- Per espressa previsione legislativa, il controllo di gestione negli enti locali si articola in almeno tre fasi. Si indichi quale è la prima fase (d.lgs. n. 267/2000).   Predisposizione di un piano esecutivo di gestione

- Per espressa previsione legislativa, il controllo di gestione negli enti locali si articola in almeno tre fasi. Si indichi quale è la terza fase (d.lgs. n. 267/2000).   Valutazione dei dati predetti in rapporto al piano degli obiettivi al fine di verificare il loro stato di attuazione e di misurare l'efficacia, l'efficienza ed il grado di economicità dell'azione intrapresa

- Per gli Enti Locali il Documento Unico di Programmazione (DUP):   ha un orizzonte temporale pari a quello del bilancio di previsione

- Per il d.lgs. 267/2000 e s.m.i., nell'ambito della gestione del bilancio degli Enti locali, qual è la prima fase del procedimento di spesa?   L'impegno

- Per la gestione del bilancio annuale, quando inizia e termina l'anno finanziario?   Coincide con l'anno solare

- Per l'art. 182 del d.lgs. 267/2000 e s.m.i., costituiscono fasi della spesa:   l'impegno, la liquidazione, l'ordinazione e il pagamento

- Per l'art. 183 del d.lgs. 267/2000 (TUEL), quando diventano esecutivi i provvedimenti che comportano impegni di spesa?   Con l'apposizione del visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria

- Per l'art. 186 del d.lgs. 267/2000 il risultato contabile e di amministrazione è accertato:   con l'approvazione del rendiconto dell'ultimo esercizio chiuso ed è pari al fondo di cassa aumentato dei residui attivi e diminuito dei residui passivi

- Per l'art. 189 del d.lgs. 267/2000, costituiscono residui attivi:   le somme accertate e non riscosse entro il termine dell'esercizio

- Prendendo in considerazione le fasi di gestione dell'entrata, il trasferimento delle somme riscosse nelle casse dell'ente è proprio (art. 181, comma 1, d.lgs. n. 267/2000):   Del versamento