Elenco in ordine alfabetico delle domande di Beni culturali e paesaggio
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- Salvo che sia intervenuta per essi la dichiarazione dell'interesse culturale, ai sensi dell'art.67, co.2, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n.42, non è soggetta ad autorizzazione l'uscita temporanea dal territorio della Repubblica dei mezzi di trasporto aventi più di anni: 75
- Secondo i contenuti del DPCM 171/2014 e succ. mod. a chi spetta autorizzare gli interventi da eseguirsi sui beni librari sottoposti a tutela statale di cui all'art. 21, D.Lgs. n. 42/2004? Al Direttore generale della Direzione generale "Biblioteche ed Istituti culturali"
- Secondo i contenuti del DPCM 171/2014 e succ. mod. l'approvazione dei bilanci e dei conti consuntivi dei musei dotati di autonomia speciale spetta: alla Direzione generale "Musei", su parere conforme della Direzione generale "Bilancio"
- Secondo i contenuti della Convenzione dell'Aja del 1954 gli Stati firmatari si impegnano: a predisporre, in tempo di pace, la salvaguardia dei beni culturali sul proprio territorio
- Secondo i contenuti della Convenzione UNESCO adottata a Parigi nel 2003, cosa si intende con "salvaguardia"? Le misure volte a garantire anche la promozione del patrimonio culturale immateriale attraverso un'educazione formale e informale
- Secondo il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod.) gli interventi conservativi su beni culturali che coinvolgono lo Stato, le Regioni e gli altri enti pubblici territoriali: sono ordinariamente oggetto di preventivi accordi programmatici
- Secondo il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod.), le ispezioni volte ad accertare lo stato di conservazione o di custodia dei beni culturali vengono eseguite: dai soprintendenti competenti
- Secondo il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs 42/2004 e succ. mod.) gli interventi conservativi su beni culturali che coinvolgono lo Stato, le Regioni e gli altri enti pubblici territoriali: Sono ordinariamente oggetto di preventivi accordi programmatici
- Secondo il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs 42/2004 e succ. mod.), le ispezioni volte ad accertare lo stato di conservazione o di custodia dei beni culturali vengono eseguite: Dai soprintendenti competenti
- Secondo il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs. 42/2004 e succ. mod.) gli interventi conservativi su beni culturali che coinvolgono lo Stato, le Regioni e gli altri enti pubblici territoriali: Sono ordinariamente oggetto di preventivi accordi programmatici
- Secondo il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs. 42/2004 e succ. mod.), le ispezioni volte ad accertare lo stato di conservazione o di custodia dei beni culturali vengono eseguite: Dai soprintendenti competenti
- Secondo il Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. le previsioni e prescrizioni del piano paesaggistico diventano, rispetto alle previsioni dei piani territoriali ed urbanistici: immediatamente cogenti e prevalenti, dalla data di approvazione del piano stesso
- Secondo il D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. ed ai fini della conservazione del patrimonio culturale per "restauro" si intende: l'intervento diretto sul bene attraverso un complesso di operazioni finalizzate all'integrità materiale ed al recupero del bene medesimo, alla protezione ed alla trasmissione dei suoi valori culturali
- Secondo il DM 23/1/2016 il Centro per il libro e la lettura è dotato di autonomia speciale? Sì, come la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma
- Secondo il DM 23/1/2016 l'Archivio Centrale dello Stato: è dotato di autonomia speciale ed afferisce alla Direzione generale "Archivi"
- Secondo il DPCM 171/2014 e succ. mod. l'adozione della dichiarazione di notevole interesse pubblico relativamente ai beni paesaggistici spetta: alla Commissione regionale per il patrimonio culturale, su proposta del Soprintendente e previo parere della Regione
- Secondo il DPCM 171/2014 e succ. mod. le Biblioteche pubbliche statali possono effettuare interventi conservativi sul patrimonio bibliografico in consegna? Sì, possono farlo, ma con i limiti di importo previsti dal citato decreto
- Secondo il DPCM 171/2014 e succ. mod. sui programmi nazionali per i beni culturali e paesaggistici spetta esprimere parere: al Consiglio superiore Beni culturali e paesaggistici, e il parere è obbligatorio
- Secondo la Carta di Atene del 1931 la tecnica dello scavo e la conservazione dei resti: impongono la stretta collaborazione tra archeologo e architetto
- Secondo la Carta di Cracovia del 2000 il mantenimento dell'autenticità è tra gli obiettivi della conservazione dei monumenti e degli edifici storici? Sì, anche negli arredamenti, nelle decorazioni e nelle finiture
- Secondo la Carta di Cracovia del 2000 la conservazione del patrimonio può essere attuata anche attraverso il controllo ambientale? Sì, e attraverso la manutenzione, la riparazione, il restauro, il rinnovamento e la ristrutturazione
- Secondo la Carta di Firenze del 1981 sono ammesse modificazioni all'ambiente fisico di un giardino storico? No, se possono comprometterne l'equilibrio ecologico
- Secondo la Carta italiana del restauro del 1972 è ammesso un nuovo ambientamento per un monumento architettonico? Sì, quando non esista più l'ambientamento tradizionale, o quando le condizioni di conservazione esigano la rimozione
- Secondo la Convenzione dell'Aja del 1954 la protezione dei beni culturali comporta: la salvaguardia ed il rispetto dei beni culturali
- Secondo la Convenzione Europea per la protezione del patrimonio archeologico di La Valletta del 1992 ogni Stato può designare il territorio cui si applicherà la Convenzione stessa? Sì, nel firmare il proprio strumento di ratifica della Convenzione
- Secondo la Convenzione Europea per la protezione del patrimonio archeologico di La Valletta del 1992, l'incarico di seguire l'applicazione della stessa spetta: ad un Comitato di esperti istituito dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa
- Secondo la Convenzione UNESCO firmata a Parigi nel 1972 ed ai fini dell'esecuzione dei propri programmi e progetti il Comitato del patrimonio mondiale può ricorrere: anche all'ICCROM e ad organismi privati
- Secondo la Convenzione UNESCO firmata a Parigi nel 1972 la delimitazione dei siti da inserire nel "patrimonio naturale" come definito dalla Convenzione stessa, spetta: a ciascuno Stato, nell'ambito del proprio territorio
- Secondo la Convenzione UNESCO firmata a Parigi nel 1972, l'inserimento di un bene nell'Elenco del patrimonio mondiale: non può avvenire senza il consenso dello Stato partecipante interessato
- Secondo la Convenzione UNIDROIT del 1995 il possessore che restituisce un bene culturale rubato ha diritto ad essere equamente indennizzato? Sì, a condizione che possa provare di aver agito con la dovuta diligenza in occasione dell'acquisto
- Secondo l'art 106 del D.lgs 42/2004 e succ. mod. l'uso dei beni culturali: Può essere concesso da parte dello Stato, delle Regioni e degli altri Enti pubblici territoriali nell'ambito delle rispettive competenze a singoli richiedenti
- Secondo l'art 106 del D.lgs. 42/2004 e succ. mod. l'uso dei beni culturali: Può essere concesso da parte dello Stato, delle Regioni e degli altri Enti pubblici territoriali nell'ambito delle rispettive competenze a singoli richiedenti
- Secondo l'art. 106 del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. l'uso dei beni culturali: può essere concesso da parte dello Stato, delle Regioni e degli altri Enti pubblici territoriali nell'ambito delle rispettive competenze a singoli richiedenti
- Secondo l'art. 150 del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. la facoltà di ordinare la sospensione di lavori iniziati: spetta anche alla Regione
- Secondo le disposizioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato con il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, è corretto affermare che, relativamente alle funzioni esercitate dalle regioni ai sensi dei commi 3, 4, 5 e 6 dell'art. 5, il Ministero della cultura esercita le potestà di indirizzo e di vigilanza e il potere sostitutivo in caso di perdurante inerzia o inadempienza? Sì
- Secondo le disposizioni dell'art. 21 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato con il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, è corretto affermare che è subordinato ad autorizzazione del Ministero della cultura lo scarto dei documenti degli archivi pubblici e degli archivi privati per i quali sia intervenuta la dichiarazione ai sensi dell'articolo 13 del predetto Codice? Sì
- Secondo le disposizioni dell'art. 54 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato con il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, i beni inalienabili del demanio culturale possono essere oggetto di trasferimento tra lo Stato, le regioni e gli altri enti pubblici territoriali? Sì
- Secondo quanto contenuto nella Carta del restauro di Venezia del 1964 lo spostamento di un monumento, o di una sua parte: non può essere accettato se non per la sua salvaguardia o per cause di eccezionale interesse nazionale o internazionale
- Secondo quanto contenuto nella Carta di Firenze del 1981 la denominazione di "giardino storico": si applica sia a giardini modesti, che a parchi ordinati o paesistici
- Secondo quanto contenuto nella Carta di Firenze del 1981 nella manutenzione dei giardini storici sono ammesse le sostituzioni? Sì, sono ammesse alcune sostituzioni puntuali e, a lungo termine, con rinnovamenti ciclici
- Secondo quanto contenuto nell'Allegato 2 del DM 23 gennaio 2016, l'Opificio delle Pietre dure: è un Istituto dotato di autonomia speciale che afferisce alla Direzione generale "Educazione e ricerca"
- Secondo quanto disposto dall'art. 4 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato con il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, le funzioni dello Stato in materia di tutela del patrimonio culturale sono attribuite al Ministero della cultura, che: Le esercita direttamente o ne può conferire l'esercizio alle regioni, tramite forme di intesa e coordinamento
- Secondo quanto in essa previsto, quando si applica la Convenzione dell'Aja del 1954? In caso di conflitto dichiarato tra due o più Contraenti, anche se lo stato di guerra non sia riconosciuto da una o più di esse
- Secondo quanto prevede il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs. 42/2004 e succ. mod.) alle esigenze di conservazione dei beni culturali di appartenenza statale provvede: Il Ministero per I beni e le attività culturali anche se i suddetti beni sono in uso ad amministrazioni diverse
- Secondo quanto prevede il Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. i soprintendenti possono procedere ad ispezioni volte ad accertare l'esistenza e lo stato di conservazione o di custodia dei beni culturali? Sì, con preavviso non inferiore a cinque giorni, fatti salvi i casi di estrema urgenza
- Secondo quanto prevede il Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. le raccolte di musei sono "beni culturali" anche se appartenenti alle Regioni o agli altri Enti territoriali? Sì, sono "beni culturali" anche se appartenenti alle Regioni o agli altri enti pubblici territoriali
- Secondo quanto prevede il Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. le raccolte di musei sono "beni culturali" anche se appartenenti alle Regioni o agli altri Enti territoriali? Sì, sono "beni culturali" anche se appartenenti alle Regioni o agli altri enti pubblici territoriali
- Secondo quanto prevede il Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. le raccolte di musei sono "beni culturali"? Sì, sono "beni culturali" anche se appartenenti alle Regioni o agli altri enti pubblici territoriali
- Secondo quanto prevede il Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. sono beni paesaggistici: gli immobili e le aree di notevole interesse pubblico
- Secondo quanto prevede il D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. è consentito senza l'autorizzazione del soprintendente disporre ed eseguire il distacco di affreschi? No, è vietato disporre ed eseguire il distacco di affreschi senza l'autorizzazione del soprintendente
- Secondo quanto prevede il D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. gli archivi delle Regioni sono "beni culturali"? Sì, gli archivi delle Regioni e degli altri Enti pubblici territoriali sono "beni culturali"
- Secondo quanto prevede il D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. le previsioni dei piani paesaggistici: sono cogenti per gli strumenti urbanistici dei Comuni, delle Città metropolitane e delle Provincie
- Secondo quanto prevede il D.lgs 42/2004 e succ. mod. gli archivi delle Regoni sono "beni culturali"? Sì, gli archivi delle Regioni e degli altri Enti pubblici territoriali sono "beni culturali"
- Secondo quanto prevede il D.lgs 42/2004 e succ. mod. gli archivi pubblici possono essere smembrati? No, nel caso in cui sia intervenuta la dichiarazione dell'interesse culturale
- Secondo quanto prevede il D.lgs. 42/2004 e succ. mod. gli archivi delle Regioni sono "beni culturali"? Sì, gli archivi delle Regioni e degli altri Enti pubblici territoriali sono "beni culturali"
- Secondo quanto prevede il D.lgs. 42/2004 e succ. mod. gli archivi pubblici possono essere smembrati? No, nel caso in cui sia intervenuta la dichiarazione dell'interesse culturale
- Secondo quanto prevede il DPCM 171/2014 chi verifica la sussistenza dell'interesse culturale dei beni appartenenti a persone giuridiche private senza fini di lucro? Le Commissioni regionali per il patrimonio culturale
- Secondo quanto prevede il DPCM 171/2014 e succ. mod. a chi spetta attuare le operazioni di censimento e descrizione dei beni archivistici? Al Soprintendente archivistico e bibliografico, nell'ambito del proprio territorio e sulla base di indicazioni della competente Direzione generale
- Secondo quanto prevede la Carta italiana del restauro del 1972 il ricollocamento in luoghi diversi a quelli originari di un'opera d'arte: è proibito, a meno che ciò non sia determinato da superiori ragioni di conservazione
- Secondo quanto prevede l'art 104 del D.lgs 42/2004 e succ. mod. le modalità di visita di beni culturali di proprietà privata: Sono concordate tra il proprietario e il soprintendente
- Secondo quanto prevede l'art 104 del D.lgs. 42/2004 e succ. mod. le modalità di visita di beni culturali di proprietà privata: Sono concordate tra il proprietario e il soprintendente
- Secondo quanto prevede l'art. 104 del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. le modalità di visita di beni culturali di proprietà privata: sono concordate tra il proprietario e il soprintendente
- Secondo quanto prevede l'art. 108 del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. per le riproduzioni di beni culturali richieste per finalità di valorizzazione è dovuto un canone di concessione? No, purché attuate senza scopo di lucro
- Secondo quanto prevede l'art. 108 del D.lgs 42/2004 e succ. mod. per le riproduzioni di beni culturali richieste per finalità di valorizzazione è dovuto un canone di concessione? No, purché attuate senza scopo di lucro
- Secondo quanto prevede l'art. 108 del D.lgs. 42/2004 e succ. mod. per le riproduzioni di beni culturali richieste per finalità di valorizzazione è dovuto un canone di concessione? No, purché attuate senza scopo di lucro
- Secondo quanto prevede l'art. 111 del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. le attività di valorizzazione dei beni culturali può essere ad iniziativa privata? Sì, la valorizzazione dei beni culturali è ad iniziativa pubblica o privata
- Secondo quanto prevede l'art. 111 del D.lgs 42/2004 e succ. mod. le attività di valorizzazione dei beni culturali può essere ad iniziativa privata? Sì, la valorizzazione dei beni culturali è ad iniziativa pubblica o privata
- Secondo quanto prevede l'art. 111 del D.lgs. 42/2004 e succ. mod. le attività di valorizzazione dei beni culturali può essere ad iniziativa privata? Sì, la valorizzazione dei beni culturali è ad iniziativa pubblica o privata
- Secondo quanto prevede l'art. 113 del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. le attività e le strutture di valorizzazione, ad iniziativa privata, di beni culturali di proprietà privata: possono beneficiare del sostegno pubblico da parte dello Stato, delle Regioni e degli altri Enti pubblici territoriali
- Secondo quanto prevede l'art. 117 del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. i servizi per il pubblico negli istituti e nei luoghi della cultura possono essere gestiti: in forma diretta o indiretta
- Secondo quanto prevede l'art. 117 del D.lgs 42/2004 e succ. mod. i servizi per il pubblico negli istituti e nei luoghi della cultura possono essere gestiti: In forma diretta o indiretta
- Secondo quanto prevede l'art. 117 del D.lgs. 42/2004 e succ. mod. i servizi per il pubblico negli istituti e nei luoghi della cultura possono essere gestiti: In forma diretta o indiretta
- Secondo quanto prevede l'art. 136 del Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. rientrano tra gli immobili ed aree di notevole interesse pubblico: le ville, i giardini e i parchi che si distinguono per la loro non comune bellezza
- Secondo quanto prevede l'art. 136 del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. rientrano tra gli immobili ed aree di notevole interesse pubblico: le bellezze panoramiche
- Secondo quanto prevede l'art. 139 del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. dell'avvenuta proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico è data notizia: su almeno due quotidiani diffusi nella Regione interessata
- Secondo quanto prevede l'art. 28 del D.P.R. 417/1995 per effettuare interventi di prevenzione, conservazione o restauro, il direttore della biblioteca può disporre la chiusura al pubblico: per non più di due settimane nel corso dell'anno
- Secondo quanto prevede l'art. 44 del D.P.R. 417/1995 il direttore può concedere, ai sensi della normativa vigente, l'uso dei locali della biblioteca anche a favore di privati? Sì, l'uso dei locali della biblioteca può essere concesso anche a favore di privati
- Secondo quanto prevede l'art. 50 del D.P.R. 417/1995 il prestito è un servizio mediante il quale si realizza la disponibilità dei documenti anche a livello internazionale? Sì, il prestito è un servizio mediante il quale si realizza la disponibilità dei documenti a livello locale, nazionale ed internazionale
- Secondo quanto prevede l'art. 62 del Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. il soprintendente, ricevuta la denuncia di un atto soggetto a prelazione ne dà immediata comunicazione: alla Regione e agli altri Enti pubblici territoriali nel cui ambito si trova il bene
- Secondo quanto prevede l'art. 65 comma 4 del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. non è soggetta ad autorizzazione l'uscita dal territorio della Repubblica: delle opere di pittura, di scultura, di grafica e qualsiasi oggetto d'arte di autore vivente o la cui esecuzione non risalga ad oltre cinquanta anni
- Secondo quanto prevede l'art. 65 del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. l'uscita definitiva dal territorio della Repubblica dei beni culturali mobili indicati nell'articolo 10, commi 1, 2 e 3: è vietata
- Secondo quanto prevede l'art. 66 del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. può essere autorizzata l'uscita temporanea dal territorio della Repubblica degli archivi e dei singoli documenti dello Stato? Sì, può essere autorizzata l'uscita temporanea per manifestazioni, mostre o esposizioni d'arte di alto interesse culturale
- Secondo quanto prevede l'art. 66 del D.lgs 42/2004 e succ. mod. può essere autorizzata l'uscita temporanea dal territorio della Repubblica gli archivi e i singoli documenti dello Stato? Sì, può essere autorizzata l'uscita temporanea per manifestazioni, mostre o esposizioni d'arte di alto interesse culturale
- Secondo quanto prevede l'art. 66 del D.lgs. 42/2004 e succ. mod. può essere autorizzata l'uscita temporanea dal territorio della Repubblica gli archivi e i singoli documenti dello Stato? Sì, può essere autorizzata l'uscita temporanea per manifestazioni, mostre o esposizioni d'arte di alto interesse culturale
- Secondo quanto prevede l'art. 67 del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. l'uscita temporanea dal territorio della Repubblica dei mezzi di trasporto aventi più di settantacinque anni per la partecipazione a mostre e raduni internazionali non è soggetta ad autorizzazione salvo che sia per essi intervenuta la dichiarazione dell'interesse culturale
- Secondo quanto prevede l'art. 98 del D. Lgs n. 42/2004 e succ. mod. nel caso di esproprio per fini strumentali, l'approvazione del progetto equivale a dichiarazione di pubblica utilità? Sì, l'approvazione del progetto equivale a dichiarazione di pubblica utilità
- Secondo quanto prevede l'art. 98 del D.lgs 42/2004 e succ. mod. nel caso di esproprio per fini strumentali, l'approvazione del progetto equivale a dichiarazione di pubblica utilità? Sì, l'approvazione del progetto equivale a dichiarazione di pubblica utilità
- Secondo quanto prevede l'art. 98 del D.lgs. 42/2004 e succ. mod. nel caso di esproprio per fini strumentali, l'approvazione del progetto equivale a dichiarazione di pubblica utilità? Sì, l'approvazione del progetto equivale a dichiarazione di pubblica utilità
- Secondo quanto previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. fatto salvo quanto disposto all'articolo 143 dello stesso, il piano paesaggistico diviene efficace: il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione
- Secondo quanto previsto dal D.lgs. n. 42/2004 e successive modifiche, le montagne della catena appenninica sono considerate aree di interesse paesaggistico? Si, per la parte eccedente 1.200 metri sul livello del mare
- Secondo quanto previsto dal DPCM 171/2014 e succ. mod. al direttore del Polo museale regionale spetta il compito di: coordinare e monitorare tutte le attività di comunicazione e promozione del sistema museale nazionale nel territorio regionale
- Secondo quanto previsto dal DPCM 171/2014 e succ. mod. gli Archivi di Stato possono sottoscrivere convenzioni con istituti di studio e ricerca? Sì, anche a fini di didattica, e possono farlo anche con Enti pubblici
- Secondo quanto previsto dal DPCM 171/2014 e succ. mod. i musei possono compiere ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell'umanità e del suo ambiente? Sì, per espressa previsione di cui all'art. 35 del citato DPCM
- Secondo quanto previsto dal DPCM 171/2014 e succ. mod. il Consiglio superiore Beni culturali e paesaggistici è composto: dai presidenti dei Comitati tecnico-scientifici e da otto eminenti personalità del mondo della cultura
- Secondo quanto previsto dal DPCM 171/2014 e succ. mod. la Commissione regionale per il patrimonio culturale: è convocata e presieduta dal Segretario regionale
- Secondo quanto previsto dalla Carta italiana del restauro del 1932 nella ricomposizione di monumenti antichi è ammesso il ricorso ad aggiunte? Sì, se si tratta di elementi neutri che rappresentino il minimo necessario per integrare la linea
- Secondo quanto previsto dalla Convenzione dell'Aja del 1954, gli Stati contraenti s'impegnano: a rispettare i beni culturali situati sia sul proprio territorio, sia su quello degli altri Stati contraenti
- Secondo quanto previsto dalla Convenzione europea firmata a Granada nel 1985 il "patrimonio architettonico" comprende: Beni immobili costituiti da monumenti, insiemi architettonici e siti
- Secondo quanto previsto dalla Convenzione europea sul paesaggio firmata a Firenze nel 2000 il Premio del Paesaggio del Consiglio d'Europa: è conferito dal Comitato dei Ministri del Consiglio stesso
- Secondo quanto previsto dalla Convenzione UNESCO firmata a Parigi nel 1972 ad essa può aderire: ogni Stato, che non sia membro dell'UNESCO, su invito della Conferenza Generale
- Secondo quanto previsto dall'art. 35 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato con il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, il Ministero della cultura ha facoltà di concorrere alla spesa sostenuta dal proprietario, possessore o detentore del bene culturale per l'esecuzione degli interventi conservativi volontari previsti dall'articolo 31, comma 1, del predetto Codice. Se gli interventi sono di particolare rilevanza o riguardano beni in uso o godimento pubblico, il Ministero può concorrere alla spesa: Fino al suo intero ammontare
- Secondo quanto stabilisce la Convenzione UNESCO firmata a Parigi nel 1972 il Comitato del patrimonio mondiale: prima di rifiutare l'iscrizione di un bene in uno dei due Elenchi previsti, deve consultare lo Stato territorialmente interessato
- Sono destinati alla pubblica fruizione ed espletano un servizio pubblico (art. 101, D.Lgs. n. 42/2004,): Le aree e i parchi archeologici pubblici
- Sono destinati alla pubblica fruizione ed espletano un servizio pubblico (art. 101, D.lgs. n. 42/2004,): Gli istituti ed i luoghi della cultura, tra cui le biblioteche che appartengono a soggetti pubblici
- Sono destinati alla pubblica fruizione ed espletano un servizio pubblico (art. 101, D.Lgs. n. 42/2004,): Gli archivi pubblici
- Sono destinati alla pubblica fruizione ed espletano un servizio pubblico (art. 101, D.Lgs. n. 42/2004,): I musei pubblici
- Sono destinati alla pubblica fruizione ed espletano un servizio pubblico (art. 101, D.Lgs. n. 42/2004,): I complessi monumentali pubblici
- Sono destinati alla pubblica fruizione ed espletano un servizio pubblico (art. 101, D.Lgs. n. 42/2004,): Le biblioteche pubbliche
- Sono di interesse paesaggistico e soggetti alle norme del D.Lgs. 42/2004 tra gli altri: I vulcani
- Sono di interesse paesaggistico e sono sottoposti alle disposizioni del titolo I, parte III del D.Lgs. n. 42/2004, i territori contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di: 300 metri dalla linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi
- Sono di interesse paesaggistico e sono sottoposti alle disposizioni del titolo I, parte III del D.Lgs. n. 42/2004, i territori costieri compresi in una fascia della profondità di: 300 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare
- Sono di interesse paesaggistico e sono sottoposti alle disposizioni del titolo I, parte III del D.Lgs. n. 42/2004, per la catena alpina, le montagne per la parte eccedente: 1.600 metri sul livello del mare
- Sono di interesse paesaggistico e sono sottoposti alle disposizioni del titolo I, parte III del D.Lgs. n. 42/2004, per la catena appenninica, le montagne: Per la parte eccedente 1.200 metri sul livello del mare
- Sono soggetti alla tutela del D.Lgs. 42/2004: Complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, di notevole interesse pubblico
- Sul patrimonio di pertinenza di quanti musei statali, la Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il polo museale della città di Roma svolge l'attività di tutela, conservazione, gestione e valorizzazione? Sette
- Sulla base dei contenuti del DPCM 171/2014 e succ. mod. i musei possono sottoscrivere convenzioni con Enti pubblici? Sì, possono farlo anche con istituti di studio e ricerca ed a fini di didattica
- Sulla base dei contenuti della Carta di Firenze del 1981 un giardino storico può essere utilizzato come luogo di feste? Sì, eccezionalmente e sempre che la festa possa esaltare lo spettacolo del giardino e non snaturarlo o degradarlo
- Sulla base dei contenuti ed ai fini della Convenzione UNIDROIT del 1995 e suo Annesso gli archivi sono considerati "beni culturali"? Sì, compresi gli archivi fonografici e cinematografici
- Sulla base dei contenuti ed ai fini della Convenzione UNIDROIT del 1995 e suo Annesso gli oggetti d'arredo sono considerati "beni culturali"? Sì, a condizione che abbiamo oltre cent'anni di età
- Sulla base dei contenuti ed ai fini della Convenzione UNIDROIT del 1995 e suo Annesso sono considerati "beni culturali": oggetti di antichità aventi oltre cent'anni di età, come iscrizioni, monete e sigilli incisi
- Sulla base del DPCM 171/2014 e succ. mod. quanti sono gli uffici di diretta collaborazione del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo? Sono cinque e tra questi vi è la Segreteria del Ministro
- Sulla base della Convenzione Europea per la protezione del patrimonio archeologico di La Valletta del 1992 ciascuno Stato si impegna, tra l'altro: a vigilare che gli scavi siano praticati solo da persone qualificate e specialmente abilitate
- Sulla base ed ai fini della Convenzione UNIDROIT del 1995 è considerata "collezione pubblica": ogni raccolta di beni culturali inventariati o altrimenti identificati, anche di proprietà di un'istituzione religiosa situata in uno Stato contraente
- Sulle procedure inerenti la circolazione internazionale dei beni culturali, il 14 novembre 1970 venne adottata a Parigi la Convenzione della Conferenza Generale dell'UNESCO, che in Italia venne ratificata con legge: L. 30 ottobre 1975, n. 873



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