Elenco in ordine alfabetico delle domande di Blocco GDPP
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- La competenza a decidere sulla revisione spetta: Alla Corte d'appello
- La Corte di Appello può disporre una misura coercitiva nei confronti della persona nei cui confronti è stata chiesta l'estradizione, prima che la domanda di estradizione sia pervenuta? Sì, in via provvisoria, su domanda dello Stato estero e a richiesta motivata del ministro della Giustizia
- La Corte di cassazione, se a seguito di un ricorso annulla con rinvio la sentenza di un tribunale monocratico o di un giudice per le indagini preliminari: dispone che gli atti siano trasmessi al medesimo tribunale, ma il giudice deve essere diverso da quello che ha pronunciato la sentenza annullata
- La decisione sui contrasti tra pubblici ministeri in materia di criminalità organizzata può spettare: Al Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, sentito il Procuratore Nazionale Antimafia
- La misura alternativa della detenzione domiciliare può essere applicata a chi è stato condannato alla pena: della reclusione non superiore a quattro anni, anche se costituente parte residua di maggior pena, o alla pena dell'arresto
- La misura cautelare, nel corso delle indagini preliminari, è disposta: Dal giudice per le indagini preliminari, sempre su richiesta del pubblico ministero
- La norma del Codice di Procedura Penale che detta le regole per l'esame testimoniale è: L'art. 499 del Codice di Procedura Penale
- La notizia di reato deve essere iscritta nel registro delle notizie di reato: immediatamente
- La parte civile può essere sottoposta ad esame delle parti? Sì, se non debba essere esaminata come testimone
- La perquisizione personale è disposta, ai sensi dell'art. 247 del Codice di Procedura Penale: quando vi è fondato motivo di ritenere che taluno occulti sulla persona il corpo del reato o cose pertinenti al reato
- La persona arrestata in flagranza ha diritto di conferire con il difensore: subito dopo l'arresto
- La persona che fornisce alla Polizia Giudiziaria generalità in relazione alle quali sussistono elementi sufficienti per ritenerne la falsità, può essere arrestata? No, ma può essere trattenuta negli uffici di Polizia giudiziaria per il tempo necessario all'identificazione
- La persona nei cui confronti è stata richiesta l'estradizione può essere sottoposta a misure coercitive? Sì, a richiesta del ministro della Giustizia
- La persona offesa dal reato: in ogni stato e grado del procedimento può presentare memorie e, con esclusione del giudizio di cassazione, indicare elementi di prova
- La polizia giudiziaria nel processo penale quando compie atti od operazioni che richiedono specifiche competenze tecniche: Può avvalersi di persone idonee le quali non possono rifiutare la propria opera
- La Polizia Giudiziaria se opera sul luogo o nell'immediatezza del fatto, può assumere notizie e indicazioni dalla persona nei cui confronti vengono svolte le indagini, senza la presenza del difensore? Si, può farlo quando ciò è imposto dalla necessità di evitare un imminente pericolo per la libertà, l'integrità fisica o la vita di una persona
- La pubblicazione delle generalità della persona offesa minorenne: è vietata fino a quando non raggiunge la maggiore età
- La querela è: una dichiarazione nella quale si manifesta la volontà di procedere in ordine a un fatto previsto dalla legge come reato
- La revoca della sentenza di non luogo a procedere: può essere disposta dal giudice per le indagini preliminari su richiesta del pubblico ministero se dopo la pronuncia della sentenza sopravvengono o si scoprono nuove fonti di prova che, da sole o unitamente a quelle già acquisite, possono determinare il rinvio a giudizio
- La richiesta di patteggiamento preannunciata nel corso dell'udienza preliminare ma mai formalizzata: è inesistente, in quanto inidonea ad integrare una proposta negoziale
- La richiesta di riesame può essere proposta anche dal difensore dell'imputato (art. 309, comma 3, c.p.p.)? Sì ed il difensore ha dieci giorni dalla notificazione dell'avviso di deposito dell'ordinanza che dispone la misura per proporla
- La richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero: contiene l'enunciazione, in forma chiara e precisa, del fatto, delle circostanze aggravanti e di quelle che possono comportare l'applicazione di misure di sicurezza, con l'indicazione dei relativi articoli di legge
- La richiesta di trasmissione degli atti a un diverso Pubblico Ministero per ragioni di competenza: non può essere riproposta a pena di inammissibilità, salvo che sia basata su fatti nuovi e diversi
- La riunione dei procedimenti penali pendenti davanti al medesimo giudice può essere disposta, tra l'altro: quando sono nello stesso stato e grado
- La violazione del divieto di pubblicazione degli atti coperti da segreto, a norma dell'art. 114 c.p.p., costituisce: salve le sanzioni previste dalla legge penale, un illecito disciplinare quando il fatto è commesso da impiegati dello Stato o di altri enti pubblici ovvero da persone esercenti una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato
- La violazione del divieto di pubblicazione di atti coperti dal segreto: salve le sanzioni previste dalla legge penale, costituisce illecito disciplinare quando il fatto è commesso da impiegati dello Stato o di altri enti pubblici ovvero da persone esercenti una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato
- L'applicazione delle misure cautelari compete: al Giudice che procede; prima dell'esercizio dell'azione penale, al Giudice per le indagini preliminari
- L'art 616 c.p.p. dispone che con il provvedimento che dichiara inammissibile o rigetta il ricorso per Cassazione, la parte privata che lo ha proposto è condannata al pagamento delle spese del procedimento. Se il ricorso è dichiarato inammissibile, la parte privata è inoltre condannata con lo stesso provvedimento al pagamento a favore della cassa, delle ammende di una somma, che può essere aumentata fino al triplo tenuto conto della causa di inammissibilità del ricorso: Da euro 258 a euro 2.065
- L'art. 4 del Codice di Procedura Penale: Tratta delle regole per la determinazione della competenza
- L'art. 415-bis del Codice di Procedura Penale prevede che, quando il Pubblico Ministero, a seguito delle richieste dell'indagato, dispone nuove indagini, queste devono essere compiute entro: Trenta giorni dalla presentazione della richiesta
- L'art. 458 del Codice di Procedura Penale, prevede che l'imputato, a pena di decadenza, può chiedere il giudizio abbreviato, depositando nella cancelleria del giudice per le indagini preliminari la richiesta, con la prova della avvenuta notifica al P.M. entro: Quindici giorni dalla notificazione del decreto di giudizio immediato
- L'art. 468 del codice di procedura penale dispone che le parti che intendono chiedere l'esame di testimoni, periti o consulenti tecnici devono,... A pena di inammissibilità, depositare in cancelleria, almeno sette giorni prima della data fissata per il dibattimento, la lista con l'indicazione delle circostanze su cui deve vertere l'esame
- L'art. 499 del c.p.p. detta le regole per l'esame testimoniale; sono ammesse le domande che tendono a ledere il rispetto della persona? No, l'esame testimoniale si deve svolgere mediante domande su fatti specifici
- L'art. 55 del Codice di Procedura Penale stabilisce che la polizia giudiziaria deve ricercare gli autori del reato e compiere gli atti necessari per assicurare le fonti di prova. Tale attività può essere svolta: Dagli ufficiali e dagli agenti di polizia giudiziaria, anche di propria iniziativa
- L'art. 666 c.p.p. afferma che il Giudice dell'esecuzione procede: a richiesta del Pubblico Ministero, dell'interessato o del difensore
- L'art. 681, primo comma, del Codice di Procedura Penale, stabilisce che la domanda di grazia, diretta al Presidente della Repubblica, è sottoscritta dal condannato o dagli altri soggetti ivi indicati ed è presentata al: Ministro della Giustizia
- L'articolo 471 del Codice di Procedura Penale stabilisce, al primo comma, che: L'udienza è pubblica a pena di nullità
- L'avviso di conclusione delle indagini preliminari contiene, tra l'altro: La sommaria enunciazione del fatto per cui si procede, le norme di legge che si assumono violate, la data e il luogo del fatto
- Le misure cautelari richieste da uno Stato estero nei confronti della persona della quale è domandata l'estradizione sono revocate quando: entro quaranta giorni dalla comunicazione allo Stato estero dell'applicazione delle misure non sono pervenuti al ministero degli Esteri o a quello della Giustizia la domanda di estradizione e i documenti previsti
- Le misure cautelari sono disposte quando: sussistono specifiche e inderogabili esigenze attinenti alle indagini, in relazione a situazioni di concreto e attuale pericolo per l'acquisizione delle prove
- Le notificazioni all'imputato detenuto sono eseguite: nel luogo di detenzione mediante consegna di copia alla persona
- Le trascrizioni delle registrazioni o le stampe in forma intelligibile delle informazioni contenute nei flussi di comunicazioni informatiche o telematiche da acquisire: sono disposte dal giudice e inserite nel fascicolo per il dibattimento
- L'esame testimoniale di persona infraquattordicenne è condotto: dal presidente del collegio su domande e contestazioni delle parti
- L'esercizio dell'azione penale spetta: al Pubblico Ministero
- L'estradando a cui è stata applicata una misura coercitiva deve essere identificato? Sì, al più presto e comunque entro cinque giorni dall'esecuzione della misura o dalla convalida di cui all'art. 716 c.p.p.
- L'imputato e il pubblico ministero possono chiedere al giudice l'applicazione di una sanzione sostitutiva o di una pena pecuniaria, diminuita fino ad un terzo, ovvero di una pena detentiva quando questa non superi: cinque anni soli o congiunti a pena pecuniaria
- L'imputato può proporre una richiesta di riesame dell'ordinanza che dispone una misura coercitiva? Sì, entro dieci giorni dall'esecuzione o notificazione del provvedimento, salvo che si tratti di ordinanza emessa a seguito di appello del Pubblico Ministero
- L'intercettazione di conversazioni o comunicazioni telefoniche è disciplinata: Dal codice di procedura penale



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