Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto penale e reati contro la PA
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- La condanna per il delitto di concussione, con riferimento all'art. 317 c.p. del Codice Penale, comporta: l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, l'interdizione temporanea dai pubblici uffici, nell'ipotesi di condanna ad una pena inferiore ai due anni, di durata inferiore a cinque anni e non superiore ai sette
- La condanna per il reato di cui all'art. 314 Peculato comporta l'applicazione di pene accessorie? Si, per espressa previsione di cui all'art. 317 bis del c.p.
- La condanna per il reato di cui all'art. 317 Concussione comporta l'applicazione di pene accessorie? Si, per espressa previsione di cui all'art. 317 bis del c.p.
- La condanna per il reato di cui all'art. 318 Corruzione per l'esercizio della funzione comporta l'applicazione di pene accessorie? Si, per espressa previsione di cui all'art. 317 bis del c.p.
- La condanna per il reato di cui all'art. 319 Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio comporta l'applicazione di pene accessorie? Si, per espressa previsione di cui all'art. 317 bis del c.p.
- La condanna per il reato di cui all'art. 319 ter Corruzione in atti giudiziari comporta l'applicazione di pene accessorie? Si, per espressa previsione di cui all'art. 317 bis del c.p.
- La condanna per il reato di peculato, nell'ipotesi di cui al primo comma dell'art. 314, c.p.: Importa l'interdizione dai pubblici uffici e l'incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione
- La formulazione della concussione, di cui all'art. 317 del Codice Penale contempla, sotto l'aspetto della condotta: solo la costrizione
- La pena accessoria per i delitti è: L'interdizione dai pubblici uffici
- La pena per il delitto di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio viene aumentata in base all'art. 319-bis del Codice Penale quando il fatto ha per oggetto: la stipulazione di contratti nei quali sia interessata l'Amministrazione alla quale il pubblico ufficiale appartiene
- La pena per il delitto di peculato d'uso, di cui al secondo comma dell'art. 314 del c.p. è la reclusione: Da sei mesi a tre anni
- La privazione definitiva della capacità di assumere o di acquistare qualsiasi ufficio pubblico e della qualità ad esso inerente di pubblico ufficiale, secondo le vigenti norme del codice penale, deriva: dalla pena accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici
- La qualifica di pubblico ufficiale può essere riconosciuta a un soggetto al di fuori di un rapporto organico di una P.A.? Si, quando eserciti a qualsiasi titolo una pubblica funzione
- La ratio legis dell'art. 325 c.p. in materia di utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione d'ufficio è diretta a tutelare: il buon andamento della pubblica amministrazione e soprattutto l'illecito sfruttamento di una posizione di vantaggio o di una posizione privilegiata rispetto alla pluralità dei consociati e a garantire dunque l'imparzialità della stessa pubblica amministrazione
- La rivelazione, o agevolazione, da parte del pubblico ufficiale, della conoscenza, di notizie d'ufficio, che debbano rimanere segrete, a terzi giuridicamente incompetenti (non autorizzati) a conoscerne configura il delitto di: Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio (1° co., art. 326, c.p.)
- L'agevolazione colposa, da parte del pubblico ufficiale, della conoscenza, da parte di terzi incompetenti a conoscerne, di notizie d'ufficio, che debbano rimanere segrete configura il delitto di: Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio (2° co., art. 326, c.p.)
- L'art. 1 della legge n. 3 del 2019, con riferimento al reato di Corruzione per l'esercizio della funzione (art. 318, c.p.), ha: Aumentato il trattamento sanzionatorio
- L'art. 133 del c.p. precisa che il giudice nell'applicazione della pena deve tenere conto della capacità a delinquere del colpevole. Da quale elemento, tra quelli proposti, è desumibile la capacità a delinquere? Dalle condizioni di vita individuale, familiare e sociale del reo
- L'art. 203 del c.p. precisa che la qualità di persona socialmente pericolosa si desume dalle circostanze indicate nell'art. 133 ossia la gravità del reato e la capacità a delinquere del colpevole. Da quale elemento è desumibile la gravità del reato? Gravità del pericolo cagionato alla persona offesa dal reato
- L'art. 314 del codice penale descrive il reato di ______________ , che consiste nell'appropriazione di denaro o altra cosa mobile altrui di cui il soggetto qualificato aveva la disponibilità in ragione dell'ufficio o servizio. peculato
- L'art. 314 del codice penale descrive la condotta del pubblico ufficiale o incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria. Tale condotta integra gli estremi del delitto di: Peculato
- L'art. 316 bis del c.p., introdotto dalla l. 86/90 ed ulteriormente precisato dalla l. 181/92 configura la nuova ipotesi incriminatrice: Della malversazione di erogazioni pubbliche
- L'art. 317 del codice penale (Concussione) punisce: Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità
- L'art. 317 del codice penale, nella sua formulazione vigente, punisce con la pena della reclusione da 6 a 12 anni, "il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità". Di quale delitto si tratta? Concussione
- L'art. 318 c.p. tratta il reato di corruzione per l'esercizio della funzione. Il bene giuridico tutelato da questo articolo è: il corretto funzionamento ed il prestigio della Pubblica amministrazione
- L'art. 318 del codice penale (Corruzione per l'esercizio della funzione) punisce: il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa
- L'art. 319 del codice penale (Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio) punisce: Il pubblico ufficiale, che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa
- L'art. 319 del codice penale punisce la condotta del pubblico ufficiale, che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa. Tale condotta si configura come: Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio
- L'art. 319-bis del c.p. prevede delle circostanze aggravanti per il delitto di Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio" (art. 319, c.p.). La pena è aumentata se il fatto di cui all'art. 319 ha per oggetto: Il conferimento di pubblici impieghi o stipendi o pensioni
- L'art. 319-bis del c.p. prevede delle circostanze aggravanti per il reato di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio? Si
- L'art. 325 "Utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione di ufficio" del c.p. sanziona il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che: Impiega, a proprio o altrui profitto, "invenzioni, scoperte scientifiche o nuove applicazioni industriali" segrete di cui sia venuto a conoscenza per ragioni dell'ufficio o del servizio e che debbono rimane segrete
- L'art.319 codice penale prevede: Il reato di corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio
- L'articolo 319 c.p. (Corruzione per un atto contrario d'ufficio) descrive un reato: proprio
- Le disposizioni degli articoli 318 e 319 C.P: Si applicano anche agli incaricati di pubblico servizio le pene sono ridotte in misura non superiore ad un terzo (art. 320 C.P.)
- Le norme che regolano i delitti contro la pubblica amministrazione sono volte a tutelare: il buon andamento della pubblica amministrazione
- L'elemento oggettivo del peculato è costituito da una condotta di appropriazione di: denaro o di altra cosa mobile altrui disponibile per ragioni di ufficio
- L'elemento oggettivo del peculato è costituito da una condotta di appropriazione: di denaro o di altra cosa mobile altrui disponibile per ragioni di ufficio o servizio
- L'incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo servizio il possesso o comunque la disponibilità di cosa mobile altrui, se ne appropria al solo scopo di fare uso momentaneo della cosa, e questa, dopo l'uso momentaneo, è stata immediatamente restituita è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Quale reato ha commesso l'incaricato di un pubblico servizio? Peculato d'uso
- L'incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo servizio il possesso o comunque la disponibilità di cosa mobile altrui, se ne appropria al solo scopo di fare uso momentaneo della cosa, e questa, dopo l'uso momentaneo, è stata immediatamente restituita è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Quale reato ha commesso l'incaricato di un pubblico servizio? Peculato d'uso
- L'incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria, è punito con la reclusione da quattro a dieci anni e sei mesi. Quale reato ha commesso l'incaricato di un pubblico servizio? Peculato
- L'interdizione perpetua dai pubblici uffici, prevista dall'art. 317 bis del Codice Penale, può essere ridotta a temporanea? Sì, se la reclusione inflitta non è superiore a due anni
- L'interdizione perpetua del condannato dai pubblici uffici, consegue (art. 29, c.p.): Alla condanna all'ergastolo
- L'interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità (art. 331 c.p.) configura un: Reato proprio
- L'interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità (art. 331 c.p.) si configura come reato: proprio, dato che può trovare applicazione solamente nei confronti dell'imprenditore che eserciti un'impresa di servizi pubblici o di pubblica necessità
- L'utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione di ufficio, di cui tratta l'art. 325 c.p., si configura come un reato: proprio
- L'utilizzazione, da parte del pubblico ufficiale, di notizie d'ufficio, che debbano rimanere segrete, per procurare a sé o ad altri un indebito profitto patrimoniale configura il delitto di: Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio (3° co., prima parte, art. 326, c.p.)



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