Elenco in ordine alfabetico delle domande di Beni culturali e paesaggio
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- Nei Comitati tecnico-scientifici di cui al DPCM 171/2014 e succ. mod. è prevista la presenza di professori universitari? Sì, vi è un professore di ruolo in ciascun Comitato, designato dal Consiglio universitario nazionale
- Nei limiti e con le modalità previsti dal Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. è possibile alienare i beni del demanio culturale? Sì, nei limiti e con le modalità previsti dal suddetto Codice è possibile alienare i beni del demanio culturale
- Nei musei di proprietà pubblica la concessione a terzi o l'affidamento di appalti di servizi avvengono (art. 115, comma 3, d.lgs. 42/2004): mediante procedure di evidenza pubblica
- Nel caso di espropriazione per causa di pubblica utilità di beni culturali, mobili e immobili, ai sensi dell'art. 99, co. 1, D.lgs. n. 42/2004, qual è l'indennità di esproprio? Il giusto prezzo che il bene avrebbe in una libera contrattazione di compravendita all'interno dello Stato
- Nel caso di espropriazione per causa di pubblica utilità di beni culturali, mobili e immobili, ai sensi dell'art.99, co. 1, del D.Lgs.42/2004, qual è l'indennità di esproprio? Il giusto prezzo che il bene avrebbe in una libera contrattazione di compravendita all'interno dello Stato
- Nel caso di eventi bellici o naturali, secondo la Carta di Cracovia del 2000, è ammessa la ricostruzione di un edificio? Sì, ma solo in presenza di eccezionali motivazioni di ordine sociale o culturale, attinenti l'identità di un'intera collettività
- Nel caso di richiesta in attuazione di accordi culturali con istituzioni museali straniere, in regime di reciprocità e per la durata stabilita negli accordi medesimi, ai sensi dell'art.67, co. 1 lett.d, del D.Lgs.42/2004, l'uscita temporanea di beni culturali non può essere, comunque, superiore a quanti anni? Quattro
- Nel caso di ritrovamento di cose culturali smarrite viene erogato un compenso ai sensi dell'art. 92 del D.Lgs. 42/2004. Questo a chi viene, tra gli altri soggetti, erogato? Allo scopritore fortuito che abbia ottemperato alle dovute segnalazioni
- Nel caso di ritrovamento di cose culturali smarrite viene erogato un compenso da parte del Ministero ai sensi dell'art. 92 del D.Lgs. 42/2004. Questo a chi viene, tra gli altri soggetti, erogato? Al proprietario dell'immobile ove è avvenuto il ritrovamento
- Nel caso di ritrovamento di cose culturali viene erogato un compenso da parte del Ministero ai sensi dell'art. 92 del D.Lgs. 42/2004. Questo a chi viene, tra gli altri soggetti, erogato? Al Concessionario dell'attività di ricerca
- Nel caso in cui la conservazione di rovine messe in luce in uno scavo fosse riconosciuta impossibile, secondo la Carta di Atene del 1931: è consigliabile seppellirle nuovamente, dopo averne tratto precisi rilievi
- Nel caso in cui un restauro appaia indispensabile, in seguito a degradazioni o distruzioni, la Carta di Atene del 1931: raccomanda di rispettare l'opera storica ed artistica del passato, senza proscrivere lo stile di alcuna epoca
- Nel Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. ai "Beni paesaggistici" è dedicata: la "Parte Terza"
- Nel Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. il Titolo I della Parte Terza riguarda: la "Tutela e valorizzazione" dei beni paesaggistici
- Nel Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. il Titolo II della Parte Quarta riguarda: le "Sanzioni penali"
- Nel Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. il Titolo II della Parte Seconda riguarda: la "Fruizione e la valorizzazione" dei beni culturali
- Nel Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. l'"Espropriazione" rientra: nel Titolo I della Parte seconda
- Nel Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. la Parte Quarta riguarda: le "Sanzioni"
- Nel parlare di "conservazione integrata" la Carta europea del patrimonio architettonico di Amsterdam del 1975 rileva che questa: a determinate condizioni, non esclude l'architettura contemporanea nei quartieri antichi
- Nel procedimento di acquisto in via di prelazione, di cui all'art. 60 del D.Lgs. 42/2004, se l'alienante non intende accettare la determinazione del compenso fatta dal soggetto competente, questa da chi deve essere effettuata? E' fatta da un terzo, designato concordemente dall'alienante e dal soggetto che procede alla prelazione
- Nel rispetto dei principi fondamentali fissati del Codice dei beni culturali e del paesaggio e succ. mod. in materia di valorizzazione del patrimonio culturale: le Regioni esercitano la propria potestà legislativa
- Nella candidatura per l'inserimento del sito nella lista UNESCO del patrimonio culturale mondiale si ha l'obbligo di presentare: Il piano di gestione
- Nella Carta del restauro di Venezia del 1964 si afferma che la conservazione ed il restauro dei monumenti mirano: a salvaguardare tanto l'opera d'arte che la testimonianza storica
- Nella Carta di Atene del 1931 a proposito di rovine si legge che: la conservazione s'impone e, quando è possibile, si deve procedere con la ricomposizione per anastilosi
- Nella Carta di Atene del 1931 come veniva giudicato dagli esperti l'impiego di materiali moderni per il restauro degli edifici antichi? L'impiego di tutte le risorse della tecnica moderna era approvato, purché giudizioso
- Nella Carta di Cracovia del 2000 viene riconosciuto valore di patrimonio universale anche ai piccoli villaggi storici? Sì, riconoscendo che, nel loro contesto ambientale, rappresentano una parte essenziale del patrimonio universale
- Nella Carta europea del patrimonio architettonico di Amsterdam del 1975 si legge che il patrimonio architettonico europeo è formato: anche dagli insiemi che costituiscono le città e i villaggi tradizionali nel loro ambiente naturale o costruito
- Nella Carta europea del patrimonio architettonico di Amsterdam del 1975 si parla di "conservazione integrata"? Sì, definendola come il risultato dell'uso congiunto della tecnica del restauro e della ricerca di funzioni appropriate
- Nella Carta italiana del restauro del 1932 si sostiene che nel restauro dei monumenti si deve attribuire la massima importanza: alle cure assidue di manutenzione e alle opere di consolidamento
- Nella Carta italiana del restauro del 1932 si tratta delle condizioni ambientali dei monumenti? Sì, affermando che non devono essere alterate da inopportuni isolamenti
- Nella Carta italiana del restauro del 1972 si fa cenno agli effetti che sulle opere hanno l'inquinamento atmosferico e le condizioni termo-igrometriche? Sì, se ne parla a proposito dei provvedimenti volti a preservare le opere dagli stessi
- Nella composizione architettonica del giardino storico cosa è considerato rilevante dalla Carta di Firenze del 1981? Anche la sua pianta ed i differenti profili del terreno
- Nella Convenzione europea firmata a Granada nel 1985 si parla di conservazione integrata? Sì, e vengono elencate una serie di politiche che gli Stati aderenti si impegnano a mettere in atto
- Nella Convenzione europea firmata a Granada nel 1985 si parla di esproprio di beni tutelati? Sì, la possibilità di espropriare un bene tutelato è previsto tra gli impegni legislativi che gli Stati aderenti si impegnano a porre in atto
- Nella Convenzione europea firmata a Granada nel 1985 si prevede per gli Stati aderenti, l'impegno: ad incoraggiare le iniziative private in materia di manutenzione e di restauro del proprio patrimonio architettonico
- Nella Convenzione Europea per la protezione del patrimonio archeologico di La Valletta del 1992 si riconosce che lo stesso patrimonio è minacciato di degrado: anche a causa della proliferazione dei grandi lavori di assetto urbanistico e rurale
- Nella Convenzione Europea per la protezione del patrimonio archeologico di La Valletta del 1992 si sottolinea che la responsabilità della tutela del patrimonio archeologico: incombe non solo sullo Stato direttamente interessato ma anche all'insieme dei Paesi Europei
- Nella Convenzione europea sul paesaggio firmata a Firenze nel 2000 è previsto che gli Stati aderenti incoraggino la cooperazione transfrontaliera? Sì, a livello locale e regionale, ricorrendo anche all'elaborazione ed alla realizzazione di programmi comuni di valorizzazione
- Nella definizione di "monumenti" contenuta nella Convenzione europea firmata a Granada nel 1985: sono comprese gli elementi decorativi che sono parte integrante di realizzazioni di particolare rilievo anche per interesse archeologico
- Nella progettazione del restauro di beni mobili e superfici decorate sottoposte a norme di tutela è di norma obbligatorio il seguente livello di progettazione. Definitivo, integrato da capitolato, schema di contratto e piano manutenzione
- Nella valorizzazione del patrimonio culturale lo Stato favorisce e sostiene la partecipazione di: Privati singoli o associati
- Nell'Allegato c) che è parte integrante della Carta italiana del restauro del 1972 si trovano: istruzioni per l'esecuzione di restauri pittorici e scultorei
- Nell'Allegato d) che è parte integrante della Carta italiana del restauro del 1972 si trovano: istruzioni per la tutela dei centri storici
- Nell'ambito del procedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico, di cui all'art. 138 del D.Lgs. 42/2004, la proposta di dichiarazione è pubblicata all'albo pretorio presso l'ufficio del Comune interessato. Per quanti giorni? Novanta giorni
- Nell'ambito della disciplina recata all'art. 76 del D.Lgs. 42/2004, relativa al ritrovamento e alla restituzione dei beni culturali appartenenti al patrimonio di altro Stato membro dell'Unione europea, al Ministero tra le altre cose compete il compito di: Assicurare collaborazione alle autorità competenti dell'altro Stato membro
- Nell'ambito della disciplina specialistica recata nel D.Lgs. 42/2004 in materia di "esportazione dal territorio della Unione Europea", per Direttiva CEE si suole intendere: La direttiva 93/7/CEE del Consiglio, del 15 marzo 1993, come modificata dalla direttiva 96/100/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 febbraio 1997 e dalla direttiva 2001/38/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 giugno 2001
- Nell'ambito della disciplina specialistica recata nel D.Lgs. 42/2004 in materia di "esportazione dal territorio della Unione Europea", per regolamento UE si suole intendere: Il regolamento (CEE) n. 3911/92 del Consiglio, del 9 dicembre 1992, come modificato dal regolamento (CE) n. 2469/96 del Consiglio, del 16 dicembre 1996 e dal regolamento (CE) n. 974/2001 del Consiglio, del 14 maggio 2001
- Nell'ambito delle misure cautelari e preventive previste dal Codice dei beni culturali e del paesaggio succ. mod. chi può ordinare la sospensione di interventi su beni culturali condotti in difformità dall'autorizzazione? Il soprintendente
- Nelle attività di verifica preventiva dell'interesse archeologico, quali provvedimenti sono previsti in caso di ritrovamenti che necessitano la conservazione in situ? La verifica o dichiarazione dell'interesse culturale del sito
- Nelle ipotesi di accoglimento del ricorso avverso il diniego per il rilascio dell'attestato di libera circolazione, ai sensi dell'art. 69 del D.Lgs. 42/2004, il Ministero rimette gli atti all'ufficio di esportazione. Quest'ultimo provvede in conformità entro quanti giorni? Venti giorni
- Nell'individuare il "patrimonio architettonico" la Convenzione europea firmata a Granada nel 1985 riporta qualche riferimento alla componente naturale? Sì, nella definizione dei "siti" si parla di realizzazioni combinate dell'uomo e della natura



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