- Da chi è redatto verbale?   dall'ausiliario che assiste il giudice

- Da chi può essere proposta la dichiarazione di ricusazione?   personalmente dall'interessato

- Da chi può essere proposta la richiesta di esclusione del responsabile civile dal processo penale?   Dall'imputato, dalla parte civile e dal Pubblico Ministero che non ne abbiano richiesto la citazione

- Da chi può essere ricusato il giudice?   dalle parti

- Da chi sono decisi i conflitti di giurisdizione?   dalla corte di cassazione con sentenza in camera di consiglio secondo le forme previste dall'articolo 127 c.p.p.

- Da cosa è desunta la condizione di particolare vulnerabilità della persona offesa?   oltre che dall'età e dallo stato di infermità o di deficienza psichica, dal tipo di reato, dalle modalità e circostanze del fatto per cui si procede

- Da cosa è determinata la competenza per territorio?   è determinata dal luogo in cui il reato è stato consumato

- Da quale momento ha effetto la rinuncia all'incarico da parte del difensore?   Dal momento in cui la parte risulti assistita da un nuovo difensore di fiducia o d'ufficio e sia decorso il termine a difesa eventualmente concesso a tale nuovo difensore

- Dal momento dell'incarico professionale, risultante da atto scritto, il difensore dispone, tra l'altro:   della facoltà di svolgere investigazioni per ricercare ed individuare elementi di prova a favore del proprio assistito

- Davanti al tribunale di sorveglianza, le funzioni di pubblico ministero sono esercitate   dal procuratore generale presso la corte d'appello

- Decide sulla dichiarazione di ricusazione del perito:   Il Giudice che ha disposto la perizia, con ordinanza

- Decide sulla richiesta di riesame della misura coercitiva:   Il tribunale collegiale del luogo nel quale ha sede la Corte di Appello o la sezione distaccata della Corte di Appello nella cui circoscrizione è compreso l'ufficio del giudice che ha emesso l'ordinanza

- Degli atti coperti dal segreto:   È vietata la pubblicazione, anche parziale o per riassunto, con il mezzo della stampa o con altro mezzo di diffusione

- Del decreto penale è data comunicazione   al querelante

- Delle informazioni assunte dall'indagato senza la presenza del difensore:   è vietata la documentazione

- Devono essere enunciati i motivi con la richiesta di appello avverso una misura cautelare personale?   Sì, sempre

- Di cosa deve essere avvertita la persona prima che abbia inizio l'interrogatorio?   che, salvo quanto disposto dall'articolo 66, comma 1, c.p.p., ha facoltà di non rispondere ad alcuna domanda, ma comunque il procedimento seguirà il suo corso

- Di cosa deve essere avvertita la persona prima che abbia inizio l'interrogatorio?   che le sue dichiarazioni potranno sempre essere utilizzate nei suoi confronti

- Di norma, la parte civile può proporre impugnazione:   Contro i capi della sentenza di condanna che riguardano l'azione civile e, ai soli effetti della responsabilità civile, contro la sentenza di proscioglimento pronunciata in giudizio

- Di quale organo dispone per lo svolgimento delle indagini il pubblico ministero?   della polizia giudiziaria

- Di quale sezione di polizia giudiziaria si avvalgono le Procure della Repubblica?   Ogni Procura della Repubblica dispone della rispettiva sezione di polizia giudiziaria

- Di regola, in mancanza di una condizione di procedibilità che può ancora sopravvenire, possono essere assunte prove?   Sì, ma solo le prove previste dall'art. 392 c.p.p., quando vi è pericolo nel ritardo

- Di regola, la custodia cautelare in carcere può essere disposta:   Soltanto quando le altre misure, coercitive ed interdittive, anche se applicate cumulativamente, risultino inadeguate

- Di regola, l'impugnazione si propone:   Con atto scritto

- Di regola, l'imputato può proporre impugnazione:   Personalmente, o a mezzo di procuratore speciale nominato anche prima dell'emissione del provvedimento

- Dopo il provvedimento di archiviazione, il giudice autorizza la riapertura delle indagini:   con decreto motivato su richiesta del pubblico ministero motivata dalla esigenza di nuove investigazioni

- Dopo l'intervento del pubblico ministero nelle indagini preliminari, la polizia giudiziaria:   compie gli atti ad essa specificamente delegati

- Dopo l'intervento del pubblico ministero, la polizia giudiziaria:   Compie gli atti ad essa specificamente delegati a norma dell'articolo 370, esegue le direttive del pubblico ministero ed inoltre svolge di propria iniziativa, informandone prontamente il pubblico ministero, tutte le altre attività di indagine per accertare i reati ovvero richieste da elementi successivamente emersi e assicura le nuove fonti di prova

- Dove sono depositati gli originali dei provvedimenti del giudice?   sono depositati in cancelleria entro cinque giorni dalla deliberazione

- Dove sono eseguite le notificazioni all'imputato detenuto?   nel luogo di detenzione mediante consegna di copia alla persona

- Dove sono inseriti i verbali degli atti urgenti compiuti?   nel fascicolo per il dibattimento

- Dove viene depositata la dichiarazione di costituzione di parte civile?   è depositata nella cancelleria del giudice che procede o presentata in udienza

- Dove viene depositata, dal pubblico ministero, la richiesta di rinvio a giudizio?   nella cancelleria del giudice

- Durante la decorrenza del termine fissato al Pubblico Ministero per acconsentire o dissentire alla richiesta di applicazione della pena a norma dell'art. 444 c.p.p., l'imputato può modificare detta richiesta?   No, mai

- Durante la decorrenza del termine fissato al Pubblico Ministero per acconsentire o dissentire alla richiesta di applicazione della pena a norma dell'art. 444 c.p.p., l'imputato può revocare detta richiesta?   No, mai

- Durante la discussione finale, la parte civile   presenta conclusioni scritte, che devono comprendere, quando sia richiesto il risarcimento dei danni, anche la determinazione del loro ammontare

- Durante l'esame testimoniale, il presidente:   Interviene, anche d'ufficio, per assicurare tra l'altro la pertinenza delle domande

- Durante l'interrogatorio della persona sottoposta a custodia cautelare, il giudice valuta:   se permangono le condizioni di applicabilità e le esigenze cautelari