Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto fallimentare
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- Nel caso di apertura della liquidazione giudiziale, qual è il primo adempimento del curatore? Redigere l'inventario dei beni del debitore
- Nel caso in cui la proposta di concordato non venga omologata, il tribunale: Può aprire la liquidazione giudiziale
- Nel caso in cui un imprenditore commerciale fallito chieda l'esdebitazione, quale tra le seguenti condizioni impedisce l'accoglimento? La condanna per bancarotta fraudolenta
- Nel concordato con continuità aziendale indiretta, la gestione dell'impresa è affidata a: Un soggetto terzo che conduce l'azienda tramite affitto o cessione
- Nel concordato con continuità indiretta, la nomina del commissario giudiziale è: Obbligatoria
- Nel concordato con riserva, la proroga del termine per il deposito del piano può essere concessa: Solo una volta, per giustificati motivi
- Nel concordato preventivo in continuità aziendale, il trattamento differenziato tra creditori della stessa classe è: Ammesso se giustificato da ragioni oggettive e indicato nella proposta
- Nel concordato preventivo in continuità, la proposta prevede trattamenti differenziati per creditori appartenenti alla stessa classe. Quale tra le seguenti condizioni consente comunque l'omologazione? Che la differenziazione sia giustificata da ragioni oggettive e funzionali alla ristrutturazione
- Nel concordato preventivo, cosa comporta il mancato rispetto del piano omologato? La possibilità di chiedere la risoluzione
- Nel concordato preventivo, la domanda con riserva può essere presentata: In attesa del deposito del piano e della documentazione, nei casi urgenti
- Nel concordato preventivo, la proposta prevede il pagamento in titoli azionari di una società esterna. I creditori contestano la valutazione dei titoli. In questo caso, cosa prevede il CCII in tema di "congruità"? Deve essere attestata da un professionista indipendente
- Nel concordato preventivo, la relazione del professionista indipendente deve attestare: La veridicità dei dati aziendali e la fattibilità del piano
- Nel concordato preventivo, le classi di creditori sono obbligatorie: Quando i creditori sono trattati in modo differenziato
- Nel concordato preventivo, secondo il CCII, la proposta può prevedere: Qualunque forma di ristrutturazione, anche con atti traslativi
- Nel contesto di una procedura di liquidazione giudiziale, il curatore intende vendere una porzione consistente di beni immobili. Diversi creditori sostengono che la valutazione degli immobili sia sottostimata e richiedono una nuova perizia. In tale situazione, quale opzione è conforme al Codice della crisi? Disporre una nuova perizia tecnica nominando per legge un consulente indipendente
- Nel contesto di una procedura di liquidazione giudiziale, il curatore rileva un contratto di leasing immobiliare stipulato due anni prima dell'apertura, con durata ventennale e clausola di riscatto finale. Il contratto è oneroso per la massa ed è stato regolarmente registrato. Il locatore chiede l'immediata esecuzione delle obbligazioni. Quale potere ha il curatore riguardo a tale contratto ai sensi del CCII? Può chiedere al giudice delegato di autorizzare il mancato subentro
- Nel corso della composizione negoziata, il debitore chiede l'autorizzazione alla sospensione temporanea di un contratto pendente. Il contratto riguarda la fornitura continuativa di energia, e la controparte oppone che l'inadempimento lo priva del pagamento. Come deve procedere il tribunale secondo l'art. 22 CCII? Valutando il pregiudizio che l'adempimento può arrecare alla continuità aziendale
- Nel corso dell'omologazione di un concordato preventivo in continuità, un creditore ipotecario dissenziente contesta il piano poiché prevede il soddisfacimento solo parziale del proprio credito e in tempi dilazionati rispetto a quanto previsto per creditori di rango inferiore. Quale tra le seguenti condizioni è necessaria affinché l'omologazione possa comunque essere concessa? Il piano deve garantire al creditore un trattamento almeno pari a quanto otterrebbe in liquidazione giudiziale
- Nel corso di un accordo di ristrutturazione omologato, l'imprenditore presenta una modifica al piano per ristrutturare ulteriormente una parte del debito chirografario, in seguito a nuovi finanziamenti concessi da una banca. Alcuni creditori dissenzienti impugnano la modifica, affermando che la nuova proposta non rispetta i principi di par condicio creditorum. Quale tra le seguenti affermazioni è corretta? La modifica del piano può essere omologata se non pregiudica il soddisfacimento dei creditori
- Nel corso di un procedimento unitario, viene proposta una domanda di apertura della liquidazione giudiziale insieme a una proposta di concordato. Il tribunale accerta lo stato di insolvenza, ma rileva l'esistenza di una proposta formalmente corretta. Cosa deve fare? Valutare la proposta del debitore prima di decidere
- Nel corso di una procedura di composizione negoziata, il debitore richiede l'applicazione delle misure protettive, debitamente pubblicate nel registro delle imprese. Uno dei principali fornitori tenta comunque di procedere con la risoluzione per inadempimento di un contratto di fornitura continuativa. Il debitore si oppone invocando la violazione della misura protettiva. Qual è la corretta interpretazione giuridica? La misura protettiva impedisce anche azioni di risoluzione, salvo autorizzazione giudiziale
- Nel corso di una procedura di concordato preventivo in continuità diretta, viene nominato il commissario giudiziale. Dopo la presentazione del piano e della proposta, un creditore privilegiato presenta opposizione, sostenendo che il trattamento proposto è deteriore rispetto a quello previsto in ipotesi di liquidazione giudiziale. Il tribunale chiede al commissario di esprimere parere sul trattamento riservato a quella classe. Quale ruolo assume il parere del commissario giudiziale in tale fase? Ha funzione istruttoria e di supporto alla valutazione del tribunale
- Nel corso di una procedura di liquidazione giudiziale, il curatore individua un credito verso un soggetto estero, derivante da fornitura commerciale risalente a tre anni prima. Il debitore estero ha sede in un Paese extra-UE. Il curatore intende procedere al recupero del credito. Qual è l'azione preliminare necessaria secondo il Codice della crisi e l'ordinamento internazionale? Verificare l'eventuale esistenza di convenzioni internazionali per il riconoscimento delle procedure
- Nel corso di una procedura di liquidazione giudiziale, il curatore individua una serie di atti dispositivi del patrimonio compiuti dal debitore nei sei mesi precedenti l'apertura della procedura. Alcuni di questi atti sono apparentemente normali operazioni commerciali. Quando possono comunque essere revocati? Se compiuti con l'intento di pregiudicare la par condicio creditorum
- Nel corso di una procedura unitaria per la crisi d'impresa, il debitore ha presentato simultaneamente un ricorso per il concordato in bianco e un'istanza per il riconoscimento della composizione negoziata. Durante l'istruttoria, il tribunale si confronta con informazioni contrastanti fornite dai consulenti delle due istanze. Quale criterio dovrà essere prevalente nel decidere il percorso procedurale? La capacità del piano di garantire la par condicio tra creditori
- Nel piano attestato di risanamento, chi redige la relazione che ne certifica l'idoneità? Un professionista indipendente iscritto all'albo
- Nel piano attestato di risanamento, gli atti dispositivi posti in essere dal debitore sono esenti da revocatoria solo se: Il piano è idoneo a consentire il risanamento e pubblicato nel registro delle imprese
- Nel piano attestato di risanamento, la documentazione deve essere: Conservata dal debitore e allegata alla relazione del professionista
- Nel piano di ristrutturazione soggetto ad omologazione (PRO), i creditori privilegiati possono essere coinvolti se: Il trattamento rispetta il valore della garanzia e il creditore riceve quanto otterrebbe in liquidazione giudiziale
- Nel PRO, l'attestazione del professionista indipendente deve verificare: La convenienza del piano rispetto alla liquidazione giudiziale
- Nel PRO, l'omologazione è possibile anche senza voto favorevole se: È rispettata la regola dell'absolute priority rule
- Nel procedimento unitario disciplinato dal CCII, qual è la funzione del tribunale? Valutare la sussistenza dei presupposti per l'apertura della liquidazione giudiziale o per l'accesso ad altri strumenti
- Nel quadro dell'amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi, una società con oltre 500 dipendenti chiede l'ammissione alla procedura, ma i giudici rilevano che l'indebitamento complessivo è inferiore alla soglia prevista dall'art. 2 D.lgs. 270/1999. Qual è la corretta conseguenza? L'istanza viene rigettata per difetto dei presupposti dimensionali
- Nella composizione negoziata, il pagamento di creditori anteriori è possibile: Se l'esperto ritiene che l'atto sia funzionale alla continuità aziendale
- Nella composizione negoziata, l'esperto deve: Favorire le trattative tra debitore e creditori
- Nella composizione negoziata, quali sono le condizioni per ottenere misure protettive? La pubblicazione della richiesta nel registro delle imprese
- Nella liquidazione giudiziale, i creditori devono insinuarsi al passivo: Con ricorso depositato prima dell'udienza di verifica
- Nella procedura di liquidazione controllata, l'apertura può essere chiesta: Dal debitore o dai creditori
- Nell'accordo di ristrutturazione dei debiti, la prededuzione è attribuita: Ai finanziamenti autorizzati dal tribunale
- Nell'ambito del procedimento unitario per la regolazione della crisi, cosa comporta la mancata comparizione del debitore all'udienza? L'inammissibilità delle domande di accesso a strumenti di regolazione della crisi



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