Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto penale
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- I ___________ sono quelli che possono essere compiuti da chiunque. reati comuni
- I _____________ sono quei reati in cui la produzione dell'evento deve avvenire con determinate modalità. reati a forma vincolata
- I _________________ sono quelli in cui l'evento può essere procurato con qualsiasi tipo di condotta. reati a forma libera, o elastica
- I delitti contro la Pubblica Amministrazione possono essere commessi: Da chiunque
- I delitti di "Peculato" e di "Peculato mediante profitto dell'errore altrui" ammettono il tentativo? Lo ammette solo il delitto di "Peculato"
- I reati che si esauriscono nel solo mancato compimento dell'azione dovuta si definiscono: reati omissivi propri
- I reati contro la pubblica amministrazione come il peculato e la corruzione, sono reati: propri
- I reati omissivi propri: si configurano al mancato compimento di un'azione imposta dalla norma penale, configurandosi come una disobbedienza
- I reati omissivi propri: si configura al mancato compimento dell'azione dovuta dalla norma penale
- I reati omissivi propri: si configurano al mancato compimento dell'azione dovuta dalla norma penale
- I reati si dividono in: delitti e contravvenzioni
- Il Codice Penale all'art. 17 prevede quali pene principali per i delitti: Ergastolo, reclusione e multa
- Il Codice Penale prevede come pene pecuniarie principali: Multa ed ammenda
- Il codice penale si applica nei confronti: Di chiunque commetta reati sul territorio italiano
- Il concorrente di una gara d'appalto pubblica che promette denaro agli altri concorrenti per desistere dal partecipare alla gara medesima commette: turbativa d'asta (art. 353 cp)
- Il delitto è doloso quando (art. 43, c.p.): L'evento dannoso o pericoloso, che è il risultato dell'azione od omissione e da cui la legge fa dipendere l'esistenza del delitto, è dall'agente preveduto e voluto come conseguenza della propria azione od omissione
- Il delitto è preterintenzionale quando È oltre l'intenzione
- Il delitto è preterintenzionale quando (art. 43, c.p.): Dall'azione od omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più grave di quello voluto dall'agente
- Il delitto di "Abbandono di persone minori o incapaci" di cui all'art. 591 del Codice penale è: Un delitto contro la vita e l'incolumità individuale
- Il delitto di "abuso di ufficio" è un delitto proprio: Sia dal Pubblico Ufficiale che dall'incaricato di pubblico servizio ed è punibile solo a titolo di dolo
- Il delitto di "corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio" prevede, quale aggravante specifica: Se il fatto ha per oggetto il conferimento di pubblici impieghi
- Il delitto di "Deturpamento e imbrattamento di cose altrui" di cui all'art 639 del Codice penale è: Un delitto contro il patrimonio
- Il delitto di "Esercizio abusivo della professione", di cui all'art. 348 c.p., richiede ai fini della sua configurabilità: La rappresentazione e volontà del soggetto agente di esercitare una professione in assenza dei requisiti richiesti dalla legge
- Il delitto di "Estorsione" di cui all'art 629 del Codice penale è: Un delitto contro il patrimonio mediante violenza alle cose o alle persone
- Il delitto di "Falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico" di cui all'art. 483, c.p. è: Un delitto contro la fede pubblica - Falsità in atti
- Il delitto di "Fuga del conducente in caso di omicidio stradale e nautico" di cui all'art. 589 ter del Codice penale è: Un delitto contro la vita e l'incolumità individuale
- Il delitto di "Furto" di cui all'art 624 del Codice penale è: Un delitto contro il patrimonio
- Il delitto di "Infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale" di cui all'art. 578 del Codice penale è: Un delitto contro la vita e l'incolumità individuale
- Il delitto di "Istigazione alla corruzione" si concretizza: Se la promessa di denaro o altra utilità non è accettata dal Pubblico Ufficiale
- Il delitto di "Istigazione o aiuto al suicidio" di cui all'art. 580 del Codice penale è: Un delitto contro la vita e l'incolumità individuale
- Il delitto di "Lesioni personali colpose" di cui all'art. 590 del Codice penale è: Un delitto contro la vita e l'incolumità individuale
- Il delitto di "Lesioni personali stradali o nautiche gravi o gravissime" di cui all'art. 590 bis del Codice penale è: Un delitto contro la vita e l'incolumità individuale
- Il delitto di "malversazione a danno dello Stato" riguarda comportamenti relativi: a sovvenzioni statali, di altri enti pubblici o delle Comunità europee
- Il delitto di "malversazione di erogazioni pubbliche" di cui all'art. 316-bis del c.p. riguarda: I contributi, sovvenzioni, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni dello stesso tipo ottenuti dallo Stato o da altro ente pubblico o dalle Comunità europee
- Il delitto di "malversazione di erogazioni pubbliche" di cui all'art. 316-bis del c.p. riguarda: I contributi, sovvenzioni, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni dello stesso tipo ottenuti dallo Stato o da altro ente pubblico o dalle Comunità europee
- Il delitto di "malversazione di erogazioni pubbliche" riguarda: le sovvenzioni statali, di altri enti pubblici o delle Comunità europee
- Il delitto di "Omicidio stradale" di cui all'art. 589 bis del Codice penale è: Un delitto contro la vita e l'incolumità individuale
- Il delitto di "Omicidio" di cui all'art. 575 del Codice penale è: Un delitto contro la vita e l'incolumità individuale
- Il delitto di "Omissione di soccorso" di cui all'art. 593 del Codice penale è: Un delitto contro la vita e l'incolumità individuale
- Il delitto di "Omissione o rifiuto di atti d'ufficio" è ipotizzabile: Nei confronti dell'incaricato di pubblico servizio, anche se non riveste la qualità di pubblico impiegato, mentre non è ipotizzabile nei confronti dell'esercente un servizio di pubblica necessità
- Il delitto di "Peculato" è un delitto proprio: Dei Pubblici ufficiali e degli incaricati di pubblico servizio
- Il delitto di "Percosse" di cui all'art. 581 del Codice penale è: Un delitto contro la vita e l'incolumità individuale
- Il delitto di "Rapina" di cui all'art 628 del Codice penale è: Un delitto contro il patrimonio mediante violenza alle cose o alle persone
- Il delitto di "Rissa" di cui all'art. 588 del Codice penale è: Un delitto contro la vita e l'incolumità individuale
- Il delitto di Abuso d'ufficio di cui all'art. 323 del c.p., è: Un delitto dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione
- Il delitto di concussione è un delitto proprio: del Pubblico Ufficiale e dell'incaricato di pubblico servizio
- Il delitto di concussione si concretizza: soltanto se il soggetto passivo soggiace alla costrizione del Pubblico Ufficiale e non anche all'induzione per persuasione o all'induzione per frode
- Il delitto di corruzione è un reato a concorso necessario in quanto: richiede l'accordo tra il corruttore ed il pubblico ufficiale
- Il delitto di Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio (art. 319, c.p.) è: Un delitto dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione
- Il delitto di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, disciplinato dall'art. 319 del Codice Penale, è un delitto contro: la Pubblica Amministrazione
- Il delitto di cui all'art. 316 (Peculato mediante profitto dell'errore altrui) del codice penale, è: Un reato proprio che può essere commesso solo dal pubblico ufficiale e dall'incaricato di pubblico servizio
- Il delitto di cui all'art. 318 c.p. (Corruzione per l'esercizio della funzione) può essere commesso: Soltanto dai pubblici ufficiali
- Il delitto di omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale, di cui all'art. 361 c.p., è: un delitto contro l'attività giudiziaria
- Il delitto di peculato si concretizza anche se il colpevole ha agito al solo scopo di far uso momentaneo della cosa? Sì, ma se questa dopo l'uso momentaneo è stata immediatamente restituita, la pena è attenuata
- Il delitto di rivelazione di segreti d'ufficio di cui all'articolo 326 del Codice Penale: è un reato proprio dei pubblici ufficiali e degli incaricati di pubblico servizio
- Il dipendente pubblico che presenta una propria autodichiarazione (artt. 47 e 48 dPR 445 del 2000) falsa: commette un falso ideologico del privato in atto pubblico (art. 483 cp)
- Il dolo (artt. 42 e ss. cp): è rappresentazione e volontà del fatto di reato
- Il dolo eventuale si ha quando? Il soggetto non vuole espressamente commettere il fatto di reato ma agisce accettando il rischio di commetterlo
- Il dolo: è l'elemento soggettivo che consiste nella coscienza e volontà di commettere un fatto reato
- Il peculato è un reato che punisce: il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio
- Il peculato (art. 314 c.p.) è un reato che lede: il patrimonio della P.A. e il buon andamento della stessa
- Il peculato (art. 314 codice penale) è: l'appropriazione di denaro o altro bene mobile di cui un pubblico ufficiale o un incaricato pubblico servizio ha disponibilità per ragioni d'ufficio
- Il peculato d'uso è: un reato autonomo, poiché per esso è necessario il dolo specifico, ovvero la volontà di fare uso momentaneo della cosa
- Il peculato: è un delitto che può essere commesso solo dal Pubblico Ufficiale o dall'incaricato di un pubblico servizio
- Il privato che accetta denaro per facilitare il buon esito di una procedura amministrativa: commette il reato di traffico illecito di influenze (art. 346 bis cp)
- Il privato che presenta una autodichiarazione (artt. 47 e 48 dPR 445 del 2000) falsa: commette un falso ideologico del privato in atto pubblico (art. 483 cp)
- Il proprietario di un panfilo decide di incendiarlo al fine di riscuotere il risarcimento dei danni dall'assicurazione, ben sapendo che una persona dell'equipaggio è a bordo e che morirà nell'incendio. Di quale reato sarà chiamato a rispondere in relazione alla morte dell'uomo? Omicidio doloso
- Il Pubblico Ufficiale che abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità, commette il delitto di: Concussione
- Il pubblico ufficiale che costringe taluno a dare o promettere denaro od altre utilità, commette il reato di: Concussione (art. 317 C.P.)
- Il Pubblico Ufficiale che costringe taluno a dare o promettere indebitamente, per sé o un terzo, denaro o altra utilità, commette il reato di: concussione (art. 317 c.p.)
- Il pubblico ufficiale che faccia uso delle armi non è punibile quando: Vi è costretto dalla necessità di respingere una violenza
- Il Pubblico Ufficiale che riceve una retribuzione non dovuta per un atto d'ufficio da lui già compiuto commette il reato di: Corruzione per un atto d'ufficio
- Il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità, commette il delitto di: Concussione
- Il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità, commette il delitto di: Concussione
- Il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità, induce taluno a promettergli indebitamente del denaro, è perseguibile per il reato di: induzione indebita a dare o promettere utilità
- Il pubblico ufficiale che, avendo per ragione del suo ufficio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria, è punito con la reclusione da quattro a dieci anni e sei mesi. Quale reato ha commesso il pubblico ufficiale? Peculato co. 1, art. 314. c.p.
- Il Pubblico Ufficiale che, avendo per ragione del suo ufficio, la disponibilità di una cosa mobile altrui, se ne appropria, compie il reato di: Peculato
- Il pubblico ufficiale che, avendo per ragioni del suo ufficio o servizio o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria, commette il delitto di: peculato
- Il pubblico ufficiale che, nello svolgimento delle funzioni, omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio, si procura intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale, commette il delitto di: Abuso d'ufficio
- Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa commette il reato di: corruzione per l'esecuzione della funzione (art. 318 c.p.)
- Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa commette il delitto di cui all'art. 318 c.p., ovvero: Corruzione per l'esercizio della funzione
- Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa commette il delitto: Corruzione per l'esercizio della funzione (art. 318, c.p.)
- Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa compie il reato di: corruzione per l'esercizio della funzione (art. 318 c.p.)
- Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa, commette il reato di: corruzione per l'esercizio della funzione (art. 318 c.p.)
- Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, riceve indebitamente per sé o per un terzo denaro o altra utilità, o ne accetta la promessa, commette il seguente delitto previsto dall'art. 318 del c.p. : Corruzione per l'esercizio della funzione
- Il pubblico ufficiale che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio riceve, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa, commette il delitto di cui all'art. 319, c.p., ovvero: Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio
- Il pubblico ufficiale che, per omettere o ritardare o per avere omesso o ritardato un atto del suo ufficio, riceve, per sé o per terzi, denaro o altra utilità commette il reato di: corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio
- Il pubblico ufficiale o impiegato il quale, avendo ricevuto partecipazione del provvedimento che fa cessare o sospendere le sue funzioni o le sue attribuzioni, continua ad esercitarle, commette: il delitto di usurpazione di funzioni pubbliche (art. 347 c.p.)
- Il pubblico ufficiale o impiegato il quale, avendo ricevuto partecipazione del provvedimento che fa cessare o sospendere le sue funzioni o le sue attribuzioni, continua ad esercitarle, commette: il delitto di usurpazione di funzioni pubbliche ex art. 347 c.p.
- Il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto non patrimoniale o un altrui danno ingiusto, utilizza notizie di ufficio, le quali debbano rimanere segrete, commette il delitto di cui al 3° co., seconda parte, art. 326 del c.p. Tale delitto è punito: Con la reclusione fino a due anni
- Il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, rivela notizie di ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza, commette il delitto di cui al co. 1, all'art. 326 del c.p. Tale delitto è punito: Con la reclusione da sei mesi a tre anni
- Il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, rivela notizie d'ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza, commette il reato di: Rivelazione ed utilizzazione di segretti d'ufficio
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che deve essere compiuto senza ritardo, commette il delitto di cui all'art. 328 primo comma c.p., ossia: Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità, è punito per il reato di: Concussione (art. 317, c.p.)
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità commette il delitto di: Concussione (art. 317, c.p.)
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità, commette il reato di: concussione
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità: commette il reato di concussione
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità, commette il reato di: concussione
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità: commette il reato di concussione
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio, il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria, commette il delitto di: peculato
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità pubblica, deve essere compiuto senza ritardo, commette il delitto di cui all'art. 328 del c.p. primo comma, ovvero: Rifiuto di atti d'ufficio
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui se ne appropria, commette il delitto di: Peculato (art. 314, c.p.)
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui se ne appropria, commette il delitto di: Peculato (art. 314, c.p.)
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, il quale, nell'esercizio delle funzioni o del servizio, giovandosi dell'errore altrui, riceve o ritiene indebitamente, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, è punito (comma 1, art. 316 del c.p.): Con la reclusione da sei mesi a tre anni
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, il quale, nell'esercizio delle funzioni o del servizio, giovandosi dell'errore altrui, riceve o ritiene indebitamente, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità commette il reato di: Peculato mediante profitto dell'errore altrui (art. 316, c.p.)
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, il quale, nell'esercizio delle funzioni o del servizio, giovandosi dell'errore altrui, riceve o ritiene indebitamente, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, ai sensi dell'art. 316 c.p., commette il reato di... Peculato mediante profitto dell'errore altrui
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, il quale, nell'esercizio delle funzioni o del servizio, giovandosi dell'errore altrui, riceve o ritiene indebitamente, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità commette il reato di: Peculato mediante profitto dell'errore altrui (art. 316, c.p.)
- Il pubblico ufficiale, che, avendo per ragione del suo ufficio il possesso o comunque la disponibilità di cosa mobile altrui, se ne appropria al solo scopo di fare uso momentaneo della cosa, e questa, dopo l'uso momentaneo, è stata immediatamente restituita è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Quale reato ha commesso il pubblico ufficiale? Peculato d'uso co. 2, art. 314. c.p.
- Il pubblico ufficiale, che, avendo per ragione del suo ufficio il possesso o comunque la disponibilità di cosa mobile altrui, se ne appropria al solo scopo di fare uso momentaneo della cosa, e questa, dopo l'uso momentaneo, è stata immediatamente restituita è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Quale reato ha commesso il pubblico ufficiale? Peculato d'uso
- Il pubblico ufficiale, che, nell'esercizio delle sue funzioni, contraffà o altera certificati o autorizzazioni amministrative, ovvero, mediante contraffazione o alterazione, fa apparire adempiute le condizioni richieste per la loro validità commette il delitto di cui all'art. 477 del c.p. Ovvero: Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in certificati o autorizzazioni amministrative
- Il pubblico ufficiale, che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità, o ne accetta la promessa, commette il delitto di cui all'art. 319, c.p., ovvero: Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio
- Il reato colposo può verificarsi a causa di Negligenza, Imperizia, imprudenza
- Il reato di "Abuso d'ufficio" ex art. 323 c.p., a seguito della modifica di cui alla L.190/2012, è punito: con la reclusione da uno a quattro anni; la pena è aumentata nei casi in cui il vantaggio o il danno hanno un carattere di rilevante gravità
- Il reato di "abuso d'ufficio" quando si configura? Nel caso in cui un pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio nell'esercizio delle sue funzioni produce un danno o un vantaggio patrimoniale che è in contrasto con le norme di legge o di regolamento, come per esempio l'attribuzione di un posto di lavoro
- Il reato di "Concussione" di cui all'art. 317, c.p. è commesso: Dal pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità
- Il reato di "corruzione per l'esercizio della funzione" (art. 318 Codice penale) è configurabile solo se il soggetto attivo del reato è: il pubblico ufficiale al quale il Codice penale parifica anche l'incaricato di un pubblico servizio
- Il reato di "Corruzione per l'esercizio della funzione" di cui all'art. 318, c.p. è commesso: Dal pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa
- Il reato di "Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio" di cui all'art. 319, c.p. è commesso: Dal pubblico ufficiale, che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità, o ne accetta la promessa
- Il reato di "Resistenza a un pubblico ufficiale", di cui all'art. 337 c.p. è punito: con la reclusione da sei mesi a cinque anni
- Il reato di abuso di ufficio è: un reato di evento
- Il reato di Concussione è così definito dal c.p.: Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità è punito con la reclusione da sei a dodici anni
- Il reato di concussione può avere ad oggetto: denaro o altre utilità
- Il reato di concussione, disciplinato dall'art. 317 del c.p., è un reato: proprio, ovvero che può essere commesso solo da un soggetto agente che si qualifichi come esercente una pubblica funzione
- Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione ex art. 318 c.p. si ha quando: un pubblico ufficiale, per l'esercizio delle sue funzioni o poteri, riceve indebitamente per sé, o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa
- Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione, (art. 318 del c.p.) è: punibile solo se commesso dal pubblico ufficiale al quale, peraltro, l'art. 320 parifica anche l'incaricato di un pubblico servizio che riveste la qualità di pubblico impiegato
- Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione, art. 318 c.p., si ha quando: un pubblico ufficiale, per l'esercizio delle sue funzioni o poteri, riceve indebitamente per sé, o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa
- Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione, art. 318 c.p., si ha quando: un pubblico ufficiale, per l'esercizio delle sue funzioni o poteri, riceve indebitamente per sé, o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa
- Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione, regolato dall'art. 318 del c.p., è: punibile solo se commesso dal pubblico ufficiale al quale, peraltro, l'art. 320 parifica anche l'incaricato di un pubblico servizio che riveste la qualità di pubblico impiegato
- Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione, regolato dall'art. 318 del Codice penale, è: punibile solo se commesso dal pubblico ufficiale al quale, peraltro, l'art. 320 parifica anche l'incaricato di un pubblico servizio
- Il reato di malversazione a danno dello Stato, di cui all'art. 316-bis c.p., può essere commesso solo da.. Un soggetto estraneo alla p.a.
- Il reato di oltraggio a pubblico ufficiale (Art. 341-bis c.p.): si concretizza laddove chiunque, in luogo pubblico o aperto al pubblico e in presenza di più persone, offende l'onore ed il prestigio di un pubblico ufficiale mentre compie un atto d'ufficio ed a causa o nell'esercizio delle sue funzioni
- Il reato di peculato, disciplinato dall'art. 314 del c.p., si configura come un reato: proprio, in quanto può essere commesso solamente dal pubblico ufficiale o dall'incaricato di un pubblico servizio
- Il reato normato dall'art. 335 c.p. - violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall'autorità amministrativa - è configurato come: un reato proprio, a forma libera e di danno
- Il soggetto passivo del reato è: il titolare dell'interesse protetto dalla norma penale
- Il soggetto passivo del reato è: il titolare del bene giuridico leso dal reato, ovvero la vittima del reato
- Il soggetto passivo del reato è: il titolare dell'interesse protetto dalla norma penale
- Il titolare del bene giuridico leso dal reato, ovvero la vittima del reato è: il soggetto passivo
- In base a quale criterio si distinguono i delitti dalle contravvenzioni? In base alla sanzione: i delitti sono puniti con l'ergastolo, la reclusione e/o la multa; mentre le contravvenzioni sono punite con l'arresto e/o l'ammenda
- In base a quanto prescritto dal Codice penale in vigore, il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria commette il reato di: peculato (art. 314 c.p.)
- In base a quanto prescritto dalle norme contenute nel Codice penale in vigore, soggetto passivo del reato è: il titolare del bene giuridico leso dal reato
- In base al Codice Penale, il delitto di violenza o minaccia a pubblico ufficiale rientra tra i delitti: del privato contro la Pubblica Amministrazione
- In base all'art. 32-quinquies del Codice Penale, la condanna a quale dei seguenti reati può comportare l'estinzione del rapporto di lavoro o di impiego nei confronti del dipendente di Amministrazioni o Enti pubblici? Peculato
- In base all'art. 43 c.p., quando il delitto è oltre l'intenzione? Quando dall'azione od omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più grave di quello voluto dall'agente
- In base all'elemento psicologico soggettivo, i delitti si classificano in: Colposi, dolosi e preterintenzionali
- In materia penale, il dolo, la colpa e la preterintenzione costituiscono: l'elemento soggettivo del reato
- In ordine al delitto di Astensione dagli incanti (art. 354 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: L'arresto non è consentito
- In ordine al delitto di Astensione dagli incanti (art. 354 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Si configura quando chiunque, per denaro, dato o promesso a lui o ad altri, o per altra utilità a lui o ad altri data o promessa, si astiene dal concorrere agli incanti o alle licitazioni private per conto delle pubbliche amministrazioni
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un delitto dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Il soggetto passivo del delitto di concussione è colui su cui ricade la condotta costrittiva ed è, dunque, colui che dà o promette l'utilità
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un reato plurioffensivo
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un delitto contro la pubblica amministrazione
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È punito con la reclusione da sei a dodici anni
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: L'abuso non è un presupposto della condotta, ma un suo elemento essenziale
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: La norma incriminatrice richiede una condotta di costrizione commessa con abuso della qualità o dei poteri
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: La pena prevista è la reclusione da sei a dodici anni
- In ordine al delitto di Concussione (art. 317, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Tale reato è caratterizzato dal costringimento
- In ordine al delitto di Inadempimento di contratti di pubbliche forniture (art. 355 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Si configura il delitto in oggetto quando chiunque, non adempiendo gli obblighi che gli derivano da un contratto di fornitura concluso con lo Stato, o con un altro ente pubblico, ovvero con un'impresa esercente servizi pubblici o di pubblica necessità, fa mancare, in tutto o in parte, cose od opere, che siano necessarie a uno stabilimento pubblico o ad un pubblico servizio
- In ordine al delitto di interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità (art. 331 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: La persona offesa dal reato è la sola P.A., non i cittadini che patiscano l'eventuale disservizio
- In ordine al delitto di interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità (art. 331 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Punisce il fatto dell'imprenditore di un servizio pubblico o di pubblica necessità che "interrompe il servizio, ovvero sospende il lavoro nei suoi stabilimenti, uffici o aziende, in modo da turbare la regolarità del servizio"
- In ordine al delitto di interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità (art. 331 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: La pena è la reclusione da sei mesi ad un anno e la multa non inferiore a 516 euro; per i capi, promotori od organizzatori sono previste pene più gravi
- In ordine al delitto di peculato mediante profitto dell'errore altrui (art. 316 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un delitto contro la pubblica amministrazione
- In ordine al delitto di peculato mediante profitto dell'errore altrui (art. 316 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È consentito l'arresto facoltativo in flagranza
- In ordine al delitto di peculato mediante profitto dell'errore altrui (art. 316 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un delitto dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione
- In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che: La pena prevista è la reclusione da quattro a dieci anni e sei mesi
- In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che: L'oggetto materiale del delitto può essere costituito da denaro o da altra cosa mobile altrui
- In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che: È consentito l'arresto facoltativo in flagranza
- In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che: È configurabile il tentativo
- In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che: Costituisce uno degli elementi del reato il possesso o la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui
- In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che: È consentito il fermo di indiziato di delitto
- In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 1, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che: Presupposto del reato è il possesso o la disponibilità del bene da parte del pubblico ufficiale o dell'incaricato di un pubblico servizio
- In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 2 (Peculato d'uso), art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che: La pena prevista è la reclusione da sei mesi a tre anni
- In ordine al delitto di peculato, nell'ipotesi di cui al co. 2, art. 314 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che: Data la natura di reato proprio, soggetto attivo può essere solo il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio
- In ordine al delitto di Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 353 bis c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Si configura quando chiunque con violenza o minaccia, o con doni, promesse, collusioni o altri mezzi fraudolenti, turba il procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del bando o di altro atto equipollente al fine di condizionare le modalità di scelta del contraente da parte della pubblica amministrazione
- In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 318 c.p. - Corruzione per l'esercizio della funzione - è giuridicamente corretto affermare che: La pena è della reclusione da tre a otto anni
- In quale caso il delitto è preterintenzionale: Quando dall'azione o dall'omissione deriva un evento più grave di quello voluto dall'autore del fatto
- In quale caso il delitto è preterintenzionale? Quando dall'azione od omissione deriva un evento più grave di quello voluto dall'agente
- In quali casi il pubblico ufficiale risponde del reato di concussione ai sensi dell'art. 317 c.p.? Quando, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente denaro o altra utilità
- In quali casi, il pubblico ufficiale risponde del reato di concussione? Quando, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o promettere indebitamente denaro o altra utilità
- In quali ipotesi sussiste il reato di concussione ai sensi dell'art.317 c.p.? Quando il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringa taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità
- In relazione al delitto di "abuso d'ufficio", quale delle seguenti affermazioni corrisponde al vero? Può essere commesso sia dal Pubblico Ufficiale che dall'incaricato di pubblico servizio
- In relazione al soggetto attivo, si distinguono: reati comuni e reati propri
- In riferimento ai "Delitti contro la Pubblica Amministrazione" disciplinati dal Codice Penale, completare correttamente la seguente affermazione: "I delitti contro la Pubblica Amministrazione,": Sono procedibili esclusivamente d'ufficio, senza eccezioni
- In riferimento ai reati contro la P.A., nello specifico a quanto stabilisce l'art. 325 del c.p., il pubblico ufficiale, che impiega, a proprio o altrui profitto, invenzioni o scoperte scientifiche, che egli conosca per ragione dell'ufficio o servizio, e che debbano rimanere segrete, commette il reato di: utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione d'ufficio
- In riferimento al delitto di concussione, quale delle seguenti affermazione è corretta? Oltre alla Pubblica Amministrazione, anche il privato che soggiace alla concussione è soggetto passivo di tale delitto
- Indicare la natura del reato di "Astensione dagli incanti" di cui all'art. 354 c.p.: reato omissivo proprio
- Integra il delitto di "Omissione di atti d'ufficio" di cui all'art. 328 c.p., secondo comma, la condotta del pubblico ufficiale o dell'incaricato di un pubblico servizio che: entro trenta giorni dalla richiesta scritta di chi vi abbia interesse non compie un atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo



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