- I delitti di "Corruzione per l'esercizio delle funzioni" e di "Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio", in base al codice penale, sono ipotizzabili anche nei confronti dell'incaricato di pubblico servizio dipendente comunale?   Sì

- I primi tre articoli del Codice Penale stabiliscono i principi di:   legalità, irretroattività e obbligatorietà della legge penale

- I reati in cui la pena è aumentata per il verificarsi di un evento ulteriore addebitato al soggetto agente, in base all'art. 83 c.p., indipendentemente da ogni previsione o volontà si definiscono:   reati aberranti

- I reati monosoggettivi ai sensi dell'art. 110 c.p. possono essere commessi:   da uno o più soggetti attivi

- I soggetti legittimati a richiedere il risarcimento del danno causato dal reato, in base alle disposizioni del codice penale, sono:   tutti i soggetti che dal reato abbiano subito un danno

- Il cittadino che commette all'estero un delitto comune, ai sensi del codice penale è punito secondo la legge penale italiana:   se il delitto è punito dalla legge italiana con l'ergastolo o con la reclusione non inferiore nel minimo a tre anni, sempre che si trovi nel territorio dello Stato

- Il codice penale prevede ipotesi in cui ad una persona può essere applicata una pena per un fatto previsto dalla legge come reato, se al momento in cui lo ha commesso, non era imputabile?   No, senza eccezioni

- Il conseguire indebitamente, mediante l'utilizzo di dichiarazioni false, mutui agevolati erogati da enti pubblici costituisce, secondo quanto previsto dall'art. 316 ter c.p.:   delitto o illecito amministrativo, a seconda della somma indebitamente percepita, salvo che il fatto costituisca il reato di cui all'art. 640 bis c.p.

- Il delitto di "corruzione per l'esercizio della funzione" è un delitto:   proprio del Pubblico Ufficiale e dell'incaricato di pubblico servizio

- Il delitto di "istigazione alla corruzione" si concretizza, secondo il codice penale:   se la promessa di denaro o altra utilità non è accettata dal Pubblico Ufficiale

- Il delitto di concussione commesso del dipendente pubblico nell'esercizio delle sue funzioni, secondo il codice penale, si concretizza:   soltanto se il soggetto passivo soggiace alla costrizione del Pubblico Ufficiale e non anche all'induzione per persuasione o all'induzione per frode

- Il delitto di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, in conformità all'art. 319 c.p., è punito con:   la reclusione da sei a dieci anni

- Il delitto di falsa dichiarazione ad un Pubblico Ufficiale sulla propria identità è aggravato, in conformità alle previsioni dell'art. 495 c.p.:   esclusivamente se è resa da un imputato all'Autorità Giudiziaria

- Il delitto di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, previsto dal codice penale, è:   compreso tra i delitti contro la Pubblica Amministrazione

- Il delitto di resistenza a Pubblico Ufficiale, previsto dall'art. 337 c.p., è ipotizzabile anche nei confronti dell'incaricato di pubblico servizio?   Sì, è previsto nella stessa disposizione

- Il delitto di rifiuto di atti d'ufficio, previsto dall'art. 328 c.p., è un delitto:   proprio dei Pubblici Ufficiali e degli incaricati di pubblico servizio

- Il delitto di rivelazione di segreti d'ufficio, con riferimento all'art. 326 c.p.:   è un delitto proprio dei Pubblici Ufficiali e degli incaricati di pubblico servizio

- Il delitto di violenza a Pubblico Ufficiale, ai sensi del codice penale, è compreso nei delitti:   dei privati contro la Pubblica Amministrazione

- Il dipendente di un ente privato concessionario di un servizio pubblico, che si appropria del denaro versato dagli utenti e riscosso nell'ambito delle sue attribuzioni, commette il reato di:   peculato

- Il diritto di querela per i minori che hanno compiuto i 14 anni è esercitato:   dal minore stesso o, in sua vece, dal genitore o dal tutore

- Il diritto di querela, vista la disposizione dell'art. 124 c.p., non può essere esercitato:   decorsi tre mesi dal giorno della notizia del fatto che costituisce reato, salvo che la legge disponga altrimenti

- Il fenomeno in base al quale il trascorrere di un periodo di tempo comporta, a norma del codice penale, l'estinzione del reato viene denominato:   prescrizione

- Il Giudice con la sentenza di condanna, secondo quanto disposto dal codice penale, può disporre, in relazione alle condizioni economiche del condannato, che la pena pecuniaria:   venga pagata in rate mensili da sei a sessanta

- Il Giudice durante l'istruzione o il giudizio può applicare in via provvisoria, ai sensi dell'art. 206 c.p., solo:   talune misure di sicurezza detentive

- Il Giudice penale, nei limiti della discrezionalità riconosciutagli dalla legge ai sensi dell'art. 132 c.p., nell'aumentare o diminuire la pena:   non può oltrepassare i limiti fissati dalla legge per ciascuna pena, salvo i casi espressamente determinati dalla legge

- Il Giudice può discrezionalmente aggiungere alla pena della reclusione la pena della multa non prevista dalla legge, viste le norme del codice penale:   solo per i delitti determinati da motivi di lucro

- Il Giudice può ordinare, con riferimento all'art. 163 c.p., la sospensione condizionale della pena nel pronunciare sentenza di condanna alla reclusione congiunta a multa:   quando la multa, congiunta alla pena detentiva e ragguagliata secondo i criteri stabiliti, sia equivalente alla reclusione non superiore, nel complesso, a due anni

- Il giudice, nel quantificare la pena da infliggere, in conformità alle norme del codice penale, può aumentarla nei confronti di colui che, dopo essere stato condannato per un reato, anche se colposo, ne ha commesso un altro?   No, l'aumento di pena conseguente alla recidiva può essere applicato solo nelle ipotesi di delitti non colposi

- Il giudizio di pericolosità sociale, ai sensi delle disposizioni del codice penale, comporta:   l'applicazione di una misura di sicurezza

- Il minore di anni diciotto, che abbia commesso il fatto dopo il compimento dei quattordici anni ed in stato di piena capacità di intendere e di volere, al quale è stata inflitta una pena detentiva inferiore a cinque anni, può essere punito ai sensi dell'art. 98 c.p.:   solo con la pena principale, senza pene accessorie

- Il pagamento della somma corrispondente all'oblazione nelle contravvenzioni penali punite con la sola ammenda, con riferimento alle disposizioni del codice penale, deve avvenire:   prima dell'apertura del dibattimento o prima del decreto di condanna

- Il pagamento della somma corrispondente all'oblazione nelle contravvenzioni penali punite con pene alternative deve avvenire secondo l'art. 162-bis c.p.:   prima dell'apertura del dibattimento o prima del decreto di condanna

- Il pagamento della somma corrispondente all'oblazione nelle contravvenzioni penali punite con pene alternative può avvenire, ai sensi dell'art. 162 c.p., fino a prima dell'apertura del dibattimento?   Sì

- Il perdono giudiziale per i minori degli anni diciotto può essere concesso dal Giudice, con riferimento alle norme del codice penale:   prima di pronunciare il rinvio a giudizio o nella sentenza

- Il principio del "favor rei" di cui all'art. 2 c.p. si applica:   nell'ipotesi che la vecchia norma fosse più favorevole al reo che nell'ipotesi che la nuova norma sia più favorevole al reo, salvo, in ogni caso, che sia stata pronunciata sentenza irrevocabile

- Il privato che concorre col pubblico ufficiale nel reato di peculato risponde, in base alle norme del codice penale:   anch'egli del reato di peculato

- Il pubblico impiegato, il quale continua ad esercitare le sue attribuzioni dopo il provvedimento che le sospende, commette il delitto ex art. 347 c.p.:   solo se ha ricevuto partecipazione del provvedimento che sospende o fa cessare le sue attribuzioni

- Il Pubblico Ufficiale che riceve una retribuzione non dovuta per un atto d'ufficio da lui già compiuto commette, secondo il codice penale, il reato di:   corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio

- Il Pubblico Ufficiale che, al fine di adempiere un dovere del proprio ufficio, faccia uso di un mezzo di coazione fisica non è punibile secondo il codice penale quando vi è costretto dalla necessità di impedire la consumazione anche del delitto di:   sequestro di persona

- Il Pubblico Ufficiale che, avendo per ragione del suo ufficio la disponibilità di una cosa mobile altrui, se ne appropria, compie il reato punito dalle norme del codice penale di:   peculato

- il Pubblico Ufficiale che, avendo per ragione del suo ufficio, la disponibilità di una cosa mobile altrui, se ne appropria, risponde secondo il codice penale di:   peculato

- Il pubblico ufficiale che, per compiere un atto del suo ufficio, riceve, per sé o per un terzo, in denaro, una retribuzione che non gli è dovuta, commette, ai sensi dell'art. 318 c.p., il delitto di:   corruzione

- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità, commette in conformità al codice penale il reato di:   concussione

- Il pubblico ufficiale, che si appropria di una cosa altrui sottoposta a sequestro nel corso di un procedimento penale ed affidata alla sua custodia, in base alle vigenti norme penali commette il delitto di:   peculato

- Il pubblico ufficiale, che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa, è punito ai sensi dell'art. 319 c.p. con:   la reclusione

- Il Pubblico Ufficiale, in base al codice penale, non può invocare l'uso legittimo delle armi per impedire la consumazione del delitto di:   Inondazione, frana e valanga

- Il Pubblico Ufficiale, secondo le disposizioni del codice penale, che riceve denaro per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio risponde di:   corruzione propria per un atto contrario ai doveri d'ufficio

- Il reato continuato, a norma dell'art. 81 c.p., può essere definito come:   una pluralità di reati commessi in esecuzione di un medesimo disegno criminoso

- Il reato di interruzione di pubblico servizio, secondo l'art. 340 c.p., si perfeziona quando:   quando, fuori dai casi provveduti da particolari disposizioni di legge, sia cagionata un'interruzione o una turbativa alla regolarità di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità

- Il reato di violenza a pubblico ufficiale (art. 336 c.p.) si differenzia da quello di resistenza a pubblico ufficiale (art. 337 c.p.) perché:   la violenza e la minaccia tendono a condizionare o ad impedire un'azione futura

- Il soggetto attivo che, nel commettere il fatto in stato di necessità, ne ecceda colposamente i limiti, ne risponde in virtù dell'art. 55 c.p.:   a titolo di colpa, se il fatto è previsto dalla legge come delitto colposo

- Il termine della prescrizione, previsto dall'art. 158 c.p., nei reati punibili a querela decorre:   dal giorno del commesso reato

- Il vizio parziale di mente, in virtù dell'art. 89 c.p.:   diminuisce la pena, se l'infermità è tale da scemare grandemente, senza escluderla, la capacità d'intendere o di volere

- In base al codice penale, i provvedimenti che il Giudice predispone per la prevenzione dei reati nei confronti di persone socialmente pericolose che abbiano commesso un reato si definiscono:   misure di sicurezza

- In base al codice penale, il delitto di interesse privato in atti d'ufficio:   è stato abrogato

- In base al codice penale, il reato di peculato si configura anche se il Pubblico Ufficiale si appropria di denaro altrui non appartenente alla Pubblica Amministrazione?   Si, purché la disponibilità del denaro sia dovuta a ragioni del suo ufficio

- In base all'art. 147 c.p., l'esecuzione della pena può essere differita:   se è presentata domanda di grazia

- In base all'art. 226 c.p., il ricovero in un riformatorio giudiziario del minore che sia delinquente per tendenza ha durata minima:   di tre anni

- In base all'art. 8 c.p., è punibile secondo la legge italiana il delitto politico commesso all'estero:   a richiesta del Ministro della Giustizia, sia se commesso dal cittadino che dallo straniero

- In base all'art. 83 c.p., un reato in cui l'evento verificatosi è diverso da quello voluto dall'agente si definisce:   aberrante

- In base alle disposizioni del codice penale, costituisce un'aggravante specifica del delitto di omessa denuncia di reato da parte del Pubblico Ufficiale:   se l'omessa denuncia riguarda un delitto contro la personalità dello Stato

- In base alle disposizioni del codice penale, l'ordine di non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziario può essere revocato:   solo se il condannato commette successivamente un delitto

- In base alle norme del codice penale, è causa di estinzione della pena:   la grazia

- In base alle norme del codice penale, la prescrizione estingue i reati per i quali la legge prevede la pena dell'ergastolo?   No, anche se l'ergastolo è effetto dell'applicazione di circostanze aggravanti

- In caso di concorso tra circostanze aggravanti ed attenuanti, a norma dell'art. 69 c.p. il Giudice, ai fini del calcolo della pena da infliggere:   procede ad un giudizio di comparazione con l'applicazione delle sole circostanze ritenute prevalenti, salvo le eccezioni previste dalla legge

- In caso di condanna a pena detentiva congiunta a pena pecuniaria, in conformità alle norme previste dal codice penale, il Giudice può ordinare la non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale:   se la pena detentiva non supera i due anni e la pena pecuniaria, ragguagliata a norma di legge e cumulata con la pena detentiva, priverebbe complessivamente il condannato a pena restrittiva della libertà personale per un tempo non superiore a 30 mesi

- In caso di respingimento, in base all'art. 162bis c.p., la domanda di oblazione nelle contravvenzioni punite con pene alternative può essere riproposta:   sino all'inizio della discussione finale del dibattimento di primo grado

- In conformità al codice penale le misure di sicurezza patrimoniali sono:   la cauzione di buona condotta e la confisca

- In conformità all'art. 234 c.p., il divieto di frequentare osterie e pubblici spacci di bevande alcoliche è:   una misura di sicurezza

- In conformità all'art. 326 c.p., può commettere il reato di utilizzazione dei segreti d'ufficio:   un Pubblico Ufficiale o incaricato di pubblico servizio

- In conformità alle norme del codice penale, per l'oltraggio ad un pubblico impiegato e per l'oltraggio ad un Pubblico Ufficiale è prevista la stessa pena?   No, il reato di oltraggio a pubblico impiegato è stato abrogato

- In conformità alle previsioni del codice penale, è circostanza attenuante specifica dei delitti di concussione dei pubblici ufficiali contro la P.A.:   se il fatto è di particolare tenuità

- In considerazione del tenore dell'art. 317 c.p., gli elementi che differenziano il reato di concussione da quello di corruzione sono:   la condotta e il soggetto attivo

- In materia di codice penale, il divieto di soggiorno in uno o più comuni o uno o più province costituisce:   una misura di sicurezza

- In materia di codice penale, l'essere concorso a determinare l'evento, insieme alla condotta del colpevole, il fatto doloso della persona offesa costituisce:   una circostanza attenuante comune

- In materia penale, l'ipotesi di desistenza volontaria in conformità all'art. 56 c.p. può verificarsi:   nell'ambito del tentativo incompiuto

- In quale caso alla condanna inflitta ad un minore degli anni 18, secondo l'art. 98 c.p., consegue una pena accessoria?   In caso di condanna a pena detentiva non inferiore a 5 anni

- In quale caso il condannato a pena detentiva, conformemente alle orme del codice penale, può essere ammesso alla liberazione condizionale solo dopo aver scontato almeno tre quarti della pena inflittagli?   Quando il condannato sia recidivo e la recidiva sia aggravata

- In quale caso, previsto dall'art. 99 c.p., l'aumento di pena inflitto per effetto della recidiva può superare il cumulo delle pene risultanti dalle condanne precedenti alla commissione del nuovo delitto?   In nessun caso

- In quale caso, visto l'art. 176 c.p., il condannato a pena detentiva può essere ammesso alla liberazione condizionale solo dopo aver scontato almeno quattro anni di pena?   Quando il condannato sia recidivo e la recidiva sia aggravata