Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto processuale penale
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- La corte di assise è competente per i delitti con finalità di terrorismo: Sempre che per tali delitti sia stabilita la pena della reclusione non inferiore nel massimo a dieci anni
- La Corte di assise è competente: Per i delitti consumati o tentati di cui agli articoli 416, comma 6, 600, 601, 602 del codice penale, nonché per i delitti con finalità di terrorismo, sempre per tali delitti sia stabilita la pena della reclusione non inferiore nel massimo a dieci anni
- La Corte di assise è, fra l'altro, competente: Per i delitti previsti dalle leggi di attuazione della XII Disposizione finale della Costituzione, dalla legge 9 ottobre 1967 n. 962 e nel Titolo I del Libro II del codice penale, sempre che per tali delitti sia stabilita la pena della reclusione non inferiore nel massimo a dieci anni
- La Corte di assise è, fra l'altro,competente: Per i delitti per i quali la legge stabilisce la pena dell'ergastolo o della reclusione non inferiore nel massimo a ventiquattro anni, esclusi i delitti, comunque aggravati, di tentato omicidio, di rapina, di estorsione e di associazioni di tipo mafioso anche straniere, e i delitti, comunque aggravati, previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309
- La custodia cautelare disposta nel corso delle indagini preliminari perde immediatamente efficacia se il Giudice non procede all'interrogatorio entro il termine previsto dall'articolo 294 del codice di procedura penale. Dopo la liberazione, la misura può essere nuovamente disposta dal Giudice ... Su richiesta del Pubblico ministero, previo interrogatorio, allorché, valutati i risultati di questo, sussistono le condizioni indicate negli articoli 273, 274 e 275 del codice di procedura penale
- La custodia cautelare perde efficacia se, dall'inizio dell'esecuzione, decorrono tre mesi senza emissione del provvedimento che dispone il giudizio, quando si procede per un delitto: Per il quale la legge stabilisce la pena della reclusione non superiore nel massimo a sei anni
- La custodia cautelare perde, fra l'altro, efficacia, quando dalla pronuncia della sentenza di condanna di primo grado o dalla sopravvenuta esecuzione della custodia sono decorsi nove mesi, senza che sia stata pronunciata sentenza di condanna in grado di appello: Se vi è stata condanna alla pena della reclusione non superiore a tre anni
- La custodia cautelare perde, fra l'altro, efficacia, quando, dall'inizio della sua esecuzione è decorso il termine di....., senza che sia stato emesso il provvedimento che dispone il giudizio, quando si procede per un delitto per il quale la legge stabilisce la pena della reclusione non superiore nel massimo a sei anni. Tre mesi
- La dichiarazione di opposizione al decreto penale di condanna deve, fra l'altro, indicare, a pena di inammissibilità: Gli estremi del decreto, la data del medesimo e il Giudice che lo ha emesso
- La giurisdizione penale è esercitata dai giudici previsti dalle leggi di ordinamento giudiziario secondo le norme: Del codice di procedura penale
- La polizia giudiziaria ai sensi dell'articolo 55 del codice, comma 2, del codice di procedura penale: Svolge ogni indagine e attività disposta o delegata dall'Autorità Giudiziaria
- La polizia giudiziaria deve, anche di propria iniziativa, prendere notizia dei reati, impedire che vengano portati a conseguenze ulteriori, ricercarne gli autori, compiere gli atti necessari per assicurare le fonti di prova e raccogliere quant'altro possa servire per l'applicazione della legge penale. Svolge ogni indagine e attività disposta o delegata dall'Autorità Giudiziaria. Le funzioni indicate nei commi 1 e 2 sono svolte dagli Ufficiali e dagli Agenti di Polizia Giudiziaria. Questa disposizione in quale articolo del codice di procedura penale è contenuta? Nell'articolo 55 del codice di procedura penale
- La querela è proposta, ai sensi dell'articolo 336 del codice di procedura penale: Mediante dichiarazione nella quale, personalmente o a mezzo di procuratore speciale, si manifesta la volontà che si proceda in ordine a un fatto previsto dalla legge come reato
- La querela, ai sensi dell'articolo 336 del codice di procedura penale, deve contenere necessariamente: La manifestazione della volontà che si proceda in ordine a un fatto previsto dalla legge come reato. Senza questa manifestazione esplicita, la dichiarazione non può essere considerata una valida querela
- La restituzione delle cose sequestrate, se non vi è dubbio sulla loro appartenenza, è disposta dal Giudice con: Ordinanza
- La richiesta di sospensione del procedimento con messa alla prova non può essere riproposta: In caso di revoca dell'ordinanza di sospensione del procedimento con messa alla prova ovvero di esito negativo di quest'ultima
- La rinuncia alla querela sottoposta a termini o a condizioni produce effetti ? Non produce effetti, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 339 del codice di procedura penale
- La sentenza pronunciata nel giudizio di revisione, ai sensi dell'articolo 640 del codice di procedura penale, rubricato impugnabilità della sentenza, può essere impugnata: Con ricorso per cassazione
- La separazione di processi è disposta, salvo che il giudice ritenga la riunione assolutamente necessaria per l'accertamento dei fatti: Se uno o più imputati non sono comparsi al dibattimento per nullità dell'atto di citazione o della sua notificazione, per legittimo impedimento o per mancata conoscenza incolpevole dell'atto di citazione
- La separazione di processi è, fra l'altro, disposta, salvo che il Giudice ritenga la riunione assolutamente necessaria per l'accertamento dei fatti: Se uno o più difensori di imputati non sono comparsi al dibattimento per mancato avviso ovvero per legittimo impedimento
- La separazione di processi è, fra l'altro, disposta, salvo che il Giudice ritenga la riunione assolutamente necessaria per l'accertamento dei fatti: Se nei confronti di uno o più imputati o per una o più imputazioni è stata ordinata la sospensione del procedimento
- La separazione di processi è, fra l'altro, disposta, salvo che il Giudice ritenga la riunione assolutamente necessaria per l'accertamento dei fatti: Se uno o più imputati dei reati previsti dall'articolo 407, comma 2, lettera a), c.p.p. è prossimo ad essere rimesso in libertà per scadenza dei termini per la mancanza di altri titoli di detenzione
- La sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare può essere disposta: Con ordinanza
- La sospensione del procedimento con messa alla prova è un procedimento speciale: Introdotto nel codice di procedura penale dalla legge 28 aprile 2014, n. 67
- La testimonianza degli agenti diplomatici è soggetta a particolari regole, in virtù della loro funzione e del rispetto delle convenzioni internazionali. Se un agente diplomatico o un incaricato di una missione diplomatica si trova all'estero, la richiesta per l'esame viene trasmessa attraverso il Ministero della Giustizia all'autorità consolare del luogo. Come viene regolata la testimonianza degli agenti diplomatici secondo l'articolo 206 del codice di procedura penale? Gli agenti diplomatici possono essere sentiti solo nel rispetto delle convenzioni internazionali
- L'applicazione della pena su richiesta delle parti è un procedimento speciale previsto e disciplinato nel Titolo II del Libro VI del codice di procedura penale, con chiara finalità premiale. In particolare, l'articolo 444, comma 1-bis esclude dall'applicazione del predetto istituto premiale alcuni procedimenti penali, fra i quali: I procedimenti penali per i delitti di cui agli articoli 6o9-bis, 609-ter, 609-quater e 609-octies del codice penale, nonché quelli contro coloro che siano stati dichiarati delinquenti abituali, professionali o per tendenza, o recidivi reiterati, qualora la pena superi due anni, soli o congiunti a pena pecuniaria
- L'applicazione della pena su richiesta delle parti costituisce, nella sistematica del codice di procedura penale, un: Procedimento speciale che salta il dibattimento
- L'applicazione della pena su richiesta delle parti, prevista dal Titolo II del Libro VI del codice di procedura penale costituisce un procedimento speciale che: Salta il dibattimento, essendo fondata sul consenso delle parti
- L'applicazione provvisoria delle misure di sicurezza, prevista dall'articolo 312 del codice di procedura penale, è disposta dal Giudice, nei casi previsti dalla legge, quando: Sussistono gravi indizi di commissione del fatto e non ricorrono le condizioni previste dall'articolo 273, comma 2 del codice di procedura penale
- L'art. 172, comma 3, stabilisce una regola nel caso in cui un termine, fissato a giorni, scada in un giorno festivo. Come deve essere gestito tale termine? Se il termine fissato a giorni scade in un giorno festivo, il termine viene prorogato automaticamente al primo giorno non festivo successivo
- L'art. 172, comma 5, stabilisce un criterio per i termini stabiliti senza indicazione di un momento finale. Come devono essere computate le unità di tempo in questo caso? Le unità di tempo stabilite per il termine si computano in modo intero e libero, senza frazionamenti
- L'art. 173 del codice di procedura penale disciplina i termini a pena di decadenza e le modalità di abbreviazione degli stessi. Quale delle seguenti affermazioni rappresenta correttamente i principi stabiliti dall'art. 173 c.p.p.? I termini si considerano stabiliti a pena di decadenza solo nei casi espressamente previsti dalla legge e, salvo essa non disponga diversamente, non possono essere prorogati
- L'art. 174 del codice di procedura penale disciplina il prolungamento dei termini di comparizione per l'imputato e per altre persone che devono presentarsi dinanzi all'autorità giudiziaria. Quale delle seguenti affermazioni è corretta in merito al prolungamento del termine di comparizione? Se l'imputato risiede fuori dal comune in cui ha sede l'autorità giudiziaria, il termine per comparire è prolungato in base alla distanza percorsa, con un massimo di tre giorni di proroga
- L'art. 174 stabilisce la modalità per il calcolo dei termini di comparizione quando la residenza dell'imputato è lontana dal comune dove ha sede l'autorità giudiziaria. Come viene regolato il termine? Se la residenza dell'imputato è fuori dal comune in cui si trova l'autorità giudiziaria, il termine per comparire viene prolungato del numero di giorni necessari per il viaggio
- L'art. 175-bis c.p.p. regola le conseguenze del malfunzionamento certificato dei sistemi informatici del Ministero della Giustizia sul rispetto dei termini processuali. In caso di malfunzionamento certificato del sistema informatico Se il malfunzionamento è certificato e il termine scade in quel periodo, le parti possono essere restituite nel termine se provano di non aver potuto depositare l'atto per caso fortuito o forza maggiore
- L'art. 343, comma 2, del codice vieta una serie di atti investigativi (fermo, misure cautelari, perquisizioni, intercettazioni, ecc.) prima della concessione dell'autorizzazione a procedere. Tuttavia, il comma 3 prevede un'importante eccezione. In quale specifica circostanza questi atti sono consentiti anche prima della richiesta di autorizzazione? Quando la persona è colta in flagranza di uno dei delitti particolarmente gravi indicati nell'articolo 380, commi 1 e 2, del codice di procedura penale
- L'art. 353, comma 2, del codice prevede una deroga alla regola generale per i plichi sigillati. In quale specifica circostanza l'ufficiale di polizia giudiziaria può procedere all'apertura immediata di un plico sigillato e quale procedura deve seguire strettamente ? Se ha fondato motivo di ritenere che il plico contenga notizie utili per fonti di prova che potrebbero andare disperse a causa del ritardo; in tal caso, deve informare con il mezzo più rapido il Pubblico ministero, il quale può autorizzare l'apertura immediata e l'accertamento del contenuto
- L'art. 362, comma 1-ter, impone al Pubblico ministero un termine stringente per sentire la persona offesa e il denunciante in specifici reati. Quale è questo termine e quali sono le eccezioni previste ? Il termine è di 3 giorni dall'iscrizione della notizia di reato. Le eccezioni riguardano imprescindibili esigenze di tutela di minori o della riservatezza delle indagini. Secondo il comma 1-quater, la persona sentita ha sempre diritto di chiedere (salvo indisponibilità tecnica) che le sue dichiarazioni siano documentate mediante registrazione fonografica, previo avviso di tale facoltà
- L'art. 370 del codice di procedura penale prevede che il Pubblico ministero può delegare alla polizia giudiziaria: Il compimento di attività di indagine e di atti specificamente delegati, ivi compresi gli interrogatori ed i confronti cui partecipi la persona sottoposta alle indagini che si trovi in stato di libertà, con l'assistenza necessaria del difensore
- L'art. 596 c.p.p., ai commi 1 e 2, stabilisce che la competenza a decidere: Sull'appello proposto contro le sentenze pronunciate dal tribunale spetta alla corte di appello; su quello proposto contro le sentenze della corte di assise alla corte di assise di appello
- L'art. 634, comma 1, del codice di procedura penale prevede che, quando la richiesta di revisione risulta manifestamente infondata, la Corte di appello: Anche d'ufficio, dichiara con ordinanza l'inammissibilità e può condannare il privato che ha proposto la richiesta al pagamento a favore della cassa delle ammende di una somma da euro 258 a euro 2,065
- L'art. 67 del decreto legislativo n. 271/1989 prevede che presso ogni Tribunale è istituito un albo dei periti, diviso in categorie. L'articolo 67, comma 2, prevede le categorie di esperti che sono sempre inserite nell'albo. Il successivo comma 5-bis prevede, infine, che: Con decreto del Ministro della giustizia, adottato di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro delle imprese e del made in Italy, sono stabilite le ulteriori categorie dell'albo e i settori di specializzazione di ciascuna categoria
- L'articolo 1 del decreto legislativo 28 agosto 2000, n. 274, recante "Disposizioni sulla competenza penale del giudice di pace, a norma dell'articolo 14 della legge 24 novembre 1999, n. 468", prevede che svolgono funzioni giudiziarie nel procedimento penale davanti al Giudice di pace: a) Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale nel cui circondario ha sede il Giudice di pace; b)il Giudice di pace
- L'articolo 100 del codice di procedura penale prevede che la parte civile, il responsabile civile e la persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria stanno in giudizio col ministero di un difensore, munito di procura speciale e aggiunge che: La procura speciale si presume conferita soltanto per un determinato grado del processo, quando nell'atto non è espressa volontà diversa
- L'articolo 103 del codice di procedura penale prevede che i risultati delle ispezioni, perquisizioni, sequestri, intercettazioni di conversazioni o comunicazioni, eseguiti in violazione delle disposizioni precedenti, non possono essere utilizzati e aggiunge: Fermo il divieto di utilizzazione di cui al primo periodo, quando le comunicazioni e conversazioni sono comunque intercettate, il loro contenuto non può essere trascritto, neanche sommariamente, e nel verbale delle operazioni sono indicate soltanto la data, l'ora e il dispositivo su cui la registrazione è intervenuta
- L'articolo 103 del codice di procedura penale prevede che le ispezioni e le perquisizioni negli uffici dei difensori sono consentite solo: Quando essi o altre persone che svolgono stabilmente attività nello stesso ufficio sono imputati, limitatamente ai fini dell'accertamento del reato loro attribuito
- L'articolo 103 del codice di procedura penale prevede che, nell'accingersi a eseguire una ispezione, una perquisizione o un sequestro nell'ufficio di un difensore, L'Autorità giudiziaria, a pena di nullità, avvisa il Consiglio dell'ordine forense del luogo, perché il presidente o un consigliere da questo delegato possa assistere alle operazioni. Allo stesso, se interviene e ne fa richiesta, è consegnata copia del provvedimento
- L'articolo 103, comma 5 del codice di procedura penale stabilisce che: Non è consentita l'intercettazione relativa a conversazioni o comunicazioni dei difensori, degli investigatori privati autorizzati e incaricati in relazione al procedimento, dei consulenti tecnici e loro ausiliari, né a quelle tra i medesimi e le persone da loro assistite
- L'articolo 108 del codice di procedura penale, rubricato "Termine per la difesa", prevede che, nei casi di rinuncia, revoca, incompatibilità e di abbandono del difensore, il nuovo difensore che ne fa richiesta Ha diritto a un termine congruo per la difesa, non inferiore a sette giorni. Il termine può, tuttavia, essere inferiore: Se vi è consenso dell'imputato o del difensore o se vi sono specifiche esigenze processuali che possono determinare la scarcerazione dell'imputato o la prescrizione del reato. In questi casi il termine non può, comunque, essere inferiore a ventiquattro ore
- L'articolo 114 del codice di procedura penale, rubricato "divieto di pubblicazione di atti ed immagini", dispone, testualmente: È vietata la pubblicazione dell'immagine di persona privata della libertà personale ripresa mentre la stessa si trova sottoposta all'uso di manette ai polsi ovvero ad altro mezzo di coercizione fisica, salvo che la persona vi consenta
- L'articolo 115 del codice di procedura penale, rubricato "Garanzia della presunzione di innocenza" prevede che, nei provvedimenti diversi da quelli volti alla decisione in merito alla responsabilità penale dell'imputato, che presuppongono la valutazione di prove, elementi di prova o indizi di colpevolezza, l'Autorità giudiziaria: Limita i riferimenti alla colpevolezza della persona sottoposta alle indagini o dell'imputato alle sole indicazioni necessarie a soddisfare i presupposti, i requisiti e le altre condizioni richieste dalla legge per l'adozione del provvedimento
- L'articolo 115-bis del codice di procedura penale, rubricato "garanzia della presunzione di innocenza", ha previsto che: Salvo quanto previsto dal comma 2, nei provvedimenti diversi da quelli volti alla decisione in merito alla responsabilità penale dell'imputato, la persona sottoposta a indagini o l'imputato non possono essere indicati come colpevoli fino a quando la colpevolezza non è stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili
- L'articolo 12 del decreto legislativo 28 agosto 2000, n. 274, recante "Disposizioni sulla competenza penale del Giudice di pace, a norma dell'articolo 14 della legge 24 novembre 1999, n. 468", prevede che il Pubblico ministero, se prende direttamente notizia di un reato di competenza del Giudice di pace ovvero la riceve da privati o da pubblici ufficiali incaricati di un pubblico servizio: Salvo che ritenga di richiedere l'archiviazione, la trasmette alla polizia giudiziaria perché svolga le indagini ai sensi del precedente articolo 11, impartendo, se necessario, le direttive. Il Pubblico ministero, se non ritiene necessari atti di indagine, formula l'imputazione e autorizza la polizia giudiziaria alla citazione a giudizio dell'imputato
- L'articolo 154 del codice di procedura penale disciplina le notificazioni alla persona offesa, alla parte civile, al responsabile civile e alla persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria. Qualora la persona offesa non abbia proposto querela e non abbia nominato un difensore, in quale modo devono essere effettuate le notificazioni a suo carico? Secondo le disposizioni dell'articolo 153-bis, comma 4, del codice di procedura penale,e, in caso di mancata dichiarazione o elezione di domicilio, secondo le disposizioni dell'articolo 157, commi 1,2,3,4 e 8
- L'articolo 160 del codice di procedura penale stabilisce che il decreto di irreperibilità emesso dall'autorità giudiziaria cessa di avere efficacia Con la notificazione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari o, in assenza di questo, con la chiusura delle indagini preliminari
- L'articolo 190, comma 1 del codice di procedura penale prevede precise limitazioni in ordine alla esclusione delle prove richieste dalle parti, ammettendo anche la revoca dei provvedimenti già adottati, secondo il seguente iter: Il Giudice può revocare i provvedimenti sull'ammissione della prova, sentite le parti in contraddittorio
- L'articolo 194 del codice di procedura penale stabilisce alcuni limiti e condizioni in merito alla deposizione dei testimoni durante un procedimento. Quale delle seguenti affermazioni descrive correttamente una delle limitazioni imposte dalla norma? Il testimone non può rendere dichiarazioni relative alla moralità dell'imputato, a meno che non si tratti di elementi che possano incidere sulla sua pericolosità sociale o sulla qualificazione della sua personalità in relazione al reato contestato
- L'articolo 197 del codice di rito penale elenca, in modo tassativo, le persone incapaci di testimoniare. Fra di esse vi sono: Salvo quanto previsto dall'articolo 64, comma 3, lettera c), le persone imputate in un procedimento connesso a norma dell'articolo 12, comma 1, lettera c), o di un reato collegato a norma dell'articolo 371, comma 2, lettera b), prima che nei loro confronti sia stata pronunciata sentenza irrevocabile di proscioglimento, di condanna o di applicazione della pena ai sensi dell'artticolo 444
- L'articolo 2, comma 1, della legge 7 ottobre 1969, n. 742 "Sospensione dei termini processuali nel periodo feriale", prevede che in materia penale la sospensione dei termini procedurali, compresi quelli stabiliti per la fase delle indagini preliminari: Non opera nei procedimenti relativi ad imputati in stato di custodia cautelare, qualora essi o i loro difensori rinunzino alla sospensione dei termini. La sospensione dei termini delle indagini preliminari di cui al primo comma non opera nei procedimenti per reati di criminalità organizzata
- L'articolo 200 del codice di procedura penale in merito all'obbligo di testimonianza di determinate categorie professionali stabilisce che I ministri di confessioni religiose i cui statuti non contrastano con l'ordinamento italiano, gli avvocati, i notai, gli investigatori privati autorizzati, i medici, i chirurghi, i farmacisti, le ostetriche e ogni altro esercente una professione sanitaria, nonché coloro ai quali la legge riconosce espressamente la facoltà di astenersi dalla testimonianza per segreto professionale
- L'articolo 201 disciplina il cosiddetto segreto d'ufficio, imponendo ai pubblici ufficiali, ai pubblici impiegati e agli incaricati di un pubblico servizio l'obbligo di astenersi dal rendere testimonianza su fatti conosciuti per ragioni del proprio ufficio quando tali fatti devono rimanere segreti. Tuttavia, esistono eccezioni a tale obbligo, che consentono o impongono la testimonianza in specifiche circostanze. Sulla base di tale articolo, quando i pubblici ufficiali sono obbligati a testimoniare? Quando vi è un obbligo giuridico di riferire all'autorità giudiziaria, nonostante il vincolo del segreto d'ufficio
- L'articolo 202 del codice di procedura penale disciplina il segreto di Stato, stabilendo che i pubblici ufficiali, i pubblici impiegati e gli incaricati di un pubblico servizio hanno l'obbligo di astenersi dal deporre su fatti coperti da tale segreto. Qual è la procedura prevista dall'articolo 202 del codice di procedura penale nel caso in cui venga opposto il segreto di Stato durante una testimonianza? L'autorità giudiziaria deve informare il Presidente del Consiglio dei Ministri e attendere la conferma del segreto
- L'articolo 203 del codice di procedura penale stabilisce che il giudice non può obbligare gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria, né il personale dei servizi di informazione e sicurezza, a rivelare i nomi dei loro informatori. Quando gli agenti di polizia giudiziaria possono rifiutarsi di rivelare i nomi dei loro informatori? Sempre, salvo il caso in cui l'informatore venga esaminato come testimone
- L'articolo 204 del codice di procedura penale prevede delle eccezioni alla possibilità di opporre il segreto professionale, d'ufficio o di Stato. Quali limitazioni pone l'articolo 204 del codice di procedura penale all'opposizione del segreto di Stato, del segreto d'ufficio e del segreto professionale? Non si può opporre il segreto per reati che minacciano l'ordinamento costituzionale
- L'articolo 205 del codice di procedura garantisce la continuità dell'attività del Presidente e la protezione del suo ruolo. Inoltre, i Presidenti delle Camere, il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Presidente della Corte Costituzionale possono chiedere di essere esaminati nella sede in cui svolgono il loro ufficio. Tuttavia, se il giudice ritiene indispensabile la loro comparizione per specifiche esigenze processuali, possono essere convocati in forma ordinaria. In quale sede viene assunta la testimonianza del Presidente della Repubblica, secondo l'articolo 205 del codice di procedura penale? Nella sede in cui esercita le sue funzioni
- L'articolo 205 del codice di procedura penale disciplina le modalità di assunzione della testimonianza di alte cariche dello Stato, come il Presidente della Repubblica e i presidenti delle Camere. Quale tra le seguenti affermazioni è corretta riguardo alla testimonianza del Presidente della Repubblica? Il Presidente della Repubblica depone sempre nella sede in cui esercita la sua funzione di Capo dello Stato
- L'articolo 206 c.p.p. regola la testimonianza degli agenti diplomatici e degli incaricati di missioni diplomatiche all'estero. Quale tra le seguenti affermazioni descrive correttamente il procedimento previsto dalla norma? Se deve essere esaminato un agente diplomatico all'estero, la richiesta viene trasmessa all'autorità consolare del luogo tramite il Ministero della Giustizia
- L'articolo 207 del codice di procedura penale disciplina i casi in cui un testimone rende dichiarazioni contraddittorie, incomplete o non veritiere. Secondo l'articolo 207 del codice di procedura penale, come deve comportarsi il giudice se un testimone rende dichiarazioni false o reticenti? Deve avvertire il testimone e, se necessario, trasmettere gli atti al pubblico ministero
- L'articolo 210 del codice di procedura penale disciplina l'esame delle persone imputate in un procedimento connesso, specificando le modalità e gli obblighi di comparizione. Secondo la norma, tali persone devono presentarsi al giudice per l'esame, e quest'ultimo, se necessario, può disporne l'accompagnamento coattivo. Tuttavia, prima dell'esame, il giudice deve avvertirle che hanno facoltà di non rispondere, salvo i casi previsti dall'articolo 66, comma 1. Inoltre, esse devono essere assistite da un difensore, il quale ha diritto di partecipare all'esame. Quale delle seguenti affermazioni è corretta in relazione agli obblighi di tali persone? Devono presentarsi al giudice, che può ordinare l'accompagnamento coattivo in caso di mancata comparizione
- L'articolo 210 del codice di procedura penale disciplina l'esame delle persone imputate in un procedimento connesso. Quale avvertimento preliminare è previsto dal codice di procedura penale? Il giudice deve avvertire le persone imputate in un procedimento connesso che esse hanno la facoltà di non rispondere, salvo quanto disposto dall'articolo 66, comma 1
- L'articolo 210 del codice di procedura penale, rubricato "Esame di persona imputata in un procedimento connesso", ha previsto che, nel dibattimento, le persone imputate in un procedimento connesso a norma dell'articolo 12, comma 1, lettera a), nei confronti delle quali si procede o si è proceduto separatamente e che non possono assumere l'ufficio di testimone: Sono esaminate, a richiesta di parte, ovvero, nel caso di testimonianza indiretta di cui all'articolo 195, anche di ufficio
- L'articolo 211 del codice di procedura penale disciplina il confronto tra persone già esaminate o interrogate. Tale confronto è ammesso esclusivamente quando vi è disaccordo fra le loro dichiarazioni su fatti e circostanze importanti. Il giudice, prima di dare inizio al confronto, richiama le precedenti dichiarazioni rese dai soggetti coinvolti e chiede loro se intendano confermarle o modificarle, invitandoli eventualmente a reciproche contestazioni. Questo strumento processuale serve a chiarire divergenze nelle versioni dei testimoni o delle parti esaminate. Quale delle seguenti affermazioni è corretta? Il confronto è ammesso solo se tra le persone esaminate emergono divergenze su fatti rilevanti
- L'articolo 214 del codice di procedura penale in tema di ricognizione disciplina le modalità con cui tale atto deve essere effettuato. Una volta che il giudice ha ricevuto la descrizione del soggetto da riconoscere, quale delle seguenti affermazioni è corretta alla luce di quanto previsto dall'art. 214 c.p.p. ? Il Giudice deve garantire la presenza di almeno due persone somiglianti a quella sottoposta a ricognizione e, a pena di nullità, deve indicare nel verbale le modalità di svolgimento della ricognizione
- L'articolo 303 del codice di procedura penale determina: I termini di durata massima della custodia cautelare
- L'articolo 315, comma 1 del codice di procedura penale cosa prevede nel caso in cui la domanda di riparazione per ingiusta detenzione sia presentata in violazione dei termini previsti ? La domanda di riparazione deve essere proposta, a pena di inammissibilità, entro due anni dal giorno in cui la sentenza di proscioglimento o di condanna è divenuta irrevocabile, la sentenza di non luogo a procedere è divenuta inoppugnabile o è stata effettuata la notificazione del provvedimento di archiviazione alla persona nei cui confronti è stato pronunciato a norma dell'articolo 314, comma 3 del codice di procedura penale
- L'articolo 316 del codice di procedura penale prevede il sequestro conservativo a garanzia del risarcimento dei danni civili subiti dai figli della vittima in caso di omicidio commesso contro il coniuge, anche legalmente separato o divorziato, contro l'altra parte dell'unione civile, anche se l'unione civile è cessata, o contro la persona che è o è stata legata da relazione affettiva e stabile convivenza. Ai fini dell'applicazione della norma, deve trattarsi di ... Figli minorenni o maggiorenni economicamente non autosufficienti. In questo caso, il sequestro conservativo dei beni è disposto a garanzia del risarcimento dei danni civili subiti dai figli delle vittime
- L'articolo 318 del codice di procedura penale prevede la possibilità di richiedere il riesame dell'ordinanza di sequestro conservativo. Quale effetto ha la presentazione di tale richiesta sull'esecuzione del provvedimento ? La richiesta di riesame non sospende l'esecuzione del provvedimento
- L'articolo 319 del codice di procedura penale prevede la possibilità di offrire cauzione per evitare o revocare il sequestro conservativo. In quale momento del processo di merito può essere offerta tale cauzione per ottenere la revoca del sequestro e quali sono le valutazioni che il giudice deve compiere in merito all'idoneità della cauzione offerta ? In qualunque stato e grado del processo di merito, il Giudice deve valutare l'idoneità della cauzione a garantire i crediti indicati nell'articolo 316 del codice di procedura penale e deve ritenere la cauzione idonea a revocare il sequestro conservativo
- L'articolo 320 del codice di procedura penale disciplina l'esecuzione sui beni sequestrati. In che modo avviene l'esecuzione forzata sui beni sequestrati dopo la conversione del sequestro conservativo in pignoramento e come vengono ripartite le somme ricavate dalla vendita di tali beni ? L'esecuzione forzata sui beni sequestrati ha luogo nelle forme prescritte dal codice di procedura civile. Sul prezzo ricavato dalla vendita dei beni sequestrati e sulle somme depositate a titolo di cauzione e non devolute alla cassa delle ammende, sono pagate, nell'ordine, le somme dovute alla parte civile a titolo di risarcimento del danno e di spese processuali, le spese di procedimento e ogni altra somma dovuta all'erario dello Stato
- L'articolo 321 del codice di procedura penale prevede il sequestro preventivo delle cose di cui è consentita la confisca. In caso di delitti previsti dal Capo I del Titolo II del Libro secondo del codice penale (delitti dei pubblici ufficiali contro la Pubblica Amministrazione), cosa dispone il giudice in merito al sequestro dei beni di cui è consentita la confisca ? Dispone il sequestro dei beni di cui è consentita la confisca
- L'articolo 33 del del decreto legislativo 21 giugno 2017, n. 108, recante "Norme di attuazione della direttiva 2014/41/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 3 aprile 2014, relativa all'ordine europeo di indagine penale", nell'ambito della disciplina della procedura attiva, prevede che l'Autorità giudiziaria che ha emesso l'ordine di indagine concordi con l'Autorità di esecuzione: Le modalità di compimento dell'atto di indagine o di prova, specificamente indicando i diritti e le facoltà riconosciuti dalla legge alle parti e ai loro difensori
- L'articolo 332 del codice di procedura penale indica che la denuncia deve contenere alcuni elementi obbligatori. Quali ulteriori informazioni, sebbene non sempre indispensabili ma comunque importanti, devono essere incluse "quando è possibile" ? Le generalità, il domicilio e quanto altro valga alla identificazione della persona alla quale il fatto è attribuito, della persona offesa e di coloro che siano in grado di riferire su circostanze rilevanti per la ricostruzione dei fatti
- L'articolo 344, comma 2, del codice disciplina un caso specifico relativo all'arresto in flagranza della persona per cui è necessaria l'autorizzazione. Quale tempistica impone questa norma al Pubblico Ministero per la richiesta di autorizzazione a procedere ? Il Pubblico Ministero deve richiedere l'autorizzazione immediatamente dopo l'arresto e, comunque, sempre prima che si tenga l'udienza di convalida dell'arresto stesso, evidenziando l'urgenza legata allo stato di privazione della libertà
- L'articolo 35 del codice di procedura penale, in tema di incompatibilità del Giudice per ragioni di parentela, affinità o coniugio, stabilisce che: Nello stesso procedimento non possono esercitare funzioni, anche separate o diverse, Giudici che sono tra loro coniugi, parenti o affini fino al secondo grado
- L'articolo 352 del codice di procedura penale disciplina anche le perquisizioni di sistemi informatici o telematici, ancorchè protetti da misure di sicurezza, prevedendo che: La perquisizione di sistemi informatici o telematici è consentita agli ufficiali di polizia giudiziaria in flagranza di reato o nei casi di urgenza, quando hanno fondato motivo di ritenere che contengano dati, informazioni, programmi o tracce pertinenti al reato a rischio di cancellazione e/o dispersione: essi devono adottare misure tecniche per assicurare la conservazione dei dati originali indipendentemente dall'esito e dal tipo di perquisizione
- L'articolo 352, comma 2 del codice di procedura penale, nel disciplinare una specifica fattispecie di perquisizione riservata agli ufficiali di polizia giudiziaria nei casi in cui devono procedere alla esecuzione di un'ordinanza che dispone la custodia cautelare o di un ordine che dispone la carcerazione nei confronti di persona imputata o condannata per uno dei delitti per i quali è previsto l'arresto obbligatorio in flagranza ovvero al fermo di una persona indiziata di un delitto, ha previsto: Gli ufficiali di polizia giudiziaria possono procedere a perquisizione se ricorrono i presupposti indicati nello stesso articoloo 352, comma 1 e sussistono particolari motivi di urgenza che non consentono la emissione di un tempestivo decreto di perquisizione
- L'articolo 355, comma 4, del codice di procedura penale disciplina la richiesta di riesame, prevedendo: Contro il decreto di convalida, la persona nei cui confronti vengono svolte le indagini e il suo difensore, la persona alla quale le cose sono state sequestrate e quella che avrebbe diritto alla loro restituzione possono proporre, entro dieci giorni dalla notifica del decreto ovvero dalla diversa data in cui l'interessato ha avuto conoscenza dell'avvenuto sequestro, richiesta di riesame, anche nel merito, a norma dell'articolo 324 c.p.p.
- L'articolo 357, comma 2, del codice di procedura penale elenca gli atti che la polizia giudiziaria deve documenetare medainte verbale. Quali atti rientrano in tale elencazione ? Denunce orali, sommarie informazioni della persona nei cui confronti vengono svolte le indagini, sommarie informazioni a norma dell'articolo 351 del codice di procedura penale, perquisizioni, sequestri e accertamenti urgenti
- L'articolo 359 del codice di procedura penale disciplina la figura del consulente tecnico del Pubblico ministero, prevedendo che Il consulente tecnico del Pubblico ministero deve compiere accertamenti, rilievi e operazioni tecniche che richiedono competenze specifiche, nonché assistere a singoli e specifici atti di indagine, ove autorizzato espressamente dallo stesso Organo titolare delle indagini
- L'articolo 364 del codice regola l'assistenza del difensore per atti specifici (interrogatorio, ispezione, individuazione, confronto). Il comma 5 prevede una deroga al preavviso di ventiquattro ore in casi di "assoluta urgenza" per evitare pregiudizio alle fonti di prova, prevedendo che: Il Pubblico ministero può procedere a interrogatorio, a ispezione, a individuazione di persone o a confronto anche prima del termine fissato dandone avviso al difensore senza ritardo e comunque tempestivamente. L'avviso può essere omesso quando lo stesso Organo procede a ispezione e vi è fondato motivo di ritenere che le tracce o gli altri effetti materiali del reato possano essere alterati. E' fatta salva, in ogni caso, la facoltà del difensore d'intervenire
- L'articolo 364, comma 5 del codice prevede una deroga al termine di preavviso di ventiquattro ore per il difensore. In quali circostanze il Pubblico ministero può procedere agli atti (es. interrogatorio, ispezione) prima di tale termine ? Nei casi di assoluta urgenza, quando vi è fondato motivo di ritenere che il ritardo possa pregiudicare la ricerca o l'assicurazione delle fonti di prova, il pubblico ministero può procedere a interrogatorio, a ispezione, a individuazione di persone o a confronto anche prima del termine fissato dandone avviso al difensore senza ritardo e comunque tempestivamente
- L'articolo 365 del codice disciplina gli atti (perquisizione e sequestro) cui il difensore ha diritto di assistere senza preavviso. Quale procedura il Pubblico ministero deve seguire nel caso in cui la persona sottoposta alle indagini è presente e privo di difensore di fiducia ? Il Pubblico ministero chiede alla persona sottoposta alle indagini se ha un difensore; in caso contrario, ne designa uno d'ufficio; il difensore ha la facoltà (non l'obbligo) di assistere, potendo intervenire se presente, ma la sua assenza non invalida l'atto
- L'articolo 366 del codice di procedura penale disciplina il deposito degli atti ai quali il difensore ha diritto di assistere. Qualora al difensore non sia stato dato preventivo avviso del compimento dell'atto (es. perquisizione urgente), come viene tutelato il suo diritto a conoscere e ottenere copia del relativo verbale ? Al difensore viene immediatamente notificato l'avviso di avvenuto deposito del verbale in segreteria; da quel momento decorre il termine di cinque giorni per prenderne visione ed estrarne copia
- L'articolo 369 del codice di procedura penale. elenca il contenuto necessario dell'informazione di garanzia. Quali elementi essenziali deve comprendere, oltre all'invito a nominare un difensore di fiducia ? La descrizione sommaria del fatto, l'indicazione delle norme di legge che si assumono violate, della data e del luogo del fatto, nonché l'invito a esercitare la facoltà di nominare un difensore di fiducia
- L'articolo 37, comma 1 lettera b), del codice di procedura penale, in tema di ricusazione del Giudice, stabilisce che il Giudice può essere ricusato dalle parti: Se nell'esercizio delle funzioni e prima che sia pronunciata sentenza, egli ha manifestato indebitamente il proprio convincimento sui fatti oggetto dell'imputazione
- L'articolo 370 del codice disciplina la possibilità per il Pubblico ministero di delegare atti di indagine alla polizia giudiziaria. Considerando specificamente la delega dell'interrogatorio della persona sottoposta alle indagini e la possibilità di svolgerlo a distanza, quale affermazione è corretta ai sensi dei commi 1 e 1-bis ? Il Pubblico ministero può delegare alla PG l'interrogatorio della persona indagata che si trovi in stato di libertà, purché vi sia l'assistenza necessaria del difensore; inoltre, se l'indagato e il difensore vi consentono, sia il PM che la PG delegata possono disporre che tale interrogatorio si svolga a distanza
- L'articolo 370, comma 1-bis, del codice di procedura penale permette l'interrogatorio a distanza della persona sottoposta alle indagini. Quale condizione è richiesta ? Il consenso sia della persona sottoposta alle indagini sia del suo difensore
- L'articolo 371-bis, comma 3, lett. c), del codice di procedura penale attribuisce al Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo il compito di: Acquisire ed elaborare notizie, informazioni e dati attinenti alla criminalità organizzata e ai delitti di terrorismo, anche internazionale, ai fini del coordinamento investigativo e della repressione dei reati
- L'articolo 373 del codice prevede specifiche modalità di documentazione per gli interrogatori (comma 1, lett. b e d-bis). Quale affermazione descrive correttamente la regola generale introdotta dal comma 2-bis ? Alla documentazione degli interrogatori di cui al comma 1, lettere b) e d-bis), si procede anche con mezzi di riproduzione audiovisiva o, se ciò non è possibile a causa della contingente indisponibilità di mezzi di riproduzione audiovisiva o di personale tecnico, con mezzi di riproduzione fonografica
- L'articolo 373, comma 2-quater, del codice di procedura penale prevede quale regola generale di documentazione delle dichiarazioni di persone minorenni o in condizioni di particolare vulnerabilità: Documentazione integrale, a pena di inutilizzabilità, con mezzi di riproduzione audiovisiva o fonografica, salvo che si verifichi una contingente indisponibilità di strumenti di riproduzione o di personale tecnico e sussistano particolari ragioni di urgenza che non consentano di rinviare l'atto
- L'articolo 375 del codice regola l'invito a presentarsi disposto dal Pubblico ministero. Considerando specificamente il caso in cui la persona sottoposta alle indagini sia chiamata a rendere l'interrogatorio, quale delle seguenti affermazioni descrive correttamente il contenuto necessario dell'invito, secondo quanto stabilito dal comma 3? L'invito contiene altresì la sommaria enunciazione del fatto quale risulta dalle indagini fino a quel momento compiute. L'invito può inoltre contenere, ai fini di quanto previsto dall'articolo 453, comma 1 , c.p.p. l'indicazione degli elementi e delle fonti di prova e l'avvertimento che potrà essere presentata richiesta di giudizio immediato
- L'articolo 376 del codice di procedura penale prevede che, ai fini della legittimità del procedimento di accompagnamento coattivo della persona sottoposta alle indagini per lo svolgimento di un interrogatorio o di n confronto: Il Giudice deve sempre autorizzare, preventivamente, il Pubblico ministero
- L'articolo 376 del codice prevede la possibilità di disporre l'accompagnamento coattivo. Considerando il testo della norma, per quali specifici atti di indagine il pubblico ministero può richiedere l'autorizzazione del giudice per procedere con tale misura coercitiva e chi la dispone formalmente ? Quando si deve procedere all'interrogatorio della persona sottoposta alle indagini o a un confronto cui essa deve partecipare; la misura è formalmente disposta dal pubblico ministero, ma la sua adozione è subordinata alla preventiva autorizzazione rilasciata dal giudice competente
- L'articolo 377 del codice disciplina la citazione disposta dal Pubblico ministero per acquisire informazioni utili alle indagini. Quali soggetti, oltre alla persona offesa e alle persone informate sui fatti, possono essere convocati e quali elementi essenziali deve contenere il relativo decreto di citazione ? Il Pubblico ministero utilizza lo stesso decreto di citazione anche per convocare il consulente tecnico, l'interprete e il custode delle cose sequestrate; il decreto deve obbligatoriamente indicare le generalità del citato, il giorno, l'ora e il luogo della comparizione, l'autorità procedente e l'avvertimento sulla possibilità di accompagnamento coattivo ex art. 133 c.p.p. in caso di assenza ingiustificata
- L'articolo 380 del codice di procedura penale disciplina: L'arresto obbligatorio in flagranza
- L'articolo 381 del codice di rito penale prevede l'arresto facoltativo in flagranza del delitto di: Peculato mediante profitto dell'errore altrui, previsto articolo 316 del codice penale
- L'articolo 383, comma 1 del codice di procedura penale prevede che, nei casi previsti dall'articolo 380, ogni persona è autorizzata a procedere all'arresto in flagranza..: Quando si tratta di delitti perseguibili d'ufficio
- L'articolo 384, 3 comma del codice di procedura penale prevede i casi in cui la polizia giudiziaria: Procede al fermo di propria iniziativa
- L'articolo 385 del codice di procedura penale prevede che l'arresto o il fermo non è consentito, quando: Tenuto conto delle circostanze del fatto, appare che questo è stato compiuto nell'adempimento di un dovere o nell'esercizio di una facoltà legittima ovvero in presenza di una causa di non punibilità
- L'articolo 388 del codice di procedura penale prevede che durante l'interrogatorio il Pubblico ministero informa l'arrestato o il fermato: Del fatto per cui si procede e delle ragioni che hanno determinato il provvedimento comunicandogli inoltre gli elementi a suo carico e, se non può derivarne pregiudizio per le indagini, le fonti
- L'articolo 390 del codice di procedura penale prevde che, entro quarantotto ore dall'arresto o dal fermo, il Pubblico ministero, qualora non debba ordinare la immediata liberazione dell'arrestato o del fermato: Richiede la convalida al giudice per le indagini preliminari competente in relazione al luogo dove l'arresto o il fermo è stato eseguito
- L'articolo 390, comma 1, del codice di procedura penale prevede che entro quarantotto ore dall'arresto o dal fermo il Pubblico ministero: qualora non debba ordinare la immediata liberazione dell'arrestato o del fermato richiede la convalida
- L'articolo 41 del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, recante la "Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza", prevede che gli ufficiali e gli agenti della polizia giudiziaria procedono immediatamente a perquisizione e sequestro: Quando abbiano notizia, anche se per indizio, della esistenza, in qualsiasi locale pubblico o privato o in qualsiasi abitazione, di armi, munizioni o materie esplodenti, non denunziate o non consegnate o comunque abusivamente detenute
- L'articolo 416 del codice di procedura penale, nel disciplinare la richiesta di invio a giudizio stabilisce che: La richiesta di rinvio a giudizio è presentata dal Pubblico ministero nella cancelleria del giudice
- L'articolo 420-quater del codice di rito penale, se l'imputato non è presente prevede che: La sentenza di non doversi procedere per mancata conoscenza della pendenza del processo deve contenere, tra le altre cose, l'intestazione "in nome del popolo italiano" e l'indicazione dell'autorità che l'ha pronunciata
- L'articolo 420-quater, comma 3 del codice di rito penale prevede che, con la sentenza di non doversi procedere per mancata conoscenza della pendenza del processo da parte dell'imputato il giudice dispone che, fino a quando per tutti i reati oggetto di imputazione non sia superato il termine previsto dall'articolo 159, ultimo comma del c.p. la persona: Sia ricercata dalla polizia giudiziaria e, nel caso in cui sia rintracciata, le sia personalmente notificata la sentenza
- L'articolo 420-sexies, comma 2 del codice di procedura penale, quando rintraccia la persona nei cui confronti è stata emessa sentenza di non doversi procedere ai sensi dell'articolo 420-quater, la polizia giudiziaria: Le notifica la sentenza e le dà avviso della riapertura del processo
- L'articolo 420-sexies, comma 6 del codice di rito penale prevede che, uando la sentenza è revocata nei confronti di un imputato che, all'atto della sua pronuncia, era destinatario della misura cautelare della custodia in carcere per i fatti per cui si procede, il giudice fissa l'udienza per la prosecuzione e dispone che l'avviso del giorno, dell'ora e del luogo dell'udienza sia notificato: All'imputato, al difensore dell'imputato e alle altre parti, nonché comunicato al Pubblico ministero almeno venti giorni prima
- L'articolo 427, comma terzo del codice di procedura penale prevede che, se vi è colpa grave, il giudice può condannare il querelante: A risarcire i danni all'imputato e al responsabile civile che ne abbiano fatto domanda
- L'articolo 43, comma 2 del codice prevede che, qualora non sia possibile la sostituzione del Giudice astenuto o ricusato, la Corte o il Tribunale: Rimette il procedimento al Giudice ugualmente competente per materia determinato a norma dell'articolo 11 del codice di procedura penale
- L'articolo 434 del codice di procedura penale prevede che il giudice per le indagini preliminari, su richiesta del Pubblico ministero dispone la revoca della sentenza di non luogo a procedere se: Se sopravvengono o si scoprono nuovi fonti di prova che, da sole o unicamente a quelle già acquisite, possono determinare il rinvio a giudizio
- L'articolo 438 del codice di procedura penale disciplina: I presupposti del giudizio abbreviato
- L'articolo 443 del codice di procedura penale contiene la disciplina: Dei limiti all'appello avverso le sentenze pronunciate a conclusione del giudizio abbreviato
- L'articolo 443 del codice di procedura penale ha individuato precisi limiti alla proponibilità dell'appello avverso le sentenze pronunciate a conclusione del giudizio abbreviato, prevedendo, in particolare: L'imputato e il Pubblico ministero non possono proporre appello contro le sentenze di proscioglimento
- L'articolo 444 del codice di procedura penale disciplina l'appplicazione della pena su richiesta delle parti, prevedendo che: L'imputato e il Pubblico ministero possono chiedere al giudice l'applicazione, nella specie e nella misura indicata, di una pena sostitutiva o di una pena pecuniaria, diminuita fino a un terzo, ovvero di una pena detentiva quando questa, tenuto conto delle circostanze e diminuita fino a un terzo, non supera cinque anni soli o congiunti a pena pecuniaria
- L'articolo 444 del codice di procedura penale esclude che, per i delitti di cui all'articolo 51, commi 3-bis e 3-quater, del codice di procedura penale possa essere presentata richiesta di: Applicazione della pena su richiesta delle parti
- L'articolo 444, comma 1-ter del codice di rito penale, nei procedimenti per i delitti di cui agli articoli 314, 317, 318, 319, 319-ter, 319-quater e 322-bis del codice penale, subordina l'ammissibilità della richiesta di applicazione della pena su richiesta delle parti alla restituzione: Integrale del prezzo o del profitto del reato
- L'articolo 444, comma 1-ter, del codice subordina l'ammissibilità della richiesta di applicazione della pena su richiesta delle parti alla restituzione integrale del prezzo o del profitto del reato nei procedimenti per i delitti previsti: Dagli articoli 314, 317, 318, 319, 319-ter, 319-quater e 322-bis del codice penale
- L'articolo 449, comma 5, del codice di procedura penale prevede che, in caso di giudizio direttissimo, l'imputato libero ovvero in stato di custodia cautelare è citato a comparire a una udienza non successiva: Al trentesimo giorno dall'iscrizione nel registro delle notizie di reato
- L'articolo 45 del codice di procedura penale prevede che, in ogni stato e grado del processo di merito, quando gravi situazioni locali, tali da turbare lo svolgimento del processo e non altrimenti eliminabili, pregiudicano la libera determinazione delle persone che partecipano al processo, ovvero la sicurezza o l'incolumità pubblica o determinano motivi di legittimo sospetto, la Corte di cassazione (...): Rimette il processo ad altro Giudice, designato a norma dell'articolo 11
- L'articolo 450 del codice di procedura penale prevede che, quando procede a giudizio direttissimo, il Pubblico ministero: Fa condurre direttamente all'udienza l'imputato arrestato in flagranza o in stato di custodia cautelare
- L'articolo 451 del codice di procedura penale prevede che, nell'ambito del giudizio direttissimo, la persona offesa e i testimoni possano essere citati anche oralmente: Da un ufficiale giudiziario o da un agente di polizia giudiziaria
- L'articolo 456, comma 5, del codice di procedura penale prevede che l'avviso della data fissata per il giudizio abbreviato venga: Notificato al difensore dell'imputato
- L'articolo 458, comma 1, del codice di procedura penale prevede che l'imputato può chiedere, a pena di decadenza, il giudizio abbreviato, depositando nella cacenlleria del Giudice per le indagini preliminari la richiesta, entro: Quindici giorni dalla notificazione del decreto di giudizio immediato
- L'articolo 460 del codice di procedura penale disciplina: I requisiti del decreto penale di condanna
- L'articolo 460, comma 1, lett. c), del codice di procedura penale prevede che il decreto penale di condanna deve, fra l'altro, contenere: La concisa esposizione dei motivi di fatto e di diritto su cui la decisione è fondata
- L'articolo 460, comma 1, lett. e), del codice di rito penale prevede che il decreto penale di condanna contenga, fra l'altro: L'avviso che l'imputato e la persona civilmente obbligata possono proporre opposizione
- L'articolo 460, comma 4, del codice di procedura penale, prevede che, se non è possibile eseguire la notificazione del decreto penale di condanna per irreperibilità dell'imputato, il giudice revoca il decreto penale di condanna e restituisce gli atti al pubblico ministero
- L'articolo 460, comma 5, del codice di procedura penale, stabilisce l'efficacia del decreto penale di condanna rispetto ai giudizi civili e amministrativi. Viene previsto, in particolare, che: il decreto penale di condanna anche se divenuto esecutivo, non ha efficacia di giudicato nel giudizio civile o amministrativo
- L'articolo 461, comma 3, del codice prevede che, con l'atto di opposizione al decreto penale di condanna, l'imputato può chiedere al Giudice che lo ha emesso: Il giudizio immediato ovvero il giudizio abbreviato ovvero l'applicazione della pena su richiesta
- L'articolo 464-octies del codice di procedura penale disciplina la revoca dell'ordinanza di sospensione del procedimento con messa alla prova, prevedendone: La ricorribilità in cassazione per violazione di legge
- L'articolo 464-ter.1 del codice di procedura penale contiene la disciplina: Della sospensione del procedimento con messa alla prova su proposta del pubblico ministero nel corso delle indagini preliminari
- L'articolo 466 del codice di rito penale prevede che, durante il termine per comparire: Le parti e i loro difensori hanno facoltà di prendere visione, nel luogo dove si trovano, delle cose sequestrate, di esaminare in cancelleria gli atti e i documenti raccolti nel fascicolo per il dibattimento e di estrarne copia
- L'articolo 467, comma 1, del codice di procedura penale prevede che, nei casi previsti dall'articolo 392: Il Presidente del Tribunale o della Corte di assise dispone, a richiesta di parte, l'assunzione delle prove non rinviabili, osservando le forme previste per il dibattimento
- L'articolo 467, comma 2, del codice di procedura penale prevede che del giorno, dell'ora e del luogo stabiliti per il compimento dell'atto relativo all'assunzione delle prove non rinviabili...: E' dato avviso almeno ventiquattro ore prima al Pubblico ministero, alla persona offesa e ai difensori
- L'articolo 468, comma 1, del codice di procedura penale dispone che le parti che intendono chiedere l'esame di testimoni, periti o consulenti tecnici, nonché delle persone indicate nell'articolo 210 devono, a pena di inammissibilità: Depositare in cancelleria, almeno sette giorni prima della data fissata per il dibattimento, la lista con l'indicazione delle circostanze su cui deve vertere l'esame
- L'articolo 469, comma 1 del codice di rito penale prevede che, salvo quanto previsto dall'articolo 129, comma 2, se l'azione penale non doveva essere iniziata o non deve essere proseguita ovvero se il reato è estinto e se per accertarlo non è necessario procedere al dibattimento, il Giudice: In camera di consiglio, sentiti il Pubblico ministero e l'imputato e se questi non si oppongono, pronuncia sentenza inappellabile di non doversi procedere, enunciandone la causa nel dispositivo
- L'articolo 47, comma 1, del codice di procedura penale dispone che, a seguito alla presentazione della richiesta di rimessione il Giudice può disporre con ordinanza la sospensione del processo: Fino a che non sia intervenuta l'ordinanza che dichiara inammissibile o rigetta la richiesta
- L'articolo 470, comma 1, del codice di procedura penale prevede che la disciplina dell'udienza e la direzione del dibattimento sono esercitate... Dal Presidente che decide senza formalità; in sua assenza, la disciplina dell'udienza è esercitata dal Pubblico ministero
- L'articolo 471 ("Pubblicità dell'udienza"), prevede, al comma 4, che: Non è consentita la presenza in udienza di persone armate, fatta eccezione per gli appartenenti alla forza pubblica, né di persone che portino oggetti atti a molestare
- L'articolo 471, comma 3, del codice di procedura penale, dispone che non sono ammessi nell'aula di udienza coloro che non hanno compiuto gli anni diciotto, le persone che sono sottoposte a misure di prevenzione e quelle che appaiono in stato di ubriachezza, di intossicazione o di squilibrio mentale. Se alcuna di queste persone deve intervenire all'udienza come testimone: E' fatta allontanare non appena la sua presenza non è più necessaria
- L'articolo 471, comma 4, del codice di procedura penale, detta alcune disposizioni inerenti al mantenimento della disciplina d'aula, prevedendo, fra l'altro, che le persone che turbano il regolare svolgimento dell'udienza sono espulse, con divieto di assistere alle ulteriori attività processuali... Per ordine del Presidente o, in sua assenza, del Pubblico ministero
- L'articolo 471, comma 4, del codice di procedura penale, detta disposizioni inerenti al mantenimento della disciplina d'aula, prevedendo, fra l'altro, che non è consentita la presenza in udienza... Di persone che portino oggetti atti a molestare
- L'articolo 471, commi 2 e 3 del codice di rito penale prevede che coloro che non hanno compiuto gli anni diciotto, le persone che sono sottoposte a misure di prevenzione e quelle che appaiono in stato di ubriachezza, di intossicazione o di squilibrio mentale: Non sono ammessi nell'aula di udienza. Se alcuna di queste persone deve intervenire all'udienza come testimone, è fatta allontanare non appena la sua presenza non è più necessaria
- L'articolo 473, comma 3, del codice di procedura penale, rubricato "Ordine di procedere a porte chiuse", ha previsto che i testimoni, i periti e i consulenti tecnici sono assunti: Secondo l'ordine in cui vengono chiamati e, fatta eccezione di quelli che sia necessario trattenere nell'aula di udienza, vi rimangono per il tempo strettamente necessario
- L'articolo 474, rubricato "Assistenza dell'imputato all'udienza", prevede, al comma 1-bis, che l'impiego delle cautele necessarie per prevenire il pericolo di fuga o di violenza dell'imputato sono disposte: Con ordinanza del Giudice, sentite le parti
- L'articolo 476 del codice di procedura penale, rubricato "Reati commessi in udienza", dedica, al comma 2, una specifica previsione alla fattispecie di reato commesso dal testimone, prevedendo che: Non è consentito l'arresto del testimone in udienza per reati concernenti il contenuto della deposizione
- L'articolo 476 del codice di procedura penale, rubricato "Reati commessi in udienza", detta disposizioni relative al caso in cui venga commesso un reato in udienza, prevedendo, in particolare, al comma 1: Quando viene commesso un reato in udienza, il Pubblico ministero procede a norma di legge, disponendo l'arresto dell'autore nei casi consentiti
- L'articolo 48, comma 1 e 2, del codice di procedura penale, in merito alla decisione sulla richiesta di rimessione, prevede che: La Corte di cassazione decide in camera di consiglio a norma dell'articolo 127 del codice di procedura penale, dopo aver assunto, se necessario, le opportune informazioni. Il Presidente della Corte di cassazione, se rileva una causa di inammissibilità della stessa, dispone che per essa si proceda a norma dell'articolo 610, comma 1, del codice di procedura penale
- L'articolo 48, comma 4, del codice di procedura penale, in tema di rimessione, dispone che l'ordinanza che accoglie la richiesta è comunicata senza ritardo al Giudice procedente e a quello designato. Il Giudice procedente trasmette immediatamente gli atti del processo al Giudice designato e dispone: Che l'ordinanza della Corte di cassazione sia per estratto comunicata al Pubblico ministero e notificata alle parti private
- L'articolo 483, comma 1, del codice di procedura penale, collocato nell'ambito della disciplina del dibattimento, prevede che, subito dopo la conclusione dell'udienza o la chiusura del dibattimento il verbale, sottoscritto alla fine di ogni foglio dal pubblico ufficiale che lo ha redatto... E' presentato al Presidente per l'apposizione del visto
- L'articolo 484, del codice di procedura penale, nell'ambito degli atti introduttivi al dibattimento, prevede che il Presidente, prima di dare inizio al dibattimento,: Controlla la regolare costituzione delle parti. Qualora il difensore dell'imputato non sia presente, il Presidente designa come sostituto altro difensore a norma dell'articolo 97, comma 4
- L'articolo 494 del codice di procedura penale disciplina le dichiarazioni spontanee dell'imputato, prevedendo che egli ha facoltà di rendere, in ogni stato del dibattimento, le dichiarazioni che ritiene opportune, purché esse si riferiscano all'oggetto dell'imputazione e non intralcino l'istruzione dibattimentale e che, ove non si attenga all'oggetto dell'imputazione: Il Presidente lo ammonisce e, se l'imputato persiste, gli toglie la parola
- L'articolo 498, comma 4-ter del codice di procedura penale prevede che, quando si procede per i delitti previsti dgli articoli 572, 600, 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies, 601, 602, 609-bis, 609-ter, 609-quater, 609-octies e 612-bis c.p., l'esame del minore vittima del reato ovvero del maggiorenne infermo di mente vittima del reato viene effettuato: Su richiesta sua o del suo difensore, mediante l'uso di un vetro specchio unitamente ad un impianto citofonico
- L'articolo 498, rubricato "Esame diretto e controesame dei testimoni, del codice di rito penale prevede, al comma 4-quater, che, fermo quanto previsto dai precedenti commi, quando occorre procedere all'esame di una persona offesa che versa in condizione di particolare vulnerabilità, il Giudice... Se la persona offesa o il suo difensore ne fa richiesta, dispone l'adozione di modalità protette
- L'articolo 499 del codice di procedura penale detta la disciplina dell'esame testimoniale, prevedendo, fra l'altro, che: Durante l'esame, il Presidente, anche di ufficio, interviene per assicurare la pertinenza delle domande, la genuinità delle risposte, la lealtà dell'esame e la correttezza delle contestazioni, ordinando, se occorre, l'esibizione del verbale nella parte in cui le dichiarazioni sono state utilizzate per le contestazioni
- L'articolo 499 del codice di rito penale detta la disciplina dell'esame testimoniale, prevedendo che: Il Presidente cura che l'esame del testimone sia condotto senza ledere il rispetto della persona; il testimone può essere autorizzato dal Presidente a consultare, in aiuto della memoria, documenti da lui redatti
- L'articolo 499 del codice di rito penale detta la disciplina dell'esame testimoniale, prevedendo, fra l'altro, che: L'esame testimoniale si svolge mediante domande su fatti specifici; nel corso dell'esame sono vietate le domande che possono nuocere alla sincerità delle risposte
- L'articolo 50, comma 3, del codice di procedura penale, prevede che l'esercizio dell'azione penale può essere sospeso o interrotto. Soltanto nei casi previsti dalla legge
- L'articolo 51, comma 1 lettera a), del codice di procedura penale dispone che le funzioni di Pubblico ministero sono esercitate: Nelle indagini preliminari e nei procedimenti di primo grado dai magistrati della Procura della Repubblica presso il Tribunale
- L'articolo 511-bis del codice di procedura penale detta la disciplina dei verbali di prove di altri procedimenti, prevedendo che: Il giudice, anche di ufficio, dispone che sia data lettura dei verbali di prove di altri procedimenti. Prevede, inoltre, che la lettura ha luogo solo dopo l'esame della persona che ha reso le dichiarazioni ovvero del perito che ha steso la relazione peritale, a norma dell'articolo 511 del codice di procedura penale
- L'articolo 52, comma 4 primo periodo, del codice di procedura penale prevede che, con il provvedimento che accoglie la dichiarazione di astensione, il magistrato del Pubblico ministero astenuto: E' sostituito con un altro magistrato del Pubblico ministero appartenente al medesimo ufficio
- L'articolo 523 del codice di procedura penale disciplina lo svolgimento della discussione finale del dibattimento. A chi è affidata, ai sensi dello stesso articolo 523, comma 3, la direzione della discussione finale ? L'articolo 523, comma 3 del codice di procedura penale prevede che il Presidente dirige la discussione e impedisce ogni divagazione, ripetizione e interruzione
- L'articolo 523 del codice di procedura penale disciplina lo svolgimento della discussione, introducendo, al comma 5, una norma di garanzia per l'imputato e il suo difensore, secondo cui: In ogni caso l'imputato e il difensore devono avere, a pena di nullità, la parola per ultimi se la domandano
- L'articolo 523 del codice di procedura penale disciplina lo svolgimento della discussione, prevedendo, al comma 4, in ordine alle repliche del Pubblico ministero e dei difensori della parti private: Il Pubblico ministero e i difensori delle parti private possono replicare; la replica è ammessa una sola volta e deve essere contenuta nei limiti strettamente necessari per la confutazione degli argomenti avversari
- L'articolo 523 del codice di procedura penale disciplina lo svolgimento della discussione, prevedendo, al comma 6: La discussione non può essere interrotta per l'assunzione di nuove prove, se non in caso di assoluta necessità. Se questa si verifica, il Giudice provvede a norma dell'articolo 507, disponendo, anche d'ufficio, l'assunzione di nuovi mezzi di prova
- L'articolo 53, comma 1, del codice di procedura penale dispone che, nell'udienza il magistrato del Pubblico ministero esercita le sue funzioni: Con piena autonomia
- L'articolo 53, comma 2, del codice di procedura penale, rubricato "autonomia del Pubblico ministero nell'udienza. Casi di sostituzione", prevede che il capo dell'ufficio provvede alla sostituzione del magistrato: Nei casi di grave impedimento, di rilevanti esigenze di servizio e in quelli previsti dall'articolo 36, comma 1, lettere a), b), d), e). Negli altri casi il magistrato può essere sostituito solo con il suo consenso
- L'articolo 53, commi 1 e 3, del codice di procedura penale, rubricato "autonomia del pubblico ministero. Casi di sostituzione", prevede che nell'udienza il magistrato del Pubblico ministero esercita le sue funzioni: Con piena autonomia. Quando il capo dell'ufficio omette di provvedere alla sostituzione del magistrato nei casi previsti dall'articolo 36, comma 1 lettere a), b), d), e), il Procuratore generale presso la Corte di appello designa per l'udienza un magistrato appartenente al suo ufficio
- L'articolo 531 del codice di procedura penale prevede che, salvo il disposto dell'articolo 129, comma 2, dello stesso codice, quando il reato è estinto o quando vi è dubbio sull'esistenza di una causa di estinzione del reato il Giudice: Pronuncia sentenza di non doversi procedere, enunciandone la causa nel dispositivo
- L'articolo 535 del codice di procedura penale prevede che il pagamento delle spese processuali e le spese di mantenimento durante la custodia cautelare: Sono poste a carico del condannato con la sentenza di condanna
- L'articolo 536 del codice di procedura penale dispone che, nei casi previsti dall'articolo 36 del codice penale, il Giudice: Stabilisce nel dispositivo se la sentenza debba essere pubblicata per intero o per estratto e designa il giornale o i giornali in cui deve essere inserita
- L'articolo 54 bis, comma 1, del codice prevede che quando il Pubblico ministero riceve notizia che presso un altro ufficio sono in corso indagini preliminari a carico della stessa persona e per il medesimo fatto per il quale egli procede: Informa senza ritardo il Pubblico ministero di questo ufficio richiedendogli la trasmissione degli atti a norma dell'articolo 54, comma 1
- L'articolo 54, comma 1, del codice dispone che il Pubblico ministero, se durante le indagini preliminari ritiene che il reato appartenga alla competenza di un Giudice diverso da quello presso cui egli esercita le funzioni: Trasmette immediatamente gli atti all'ufficio del Pubblico ministero presso il Giudice competente
- L'articolo 54, comma 3, del codice prevede che gli atti di indagine preliminare compiuti prima della trasmissione o della designazione indicate nei commi 1 e 2 possono: Essere utilizzati nei casi e nei modi previsti dalla legge
- L'articolo 55 del codice dispone che la polizia giudiziaria deve, anche di propria iniziativa, prendere notizia dei reati, impedire che vengano portati a conseguenze ulteriori, ricercarne gli autori, compiere gli atti necessari per assicurare le fonti di prova e: Raccogliere quant'altro possa servire per l'applicazione della legge penale
- L'articolo 55, comma 1, del codice di procedura penale stabilisce che: La polizia giudiziaria deve, anche di propria iniziativa, prendere notizia dei reati, impedire che vengano portati a conseguenze ulteriori, ricercarne gli autori, compiere gli atti necessari per assicurare le fonti di prova e raccogliere quant'altro possa servire per l'applicazione della legge penale
- L'articolo 550 del codice di procedura penale prevede la citazione diretta a giudizio: Per le contravvenzioni e per i delitti punti con la pena della reclusione non superiore nel massimo a quattro anni o con la multa, sola o congiunta alla predetta pena detentiva
- L'articolo 56, rubricato "Disciplina degli esiti riparativi", del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, recante "Attuazione della legge 27 settembre 2021, n. 134, recante delega al Governo per l'efficienza del processo penale, nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari", dispone che quando il programma si conclude con un esito riparativo questo può essere simbolico o materiale. Tra i casi esemplificativi di esito simbolico menziona: Dichiarazioni o scuse formali; impegni comportamentali anche pubblici o rivolti alla comunità; accordi relativi alla frequentazione di persone o luoghi
- L'articolo 56, rubricato "Disciplina degli esiti riparativi", del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, recante "Attuazione della legge 27 settembre 2021, n. 134, recante delega al Governo per l'efficienza del processo penale, nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari", dispone che quando il programma si conclude con un esito riparativo questo può essere simbolico o materiale. Tra i casi esemplificativi di esito materiale menziona: Il risarcimento del danno, le restituzioni, l'adoperarsi per elidere o attenuare le conseguenze dannose o pericolose del reato o evitare che lo stesso sia portato a conseguenze ulteriori
- L'articolo 568, comma 1, del codice di procedura penale, in materia di impugnazioni, statuisce che: La legge stabilisce i casi nei quali i provvedimenti del Giudice soono soggetti a impugnazione e determina il mezzo con cui possono essere impugnati
- L'articolo 568, comma 3, del codice di procedura penale, in materia di impugnazioni, prevede che il diritto di impugnazione spetta: Soltanto a colui al quale la legge espressamente lo conferisce. Se la legge non distingue tra le diverse parti, tale diritto spetta a ciascuna di esse
- L'articolo 568, comma 4-bis, del codice di procedura penale, prevede che il Pubblico ministero propone impugnazione diretta a conseguire effetti favorevoli all'imputato: Solo con ricorso per cassazione
- L'articolo 569, comma 1, del codice di procedura penale, statuisce che la parte che ha diritto di appellare la sentenza di primo grado può proporre direttamente ricorso per cassazione. Questa facoltà di ricorso immediato per cassazione è prevista anche per il Procuratore generale presso la corte di appello e il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale? Sì, l'articolo 608, comma 4, del codice di procedura penale, prevede espressamente che il Procuratore generale presso la Corte di appello e il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale possono anche ricorrere nei casi previsti dall'articolo 569 e da altre disposizioni di legge
- L'articolo 57, comma 1 lettera c), del codice di procedura penale dispone che il sindaco è ufficiale di polizia giudiziaria: Nei Comuni ove non abbia sede un ufficio della Polizia di Stato ovvero un Comando dell'Arma dei Carabinieri o della Guardia di Finanza
- L'articolo 579, comma 1, del codice di procedura penale, prevede che, contro le sentenze di condanna o di proscioglimento, se l' impugnazione è proposta per un altro capo della sentenza che non riguardi esclusivamente gli interessi civili: E' data impugnazione anche per ciò che concerne le misure di sicurezza
- L'articolo 581, comma 1-bis, del codice di procedura penale, prevede che l'appello è inammissibile per mancanza di specificità dei motivi, quando: Per ogni richiesta non sono enunciati in forma puntuale ed esplicita i rilievi critici in relazione alle ragioni di fatto o di diritto espresse nel provvedimento impugnato, con riferimento ai capi e punti della decisione ai quali si riferisce l'impugnazione
- L'articolo 61, comma 2, del codice di procedura penale, prevede che alla persona sottoposta alle indagini preliminari: Si estende ogni altra disposizione relativa all'imputato, salvo che sia diversamente stabilito
- L'articolo 611 del codice di procedura penale, che disciplina il procedimento in cassazione, è stato modificato dal decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150 di "attuazione della legge 27 settembre 2021, n. 134, recante delega al Governo per l'efficienza del processo penale, nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari"? Si
- L'articolo 631 del codice di procedura penale prevede che gli elementi in base ai quali si chiede la revisione devono, a pena d'inammissibilità della domanda, essere: Tali da dimostrare, se accertati, che il condannato deve essere prosciolto
- L'articolo 639, primo periodo, del codice di procedura penale, prevede che la Corte di appello, quando pronuncia sentenza di proscioglimento a seguito di accoglimento della richiesta di revisione, anche a favore del condannato defunto, ordina, tra l'altro: La restituzione delle somme pagate in esecuzione della condanna per le pene pecuniarie, per le misure disicurezza patrimoniali, per le spese processuali e di mantenimento in carcere e per il risarcimento dei danni a favore della parte civile citata per il giudizio di revisione
- L'articolo 640 del codice di procedura penale, in materia di impugnabilità della sentenza pronunciata nel giudizio di revisione, prevede che: La sentenza pronunciata nel giudizio di revisione è soggetta a ricorso per Cassazione
- L'articolo 644 del codice di procedura penale prevede che, se il condannato muore, anche prima del procedimento di revisione, il diritto alla riparazione spetta al coniuge, ai discendenti e ascendenti, ai fratelli e sorelle, agli affini entro il primo grado e alle persone legate da vincolo di adozione con quella deceduta. Ai sensi del comma 2 del medesimo articolo, a tali persone: Non può essere assegnata a titolo di riparazione una somma maggiore di quella che sarebbe stata liquidata al prosciolto
- L'articolo 645, comma 1, del codice di procedura penale, disciplina la domanda di riparazione. Viene previsto che la domanda di riparazione è proposta: A pena di inammissibilità, entro due anni dal passaggio in giudicato della sentenza di revisione ed è presentata per iscritto, unitamente ai documenti ritenuti utili, personalmente o per mezzo di procuratore speciale, nella cancelleria della Corte di appello che ha pronunciato la sentenza
- L'articolo 647 del codice di procedura penale prevede che, nel caso previsto dall'articolo 630, comma 1 lettera d), lo Stato, se ha corrisposto la riparazione: Si surroga, fino alla concorrenza della somma pagata, nel diritto al risarcimento dei danni contro il responsabile
- L'articolo 649 del codice di procedura penale sancisce il principio del ne bis in idem, prevedendo che: L'imputato prosciolto o condannato con sentenza o decreto penale divenuti irrevocabili non può essere di nuovo sottoposto a procedimento penale per il medesimo fatto, neppure se questo viene diversamente considerato per il titolo, per il grado o per le circostanze, salvo quanto disposto dagli articoli 69, comma 2 e 345
- L'articolo 65, comma 1, del codice di procedura penale, sull'interrogatorio nel merito, dispone che: L'Autorità Giudiziaria contesta alla persona sottoposta alle indagini in forma chiara e precisa il fatto che le è attribuito, le rende noti gli elementi di prova esistenti contro di lei e, se non può derivarne pregiudizio per le indagini, gliene comunica le fonti
- L'articolo 669, comma 1, del codice di procedura penale, statuisce che se sono state pronunciate più sentenze di condanna divenute irrevocabili contro la stessa persona per il medesimo fatto: Il Giudice ordina l'esecuzione della sentenza con cui si pronunciò la condanna meno grave, revocando le altre
- L'articolo 70, comma 1, del codice di procedura penale, stabilisce che quando non deve essere pronunciata sentenza di proscioglimento o di non luogo a procedere e vi è ragione di ritenere che, per infermità mentale sopravvenuta al fatto, l'imputato non è in grado di partecipare coscientemente al processo: Il Giudice, se occorre dispone anche di ufficio, perizia
- L'articolo 75, comma 1, del codice di procedura penale stabilisce che l'azione civile proposta davanti al Giudice civile può essere trasferita nel processo penale fino a quando: In sede civile non sia stata pronunciata sentenza di merito anche non passata in giudicato. L'esercizio di tale facoltà comporta rinuncia agli atti del giudizio; il Giudice penale provvede anche sulle spese del procedimento civile
- L'articolo 75, comma 3, del codice di procedura penale stabilisce che se l'azione è proposta in sede civile nei confronti dell'imputato dopo la costituzione di parte civile nel processo penale o dopo la sentenza penale di primo grado: Il processo civile è sospeso fino alla pronuncia della sentenza penale non più soggetta a impugnazione, salve le eccezioni previste dalla legge
- L'articolo 76 del codice di procedura penale stabilisce che l'azione civile nel processo penale è esercitata: Anche a mezzo di procuratore speciale, mediante la costituzione di parte civile. La costituzione di parte civile produce i suoi effetti in ogni stato e grado del processo
- L'articolo 78, comma 1 lettera a), del codice di procedura penale stabilisce che la dichiarazione di costituzione di parte civile è depositata nella cancelleria del Giudice che procede o presentata in udienza e deve contenere, a pena di inammissibilità: Le generalità della persona fisica o la denominazione dell'associazione o dell'ente che si costituisce parte civile e le generalità del suo legale rappresentante
- L'articolo 79, comma 1, del codice di procedura penale stabilisce che la costituzione di parte civile può avvenire: Per l'udienza preliminare, prima che siano ultimati gli accertamenti relativi alla costituzione delle parti, o, quando manca l'udienza preliminare, fino a che non siano compiuti gli adempimenti previsti dall'articolo 484 o dall'articolo 554-bis, comma 2
- L'articolo 80 del codice di procedura penale prevede, in tema di esclusione della parte civile: Il Pubblico ministero, l'imputato e il responsabile civile possono proporre richiesta motivata di esclusione della parte civile
- L'articolo 90 del codice di procedura penale, la persona offesa dal reato ha facoltà di dichiarare o eleggere domicilio, prevedendo che: Qualora la persona offesa dal reato sia deceduta in conseguenza del reato, le facoltà e i diritti previsti dalla legge sono esercitati dai prossimi congiunti di essa o da persona alla medesima legata da relazione affettiva e con essa stabilmente convivente
- L'articolo 90 del codice di procedura penale, la persona offesa dal reato, oltre ad esercitare i diritti e le facoltà ad essa espressamente riconosciuti dalla legge, ha facoltà di dichiarare o eleggere domicilio. Ai fini della dichiarazione di domicilio, la persona offesa dal reato può indicare un indirizzo di posta elettronica certificata o altro servizio elettronico di recapito certificato qualificato
- L'articolo 90-quater del codice di procedura penale prevede che la "condizione di particolare vulnerabilità" è desunta: Oltre che dall'età e dallo stato di infermità o di deficienza psichica, dal tipo di reato, dalle modalità e dalle circostanze del fatto per cui si procede. Si tiene, fra l'altro, conto, se il fatto risulta commesso con violenza alla persona o con odio razziale., se è riconducibile ad ambiti di criminalità organizzata o di terrorismo, ance internazionale o do tratta di esseri umani
- L'articolo 90-quater del codice di procedura penale, ai fini della valutazione della "condizione di particolare vulnerabilità", si tiene conto, fra l'altro, se il fatto risulta commesso: Con violenza alla persona o con odio razziale, se è riconducibile ad ambiti di criminalità organizzata o di terrorismo, anche internazionale, o di tratta degli esseri umani, se si caratterizza per finalità di discriminazione, e se la persona offesa è affettivamente, psicologicamente o economicamente dipendente dall'autore del reato
- L'articolo 92 del codice di procedura penale, l'esercizio dei diritti e delle facoltà spettanti agli enti e alle associazioni rappresentativi di interessi lesi dal reato è subordinato al consenso della persona offesa. La persona offesa che ha revocato il consenso non può prestarlo successivamente né allo stesso né ad altro ente o associazione
- L'articolo 95 del codice di procedura penale prevede che le parti possono opporsi con dichiarazione scritta all'intervento dell'ente o dell'associazione. L'opposizione è notificata al legale rappresentante dell'ente o dell'associazione, il quale può presentare le sue deduzioni nei cinque giorni successivi. Entro quale termine deve essere proposta opposizione Entro tre giorni dalla notificazione eseguita a norma dell'articolo 93, comma 3
- L'articolo 97 del codice di procedura penale dispone che l'imputato che non abbia nominato un difensore di fiducia deve essere assistito da un difensore d'ufficio. Quale affermazione tra le seguenti è corretta ? L'assistenza tecnica è sempre obbligatoria, essendo il Giudice tenuto alla nomina di un difensore d'ufficio, se l'imputato non abbia nominato un difensore di fiducia o ne sia, comunque, rimasto privo
- L'articolo 97 del codice di procedura penale, in punto di sostituzione del difensore di ufficio, dispone che: Il difensore di ufficio ha l'obbligo di prestare il patrocinio e può essere sostituito solo per giustificato motivo
- L'Autorità giudiziaria dispone il sequestro del corpo del reato e delle cose pertinenti al reato necessarie per l'accertamento dei fatti: Con decreto motivato
- L'Autorità giudiziaria fa estrarre copia dei documenti e fa eseguire fotografie o altre riproduzioni delle cose sequestrate che possono alterarsi o che sono di difficile custodia, le unisce agli atti e fa custodire in cancelleria o segreteria gli originali dei documenti, disponendo, quanto alle cose, in conformità dell'articolo 259 del codice di procedura penale. Quando si tratta di dati, di informazioni o di programmi informatici ... La copia deve essere realizzata su adeguati supporti, mediante procedura che assicuri la conformità della copia all'originale e la sua immodificabilità; in tali casi, la custodia degli originali può essere disposta anche in luoghi diversi dalla cancelleria o dalla segreteria
- L'Autorità giudiziaria quando procede alla perquisizione locale può disporre che siano perquisite le persone presenti o sopraggiunte, quando ritiene che le stesse possano occultare il corpo del reato o cose pertinenti al reato: Con decreto motivato
- L'Autorità giudiziaria, quando abbia acquisito, tramite intercettazioni, comunicazioni di servizio di appartenenti ai servizi di informazione per la sicurezza, dispone l'immediata secretazione e la custodia in luogo protetto dei documenti, dei supporti e degli atti concernenti tali comunicazioni. Terminate le intercettazioni, l'autorità giudiziaria trasmette copia della documentazione contenente le informazioni di cui intende avvalersi nel processo: Al Presidente del consiglio dei ministri, per accertare se taluna di queste informazioni sia coperta da segreto di Stato
- L'Autorità giudiziaria, quando abbia acquisito, tramite intercettazioni, comunicazioni di servizio di appartenenti al Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, dispone l'immediata secretazione e la custodia in luogo protetto dei documenti, dei supporti e degli atti concernenti tali comunicazioni. Terminate le intercettazioni, l'Autorità giudiziaria trasmette copia della documentazione contenente le informazioni di cui intende avvalersi nel processo: Al Presidente del consiglio dei ministri, per accertare se taluna di queste informazioni sia coperta da segreto di Stato
- L'Autorità giudiziaria, quando dispone il sequestro, presso i fornitori di servizi informatici, telematici o di telecomunicazioni, dei dati da questi detenuti, compresi quelli di traffico o di ubicazione, può stabilire, per esigenze legate alla regolare fornitura dei medesimi servizi, che la loro acquisizione avvenga: Mediante copia di essi su adeguato supporto, con una procedura che assicuri la conformità dei dati acquisiti a quelli originali e la loro immodificabilità. In questo caso è, comunque, ordinato al fornitore dei servizi di conservare e proteggere adeguatamente i dati originali
- LChi può presentare istanza di riesame di una misura cautelare ? La persona sottoposta alle indagini e/o il suo difensore
- Le decisioni della Corte di appello, secondo quanto stabilito dall'articolo 598-bis, comma 1 primo periodo, del codice di procedura penale, sono adottate come segue: La Corte provvede sull'appello in camera di consiglio. Se non è diversamente stabilito e in deroga a quanto previsto dall'articolo 127, essa giudica sui motivi, sulle richieste e sulle memorie senza la partecipazione delle parti
- Le disposizioni di cui all'articolo 382-bis, comma 1, del codice di rito penale, si applicano, ai sensi del comma 1-bis, nei casi di di delitti non colposi per i quali è previsto l'arresto in flagranza, commessi all'interno o nelle pertinenze: Delle strutture sanitarie o socio-sanitarie residenziali o semiresidenziali, pubbliche o private, in danno di persone esercenti una professione sanitaria o socio-sanitaria nell'esercizio o a causa delle funzioni o del servizio
- Le iscrizioni nel registro delle notizie di reato previste dall'articolo 335, commi 1 e 2 del codice di procedura penale a chi sono comunicate ? Le iscrizioni previste dall'articolo 335, commi 1 e 2 del codice di procedura penale sono comunicate alla persona alla quale il reato è attribuito, alla persona offesa dal reato e ai rispettivi difensori, ove ne facciano richiesta, ad esclusione dei casi in cui si procede per uno dei delitti di cui all'articolo 407, comma 2, lettera a)
- Le misure disposte per le esigenze cautelari previste dall'articolo 274 comma 1 lettera a) del codice di procedura penale perdono immediatamente efficacia se alla scadenza del termine previsto dall'articolo 292 comma 2 lettera d) non ne è ordinata la rinnovazione. La rinnovazione è disposta dal Giudice: Con ordinanza, su richiesta del pubblico ministero, anche per più di una volta, entro i limiti previsti dagli articoli 305 e 308 del codice di procedura penale
- Le misure disposte per le esigenze cautelari previste dall'articolo 274 comma 1 lettera a) perdono immediatamente efficacia se alla scadenza del termine previsto dall'articolo 292 comma 2 lettera d) non ne è ordinata la rinnovazione. La rinnovazione è disposta dal Giudice con: Ordinanza, su richiesta del Pubblico ministero, anche per più di una volta, entro i limiti previsti dagli articoli 305 e 308 del codice di procedura penale
- Le persone tenute al segreto professionale e al segreto d'ufficio devono consegnare immediatamente all'autorità giudiziaria, che ne faccia richiesta: Gli atti e i documenti, anche in originale se così è ordinato, nonché i dati, le informazioni e i programmi informatici, anche mediante copia di essi su adeguato supporto e ogni altra cosa esistente presso di esse per ragioni del loro ufficio, incarico, ministero, professione o arte, salvo che dichiarino per iscritto che si tratti di segreto di Stato ovvero di segreto inerente al loro ufficio o professione
- L'esistenza di un fatto non può essere desunta da indizi a meno che questi siano ... Gravi, precisi e concordanti
- L'esito positivo della messa alla prova cosa produce, ai sensi dell'articolo 464-septies del codice di procedura penale ? Il Giudice dichiara, con sentenza, estinto il reato
- L'informazione di garanzia, ai sensi dell'articolo 369 del codice di procedura penale, è soggetta al divieto di pubblicazione previsto dall'articolo 114, comma 2 del codice ? Si, l'articolo 369, comma 1-quater lo prevede espressamente mediante il rinvio espresso al divieto di pubblicazione degli atti non più coperti dal segreto fino a che non siano concluse le indagini preliminari ovvero fino al termnine dell'udienza preliminare, fatta eccezione per l'ordinanza applicativa di una misura cautelare
- L'inosservanza delle disposizioni concernenti le condizioni di capacità del giudice penale produce ? La nullità degli atti processuali
- L'intestazione della sentenza, secondo quanto previsto dall'articolo 546, comma 1, lettera a) del codice di procedura penale: Reca le parole "In nome del popolo italiano"
- L'ordinanza con cui il Giudice dispone la misura cautelare, ai sensi dell'articolo 292 del codice di procedura penale, deve contenere l'esposizione e l'autonoma valutazione delle specifiche esigenze cautelari e degli indizi che giustificano in concreto la misura disposta, con l'indicazione degli elementi di fatto da cui sono desunti e dei motivi per i quali essi assumono rilevanza, tenuto conto anche del tempo trascorso dalla commissione del reato? Sì, a pena di nullità rilevabile anche d'ufficio



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