Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto penitenziario
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- I provvedimenti che impongono limitazioni nella corrispondenza epistolare e telegrafica e nella ricezione della stampa nei confronti del condannato, di cui all'art. 18-ter della L. n. 354/1975 e ss.mm.ii.: sono adottati con decreto motivato, su richiesta del Pubblico Ministero o su proposta del direttore dell'istituto
- Il condannato ammesso alla semilibertà sostitutiva, di cui all'art. 55 della L. n. 689/1981 e ss.mm.ii., è obbligato a trascorrere nell'istituto di pena: almeno otto ore al giorno
- Il condannato ammesso alla semilibertà sostitutiva, di cui all'art. 55 della L. n. 689/1981 e ss.mm.ii., è sottoposto a un programma di trattamento: predisposto dall'Ufficio di esecuzione penale esterna ed approvato dal giudice
- Il lavoro di pubblica utilità sostitutivo, di cui all'art. 56-bis della L. n. 689/1981 e ss.mm.ii., comporta per il condannato lo svolgimento di una prestazione lavorativa che abbia una durata massima settimanale pari a: quindici ore
- Il lavoro di pubblica utilità sostitutivo, di cui all'art. 56-bis della L. n. 689/1981 e ss.mm.ii., comporta per il condannato lo svolgimento di una prestazione lavorativa che abbia una durata minima settimanale pari a: sei ore
- Il lavoro di pubblica utilità sostitutivo, di cui all'art. 56-bis della L. n. 689/1981 e ss.mm.ii., comporta per il condannato lo svolgimento di una prestazione lavorativa che abbia una durata massima giornaliera pari a: otto ore
- Il peculio dei condannati e degli internati, così come specificato dal D.P.R. n. 230/2000 e ss.mm.ii.: si distingue in fondo vincolato e fondo disponibile
- Il peculio dei detenuti e degli internati, di cui all'art.25 della L. n. 354/1975 e ss.mm.ii.: è costituito, tra l'altro, dal denaro ricavato dalla vendita degli oggetti di loro proprietà
- Il provvedimento di sorveglianza particolare, di cui all'art. 14-bis della L. n. 354/1975 e ss.mm.ii., è comunicato: immediatamente al Magistrato di sorveglianza
- Il provvedimento relativo ad un'istanza di permesso, secondo quanto disciplinato dall'art. 30-bis della L. n. 354/1975 e ss.mm.ii., è comunicato: al Pubblico ministero e all'interessato
- Il regime di sorveglianza particolare, di cui all'art. 14-bis della L. n. 354/1975 e ss.mm.ii., è disposto: con provvedimento motivato dell'Amministrazione penitenziaria previo parere del Consiglio di disciplina integrato da due esperti ex art. 80 della medesima legge
- Il regime di sorveglianza particolare, di cui all'art. 14-bis della L. n. 354/1975 e ss.mm.ii., può essere disposto: nei confronti di imputati, condannati e internati
- In accordo alla disciplina dettata dalla L. n.354/1975 e ss.mm.ii., la Commissione che predispone il regolamento interno dell'istituto è presieduta: dal Magistrato di sorveglianza
- In accordo con quanto previsto dalla L. n. 354/1975 e ss.mm.ii., particolare cura è dedicata alla formazione culturale e professionale dei detenuti di età inferiore ai: venticinque anni
- In casi eccezionali di rivolta o di altre gravi situazioni di emergenza, così come disposto dalla L. n. 354/1975 e ss.mm.ii., quale, tra i seguenti organi, ha facoltà di sospendere nell'istituto interessato o in parte di esso l'applicazione delle normali regole di trattamento dei detenuti e degli internati? Il Ministro della giustizia
- In riferimento alla L. n. 354/1975 e ss.mm.ii., le detenute e le internate possono essere ammesse alla cura e all'assistenza all'esterno dei figli di età: non superiore agli anni dieci



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