto di peculato di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è punito a titolo di: Dolo generico
- Il delitto di Peculato mediante profitto dell'errore altrui (art. 316 c.p.) e il delitto di Corruzione per un atto contrario a doveri d'ufficio (art. 319 c.p.): Sono delitti contro la pubblica amministrazione
- Il delitto di peculato, di cui all'art. 314 c.p., è: un reato proprio commissivo
- Il delitto di peculato, di cui all'art. 314 c.p., tutela quale bene giuridico: il prestigio, il buon andamento ed il patrimonio della pubblica amministrazione
- Il delitto di Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione è: Un delitto dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione
- Il delitto di Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione (art. 328, c.p.) può essere compiuto esclusivamente da soggetti con particolari qualifiche giuridiche (pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio). Pertanto il delitto in questione: Appartiene ai reati propri
- Il delitto di Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione, di cui all'art. 328 c.p., può essere commesso: Dal pubblico ufficiale
- Il delitto di Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio è: Un delitto dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione
- Il delitto di Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio (art. 326, c.p.) può essere compiuto esclusivamente da soggetti con particolari qualifiche giuridiche (pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio). Pertanto il delitto in questione: Appartiene ai reati propri
- Il delitto di Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio di cui all'art. 326 del c.p., può essere commesso: Dal pubblico ufficiale
- Il delitto di Utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione di ufficio (art. 325, c.p.) può essere compiuto esclusivamente da soggetti con particolari qualifiche giuridiche (pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio). Pertanto il delitto in questione: Appartiene ai reati propri
- Il delitto di Utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione di ufficio di cui all'art. 325 del c.p., può essere commesso: Dal pubblico ufficiale
- Il delitto di violazione di domicilio commessa da un pubblico ufficiale definito dall'art. 615 del codice penale, è un reato: proprio del pubblico ufficiale
- Il delitto di violenza o minaccia ad un pubblico ufficiale, di cui all'art. 336 c.p., tutela il bene giuridico: della libertà di determinazione e di azione della P.A.
- Il dispositivo dell'art. 328 del c.p. stabilisce che, il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che deve essere compiuto senza ritardo: è punito con la reclusione da sei mesi a due anni, se l'atto deve essere compiuto per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità
- Il dolo: è l'elemento soggettivo che consiste nella coscienza e volontà di commettere un fatto reato
- Il peculato è un reato che punisce: il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio
- Il peculato d'uso è: un reato autonomo, poiché per esso è necessario il dolo specifico, ovvero la volontà di fare uso momentaneo della cosa
- Il prezzo del reato è: il corrispettivo dell'esecuzione dell'illecito, pattuito e conseguito da una persona determinata
- Il profitto del reato consiste: in qualsiasi vantaggio, patrimoniale e non, tratto dall'illecito penale
- Il pubblico ufficiale che attesta come da lui ricevute dichiarazioni a lui non rese commette: Falso ideologico
- Il pubblico ufficiale che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di pubblica sicurezza, deve essere compiuto senza ritardo, commette il reato di: Rifiuto di atti d'ufficio
- Il Pubblico Ufficiale che riceve una retribuzione non dovuta per un atto d'ufficio da lui già compiuto commette il reato di: corruzione per l'esecuzione della funzione (art. 318 c.p.)
- Il Pubblico ufficiale che si appropria di denaro altrui, di cui ha la disponibilità in ragione del suo ufficio, commette: peculato
- Il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità, commette il delitto di: Concussione
- Il pubblico ufficiale che, avendo per ragione del suo ufficio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria, è punito con la reclusione da quattro a dieci anni e sei mesi. Quale reato ha commesso il pubblico ufficiale? Peculato co. 1, art. 314. c.p.
- Il pubblico ufficiale che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria, commette il delitto di: peculato
- Il pubblico ufficiale che, avendo per ragione del suo ufficio, la disponibilità di una cosa mobile altrui, se ne appropria, compie il reato di: Peculato
- Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa commette il reato di: corruzione per l'esecuzione della funzione (art. 318 c.p.)
- Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa commette il delitto di cui all'art. 318 c.p., ovvero: Corruzione per l'esercizio della funzione
- Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa commette il delitto: Corruzione per l'esercizio della funzione (art. 318, c.p.)
- Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa compie il reato di: corruzione per l'esercizio della funzione (art. 318 c.p.)
- Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità, o ne accetta la promessa, incorre nel reato di: corruzione per l'esercizio della funzione
- Il pubblico ufficiale che, per omettere o ritardare o per avere omesso o ritardato un atto del suo ufficio, riceve, per sé o per terzi, denaro o altra utilità commette il reato di: corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio
- Il pubblico ufficiale che, ricevendo o formando un atto nell'esercizio delle sue funzioni, attesta falsamente che un fatto è stato da lui compiuto o è avvenuto alla sua presenza è responsabile del delitto di: falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici
- Il pubblico ufficiale commette il reato di corruzione se per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità
- Il pubblico ufficiale o impiegato il quale, avendo ricevuto partecipazione del provvedimento che fa cessare o sospendere le sue funzioni o le sue attribuzioni, continua ad esercitarle, commette: il delitto di usurpazione di funzioni pubbliche ex art. 347 c.p.
- Il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, per procurare a sé o ad altri un indebito profitto patrimoniale, si avvale illegittimamente di notizie di ufficio, le quali debbano rimanere segrete, commette il reato di cui al terzo comma dell'art. 326 c.p.; ovvero: Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio
- Il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, per procurare a sé o ad altri un indebito profitto patrimoniale, si avvale illegittimamente di notizie di ufficio, violando l'art. 326 del c.p. commette il delitto di: Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio
- Il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto non patrimoniale o un altrui danno ingiusto, utilizza notizie di ufficio, le quali debbano rimanere segrete, commette il delitto di cui al 3° co., seconda parte, art. 326 del c.p. Tale delitto è punito: Con la reclusione fino a due anni
- Il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, agevola colposamente la conoscenza, da parte di terzi incompetenti a conoscere notizie d'ufficio che debbono rimanere segrete, commette il delitto di cui all'art. 326 del c.p.; ovvero. Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio
- Il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, rivela notizie di ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza, commette il delitto di cui al co. 1, all'art. 326 del c.p. Tale delitto è punito: Con la reclusione da sei mesi a tre anni
- Il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, rivela notizie d'ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza, commette il reato di: Rivelazione ed utilizzazione di segretti d'ufficio
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che deve essere compiuto senza ritardo, commette il delitto di cui all'art. 328 primo comma c.p., ossia: Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità commette il delitto di: Concussione
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità commette il delitto di: Concussione (art. 317, c.p.)
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità, commette il reato di: Concussione (art. 317 c.p.)
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità, quale delitto commette e qual è la pena prevista? Art. 317 c.p. Concussione. Reclusione da sei a dodici anni
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità: commette il reato di concussione
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità: commette il reato di concussione
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di norme di legge o di regolamento, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto, commette il reato di cui all'art. 323, c.p., ovvero: Abuso di ufficio
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che impiega, a proprio o altrui profitto, invenzioni o scoperte scientifiche, o nuove applicazioni industriali, che egli conosca per ragione dell'ufficio o servizio, e che debbano rimanere segrete, commette il reato di cui dell'art. 325 c.p.; ovvero: Utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione d'ufficio
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità pubblica, deve essere compiuto senza ritardo, commette il delitto di cui all'art. 328 del c.p. primo comma, ovvero: Rifiuto di atti d'ufficio
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui se ne appropria, commette il delitto di: Peculato (art. 314, c.p.)
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria quale delitto commette e qual è la pena prevista? Art. 314 c.p. Peculato. Reclusione da quattro anni a dieci anni e sei mesi
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, il quale, nell'esercizio delle funzioni o del servizio, giovandosi dell'errore altrui, riceve o ritiene indebitamente, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità quale delitto commette e qual è la pena prevista? Art. 316 c.p. Peculato mediante profitto dell'errore altrui. Reclusione da sei mesi a tre anni
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, il quale, nell'esercizio delle funzioni o del servizio, giovandosi dell'errore altrui, riceve o ritiene indebitamente, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, è punito (comma 1, art. 316 del c.p.): Con la reclusione da sei mesi a tre anni
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, il quale, nell'esercizio delle funzioni o del servizio, giovandosi dell'errore altrui, riceve o ritiene indebitamente, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità commette il reato di: Peculato mediante profitto dell'errore altrui (art. 316, c.p.)
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, il quale, nell'esercizio delle funzioni o del servizio, giovandosi dell'errore altrui, riceve o ritiene indebitamente, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, ai sensi dell'art. 316 c.p., commette il reato di... Peculato mediante profitto dell'errore altrui
- Il pubblico ufficiale, che, avendo per ragione del suo ufficio il possesso o comunque la disponibilità di cosa mobile altrui, se ne appropria al solo scopo di fare uso momentaneo della cosa, e questa, dopo l'uso momentaneo, è stata immediatamente restituita è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Quale reato ha commesso il pubblico ufficiale? Peculato d'uso co. 2, art. 314. c.p.
- Il pubblico ufficiale, che, avendo per ragione del suo ufficio il possesso o comunque la disponibilità di cosa mobile altrui, se ne appropria al solo scopo di fare uso momentaneo della cosa, e questa, dopo l'uso momentaneo, è stata immediatamente restituita è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Quale reato ha commesso il pubblico ufficiale? Peculato d'uso
- Il pubblico ufficiale, che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sè o per un terzo, denaro od altra utilita', o ne accetta la promessa, commette il delitto di: Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio
- Il reato di "Concussione" di cui all'art. 317, c.p. è commesso: Dal pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità
- Il reato di "Corruzione per l'esercizio della funzione" di cui all'art. 318, c.p. è commesso: Dal pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa
- Il reato di "Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio" di cui all'art. 319, c.p. è commesso: Dal pubblico ufficiale, che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità, o ne accetta la promessa
- Il reato di "diffusione di programmi diretti a danneggiare o interrompere un sistema informatico" è compreso fra i delitti: contro la persona
- Il reato di "Resistenza a un pubblico ufficiale", di cui all'art. 337 c.p. è punito: con la reclusione da sei mesi a cinque anni
- Il reato di concussione disciplinato dal dispositivo dell'art. 317 del c.p. è punito con: la reclusione da sei a dodici anni
- Il reato di concussione può essere commesso: esclusivamente da un pubblico ufficiale o da un incaricato di pubblico servizio
- Il reato di concussione si verifica quando: un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio, abusando della sua posizione o dei suoi poteri, costringa o induca qualcuno a dare o promettere indebitamente, a lui o a terzi, denaro o altri beni
- Il reato di concussione, disciplinato dal dispositivo dell'art. 317 del codice penale, com'è punito? Con la reclusione da sei a dodici anni
- Il reato di corruzione è: reato del pubblico ufficiale che per l'esercizio delle sue funzioni riceve indebitamente per sè o per un terzo denaro
- Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione ex art. 318 c.p. si ha quando: un pubblico ufficiale, per l'esercizio delle sue funzioni o poteri, riceve indebitamente per sé, o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa
- Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione ex art. 318 cp si ha quando: un pubblico ufficiale, per l'esercizio delle sue funzioni o poteri, riceve indebitamente per sé, o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa
- Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione, art. 318 c.p., si ha quando: un pubblico ufficiale, per l'esercizio delle sue funzioni o poteri, riceve indebitamente per sé, o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa
- Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione, art. 318 c.p., si ha quando: un pubblico ufficiale, per l'esercizio delle sue funzioni o poteri, riceve indebitamente per sé, o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa
- Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione, previsto dall'art. 318 c.p., è punibile: solo se commesso dal pubblico ufficiale al quale, peraltro, l'art. 320 c.p. parifica anche l'incaricato di un pubblico servizio che riveste la qualità di pubblico impiegato
- Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione, regolato dall'art. 318 del c.p., è: punibile solo se commesso dal pubblico ufficiale al quale, peraltro, l'art. 320 parifica anche l'incaricato di un pubblico servizio che riveste la qualità di pubblico impiegato
- Il reato di cui art. 328 c.p. (Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione) è: Un delitto contro la pubblica amministrazione
- Il reato di falso previsto dall'art. 483 c.p. resta assorbito in quello di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato: in tutti i casi in cui l'uso o la presentazione di dichiarazioni o documenti falsi costituiscano elementi essenziali della fattispecie
- Il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato si caratterizza per il fatto che: prescinde sia dalla induzione in errore sia dal verificarsi di un danno patrimoniale
- Il reato di Inquinamento ambientale di cui all'art. 452 bis c.p. è punito: Con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro 10.000 a euro 100.000
- Il reato di istigazione alla corruzione di cui all'art. 322 del Codice Penale, si concretizza quando l'offerta o la promessa di denaro non dovuta è rivolta: al pubblico ufficiale o incaricato di un pubblico servizio
- Il reato di istigazione alla corruzione passiva di cui all'art. 322 del Codice Penale, si concretizza quando l'offerta o la promessa di denaro non dovuta è rivolta: al Pubblico ufficiale o incaricato di un pubblico servizio
- Il reato di malversazione a danno dello Stato è una fattispecie: introdotta dall'art. 3, L. 26.4.1990 n. 86 e successivamente integrato dall'art. 1, L. 7.2.1992 n. 181
- Il reato di malversazione a danno dello Stato, di cui all'art. 316-bis c.p., può essere commesso solo da.. Un soggetto estraneo alla p.a.
- Il reato di malversazione di erogazioni pubbliche: può essere commesso da chiunque, estraneo alla pubblica amministrazione
- Il reato di peculato, disciplinato dall'art. 314 del c.p., si configura come un reato: proprio, in quanto può essere commesso solamente dal pubblico ufficiale o dall'incaricato di un pubblico servizio
- Il reato di peculato: è la condotta del Pubblico Ufficiale o incaricato di pubblico servizio che si appropria di denaro di cui ha disponibilità in ragione del proprio ufficio
- Il reato di rivelazione ed utilizzazione dei segreti di ufficio, di cui all'art. 326 c.p., nella forma della agevolazione, è punito: a titolo di dolo o colpa
- Il reato di turbata libertà degli incanti di cui all'art. 353 del c.p. punisce: chiunque
- Il reato di usurpazione di funzioni pubbliche quando si configura? Si tratta di un reato commesso da chi svolge delle funzioni pubbliche o si appropria di attribuzioni pubbliche senza averne titolo
- Il soggetto attivo del delitto di rivelazione ed utilizzazione di segreti d'ufficio, di cui all'art. 326 c.p., può essere: sia il pubblico ufficiale sia l'incaricato di pubblico servizio
- Il soggetto attivo del peculato è: il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio
- Il soggetto passivo del reato è: il titolare dell'interesse protetto dalla norma penale
- Il soggetto passivo del reato è: il titolare del bene giuridico leso dal reato
- Il soggetto passivo del reato è: il titolare del bene giuridico leso dal reato, ovvero la vittima del reato
- Il soggetto passivo del reato è: il titolare dell'interesse protetto dalla norma penale
- In base al Codice Penale, chi sono i soggetti attivi del reato di concussione? Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio
- In base al Codice Penale, il delitto di violenza o minaccia a pubblico ufficiale rientra tra i delitti: del privato contro la Pubblica Amministrazione
- In base al Codice Penale, il delitto di violenza o minaccia a pubblico ufficiale rientra tra i delitti: del privato contro la Pubblica Amministrazione
- In base al Codice Penale, il delitto di violenza o minaccia a pubblico ufficiale rientra tra i reati: del privato contro la Pubblica Amministrazione
- In base al Codice Penale, il pubblico ufficiale che riceve per sé o per altri, denaro o altra utilità, o ne accetta la promessa, in cambio dell'esercizio delle sue funzioni o poter, anche se tali atti sono conformi ai suoi doveri d'ufficio, commette il reato di: corruzione per l'esercizio della funzione
- In base al Codice Penale, la condanna per i delitti di peculato e concussione importa: l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, a meno che non risulti inflitta la reclusione per un tempo inferiore a tre anni
- In base al Codice Penale, se taluno offre o promette a un pubblico ufficiale denaro o altra utilità per indurlo a omettere o ritardare un atto del suo ufficio, qualora l'offerta o la promessa non sia accettata, commette il reato di: istigazione alla corruzione
- In base all'art. 316-ter del Codice Penale, quale tra i seguenti reati è un delitto contro la Pubblica Amministrazione? Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato
- In base all'art. 317 del Codice Penale, il delitto di concussione si consuma nel momento in cui: un pubblico ufficiale, abusando dei suoi poteri, costringe taluno a dare o promettere indebitamente denaro o altra utilità
- In base all'art. 319 del Codice Penale, la corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio si verifica quando: il pubblico ufficiale, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità, o ne accetta la promessa
- In base all'art. 319-bis c.p., quando viene aumentata la pena per il delitto di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio? Quando il fatto ha per oggetto il conferimento di pubblici impieghi o stipendi o pensioni o la stipulazione di contratti nei quali sia interessata l'amministrazione alla quale il pubblico ufficiale appartiene nonché il pagamento o il rimborso di tributi
- In base all'art. 319-bis del Codice Penale, quando viene aumentata la pena per il delitto di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio? Quando il fatto ha per oggetto la stipulazione di contratti nei quali sia interessata l'amministrazione alla quale il pubblico ufficiale appartiene
- In base all'art. 323-bis del Codice Penale, se nel reato di peculato i fatti sono di particolare tenuità: sussiste una circostanza attenuante speciale
- In base all'art. 337 c.p., compie reato di resistenza a pubblico ufficiale: chiunque usa violenza o minaccia per opporsi a un pubblico ufficiale o ad un incaricato di un pubblico servizio, mentre compie un atto di ufficio o di servizio, o a coloro che, richiesti, gli prestano assistenza
- In base all'art. 43 c.p., quando il delitto è oltre l'intenzione? Quando dall'azione od omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più grave di quello voluto dall'agente
- In base all'articolo 319-ter del Codice Penale, è un delitto proprio del pubblico ufficiale contro la Pubblica Amministrazione: la corruzione in atti giudiziari
- In caso di reato di traffico di influenze illecite ex. art. 346-bis c.p., se il soggetto che indebitamente fa dare o promettere, a sè o ad altri, denaro o altro vantaggio patrimoniale riveste la qualifica di pubblico ufficiale: la pena è aumentata
- In caso di sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro, il presupposto delle condotte sanzionate dall'art. 334 c.p. è rappresentato: dall'atto di sequestro del bene avvenuto nel corso di un procedimento penale o disposto dall'autorità amministrativa
- In diritto penale, NON costituisce un caso di estinzione della pena: l'oblazione
- In materia penale, il dolo, la colpa e la preterintenzione costituiscono: l'elemento soggettivo del reato
- In ordine al delitto di Astensione dagli incanti (art. 354 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Si configura quando chiunque, per denaro, dato o promesso a lui o ad altri, o per altra utilità a lui o ad altri data o promessa, si astiene dal concorrere agli incanti o alle licitazioni private per conto delle pubbliche amministrazioni
- In ordine al delitto di Astensione dagli incanti (art. 354 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: L'arresto non è consentito
- In ordine al delitto di Astensione dagli incanti (art. 354 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un delitto dei privati contro la pubblica amministrazione
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: L'abuso non è un presupposto della condotta, ma un suo elemento essenziale
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: La norma incriminatrice richiede una condotta di costrizione commessa con abuso della qualità o dei poteri
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Il reato può essere commesso anche dal funzionario di fatto
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È reato proprio che può essere commesso dal pubblico ufficiale o dall'incaricato di pubblico servizio
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Data la natura di reato proprio, soggetto attivo può essere solo il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Il fermo di indiziato di delitto è consentito
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È configurabile il tentativo
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: La pena prevista è la reclusione da sei a dodici anni
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Tale reato è caratterizzato dal costringimento
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un reato proprio
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Sono consentite le misure cautelari
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: L'autorità giudiziaria competente è il tribunale collegiale
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un delitto contro la pubblica amministrazione
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È punito con la reclusione da sei a dodici anni
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un delitto dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Il soggetto passivo del delitto di concussione è colui su cui ricade la condotta costrittiva ed è, dunque, colui che dà o promette l'utilità
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un reato plurioffensivo
- In ordine al delitto di Inadempimento di contratti di pubbliche forniture (art. 355 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Costituisce aggravante il fatto che la fornitura abbia ad oggetto cose od opere destinate ad ovviare a un comune pericolo o ad un pubblico infortunio
- In ordine al delitto di Inadempimento di contratti di pubbliche forniture (art. 355 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Si configura il delitto in oggetto quando chiunque, non adempiendo gli obblighi che gli derivano da un contratto di fornitura concluso con lo Stato, o con un altro ente pubblico, ovvero con un'impresa esercente servizi pubblici o di pubblica necessità, fa mancare, in tutto o in parte, cose od opere, che siano necessarie a uno stabilimento pubblico o ad un pubblico servizio
- In ordine al delitto di Inadempimento di contratti di pubbliche forniture (art. 355 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un delitto dei privati contro la pubblica amministrazione
- In ordine al delitto di Inadempimento di contratti di pubbliche forniture (art. 355 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un delitto dei privati contro la pubblica amministrazione
- In ordine al delitto di interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità (art. 331 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Soggetto attivo è l'esercente imprese di servizi pubblici o di pubblica necessità
- In ordine al delitto di interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità (art. 331 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: La pena è la reclusione da sei mesi ad un anno e la multa non inferiore a 516 euro; per i capi, promotori od organizzatori sono previste pene più gravi
- In ordine al delitto di interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità (art. 331 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Si tratta di reato proprio in quanto soggetto attivo è l'imprenditore di servizi pubblici o di pubblica necessità
- In ordine al delitto di interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità (art. 331 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Punisce il fatto dell'imprenditore di un servizio pubblico o di pubblica necessità che "interrompe il servizio, ovvero sospende il lavoro nei suoi stabilimenti, uffici o aziende, in modo da turbare la regolarità del servizio"
- In ordine al delitto di interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità (art. 331 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: La persona offesa dal reato è la sola P.A., non i cittadini che patiscano l'eventuale disservizio
- In ordine al delitto di peculato mediante profitto dell'errore altrui (art. 316 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un delitto dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione
- In ordine al delitto di peculato mediante profitto dell'errore altrui (art. 316 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un delitto contro la pubblica amministrazione
- In ordine al delitto di peculato mediante profitto dell'errore altrui (art. 316 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un delitto dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione
- In ordine al delitto di peculato mediante profitto dell'errore altrui (art. 316 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Appartiene ai reati propri
- In ordine al delitto di peculato mediante profitto dell'errore altrui (art. 316 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È consentito l'arresto facoltativo in flagranza
- In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che: È configurabile il tentativo
- In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che: È consentito il fermo di indiziato di delitto
- In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che: Appartiene ai reati propri
- In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che: Data la natura di reato proprio, soggetto attivo può essere solo il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio
- In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che: La pena prevista è la reclusione da quattro a dieci anni e sei mesi
- In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che: Presupposto del reato è il possesso o la disponibilità del bene da parte del pubblico ufficiale o dell'incaricato di un pubblico servizio
- In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che: Costituisce uno degli elementi del reato il possesso o la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui
- In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che: L'oggetto materiale del delitto può essere costituito da denaro o da altra cosa mobile altrui
- In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 2 (Peculato d'uso), art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che: La pena prevista è la reclusione da sei mesi a tre anni
- In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 2, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che: Appartiene ai reati propri
- In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 2, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che: Data la natura di reato proprio, soggetto attivo può essere solo il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio
- In ordine al delitto di Turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: L'autorità giudiziaria competente è il tribunale monocratico
- In ordine al delitto di Turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Si configura quando chiunque, con violenza o minaccia, o con doni, promesse, collusioni o altri mezzi fraudolenti, impedisce o turba la gara nei pubblici incanti o nelle licitazioni private per conto di pubbliche amministrazioni, ovvero ne allontana gli offerenti
- In ordine al delitto di Turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Può procedersi d'ufficio
- In ordine al delitto di Turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un delitto dei privati contro la pubblica amministrazione
- In ordine al delitto di Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 353 bis c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Si configura quando chiunque con violenza o minaccia, o con doni, promesse, collusioni o altri mezzi fraudolenti, turba il procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del bando o di altro atto equipollente al fine di condizionare le modalità di scelta del contraente da parte della pubblica amministrazione
- In ordine al delitto di Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 353 bis c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un delitto dei privati contro la pubblica amministrazione
- In ordine al delitto di Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 353 bis c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È punito con la reclusione e con la multa
- In ordine al delitto di Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 353 bis c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un reato comune
- In ordine al delitto di Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 353 bis c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un reato comune
- In ordine al delitto di Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 353 bis c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un delitto dei privati contro la pubblica amministrazione
- In ordine alla consumazione del reato, l'indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato si considera: reato istantaneo e di "pericolo" per cui l'offesa è rappresentata dalla probabilità del danno
- In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 318 c.p. - Corruzione per l'esercizio della funzione - è giuridicamente corretto affermare che: La pena è della reclusione da tre a otto anni
- In quali casi il pubblico ufficiale risponde del reato di concussione ai sensi dell'art. 317 c.p.? Quando, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente denaro o altra utilità
- In quali casi il pubblico ufficiale risponde del reato di concussione ai sensi dell'art. 317 c.p.? Quando, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o promettere indebitamente denaro o altra utilità
- In quali casi, il pubblico ufficiale risponde del reato di concussione? Quando, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o promettere indebitamente denaro o altra utilità
- In quali ipotesi sussiste il reato di concussione ai sensi dell'art.317 c.p.? Quando il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringa taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità
- In relazione al delitto di peculato è giuridicamente corretto affermare che: per la consumazione del delitto non è richiesto il verificarsi di un danno per la PA
- In relazione al delitto di peculato è giuridicamente corretto affermare che: per la consumazione del delitto non é richiesto il verificarsi di un danno per la PA
- In relazione al soggetto attivo, si distinguono: reati comuni e reati propri
- In riferimento ai reati contro la P.A., nello specifico a quanto stabilisce l'art. 325 del c.p., il pubblico ufficiale, che impiega, a proprio o altrui profitto, invenzioni o scoperte scientifiche, che egli conosca per ragione dell'ufficio o servizio, e che debbano rimanere segrete, commette il reato di: utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione d'ufficio
- In riferimento al delitto di concussione, quale delle seguenti affermazione è corretta? Oltre alla Pubblica Amministrazione, anche il privato che soggiace alla concussione è soggetto passivo di tale delitto
- In riferimento al delitto di peculato mediante profitto dell'errore altrui (art. 316 c.p.) si individui l'affermazione errata: Tale reato appartiene alla generale categoria dei reati comuni
- In tema di abuso d'ufficio, la confisca prevista dall'art. 335-bis c.p., in quanto obbligatoria: opera anche nei confronti degli aventi diritto estranei al reato
- Indicare la natura del reato di "Astensione dagli incanti" di cui all'art. 354 c.p.: reato omissivo proprio
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni in merito al reato di Utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione d'ufficio di cui all'art. 325 del c.p. è corretta. Il delitto ha natura istantanea e si consuma nel momento e nel luogo in cui avviene l'impiego dell'invenzione segreta
- Integra il delitto di "Omissione di atti d'ufficio" di cui all'art. 328 c.p., secondo comma, la condotta del pubblico ufficiale o dell'incaricato di un pubblico servizio che: entro trenta giorni dalla richiesta scritta di chi vi abbia interesse non compie un atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo



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